IT9067931A1 - Tavolo di sopporto con sospensione per barelle - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:

"Tavolo di sopporto con sospensione per barelle"

di: SANICAR Société Anonyme, nazionalità francese, Zone

industrielle de Colombe 38690 LE GRAND LEMPS (Francia)

Inventori designati: Guy SOULIER, Jean Pierre BROSSARD,

Monique CARTIADE, Laurence CHEZE

Depositata il: 26 NOVEMBRE 1990 67931 " A"90

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I veicoli utilizzati per il trasporto dei feriti sono

generalmente dotati di un tavolo per accogliere la barella per

il trasporto del ferito, tavolo che può occupare una posizione

bassa, nella quale è sostanzialmente a livello della

piattaforma del veicolo per favorire il caricamento della

barella, ed una posizione alta, nella quale la barella è ad

un'altezza che permette al personale assistente di sorvegliare

o di prodigare cure al ferito.

Sebbene il veicolo disponga di una sospensione con

ammortizzatori, questa è generalmente concepita per una

<INVUJd >persona sdraiata o in piedi, ma non per una persona allungata

e ancora meno per una persona ferita. Bisogna precisare che il

corpo umano è più sensibile agli urti verticali quando è in

posizione orizzontale e che per migliorare il conforto di una

persona in questa posizione orizzontale, è necessario che la

frequenza di ammortizzamento sia maggiore.

Per migliorare il conforto ai feriti, alcuni tavoli,

B.&G. 2. TR/d

sopporti di barelle, sono . dotati di ima sospensione complementare. In generale, queste sospensioni sono di tipo idraulico o pneumatico o idropneumatico, e per questo sono ingombranti, e assai costosi.

La presente invenzione ha lo scopo di fornire un tavolo sopporto con sospensione che sia semplice, poco costoso e di sicuro funzionamento, assicurando un ammortizzamento simile a quello ideale per ima persona allungata.

Il tavolo sopporto, secondo l'invenzione, è del tipo composto da un telaio fisso, da una piattaforma che può ricevere una barella, da bracci articolati sul telaio e sulla piattaforma, e da mezzi di azionamento dei bracci per spostare la piattaforma da una posizione bassa per ricevere la barella e una posizione alta di trasporto.

Secondo l'invenzione, ciascuno dei bracci di ogni coppia di bracci è dotato, alla sua estremità inferiore, da una parte, di un manicotto cilindrico trasversale mediante il quale è montato libero in rotazione nel supporto corrispondente del telaio, e, d'altra parte, di un profilato a sezione prismatica disposto coassialmente all'interno di un manicotto, sporgente in direzione dell'altro braccio nella stessa coppia di bracci e che si introduce in una guaina di collegamento dei due bracci della stessa coppia e di collegamento coi mezzi d'azionamento, questa guaina presentando ima sezione prismatica che, di forma identica ma di dimensioni maggiori di quelle del profilato, è sfasata angolarmente rispetto al profilato per formare con esso alloggiamenti di deposito di cordoni rettilinei di materiale compressibile ed elastico che formano ammortizzatori, mentre almeno uno dei bracci è associato a mezzi che limitano la sua angolazione rispetto all'ori zzontale ad un valore compreso tra AO e 50° e a mezzi, che intervengono unicamente quando la piattaforma è in posizione alta, per limitare la corsa di deformazione elastica dei cordoni aumentando la rigidezza dell'ammortizzamento.

Si deduce da quanto precede che i mezzi d'ammortizzamento dei movimenti della piattaforma sono disposti nei mezzi che assicurano il collegamento dei due bracci di una stessa coppia di bracci, il che permette loro di funzionare qualunque sia la posizione orizzontale della piattaforma supporto- della barella. Peraltro, quando la piattaforma è in posizione alta di trasporto, mezzi complementari possono intervenire per limitare la corsa di deformazione elastica del dispositivo di ammortizzamento principale, cioè per limitare l'ampiezza d'oscillazione della piattaforma, aumentando la rigidezza dell'ammortizzamento al fine di ridurre il periodo di ammortizzamento. In altri termini, la sospensione è di tipo non lineare.

Altre caratteristiche e vantaggi appariranno con la descrizione che seg\ie in riferimento al disegno schematico allegato che rappresenta a titolo di esempi non limitativi ima forma di esecuzione di un tavolo sopporto di barella.

Le figure 1 e 2 sono viste di lato in elevazione che rappresentano il tavolo rispettivamente in posizione alta e in posizione bassa,

la figura 3 è una vista parziale in prospettiva che illustra in scala ingrandita gli elementi essenziali di questo tavolo,

la figura 4 è una vista di lato in sezione secondo IV-IV della figura 3 che illustra più in dettaglio i mezzi di collegamento dei bracci di una stessa coppia di bracci,

la figura 5 è una vista parziale di lato in sezione secondo V-V della figura 4 che illustra più in dettaglio l'arresto complementare di limitazione della corsa dei bracci e di ammortizzamento della loro oscillazione,

la figura 6 è un grafico che rappresenta la curva di ammortizzamento procurata mediante la sospensione in funzione dell'energia che la sollecita.

In questo disegno, 2 indica in forma generale il telaio composto da longheroni 2a e da traverse 2b, 3 (figura 3) indica i longheroni di rinforzo della piattaforma 4 capaci di ricevere una barella 5 (figura 1) e 6a, 6b, 6c e 6d indicano i bracci di due coppie di bracci che collegano il telaio 2 alla piattaforma 4. Ogni braccio è articolato, con la sua estremità superiore e in 7, sulla piattaforma 4 e, con la sua estremità inferiore, i supporti 8 del telaio 2. Le figure da 1 a 3 illustrano che le estremità superiori dei bracci sono articolate su profilati intermedi 9 nei quali possono circolare rulli 10 solidali con longheroni 3 della piattaforma 4. Questa disposizione permette di spostare longitudinalmente la piattaforma 4 tra una posizione di ritiro e una posizione di caricamento, nella quale, il tavolo essendo in posizione bassa, detta piattaforma sporge all’esterno del veicolo per favorire il posizionamento della barella 5 che sta entrando su di essa.

Secondo l'invenzione, e come lo illustrano più in dettaglio le figure 3 a 5 , ogni braccio 6a a 6d è solidale, da ima parte, con un manicotto cilindrico 12 montato libero in rotazione nel supporto 8 corrispondente e, d'altra parte, con un profilato 13 che, nella forma di esecuzione rappresentata, è tubolare e presenta ima sezione quadrata. Questo profilato è posto coassialmente all'interno del manicotto 12 e esce da quest 'ultimo per formare ima sporgenza che può penetrare in una guaina 14, comune ai due bracci, 6a e 6b o 6c-6d, nella stessa coppia di bracci. La figura 5 illustra che la guaina 13 è tubolare e presenta una sezione quadrata di maggiori dimensioni di quelle -del profilato 13 in modo da poter accogliere questo profilato pemettendogli di ruotare. Le diagonali del profilato e della guaina sono svasate per formare alloggiamenti 15. Nella forma di esecuzione rappresentata sulla figura 5, la dimensione interna della guaina quadrata 14 è tale che questa guaina può accogliere il profilato 13 con le sue diagonali sfasate di 90° rispetto alle proprie lasciandogli la possibilità di oscillare rispetto ad essa. In ciascun alloggiamento 15 così delimitato è posto un cordone 16 di materia compressibile ed elastica, quale elastomero, che costituisce 1'ammortizzatore. La figura 4 illustra che questi cordoni si estendono su tutta la lunghezza del profilato 13 e fuoriescono anche nell'intervallo fra le estremità libere di questi due profilati 13.

La guaina 14 che costituisce l'elemento di collegamento fra due bracci 6a e 6b ma anche elemento di controllo della loro rotazione nei supporti 8, è solidale con una leva 17 all'estremità libera della quale è articolata, in 18, l'asta 19a e un matinetto il cui corpo 19b è articolato in 20 su una delle traverse 2b del telaio. Nella forma di esecuzione rappresentata sul disegno, la leva 17 è posta a mezza lunghezza dalla guaina 14 ed è circondata, da ogni lato, da leve 22 fissate a questa guaina. L'estremità libera di ciascuna di queste leve 22 è articolata in 23 a ima delle estremità di una bielletta 24, di cui l'altra estremità è articolata, in 23a, su leve 22a, solidali con la guaina di collegamento dei bracci 6c e 6d.

I bracci sono associati a mezzi che limitano la loro angolazione ri spetto all'orizzontale quando il tavolo è in posizione di trasporto. In questa forma di esecuzione, l'angolazione rappresentata dall’angolo a nella figura 1, ha un valore compreso tra 40° e 50° e, più precisamente, ad un valore dell'ordine di 44°. Questi mezzi possono essere costituiti da arresti fissi ma anche mediante un contatto di fine corsa che interviene sui mezzi che comandano l'alimentazione del martinetto 19a-19b, sia che questo martinetto sia di tipo idraulico, o elettrico come nella presente forma di esecuzione.

Si comprende facilmente che, quando il tavolo è nella sua posizione bassa rappresentata nella figura 2, per portarlo nella posizione alta rappresentata nella figura 1, è sufficiente comandare l'alimentazione del martinetto 19a-19b per far ruotare la guaina 14, e tramite bielle 24, l'altra guaina. Questo movimento di rotazione è trasmesso mediante i cordoni 16 dai profilati 13 dei bracci 6a e 6d che sono così sottoposti ad un movimento di elevazione nel senso delle frecce 25 nella figura 2, sino a che la piattaforma 4 sia nella sua posizione alta.

Quando circola il veicolo nel quale è posto questo tavolo di sopporto, i movimenti verticali dovuti alle scosse del trasporto e già ammortizzati dalla sospensione di questo veicolo, sono tramessi alla piattaforma 4 con l'anmortizzamento complementare generato dai cordoni 16. Tuttavia, se il tavolo sopporto comprende solo la struttura descritta sinora, potrebbe succedere che sotto la ripetizione delle oscillazioni verticali, la piattaforma 4, la barella e il ferito che questa porta, abbiano tendenza, per effetto della risonanza, ad assumere oscillazioni sempre più rilevanti procurando fastidi al ferito. Per sopprimere questo effetto di risonanza e migliorare l’ammortizzamento ottenuto, almeno uno dei bracci e per esempio quello 6b è associato a mezzi complementari d 'ammortizzamento formati da un arresto 30 di materia deformabile elasticamente, fissato su una zampa 32 sporgente lateralmente dall'estremità di una leva 33. Questo braccio è dotato, all'altra sua estremità, di una bussola 34 che è montata libera in rotazione sul manicotto 12 del braccio 6b. La leva 33 è collegata al braccio 6b mediante una molla di trazione 35 grazie alla quale può seguire i movimenti di questo braccio. Infine, questi mezzi di limitazione di corsa comprendono pure un dito di bloccaggio retrattile 36 montato scorrevole in un foro trasversale dei longheroni 2a corrispondenti e posto nella traiettoria di rotazione della leva 33. In questa forma di esecuzione, questo dito è costituito dal nucleo di un elettromagnete il cui corpo 37 è fissato sul longherone.

In posizione di riposo, e come lo illustra la figura 2, la leva 33 è in posizione abbassata raso alla piattaforma del veicolo e sebbene a contatto con la leva 6b corrispondente, non assicura alcuna funzione di ammortizzamento poiché in questa posizione, la limitazione dello schiacciamento dei cordoni 16 della sospensione è assicurata mediante appoggio dei longheroni 9 della piattaforma 4 sugli arresti 38 del telaio.

Dal momento in cui il martinetto 19a-19b è alimetato elettricamente, l'elettromagnete 37 è pure alimentato e il suo nucleo 36 è posto contro la leva 33. Durante la rotazione del braccio 6b, la leva 33 ruota nel senso della freccia 25 della figura 5 e libera il dito di bloccaggio 36, proprio prima che il braccio 6b pervenga nella sua posizione di fine corsa. In queste condizioni, se la piattaforma, la barella e il ferito, sono sottoposti a movimenti verticali di ampiezza troppo grande, nella sua rotazione verso il basso, il braccio 6b va a contatto con l'arresto 30 e obbliga la leva 33 a ruotare nel senso inverso della freccia 25 sino a che essa stessa va ad appoggiarsi contro il dito 36. Partendo da questo, il braccio 6b schiaccia l'arresto 30, il che aumenta la rigidezza dell'ammortizzamento. Bisogna notare che mediante la sua forma troncoconica, l'arresto offre una resistenza che va crescendo, quindi aumentando anche la rigidizza dell'ammortizzamento man mano che aumenta la sua compressione.

L'ammortizzamento complementare delle oscillazioni verticali verso l'alto è assicurato mediante un arresto 30a che, identico a quello 30, è disposto simmetricamente a quest'ultimo rispetto al braccio 6b e sul supporto fisso 39, solidale con l'arresto 8 corrispondente.

L'ammortizzamento ottenuto con i mezzi secondo l'invenzione, è rappresentato nella figura 6 mediante la curva C dove l'ampiezza di oscillazione angolare dei bracci è data in ascissa e la forza che si esercita all'estremità dei bracci è data in ordinata. La curva C comprende tre segmenti Cl, C2 e C3 corrispondenti, il primo, al caricamento mediante i cordoni 16 del peso del ferito e della barella, al momento della loro sistemazione sul tavolo, quella C2 all'amnortizzamento procurato dai cordoni 16, con il tavolo in posizione alta e, infine, quella C3 all'anroortizzamento procurato mediante questi cordoni e mediante gli arresti 30 e 30a al momento degli scossoni. Uh tale grafico mette bene in evidenza che la sospensione ottenuta genera una curva d'ammortizzamento non lineare, cioè permette di ottenere un ammortizzamento che è tanto più rigido quanto più il carico è elevato, ma senza peraltro essere troppo duro e doloroso per il ferito nelle condizioni normali di circolazione. In funzione della sua struttura, questo dispositivo permette, nella fase d'ammortizzamento normale corrispondente al segmento C2 della curva e, grazie all'angolazione data al braccio 6a e 6b, di ottenere una frequenza di ammortizzamento dell'ordine di 1 hertz, cioè una frequenza che è assai simile a quella considerata come ottimale per una persona allungata su una barella. Questo dispositivo semplice, e poco costoso, che combina tecniche note e perfettamente controllate, permette quindi di ottenere im tavolo sopporto di barella con ima sospensione perfettamente atta ai bisogni e che non disturba la rapidità dei movimenti di funzionamento del tavolo, che si effettuano in alcuni secondi.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1. Tavolo sopporto per barella con sospensioni del tipo composto da un telaio fisso 2, da una piattaforma 4 atta ad accogliere una barella 5, da bracci articolati sul telaio e sulla piattaforma e da mezzi d'azionamento dei bracci per spostare la piattaforma tra una posizione bassa, di ricevimento della barella, e una posizione alta di traporto, caratterizzato dal fatto che ogni braccio, 6a a 6d, di ognuna delle coppie di bracci, è dotato, alla sua etremità inferiore, da una parte, di un manicotto cilindrico 12 trasverale mediante il quale è montato libero in rotazione nel supporto 8 corrispondente del telaio 2 e, d’altra parte, di un profilato 13 a sezione prismatica, posto coassialmente e all’interno del manicotto 12, sporgente in direzione dell'altro braccio della stessa coppia di bracci e che si introduce in una guaina 14 di collegamento di due bracci di una stessa coppia di bracci e di collegamento ai mezzi di azionamento, questa guaina 14 presentando una sezione prismatica che, di forma identica ma di dimensioni maggiori di quelle del profilato è sfasata angolarmente rispetto al profilato per formare con esso alloggiamenti di ricevimento di cordoni rettilinei di materiale compressibile ed elastico che formano ammortizzatori, mentre almeno imo dei bracci 6b è associato a mezzi che limitano la sua angolazione rispetto all'orizzontale ad un valore compreso tra 40 e 50°, e a mezzi 30, 32, 36 che intervengono unicamente quando la piattaforma è in posizione alta, per limitare la corsa di deformazione elastica dei cordoni 16 aumentando la rigidezza dell'ammortizzamento, 2. Tavolo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi che limitano l'angolazione dei bracci 6a a 6d sono costituiti da un arresto di fine corsa che interviene se i mezzi di alimentazione dell'unico martinetto 19a-19b di azionamento dei bracci, martinetto il cui corpo 19b è articolato sul telaio 2 e la cui asta 19a è articolata su una leva 17, che sporge radialmente da una delle guaine 14. 3. Tavolo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la guaina 14 è solidale con almeno un'altra leva 22 sulla quale è articolata una delle estremità di ima bielletta 24 di collegamento con la leva 22 dell'altra guaina 14. 4. Tavolo secondo la rivendicazione 1 e una qualsiasi delle rivendicazioni 2 a 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi che limitano la corsa di deformazione elastica dei cordoni 16 e che aumentano la rigidezza dell'ammortizzamento comprendono un arresto 30, di materia deformabile elasticamente, fissato su una zampa trasversale 32 e a fronte di almeno uno dei bracci 6b, una leva oscillante 33, di cui una delle estremità porta la zampa 32 citata prima mentre l'altra estremità è solidale con una bussola 34 montata libera in rotazione sul manicotto 12 del braccio corrispondente, una molla di trazione 35, collegando la leva 33 al braccio 6b corrispondente, ed un dito retrattile di bloccaggio 36 che, posto trasversalmente alla leva 33 e nel telaio 2, è collegato a mezzi di comando atti a portarlo nella traiettoria di rotazione della leva 33, quando la piattaforma 4 è in posizione alta. 5. Tavolo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di comando del dito di bloccaggio 36 sono costituiti da una elettro -calamita, alimentata nella fase di innalzamento della piattaforma e il cui corpo è fissato sul telaio, mentre il nucleo è prolungato mediante il dito.