IT9083386A1 - Dispensatore di sostanze immagazzinate - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"DISPENSATORE DI SOSTANZE IMMAGAZZINATE"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Forma oggetto del presente trovato un dispensatore di sostanze immagazzinate.

Più in particolare, è oggetto del trovato un'apparecchiatura presentante un dispositivo di attuazione termomagnetico idoneo all'erogazione delle sostanze immagazzinate nell'apparecchiatura secondo tempi e quantità prestabiliti.

Il trovato viene vantaggiosamente, ma non limitatamente, applicato a macchine lavatrici e lavastoviglie nella distribuzione di detersivi e brillantanti .

TECNICA NOTA

Sono noti nello stato della tecnica i dispensatori di detersivi e brillantanti utilizzati particolarmente nelle macchine di lavaggio ad uso domestico ed industriale, alle quali faremo riferimento a titolo esemplificativo nel seguito della descrizione.

Detti dispensatori noti presentano diversi sistemi di attuazione della funzione distributiva del detersivo e del brillantante, ovvero diversi sistemi idonei ad azionare per sganciamento o spostamento un elemento o gruppo in seguito ad un comando, generalmente di tipo elettrico.

Nel caso in cui si debba distribuire il detersivo, ad un impulso elettrico si verifica l'apertura di uno sportello che lascia cadere il detersivo, precaricato in una apposita camera, entro la vasca di lavaggio.

Nel caso del brillantante, ad un impulso elettrico si verifica l'apertura di una valvola che fa defluire il brillantante liquido sempre all'interno della vasca di lavaggio.

I sistemi di attuazione utilizzati nella tecnica nota sono sostanzialmente di tre tipi:

a) elettromagnetico, secondo il quale l'attuazione si verifica per l'azionamento del nucleo mobile di un elettromagnete ad ogni impulso elettrico;

b) termomeccanico, secondo il quale l'attuazione si verifica per azionamento di un perno a tenuta idraulica scorrevole entro un involucro riempito con cera a forte dilatazione; è la dilatazione della cera che provoca lo spostamento del perno, detta dilatazione essendo ottenuta per somministrazione di calore tramite termistore PTC (Positive Temperature Coef ficient ), o una resistenza elettrica, opportunamente alimentati;

c) a bimetallo-resistenza, secondo il quale l'attuazione si verifica per azionamento di un bimetallo riscaldato da una resistenza elettrica o da un termistore (PTC).

I sistemi elettromagnetici sono alquanto costosi, possono comportare la possibilità di interruzioni dell'avvolgimento e, in esercizio, possono essere rumorosi a causa delle vibrazioni.

I sistemi termomeccanici sono pure costosi e possono essere vulnerabili nella tenuta idraulica del perno scorrevole.

I sistemi a bimetallo-resistenza sono strutturalmente relativamente semplici, ma presentano difficoltà applicative in quanto i loro elementi caratterizzanti sono sensibili alla temperatura ambientale e alle sue variazioni.

DESCRIZIONE DEL TROVATO

II proponente ha studiato, sperimentato e realizzato un dispensatore idoneo a risolvere tutti i problemi della tecnica nota.

II trovato è esposto nella rivendicazione principale .

Le rivendicazioni collegate illustrano diverse caratterizzazioni del trovato.

Il dispensatore secondo il trovato prevede un sistema per la distribuzione di detersivo e brillantante basato sulle caratteristiche termomagnetiche di un idoneo attuatore.

Detto attuatore è vantaggiosamente un elemento costituito da materiale magnetico del tipo invar, ovvero una lega di ferro e nichel.

Detta lega presenta la caratteristica che ad una certa temperatura (Curie Point), funzione del tenore di nichel nella lega, perde le sue proprietà magnetiche e diventa amagnetica.

Pertanto, collegando un magnete permanente ai gruppi preposti al rilascio del detersivo e del brillantante e ponendo detto magnete in cooperazione con l'elemento di attuazione, non avverrà alcuna erogazione di materiale finché la temperatura di detto elemento di attuazione rimarrà al di sotto di un determinato valore.

Superando tale valore, il magnete permanente non coopererà più con l'elemento di attuazione provocando la voluta erogazione di detersivo e brillantante entro la macchina di lavaggio.

attuazione avviene vantaggiosamente tramite un mezzo del tipo termistore o PTC, ovvero un mezzo ad alta affidabilità di funzionamento.

Queste ed altre peculiarità del trovato, che ne evidenzieranno la strutturazione semplice, economica ed altamente affidabile, verranno meglio illustrate nel seguito del trovato.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Con riferimento alle tavole allegate, fornite a titolo esemplificativo non limitativo, abbiamo che: - la fig. 1 illustra schematicamente in vista prospettica un dispensatore secondo il trovato;

- la fig. 2 è una sezione trasversale, secondo la linea A-A, del dispensatore di fig. 1 in condizione di non erogazione detersivo; - la fig. 3 è un particolare della sezione di fig. 2 in condizione di erogazione detersivo; - la fig. 4 illustra una variante al dispensatore del trovato;

- la fig. 5 illustra una variante al dispensatore di fig. 1, in posizione di non erogazione detersivo;

- la fig. 6 è la variante di fig. 5, in posizione di erogazione detersivo;

secondo' la^ linea B-B, del dispensatore di fig. 1, in condizione di non erogazione brillantante;

la fig. 8 illustra un particolare della fig. 7 in condizioni di erogazione brillantante; la fig. 9 illustra un particolare della fig. 7.

DESCRIZIONE DEI DISEGNI

In fig. 1 è illustrato con 10 un dispensatore secondo il trovato presentante, come nella tecnica nota, un corpo scatolato cavo 11, generalmente in materiale termoplastico.

Detto corpo scatolato 11 presenta frontalmente un primo sportello 12 di chiusura del vano detersivi, detto sportello 12 dovendo essere aperto automaticamente da un dispositivo opportuno ad ogni impulso elettrico di un timer.

Il corpo 11 presenta anche un secondo sportello 13 per il vano brillantante, detto sportello 13 venendo aperto manualmente dall'utente per caricare appunto il brillantante.

In fig. 2 è illustrata una realizzazione preferenziale del trovato, in cui si vede che il primo sportello 12 può ruotare attorno al fulcro 14 e tende ad aprirsi, per azione di una molla 15, onde· portarsi successivamente nelle posizioni 12' e 12" segnate tratteggiate in fig. 2.

In tal modo viene liberato il detersivo, indicato con 16, contenuto nel vano serbatoio 17, quest'ultimo presentando mezzi di tenuta quale una guarnizione 18.

Lo sportello 12 è nella fattispecie trattenuto in posizione chiusa da una leva 19 fulcrata al corpo scatolato 11 tramite un perno 20.

La leva 19, che può oscillare attorno a detto perno 20, presenta ad una sua estremità un dente 21 cooperante con un incavo 22 presente nel primo sportello 12.

All'altra estremità detta leva 19 porta un magnete permanente 23 il quale, in condizioni di chiusura sportello 12 come illustrato in fig. 2, coopera con un elemento lamellare 24, che è l'elemento attuatore dello sportello 12.

Detto elemento lamellare 24 è una lamella metallica in lega ferro-nichel ed è convenientemente fissato al corpo scatolato 11.

L'elemento lamellare 24 tiene normalmente chiuso lo sportello 12 per l'azione magnetica tra lo stesso ed il magnete 23, e ciò finché la lamella 24 non viene portata ad una determinata temperatura (Curie Point) , alla quale essa diventa amagnetica.

La somministrazione di calore avviene vantaggiosamente tramite un riscaldatore PTC 25, con il quale coopera un coordinato elemento lamellare 26, ad esempio in ottone o bronzo, pure fissato al corpo scatolato 11.

Alimentando elettricamente, in tempi prestabiliti, i due elementi lamellari 24 e 26, si provoca il riscaldamento del PTC e il conseguente riscaldamento dello stesso elemento lamellare 24 fino alla amagneticità .

In fig. 3 è illustrata appunto la fase di sgancio, indicata con la freccia 28, del magnete 23 dalla lamella 24 in seguito all'alimentazione elettrica 27, ed il conseguente sgancio dente 21-incavo 22 con la liberazione del primo sportello 12, secondo la freccia 29.

Nelle figg. 2 e 3, con 30 si è indicata una specifica guarnizione, ad esempio in gomma, che consente l'oscillazione della leva 19 attorno al perno 20, proteggendo nel contempo le lamelle 24 e 26 ed il riscaldatore PTC 25 da possibili getti d'acqua provenienti dal vano di lavaggio.

Il particolare mostrato in fig. 4 illustra una variante in cui la cooperazione tra magnete 23 ed elemento lamellare in ferro-nichel 24 avviene tramite una coppia di espansioni ferrose 31, allo scopo di migliorare le condizioni di attrazione reciproca .

Nelle figg. 5 e 6, rispettivamente in posizione chiusa e aperta del primo sportello 12, è illustrata una variante realizzativa del dispositivo di fig. 2.

In detta variante, il magnete 23 è fissato direttamente allo sportello 12 e agisce frontalmente all'elemento lamellare in ferro-nichel 24, anche tramite l'interposizione della parete in plastica 32 del corpo scatolato 11.

In fig. 7 è illustrata la sezione B-B di fig. 1 con il dispensatore 10 in posizione di non erogazione brillantante.

In detta posizione il liquido brillantante, indicato con 33 nel vano di raccolta 34, non può fuoriuscire dall'apertura di scarico 35 disposta sul fondo di detto vano 34 e occlusa nella fattispecie da una valvola a labbro 36, vantaggiosamente in elastomero.

Lo stelo 37 di detta valvola 36 è collegato direttamente al magnete 23 che coopera con gli elementi 24, 25 e 26 come negli esempi precedenti.

Detti elementi sono indicati a esemplificativo nella fig. 1 come fuoriuscenti dal corpo scatolato (11).

Raggiunta la condizione amagnetica della lamella 24, la valvola 36 cade verso il basso trattenuta dal fermo a tenuta 38, vantaggiosamente in elastomero.

In detta caduta (vedi fig. 8), si libera l'apertura 35 ed il brillantante può fuoriuscire dall'orifizio 39 entro la vasca di lavaggio.

Il secondo sportello 13 viene aperto solo dall'utente per caricare saltuariamente il brillantante 33 attraverso il bocchettone 40.

Detto secondo sportello 13 viene vantaggiosamente tenuto chiuso dalla cooperazione di un magnete 41 e di una piastrina ferrosa 42 fissata allo sportello 13 stesso (vedi fig. 9), o viceversa.

In tal modo, il bocchettone 40 viene mantenuto sempre chiuso assicurandone una buona tenuta.

Negli esempi sopra illustrati il magnete 23 è sempre collegato ad un elemento o struttura mobile; secondo una variante, esso viene fissato al corpo scatolare 11 e sono gli elementi 24, 25 e 26 ad essere mobili.

Si sono qui descritte alcune realizzazioni preferenziali del trovato, ma è evidente che per un esperto del settore sono possibili numerose altre varianti senza per questo uscire dall'ambito del trovato come di seguito rivendicato.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1 - Dispensatore di sostanze immagazzinate, particolarmente di detersivi (16) e brillantanti (33) in macchine lavatrici e lavastoviglie, detto dispensatore (10) essendo idoneo ad erogare automaticamente detti detersivi (16) e brillantanti (33) ad opera di propri mezzi di attuazione opportunamente attivati, caratterizzato dal fatto che come mezzi di attuazione presenta un dispositivo costituito da mezzi a magnete permanente (23), da primi mezzi a lamella (24) in lega speciale, particolarmente ferro-nichel, da mezzi a termistore o PTC (25) e da secondi mezzi a lamella (26), particolarmente in ottone o bronzo, detti primi (24) e secondi (26) mezzi a lamella comprendendo interposti detti mezzi a termistore o PTC (25) a costituire un insieme temporalmente alimentato elettricamente (27) fino al raggiungimento in detti primi mezzi a lamella (24) di una temperatura corrispondente al Curie Point, detti mezzi a magnete (23) essendo posti in cooperazione con detti primi mezzi a lamella (24), detta cooperazione cessando al raggiungimento di detto Curie Point in detti primi mezzi (24). 2 - Dispensatore (10) come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a magnerà (23) sono solidali ad elementi mobili (12,19,36) di detto dispensatore (10). 3 - Dispensatore (10) come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a magnete (23) sono solidali ad elementi fissi (11) di detto dispensatore (10). 4 - Dispensatore (10) come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a magnete (23) sono portati da una parte terminale di un mezzo a leva (19) oscillante (20) avente l'altra parte terminale dentata (21) cooperante con un coordinato incavo (22) del mezzo mobile a sportello (12) (fig. 2). 5 - Dispensatore (10) come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a magnete (23) sono montati direttamente sul mezzo mobile a sportello (12) (fig. 5). 6 - Dispensatore (10) come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a magnete (23) sono montati su mezzi a valvola (36) di controllo dell'erogazione del brillantante (33) . 7 - Dispensatore. (10) come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il coperchio (13) di chiusura del bocchettone<' >(40) di carico del brillantante (33) presenta mezzi a piastrina ferrosa (42) cooperanti, in posizione di chiusura di detto coperchio (13), con coordinati mezzi a magnete (41) presenti sulla struttura (11) del dispensatore (10), o viceversa. 8 - Dispensatore (10) come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi a magnete (23) presentano espansioni ferrose (31). 9 - Dispensatore (10) come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi a magnete (23) cooperano, in condizioni di attrazione, con mezzi a parete (32) della struttura (11) del dispensatore (10). 10 - Dispensatore (10) come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto mezzo a leva (19) coopera con mezzi di tenuta fluido (30).