IT9020812A1 - Roccatrice perfezionata con preparatore di spole in linea e procedimento perfezionato di filoroccatura - Google Patents

Roccatrice perfezionata con preparatore di spole in linea e procedimento perfezionato di filoroccatura Download PDF

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IT9020812A1
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Roberto Badiali
Luciano Bertoli
Amedeo Quaia
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Savio Spa
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    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01HSPINNING OR TWISTING
    • D01H9/00Arrangements for replacing or removing bobbins, cores, receptacles, or completed packages at paying-out or take-up stations ; Combination of spinning-winding machine
    • D01H9/18Arrangements for replacing or removing bobbins, cores, receptacles, or completed packages at paying-out or take-up stations ; Combination of spinning-winding machine for supplying bobbins, cores, receptacles, or completed packages to, or transporting from, paying-out or take-up stations ; Arrangements to prevent unwinding of roving from roving bobbins

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Description

Descrizione
La presente invenzione ha per oggetto la produzione di filati di buona qualità mediante il procedimento integrato di filatura e roccatura: nel primo stadio viene prodotto il filato - in genere in un filatoio ad anelli - mentre nel secondo stadio il filato prodotto viene roccato per rimuoverne, o per lo meno ridurne notevolmente, i tratti difettosi allo scopo di ottenere un prodotto di buona qualità sia per quanto riguarda il suo aspetto che per quanto riguarda la sua resistenza meccanica.
Il procedimento di roccatura è assai più spedito di quello di filatura e pertanto un numero ridotto di stazioni di roccatura è in grado di roccare, o stracannare, il filato prodotto in un numero ben superiore di stazioni di filatura che producono un gran numero di spole di filo avvolto che vengono poi riunite in un minor numero di rocche di maggiore dimensione che costituiscono il prodotto finale della filoroccatrice .
Per lo stadio di roccatura è necessario che le spole prodotte nello stadio di filatura vengano presentate alle stazioni di roccatura predisposte con un capo del filo in posizione predeterminata, generalmente in posizione verticale con il bandolo del filato infilato nell'apertura superiore del tubetto che costituisce il nucleo della spola.
L'unità di roccatura è così in grado di captare automaticamente il bandolo del filo e di iniziarne la stracannatura a formare la rocca.
Le filoroccatrici attualmente realizzate sono caratterizzate da un gran numero di stazioni di filatura, anche mille e più, e di un numero ridotto di stazioni di roccatura, dell'ordine di grandezza delle decine, tra le quali vengono movimentati i tubetti vuoti riciclati dalla roccatrice, sui quali si avvolgono le nuove spole, e le spole avvolte di filato da sottoporre alla roccatura. Allo scopo di ridurre la gravosità del lavoro tale movimentazione e la predisposizione delle spole è affidata, nelle filoroccatrici di concezione recente, a dispositivi e trasportatori automatici di varia concezione lasciando agli operatori solo la supervisione e gli interventi per le eventuali disfunzioni della macchina.
Lo stadio di roccatura è generalmente realizzato con una potenzialità superiore a quello di filatura, così che la roccatrice possa smaltire la produzione del filatoio senza ingolfamenti nelle movimentazioni.
Il problema della movimentazione delle spole e dei tubetti veniva affrontato fino a pochi anni or sono interponendo tra i due stadi cassoni carrellati di ricevimento alla rinfusa delle spole piene o dei tubetti vuoti, dai quali essi venivano prelevati con dispositivi caricatori e ordinatori o più semplicemente dagli stessi operatori.
La roccatrice scarica non solo i tubetti completamente svuotati dal filato da riciclare al filatoio ma anche un numero ridotto ma non trascurabile di tubetti non compietamente vuotati dal filato, dai quali la roccatrice automatica non è in grado di prelevare ulteriore filato a causa di un bandolo non più ricuperabile con i dispositivi di cui ogni stazione è dotata.
Queste spole irregolari dalle quali parte del filato non può venire svolto sono dovute all'imperfetto avvolgimento delle spole durante l'operazione di filatura, che porta delle spire successive di filo ad impegnarsi entro spire allentate avvolte in precedenza, così che svolgendole in roccatura vengano trattenute spezzando il filo in un punto precedente al percorso del filo controllato dagli organi di roccatura, nel quale si può ripristinare automaticamente la continuità del filo con una giunzione.
Tali tubetti devono venire selezionati, ricuperati e alimentati al dispositivo di predisposizione delle spole allo scopo di esaurire il filato ancora avvolto su di essi, ricuperandone il bandolo e rialimentandoli alla roccatura. Nella tecnica nota vengono proposte un gran numero di soluzioni tecniche per il complesso della filoroccatrice. Secondo il brevetto tedesco n° 3235442
spole e tubetti vengono movimentati tra filatoio e roccatrice con l'ausilio di supporti a piattello muniti di un spina di impegno del tubetto e ponendo tali piattelli su nastri trasportatori.
Nel brevetto USA n° 3941323 si descrive un dispositivo di preparazione delle spole avvolte per la roccatura con ricerca, preparazione e trattenimento del bandolo. Nel brevetto USA n° 4432198 della stessa titolare si descrive un dispositivo di movimentazione delle spole tra i due stadi.
Nel brevetto USA n° 4571931 si descrive un dispositivo di trasferimento tra filatoio e roccatrice che funge da polmone e deposito tra le due macchine e fornisce le spole di alimentazione alla roccatrice a richiesta delle stazioni di roccatura. In tale dispositivo viene effettuata anche la predisposizione delle spole.
Nelle soluzioni tecniche proposte si ritrova una grande varietà di sistemi di trasporto: nastri trasportatori lisci sui quali le spole vengono depositate coricate o supportate dai citati piattelli, nastri trasportatori provvisti di spine fisse verticali di impegno dei tubetti e delle spole in posizione verticale, elevatori e trasportatori a settori, dispositivi di presa a pinza, generalmente combinati tra loro.
La presente invenzione consiste nelle sue linee essenziali in una filoroccatrice nella quale i due stadi sono collegati mediante un dispositivo di trasporto di servizio al filatoio con l'interposizione in linea di un dispositivo di preparazione delle spole che a sua volta alimenta un trasportatore di servizio alla roccatrice che funge da alimentatore e da polmone per la roccatrice stessa, svincolando così temporalmente l'alimentazione delle stazioni di roccatura dall'invio delle spole da parte del filatoio e dall'operazione di predisposizione delle spole. La filoroccatrice secondo l’invenzione è inoltre dotata di mezzi di gestione delle spole non esaurite o comunque irregolari allo scopo di evitarne l'accumulo in ciclo ad occupare le posizioni di lavoro in modo da ricuperare al massimo il filato dalle spole irregolari senza ridurre però la produttività complessiva della filoroccatrice.
La filoroccatrice secondo l'invenzione viene descritta con riferimento ad una sua tipica realizzazione riportata nelle figure da 1 a 4, a scopo illustrativo ma non limitativo. Nella figura 1 è riportata una vista d'insieme della filoroccatrice secondo l'invenzione.
Il filatoio 1 è costituito da una pluralità di stazioni di filatura ad anello 2, nelle quali lo stoppino di alimentazione viene lavorato a produrre il filato, che viene raccolto nelle spole 3 poste nella parte inferiore dell'unità. Le unità di filatura 2 possono essere disposte su uno od entrambi i fronti del filatoio a formare fronti di filatura.
Ogni fronte di filatura è dotato di dispositivi 4 di levata delle spole completate e di sostituzione di esse con tubetti vuoti sui quali avvolgere il filato a formare nuove spole, e di un dispositivo 5 di movimentazione di dette spole e di detti tubetti vuoti. Secondo una realizzazione preferita tale dispositivo di movimentazione 5 è costituito da un trasportatore a nastro azionato con movimento a passi e dotato di spine 6 destinate a tenere in posizione verticale le spole da scaricare dal filatoio ed i tubetti vuoti da caricare ad esso. Le spine di numero ordinale pari sono destinate a ricevere le spole prodotte e le spine di numero ordinale dispari sono destinate a portare i tubetti vuoti o viceversa.
L'operazione di levata consiste nelle sue linee essenziali nel seguente procedimento. Allorché il fronte di filatura ha completato le spole alla metratura desiderata ed esse sono da levare e sostituire con tubetti vuoti, il dispositivo di levata 4 si solleva e porta i suoi organi di presa 7 sulla parte superiore delle spole 3, che è costituita dalla parte superiore del tubetto, e le preleva sollevando dette spole dall'unità di filatura, portandosi verso l'esterno e quindi abbassandosi a collocare dette spole sulle spine 6 di numero ordinale pari del trasportatore 5,
Nella domanda di brevetto Europeo n° 88200602
sono descritti organi di presa per le operazioni di levata in un filatoio.
Gli organi di presa 7 vengono quindi rilasciati lasciando le spole sulle spine pari, il dispositivo di levata viene quindi sollevato con una piccola escursione. Il trasportatore 5 viene fatto avanzare di un passo, così che i suoi organi di presa si trovano ora in corrispondenza dei tubetti vuoti posti sulle spine dispari. Il dispositivo 4 si riabbassa ad entrare in contatto con la parte superiore dei tubetti vuoti e quindi aziona nuovamente i suoi organi di presa 7 sui tubetti vuoti. Il dispositivo 4 compie quindi il movimento inverso a quello descritto in precedenza per riportare i tubetti vuoti al posto delle spole complete appena scaricate nelle unità di filatura.
All'inizio dell'operazione di levata le spine dispari sono occupate dai tubetti vuoti da fornire al filatoio, al termine dell'operazione le spine pari sono occupate dalle spole complete da alimentare alla roccatrice.
La movimentazione di dette spole viene effettuata facendo avanzare a passi il trasportatore 5 verso il trasferitore 9 che consiste, secondo una realizzazione preferita ma non esclusiva, in trasportatore a passi dotato di organi dì presa a pinza 10 e con una configurazione a portale, che consente il passaggio di mezzi e persone tra filatoio e roccatrice.
Secondo la realizzazione esemplificativa di figura 1 le pinze 10 afferrano le spole 3 nella loro parte mediana.
Il trasportatore 5 e il trasferitore 9 si muovono in sincronismo in modo che ogni nuova spola 3 presentata dal trasportatore 5 trovi ad accoglierla una pinza 10 aperta e pronta a rinchiudersi. Quando la spola è stata prelevata dalle pinze 10 del trasferitore 9, e il trasferitore è avanzato di un passo presentando una nuova pinza 10, viene consentito un nuovo passo di avanzamento al trasportatore 5 per presentare una nuova spola. Come sensori di controllo possono essere usati tastatori meccanici, fotocellule o equivalenti dispositivi rilevatori.
Se il filatoio 1 è realizzato con due fronti di filatura e con due trasportatori 5, anche i trasferitori sono due. Il trasferitore o i trasferitori 9 scaricano le spole 3 in imbuto orientatore 11 che alimenta il dispositivo 12 di predisposizione delle spole per la loro alimentazione alla roccatrice.
Nel caso in cui i trasferitori 9 siano due e che entrambi i fronti di filatura abbiano spole da movimentare, il procedimento di movimentazione delle spole può essere eseguito scaricando prima tutto un fronte di filatura e poi l’altro oppure facendo presentare alternatamente spole da entrambi i trasportatori 5 in modo che l'imbuto orientatore 11 riceva alternatamente ed una alla volta spole provenienti da entrambi i fronti.
Al fine di abbreviare i tempi di movimentazione, per la prima modalità di esercizio il trasportatore 5 può essere azionato a passi doppi, mentre per la seconda modalità può essere adottato l'azionamento dei due trasportatori a passo semplice anziché doppio e sfalsando tra i due fronti le posizioni occupate dalle spole complete e dai tubetti vuoti. Prima della seguente operazione di levata, altri tubetti vuoti vengono caricati al trasportatore 5 nella posizione pari o dispari loro assegnata.
Le operazioni di filatura e di roccatura possono essere condotte in modo autonomo, ponendo tra le due macchine un polmone di spole e alimentando da questo l'imbuto 11 di alimentazione del dispositivo 12.
Il dispositivo 12 di predisposizione delle spole costituisce una delle parti più caratteristiche della presente invenzione e viene descritto in seguito con maggiori particolari con riferimento alla figura 2; la sua funzione è quella di predisporre le spole con il loro bandolo integro e libero infilato per una lunghezza predeterminata nell'apertura superiore del tubetto che funge da nucleo della spola 3 alimentata alla roccatrice. La roccatrice è infatti dotata di mezzi di prelievo del filato da tale posizione per iniziarne automaticamente la stracannatura.
Il dispositivo 12 alimenta il portaspole 13 di servizio alla roccatrice 14.
Tale portaspole 13 consiste in un trasportatore costituito da una catena o un nastro a percorso orizzontale che porta una serie di tasche cilindriche preferibilmente ad andamento verticale o subverticale destinate a ricevere dal dispositivo 12 le spole predisposte e a portarle a tutte le unità di roccatura 15 che formano la roccatrice 14.
Anche il portaspole 13 è una delle parti più caratteristiche della presente invenzione e viene descritto in seguito e con maggiori particolari nella figura 3.
Ogni stazione di roccatura 15 è dotata di un supporto caricatore 16 a più posizioni (nella figura 3 sono indicate esemplificativamente tre posizioni una per la spola in svolgimento, una per una spola di riserva ed una per il tubetto da scaricare) nelle quali vengono poste le spole da svolgere durante la roccatura e dalle quali vengono rimossi i tubetti esauriti che vengono riciclati a monte, con un trasportatore 17. Il caricatore 16 è realizzato come un supporto girevole dotato di spine leggermente coniche per centrare e tenere in posizione circa verticale le spole ed i tubetti posti su di esse ed è dotato di un azionamento di rotazione a passi per portare in lavoro la posizione già dotata di spola da svolgere, in modo che appena esaurita una spola se ne possa portare un'altra subito in lavorazione senza dover attendere neppure il tempo necessario alla ricarica di una nuova spola di alimentazione da parte del portaspole 13.
I tubetti esauriti e le spole difettose vengono espulsi mediante un meccanismo 18 - consistente ad esempio in un'asta comandata da una camma che svelle il tubetto dalla sua spina - che li scarica sul trasportatore 17 di riciclo dei tubetti. Sul percorso di tale trasportatore è inserito un selezionatore 19 di tubetti vuoti e di spole ancora contenenti un avvolgimento residuo di filato. La selezione può venire condotta ad esempio con il dispositivo secondo la domanda di brevetto Italiano n° 21108/A 87
I tubetti vuoti vengono riciclati con il trasportatore 20 al filatoio mentre le spole con avvolgimento residuo vengono portate con il nastro trasportatore 21 al cassone di raccolta 22.
I tubetti riciclati al filatoio, se completamente vuoti, vengono alimentati al nastro verticale 23 che li trasporta al caricamento del trasportatore 5 del filatoio, se con residui di filato avvolto vengono scartati per essere puliti separatamente .
In figura 2 è illustrato il dispositivo 12 di preparazione della spola per predisporla alla roccatura successiva.
Nell'imbuto 11 è presente la spola 3 proveniente dalla filatura, o direttamente tramite il trasferitore 9, o da un altro trasportatore che li preleva da un polmone di spole nel caso che filatura e roccatura non siano direttamente collegate.
Lo sportello 31 lascia cadere la spola 3 nel vano sottostante 32, dopo che un sensore di controllo ha dato il segnale che tale vano sia libero da spole. Il dispositivo 12 è costituito infatti da una vasca cilindrica fissa, realizzata con una parete circolare 33 e da un fondo piano 34, entro la quale ruota un tamburo 35 attorno all'asse 36.
Il tamburo 35 è dotato di una serie di vani rotanti con esso che portano le spole in una pluralità di stazioni in cui si svolgono gli stadi di preparazione.
Nella posizione del vano 32, mezzi sensori 37 come fotocellule o sensori meccanici controllano che il vano sia occupato da una spola: se il vano risulta libero, comandano il carico di una nuova spola dal soprastante imbuto 11; se il vano risulta occupato detti sensori danno il consenso per la rotazione in avanti del vano stesso.
Il tamburo ruota quindi portando lo stesso vano in posizione 38, in cui avviene il primo stadio di preparazione, secondo la figura 2A.
Nella stazione 38 si ha una punta a cavità conica 39 azionata da un motore non indicato in figura, contro la quale la spola viene portata in presa e centrata da una contropunta analoga assialmente mobile e folle 40.
Quando la spola 3 viene bloccata tra la punta 39 e la contropunta 40, la punta 39 viene messa in rotazione a svolgere il filo avvolto sull'estremità inferiore della spola 3, come normalmente deve essere: al termine della produzione delle spole in filatura le ultime spire di filato vengono avvolte sull'estremità inferiore del tubetto e poi la spola viene liberata strappando il filo nell'operazione di levata.
Sia per effetto della controrotazione che per l'aspirazione praticata con la bocchetta 41, posta nella parte inferiore del vano, il bandolo del filo viene captato dalla bocchetta 41 e tagliato con la forbice 42. Viene così eliminato il tratto del filato che può essere stato danneggiato al termine della filatura o durante l'operazione di levata. Il bandolo ora si trova parallelo all'asse della spola.
Il tamburo si sposta ora alla seconda stazione, che funge da ulteriore ricerca del capo, per ovviare al caso che la prima operazione non fosse andata a buon fine, ad esempio perchè il bandolo non era correttamente avvolto alla base del tubetto.
Nella seconda stazione 43 (fig. 2B) sono poste una punta a cavità conica rotante 44 ed una contropunta 45 folle che si muove assialmente a centrare e a bloccare la spola 3. Esse sono analoghe a quelle della prima stazione, ma sono azionate a ruotare nel senso dell'avvolgimento della spola e quindi ad avvolgere il filo.
Con punta 44 e contropunta 45 avvicinate a bloccare la spola 3, essa viene fatta ruotare mentre un utensile ad unghia 46 viene fatto scorrere verso il basso lentamente ed in contatto con la superficie della spola, che ruotando porta porta il filo sull'unghia, sbrogliando il bandolo dalla spola, liberandolo e lasciandolo parallelo all'asse della spola. L'utensile ad unghia 46 viene debolmente premuto contro la spola e viene fatto scorrere lentamente verso il basso lungo la guida 47 parallela all'asse del tubetto. La spola ruota nel senso dell'avvolgimento e porta la spira di filo a sormontare l'unghia 46, dato che la velocità di avanzamento dell'unghia è minore della velocità assiale con cui procede la spira di filo avvolto.
Il tamburo si sposta quindi nella terza stazione di preparazione 48 (fig. 2C).
La bocchetta aspirante 49 con una feritoia di aspirazione 50 e con un corpo ricurvo 51 fino al collettore di aspirazione viene accostata alla spola 3 e capta il bandolo. Il corpo ricurvo 51 è dotato di una feritoia 52 all'interno della sua curva, così che il filo il cui bandolo è entrato nel collettore fuoriesca coll'andamento 53.
La spola 3 viene quindi fatta avanzare alla quarta stazione di preparazione 54, lasciando sempre il bandolo captato in 53. Il filo si porta nella posizione a tratteggio ed entra nell'invito 55.
In detto invito sono posti un sensore 56 di presenza del filo che avverte se il bandolo è stato captato.
Nella posizione 54, la spola 3 è appoggiata con la base del suo tubetto in corrispondenza di un ugello di aspirazione 57 con un invito conico per la sua centratura corretta.
Al consenso del sensore 56 che avverte la presenza del filo nell'invito a V 55, viene azionata una forbice 58 posta in prossimità di detto invito e che taglia il filo. Il bandolo cosi liberato viene aspirato all'interno del tubetto della spola, per effetto dell'aspirazione dell'ugello 57 che viene attivata con un'elettrovalvola 59 asservita al consenso del sensore 56 al taglio del bandolo.
La spola è ora predisposta per la sua utilizzazione in roccatura.
Il procedimento descritto di preparazione del filo, per gli stadi di ricerca del bandolo, è analogo nelle sue linee essenziali a quello descritto nel brevetto USA n° 3941323 già citato.
Il tamburo avanza quindi nella quinta stazione 60, nella quale è prevista una botola 61, azionata da un pistone pneumatico 62 che viene aperta con il consenso del sensore 56, per comando da parte del dispositivo 13 sottostante. La spola 3 predisposta per la roccatura del suo filato viene così ceduta al dispositivo 13.
Se invece il sensore 56 non dà il consenso allo scarico della spola, perchè non ha avvertito la presenza del filo, la spola viene fatta transitare per le stazioni 54 e 60 senza venire scaricata e viene portata oltre nel percorso del dispositivo 12.
La distanza intercorrente tra spola 3 e forbice 58 deve essere tale da lasciare una lunghezza del bandolo che consenta ad esso di penetrare nel tubetto per una lunghezza sufficiente, preferibilmente per 2/3 della sua lunghezza. La spola per la quale la preparazione non ha dato esito positivo in base al rilevamento con il sensore 56, viene ricircolata a passi fino a riportarla nella posizione del vano 32 e a riprendere il ciclo.
Tale evento viene comunque registrato nella memoria di governo della macchina e il vano occupato da una spola in riciclo viene lasciato ad essa disponibile per un altro giro, o al massimo due.
Dopo la ripetizione dell'operazione per una o due volte, il vano occupato viene liberato in una successiva stazione, ad esempio 63, provvista di una botola analoga a 61 che scarica la spola non preparata in una cassetta delle spole di scarto non indicata in figura, tramite un invito 64.
Il dispositivo 12 lavora con la posizione di carico 32 e le sue cinque stazioni di preparazione sempre occupate dalle spole e fa un passo ogni volta che il successivo dispositivo 13 gli richiede una spola perchè ha una posizione libera da occupare. Il dispositivo 12 lavora quindi in linea con il successivo dispositivo 13.
Le ulteriori stazioni disponibili, ad esempio da 65 a 68, sono utilizzabili per l'alimentazione alla preparazione delle spole non completamente vuotate del filato in roccatura e dalle quali deve essere ricuperato il bandolo per poterle riciclare in roccatura.
In figura 3 è illustrato il portaspole 13.
Esso consiste in un nastro 70, azionato da pulegge 71 provviste di motorizzazione non indicata in figura, ad asse verticale o leggermente deviato dalla verticale,che porta una serie di tasche svasate 72, munite di un'apertura di fondo 73, apribile a comando in corrispondenza dei caricatori 16 che hanno, come esemplificato in precedenza, una spina 74 libera e da caricare con una nuova spola, mentre la adiacente spina 75 è già provvista di una spola in svolgimento e la spina 76 ha un tubetto da scaricare.
In corrispondenza della spina nella posizione 74 è posto un invito 77 a scivolo che guida la spola ad impegnarsi su detta spina che le viene offerta.
Il dispositivo di filoroccatura fin qui descritto consente notevoli vantaggi nella produzione del filato, che risultano evidenti dalla descrizione del procedimento di filoroccatura.
Secondo la presente invenzione la movimentazione delle spole viene condotta in modo da mantenere le tasche 72 ed almeno una delle spine del caricatore 16 di ogni stazione di filatura sempre piene di spole predisposte per la roccatura. La roccatura viene così svincolata per un rilevante intervallo di tempo dai tempi di consegna delle nuove spole da parte del filatoio, e non risente di eventuali ingolfamenti nella movimentazione tra i due stadi di lavorazione di centinaia di spole piene e di tubetti vuoti per ogni ora di esercizio, ai quali può essere posto rimedio senza per questo influire sullo stadio di roccatura.
Al cambio di spola nel portaspole 16 si può provvedere, ove vi siano in esso tre o più spine, rimuovendo prima il tubetto esaurito e sostituendolo poi con una nuova spola predisposta o viceversa; nel caso invece che il caricatore abbia soltanto due posizioni è necessario rimuovere prima il tubetto esaurito e poi sostituirlo con una nuova spola. In entrambi i casi l'altra posizione porta in lavoro la spola già presente senza ritardi.
Il trasportatore 13 viene sempre mantenuto in movimento. Tale movimento può essere lento e continuo, oppure a passi. Le due modalità risultano equivalenti per la svasatura delle tasche 72 e dell'invito 77, che consente lo scarico in movimento sia dalla botola 61 che dal fondo apribile 73. In figura 4 è descritto con maggiori particolari il contenitore a tasca 72.
Ogni contenitore a tasca 72, fissato al nastro 70, è provvisto di un fondo 73 che può venire aperto per sgancio elettromeccanico comandabile dai caricatori 16, ad ogni loro rotazione. In corrispondenza alla avvenuta rotazione viene presentata un'astina di comando dello sgancio - di tipo convenzionale e quindi non illustrata nelle figure - che impegna il primo contenitore 72 che si presenta, aprendone il fondo 73; tale astina si ritrae quindi fino al suo prossimo riarmo.
Come già descritto la tasca 72 compie il suo percorso normalmente munita di una spola 3 che si appoggia sul fondo 73.
Sul percorso della tasca 72, appena prima che essa transiti sotto alla, posizione di scarico della spola dalla posizione 60 del dispositivo 12 di predisposizione delle spole, sono posti dei sensori di rilevamento.
Il rilevatore 78, ad esempio un rilevatore magnetico che avverte la presenza di un rilievo metallico posto sulla parte superiore della tasca, avverte la presenza della tasca che si sta portando in posizione di ricezione della spola e il rilevatore 79, ad esempio un'astina flessibile, avverte se una spola è già presente o se la tasca è vuota.
Se il rilevatore 78 segnala la presenza della tasca e il rilevatore 79 rileva che la tasca è vuota, viene dato il comando di scarico alla botola 61.
Quando la posizione 60 viene scaricata, il dispositivo 12 viene fatto ruotare di un passo, così che la predisposizione delle spole riprenda e che un’altra spola venga introdotta nella posizione 32.
Fin tanto che la posizione 60 non viene scaricata della sua spola predisposta, il dispositivo 12 viene mantenuto fermo e non può ricevere ulteriori spole.
Il contenitore a tasca 72, caricato della sua spola da 61, percorre continuamente il fronte della roccatrice 1A con il nastro 70, finché un caricatore 16 non gli richieda la sua spola e non comandi l'apertura del fondo 73 facendo cadere la spola 3 nell'invito 77 e quindi nella spina 7A. La tasca 72 prosegue il suo percorso in configurazione aperta, finché non incontra un piano inclinato 80 che riarma il fondo 73 richiudendolo a scatto. Tale organo di riarmo è posto prima dei sensori 78 e 79, che precedono a loro volta la posizione di caricamento da 12.
Il portaspole 13 è realizzato preferibilmente con un numero di tasche pari ad un multiplo del numero di stazioni di roccatura, due o tre volte, in modo da assicurare ad ogni stazione un numero intero di spole di riserva. La restante parte della movimentazione è quindi in linea alla roccatrice senza necessità di depositi intermedi. La movimentazione lavora a tenere sempre impegnate le posizioni disponibili del portaspole 13 e la sua richiesta di spole si propaga a monte fino al dispositivo di levata che risulta così ad esso asservito, a parte la capacità intrinseca degli organi di trasporto intermedio. Nel dispositivo e nel procedimento secondo l'invenzione le operazioni di predisposizione e di movimentazione delle spole vengono condotte con le spole sempre in posizione sostanzialmente verticale ovviando così alle necessità di manipolazione per orientarle correttamente in roccatura.

Claims (6)

  1. Rivendicazioni 1) Procedimento di filoroccatura comprendente gli stadi di filatura e di roccatura nel quale l'operazione di roccatura viene condotta predisponendo le spole prodotte in filatura, ricercandone il bandolo e infilandolo nella cavità superiore del tubetto, e quindi trasportando le spole predisposte allo stadio di roccatura caratterizzato dal fatto che le spole, sia nella fase di predisposizione che in quella di trasporto alle stazioni di roccatura, vengono sempre mantenute in posizione verticale o leggermente deviate dalla verticale e che il portaspole alle stazioni di roccatura viene sempre mantenuto pieno di spole già predisposte a fungere da polmone di riserva per l'alimentazione delle stazioni di roccatura e che sia la movimentazione delle spole prodotte nello stadio di filatura che l'operazione di predisposizione vengono poste in linea alla roccatura, che le determina in funzione della disponibilità di spazio nel portaspole.
  2. 2) Procedimento di filoroccatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la consegna al portaspole delle spole predisposte alla roccatura viene condizionata al consenso di un sensore che rileva l'avvenuta captazione del bandolo da parte degli organi di ricerca di esso sulla superficie della spola e che in caso di non-consenso per assenza del bandolo la spola viene riciclata per almeno un ulteriore stadio di ricerca del bandolo, lasciando stazionare sulla botola 61 soltanto spole predisposte per le quali il sensore 56 ha dato il suo consenso alla loro consegna al portaspole 13.
  3. 3) Procedimento di filoroccatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato del fatto che la ricerca del bandolo sulla superficie della spola viene svolta in una serie di stazioni nella prima delle quali la ricerca del bandolo viene effettuata facendo controruotare la spola nel senso dell'avvolgimento e il bandolo viene ricercato con una bocchetta aspirante posta in prossimità della base del tubetto, nella seconda stazione la ricerca viene effettuata facendo ruotare la spola nel senso dell'avvolgimento ed esplorando la superficie della spola con utensile ad unghia da far sormontare ad una spira del filato avvolto che poi viene seguita fino a rintracciare il bandolo, nella terza stazione il bandolo captato e reso parallelo all'asse della spola viene prelevato da una bocchetta ricurva che lo trattiene e nella quarta stazione il bandolo viene tagliato a misura e quindi aspirato all'interno del tubetto che costituisce il nucleo della spola.
  4. 4) Roccatrice perfezionata per la realizzazione del procedimento di filoroccatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, che comprende un dispositivo di predisposizione delle spole prodotte in uno stadio precedente di filatura, che prelevano il bandolo avvolto sulle spole provenienti dalla filatura e lo infilano nella cavità superiore del tubetto che costituisce il nucleo della spola, ed un dispositivo portaspole che trasporta le spole così predisposte alle stazioni di roccatura per il loro svolgimento a formare le rocche di filo caratterizzata dal fatto che il dispositivo 12 di predisposizione delle spole è posto in linea al dispositivo 13 portaspole ed è costituito da una pluralità di stazioni di ricerca e di infilaggio del bandolo, con controllo dell'avvenuta captazione del bandolo stesso prima dello scarico delle spole al portaspole in linea, e che il portaspole è costituito da un trasportatore a sviluppo orizzontale e provvisto di tasche sostanzialmente verticali che percorre continuamente il fronte delle stazioni di roccatura a consegnare a richiesta le spole predisposte.
  5. 5) Roccatrice perfezionata secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il portaspole 13 è provvisto di tasche 72 munite di fondo apribile a comando da parte dei caricatori 16 quando una delle loro spine viene portata in posizione di ricevimento di una nuova spola.
  6. 6) Roccatrice perfezionata secondo una o più delle rivendicazioni da 4 a 5, caratterizzata dal fatto che il portaspole 13 è munito di sensori 78 e 79 per rilevare l'arrivo di una tasca vuota nella posizione di ricevimento di una spola predisposta da parte della botola 61
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