IT8967959A1 - Dispositivo di ripartizione dei carichi di serraggio su parti meccaniche adiacenti - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce a un dispositivo di ripartizione dei carichi di serraggio, con prigoniero e dado oppure con vite munita di testa, per almeno due parti meccaniche adiacenti, ciascuna avente una sede parzialmente cilindrica per alloggiare la vite e una superficie piana d? serraggio perpendicolare all'asse di detta sede.

Nelle costruzioni meccaniche, e in particolare nelle costruzioni di autoveicoli e/o di motori a combustione interna, si presenta sovente il problema di serrare con un'unica vite munita di testa, oppure con prigioniero e relativo dado, almeno due flange, ad esempio contro una guarnizione a tenuta stagna. Poich? le due flange sono lavorate separatamente , esse risultano di spessori non perfettamente uguali fra loro, creando un certo dislivello tra le superfici su cui deve agire la testa della vite o il dado.

L'uso di rosette piane tra tali superfici e il dado presenta l'inconveniente che la rosetta si inclina per adeguarsi al dislivello tra le superfici piane, per cui il dado agisce solo su una parte della rosetta. Questa non garantisce quindi un'adeguata area di appoggio n? per il dado, n? per le superfici delle singole flange. Pertanto il carico di serraggio del dado non si ripartisce equamente sulle flange e non schiaccia correttamente la guarnizione, per cui si ha il rischio di perdita della tenuta stagna e di uno svitamento accidentale tra il dado e la vite-Scopo dell'invenzione ? quello di creare un serraggio che garantisca una perfetta ripartizione del carico sulle flange ed elimini i rischi a cui sono soggetti i dispositivi di serraggio noti-Questo scopo viene raggiunto dal dispositivo di ripartizione dei carichi di serraggio dell'invenzione, in cui ciascuna parte meccanica da collegare ? munita di una superficie piana di serraggio perpendicolare all'asse della sede della vite, e in cui detto dispositivo comprende dei mezzi di appoggio disposti tra dette superfic? piane e di un organo di serraggio, ed ? caratterizzato dal fatto che detti mezzi di appoggio comprendono una prima rosetta avente su un lato almeno due superfic? arcuate e convesse, ciascuna atta ad appoggiarsi contro una di dette superfic? piane in modo da far adeguare detta prima rosetta al dislivello tra dette superfic? piane.

Per una migliore comprensione dell'invenzione, viene qui descritta una forma preferita di realizzazione, fatta a titolo esemplificativo, con riferimento agli annessi disegni, in cui:

Fig- 1 ? una sezione mediana di un dispositivo di serraggio con vice e dado secondo l'invenzione;

Fig. 2 ? una sezione mediana di due parti meccaniche posizionate per il collegamento, in scala ridotta e capovolte rispetto alla Fig. 1;

Fig. 3 ? una vista prospettica scoppiata di due dettagli del dispositivo di Fig. 1, pure in scala ridotta e in posizione capovolta.

Con riferimento alla Fig? 1, con 4 ? genericamente indicato un dispositivo di serraggio, il quale comprende una chiavarda o vite prigioniera 5, mostrata solo in parte nel disegno- La vite 5 ? munita di un'estremit? filettata 6 in impegno con organo di serraggio, costituito da un dado filettato 7. Il dispositivo di serraggio 4 ? destinato a serrare due parti meccaniche adiacenti 8 e 9 (Fig- 2). In particolare le due parti 8 e 9 costituiscono due flange di due diversi pezzi, le quali devono essere serrate con una superficie perfettamente piana 11, rispettivamente 12, contro una guarnizione a tenuta stagna sono indicata nei disegni .

Ciascuna flangia 8 e 9 ? munita di una sede 13 e 14 avente una forma parzialmente cilindrica, ossia di una superficie con sezione ad arco di cerchio, per alloggiare la vite 5 (Fig. 1) con un certo gioco- Pertanto le due sedi 13 e 14 presentano un asse sostanzialmente coincidente con quello della vite 5.

Le due flange ? e 9 presentano inoltre due superfici 16 e 17 (Fig- 2), ciascuna parallela all'asse della rispettiva sede 13 e 14. Le due superfici 16 e 17 vengono disposte contrapposte, in modo da lasciare tra loro un interspazio 18.

Infine le due flange 8 e 9 presentano due depressioni semicircolari 19 e 20, ciascuna avente una superficie piana di serraggio 21, 22, per alloggiare dei mezzi di appoggio, che vengono disposti nelle depressioni 19 e 20 tra le superfici 21 e 22 e il dado 7.

Le due flange 8 e 9 vengono lavorate assieme ai rispettivi pezzi e quindi indipendentemente l'una dall?altra. L'altezza, o spessore, delle due flange 8 e 9 non pu? quindi risultare rigorosamente uguale, per cui quando le due superfici 11 e 12 si appoggiano tramite una guarnizione contro un'unica superficie piana, le superfici 21 e 22 presentano tra loro un certo dislivello, enfatizzato per chiarezza in P?gg. 1 e 2.

Secondo l'invenzione i suddetti mezzi di appoggio comprendono una prima rosetta 23 (Fig.3), la quale ? munita d? un foro centrale 24 di diametro tale da consentire un certo aggiustamento trasversale e angolare rispetto alla vite 5 (Fig? 1). La rosetta 23 ? munita, su un lato 25 rivolto verso le depressioni 19 e 20, di due protuberanze ciascuna avente una superficie 26 e 27 arcuata e convessa, la quale ? atta ad appoggiarsi contro la corrispondente superficie piana 21 e 22 della rispettiva flangia ? e 9. In particolare nel caso in esame di due flangie 8 e 9 da collegare, le superfici arcuate 26 e 27 (Fig. 3) sono formate da porzioni cilindriche aventi due assi paralleli e simmetrici rispetto al centro della rosetta 23. Questa ? inoltre munita d? due risalti o dentini diametrali 28 e 29, paralleli agli assi delle superfici 26 e 27, e quindi allineati fra loro. I due dentini 28 e 29 sono atti ad alloggiarsi nell'interspazio 18 (Fig- 1), in modo da orientare preventivamente la rosetta 23 nelle depressioni 19 e 20.

La rosetta 23 ? munita, sull'altro suo lato 31, di una superficie 32 a calotta sferica concava, concentrica con il foro 24 (ved- anche Fig. 1). La superficie 32 viene impegnata da una superficie ad essa complementare 33- Questa ? quindi convessa ed ha lo stesso raggio di curvatura della superficie 32- La superficie 33 ? portata da una seconda rosetta 34 avente un foro centrale 36 di diametro sostanzialmente uguale a quello del foro 24 e una superficie piana 37 atta ad essere impegnata dal dado 7.

Per effettuare il serraggio delle due flange 8 e 9, dapprima queste vengono disposte in modo da contrapporre le due sedi 13 e 14 e da formare tra le due superfici 16 e 17 l'interspazio 18. Indi si inserisce la vite 5 nelle sedi 13 e 14 e si posiziona la rosetta 23 infilando la vite 5 nel foro 24. Si orienta ora la rosetta 23 in modo da far inserire i dentini 28 e 29 nell'interspazio 18.

Indi si inserisce la rosetta 34 sopra la rosetta 23 portando la superficie 33 a contatto con la superficie 32. Infine si inserisce il dado 7 nella vite 5 e si comincia l'avvitatura- Quando il dado 7 impegna la superf?cie 37 della rosetta 34, questa superficie si dispone perpendicolarmente all'asse della vite 5. La superf?cie a calotta sferica 33 pu? allora scorrere sulla superficie 32 , anche se l'asse della rosetta 23 risulta inclinato rispetto a quello della vite 5 a causa del dislivello tra le due superfici 21 e 22.

A loro volta le superfici cilindriche 2? e 27 consentono 1?adeguamento della posizione della rosetta 23 a tale dislivello, presentando sempre una loro generatrice a 'contatto con le superfici piane 21 e 22-Pertanto il carico di serraggio del dado 7 si distribuisce in ogni caso equamente sulle due flange 8 e 9 entro le possibilit? di inclinazione della rosetta 23. E? evidente che, grazie alle due rosette 23 e 34, il serraggio delle flangie 8 e 9 evita qualsiasi perdita di tenuta della guarnizione ed elimina il rischio di svitamento del dado 7, dovuto alla differenza di planarit? con la rosetta-E' chiaro che al dispositivo di serraggio descritto possono essere apportate varie modifiche e perfezionamenti senza uscire dall'ambito dell'invenzione- Ad esempio, la vite prigioniera 5 e il dado 7 possono essere sostituite da una vite munita d? testa esagona o comunque conformata. A sua volta il dispositivo pu? essere utilizzato per serrare pi? di due flange, per cui i dentini 28 e 29 saranno disposti a 120?, 90?, ecc . e le protuberanze della rosetta 23 avranno superfici arcuate sferiche anzich? cil?ndriche. Inoltre la superficie a calotta sferica 33 pu? essere ricavata sullo stesso dado 7. Infine le superfici 26 e 27 possono essere a sezione arcuata diversa di quella cilindrica o sferica.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1- Dispositivo di ripartizione dei carichi di serraggio su almeno due parti meccaniche adiacenti (8, 9) mediante una vite (5) e un relativo organo di serraggio (7), ciascuna di dette parti essendo munita di una sede (13, 14) parzialmente cilindrica per alloggiare la vite (5), e una superficie piana (21, 22) di serraggio perpendicolare all'asse di detta sede, comprendente mezzi di appoggio (23, 34) disposti tra dette superfici piane e detto organo di serraggio (7), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di appoggio comprendono una prima rosetta (23) avente su un lato (25) almeno due superfici arcuate e convesse (26, 27), ciascuna atta ad appoggiarsi contro una di dette superfici piane (21, 22) in modo da adeguare detta prima rosetta al dislivello tra dette superfici piane.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui dette parti (8, 9) sono due, caratterizzato dal fatto che dette superfici arcuate (26, 27) sono cilindriche con due assi paralleli e simmetrici rispetto al centro di detta prima rosetta (23).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette parti (8, 9) sono posizionate fra loro in modo da definire un interspazio (18) diametrale rispetto a dette sedi (13, 14), detta prima rosetta (23) essendo munita di due risalti diametrali (28, 29) paralleli agli assi di dette superfici parzialmente cilindriche (26, 27) e atti ad alloggiarsi in detto interspazio.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta prima rosetta (23) ? munita di una superficie (32) a calotta sferica ad essa concentrica e atta ad impegnare una superficie complementare (33) vini colata a detto organo di serraggio (7).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicarione 4, caratterizzato dal fat to che detta superficie compIementare (33) ? disposta su un lato di una seconda rosetta (34), la quale ? munita sull'altro suo lato di una super ficie piana (37) atta ad essere impegnata da detto organo d? serraggio (7).
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che dette due rosette (23, 34) sono munite ciascuna di un foro centrale (24, 36) di diametro tale da consentirne l'adeguamento a detto dislivello.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detta superficie a calotta sferica (32) di detta prima rosetta (23) ? concava, e detta superficie complementare (33) di detta seconda rosetta (34) ? convessa.
8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta vite (5) ? un prigioniero, e che detto or gano di serraggio ? costituito da un dado filettato (7)?
9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che detto organo di serraggio ? costituito da una testa di pezzo con detta vite