IT9046898A1 - Macchina depallettizzatrice/ordinatrice di contenitori come bottiglie, flaconi, vasetti e simili. - Google Patents

Macchina depallettizzatrice/ordinatrice di contenitori come bottiglie, flaconi, vasetti e simili. Download PDF

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DESCRIZIONE
di Brevetto per Invenzione industriale per il trovato avente per titolo: "MACCHINA DEPALLETTIZZATRICE/ORDINATRICE DI CON-TENITORI COME BOTTIGLIE, FLACONI, VASETTI E SIMILI",
il presente trovato attiene a una macchina che è atta a scaricare in successione strati di contenitori accatastati su pianali di carico o pallets, e a successivamente ordinare detti contenitori prima di servirli ad una linea di trasporto.
il trovato è conveniente per contenitori anche comparativamente molto diversi, come bottiglie, flaconi, vasetti e simili, sia di vetro che di plastica.
Un tipico settore di impiego del trovato si ha in quelle aziende di piccole e medie dimensioni le quali provvedono a riempire, chiudere, etichettare e confezionare detti contenitori, che vengono forniti da apposite aziende produttrici. In particolare detti contenitori vengono resi disponibili su pianali di carico, comunemente detti pallets, dove i contenitori sono raggruppati secondo strati sovrapposti e con interposizione di lastre opportune, comunemente dette falde, il tutto venendo reso congruente da un involucro avvolgente come una pellicola di materiale sintetico termoretraibile.
Pertanto si presenta il problema di depallettizzare una grossa quantità di contenitori, e di ordinare gli stessi per correttamente immetterli nelle linee di lavorazione. Senonchè la soluzione di detto problema si presenta particolarmente complessa per i motivi che vengono richiamati qui appresso con riferimento a contenitori vuoi di plastica, vuoi di vetro.
Infatti, nel caso di contenitori di plastica, ed in particolar modo quando questi ultimi sono relativamente stretti e corrispondentemente relativamente alti, come ad esempio le bottiglie tipo PET o PVC, detti contenitori sono particolarmente leggeri, quindi difficili da movimentare in quanto perdono la stabilità verticale con molta facilità, e sono facilmente soggetti a deformazioni, sovente di tipo permanente.
Tenuto conto che le macchine preposte al riempimento di detti contenitori presentano produttività particolarmente elevate, gli stessi contenitori devono essere depallettizzati e ordinati con ritmi corrispondentemente elevati, il che può provocare la caduta di contenitori e/o la deformazione degli stessi, con conseguenti inceppamenti delle vie di corsa, ed arresti del ciclo produttivo.
Per quanto riguarda i contenitori di vetro, il problema principale che si presenta durante dette operazioni di depallettizzazione e ordinamento da effettuarsi con ritmi operativi relativamente elevati, risiede ovviamente nella sensibilità agli urti di detti contenitori. Infatti la rottura anche di un solo contenitore dà luogo ad inceppamenti ed arresti, con ovvie conseguenze.
Ancora, i problemi su esposti si aggravano ulteriormente allorché gli strati di contenitori da prelevare dai pallets sono incompleti, il che nel caso di contenitori di plastica favorisce la caduta degli stessi, mentre nel caso di contenitori di vetro rende maggiormente probabile il pericolo di rotture.
Pertanto, nel settore specifico è profondamente sentita la esigenza di mezzi capaci di depallettizzare e ordinare una grossa quantità di contenitori vuoi di plastica vuoi di vetro, e ciò con una cadenza operativa che da un lato sia conforme alla produttività delle stazioni operative preposte alla successiva manipolazione dei contenitori, e che, dallo altro lato, assicuri sia il corretto orientamento che l'integrità degli stessi contenitori.
Lo scopo principale del presente trovato è appunto quello di ottemperare a detta esigenza nel contesto di una soluzione costruttiva affidabile e razionale.
Detto scopo viene raggiunto dal trovato così come esso è delineato nelle allegate rivendicazioni.
Le caratteristiche e i pregi costruttivi del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare e preferita forma di realizzazione.
La FIG. 1 mostra il trovato secondo una vista in elevazione laterale.
La FIG. 2 è la vista dall'alto di FIG. 1, dove per chiarezza diversi elementi componenti sono stati omessi.
La FIG. 3 è la vista ottenuta secondo la direzione III segnata in FIG. 2.
La FIG. 4 mostra, in scala ingrandita, una parte della sezione IV-IV segnata in FIG . 1.
La FIG. 5 è una vista parziale interrotta ottenuta secondo la direzione V segnata in FIG. 4.
Dalle citate figure, vedi in particolare le FIGG. 1 e 3, si rileva una piattaforma orizzontale verticalmente mobile 1 le cui corse sono comandate da un sistema a pantografo 2 (FIG.
3). Detta piattaforma 1 è superiormente dotata di un piano 3 a rulli folli che a sua volta è allineato con una sovrastante camera parallelepipeda 10 (FIG. 2) ad asse verticale, su cui si ritornerà più avanti.
Come è ben illustrato in FIG. 3, davanti a detto piano 3 si trova una rulliera 4 di arrivo dei pallets 5 (o pianali) pieni di contenitori 6, mentre dietro allo stesso piano 3 è impostata una rulliera 7 di partenza dei pallets 5 vuoti. Come è usuale, e come è ben illustrato, i contenitori 6 vengono caricati sui pallets 5 secondo più strati sovrapposti, e con interposizione di lastre o falde 7, ad esempio di cartone ondulato. Ancora, il tutto viene reso congruente tramite un sottile foglio di materiale sintetico, come una pellicola di tipo termoretraibile.
Si precisa altresì che in figura i contenitori 6 assumono la forma di bottiglie in materiale sintetivo tipo PET o PVC, o similari, aventi il collo provvisto di una piccola costolatura circonferenziale, o collare.
Ciò però non deve essere ritenuto, in alcun modo, un fatto limitativo in quanto il trovato è conveninete per ordinare anche altri tipi di contenitori, costituiti di plastica o no.
Ad esempio detti contenitori possono consistere in vasetti di vetro.
Dalle allegate FIGG. 1, 2 e 3, si nota che detta camera 10 è delimitata da tre pareti verticali consecutive rispettivamente 11, 12 e 13, dove la parete intermedia 12 è inferiormente dotata di una apertura 8 (v. FIG. 3) per lo scarico dei pallets 5 vuoti.
In buona sostanza la camera 10 è aperta dalla parte che è rivolta verso la rulliera di arrivo 4, dove la stessa camera 10 è superiormente dotata di una bandella 9 (FIG. 3) che è atta ad oscillare fra due posizioni operative contrapposte come si dirà più avanti (v. FIG. 4).
Al di sopra di, e parallelamente a, dette parete 12 e bandella 9, sono impostati due corpi scatolati orizzontali e reciprocamente paralleli, indicati con 14 e 140 rispettivamente, i quali si prolungano oltre la camera 10 e dalla parte di essa che è contrapposta a quella occupata dalla parete verticale 13.
Ancora, le superfici verticali reciprocamente affacciate di detti corpi scatolati 14 e 140 rendono disponibili degli elementi laterali di guida dei contenitori 6 in transito. Più in particolare, il corpo scatolato 140 rende disponibile una guida laterale fissa che nelle FIGG. 2 e 3 è indicata con 15, mentre il corpo scatolato contrapposto 14 è provvisto di due piastre consecutive di guida rispettivamente 150 e 151.
La prima 150 di dette piastre è lunga quanto la corrispondente dimensione trasversale della camera 10 (v. FIG. 2), ed è atta a scorrere trasversalmente ad corpo 14 su comando di un rispettivo martinetto 16 (FIGG. 1, 4), e con interposizione di corrispondenti barre 17 di guida e sostegno.
La seconda piastra di guida 151 può essere registrata relativamente al proprio corpo scatolato 14 in guisa da adeguare lo scartamento esistente tra la stessa piastra 151 e la guida contrapposta 15, alla corrispondente dimensione degli strati di contenitori 6 in arrivo.
I mezzi preposti alla regolazione di detta piastra 151 non sono stati illustrati per semplicità ed anche perchè di fa-Cile attuazione per i tecnici del settore specifico.
Come è ben illustrato, dentro detti corpi scatolati 14 e 140 sono impostate due barre orizzontali di guida 18 su cui sono scorrevolmente montate due coppie di bussole indicate con 19 e 20 rispettivamente quella a monte e quella a valle (FIG.
1).
Le bussole 19 a monte (visibili a sinistra nelle FIGG. 1 e 5) sono collegate da un sovrastante telaietto trasversale 190 che a sua volta è collegato (v. FIG. 4) a due catene contrapposte di traino 191, queste ultime comandate a traslare nei due sensi contrapposti da un gruppo motore 192 (v. FIG. 1). Inoltre, il telaietto 190 porta fissata una traversa inferiore 21 che è atta a spingere verso valle gli strati di contenitori 6 come verrà specificato nel seguito.
Per quanto concerne le due bussole 20 a valle, esse sono collegate da un rispettivo telaietto trasversale 200 il quale sostiene una sottostante traversa 22 le cui funzioni sono quelle di mantenere compatti e/o congruenti gli strati di contenitori spinti dalla traversa 21 precedentemente nominata.
In particolare detta traversa 22 è collegata a detto telaietto 200 con interposizione di un martinetto 23 e di due barre di guida 24, dove detti martinetto 23 e barre 24 sono leggermente inclinati in alto verso valle (FIGG. 1, 5).
Ciò per i motivi che risulteranno evidenti nel seguito. Ancora, le corse di andata e ritorno del telaietto 200, quindi della traversa 22, sono demandate al telaietto 190 che porta fissate due aste orizzontali laterali contrapposte 25 (FIGG. 4, 5).
Come è ben illustrato in FIG. 5, ogni singola asta 25 termina con un codolo 250 a valle il quale presenta due spellature terminali in guisa da risultare impegnato in modo bilaterale, e con un gioco opportuno, con una corrispondente piastrina 26 del telaietto 200 a valle.
In particolare detto gioco, o corsa di libero scorrimento delle aste 25 relativamente al telaietto 200, nel caso mostrato è dell'ordine di 5 cm.
Ciò per i motivi che risulteranno evidenti nel seguito.
A valle della parete verticale 11 della camera 10, vedi meglio la FIG. 1, è impostato un nastro o tappeto trasportatore 27 il cui tratto superiore è comandato a traslare verso valle (verso destra in figura) da un gruppo motore 270.
Nel caso mostrato detto tratto superiore del nastro 27 è perfettamente orizzontale anche se nulla vieta di inclinare lo stesso leggermente in basso verso valle.
Ancora con riferimento a FIG. 1 si fa notare che il nastro 27 è avvolto ad anello tra due rulli terminali, e questa soluzione è particolarmente conveniente per contenitori di plastica come le bottiglie 6 illustrate.
Secondo una variante, particolarmente conveniente per contenitori di vetro, ad esempio vasetti, il tratto inferiore o di ritorno del nastro 27 è rinviato tra una terna di rulli 28 atti a far annegare il nastro 27 in un bagno di liquido lubrificante che è contenuto in una vaschetta 29 (FIG . 1). Ciò allo scopo di minimizzare l'attrito tra i contenitori di vetro e il nastro 27, e detta variante è stata illustrata in FIG. 1 con linee punteggiate.
Alle estremità a valle delle guide 15 e 151 sono articolate, secondo rispettivi assi verticali 30, vedi le FIGG. 1 e 2, due bandelle verticali 31 che sono leggermente divergenti verso valle (FIG. 2).
Dette bandelle 31 sono collegata da una biella trasversale 32, e questa ultima è comandata ad oscillare lentamente, trasversalmente al nastro 27, da un gruppo motore 33 e con interposizione di un eccentrico.
Inoltre, a valle di dette bandelle oscillanti 31 è prevista una pluralità di piastre verticali equidistanzlate 34 che sono poste parallelamente al senso di traslazione del nastro 27 .
Dette piastre verticali 34 definiscono una pluralità di canali longitudinali (v. FIG. 2) atti a ricevere file di contenitori 6, e le stesse piastre 34 sono fissate al telaio della macchina in guisa da risultare leggermente distanziate dalla parte terminale a valle del sottostante nastro, e da un piano di scorrimento 35 che è posto immediatamente a valle di questo ultimo.
Detto piano di scorrimento 35 presenta una larghezza praticamente pari al doppio del diametro esterno dei contenitori 6 (FIG. 1), ed una lunghezza almeno uguale a quella del nastro 27.
Lo stesso piano di scorrimento 35 è sovrastato da un tampone 36 di materiale morbido e/o elasticamente deformabile, ad esempio spugna.
Il tampone 36 è sostanzialmente conformato, in pianta, come detto piano, ed è comandato a scorrere verticalmente da almeno un martinetto 360.
Sulla diretta prosecuzione del piano 35 si trova un piatto orizzontale 37 che è lungo quanto questo ultimo, e che presenta una larghezza praticamente uguale al diametro esterno dei contenitori 6 (FIG. 1).
Detto piatto 37 e sostenuto da un telaietto trasversale 370 che è comandato a scorrere longitudinalmente da almeno un martinetto 371.
Ancora, al di sopra e a valle di detto piatto 37 è impostato un riscontro trasversale fisso 38, le cui funzioni risulteranno evidenti nel seguito, e dette piastre 34 terminano in prossimità di detto riscontro 38 (FIG. 1).
Allorché il piatto 37 è in posizione avanzata come è illustrato in FIG. 1, esso sovrasta un sottostante vano trasversale 39 che è situato immediatamente oltre, e al di sotto, di detto piano di scorrimento 35.
Più in particolare, e come è ben illustrato in FIG. 1, detto vano è definito da una porzione di piano 35 che è ripiegata verso il basso, e da un corpo prospiciente conformato a canale 40 avente la concavità rivolta verso l’alto. La parete esterna (a destra in FIG. 1) di detto corpo 40 può essere oscillata rispetto al telaio della macchina attraverso almeno un martinetto 400, o con interposizione di una molla, e ciò allo scopo di poter intervenire entro il vano 39 in caso di necessità. Ancora, tra detta porzione discendente di piano 35 e detto corpo 40 è definita una fessura longitudinale atta a permettere il passaggio dei sostegni di due spintori 41 (FIGG. 1, 2).
Questi ultimi, vedi anche la FIG. 3, sono vincolati ad una catena 42 che è comandata a traslare a passi, o anche in continuo, da un gruppo motoriduttore con variatore incorporato 43.
Infine, a valle del vano 39 (in alto a destra in FIG. 2) è impostata una spazzola laterale 44 di stabilizzazione dei contenitori 6 in transito, e di allineamento degli stessi relativamente ad una successiva linea 45 di allontanamento. Nel caso mostrato detta linea 45 è costituita da due bande affacciate definenti una luce leggermente superiore al diametro del collo dei contenitori 6, cosicché gli stessi restano ivi appesi tramite i propri collari.
Va da sè che detta linea 45 è intercambiabile onde adattare il trovato a contenitori sprovvisti di collare.
Inoltre si precisa che a detta linea 45 sono associati convenienti mezzi tastatori atti ad automaticamente arrestare il ciclo operativo della macchina allorché si hanno situazioni anomale, come 1'impuntamento dei contenitori contro dette bande.
Si precisa altresì che il tutto è posto sotto il controllo di una conveniente apparecchiatura elettronica atta a comandare in sincronismo le diverse fasi operative della macchina, e ad arrestare questa ultima allorché si presentano situazioni anomale.
Sono ad esempio previsti mezzi rilevatori, come una fotocellula abbinata ad una serie di elementi oscillanti previsti in numero uguale a quello dei canali longitudinali definiti dalle piastre 34, i quali sono impostati al di sopra del piatto 37 in guisa da impedire a questo ultimo di arretrare fintantoché su di esso non si è formato un allineamento completo del contenitori 6.
Il trovato funziona come segue.
un pallet 5 pieno di contenitori 6 viene spinto sulla rulliera di arrivo 4, dopodiché si toglie l'involucro che stabilizza detti contenitori 6. Dopo di questo si spinge lo stesso pallet 5 sulla rulliera 3, quindi dentro la camera 10, da dove fuoriesce, attraverso l'apertura 8 (FIG. 3), il pallet precedentemente scaricato. Successivamente si abbassa la bandella 9 (FIG. 3). Detto abbassamento può essere manuale o automatico, e grazie a detta bandella 9 il pallet carico viene trattenuto entro la camera 10.
In seguito si toglie la falda 7 prevista sull'ultimo strato di contenitori, e pertanto la medesima bandella 9 ha anche la funzione di impedire ai contenitori 6 prospicienti di cadere una volta che è stata tolta la falda 7. Quindi viene dato il consenso per l'inizio del ciclo automatico di depallettizzazione degli strati, e di ordinamento dei contenitori 6.
Secondo la forma di attuazione descritta, l'allontanamento delle falde 7 è attuato manualmente, ma è previsto che la stessa operazione possa essere effettuata in modo automatico, ad esempio attraverso un gruppo a ventosa agente attraverso la bocca superiore della camera 10.
All'inizio di detto ciclo automatico la traversa 21 arretra (spostandosi a sinistra con riferimento a FIG. 1) trascinando anche, con leggero ritardo, la traversa 22, che attualmente è sollevata.
Al termine di detto arretramento la traversa 21 è esattamente allineata con la sottostante parete 13 della camera 10 (FIGG. 1, 2) mentre la traversa 22 è abbassata e leggermente spostata verso valle rispetto alla parete verticale contrapposta 11 della stessa camera 10.
Quindi la piattaforma 1 si solleva per arrestarsi dietro comando di una fotocellula 46 (FIG. 1) (o altro equivalente), dopodiché la piastra 150 (FIGG. 3, 4) avanza per compattare trasversalmente lo strato di contenitori 6 contro la piastra contrapposta 15.
A questo punto la traversa 21 riceve il consenso per avanzare, con il che dapprima compatta longitudinalmente lo strato di contenitori contro la traversa 22, e poi trasferisce lo stesso strato sul nastro 27. E' appena il caso di rilevare che le suddette compattazioni rispettivamente trasversale e longitudinale sono particolarmente convenienti in quanto consentono un corretto trasferimento degli strati anche quando questi ultimi sono incompleti.
Con riferimento a FIG. 1, a questo punto si precisa che la traversa 21 riceve il consenso per avanzare solamente se la fotocellula 47 è in luce, il che sta a significare che sta per terminare lo strato precedentemente trasferito sul nastro 27.
Si precisa altresì il primo tratto della corsa di avanzamento della traversa 21 viene effettuato con una velocità relativamente elevata, e ciò allo scopo di portare lo strato di contenitori 6 a ridosso di quei contenitori che hanno appena superato detta fotocellula 47, mentre il tratto terminale della stessa corsa di avanzamento viene effettuato con una velocità relativamente bassa.
In FIG. 1 le posizioni avanzate delle traverse 21 e 22 sono illustrate con linee a tratto e punto.
Allorché la traversa 22 giunge ad una distanza predeterminata dai contenitori 6 presenti sul nastro 27, essa riceve il consenso per sollevarsi. Detta distanza è gestita da un conveniente sistema di controllo, ed è ridotta al minimo indispensabile onde evitare di abbandonare i contenitori 6 in una posizione che potrebbe comportarne la caduta, ad esempio a causa delle vibrazioni. Ancora, la traversa 22 si solleva senza influire sulla stabilità dei contenitori prospicienti dal momento che grazie alla inclinazione delle barre 24 essa si allontana da questi ultimi mentre scorre verso l'alto. Durante queste fasi viene tolta la falda 7 successiva. Quindi le due traverse 21 e 22 arretrano, e poi il tutto si ripete identicamente come sopra detto per tutti gli strati del pallet 5 attualmente in fase di scarico, e per i pallets successivi, ovviamente previa opportuna oscillazione della bandella 9.
I contenitori 6 presenti sul nastro 27, mentre vengono fatti avanzare da questo ultimo vengono altresì assoggettati ad un piccolo scorrimento trasversale da parte delle bandelle laterali oscillanti 31.
La combinazione di detti due movimenti contemporanei favorisce l'inserimento dei contenitori 6 entro i canali definiti dalle piastre 34.
Ogni volta che sul piatto 37 (in posizione avanzata) si forma un allineamento completo di contenitori 6, il tampone 36 si abbassa per bloccare sul piano 35 i due allineamenti di contenitori immediatamente successivi, e poi lo stesso piatto 37 arretra mentre il soprastante allineamento di contenitori 6 viene trattenuto dal riscontro 38. Pertanto detto allineamento cade nel sottostante vano 39, da dove lo spintore 41 (FIG. 1) lo serve alla linea 45 (FIG. 2).
Dopo un tempo predeterminato il piatto 37 si riporta in posizione avanzata a richiudere il sottostante vano 39, quindi il tampone 36 si solleva, ed il tutto si ripete identicamente come detto ogni volta che sul piatto 37 si forma un alli-E neamento completo di contenitori 6.
S'intende che l'invenzione non è limitata alla sola forma di— realizzazione mostrata e descritta, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici dei mezzi su nominati, come pure le loro combinazioni, se attuate nel contesto delle seguenti

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina depallettizzatrice/ordinatrice di contenitori come bottiglie, flaconi, vasetti e simili, caratterizzata per il fatto di comprendere: - un piano sostanzialmente orizzontale (27) di accumulo dei contenitori (6) il quale è impostato a lato di una camera parallelepipeda verticale entro cui è ricevuta una piattaforma (1) atta a sostenere dei pallets (5) carichi di strati sovrapposti di contenitori, nonché atta a sollevarsi a passi onde disporre detti strati al livello di detto piano di accumulo (27), - due organi depallettizzatori (21), (22) reciprocamente paralleli i quali sono atti a scorrere parallelamente a, e al di sopra di, detto piano di accumulo secondo un moto di va e vieni, in guisa da occupare una prima posizione in cui sovrastano detta camera (10) in attesa di uno strato di contenitori, ed una seconda posizione in cui trasferiscono lo stesso strato su detto piano previa compattazionedel medesimo strato, - mezzi ordinatori (31), (34) che sono impostati in corri spondenza della parte terminale a valle di detto piano di accumulo, e che sono atti a disporre i contenitori in arrivo secondo una pluralità di file accostate poste parallelamente alla direzione di avanzamento degli strati, - un dispositivo di raccolta (37) dei contenitori il quale è impostato a valle di, e trasversalmente a, detto piano di accumulo, ed è atto a ricevere gli allineamenti di contenitori costituiti dai primi contenitori di dette file, nonché - mezzi di scarico (39) che sono impostati parallelamente a, e al di sotto di, detto dispositivo di raccolta onde ricevere da questo ultimo i detti allineamenti, e successivamente alimentare gli stessi ad una linea di trasporto (45).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che detto piano di accumulo (27) comprende un nastro comandato a traslare verso detti mezzi ordinatori (31), (34) ed avente il proprio tratto di andata posto alla quota occupata dalla bocca superiore di detta camera (10).
  3. 3. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che detta camera (10) è aperta lateralmente dalla parte da dove arrivano i pallets (5) pieni, e per il fatto che nella parte superiore di detta apertura laterale sono impostati mezzi (9) atti ad occupare una posi- pieno dentro detta camera, ed una posizione di lavoro in cui^ trattengono detto pallet pieno entro quest'ultima.
  4. 4. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che al di sopra della bocca superiore di detta camera sono impostati due elementi longitudinali contrapposti di guida (15), (150) degli strati di contenitori diretti verso detto piano di accumulo, di cui il primo (15) è fisso ed è allineato verticalmente con la corrispondente sottostante parete laterale (12) di detta camera, mentre il secondo (150) è animato di un moto trasversale di va e vieni in guisa da occupare una prima posizione in cui è situato all'esterno della sagoma in pianta degli strati di contenitori presenti sul pallet (5), ed una seconda posizione in cui compatta lo strato di contenitori precedentemente sollevato contro detto primo elemento di guida (15).
  5. 5. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che detti orgnai depallettizzatori (21) e (22) comprendono due traverse poste ortogonalmente a detti due elementi longitudinali di guida, di cui quella a monte (21) è animata di un moto di va e vieni in guisa da occupare una prima posizione in cui è verticalmente allineata con la corrispondente sottostante parete laterale di detta camera (10), ed una seconda posizione in cui sovrasta la estremità a monte di detto piano (27), mentre la traversa a valle (22) è agganciata alla precedente (21) ed è atta a scorrere parallelamente a sè stessa secondo un piano trasversale che è inclinato in alto verso valle, in guisa da occupare una posizione abbassata in cui trattiene i contenitori diretti verso detto piano (27), ed una posizione sollevata in cui sovrasta questi ultimi onde accompagnare la traversa a monte (21) durante le corse di ritorno.
  6. 6. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che durante le proprie corse di andata detta traversa a monte è comandata a scorrere con velocità relativamente elevata e relativamente bassa nei tratti rispettivamente iniziale e terminale di dette corse di andata, e per il fatto che la traversa a valle (22) è agganciata alla precedente (21) secondo un impegno bilaterale con gioco in guisa che al fine-corsa di ritorno della traversa a monte (21) quella a valle (22) si discosta leggermente da detta camera (10), mentre all'inizio delle corse di andata della traversa a monte (21) quella a valle (22) resta in attesa dello strato in arrivo onde compattarlo.
  7. 7. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che detti mezzi ordinatori (31) e (34) comprendono: - due bandelle verticali leggermente divergenti verso valle ed articolate secondo rispettivi assi verticali (30) alle estremità a valle delle fiancate (15), (151) del piano di accumulo (27), le quali bandelle sono comandate ad oscillare leggermente rispetto a detti assi (30), nonché - una pluralità di piastre verticali (34) equidistanziate poste a valle di dette bandelle oscillanti e a breve distanza dal piano di accumulo, le quali sono atte a definire un corrispondente numero di canali longitudinali di raggruppamento dei contenitori secondo dette file, e si prolungano verso valle fino a raggiungere detto dispositivo di raccolta di detti allineamenti di contenitori (6).
  8. 8. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che subito a valle di detto piano di accumulo (27) è impostato un piano di scorrimento (35) avente una lunghezza praticamente pari alla larghezza di detto nastro, ed una larghezza tale da sostenere almeno un allineamento di contenitori, detto piano di scorrimento (35) essendo sovrastato da un tampone (36) verticalmente scorrevole di materiale morbido che in posizione sollevata permette il transito di detti allineamenti, mentre in posizione abbassata blocca su detto piano di scorrimento (35) almeno l'allineamento di contenitori che è posto immediatamente a monte di detto dispositivo di raccolta (37).
  9. 9. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che detto dispositivo di raccolta (37) comprende un piatto orizzontale che è sostanzialmente complanare con detto piano di scorrimento (35), e che è attogl a sostenere un allineamento di contenitori per volta, detto< piatto essendo atto ad occupare una posizione avanzata in cui riceve un allineamento di contenitori, ed una posizione arretrata in cui alimenta questo ultimo a detti mezzi di scarico (39), e ciò con il concorso di un riscontro (38) che è atto a trattenere detto allineamento durante l'arretramento del piatto.
  10. 10. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata per il fatto che detti mezzi di scarico (39) comprendono un vano superiormente aperto il quale presenta una larghezza leggermente superiore alla grossezza dei contenitori, e dentro il quale è atto a scorrere almeno uno spintore ( 41 ) atto ad allontanare detti allineamenti di contenitori, lo stesso vano essendo provvisto, in corrispondenza della propria uscita, di mezzi (44) atti a stabilizzare i contenitori (6) in transito.
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IT04689890A IT1243529B (it) 1990-11-15 1990-11-15 Macchina depallettizzatrice/ordinatrice di contenitori come bottiglie,flaconi, vasetti e simili.

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