IT9020442A1 - Strumento per eseguire la misura della tensione meccanica di fili, in particolare di fili di trama nell'alimentazione di telai di tessitura, ed alimentatore di trama equipaggiato con detto strumento di misura - Google Patents

Description

Descrizione dell'invenzione avente per titolo:

"STRUMENTO PER ESEGUIRE LA MISURA DELIA TENSIONE MECCANICA DI FI-LI, IN PARTICOLARE DI FILI DI 'TRAMA NELL'ALIMENTAZIONE DI TELAI DI TESSITURA, ED ALIMENTATO RE DI TRAMA EQUIPAGGIATO CON DETTO STRU-MENTO DI MISURA"

La presente invenzione riguarda in generale uno strumento per misurare la tensione meccanica di fili, in particolare di fili che si svolgono o si avvolgono con formazione di "balloon", in qualsiasi operazione di trattamento del filo nei campi della filatura e della tessitura e segnatamente nell'alimentazione di fili di trama a telai di tessitura mediante alimentatori di trama (o porgitrama).

L'invenzione riguarda anche un alimentatore di trama equipaggiato con uno strumento del tipo sopra definito.

Scopo principale e più generale dell'invenzione è di effettuare la misura della tensione meccanica di un filo tessile senza costringerlo ad ulteriori deviazioni - come attualmente avviene con i dispositivi convenzionali - allorquando ci si trova, per condizioni operative del filo stesso, in presenza di "balloon", ma sfruttando invece la chiusura o vertice del "balloon", sia nello svolgimento "a defilé" (come all'uscita di un porgitrama che alimenta un telaio di tessitura) che in avvolgimento (come all'entrata di un filatoio).

Ulteriore scopo dell'invenzione è di migliorare l'alimentazione del filo di trama ai telai di tessitura giovandosi di alimentatori cui viene associato o in cui viene integrato uno strurrento che consente la misura della tensione del filo nel modo anzidetto ed utilizzando i dati delle misure effettuate per regolare nel modo più appropriato i trattamenti cui il filo di trama in corso di alimentazione viene assoggettato.

Considerando in particolare il caso dell'alimentazione dei telai di tessitura, si deve considerare che - come noto - il rendimento dei moderni telai è fortemente influenzato in termini sia di quantità che di qualità di prodotto, dalla tensione del filo di trama con cui essi vengono alimentati, tensione che dipende non solo dal tipo e dalle caratteristiche del filato e dal genere della lavorazione in corso, ma anche da un gran numero di altri parametri soggetti a variazioni difficilmente quantificabili per la incostanza delle caratteristiche delle rocche di filo anche all'interno di una stessa partita, la variazione delle condizioni ambientali, l'invecchiamento delle parti del sistema di tessitura, e così via. Inoltre le regolazioni degli organi di frenatura vengono oggi effettuate in modo qualitativo, lasciando alla sensibilità e all'esperienza non sempre adeguata dell'operatore il compito delicato delle scelte più opportune.

Appare quindi del massimo interesse fornire un riscontro quantitativo delle condizioni di frenatura dei fili di tram alimentati ad un telaio, sotto forma di indicazioni numeriche della tensione meccanica, espresse in unità di forza assoluta o relativa, su di un opportuno dispositivo di visualizzazione, nonché di utilizzare questa informazione per regolare in modo automatico e continuo gli organi di frenatura al fine di garantire la costanza nel tempo della tensione stessa.

Ciò viene ottenuto assai efficacemente con lo strumento di misura della tensione proposto dalla presente invenzione, il quale, come si è già accennato, non modifica affatto - come invece negativamente si verifica con i dispositivi sin qui impiegati - il più usuale percorso di alimentazione del filo dal porgitrama al telaio.

Con queste premesse, la presente invenzione riguarda uno strumento per misurare la tensione meccanica di fili, in particolare di fili che si svolgono o si avvolgono con formazione di "balloon", senza doverli sottoporre ad ulteriori deviazioni, del tipo che utilizza un'impedenza variabile comportante un componente mobile ed almeno un componente fisso come parti di un circuito elettrico di misura, caratterizzato da ciò, che tutti i suoi componenti sono a simmetria centrata e sono attraversati al centro da un passaggio per il filo di cui si intende misurare la tensione meccanica, con un occhiello di guida e di deviazione che si dispone in corrispondenza del vertice di chiusura del "balloon" e che viene fissato al componente mobile di detta impedenza variabile, la tensione elettrica variabile che si rileva su uno dei componenti di detta impedenza in dipendenza della tensione meccanica del filo che scorre in detto occhiello, venendo misurata da un dispositivo di misura collegato a detto componente mobile. L'impedenza variabile di detto strumento può essere costituita da un condensatore differenziale o da un'induttanza variabile.

Nel primo caso - che sembra attualmente il più praticabile dal punto di vista costruttivo - detto condensatore differenziale comporta quattro superfici a simmetria centrata, affiancate e forate al centro lungo il loro asse comune, due di queste superfici formando un primo componente fisso, la terza un secondo componente fisso e la quarta il componente mobile del condensatore, detti componenti venendo tenuti distanziati fra loro da distanziali isolanti e i componenti fissi venendo alimentati da una tensione costante mediante un generatore ad alta frequenza, mentre a quello mobile è collegato un dispositivo di misura della tensione elettrica su di esso presente. Opportunamente il primo di detti componenti fissi costituisce l'armatura fredda del condensatore differenziale e forma contemporaneamente per esso uno schermo protettivo, mentre il secondo ne costituisce l'armatura calda.

Le superfici formanti i componenti fissi e il componente mobile del condensatore differenziale possono essere sia lamine metalliche, sia, almeno in parte, superfici metalliche riportate su supporti ceramici.

L'invenzione riguarda anche un alimentatore di trama per telai di tessitura, caratterizzato da ciò, che all'uscita di esso viene montato uno strumento a simmetria centrata come più sopra definito, disposto sull'asse principale dell'alimentatore stesso, per misurare la tensione meccanica del filo in uscita dall'alimontatore ed alimentato al telaio su cui l'alimentatore è applicato utilizzando la sola deviazione che viene imposta in modo convenzionale al filo, svolgentesi "a defilé" dal tamburo per la riserva dell'alimentatore.

Quando questo alimentatore è del tipo adatto per telai a pinze, munito di organi di frenatura, possono essere previsti in esso mezzi che utilizzano i segnali di detto strumento, rappresentativi della tensione meccanica del filo di trama in uscita, per controllare e modulare detta tensione, agendo sulla regolazione degli organi di frenatura dell'alimentatore stesso.

Detti mezzi operano per confronto dei detti segnali con segnali di riferimento indicativi della tensione meccanica che si desidera attribuire al filo di trama in uscita per l'alimentazione al telaio su cui l'alimentatore stesso è applicato.

Alternativamente, quando l'alimentatore è un alimentatoreinisuratore adatto per telai a getto di fluido, possono essere previsti mezzi associati o integrati con esso oppure con il telaio che utilizzano i segnali del detto strumento per influire sulla regolazione della pressione del fluido azionante il telaio e/o dei tempi in cui esso agisce, con effetto di retroazione.

Il trovato viene ora descritto in maggior dettaglio, a Furo titolo esemplificativo, con riferimento ai disegni allegati che ne rappresentano alcune forme di esecuzione e di applicazione preferite e nei quali:

fig. 1 è lo schema più generale di uno strumento di misura della tensione meccanica di un filo (o tensiometro) del tipo ad impedenza differenziale, secondo l'invenzione;

fig. 2 rappresenta schematreamente una prima forma di esecuzione a impedenza differenziale capacitiva (a condensatore differenziale) dello strumento secondo l'invenzione;

fig. 3 rappresenta schematicamente una seconda forma di esecuzione a impedenza differenziale induttiva (a induttanza variabile) dello strumento secondo l'invenzione;

figg. 4, 5 e 6 mostrano tre diversi modi di applicazione dello strumento secondo l'invenzione su porgitrama per telai a pinze equipaggiati con diversi sistemi di frenatura;

fig. 7 è uno schema a blocchi che illustra come la presente invenzione consenta di controllare e modulare la tensione del filo alimentato in uscita da un porgitrama per telai a pinze, asservendone i mezzi di frenatura alla misura di tensione eseguita dallo strumento integrato nel porgitrama stesso; e

figg 8, 9 e 10 mostrano tre diversi modi di applicazione dello strumento secondo l'invenzione all'alimentazione di un telaio a getto di fluido mediante idoneo porgitrama.

Con riferimento alla fig. 1 dei disegni, lo strumento di misura della tensione meccanica di un filo (o tensiometro) del tipo a impedenza differenziale secondo l'invenzione comporta un componente mobile 1 disposto isolato fra due componenti fissi 2 e 3 anch'essi isolati fra loro. Il componente fisso 2 svolge la funzione di armatura calda, il componente fisso 3 quella di armatura fredda e di schermo di protezione. I componenti fissi 2 e 3 sono alimentati da una tensione elettrica costante mediante un generatore ad alta frequenza 4, mentre un voltmetro 5 collegato al carponente mobile 1 permette di misurare la tensione elettrica variabile sullo stesso componente mobile 1.

Tutti e tre i componenti 1, 2 e 3 del tensiometro sono a simmetria centrata e vengono attraversati in prossimità e lungo il loro asse centrale A-A dal filo f di cui si intende misurare la tensione; questo filo attraversa liberamente i componenti fissi 2 e 3 in corrispondenza di loro ampie aperture 2A e 3A, 3B senza impegnarli, mentre impegna il componente mobile 1 in corrispondenza di un suo occhiello centrale 6, più stretto delle apert ure anzidette, che si prevede disposto al vert ice di un "balloon" formato dal filo f (per esempio all'uscita di un porgitrama o all'entrata di un filatoio) per chiudere il "balloon" stesso senza provocare nè richiedere così nessuna ulteriore deviazione del percorso del filo per operare la misura della sua tensione.

Al variare della tensione meccanica del filo f il componente mobile 1 del tensiometro appena descritto subisce delle modifiche della propria posizione a cui corriepondono variazioni della tensione elettrica su di esso, misurata dal voltmetro 5: così che la tensione elettrica letta sul voltmetro è in ogni istante rappresentativa della tensione meccanica del filo sul componente 1.

La fig. 2 mostra come può essere realizzato, in accordo alla struttura generale appena sopra considerata, imo strumento di misura della tensione meccanica di fili a impedenza capacitiva secondo l'invenzione, per l'alimentazione di fili di trama da un porgitrama ad un telaio di tessitura.

Lo strumento di fig. 2 comprende essenzialmente un condensatore differenziale costituito da quattro superfici 21, 22, 23, 23A (che possono essere sia lamine metalliche, sia superfici metalliche su supporti in materiale ceramico) affiancate, forate al centro lungo il loro asse ccraune A-A e tenute separate da distanziali isolanti 27 di opportuno spessore. Le superfici 23 e 23A formano armature equipotenziali fisse, elettricamente connesse al terminale freddo di un generatore ad alta frequenza ed alla massa elettrica del sistema ed esplicano anche la funzione di schermo elettromagnetico per evitare che la vicinanza di corpi conduttivi esterni possa influenzare la misura; la superficie 22 è un'armatura, pure fissa, collegata al polo caldo del generatore; la superficie 21 infine, connessa con il circuito di rivelazione (voltmetro di misura) costituisce un'armatura mobile formata da una lamina metallica sottile ed elastica che viene tesa durante la costruzione del dispositivo, (o alternativamente da un corpo ceramico di elevata rigidità rivestito da una superficie metallica); al centro di questa lamina 21 è applicato un occhiello 26 in materiale dielettrico.

Andando a considerare in dettaglio il funzionamento dello strumento illustrato in fig. 2, si osserva che il cambiamento di direzione imposto al filo f dall'occhiello 26 è dovuto ad uno scambio di forze tra i due corpi che si traduce in definitva in una forza di reazione R sul vincolo dell'occhiello stesso, direzione e modulo della quale dipendono dalla tensione T da misurare del filo f, dagli angoli d'ingresso e d'uscita rispetto all'asse dell'occhiello, dalle forze di attrito tra il filo e l'occhiello e da effetti secondari dovuti alla rotazione del filo ed alle caratteristiche di flessibilità della lamina 21.

La forza di reazione R risulta ad ogni modo proporzionale alla tensione T e quindi, scomponendo R lungo l'asse A-A e in direzione ortogonale ad esso, data la simmetria del sistema, la componente normale ad A-A si dispone (con buona approssimazione) nel piano della lamina mobile 21 e viene equilibrato dalla reazione radiale della lamina (che è molto rigida) mentre quella agente lungo A-A viene bilanciata dalla reazione elastica assiale determinata da una piccola flessione della lamina 21 nella direzione dell'asse A-A stesso (qualche centesimo di millimetro) direttamente proporzionale alla tensione T del filo di trama.

Lo spostamento relativo dell'armatura mobile 21 rispetto alle armature fisse 22 e 23, 23A si traduce, dal punto di vista elettrico, in una variazione del rapporto delle capacità che influenza il valore della tensione elettrica sull'armatura mobile 21 stessa, letta dal voltmetro ad essa collegato, facente parte dello strumento.

La simmetria della struttura dello strumento consente di effettuare la misura durante tutto il percorso di movimento del filo in svolgimento o in avvolgimento poiché l'indeterminazione dovuta alla posizione del filo è piccola e rientra nei previsti errori di misura; in pratica perciò se la posizione relativa degli organi tessili o di filatura coinvolti resta costante, si può evitare - come si desiderava e come è stato già precisato - di usare un occhiello "d'uscita" di detti organi, deviando il filo all'uscita del "balloon" direttamente con l'occhiello 26 della lamina mobile 21.

La tecnica del condensatore differenziale, pur se nota e utilizzata in strumentazioni di vario tipo, presenta, nel caso specifico cui si riferisce l'invenzione, carattere di assoluta originalità, grazie alla geometria adottata nella struttura per realizzarla, che consente di effettuare la misurazione della tensione senza obbligare il filo a seguire percorsi tortuosi su rinvìi di piccolo diametro, con conseguente notevole alterazione della tensione stessa e incremento delle rotture accidentali, pregiudicanti il rendimento e la qualità del filo e/o del prodotto tessile che si tratta.

In altre parole, lo strumento secondo l'invenzione ha la capacità di misurare la tensione di un filo senza doverne prima "linearizzarne" il percorso; anzi secondo l'invenzione si va a sfruttare proprio il meccanismo di formazione del cono di "halloon" per generare la forza assiale di flessione della lamina mobile. Questa soluzione consente inoltre di realizzare uno strumento di misura molto compatto, che EWÒ essere facilmente integrato con i dispositivi di filatura e di tessitura con cui deve cooperare, per esempio montandolo sull'uscita di un porgitrama. Esso può peraltro funzionare anche in modo autonomo per esempio in cori)inazione con sensori di scorrimento di tipo piezoelettrico.

La fig. 3 mostra come può essere realizzato lo strumento secondo l'invenzione utilizzando, in alternativa ad un condensatore differenziale, una induttanza variabile.

Secondo questa sua forma di esecuzione, lo strumento secondo l'invenzione comporta un componente elettromagnetico fisso costituito da una struttura di supporto 28 centrata su un occhiello di guida 29, da una bobina elettromagnetica 30 centrata su detto occhiello 29 e alimentata da un oscillatore e da un componente mobile costituito da una lamina metallica 31 con un occhiello centrale 32 di deviazione e di guida allineato all'occhiello di guida 29 del componente fisso. La lamina 31 porta attorno all'occhiello 32 un elemento 33 di materiale ad alta permeabilità magnetica che chiude il circuito magnetico della bobina 30 rispetto alla quale presenta un traferro di qualche decimo di millimetro. La deformazione assiale della lamina 31 per effetto della tensione del filo delle variazioni della dimensione del traferro e, conseguentemente, variazioni dell'induttanza della bobina 30. La tensione elettrica che si misura ai capi di questa bobina dipende dagli spostamenti della lamina 31 e risulta funzione della tensione meccanica del filo.

Lo strumento secondo l'invenzione si presta particolarmente bene a trovare applicazione, come si è già accennato, nell'alimentazione di telai di tessitura mediante porgitrama.

Esso può essere infatti vantaggiosamente montato all'estremità di un porgitrama convenzionale in sostituzione dell'ordinario occhiello di uscita del filo di trama o essere diversamente associato al porgitrama stesso, fra esso ed il telaio da alimentare.

Le figg. 4, 5 e 6 mostrano tre diversi modi di applicare uno strumento di misura S secondo l'invenzione a porgitrama equipaggiati con differenti sistemi di frenatura del filo di trama in uscita, diretto al telaio.

Nel porgitrama di fig. 4 è infatti previsto un freno metallico, mentre nel porgitrama di fig. 5 è previsto un freno a pelo (o a spazzola) e in quello di fig. 6 un freno a pelo associato con un freno a papera.

Il filo di trama f, avvolto,sul tamburo 8 del porgitrame, viene fatto passare attraverso il dispositivo di frenatura, rispettivamente 9, 9A e 9B del porgitrama, e deviato dall'occhiello di rinvio 6 dello strumento S montato sul componente mobile dello strumento stesso, per essere poi prelevato dal telaio con una forza di trazione che dipende dal valore di frenatura impostato sul porgitrama e viene misurata dallo strumento S.

Nei porgitrama equipaggiati, come quelli delle figg. 4, 5 e 6, con un tensiometro secondo l'invenzione, la disponibilità di un segnale elettrico proporzionale alla tensione di trama rende agevole l'applicazione di disposizioni automatiche di controllo e modulazione della frenatura, asservendo l'elemento frenante a monte del tensiometro alla misura di tensione.

Facendo riferimento allo schema a blocchi di fig. 7 e prescindendo dal tipo di freno adottato (integrato sul porgitrama o separato da esso) si vede che il segnale elettrico in uscita dal tensiometro S applicato al porgitrama a valle dei suoi mezzi di frenatura F viene preventivamente elaborato in 10 per estrarre dal segnale stesso l'informazione voluta (valor medio, picco, o altro); questa grandezza viene comparata in 11 con un valore di riferimento impostabile dall'utente tramite un dispositivo di programmazione e visualizzazione 12; il segnale di errore che se ne estrae viene opportunamente amplificato in 13 e limitato in frequenza in 14 per garantire i parametri di stabilità, precisione e velocità del sistema desiderati; a questo punto il segnale di comando, dopo aver subito un adeguato incremento di potenza in 15, viene inviato all'attuatore meccanico del gruppo di frenatura F del porgitrama, che modifica le condizioni di frenatura. Queste condizioni sono ovviamente oggetto dei rilevamenti del tensiometro, con sui si chiude perciò l'anello di controllo del sistema.

E' evidente che l'elaborazione del segnale emesso dallo strumento S pub essere fatta sia per via analogica che per via digitale (introducendo gli opportuni stadi di conversione) e che se il sistema lavora in associazione ad un prealimentatore è possibile utilizzare la stessa elettronica di controllo di quest'ultima macchina per il trattamento delle informazioni.

Come già accennato precedentemente, l'applicazione qui sopra considerata consente di regolare la tensione del filo di trama in modo oggettivo, impostandone il valore desiderato e mantenendo costante questo valore al variare dei parametri che possono influenzarla, non solo nel tempo sulla stessa macchina, ma anche su macchine diverse, uniformando così la resa in quantità e qualità di un'intera sala di tessitura.

Nel caso dei telai a getto di fluido lo strumento secondo l'invenzione trova un'altra applicazione molto utile; esso può essere infatti utilizzato per misurare la tensione sul filo di trama in svolgimento dal porgitrama misuratore e per creare un effetto di retroazione sulle regolazioni del telaio, al fine di permette re la più corretta inserzione della trama.

E' noto infatti che nella moderna tecnica di tessitura a getto di fluido (aria o acqua) l'inserzione avviene ad opera di un ugello principale montato sulla cassa batte nte in prossimità del pettine e da eventuali altri ugelli (secondari) posti lungo il pettine; inoltre, per agevolare l'inserzione, può essere presente un pre-ugello, posto a monte dell'ugello principale e generalmente solidale alla struttura fissa del telaio.

Poiché non esistono in questa disposizione mezzi meccanici vettori di trama, la forza di trazione del filo da inserire è molto contenuta ed il filo viene prelevato con la più bassa tensione possibile da un porgitrama-misuratore, il cui gruppo di avvolgimento è configurato in modo da opporre la minima resistenza possibile allo svolgimento.

Inoltre è indispensabile che il filo arrivi all'ugello principale senza subire deviazioni che creerebbero inevitabilmente aumenti di tensione.

Una tensione elevata del filo di trama provoca tempi di inserzione lunghi; per ovviare a questo inconveniente è necessario intervenire sulle regolazioni del telaio aumentando le pressioni del fluido e/o i tempi di soffiaggio.

E' da notare che, nonostante i vari accorgimenti costruttivi per contenere la tensione in uscita dal gruppo di avvolgimento del porgitrama misuratore, tuttavia lo svolgimento ad alta velocità ed a intermittenza con formazione di "balloon", tipico dello svolgimento "alla defilé", genera nel filo una certa tensione, che è legata sia alle condizioni di svolgimento che alle caratteristiche del filo.

La misura della tensione suddetta non è facile con i tensiometri tradizionali, nei quali il filo deve necessariamente subire una deviazione, creando tensioni aggiuntive.

L'iirpiego di uno strumento di misura della tensione come quello secondo l'invenzione risolve invece efficacemente il problema, poiché, trattandosi di uno svolgimento "alla defilé" è possibile applicare lo strumento stesso in corrispondenza dell'occhiello di uscita del porgitrama misuratore.

Nella fig. 8 è rappresentato un porgitrama misuratore sulla cui uscita viene applicato uno strumento S secondo l'invenzione. Il filo di trama f uscente dall'occhiello 6 di questo strumento , che è anche l'occhiello di uscita del porgitrama, viene prelevato dal telaio ad opera dell'ugello principale 17. La formazione del "balloon" 18 provoca lo strisciamento sull'occhiello di uscita 6 e la forza su questo generata viene rilevata dal tensiometro S.

Si ottiene in questo modo la misura della tensione presente sul filo di trama senza introdurre strumenti di misura che influiscono sulla tensione stessa, alterandola.

Con alcune forme costruttive di porgitrama misuratori non viene impiegato un'occhiello di uscita, ma il filo in svolgimento viene inserito direttamente nell'ugello principale o in un pre--ugello.

In questo caso il tensiometro può essere applicato immediatamente prima dell'ugello o del pre-ugello senza con ciò alterare la geometria del percorso del filo durante l'inserzione.

In fig. 9 è rappresentato il tensionemtro S applicato sulla cassa battente del telaio, nelle iiunediate vicinanze dell'ingresso dell'ugello principale 17; in questo caso il tensiometro S segnala la tensione creata dalla formazione del "balloon" 18 e l'incremento di tensione generato dal movimento reciproco della cassa battente e del porgitrama misuratore.

Poter disporre di uno strumento che misuri la tensione dei fili di trama durante l'inserzione fe di grande utilità, in guanto consente anzitutto di render minima la tensione, ricercando la posizione reciproca fra porgitrama misuratore e telaio; inoltre è possibile creare un effetto di retroazione per intervenire sui parametri di funzionamento del telaio analizzando le variazioni su tensione che si registrano su brevi o lunghi periodi.

E' noto infatti che nonostante gli sforzi che si compiono per rendere minima la tensione in ingresso, si riscontrano spesso variazioni di tensione del filo di trama durante il funzionamento ordinario del telaio e che queste variazioni si traducono generalmente in tempi di inserzione variabili.

Ad una inserzione con tensione più elevata corrisponde un tempo di inserzione più elevato e viceversa.

Le variazioni di tensione sono, ad esempio, provocate dalle condizioni di avvolgimento della rocca, dalle variazioni di struttura del filo, dalle variazioni di enzimaggio, che non sempre e non completamente possono essere neutralizzate dall'interposizione di un porgitramam misuratore.

Si riscontrano cosi variazioni nei tempi di inserzione della trama; è molto importante verificare se la variazione di questi tempi è occasionale oppure se si creano, durante il tempo di funzionamento del telaio, delle tendenze alla crescita o alla diminuzione di detti tempi.

Difficilmente è possibile e conveniente intervenire nel caso in cui la variazione dei tempi è occasionale; è molto utile poter invece intervenire nel caso in cui si possono individuare delle tendenze ben definite.

L'adozione del tensiometro secondo l'invenzione è un idoneo strumento per questo scopo.

Infatti il segnale proveniente dal tensiometro, opportunamente elaborato, può essere impiegato per correggere i tempi di inserzione conseguenti alle tendenze sopra citate.

E' noto infatti che è possibile variare i tempi di inserzione variando per esempio le pressioni di alimentazione dell'ugello principale e degli ugelli secondari (o i tempi di soffiaggio) .

In fig. 10 è rappresentato uno schema di alimentazione di filo di trama in un telaio a getto d'aria con porgitrama misuratore in cui si utilizza uno strumento S secondo l'invenzione a guisa di occhiello di uscita, come nel caso di fig. 8. Questo strumento rileva la tensione del filo di trama f inserito nel telaio ad opera dell'ugello 17 alimentato ad intermittenza con aria compressa proveniente da un serbatoio 19 per azione di un attivatore 19Ά.

La pressione dell'aria presente nel serbatoio 19 è regolata dal regolatore di pressione 19B.

Il segnale proveniente dal tensiometro S, opportunamente elaborato attraverso l'elaboratore di segnale 20, viene usato per variare la pressione di alimentazione dell'ugello principale 17, variando la posizione del regolatore di pressione 19B per il tramite dell'attuatore 19A.

Si realizza cosi un dispositivo a retroazione atto a variare la pressione di alimentazione dell'ugello principale del telaio sfruttando il valore di tensione del filo di trama rilevato da un tensiometro che non altera, per la tipologia costruttiva adottata, i valori di tensione presenti sul filo.

Come esempio è stato illustrato il caso in cui si ha la regolazione della pressione dell'ugello principale; la regolazione a retroazione può essere però estesa intervenendo sulla regolazione di pressione degli ugelli secondari e/o sulla regolazione dei tempi di soffiaggio dell'ugello principale e degli ugelli secondari.

Ovviamente le regolazioni a retroazione sopracitate possono essere applicate in modo singolo oppure variamente combinate fra di loro per raggiungere la massima efficacia.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1) Strumento per misurare la tensione meccanica di fili, in particolare di fili che si svolgono o si avvolgono con fondazione di "balloon'', senza doverli sottoporre ad ulteriori deviazioni, del tipo che utilizza un'impedenza variabile comportante un componente mobile ed almeno un componente fisso come parti di un circuito elettrico di misura, caratterizzato da ciò, che tutti i suoi componenti sono a simmetria centrata e sono attraversati al centro da un passaggio per il filo di cui si intende misurare la tensione meccanica, con un occhiello di guida e di deviazione che si dispone in corrispondenza del vertice di chiusura del "balloon" e che viene fissato al componente mobile di detta impedenza variabile, la tensione elettrica variabile che si rileva su uno dei componenti di detta impedenza in dipendenza della tensione meccanica del filo che scorre in detto occhiello, venendo misurata da un dispositivo di misura collegato a detto componente.
2. 2) Strumento di misura come in 1) in cui detta impedenza variabile è un'impedenza differenziale capacitiva costituita da un condensatore differenziale.
3. 3) Strumento di misura come in 1) in cui detta impedenza variabile è un'induttanza variabile alimentata da un oscillatore.
4. 4) Strumento di misura come in 1) e 2) in cui detto condensatore differenziale comporta quattro superiici a simmetria centrata, affiancate e forate al centro lungo il loro asse comune, due di queste superfici formando un primo componente fisso, la terza un secondo componente fisso e la quarta il componente mobile del condensatore, detti componenti venendo tenuti distanziati fra loro da distanziali isolanti e i componenti fissi venendo alimentati da una tensione costante mediante un generatore ad alta frequenza, mentre a quello mobile è collegato un dispositivo di misura della tensione elettrica su di esso presente. *>5) Strumento di misura come in 4) in cui il primo di detti componenti fissi costituisce l'armatura fredda del condensatore differenziale, mentre il secondo ne costituisce l'armatura calda. 6) Strumento di misura come in 5) in cui il componente fisso che costituisce l'armatura fredda del condensatore differenziale forma per esso uno schermo protettivo 7) Strumento di misura come in 4) in cui dette superiici formanti i componenti fissi sono lamine metalliche. 8) Strumento di misura come in 4) in cui dette superiici formanti i componenti fissi sono almeno in parte superfici metalliche riportate su supporti ceramici. 9) Strumento di misura come in 4) in cui dette superfici formanti i componenti fissi sono circolari. 10) Strumento di misura come in 4) in cui detta superficie formante il componente mobile è costituita da una lamina metallica sottile elastica in tensione. 11) Strumento di misura come in 4) in cui detta superficie formante il componente mobile è una superficie metallica riportata su un supporto ceramico rigido. 12) Strumento di misura come in 4) in cui detta superficie fornente il componente mobile è circolare. 13) Strumento di misura come in 1) e 3) in cui detta induttanza variabile ha come componente fisso una bobina elettromagnetica alimentata da un oscillatore e come componente mobile una lamina di materiale ferromagnetico o portante un corpo ferronagnetico atta a chiudere il circuito magnetico di detta bobina e in cui detti componenti sono a simmetria centrata e sono attraversati al centro da un passaggio per il filo di cui si intende misurare la tensione meccanica, con un occhiello di guida e di deviazione di detto filo previsto al centro del componente mòbile, alla bobina essendo applicato un dispositivo di misura della tensione elettrica ai capi di essa. 14) Alimentatore di trama per telai di tessitura (porgitrama), caratterizzato da ciò, che all'uscita di esso viene montato uno strumento a simmetria centrata come in 1) a 13) disposto sull'asse principale dell'alimentatore stesso, per misurare la tensione meccanica del filo in uscita dall'alimentatore ed alimentato al telaio su cui l'alimentatore è applicato utilizzando la sola deviazione che viene irrposta in modo convenzionale al filo, svolgentesi "a defilé" dal tamburo per la riserva dell'alimentatore. 15) Alimentatore di trama come in 14) del tipo comportante organi di frenatura, adatto per telai a pinze, in cui sono previsti mezzi per utilizzare i segnali di detto stnanento, rappresentativi della tensione meccanica del filo di trama in uscita, per controllare e modulare detta tensione, agendo sulla regolazione degli organi di frenatura dell'alimentatore stesso. 16) Alimentatore di trama come in 15) in cui detti mezzi operano per confronto dei detti segnali con segnali di riferimento indicativi della tensione meccanica che si desidera attribuire al filo di trama in uscita per l'alimentazione al telaio su cui l'alimentatore stesso è applicato. 17) Alimentatore di trama come in 14), del tipo misuratore adatto per telai a getto di fluido, in cui sono previsti mezzi associati o integrati con esso oppure con il telaio che utilizzano i segnali del detto strumento per influire sulla regolazione della pressione del fluido azionante il telaio e/o dei tempi in cui esso agisce, con effetto di retroazione.