IT9001508A1 - Dispositivo di bloccaggio e di sbloccaggio di sedili (pianali) spalliere poggiagambe inclinabili molleggiati e di sedili sedie e poltrone ergonomiche nella e dalla posizione di seduta. - Google Patents

Dispositivo di bloccaggio e di sbloccaggio di sedili (pianali) spalliere poggiagambe inclinabili molleggiati e di sedili sedie e poltrone ergonomiche nella e dalla posizione di seduta.

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IT9001508A1 IT001508A IT150890A IT9001508A1 IT 9001508 A1 IT9001508 A1 IT 9001508A1 IT 001508 A IT001508 A IT 001508A IT 150890 A IT150890 A IT 150890A IT 9001508 A1 IT9001508 A1 IT 9001508A1
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Description

Dispositivo di bloooaggio e di sbloccaggio di sedili (pianali), spalliere, poggiagambe, inclinabili molleggiati di sedili sedie e poltrone ergonomiche nella e dalla posizione di seduta.
Sedili, spalliere e poggiagambe inclinabili molleggiati ( più avanti tutti genericamente definiti sedili) di sedili sedie e poltrone ergonomiche ( più avanti tutti definiti genericamente poltrone) possono disporre di un dispositivo il quale, quando il sedile sotto l'azione del peso dell'utente raggiunge la posizione di seduta sollecitando la molla (o le molle), garantisce la stabilità della posizione- Ciò è ottenibile con un sistema di bloccaggio automatico e di sbloccaggio volontario che può essere realizzato con un comando (fig. 1 e 2) il quale può essere costituito da nottolini, naselli, leve, pulsanti (fig.2/2B/2C) o da superfici anche oscillanti (ad esempio fig.l) e può avere ricavati o riportare con parti aggiunte fori anche filettati, alloggiamenti per molle, per perni, tiranti, leve ed inoltre può riportare agganci per molle, perni, rilievi e prominenze per il collegamento con qualsiasi altra parte della poltrona, comprese anche eventuali trasmissioni (in una parte o in più parti) siano esse tubolari, piene, flessibili, rigide, articolate, imperniate ed agenti per contatto e per eccentrico ed azionanti molle, prolunghe, leve, tiranti con movimento assiale radiale o misto imperniati tra loro o comunque ingegnati tra loro ed azionanti elementi mobili di bloccaggio, più avanti definiti per brevità EMB. Ad esempio : un comando tramite il cavo o filo dell'eventuale trasmissione raggiunge un EMB (sistemato in qualsiasi parte della poltrona) che può essere costituito da un cilindretto portante un foro assiale ( o non assiale) passante o non passante ( fig.10, CU ) ed eventualmente un foro trasversale filettato (o non) fig. 10, VI, per il bloccaggio del filo con un rivetto, una vite, un ribattino ; oppure con una fresatura a T (fig.9 CU) per l'inserimento ad incasso di un capocorda. Il cilindretto scorre in un alloggiamento AL fig.31, che ha un fondo che porta un foro liscio o filettato per avvitare un eventuale regolatore di tensione RET della guaina e del filo. Tra la base del cilindretto volta verso il fondo dell' alloggiamento e questo, si può interporre una molla MO che si comprime quando viene azionata la leva di comando consentendo a CU di arretrare in AL e disimpegnarsi in tal modo da un riscontro sistemato in altra parte della poltrona. L'alloggiamento AL può essere sistemato con viti fig. 8/32/33/34, bulloni ribattini, rivetti, saldatura (fig.31) e può anche essere ricavato all'interno di un tubo del sedile e della restante struttura della poltrona, il quale tubo può avere anche altre contemporanee funzioni.
In questo Caso il tubo potrà avere una feritoia ( passante o non) trasversale al suo asse per il passaggio del riscontro per l'EMB che scorre nell'alloggiamento, ed in questo caso il riscontro può avere la forma di PC di fig.18. Gli EMB possono avere movimento assiale ( ad esempio i cilindri cursori CU fig.da 3 a 11), movimento radiale (ad esempio corpi imperniati o avvitati CP di fig.da 12 a 1θ), o movimento misto. Possono muoversi sotto l’azione dell'utente o sotto l'azione di accumulatori di energia (molle, pesi, elastomeri, aria e gas compressi) e per realizzare il bloccaggio vanno a riscontrare e contro una superficie immobilizzando così il Sedile in posizione di duta
Per la loro funzione i Comandi, le Trasmissioni e gli EMB ( per gli EMB esempi alle fig. 3,5,6,7,8,10,11 ed esempi di punti di applicazione delle molle individuati con le lettere P alle fig. 4,12,13,14,16,17,18) possono utilizzare direttamente o indirettamente delle molle {ad esempio elicoidali, a lamina, a spirale, a trazione, compressione e torsione ecc.) Le stesse molle possono essere utilizzate come difesa contro eccessi di sforzo applicato a parti del Dispositivo oppure come Elementi di controllo per evitare il disimpegno accidentale di un EMB. Come esempio i Comandi possono essere costituiti come le comuni leve dei freni delle biciclette e pertanto possono essere dotati di bloccafilo/cavo, di un eventuale regolatore di tensione (con vite forata attraverso il quale passa il cavo e con l'alloggio per il capoguaina). I Comandi, se a pulsante, possono essere costituiti da un alloggiamento (in sezione in fig. 2 tav-1) per il pulsante PU il quale all'interno ( o in altra ipotesi all'esterno) porta un alloggiamento per la molletta MO che si interpone tra il fondo del suo alloggiamento e il capofilo CA. L'alloggiamento AP può portare alette, fori (FO), incavi, rilievi longitudinali e radiali (RA fig.2) per la sistemazione del capoguaina GU e per il fissaggio di AP ad altre parti della struttura della poltrona. il pulsante può essere costituito (oppure può azionare) uno stantuffo che scorre a tenuta, eventualmente con l'impiego di anelli o parti di tenuta, in un alloggiamento per provocare una variazione di pressione ο lo spostamento di un liquido o di una sostanza aeriforme per azionare dirottamente o mediante una trasmissione (ad esempio tubolare) un EMB eventualmente utilizzato come stantuffo a tenuta e ricevente la variazione di pressione. 11 pulsante può essere realizzato mediante l'utilizzo di elastomeri ( ad esempio pompette in gomma con forma a sfera, a soffietto, cilindrica.
biconvessa ?cc ) mentre 1'EMB può essere azionato da un corpo realizzato in elastomero e che subisce una deformazione sotto l'effetto di una variazione di pressione. Anche gli altri possibili comandi possono utilizzare e azionare stantuffi e corpi in elastomero. L'EMB ( CU di fig. da 3 a 11) può scorrere assialmente entro un alloggiamento ( AL di fig. da 3 a 7 (che è visto in sezione) , 8 ( aperto e in cui si vede una molletta tra CU e il fondo di AL, e un cavo CV solidale con CU) /Il (figura costituita da un tubo visto in sezione e attraversato da CU per vincolare il sedile TE, mentre in fig.6 è il sedile TE a portare il cursore CU) /31 (alloggiamento AL che è saldato ad altre parti della poltrona e in cui scorre CU della fig.10 dopo che gli sia stato vincolato il cavo CV mediante la vite VT e che sia infilata sul cavo la molletta MO la quale va a battere sul fondello FD che è filettato per avvitare il regolatore di tensione forato RET sul quale va a poggiare e regolarsi la guaina GU) /32,33,34. L'EMB può essere imperniato ( anche utilizzando una filettatura) e con l'asse di rotazione avente un qualsiasi orientamento. Esempi di EMB con l'asse verticale sono i CP delle fig. 16,17 ; con l'asse orizzontale i CP delle fig.da 12 a 15 i quali possono utilizzare anche il loro peso come accumulatori di energia. Nelle predette figure il punto P può essere utilizzato per il collegamento difetto o indiretto con una molla o con la trasmissione. Alla fig. 18 è rappresentato un EMB individuato con le lettere CP e che può ruotare con il foro FR intorno al perno PE quando la punta conica ( piano inclinato in genere) di PC incomincia ad interessarlo con un movimento nel senso indicato dalla punta conica stessa, caricando la molla a lamina MO che fa quindi appoggiare la superficie inferiore di CP sul dente formato dalla base del cono della punta conica. Per lo sbloccaggio si può prevedere un filo o una molla direttamente ( o non) collegati al punto P. La punta conica può essere avvitata sul suo sostegno per regolare la quota di bloccaggio. Tutti gli EMB possono avere le estremità con la superficie inclinata 1 esempi : PI di fig. 6,11,12,14,18) per facilitare il movimento di aggancio e di impegno con il riscontro. Per riscontro o battuta si intende quell'elemento costitutivo del Dispositivo che, ovunque sia sistemato impegna, tramite l'EMB, il sedile in una determinata posizione e può essere ricavato o riportato con parti aggiunte su qualsiasi parte ( nessuna esclusa) della poltrona e può essere rappresentato da fori ( F di fig. 6 e 7 che hanno un foro portato da una piastra come F di fig.28 e F di fig.da 20 a 25, 2B,29), oppure superfici ( anche con quota regolabile per mezzo di viti (fig.26), teste di viti, piastre portate da viti) interne (fig.11 lettera F = superficie interna di un tubo) o esterne (fig.12, superfici di Y : quella superiore se è Y che si muove rispetto al CP superiore di X e quella inferiore se è X che si muove con il CP inferiore rispetto a Y). Altre superfici sono rappresentate dalla lettera F di fig.
19,27,29,30 (la quale ultima è una sezione di parte di sedile o di struttura della poltrona). Gli EMB inperniati mediante filettatura ( esempi i CP di fig.16,17) con movimenti di avvitamento possono regolare la loro posizione rispetto al riscontro. Ciò è ottenibile anche con il CP della fig.14 che è oscillante sul perno PE e porta avvitato (in altra ipotesi non avvitato) un tronco di cono (o cono o altro solido con o senza piano inclinato) i quale va a impegnarsi al riscontro con la base maggiore. CD funziona da controdado per TC. In qualsiasi Dispositivo di bloccaggio e sbloccaggio è possibile l'inversione dqlla funzione tra l'EMB e il riscontro. Ad esempio, nella fig.5 AL può muoversi (funzione di cursore) e CU può essere fisso e fungere da guida per AL. Ed ancora, nella fig.18, PC può essere fissato e immobilizzato a una parte della poltrona e CP può essere in movimento. La superficie inclinata per facilitare il movimento di impegno tra l'EMB e il riscontro può essere portata sia dal primo che dal secondo (es :fig.25). In qualsiasi parte della poltrona, compresi evidentemente la struttura ( aletta e foro filettato LC di fig.29) e il sedile, può essere ricavato o riportato (con parti aggiunte) Un limitatore di corsa LC con la funzione di fermare il sedile quando questo ha raggiunto, sotto l'azione delle molle, l'inclinazione massima voluta. Il limitatore LC delle fig.15, da 20 a 24, 26,27 può essere costituito da un foro, un incussone, un rilievo, un'aletta (figg.23,27) un ostacolo qualsiasi che venga posto per limitare il movimento del sedile, e può essere regolàbile con l'utilizzo di viti ecc. (fig.15,20, 21,22,24, 26,29). Nella fig.3 si vede in pianta un cursore CV in alloggiamento AL e comandato tramite la molletta a lamina MM (che utilizza la sua funfcione di molla per fermarsi in apposita scanalatura radiale a mo' di collare intorno a CU) e che ha la forma di numero 5 (vista di fronte,fig.5) e che porta un foro P per l'aggancio con la molletta MO (la quale all'altro lato è vincolata al sostegno SO solidale con AL) e porta nella sua aletta (lato superiore) un foro attraverso il quale passa un bulloncino che blocca il filo FF che attraversa il regolatore di tensione RET e si infila in una guaina GU per andare fino al comando del Dispositivo. Spingendo quest'ultimo avviene che il filo (di opportuno diametro) sollecitando MO fa scorrete CU in AL. Nella £ig.4, tirando il punto P nella direzione della freccia si ha una rotazione in A (che è portato dal braccio BR solidale con AL) e avviene che il punto B solidale con CU scorre nell'asola AS e segue la direzionò della freccia. Un'eventuale molla può essere sistemata tra i punti B e C, oppure tra i punti B e D, oppure può essere coassiale con A, coassiale con CU tra i punti B e D, oppure sistemata in altre possibili situazioni. Nella fig.5 la molla a compressione M è coassiale con CV e con un'estremità che si introduce e si ferma nel foro FO, oppure che è fermata da una vite su CU, oppure fermata da una testa di CU (tratteggiata) di diametro maggiore del cursore CU. Nelle fig.6,7,8,si vede il cursore CU che quando viene tirato dal filo comprime una molla MO. Con l'impiego di opportuni rinvìi, leve tiranti, perni e supporti sul presente dispositivo possono essere indifferentemente impiegate molle a trazione, compressione, torsione, elicoidali, a lamina a spirale. Come già detto nel Dispositivo possono essere previsti Elementi di controllo per evitare il disimpegno accidentale di EMB. A tale scopo può essere indicata, ad esempio, la molletta MO (fig.2) che è alloggiata all'interno del pulsante PU visto in sezione. Quando il pulsante è premuto spinge sul capofilo CA e costringe il suo filo (che ha un diametro adeguato) a scorrere nella guaina GU e a spostare un qualsiasi EMB se questo è libero di spostarsi e la qual condizione si verifica se là spinta delle molle che azionano il sedile è superata dal peso dell'utente e pertanto il sedile va ad appoggiarsi con una sua parte a un limitatore di corsa che può essere costituito, ad esempio, dalla superficie superiore degli alloggiamenti AL delle fig. 8/19/da 31 a 34. In questa condizione non si verifica attrito tra l'EMB e il suo riscontro. Diversamente la molla MO annulla l'effetto di un eventuale azionamento del pulsante PU. Il capofilo può essere fermato nel suo alloggiamento, pur restando libero di ^correre in esso mediante la ribattitura verso l'interno dell'estremità dell'alloggiamento (fig.2), oppure mediante anelli elastici o filettati interni (fig.2 C) o esterni (fig.2 B), oppure mediante viti , rivetti, ribattini, pernetti che attraversino almeno una parete dell’alloggiamento. Il pulsante PU può alloggiare e scorrere in AP il quale può portare incavi e rilievi longitudinali o radiali (RA in sezione) o misti, filetti, alette FO, fori FO anche filettati, per il fissaggio ad altra parte della poltrona. Ai fini del bloccaggio automatico, se ad esempio si ipotizza di vincolare il bordo superiore del corpo sagomato rappresentato dalla fig. 27 alla superficie inferiore di un sedile o del suo telaio e in prossimità del suo asse di rotazione, con la superficie del canale costituito da F orientata longitudinalmente in senso trasversale o anche ortogonale al detto asse di rotazione, e se si utilizza l'EMB di fig.10 e il suo alloggiamento AL di fig.31 che è saldato su di un tubo che costituisce anche il perno di rotazione del sedile, l'EMB potrà andare a riscontrare in F. E poiché si rileva che le due superfici parallele F e LC (limitatore di corsa) sono collegate da una superficie FC a loro trasversale e che tiene respinto l'EMB nel suo alloggiamento finché questo trova spazio per uscire nel canale F, si realizza in tal modo un bloccaggio automatico solo conseguente all'abbassamento del sedile. Il bloccaggio automatico può essere parimenti ottenuto se il piano inclinato Pi della fig. 25 respinge progressivamente l'EMB nel suo alloggiamento per dargli finalmente spazio in F. Altrettanto avviene se il piano inclinato PI è portato dall1EMB (esempio alla fig.6 o da altre parti (nella fig.8 il piano inclinato è costituito dalla curvatura del tubo). Un esempio di comando azionante direttamente l'EMB può essere costituito da un pulsante che ha la superficie anteriore e di appoggio leggermente convessa e che porta nel retro un cilindro (costruzione quasi simile a fig.5) sul quale è infilata una molla a compressione ( che con l'estremità aggancia il pulsante all'alloggiamento per impedirgli di uscire da questo) di minore lunghezza del cilindro, la cui parte libera dalla molla si infila in un alloggiamento ( ad esempio cilindrico, un foro in una piastra, un elemento sagomato a U od a Omega maiuscola, ecc) il quale dall'altro lato costituisce il riscontro per un EMB (cursore CU) con movimento assiale. Nella sua condizione di massima condizione (si intende ovviamente compressione) la molla costituisce il distanziale che impedisce al cilindro di andare a interferire con parti in movimento del sedile. Spingendo il pulsante, il cilindro di questo provoca la fuoriuscita dell'EMB dal riscontro. In altra soluzione il .pulsante può essere direttamente collegato a una estremità di una leva ( sagomata opportunamente secondo la sua posizione nella poltrona) che imperniata orizzontalmente alla struttura della poltrona o del sedile anche con supporto forato per il perno o costituente esso stesso il perno, porta all'altra estremità un gancio simile al CP superiore della fig.12, il quale si riscontra con la superficie superiore di Y che è una parte del sedile ( o della poltrona). Come esempio, la molla può essere coassiale con il perno della leva. Detta leva può essere interniate verticalmente e avere un'estremità simile a CP della fig.18 e riscontrarsi con PC (questo può anche avere la forma di un gancio). Le posizioni dei comandi, degli EMB e dei riscontri rispetto alla struttura della poltrona e del sedile possono essere invertite. Ai fini della immediata costituzione del "nuovo stato della tecnica"!'intera presente domanda di Brevetto viene pubblicata a cura del depositante
all'Ufficio Europeo dei Brevetti.
N.B. Si precisa che per motivi di rappresentazione i disegni non sono nella medesima scala.
POSTILLA n‘ 1 del 13 Marzo 1991. Quale ulteriore esempio viene proposto l'EMB della fig.36/tav.3 allegata, il quale è costituito da un corpo EMB ( ad esempio a sezione cilindrica, rettangolare, quadrata, poligonale) che sotto l'azione del suo peso (riferimento alle righe 14 e 15 di pag. 2 della descrizione) tende a scendere verso il basso scorrendo entro un alloggiamento AL il quale ha un diametro interno minore di quello praticato sul tubo PE (che può essere il perno intorno al quale ruota il sedil) e in misura tale da consentire alla testa ES di entrare in F2. La testa ES che ha, evidentemente, un diametro maggiore di quello dell'alloggiamento in cui scorre l'EMB, il quale in basso termina a forma di cono come PI di fig.18. L'alloggiamento AL è avvitato, saldato, fermato con viti (se ha alette) con fori per viti, a PE e l'EMB sollecitato in direzione trasversale al suo asse e sulla sua superficie conica PI da un riscontro in avvicinamento ( anche con movimento radiale intorno a PE) si solleva scorrendo in AL ed entrando in PE per poter poi ricadere, ad esempio, quando trova posto in F della fig. 25 nell'ipotesi che il riscontro in essa rappresentato sia disposto in modo da poter anche utilizzare (condizione non indispensabile) anche il suo piano inclinato PI per favorire il movimento. Il comando I della tav.l opportunamente sistemato sotto la parte anteriore del sedile (o su PE (( prominenze, riga 16, pag.l, della descrizione)) e in questo caso avendo una prominenza di lato che gli consenta di poter azionare l'EMB che gli è di fianco) in modo da poter oscillare, se Sollecitato può ruotare intorno al suo perno e può andare a toccare con la sua superficie posteriore e inferiore la punta di PI (della fig.36) e provocare il rientro dell’EMB in AL, causando la liberazione del riscontro della fig.25. L'EMB, invece che la testa ES, può avere il peso costituito da una piegatura ad angolo della sua estremità superiore, la quale come la testa precedentemente descritta, va a battere sull'estremità superiore di AL. L'EMB può essere munito di molle interposte sulla testa (su cui possono essere ricavati fori come PO di fig.5 per l'ancoraggio all'estremità della molla), anche con una riduzione del diametro dell'estremità della testa per ricavare la battuta della molla ( fig.37 tav.3). L'EMB può essere senza testa e la sua estremità superiore può essere munita di una molla avvolta e fermata in FO della fig.39 (questa molla può anche essere a più diametri). L'EMB senza testa può anche terminare con una riduzione di diametro come in fig.40. La molla può avere la forma di lira LR (o avere alette a forma di lettera V molto aperta) di fig.38. La molla può avere altre forme come già specificato a pag.2. L'alloggiamento AL può essere ricavato anche con un foro passante attraverso PE, come in fig.ll, o riportato con un tronco di tubo attraverso il foro. Può essere inoltre riportato con due piastrine forate AL come nella fig.6 tav.l. Invece di due piastrine se ne può impiegare solo una
del 22 Marzo 1991. Per quanto descritto dalla riga 5 alla 9 'EMB può essere trasversale all'asse del perno avente, nella poltrona, anche altre funzioni. Nell’ipotesi che questo sia il perno di rotazione del sedile l'EMB può essere sistemato come nelle tav. 3 e nella tav.4 oggi allegata. Nell'ipotesi che il perno PE di rotazione del sedile ( o foro) passante, in esso può essere inserito l'EMB nel suo alloggiamento AL che potrà non sporgere dal perno Ohe lo ospita per consentire un eventuale sfilamento delle molle. Il peso ES fig.36 tav.3 andrà a battere sull'estremità superiore di AL. Il PU con rilievi laterali di rinforzo (tav.4) è imperniato sulla superficie inferiore anteriore del sedile e porta una prominenza PR 1 che lo collega per appoggio alla superficie superiore posteriore del variatore VA (fig.41) quando il pulsante è in condizioni di riposo. Un'altra possibile prominenza PR2 (anche in alternativa alla PR1) si può realizzare come nella figura 43 che rappresenta l’estremità di PU nel suo punto di articolazione. PR 2 in fase di riposo va ad appoggiarsi contro la superficie inferiore del sedile o del portaperno PN. La tav. 4, oltre al pulsante e all'EMB riporta elementi che non sono inerenti alla domanda iniziale ma sono stati introdotti al solo fine di una più completa interpretazione di quanto esposto. Nella figura 41 la testa dell'EMB è stata rappresentata più in alto della sua reale posizione di appoggio sull'alloggiamento AL per motivi di chiarezza. Il foro FO fig.42 può essere ovale. L'altezzadella punta o piano inclinato praticato sull'EMB è maggiore di quelladello spessore del variatore. Sulla superficie interna del pulsante, in corrispondenza della punta dell'EMB può essere costituita una prominenza che costringa l'EMB ad arretrare nell'alloggiamento AL oltre il bordo inferiore di questo. La prominenza può essere metallica e riportata. In fig.41 il pulsante PU con asola AS per il perno PO può oscillare intorno a PO e se sollecitato dall'utente con la mano o con il polpaccio arretra e va a spingere verso l'alto l'EMB che pertanto rimane in corrispondenza del foro FO solo con la superficie inclinata per cui, quando inizia il sollevamento del sedile, per VA e consentendo al sedile di sollevarsi. Nella fig.42 si vede singolam ente e di prospettiva il variatore VA di fig. 41, con il settore SE, lo scivolo SC, il foro ΕΌ di alloggiamento dell'EMB. Il contenuto della presente postilla e della tav.4 viene pubblicato il giorno seguente a quello del deposito al fine della costituzione dello stato della tecnica.

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI MODIFICATE 1 E RIVENDICAZIONI SONO STATE MODIFICATE IN BASE AI RAPPORTI DI RICERCA SULLO STATO ANTERIORE DELLA TECNICA SIA DI EUROPEAN PATENT OFFICE che riferisce di ***U.S. ,A,2 136 058,Peppas ***U.S. ,A,2 347 931,Bromagem *** U.S. ,A,1 358 194,Funk *** U.K. ,A,2 193 8B6, Newcastle upon Tyne M.D.C.W.f.t.a.b. *** U.K. ,A,2 188 834,Alcock *** U.K.,A,2191 683, Hooker *** che di United States Patent Office che riferisce di ***U.S. ,A,2124893,Peppas *** U.S. ,A,3156501, Harris *** U.S. ,A,3572 826, Barnes *** U.S., A, 3879 082, Gwin ***U.S., A,4854 640 Yokoyama *** France, A,710247, Dabirand *** France, A, 1046969, Usereau. Nelle Rivendicazioni : MECCANISMO significa congegno di bloccaggio (in posizione voluta) e di sbloccaggio di spalliere poggiagambe .sedili (pianali di seduta) inclinabili molleggiati per Dispositivo per aiutare le persone nei loro movimenti del sedersi ; COMANDO è l'elemento da azionare per lo sgancio del Meccanismo ; EMB è quell'elemento mobile che vincola l'un l'altro due organi della poltrona affinché il sedile rimanga stabile nella voluta posizione (ex. di seduta) ; LIMITATORE DI CORSA di corsa è quell'elemento con la funzione di limitare la voluta inclinazione massima del sedile sotto l'azione delle molle ;PI significa piano inclinato o scivolo per facilitare ingresso o l'impegno dell'EMB nel suo alloggiamento o con il suo riscontro ; POLTRONA significa sedile, sedia, poltrona ; RET è il Regolatore di tensione a rotazione di vite cioè un congegno per cui la maggiore o minore rotazione relativa e coassiale tra vite e madrevite tira in maggiore o minore misura la guaina e quindi il filo ; RISCONTRO o battuta è quell’elemento o quella parte oppure quella superfice cui va a impegnarsi l'E24B l'abbreviazione di Rivendicazione. CDF è 1' acronimo di "caratterizzato dal fatto". Il Preambolo delle Rivendicazioni, ove richiamato, completa il contenuto delle Rivendicazioni e significa e si riferisce a : Dispositivo (fig.66, tav.3) per produrre sia sedili (pianali di seduta) inclinabili verso avanti-alto, reclinabili verso dietro-basso e imperniati verso il loro lato anteriore, sia schienali inclinabili e imperniati verso il loro lato inferiore, sia poggiagambe inclinabili e imperniati verso il loro lato superiore . Detti sedili schienali e poggiagambe sono articolati a perni aventi anche la funzione di alberi portamolla/e intorno al quale sono avvolte una o più molle elicoidali (fig.15, 17, 41) sollecitate a torsione e azionanti il movimento di detti sedili schienali e poggiagambe che fanno parte di sedile sedie e poltrone e che hanno lo scopo di spingere verso l'alto l'utente nei movimenti dell'alzarsi e di frenarlo in quello del sedersi ( per schienali e poggiagambe, di aiutarlo nei vari movimenti del sedersi ), e con bloccaggio nella posizione voluta (ex : di seduta). 1) Comando di sbloccaggio per Meccanismo per Dispositivo come al Preambolo e C.D.F. di avere ricavata o riportàta una parte che ha la conformazione di quella componente della cerniera (fig.l, tav.l) che gira intorno al perno della cerniera.
  2. 2) Comando di sbloccaggio per Meccanismo per Dispositivo come al Preambolo e C.D.F. di essere un corpo che si muove, a tenuta di fluidi oppure no, nel suo supporto con un movimento assiale (fig.2,2b,2c).
  3. 3) Comando di sbloccaggio per Meccanismo per Dispositivo come al Preambolo e C.D.F. di essere un corpo cavo, in elastomero, che subendo uno schiacciamento genera una variazione di pressione di un fluido. 4).Comando di sbloccaggio per Meccanismo per Dispositivo come al Preambolo e C.D.F. di essere costituito da pulsante o superficie d'appoggio azionante direttamente 1'EMB. 5)Trasmissione per trasferire all’EMB le azioni dei Comandi come alle RIV 2 e 3 e C.D.F di essere costituita da elementi tubolari rigidi o flessibili per impiegare fluidi oppure filo o corda. 6) Meccanismo per Dispositivo come al Preambolo e C.D.F. che per consentire al sedile un' oscillazione quando già si trova in posizione di seduta ha un riscontro con foro troppo grande rispetto alla dimensione dellVEMB (F centrale di fig.28) o riscontri con quota regolabile per mezzo di viti (F foro filettato di sinistra di fig.29) o piastre portate da viti. 7) Meccanismo per Dispositivo come al Preambolo e C.D.F. che per annullare il comando accidentale di disimpegno di un EMB in forte attrito con il suo riscontro a causa dell'azione delle molle utilizza mollette e accumulatori di energia. 8) Meccanismo per Dispositivo come al Preambolo e C.D.F. che utilizza una leva per rovesciare la direzione (o senso) della forza del comando. 9) "Limitatore di corsa" C.D.F. di essere costituito da un foro ,un incusione, un rilievo, un'aletta, un ostacolo qualsiasi (posto su una parte della poltrona ferma rispetto al sedile) con la funzione di limitare la rotazione del sedile, e detto "Limitatore di corsa"può essere regolabile con l'utilizzo di viti.
IT00150890A 1990-11-14 1990-11-30 Dispositivo di bloccaggio e di sbloccaggio di sedili (pianali) spalliere poggiagambe inclinabili molleggiati e di sedili sedie e poltrone ergonomiche nella e dalla posizione di seduta. IT1245488B (it)

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IT00150890A IT1245488B (it) 1990-11-30 1990-11-30 Dispositivo di bloccaggio e di sbloccaggio di sedili (pianali) spalliere poggiagambe inclinabili molleggiati e di sedili sedie e poltrone ergonomiche nella e dalla posizione di seduta.
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