IT9021946A1 - Dispositivo di conversione grafica colore particolarmente per la conversione di segnali video provenienti da stazioni grafiche in segnali televisivi - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
La presente Invenzione riguarda un dispositivo di conversione grafica colore particolarmente per la conversione di segnali video provenienti da stazioni grafiche in segnali televisivi.
La capacità e la possibilità di generare immagini grafiche molto sofisticate ad elevata risoluzione sono notevolmente cresciute in questi anni e, parallelamente, sì è sviluppata l’esigenza di realizzare registrazioni permanenti di tali immagini, le quali siano inoltre facilmente utilizzabili in qualunque occasione. Si è rivelato quindi necessario sviluppare tecnologie di conversione che presentino caratteristiche di alta qualità grafica ed alta compatibilità con gli standard televisivi più diffusi (NTSC, PAL ed altri). Delle diverse tecniche possibili, la transcodifica in frequenza di un segnale video analogico offre la maggior possibilità di collegamenti di sistemi grafici con apparecchiature televisive oggi esistenti, giacché questa tecnica risulta esente da vincoli di compatibilità software. Attualmente, poi, gli utenti dì stazioni grafiche, o meglio gli operatori di computer graphics, producono generalmente immagini di qualità molto elevata, sia dal punto di vista cromatico che dal punto di vista della risoluzione, e risulta dunque indispensabile una transcodifica che porti nel segnale televisivo standard l’immagine generata con la massima fedeltà possibile. Il campo di applicazione di questi apparecchi di transcodifica è estremamente ampio! comprende infattl tutte le applicazioni grafiche utilizzate da un lato dalla pubblicità e dall’altro dall’industria, sia nella progettazione che nella simulazione di funzionamento, quali, ad esempio, simulatori di volo, di guida e slmili.
Un primo problema tecnico da superare è legato alla conversione del formato video utilizzato dalle stazioni grafiche in formato videocomposito televisivo (per l’Europa in FAL, per gli U.S.A. in NTSC, e slmili). Tale conversione non risulta estremamente facile, in quanto, con riferimento alle caratteristiche standard PAL (ma i problemi risultano simili per qualsiasi altro standard televisivo), qualsiasi stazione grafica di tipo avanzato produce un’immagine con una più elevata risoluzione video e con una diversa velocità di scansione, le quali devono essere quindi convertite nei valori propri definiti dallo standard stesso.
1 primi convertitori di scansione eseguivano un normale campionamento dell’imnaglne ad elevata risoluzione rendendola compatibile con la struttura di scansione PAL, scartando quindi la parte rimanente del segnale. I risultati che si ottennero erano tutt’altro che soddisfacenti in quanto l’immagine riprodotta risultava solamente una parte dell’immagine sorgente, e di frequente anche la parte meno significativa. Tale inconveniente è stato superato con apparecchiature che, pur visualizzando su televisione immagini generate dal computer in modo chiaro e privo di sfarfalili, risultavano sovente eccessivamente ingombranti e costose, soprattutto dal punto di vista dell’uso e della manutenzione.
Attualmente, pur non avendo abbattuto sostanzialmente il livello di investimento necessario, chiunque è in grado, con un convertitore di scansione collegato ad un videoregistratore, di preparare documentari da realizzare per l’addestramento, per la documentazione o per attività pubblicitarie. Inoltre, una delle caratterietiche che danno i convertitori di scansione, è la possibilità di combinare immagine tratte dal reale con immagini generate da una stazione grafica, migliorando quindi l'immagine grafica complessità del prodotto finito.
Dal punto di vista storico, la computer graphics, ed In particolare 1 monitor per stazioni grafiche, si e allontanata vistosamente dalla tecnica televisiva, per realizzare immagini più stabili e di risoluzione più elevata. Tecnicamente si è arrivati ad un segnale analogico generato da un computer il quale differisce in modo sostanziale da un segnale televisivo quale, ad esempio, il videocomposito PAL.
Da un punto di vista tecnico, il moda più semplice ed immediato per eseguire una conversione di un segnale video generato da una stazione grafica in un segnale televisivo è quello di riprendere, dopo gli opportuni aggiustamenti ottici, un monitor di una stazione grafica con una cinepresa o con una telecamera. Nell’uso di una cinepresa rimane comunque il problema del trasferimento successivo dalla pellicola alla videocassetta o a qualunque altro supporto per l’uso televisivo. Nell’uso di una telecamera, il quale risulta comunque il più invasivo ed impreciso, risulta indispensabile l’azione di professionisti in grado di superare problemi sul segnale convertito, quali le purtroppo ben note barre a rullo (dette roll bar), la perdita di saturazione del colore e la distorsione geometrica delle immagini stesse.
In alternativa alla telecamera vi è il convertitore di scansione.
Quest’ultimo è collegato direttamente al computer utilizzando gli stessi segnali standard RGB (acronimo di Red Green Blue). Tali segnali vengono inizialmente digitalizzati, usualmente con una risoluzione di colore di 24 bit (tre segnali di 8 bit ciascuno), quindi elaborati e memorizzati. Infine, l’immagine viene riconvertita in segnali analogici RGB e codificata negli standard video PÀL (Europa) oppure NTSC (Stati Uniti). La maggior parte dei convertitori di scansione esegue la conversione e la codifica in tempo reale. Il segnale di uscita viene inviato direttamente al videoregistratore senza l’utilizzo della telecamera.
Purtroppo certe informazioni grafiche vengono perse durante la conversione del segnale RGB ad alta risoluzione in un segnale televisivo a minor risoluzione. Come già detto, i primi convertitori di scansione scartavano linee di dati per conformare il segnale ad alta risoluzione nel segnale televisivo a minore risoluzione, mentre ora la maggior parte del convertitori moderni media 1 dati su tutte le linee in un segnale televisivo a risoluzione minore. Questo modo di conversione pur riducendo in maniera significativa la perdita dì informazioni grafiche, presenta limiti legati a sfarfalili e tremolìi.
Fra le funzionalità che i convertitori di scansione devono presentare, occorre tenere presente che il mercato richiede il fermo immagine per bloccare un’immagine; la correzione del rapporto di forma, per raggiungere il corretto rapporto di forma di 4:3 di un monitor televisivo PAL; le barre di colore per calibrare altre apparecchiature vìdeo. Le funzionalità sopra elencate consentono a qualsiasi utente di convertitori a scansione di generare buoni documentari, o comunque brevi o mediometraggi, basati su un supporto video, quale nastro magnetico o videodisco, senza l’ausilio di tecnici specializzati o altre apparecchiature ausiliarie, oppure a servizi di post-produzione.
La maggior parte dei convertitori di scansione lavora con ima varietà di monitor di computer compresi in un intervallo specificato di velocità di scansione orizzontale, usualmente compreso da 30 a 80 kilohertz (equivalente, in termini di risoluzione, all’intervallo compreso fra 640*480 e 1280*1024 pixel o punti). Un convertitore viene attualmente solitamente configurato all’atto della fabbricazione per una velocità di scansione predeterminata (per esempio 60 kilohertz); per riconfigurare quest’ultimo ad una diversa velocità di scansione risulta oggigiorno necessario l’intervento di un tecnico specializzato.
Le richieste provenienti dagli utenti, anche se negli ultimi anni le prestazioni dei convertitori di scansione sono incrementate in modo considerevole, convergono nel punto fondamentale che l’utilizzo di questi convertitori sia possibile soprattutto a personale non specializzato, in modo da consentire produzioni di documentari di varia lunghezza anche a personale del tutto a digiuno di conoscenze nel campo della produzione televisiva.
Nei diversi convertitori attualmente sul mercato, vi è una predominanza di funzioni gestite via hardware rispetto a quelle gestite attraverso il software. Questo fatto costituisce un cospicuo limite all'integrazione di questi convertitori in realtà informatiche preesistenti. Inoltre molti convertitori non offrono direttamente un ampio spettro di segnali video a cui potersi collegare, causando quindi la necessità della sostituzione del convertitore utilizzato nel caso di modifica del campo entro cui operano le diverse apparecchiature utilizzate. Inoltre un altro limite è costituito dalla usuale impossibilità di un autoagganciamento del convertitore al segnale in ingresso, e la scarsa possibilità di memorizzazione di file di collegamento per connessioni in multiutenza. Questi inconvenienti tipici sono causati dalla predominanza dell’hardware sul software, e sono risolubili solamente con l’intervento dì tecnici specializzati che modifichino la configurazione hardware della macchine ogni qual volta al debbano fare delle pressoché minime modifiche di configurazione e/o di ritaratura del convertitore a scansione di tipo noto.
Le realtà Industriali nelle quali 1 convertitori a scansione vengono ad inserirsi sono estremamente variabili e presentano una grande varietà di stazioni grafiche, usualmente con tipologie diverse, e quindi con tipologie di segnali video generati da queste stazioni grafiche molto differenziati fra loro. In queste situazioni tipiche esiste quindi un vero problema di compatibilità fra il convertitore che vi viene inserito e le diverse componenti informatiche del sistema informativo già presenti.
Campito del presente trovato è quello di eliminare o sostanzialmente ridurre gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti di convertitori a scansione escogitando un dispositivo di conversione grafica colore, il quale sia collegabile automaticamente a tutti i segnali video analogici presenti sul mercato.
Nell'ambito del compito accennato uno scopo del presente trovata è quello dì realizzare un dispositivo di conversione grafica colore, il quale elimini totalmente la dipendenza hardware relativa alla configurazione del dispositivo stesso.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di conversione grafica colore, il quale sia di facile utilizzo ad un utente completamente sprovvisto di cognizioni delle tecniche televislve.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di conversione grafica colore, il quale controlli direttamente dispositivi di registrazione di immagini video su opportuni supporti.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di conversione grafica colore particolarmente per la conversione di segnali video provenienti da stazioni grafiche in segnali televisivi di relativamente facile realizzazione ed a costi competitivi.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito vengono raggiunti da un dispositiva di conversione grafica colore particolarmente per la conversione di segnali video provenienti da stazioni grafiche in segnali televisivi, secondo il trovato, comprendente un contenitore dotato di almeno un connettore d’ingresso, una pluralità di connettori di uscita ed almeno un connettore di tipo seriale per il collegamento a elaboratori elettronici di comando di detto dispositivo, una tastiera per l’imputazione di dati da parte di un operatore ed un visualizzatore di messaggi, entro detto contenitore essendo alloggiato un alimentatore di una scheda madre dotata di un bus di collegamento di tipo nom ato, detto bus di collegamento comprendendo una pluralità di slot di connessione per schede di formato normato, dotate ciascuna di un rispettivo pettine di connessione di tipo normato a detti slot, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una scheda di campionamento analogico comprendente almeno tre linee di campionamento, una per ciascun colore base di almeno un segnale in ingresso su detto connettore d'ingresso, detta scheda di campionamento analogico emettendo almeno tre segnali in uscita i quali costituiscono l'ingresso ad una scheda di memoria, la quale comprende una molteplicità di elementi di memoria volatile per la memorizzazione di detti segnali in ingresso a detta scheda di memoria, detti elementi di memoria volatile essendo pilotati da mezzi di Indirizzamento di detti segnali, detta scheda di memoria emettendo almeno dodici segnali di uscita verso una scheda di governo dell'uscita, la quale, a partire da detti almeno dodici segnali d'ingresso Basendo atta ad elaborare almeno tre segnali in uscita nei colori base emettendoli verso mezzi di conversione video, essendo previsti mezzi di elaborazione collegati a detto bus di collegamento, detti mezzi di elaborazione essendo collegati ad elementi di memoria non volatile entro i quali sono memorizzati mezzi di controllo a programma di dette schede e mezzi di configurazione per detto almeno un connettore d’ingresso e per detta pluralità di connettori di uscita.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di conversione grafica colore particolarmente per la conversione di segnali video provenienti da stazioni grafiche in segnali televisivi secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:
la £igura 1 è uno schema a blocchi di una scheda di campionamento analogico;
la figura 2 è uno schema a blocchi di una scheda di memoria;
la figura 3 è uno schema a blocchi di una scheda di governo dell’u-Bcita;
la figura 4 è uno schema a blocchi di una scheda di conversione di standard;
la figura 5 è tino schema a blocchi di un generatore di segnali di sincronismo e di clock per le precedenti schede;
la figura 6 è uno schema a blocchi di un generatore di indirizzi di memoria per il controllo dell’ingresso;
la figura 7 è uno schema a blocchi di un generatore di indirizzi di memoria per il controllo dell’uscita;
la figura 8 è uno schema a blocchi dei mezzi di elaborazione dati; la figure 9 è uno schema a blocchi di un circuito di correzione della fase del sincronismo in ingresso;
la figura 10 è una schema a blocchi di un circuito di generazione e blocco del sincronismo;
la figura 11 è uno schema a blocchi di un circuito a matrice di test di colore; e
la figura 12 è uno schema a blocchi di un circuito di generazione delle portanti di luminanza e di crominanza.
Con riferimento alle figure di cui sopra, un dispositivo di conversione grafica colore, secondo il trovato comprende un contenitore o cabinet il quale è frontalmente dotato di una tastiera a membrana, di tipo di per se noto, e di un display o monitor a cristalli liquidi, di tipo di per se noto. Il cabinet è posteriormente dotato di almeno un connettore d’ingresso e di una pluralità di connettori di uscita, e di almeno due connettori seriali di tipo RS-232 o RS-422 per il collegamento del dispositivo ad elaboratori elettronici. Il o ciascun connettore d’ingresso è collegabile ad una uscita video di una stazione grafica, mentre alla pluralità di connettori di uscita è collegabile almeno un monitor televisivo, nello o negli standard previsti, ed almeno un sistema di memorizzazione video, quale un videoregistratore a nastro, a cassette, una stazione di registrazione a videodisco, e simili.
Entro il cabinet è contenuto un alimentatore ed una scheda madre, sulla quale è realizzato un bus di tipo normato (VMER BUS, AT^ BUS, EISA BUS, MICROCHANNEL BUS o simili). Sul bus sono montati e collegati al bus stesso una pluralità di slot di connessione per schede. La caratteristica di avere una pluralità di slot consente, vantaggiosamente, di poter facilmente incrementare le funzionalità del dispositivo secondo il trovato senza eseguire alcuna variazione hardware delle schede preesistenti. Convenientemente l’utilizzo di un bus normato, e quindi di slot di connessione e di pettini di connessione sulle schede di tipo normato, consente anche l’utilizzazione di tali schede entro un elaboratore elettronico ospitante, se è dotato del medesimo bus con cui le schede vengono realizzate, e con le medesime funzionalità, realizzando cosi un vantaggioso miglioramento dell’elaboratore elettronico stesso, fornendogli quindi la possibilità di essere collegato direttamente con almeno un mezzo esterno di registrazione televisiva e con almeno un monitor televisivo
Entro 11 cabinet, e montate con il relativo pettine di connessione ad un rispettivo slot di collegamento, vi è una pluralità di schede, di tipo diverso o uguale a seconda della potenzialità di uscita o d’ingresso del dispositivo.
Una scheda di campionamento analogico, illustrata nella figura 1, è la scheda d'interfaccia per la conversione del segnale d’ingresso, di tipo analogico o digitale, proveniente da una stazione di lavoro grafica nei livelli di segnale richiesti dal dispositivo secondo il trovato. Infatti i segnali provenienti da una stazione di lavoro grafica possono essere compresi in un campo di variazione che ha come valore minimo 0,7 volt picco-picco e come massimo 5 volt picco-picco.
La scheda di campionamento analogico comprende, per ciascun segnale grafico in ingresso, tre morsetti d’ingresso Ir, lg e lb, ossia uno per ciascun colore dello standard RGB (acronimo di Red Green Blue, ossia Rosso, Verde e Blu), a cui è collegato un selezionatore automatico di terminazione 2, il quale, a seconda della configurazione memorizzata, come meglio viene chiarito nel seguito, provvede a selezionare, per ciascun canale Ir, lg e lb, una rispettiva terminazione del segnale a 75 ohm, identificata dai numeri di riferimento 3r, 3g e 3b, oppure un valore ad alta impedenza.
Il segnale, una volta superate le terminazioni 3r, 3g e 3b, è posto in ingresso a divisori di tensione 4r, 4g e 4b, ciascuno dei quali è comandato da un selezionatore automatico di livello 5. Ciascun divisore di tensione 4r, 4g e 4b converte la tensione picco-picco in ingresso in una tensione di 1 volt picco-picco, necessaria per la corretta conversio ne da segnale analogico a segnale digitale.
In cascata, a valle del divisori di tensione 4r, 4g e 4b, sono disposti invertitori di segnale 6r, 6g e 6b, i quali intervengono, su comando di un selezionatore di polarità 7, per invertire la polarità di un segnale in ingresso al dispositivo se questo ingresso ha la polarità normalmente di tipo invertito.
Superati gli invertitori di segnale 6r, 6g e 6b, ciascuna linea prevede un filtro a 50 megahertz 8r, 8g e 8b per contrastare l’effetto di aliaslng, o di formazione di code indesiderate, ben noto dalla teoria del campionamento. Il selezionatore automatico di terminazione 2, il selezionatore automatico di livello 5 ed il selezionatore di polarità 7 sono segnali completamente gestiti dai mezzi di elaborazione, come meglio viene chiarito nel seguito.
Una volta che il segnale è stato filtrato, esso viene posto in ingresso ad una cascata composta da convertitori analogico/digitali 9r, 9g e 9b e da campionatori picco-picco lOr, lOg e 10b. I convertitori analogico/digitali 9r, 9g e 9b ed 1 campionatori picco-picco lOr, lOg e 10b sono comandati da un orologio di campionamento 11, il quale fornisce loro una frequenza di campionamento di 100 Megahertz (o un periodo di campionamento di 10 nanosecondi). La conversione analogico/digitale converte il segnale analogico in un segnale digitale in cui ciascun dato ha una lunghezza di 8 bit, mentre i campionatori picco-picco lOr, lOg e 10b memorizzano il valore in assoluto più grande dei valori fuoriusciti dai rispettivi convertitori 9r, 9g e 9b, per garantire vantaggiosamente il mantenimento di tutte le righe provenienti dalla stazione grafica, senza --perderne alcuna, come Invece avviene in convertitori di scansione di tipo noto.
Convenientemente, i convertitori analogico/digitali 9r, 9g e 9b ed i campionatori picco-picco lOr, lOg e 10b sono del tipo ad alta velocità, onde mantenere valido sia il teorema di Shannon, sia di eseguire la conversione ed il campionamento alla velocità di spazzolamento orizzontale dei monitor di tipo grafico nelle stazioni grafiche.
Al termine della cascata sono posti bloccacampioni 12r, 12g e 12b, i quali memorizzano i campioni di rosso, verde e blu in una scheda di raemoria. La conversione analogico/digitale ed il campionamento eseguiti dalla scheda di campionamento analogico producono, per ogni riga video di ogni colore di ciascun segnale, almeno 768 campioni corrispondenti ciascuno ad un pixel o punto grafico della riga acquisita. Naturalmente tale valore è incrementabile con l’utilizzo di altri componenti elettronici inseriti sulla medesima scheda.
La scheda di memoria supporta un numero di memorie volatili o RAM per contenere i dati provenienti dalla scheda di campionamento analogico per ogni singolo colore di ogni singolo segnale. Ciascun campione di 8 bit proveniente dalla scheda di campionamento analogico, tramite gli ingressi 13r, 13g e 13b, viene suddiviso in quattro sottocampioni sul rispettivi suddivisoti 14ra, 14rb, 14rc, 14rd, relativi al colore rosso, 14ga, 14gb, 14gc, 14gd, relativi al colore verde e 14ba, 14bb, 14bc, 14bd relativi al colore blu. I suddivisori 14ra, 14ga, 14ba sono pilotati da un clock d’ingresso 15a, i suddivisori 14rb, 14gb, 14bb sono pilotati da un clock d’ingresso 15b, 1 euddlvieorl 14rc, 14gc, 14cc sono pilotati da un clock d’ingresso 15c ed 1 euddlvieorl 14rd, 14gd, 14dd sono pilotati de un clock d’ingresso 15d. La suddivisione dei singoli campioni di 8 bit in sottocampionl di 2 bit è vantaggiosamente eseguita per ridurre la complessità circuitale e soprattutto per ridurre la frequenza di clock d'ingresso, o meglio per aumentare l’intervallo di clock per migliorare la sicurezza di scrittura sulle memorie volatili.
Giacché il campionamento è eseguito a 100 Megahertz, ossia con un periodo di campionamento di 10 nanosecondi, la suddivisione di ciascun campione in sottocampioni di 2 bit ciascuno consente di quadruplicare il tempo di scrittura, o meglio il periodo di campionamento o di clock, portandolo a 40 nanosecondi, ossia ad una frequenza di lavoro della memoria volatile di 25 Megahertz. 1 clock d’ingresso 15a, 15b, 15c e 15d comandano l’emissione del sottocampione conservato in ciascun suddiviso» 14ra, 14rb, 14rc, 14rd, 14ga, 14gb, 14gc, 14gd, 14ba, 14bb, 14bc, 14bd verso rispettivi indirlzzatori 16ra, 16rb, 16rc, 16rd, léga, 16gb, 16gc, 16gd, 16ba, 16bb, 16bc, 16bd, pilotati, con i medesimi collegamenti previsti per 1 euddlvieorl, da indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e 17d.
Gli indirlzzatori 16ra, 16rb, 16rc, 16rd, léga, 16gb, 16gc, 16gd, 16ba, 16bb, 16bc, 16bd, indirizzano i sottocampionl provenienti dai suddivisori 14ra, 14rb, 14rc, 14rd, 14ga, 14gb, 14gc, 14gd, 14ba, 14bb, 14bc, 14bd, sotto il comando di indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e 17d, a locazioni di memoria di cui gli indirlzzatori selezionano l’indirizzo, mentre l’emissione dei dodici sottocampionl è eseguita, una volta letti i sottocampionl dalla memoria, da bloccacampioni 18ra, 18rb, 18rc, 18rd, 18ga, 18gb, 18gc, 18gd, 18ba, 18bb, 18bc, 18bd. La dimensione base della memoria à di 768 pixel per riga per ciascun colore per 1024 linee, ed è espandibile per accogliere definizioni anche superiori del segnale In Ingresso.
L'emissione verso una scheda di governo dell’uscita dei dodici sottocampioni per canale d’ingresso viene pilotata da clock di uscita 19a, 19b, 19c e 19d, i quali attivano i bloccacampionl 18ra, 18rb, 18rc, 18rd, 18ga, 18gb, 18gc, 18gd, 18bu, 18bb, 18bc, 18bd per l’emissione in modo corretto dei sottocampioni , su rispettive linee di uscita 20ra, 20rb, 20rc, 20rd, 20ga, 20gb, 20gc, 20gd, 20ba, 20bb, 20bc, 20bd, una volta letti dalle rispettive locazioni di memoria.
Convenientemente i componenti di memoria utilizzati sono VDRAM statiche ad alta velocità, e sono state scelte per la facilità di reperimento sul mercato senza le attuali limitazioni imposte alle memorie dinamiche.
Le memorie sono organizzate sulla scheda di memoria in gruppi di quattro banchi per ciascun colore, onde memorizzare completamente i 768 per 1024 campioni suddivisi come precedentemente detto.
La scheda di governo dell’uscita comprende almeno dodici morsetti d’ingresso 20ra, 20rb, 20rc, 20rd, 20ga, 20gb, 20gc, 20gd, 20ba, 20bb, 20bc, 20bd collegati a campionatori di picco 21ra, 21rb, 21ga, 21gb, 21ba, 21bb. 11 collegamento dei morsetti d’ingresso ed i campionatori di picco risulta particolarmente importante, in quanto consente, in cooperazione con altri componenti descritti nel seguito, di convertire lo standard video proveniente dal segnale grafico, come detto 768 per 1024, nello standard televisivo, ossia, a tìtolo dì esempio per il PAL, in 580 righe.
Il rapporto di conversione risulta ovviamente inferiore di uno ad uno» giacché il segnale grafico proveniente da un calcolatore non è del tipo interallacciato, mentre:il segnale di tipo PAL è lnterallacciato, per cui occorre realizzare 1’interallacciamento delle righe per passare dallo standard RGB allo standard PAL (oppure allo standard HTSC, oppure ad altri standard simili).
Il collegamento fra i morsetti d’ingresso 20ra, 20rb, 20rc, 20rd, 20ga, 20gb, 20gc, 20gd, 20ba, 20bb, 20bc, 20bd ai campionatori di picco 21ra, 21rb, 21ga, 21gb, 21ba, 21bb prevede che al campionatore di picco 21ra afferiscano gli ingressi 20ra ed 20rc, al campionatore di picco 21rb afferiscano gli ingressi 20rb ed 20rd, al campionatore di picco 21ga afferiscano gli ingressi 20ga ed 20gc, al campionatore di picco 21gb afferiscano gli ingressi 20gb ed 20gd, al campionatore di picco 21ba afferiscano gli ingressi 20ba ed 20bc, al campionatore di picco 21bb afferiscano gli ingressi 20bb ed 20bd. I campionatori di picco comparano le uscita dalla memoria volatile a coppie e pongono in uscita il maggiore dei valori ricevuti, ciò per eliminare qualsiasi pericolo di sfarfallio dell’immagine nello standard televisivo prescelto.
L’emissione dal campionatori di picco 21ra, 21rb, 21ga, 21gb, 21ba, 21bb dei segnali selezionati viene eseguita sotto il comando di controllori di campionamento 22a, 22b. I campionatori di picco sono collegati a coppie con selezionatori d’interallacciamento 23r, 23g e 23b, e precisamente i campionatori di picco 21ra, 21rb sono collegati al selezionatore d’interallacciamento 23r, i campionatori di picco 21ga, 21gb sono collegati al selezionatore d’interallacciamento 23g e i campionatori di picco 21ba, 21bb sono collegati al selezionatore d’interallacciamento 23b.
Convenientemente, la circulteria sopra descritta forma un soppressore di sfarfallio, in quanto realizza la combinazione di quattro linee di ingresso in un’unica linea in uscita, riducendo la risoluzione verticale dell’immagine. Tale sacrificio però è molto meno pesante rispetto ad avere uno sfarfallio dell’immagine sul video che non consente di ottenere una buona immagine televisiva finale.
I selezionatori d’interallacciamento 23r, 23g e 23b selezionano il campione da emettere sotto il comando di un selezionatore di campo 24, e lo emettono su rispettivi morsetti d’uscita 25r, 25g e 25b verso mezzi di conversione video.
I mezzi di conversione video comprendono una scheda dotata di tre ingressi 25r, 25g e 25b per ciascun canale. Ogni ingresso afferisce ad un convertitore digitale /analogico 26r, 26g e 26b, 1 quali sono comandati, per l’emissione del segnale, in alternativa o da un sincronizzatore composito 27 o da un clock di uscita 28. Le uscite 29r, 29g e 29b dai convertitori digitali /analogici 26r, 26g e 26b costituiscono un segnale video RGB COIR con una risoluzione dimensionale pari a quella degli standard televisivi. Tali uscite costituiscono l’uscita RGB del dispositivo di conversione secondo il trovato.
Le stesse uscite 29r, 29g e 29b vengono inoltre poste in ingresso ad un convertitore video 30, il quale è o un convertitore RGB-PAL, oppure un convertitore RGB-NTSC, o un convertitore fra lo standard RGB ed uno stendard qualsiasi. Ora tale convertitore trasforma segnali con una risoluzione uguale e non è utilizzabile da solo per eseguire le operazioni eopra descritte, a costo di perdere notevoli informazioni, come descritto precedentemente .
Per eseguire una corretta conversione, il convertitore video 30 riceve, su Ingressi separati dai precedenti, una sottoportante di crominanza 31 ed il sincronismo composito 27. Il segnale emesso dal convertitore video 30 è filtrato da una terna di filtri passabasso 32p, 32y e 32c, 1 quali garantiscono che il segnale in uscita abbia le caratteristiche ottimali di banda passante per la registrazione del segnale stesso per il filtro passabasso 32p con uscita in PAL e per il filtro passabasso 32y con uscita Y/C ossia segnali nello standard S-VHS, giacché sovente si trovano registratori video che presentano problemi di banda passante soprattutto nella zona alta della banda passante stessa. Per quel che riguarda il filtro passabasso 32c esso emette un segnale nello standard composito per monitor compositi, che hanno anch’essi problemi analoghi a quelli dei registratori sopra citati.
Per generare la sottoportante di crominanza 31, il segnale di sincronismo videocomposito 27 e il clock di uscita 28 è previsto il circuito di figura 5, il quale presenta un correttore di fase di crominanza 33 che riceve come ingresso un impulso iniziale 3A e genera sia la sottoportante di crominanza 31 che un segnale che viene posto in ingresso ad un generatore di eincronismi d'uscita 35, il quale genera il segnale di sincronismo videocomposito 27 e il clock di uscita 28.
L'impulso iniziale o black burst 3A determina nel correttore di fase di crominanza 33 la sincronizzazione della fase della sottoportante di colore in funzione della fase comunicata al dispositivo secondo il trovato da tino studio televisivo, o anche da mezzi di registrazione, se essi dispongono di tale funzionalità. Ciò permette, vantaggiosamente, di combinare l'uscita dal dispositivo secondo il trovato con un qualsiasi altro segnale o sorgente d'immagini televisive, come, ad esempio, immagini dal vivo, non sintetiche, e titolazioni o sottotitolazioni.
Il generatore di sincronismi d'uscita 35 genera le temporizzazioni orizzontale e verticale necessarie per la generazione degli indirizzi di uscita video. Esso può essere comandato, come in questo caso, da un segnale interno al dispositivo, oppure essere collegato ad una sorgente esterna di sincronismo.
Una scheda di generazione di indirizzi viene utilizzata per generare i necessari indirizzi di memoria volatile o RAM utilizzati nella scheda di memoria volatile precedentemente descritta. La scheda di generazione di indirizzi riceve come ingressi il segnale di sincronismo videocomposito 27 ed il clock di uscita 28, i quali costituiscono gli ingressi per un clock di indirizzi di uscita 36, il quale scompone in due parti il segnale di sincronismo videocomposito 27. Le due parti, chiamate uscita orizzontale 37 ed uscita verticale 38, servono la prima ad incrementare un contatore di indirizzi orizzontale alla fine di ogni riga di campioni in uscita, mentre l'altra serve ad azzerare il contatore di indirizzi di uscita alla fine di ciascun campo in uscita.
I segnali clock di uscita 28, uscita orizzontale 37 ed uscita verticale 38 costituiscono gli ingressi per un generatore di indirizzi di uscita 39, il quale contiene i cantatori di indirizzi di memoria della RAM video i quali segnalano la provenienza di ciascun pixel in uscita. Gli indirizzi di memoria sono separati in quattro banchi distinti di cui, come prima descritto, è formata la memoria RAM sulla scheda di memoria. Il generatore di indirizzi di uscita 39 genera inoltre il segnale di selezionatore di campo 24 e gli indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e 17d precedentemente descritti, oltre ad un segnale di controllo di bloccacampioni in uscita 40. Il segnale di controllo di bloccacampioni in uscita 40 è posto in ingresso ad un generatore di controllo bloccacampioni 41, il quale genera i segnali di clock di uscita 19a, 19b, 19c e 19d precedentemente descritti.
Per la generazione degli indirizzi d’ingresso alla memoria volatile è previsto un apposito generatore, il quale si compone di un rilevatore di sincronismo 42 ed un separatore di sincronismo 43. Il rilevatore di sincronismo 42 riceve in ingresso un segnale di sincronismo orizzontale 44 ed un segnale di sincronismo verticale 45, e vengono utilizzati dal rilevatore di sincronismo 42 per generare un segnale d’ingresso orizzontale 46, un segnale di ingresso verticale 47 ed un segnale di clock d’ingresso 48.
Il separatore di sincronismo 43 riceve in ingresso il segnale di segnale di sincronismo videccomposito 27 e genera anch’essa una terna di segnali d’ingresso orizzontale 49, d’ingresso verticale 50 e di clock d’ingresso 51. I segnali d’ingresso orizzontale 46 e 49, d’ingresso verticale 47 e 50 e di clock d’ingresso 48 e 51 vengono posti in ingresso ad un generatore di indirizzi d’ingresso 52, che provvede a generare i segnali di indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e 17d precedentemente descritti ed un segnale di controllo del bloccacamplonl in ingresso 53. Quest’ultimo costituisce l’ingresso per un generatore di clock 54, il quale genera i segnali di clock d’ingresso 15a, 15b, 15c e 15d ed il segnale dell’orologio di campionamento 11 come sopra descritto.
Dalla descrizione di cui sopra risulta che 1 segnali di indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e 17d vengono generati da due mezzi diversi con finalità diverse. Infatti, con riferimento alla figura 2, quando si ha una scrittura di sottocampioni in ingresso, vengono attivati i segnali di clock d’ingresso 15a, 15b, 15c e 15d ed i segnali di indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e I7d onde eseguire la scrittura dei campioni In memoria; mentre in caso di emissione dei dati provenienti dalla memoria, vengono attivati i segnali di clock di uscita 19a, 19b, 19c e 19d ed i segnali di indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e 17d onde eseguire la lettura dei campioni in memoria. Praticamente, nel bus di comunicazione, le linee relative ai due metodi di generazione dei segnali di indirizzi di memoria 17a, 17b, 17c e 17d saranno unificate, ma il loro significato logico e la loro particolare attivazione dipende esclusivamente dai segnali accompa-gnatori, ossia o dai segnali di clock d’ingresso 15a, 15b, 15c e 15d o dal segnali di clock di uscita 19a, 19b, 19c e 19d. In tal modo si evitano anche potenziali conflitti di bus relativi ai segnali di clock della memoria I7a, 17b, 17c e 17d..
Inoltre un multiplexer 55 riceve in ingresso i segnali di sincronismo orizzontale 44, di sincronismo verticale 45 e di sincronismo videocomposito 27, comunicando al bus del mezzi di elaborazione del dispositivo secondo 11 trovato un segnale In due componenti, la prima, identificata dal numero di riferimento 56, sotto forma analogica, mentre la seconda, identificata dal numero di riferimento 57, sotto forma digitale convertita da un convertitore analogico digitale 58. Questi segnali, 56 e 57, consentono ai mezzi di elaborazione, costituiti da un microprocessore 60, come meglio viene chiarito nel seguito, di acquisire direttamente il formato di sincronismo della particolare stazione grafica (non illustrata) collegata al dispositivo e permette, quindi, di riconfigurare il dispositivo, o meglio di modificare le temporizzaziani, o meglio 1 clock, come prima chiamati, dell’intero dispositivo. Tale processo, come meglio viene descritto nel seguito, è completamente automatico e non richiede alcun intervento da parte di utenti.
Una scheda di elaborazione comprende il microprocessore 60, il quale è collegato ad un orologio di sistema 61 e ad un controllore di interruzioni 62. Questi ultimi sono necessari per il funzionamento del microprocessore stesso, che, preferìbilmente, è un microprocessore della famiglia Z80 ad 8 bit, ma nulla vieta di realizzare schede realizzanti le medesime funzionalità con altri tipi dì microprocessori, anche di diverse famiglie e con parole di elaborazione di lunghezza diversa. Al microprocessore 60 sono collegati, mediante una linea 63 per segnali di indirizzo ed una linea 64 per acquisizione o scrittura dati, una memoria volatile 65 ed una memoria a sola lettura 66. La memoria volatile 65 o RAM contiene i dati relativi alla configurazione prevista dal sistema, mentre la memoria a sola lettura 66 o ROM contiene mezzi di controllo a programma sia per realizzare la configurazione, in modo automatico o manuale, del dispositivo secondo il trovato, eia per la gestione dell'intero dispositivo. Onde prevenire perdite nella RAM 65, essa viene alimentata, quando il dispositivo non è alimentato, mediante una batteria tampone 67 ad essa collegata. Il microprocessore 60 è inoltre collegato, mediante un bus 70 di ingreseo/uscita, con un’interfaccia di tastiera 68, la quale controlla e pilota la tastiera 69. Il medesimo bus 70 è inoltre collegato ad un'interfaccia di visualizzatore 71, la quale controlla e governa il visualizzatore di messaggi 72. La scheda di elaborazione comprende inoltre un oscillatore a conversione di fase 73, il quale riceve in ingresso il sincronismo d’ingresso 56 e genera un segnale di clock 74 a 100 megahertz, che comanda l’intero dispositivo secondo il trovato, eliminando il tipico effetto di tremolio o jitter di ciascun pixel dell’immagine in uscita.
La memoria volatile o RAM 65 contiene le informazioni relative alla configurazione del dispositivo eia per l’ingresso, per quel che riguarda le stazioni di lavoro collegate, sia per quel che riguarda l’uscita, ovvero le stazione televisive collegabili. Le configurazioni memorizzablli per le stazioni, o meglio gli utilizzatori, in uscita è preferibilmente di 30 stazioni, ma, espandendo la memoria RAM con l’aggiunta di elementi di memoria, è raggiungibile un numero pari a 60 stazioni di visualizzazione o di registrazione del segnale in uscita dal dispositivo secondo il trovato.
Vantaggiosamente, il convertitore PAL 30 comprende tre diversi circuiti, i quali sono necessari da un lato per la conversioe del codice RGB in trasmissione PAL, dall’altro per generare i corretti segnali di portanti di crominanza e di luminanza per le diverse uscite descritte precedentemente.
Un primo circuito componente del convertitore PAL 30 è illustrato in figura 10, ed è un circuito di generazione e blocco del sincronismo, il quale riceve in ingresso l’impulso iniziale o black burst 34, il quale viene posto in ingresso ad un filtro della portante di corminanza 75 e ad un separatore di sincronismo 76, in quanto, l’impulso iniziale 34 contiene in un singolo segnale informazioni relative sia alla·portante di luminanza che ai segnali di sincronismo verticale ed orizzontale; il filtro della portante di crominanza 75 riceve in ingresso anche un segnale proveniente da una porta di burst 77, come meglio viene chiarito nel seguito. L’uscita del filtro della portante di crominanza 75 è posta in ingresso ad un convertitore 78 , la cui uscita è posta in ingresso sia ad un demodulatore di fase 79 che ad un controllore del livello di burst 80. Quest’ultimo genera un segnale di uscita che controlla il convertitore 78.
Il demodulatore di fase 79 emette un segnale di uscita che, in mutua esclusione in funzione di un segnale di semisincronismo 81, come meglio viene chiarito nel seguito, viene collegato da dei deviatori 82 e 83 ad amplificatori 84 e 85, le cui uscite sono gli ingressi per un comparatore 86, il quale genera un segnale in tensione rappresentativo dell’errore di fase per pilotare correttamente un oscillatore di riferimento quarzato 87.
L'oscillatore di riferimento quarzato 87 ha una frequenza propria di 4.43 Megahertz, ed emette un segnale che viene posto in ingresso al demodulatore di fase 79, un altro segnale di uscita 88, alla frequenza propria, ed un ultimo segnale alla frequenza di 8.86 megahertz, Il quale è inviato in ingresso ad un divisore contatore 89. Quest’ulimo genera un segnale che è posto in ingresso ad un circuito di spostamento 90, il quale sposta il segnale di 25 hertz. Quest’ultimo, come meglio chiarito nel seguito, riceve in ingresso anche un segnale di sincronismo verticale 91 ed emette un segnale di semlsincronlsmo orizzontale verso un anello di aggancio di fase del sincronismo orizzontale 92.
11 separatore di sincronismo 76 estrae dal segnale d’ingresso 34 un segnale di sincronismo orizzontale 93, un segnale di sincronismo verticale 94 ed un segnale di campo 95. Il segnale di sincronismo orizzontale 93 è posto in ingresso all’anello di aggancio di fase del sincronismo orizzontale 92, insieme col già citato segnale di sernieincronismo orizzontale. L’anello di aggancio di fase del sincronismo orizzontale 92 genera tre segnali: il segnale di semisincronismo orizzontale 81 che è posto sia in uscita dal circuito sia pilota i deviatori 82 ed 83, un segnale di sincronismo orizzontale 96 ed un segnale di pilotaggio della porta burst 77. Quest'ultima emette inoltre un segnale logico di porta 97.
Il segnale di campo 95 è posto in ingresso ad un rilevatore di campo 98, il quale emette un segnale di uscita verso un contatore di linee verticali 99, che riceve in ingresso anche il segnale di sincronismo verticale 94 dal separatore di sincronismo. Il contatore di linee verticali 99 genera il segnale di sincronismo verticale 91, il quale è posto sia in uscita sia come ingresso al circuito di spostamento 90.
Il circuito a matrice di test di colore è illustrato nella figura lly β comprende i tre segnali d’ingresso 29r, 29g e 29b, i quali sono posti in ingresso a deviatori lOOr, lOOg e 100b. Il circuito comprende inoltre un generatore di schemi 101, il quale riceve come ingressi il sincronismo orizzontale 96 ed un segnale di abilitazione 102 dal microprocessore 60. Il segnale di abilitazione 102 è inoltre collegato ai deviatori lOOr, lOOg e 100b onde abilitarli al passaggio dal funzionamento normale al funzionamento di test. Il generatore di schemi 101 genera segnali 103r, 103g e 103b i quali sono posti in ingresso ai deviatori lOOr, lOOg e 100b. Se il segnale di abilitazione 102 ha un valore logico adeguato, allora abilita sia il generatore di schemi 101 che i deviatori lOOr, lOOg e 100b per avere uno test di colore a schema, altrimenti se il segnale di abilitazione 102 ha valore logico opposto al precedente si ha che 1 segnali d’ingresso 29r, 29g e 29b superano indenni i deviatori lOOr, lOOg e 100b.
I segnali in uscita dai deviatori lOOr, lOOg e 100b vengono posti in ingresso a rispettivi amplificatori 104r, 104g e 104b. I segnali in uscita dai predetti amplificatori sono posti in ingresso a tre elementi matriciali: un codificatore a matrice B-Y 105, un codificatore a matrice R-Y 106 ed un codificatore a matrice di luminanza 107.
Dal codificatore a matrice B-Y 105 vengono emessi due segnali: il primo è un segnale video 108, che viene utilizzato come descritto nel seguito, ed un segnale video B-Y di uscita 111, il quale è amplificato da un amplificatore 112. Dal codificatore a matrice R-Y 106 vengono emessi due segnali: il primo è un segnale video 109, che viene utilizzato come descritto nel seguito, ed un segnale video R-Y di uscita 113, il quale è amplificato da un amplificatore 114 e dal codificatore a matrice di luminanza 107 viene emesso un segnale di luminanza 110, che viene utilizzato come chiarito nel seguito.
Il circuito di generazione delle portanti di luminanza e di crominanza comprende un sottocircuito di luminanza ed un sottoclrcuito di crominanza.
Il sottocircuito di luminanza comprende un filtro a 150 nanosecondi 115, il quale riceve in ingresso il segnale di luminanza 110, e comprende un filtro a 250 nanosecondi 116 che riceve in ingresso i segnali di sincronismo verticale 91 e di sincronismo orizzontale 96. I due segnali vengano quindi posti in ingresso ad un amplificatore 117 mediante un OR cablato o wired OR. L’uscita dall’amplificatore 117 costituisce il segnale di luminanza 128 per lo standard S-VHS.
Il sottoclrcuito di crominanza comprende un primo modulatore 118, il quale riceve come segnali d’ingresso il segnale 88 alla frequenza di 4.43 megahertz, il segnale logico di porta 97 ed il semisincronismo orizzontale 81. Il primo modulatore 118 genera un seeganle di uscita, che, amplificato dall’amplificatore 119 costituisce il segnale di black burst 34.
Il sottoclrcuito di crominanza comprende inoltre un secondo modulatore 120 che riceve come ingressi il segnale 88 alla frequenza di 4.43 megahertz ed segnale video B-Y 108, ed a partire da questi genera un segnale di uscita 121.
Infine, il sottocircuito di continenza comprende un terzo modulatore 122, il quale riceve come ingressi il segnale video R-Y 109, il 8erniaincremiamo orizzontale 81 e il segnale 88 alla frequenza di 4.43 megahertz, quest’ultimo dopo che ha attraversato uno sfasatore 123 di 90°. aprtire dai segnali ricevuti come Ingressi, il mterzo modulatore 122 genera un segnale di uscita 124.
I due segnali 121 e 124 costituiscono gli ingressi per un trasformatore/modulatore 125, il quale genera un segnale che, successivamente filtrato da un filtro passabanda 126 ed amplificato da un amplificatore 127 costituisce il segnale di crominanza 129 di uscita per lo standard S-VHS.
I segnali 128 e 129, ossia il segnale di luminanza e di crominanza, se sommati, mediante un or cablato o wired OR, realizzano il segnale di uscita nello standard PAL 130.
Tutte le schede precedentemente descritte, inoltre, giacché sono tutte dotate di un bus di tipo nom ato, e preferibilmente di un bus VME, possono essere facilmente inserite entro elaboratori elettronici, che siano dotati di un bus di collegamento interno uguale, incrementando le prestazioni del computer stesso, ed eliminando quindi la necessità di scatole esterne all'elaboratore. In questo modo, però, si vincola il dispositivo ad un'unico elaboratore, perdendo la versatilità del dispositivo stesso.
1 mezzi di controllo a programma comprendono le seguenti fasi per il riconoscimento automatico della sorgente di segnale video in ingresso: fase orizzontale, nella quale si determina il periodo di una linea orizzontale video da un segnale di sincronismo orizzontale in ingresso;
fase delle righe, nella quale si determina il numero di righe orizzontall in uno schema o in un campo verticale, dipendendo quest'ultima selezione se il segnale in ingresso è interallacciato o meno;
£ase di calcolo, nella quale si calcolano il numero di pixel ed il numero di linee attive della stazione sconosciuta in ingresso;
fase di modifica, nella quale l’operatore può modificare i seguenti parametri :
1. Numero di linee attive;
2. Numero di pixel orizzontali;
3. Valori di cancellazione verticale;
4. Periodi di cancellazione frontali e fondali.
Per quel che riguarda l’uscita, i mezzi di controllo a programma comprendono una fase di configurazione, nella quale l’operatore inserisce i dati relativi alle stazioni utilizzate, siano esse stazioni di visualizzazione, quali monitor televisivi o simili, oppure stazioni di registrazione, per ogni singolo canale dì uscita. L’inserimento di tali dati è facilitato da una serie di monitor o di registratori predeterminati e memorizzati nella memoria non volatile del microprocessore, i quali possono essere visionati in sequenza ed essere selezionati dall’operatore all’interno della lista proposta. É inoltre previsto un sistema di protezione a parola chiave per evitare la manomissione dei dati memorizzati da parte di persone non autorizzate.
Vantaggiosamente, comunque, le modifiche della configurazione non necessitano l’intervento dì personale specializzato, in quanto le configurazioni vengono selezionate da un monitor, se già predisposte, oppure vengono inserite direttamente dall’operatore senza dover intervenire sull’hardware , mentre, oggigiorno, la maggior parte dei convertitori di scansione utilizzati presentano un sistema di riconfigurazione compietamente hardware, che obbliga ad un intervento da parte di un tecnico specializzato, che deve operare direttamente sulla parte hardware della macchina.
Si è constatato come il dispositivo secondo il trovato raggiunga il compito e gli scopi prefissati, ottenendo inoltre un sistema estremamente versatile, migliorandone inoltre la versatilità e consentendone un uso estremamente facile, soprattutto per quel che riguarda la sua configurazione iniziale e la sua riconfigurazione, ad un qualunque operatore, migliorando contemporaneamente la qualità dell'immagine prodotta e permettendo, inoltre, l’uso di un gran numero di stazioni in uscita contemporaneamente collegate al dispositivo secondo il trovato.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo. Inoltre tutti 1 dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica 1 materiali impiegati nonché le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda dell» esigenze.
Claims (14)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di conversione grafica colore particolarmente per la conversione di segnali video provenienti da stazioni grafiche in segnali televisivi comprendente un contenitore dotato di almeno un connettore d’ingresso, una pluralità di connettori di uscita ed almeno un connettore di tipo seriale per il collegamento a elaboratori elettronici di comando di detto dispositivo, una tastiera per l'imputazione di dati da parte di un operatore ed un visualizzatore di messaggi, entro detto contenitore essendo alloggiato un alimentatore di una scheda madre dotata di un bus di collegamento di tipo nom ato, detto bua di collegamento comprendendo una pluralità di slot di connessione per schede di formato nom ato, dotate ciascuna di un rispettivo pettine di connessione di tipo nom ato a detti slot, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una scheda di campionamento analogico comprendente almeno tre linee di campionamento, una per ciascun colore base di almeno un segnale in ingresso su detto connettore d’ingresso, detta scheda di campionamento analogico emettendo almeno tre segnali in uscita i quali costituiscono l’ingresso ad una scheda di memoria, la quale comprende una molteplicità di elementi di memoria volatile per la memorizzazione di detti segnali in ingresso a detta scheda di memoria, detti elementi di memoria vaiatile essendo pilotati da mezzi di indirizzamento di detti segnali, detta scheda di memoria emettendo almeno dodici segnali di uscita verso una scheda di governo dell’uscita, la quale, a partire da detti almeno dodici segnali d’ingresso essendo atta ad elaborare almeno tre segnali in uscita nei colori base emettendoli verso mezzi di conversione video, essendo previsti mezzi di elaborazione collegati a detto bue di collegamento, detti mezzi di elaborazione essendo collegati ad elementi di memoria non volatile entra 1 quali sono memorizzati mezzi di controllo a programma di dette schede e mezzi di configurazione per detto almeno un connettore d’ingresso e per detta pluralità di connettori di uscita.
- 2. Dispositivo, eecondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di conversione video comprendono almeno una scheda di conversione video comprendente almeno un ingresso comprendente tre morsetti per detti segnali in ingresso, mezzi di conversione da uno standard grafico ad un altro standard grafico essendo previsti per ciascun segnale in ingresso a monte di mezzi di conversione televisiva e composita per la conversione del segnale grafico in un segnale in lino standard televisivo, in uno standard composito o in uno standard di videoregistrazione .
- 3. Dispositivo, eecondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta scheda di campionamento analogico comprende, per ciascun canale d’ingresso, lina terminazione selezionabile di segnale a valle della quale essendo collegato un divisore tampone di tensione, quest’ultimo essendo collegato ad un filtro passaalto, detto filtro passaalto essendo atto a filtrare il segnale in transito nel canale per passarlo ad un convertitore analogico digitale atto a convertire detto segnale d’ingresso da una forma analogica ad una forma digitale, detto segnale digitale essendo posto in ingresso ad un campionatore di picco, detto convertitore analogico digitale e detto campionatore di picco essendo pilotati da un clock di campionamento ad una frequenza prefissata e dipendente dal sincronismo orizzontale del segnale in ingresso, ciascun campionatore di picco essendo collegato ad un rispettivo bloccacampionl atto a trasmettere detto segnale digitale a detta scheda di memoria.
- 4. Dispositiva, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta scheda di memoria comprende almeno tre morsetti per ciascun canale d’ingresso, ciascuno di detti morsetti ricevendo detto segnale digitale da detta scheda di campionamento analogico, ciascun ingresso essendo suddiviso in quattro sottosegnali da rispettivi suddlvisori, questi ultimi essendo controllati da rispettivi clock d'ingresso, ciascun suddivlsore essendo collegato ad un indirizzatone atto a scrivere ciascun sottosegnale in una locazione di memoria sotto il controllo di rispettivi indirizzi di memoria, detti indirizzatori costituendo detti mezzi indirizzatori della memoria ed essendo inoltre atti a leggere da indirizzi di memoria ciascun sottosegnale su comando di detti indirizzi di memoria ed a trasmetterli verso rispettivi bloccacampionl atti a trasmettere detto sottosegnale verso rispettive linee d’uscita verso detta scheda di governo dell’uscita.
- 5. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta scheda di governo dell’uscita comprende, per ciascuna ingresso, una coppia di campionatori di picco ed un selezionatore d’interallacciamento atti a ricostruire un segnale digitale d’uscita a parte dalle porzioni di segnale digitale provenienti da dette quaterne d’ingressi, ed a porlo in uscita verso detti mezzi di conversione video.
- 6. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una scheda di gestione comprendente un microprocessore, a cui è collegato un orologio di sistema ed un controllore di interruzioni per la gestione del microprocessore, una memoria volatile contenente dati relativi alla configurazione del segnale grafico d’ingresso ed alle stazione televisive di uscita, detta memoria volatile essendo dotata di una batterla tampone di protezione, una memoria non volatile contenente mezzi di controllo a programma per la configurazione sia della stazione grafica d'ingresso che delle stazioni televisive di uscita, detto microprocessore essendo inoltre collegato ad un bus di comunicazione, a cui afferiscono un’interfaccia di tastiera, collegata a detta tastiera, ed un’interfaccia video, collegata a detto visualizzatore.
- 7. Dispositivo, secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta scheda di gestione comprende un oscillatore a conversione di fase, il quale riceve in ingresso il sincronismo di detto segnale grafico, ed elabora un segnale ad una frequenza prefissata di campionamento.
- 8. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una scheda di generazione di indirizzi di memoria comprendente una sottosezione d’ingresso ed una sottosezione d’uscita, detta sottosezione d’ingresso essendo atta a generare detti segnale di clock dell’ingresso e detti indirizzi di memoria, detta sottosezione d’uscita essendo atta a generare detti indirizzi di memoria e detti clock di uscita per detta scheda di memoria.
- 9. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette schede sono inseribili entro elaboratori elettronici dotati di un bus uguale a quello dei pettini di dette schede ·
- 10. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una scheda di conversione fra segnale video grafico ed imo standard televisivo, detta scheda comprendendo almeno tre ingressi per ciascun canale ed un convertitore fra segnale video grafico e detto standard televisivo, detto convertitore avendo almeno tre uscite, ciascuna essendo dotata di un filtro passabasso atto ad adattare il segnale di uscita alle caratterietiche di mezzi di registrazione e/o di visualizzazione di detto segnale di uscita.
- 11. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto convertitore segnale grafico standard televisivo comprende un circuito di generazione e blocco del sincronismo atto a generare segnali di sincronismo a partire da un segnale di riferimento in ingresso a detto circuito e da almeno un oscillatori a frequenza prefissata, detto convertitore comprendendo un circuito a matrice di test di colore atto a generare, a partire da segnali di riferimento di colore provenienti da detta scheda di governo dell’uscita, segnali in uno standard di videoregistrazione, detto circuito di generazione e blocco del sincronismo e detto circuito a matrice di test di colore essendo collegati ad un circuito di generazione delle portanti di luminanza e di crominanza, quest’ultimo essendo atto a generare un segnale televisivo in uno standard predeterminato a partire da detti segnali di sincronismo e da detti segnali in una standard di videoregistrazione.
- 12. Procedimento di riconoscimento di stazioni grafiche, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: fase orizzontale, nella quale ai determina il periodo di una linea orizzontale video da un segnale di sincronismo orizzontale in ingresso; fase delle righe, nella quale si determina il numero di righe orizzontali in uno schema o in un campo verticale, dipendendo quest'ultima selezione se il segnale in ingresso è interallacciato o meno; fase di calcolo, nella quale si calcolano il numero di pixel ed il numero di linee attive della stazione sconosciuta in ingresso; fase di modifica, nella quale l’operatore può modificare i seguenti parametri : Numero di linee attive; Numero di pixel orizzontali; Valori di cancellazione verticale; Periodi di cancellazione frontali e fondali.
- 13. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto procedimento di riconoscimento di stazioni grafiche è compreso entro detti mezzi di controllo a programma.
- 14. Dispositivo di conversione grafica colore particolarmente per la conversione di segnali video provenienti da stazioni grafiche in segnali televisivi caratterizzata dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche sopra descritte e/o illustrate.
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