IT9046900A1 - Gruppo per la rapida rigenerazione degli stampi ceramici con matrice mobile. - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
di Brevetto per Invenzione Industriale per il trovato avente per titolo: "GRUPPO PER LA RAPIDA RIGENERAZIONE DEGLI STAMPI CERAMICI CON MATRICE MOBILE",
Il presente trovato concerne un gruppo atto permettere la rapida e agevole rigenerazione, con la necessaria precisione, degli stampi ceramici del tipo con matrice mobile.
Come è noto, in detto tipo di stampi ceramici la piastra intermedia o matrice dello stampo, vale a dire la parte di esso che presenta almeno una cavità passante per il caricamento di uno strato di terra soffice (e di un altro eventuale strato di materiale pulverulento, come smalto in polvere), è sostenuta dal basamento della corrispondente pressa di azionamento dello stampo con interposizione di adatti supporti elastici.
Inoltre, i medesimi stampi a matrice mobile comprendono, similmente a quelli con matrice fissa che non riguardano la presente invenzione, una piastra inferiore ed una piastra superiore, di cui la prima è atta a spostarsi rispetto al basamento della pressa ed è superiormente dotata di un tampone atto a definire il fondo di detta almeno una cavità, mentre la seconda è sostenuta dalla traversa mobile della pressa ed è inferiormente dotata di un tampone che è atto a collaborare con il precedente per coniare le piastrelle. A questo punto si precisa che gli elementi appena richiamati consistono nelle parti essenziali degli stampi del tipo con matrice mobile, i quali si possono suddividere nei seguenti tre gruppi principali:
a - stampi cosiddetti "a specchio", dove i tamponi tipo "bordino" (vale a dire preposti a coniare la faccia di esposizione delle piastrelle) sono fissati alla piastra superiore, mentre i tamponi tipo "marca" (cioè a dire destinati a coniare la faccia di posa delle piastrelle) sono fissati alla piastra inferiore;
b - stampi comunemente detti "a specchio rovesciato" i quali presentano i tamponi tipo "bordino" e "marca" rispettivamente che sono fissati alle piastre rispettivamente inferiore e superiore; nonché
c - stampi cosiddetti "a doppio specchio" o "a matrice e contromatrice", nei quali sia la matrice che la contromatrice (questa ultima abbinata a detta piastra superiore) sono verticalmente mobili rispetto ai corrispondenti tamponi tipo "marca" e "bordino" rispettivamente.
Negli stampi ceramici su delineati, così come nei noti stampi ceramici con matrice stabilmente fissata al basamento della pressa, detta almeno una cavità della matrice è definita da una serie di corpi piatti di materiale metallico particolarmente resistente, comunemente detti lastrine. Ancora, in detti stampi ceramici con matrice mobile la superficie attiva o di lavoro del tampone superiore è ricevuta a misura dentro una cornice perimetrale avvolgente la cui faccia inferiore oltrepassa la suddetta superficie attiva o di lavoro del tampone superiore.
Detta cornice è atta a trovare appoggio contro la matrice dello stampo durante l'abbassamento della traversa della pressa, e ciò allo scopo di far contestualmente abbassare detta matrice, e la medesima cornice provvede a trattenere lateralmente il materiale in polvere durante la coniatura delle piastrelle.
Si tralasciano altre particolarità costruttive e funzionali di simili stampi in quanto ben note ai tecnici del settore e non attinenti agli elementi caratteristici del trovato, e per eventuali ulteriori dettagli si rimanda alla Domanda di Brevetto Italiano NO. 46813 A/89 depositata a nome della stessa Richiedente.
Quello che è importante rilevare in questa sede consiste nel fatto che detta cornice (o cornici) è (sono) soggetta (e) ad un lavoro particolarmente gravoso, il che comporta usure che ad un certo punto diventano inaccettabili come è ben noto ai tecnici del ramo specifico.
Si presenta quindi il problema di rigenerare lo stampo, in particolare di ripristinare le superfici attive o di lavoro della (e) cornice (i) che avvolge (avvolgono) il (i) tampone (i) superiore (i).
E' appena il caso di rilevare che l'integrità delle superfici attive di detta cornice (o cornici) è della massima importanza allorché le stesse concorrono a formare la superficie di esposizione delle piastrelle.
In particolare quando si tratta di uno stampo del tipo a matrice e contromatrice come quello illustrato nel documento più sopra menzionato, dove tutto il materiale in polvere durante la pressatura è contenuto nella cavità della contromatrice, mentre la funzione primaria della cavità della matrice è quella di permettere il caricamento della quantità di materiale in polvere necessaria per coniare la piastrella.
Senonchè la suddetta rigenerazione è particolarmente disagevole e complessa.
Infatti, secondo la tecnica nota, e come è ben illustrato nel citato documento, detta cornice è costituita da una serie di listelli che sono fissati senza soluzione di continuità al di sotto della contromatrice, e attorno al tampone superiore (tipo "bordino"), e che sono ricevuti in una conveniente sede di blocco e ritegno, quest'ultima consistente in un allargamento della bocca inferiore della cavità in cui è ricevuto detto tampone superiore.
Pertanto, per rigenerare detta cornice bisogna smontare il suo corpo di attacco (che in certi casi consiste nella piastra superiore dello stampo mentre in altri casi si sostanzia in detta contromatrice}, e portare lo stesso corpo presso una officina specializzata.
Dopo che i listelli componenti la cornice sono stati smontati, si provvede al ripristino delle loro superfici speculari di lavoro, in particolare quelle rivolte verso il tampone superiore per i motivi precedentemente esposti, e detto ripristino non presenta particolari problemi dal momento che per effettuare lo stesso vengono impiegate macchine utensili.
Al contrario risulta particolarmente problematico e/o complesso rimontare con la necessaria accuratezza la cornice sul proprio corpo di attacco.
Infatti, durante detto montaggio in primo luogo occorre recuperare quegli spessori di materiale che sono stati asportati dai listelli mediante detta lavorazione alle macchine utensili, in secondo luogo bisogna disporre i listelli rigenerati perfettamente concentrici al tampone superiore, ed in terzo luogo è necessario che l'accoppiamento tra questo ultimo e la apertura definita dai listelli presenti una elevata precisione, che molto sovente è dell'ordine del centesimo di millimetro, o poco più.
Per ottenere ciò, tra ogni singolo listello e la rispettiva sede vengono interposte sottili strisce di materiale, le quali ben difficilmente consentono di raggiungere immediatamente i risultati più sopra elencati.
infatti, visto che ogni singolo listello viene bloccato con un numero limitato di viti, e tenuto conto che tra il listello e la propria sede vengono interposti detti spessori, i quali sono solitamente costituiti da sottili fogli di carta o altro materiale relativamente poco resistente, lo stesso listello all'atto del serraggio di dette viti viene assoggettato a sconvenienti svergolamenti, che devono essere necessariamente praticamente eliminati.
Pertanto occorre procedere a laboriose operazioni di adattamento che di norma sono particolarmente lunghe anche se effettuate da personale altamente specializzato.
Di conseguenza detta rigenerazione risulta anche particolarmente costosa, in particolare quando trattasi di stampi capaci di coniare più piastrelle all'atto di una sola pressata, vale a dire provvisti di più cornici.
A ciò si aggiunga il fatto che anche lo smontaggio del corpo di attacco della cornice (o cornici) ed il trasporto di questo ultimo risultano sconvenienti sotto il profilo dei tempi e dei costi, e lo stesso smontaggio dà luogo ad una mancata produzione di piastrelle visto che lo stampo non è mai corredato di un secondo corpo portacornici, o lo è solo in casi eccezionali, e visto altresì che la pressa ben difficilmente è attrezzata con uno stampo completo di riserva.
A questo punto la cosa più logica da fare per superare la suddetta complessa problematica sembrerebbe quella di effettuare la semplice sostituzione dei listelli usurati con un corrispondente numero di listelli nuovi, il che potrebbe essere attuato direttamente sullo stampo montato, con numerosi e indubbi vantaggi. Ciò anche in considerazione del fatto che la eventuale contemporanea sostituzione dei tamponi praticamente non presenta problemi.
Senonchè quanto appena ipotizzato è inattuabile per il fatto che un listello, anche se praticamente perfetto come forma e dimensioni, si svergola in modo sconveniente come detto allorché viene bloccato con viti sul proprio corpo di attacco. Pertanto, nel settore specifico è profondamente sentita l'esigenza di mezzi atti permettere di rigenerare gli stampi ceramici con matrice mobile in modo rapido e agevole, e con la necessaria precisione.
Lo scopo principale del presente trovato è appunto quello di ottemperare a detta esigenza nel contesto di una soluzione costruttiva razionale e affidabile.
Detto scopo viene raggiunto dal trovato così come esso è delineato nelle allegate rivendicazioni.
Le caratteristiche e i pregi costruttivi del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure delle allegate tavole-disegni che ne illustrano, a titolo puramente esempliticativo e non limitativo, una particolare e preferita forma di realizzazione.
La FIG. 1 è una vista dal basso della parte superiore di uno stampo ceramico con matrice mobile, dove detta parte superiore è attrezzata conformemente al trovato.
La FIG. 2 è la sezione ingrandita II-II segnata in FIG.
1.
La FIG. 3 è una vista prospettica di un listello atto ad essere bloccato attraverso il trovato, e mostrato capovolto rispetto alla sua posizione di fissaggio.
Le FIGG. 4 e 5 sono le sezioni rispettivamente IV-IV e V-V segnate in FIG. 1, in scala maggiore.
Dalle citate figure, vedi in particolare le FIGG. 1 e 2, si rileva una robusta piastra metallica 1, di forma rettangolare (FIG. 1), la quale nel caso mostrato presenta due cavità passanti 2. Le dimensioni di detta piastra 1, così come le dimensioni e il numero di dette cavità 2, non hanno rilevanza. Per evitare inopportune incomprensioni, si precisa che detta piastra 1 è destinata ad essere associata ad uno stampo con matrice mobile, il quale stampo può appartenere ad uno qualunque dei gruppi indicati in premessa.
In particolare, e come è ben illustrato in FIG. 2, nel caso specificato la piastra 1 appartiene ad uno stampo del tipo a matrice e contromatrice. Più precisamente, questo ultimo è del tipo descritto nel documento precedentemente menzionato, dove i tamponi superiori possono scorrere rispetto alla contromatrice, questa ultima definita dalla piastra 1.
Detta contromatrice 1 è destinata ad essere fissata, ad esempio in corrispondenza dei punti che in FIG. 1 sono indicati con 3, ed in modo di per sè noto, alla piastra superiore del rispettivo stampo ceramico.
A sua volta detta piastra superiore è destinata ad essere fissata alla traversa mobile di una pressa ceramica, e dette piastra superiore e traversa non sono state illustrate vuoi per questioni di chiarezza, vuoi perchè ben note ai tecnici del settore.
Come è ben illustrato in FIG. 2, in ogni singola cavità 2 della contromatrice 1 è scorrevolmente ricevuto un tampone 4 tipo "bordino". Inoltre, al di sotto della contromatrice 1 è parallelamente impostata una usuale matrice 5, la quale è destinata ad essere sostenuta dal basamento della pressa (non illustrata) con interposizione di sostegni elastici schematizzati in 55 (FIG. 2). Ancora, sul medesimo basamento della pressa è impostata la piastra inferiore dello stampo, non illustrata in figura, la quale è atta a scorrere verticalmente ed è superiormente dotata di tamponi 7 (FIG. 2) tipo "marca".
Ogni singolo tampone 7 è ricevuto, secondo un accoppiamento preciso di libero scorrimento, entro una corrispondente cavità 6 della matrice 5. Più in particolare, la parte attiva di ciascuna cavità 6, cioè a dire la parte di essa che in FIG. 2 è posta in alto, è delimitata da una serie perimetrale di lastrine 8 di materiale duro le quali sono accolte in un rispettivo allargamento 9 di detta cavità 6.
Su dette lastrine 8 si ritornerà più avanti.
Come è ben illustrato nelle FIGG. 1, 2, 4 e 5, sulla faccia piana inferiore della contromatrice 1 è fissata, nei modi che verranno specificati qui appresso, una serie di cornici il cui numero è pari a quello delle cavità 2.
Come e usuale, ogni singola cornice comprende una serie di listelli 10 che si rincorrono senza soluzione di continuità a definire una luce o apertura in cui è scorrevolmente ricevuto, secondo un accoppiamento preciso di libero scorrimento, il corrispondente tampone 4.
Più in particolare, ciascun listello 10 comprende un corpo piatto 11 che presenta, dalla parte che è rivolta verso la sottostante matrice 5, una costolatura longitudinale a tutto sviluppo 12.
Detta costolatura 12, che presenta una sezione retta opportunamente sagomata, con la propria faccia inferiore rende disponibile una superficie piana di spinta 13 (FIG. 3) che è atta a trovare appoggio contro la corrispondente lastrina 8 durante l'abbassamento della contromatrice 1 (FIG. 2). Ancora, il bordo longitudinale sagomato interno della stessa costolatura 12 collabora con il corrispondente bordo longitudinale adiacente del corpo piatto 11 per formare (coniare) il rispettivo fianco della piastrella 44.
Ciò è ben illustrato in FIG. 2.
Per il fissaggio di ogni singola lastrina 10, sul corpo piatto 11 della medesima sono ricavati due fori asolati passanti 14 aventi l'asse maggiore che è disposto trasversalmente a detto corpo piatto 11 (FIGG. 1, 4).
I medesimi fori asolati 14 sono inferiormente dotati di un allargamento concentrico 15 (FIGG. 3, 4) che è atto a rendere disponibile una spellatura per la testa di una vite di blocco 16, questa ultima ricevuta a misura nella dimensione trasversale del foro asolato 14 ed immaschiata in un rispettivo foro filettato 17 della contromatrice 1 (FIG. 4).
E' appena il caso di rilevare che il numero di detti mezzi da 14 a 17 può comunque variare, ciò dipendendo ovviamente dalla lunghezza dei listelli 10.
Come è ben illustrato nelle FIGG. 1 e 2, al bordo longitudinale laterale esterno di ciascun listello 10 sono associati due riscontri di posizionamento 18 le cui specifiche funzioni verranno descritte nel seguito.
Nel caso mostrato detti riscontri 18 consistono in due codoli cilindrici o piuoli che sono forzatamente inseriti in rispettive sedi della contromatrice 1 (FIG. 2), e le cui generatrici attive sono collegate da una retta ideale che è posta parallelamente al corrispondente bordo del tampone 4.
Ancora, detti riscontri 18 sono sfalsati sia rispetto alle posizioni occupate da detti mezzi da 14 a 17, sia rispetto alle posizioni occupate dai dispositivi che si descrivono qui sotto.
Nel caso mostrato sono previsti sue soli dispositivi, ma è ovvio che il loro numero può essere qualunque in funzione della lunghezza del listello 10, e per i motivi che risulteranno evidenti più avanti. Ogni singolo dispositivo comprende una bussola 19 ad asse verticale (FIGG. 1, 5), il quale asse è distanziato dal bordo longitudinale laterale esterno del listello 10 di una quantità che è inferiore al raggio esterno di detta bussola 19 (FIG. 5). Questa ultima è parzialmente infilata, a misura, in una impronta cilindrica 20 della matrice 1, ed è lateralmente dotata di una spianatura o ribassamento.
Più precisamente, detto ribassamento presenta una superficie piana 21 contenuta in un piano subverticale che interseca l'asse longitudinale della bussola 19 dalla parte che è rivolta verso il fondo dell'impronta 20 (FIG. 5).
In buona sostanza detto piano inclinato diverge verso il bordo longitudinale laterale esterno del listello 10 dove è previsto uno smusso coniugato 22, vale a dire presentante la stessa inclinazione del piano inclinato previsto sulla bussola 19. Inoltre, il foro interno di questa ultima è opportunamente filettato, ed è allineato con un foro filettato 23 ricavato sulla matrice 1.
In particolare il foro filettato centrale della bussola 19 presenta un diametro interno o di cresta che è maggiore del diametro interno o di cresta del foro filettato 23. ciò allo scopo di consentire il passaggio del tratto filettato anteriore 24 di una vite senza testa tipo brugola 25, il cui tratto filettato posteriore 26 presenta i filetti che sono avvolti in senso inverso a quelli di detto tratto filettato anteriore 24. Ad esempio detti due tratti 24 e 26 hanno i filetti che sono destrorsi e sinistrorsi rispettivamente. A questo punto si precisa che gli elementi da 14 a 26 possono essere altresì previsti per ogni singola lastrina 8 (FIG .
2). Ciò è schematicamente illustrato in FIG. 2 dove con 99 è indicato un allargamento della cavità 6 della matrice 5, dove la faccia inferiore di detto allargamento 99 funge da appoggio per la lastrina 8 mentre la parte dello stesso allargamento 99 che è situata dietro la lastrina 8 funge da alloggiamento per gli elementi da 14 a 18.
Ovviamente gli elementi da 14 a 26 che competono ad ogni singola lastrina 8 non vengono nè illustrati nè descritti vuoi per questioni di semplicità, vuoi per evitare inutili ripetizioni .
Il bloccaggio di ogni singolo listello 10 alla contromatrice 1 avviene come segue, essendo ovvio che ciò vale anche per le lastrine 8. Dapprima si suppone che il listello 10 sia nuovo, vale a dire mai usato.
Il listello 10 viene adagiato sia contro la contromatrice che contro i riscontri 18, operando in modo che gli smussi 22 risultino affacciati ai piani inclinati 21, ma non a contatto con questi ultimi.
Quindi il listello 10 viene bloccato con le viti 16, e poi si controlla, mediante un conveniente tampone o calibro per interni, o anche un micrometro per interni, l'esattezza o meno della distanza nominale che deve esistere tra detto listello e quello contrapposto (precedentemente montato).
Va da sé che detto controllo comporta la contestuale verifica della linearità dei listelli 10.
Se tutto è regolare e/o rientra nelle tolleranze ammissibili, allora si stringono leggermente le viti 25 onde far sì che i piani inclinati 21 fungano da appoggi per gli smussi prospicienti 22 durante le "pressate".
Al contrario, nel caso in cui il listello 10 appena bloccato perda la propria linearità, cosa che avviene praticamente sempre dopo il serraggio delle viti 16, allora si provvede a ripristinare detta linearità agendo opportunamente sulle viti 25 con doppio filetto ad avvolgimenti contrapposti.
E' ovvio che durante detta operazione può essere necessario sbloccare una o più delle viti 16, e quanto sopra si ripete per gli altri listelli 10 della medesima cornice, nonché per le altre eventuali cornici della contromatrice 1.
Quando le superflui attive o di lavoro dei listelli 10 sono eccessivamente usurate, gli stessi listelli 10 vengono smontati e rigenerati (in modo di per sè noto). In particolare da tutti i listelli 10, e preferibilmente attraverso una stessa lavorazione alle macchine utensili, viene asportata la medesima piccola quantità di materiale. Ciò per i motivi che risulteranno evidenti qui appresso.
Dopo detta rigenerazione i listelli 10 vengono rimontati nei modi sopra detti, previa interposizione, tra gli stessi e i rispettivi riscontri 18, di uno spessore pari a quello del materiale asportato.
Grazie al trovato, non solo si eliminano i problemi menzionati in premessa, ma si ottengono anche altri vantaggi come viene specificato qui di seguito.
Infatti, in primo luogo per rigenerare lo stampo non occorre smontare la contromatrice 1, ma è sufficiente togliere solo i listelli 10.
Quindi il trasporto di questi ultimi verso una officina specializza non presenta problemi, e, visto che occorre smontare solo i listelli, va da sè che lo stampo può essere correlato di listelli di riserva da sostituire a quelli che devono essere rigenerati.
Pertanto l'arresto della corrispondente pressa, e quindi anche la cessazione della produzione di piastrelle, si riducono a poca cosa.
Ancora, visto che la maggior parte delle aziende ceramiche è provvista di una officina attrezzata, la rigenerazione dei listelli 10 può essere effettuata internamente. Pertanto, con riferimento alla tecnica nota di cui in premessa vengono drasticamente ridotti o abbassati i tempi e i costi dovuti all’intervento di operai altamente specializzati. Infatti, il tecnico manutentore di presse e stampi ceramici, che è sempre previsto in questo tipo di aziende, una volta edotto sulle funzioni dei mezzi conformi al trovato, non avrà nessuna difficoltà nè a rigenerare i listelli, nè ad adattare gli stessi ai rispettivi tamponi.
Inoltre, grazie ai mezzi conformi al trovato possono essere impiegati, per la realizzazione di detti listelli, prodotti e materiali normalmente reperibili nella usuale rete commerciale, e sinora mai adottati per gli impieghi di cui sopra. Detti prodotti e materiali consistono in barre, piastre, lastre e listelli da cui ricavare, appunto, listelli come 10, i quali materiali sono costituiti da corpi ottenuti per sinterizzazione, vuoi da prodotti prettamente ceramici, vuoi da miscele di prodotti sia ceramici che metallici.
I pregi di simili materiali consistono, soprattutto, in caratteristiche meccaniche di gran lunga superiori ai più pregiati materiali metallici eventualmente assoggettati anche a tempra e nitrurazione, in particolare una elevata resistenza all<1 >usura.
Ancora, grazie al dente o spallatura prevista alla base del piano inclinato 21, lo smontaggio dei listelli risulta estremamente agevole in quanto è sufficiente azionare le viti 25.Ciò è particolarmente vantaggioso in quanto è noto che i listelli di tipo incassato conformi alla tecnica nota sono particolarmente difficili da togliere poiché gli stessi dopo l'impiego risultano fortemente bloccati entro il loro alloggiamento .
In buona sostanza i listelli 10 non devono necessariamente essere adagiati contro la faccia inferiore della piastra 1 come è illustrato in FIG. 2, ma possono anche essere alloggiati in un rispettivo allargamento della bocca inferiore della cavità 2, detto allargamento essendo ovviamente dimensionato in modo da poter accogliere anche gli elementi da 18 a 26. Da ultimo è appena il caso di rilevare che la soluzione illustrata (listelli 10 che si appoggiano contro la faccia inferiore della piastra 1) è senz'altro da preferire in quanto evita le lunghe e costose operazioni necessarie per ottenere detto allargamento.
S'intende che l'invenzione non è limitata alla sola forma di realizzazione mostrata e descritta, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici dei mezzi su nominati, come pure le loro combinazioni, se attuate nel contesto delle rivendicazioni che seguono.
Così, ad esempio, per ripristinare le linearità di detti listelli 10 e lastrine 8 possono essere previste corrispondenti serie di viti trasversali ad asse orizzontale, dotate di rispettivi controdadi di blocco.
Nel caso dei listelli 10 dette viti saranno ad esempio immaschiate in un piatto posto a ridosso dei riscontri 18, con l'estremità anteriore di dette viti rivolta verso il bordo longitudinale laterale esterno del corrispondente listello. Similmente, le viti associate ad ogni singola lastrina saranno avvitate sulla corrispondente parete esterna che delimita la sede di ricevimento della stessa lastrina.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo per la rapida rigenerazione di stampi ceramici del tipo comprendente una matrice (5) che è destinata ad essere impostata sul basamento di una pressa ceramica con interposizione di sostegni elastici (55), e che è provvista di almeno una cavità (6) per il caricamento di almeno un materiale pulverulento; una piastra inferiore che è atta a spostarsi rispetto a detto basamento, e che è superiormente dotata di almeno un tampone (7) atto a definire il fondo di detta almeno una cavità (6); nonché una piastra superiore (1) dotata di una cavità (2) la quale è allineata con la cavità (6), e nella quale è ricevuto un tampone (4) atto a collaborare con quello precedente (7) per coniare le piastrelle (44), e dove ognuna di dette cavità (6) e (2) è definita da una serie perimetrale di corpi allungati relativamente sottili (8) e (10), di cui gli ultimi (10) sporgono oltre al faccia inferiore di detta piastra superiore (1) in guisa da comandare l'abbassamento della matrice (5) all'atto di una "pressata", caratterizzato per il fatto di comprendere, per ognuno di detti corpi allungati (10 o 8): - due riscontri fissi (18) atti a permettere l'appoggio posteriore diretto o indiretto del corpo (10 o 8) onde disporre la faccia laterale attiva di questo ultimo alla corretta distanza dal rispettivo bordo del tampone (4 o 7) - mezzi di fissaggio (16) che sono atti a bloccare detto corpo (10 o 8) alla rispettiva piastra (1) o matrice (5) con possibilità di regolazione del primo (10 o 8) rispetto alla seconda (1 o 5) secondo una direzione sviluppantesi trasversalmente all'asse longitudinale verticale del corrispondente tampone (4 o 7), e dove detti mezzi di fissaggio (16) sono intercalati a detti due riscontri fissi (18) secondo lo sviluppo longitudinale del corpo (10 o 8), nonché - una serie di dispositivi che sono intercalati a detti riscontri fissi (18) e a detti mezzi di fissaggio (16), e che sono atti a permettere di rettificare secondo necessità la linearità del rispettivo corpo allungato (10 o 8) mediante spinta contro il bordo di questo ultimo che è contrapposto a quello rivolto verso il tampone (4 o 7).
  2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detti due riscontri fissi (18) comprendono, ognuno, un codolo cilindrico o piuolo che è fissato alla piastra superiore (1) o alla matrice (5) rispettivamente, e per il fatto che le generatrici attive di detti due riscontri sono collegate da una retta ideale posta parallelamente al corrispondente bordo del tampone (4 o 7).
  3. 3. Gruppo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che detti mezzi di fissaggio (16) comprendono, ognuno, un perno filettato con testa allargata dove il gambo filettato di detto perno è infilato a misura in un foro asolato (14) avente la dimensione maggiore posta trasversalmente al corpo allungato (10 o 8), e dove detta testa allargata trova appoggio contro un allargamento concentrico (15) ricavato sulla imboccatura di detto foro asolato (14).
  4. 4. Gruppo secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che ognuno di detti dispositivi comprende una bussola cilindrica (19) - che è parzialmente infilata, a misura, entro una corrispondente impronta (20) ricavata sulla piastra superiore (1) o matrice (5) rispettivamente, - che è distanziata dal bordo prospiciente del corpo allungato (10 o 8) di una quantità inferiore al proprio raggio, e - che è lateralmente provvista di una spianatura inclinata (21) divergente verso l'estremità della bussola (19) che è contrapposta al fondo di detta impronta 20, ed essendo previsti - uno smusso coniugato (22) ricavato sulla parte del corpo allungato (10) che è prospiciente la bussola (19), nonché - un perno filettato (25) di bloccaggio/regolazione di questa ultima il quale presenta due porzioni filettate (24) e (26) aventi i filetti avvolti in sensi contrapposti, di cui una (24) è immaschiata al centro di detta bussola (19), mentre l'altra (26) presenta un diametro esterno inferiore alla precedente (24) ed è immaschiata in un corrispondente foro (23) previsto sul fondo di detta impronta (20).
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