IT8022122A1 - Recipiente a pareti flessibili per prodotti sotto pressione - Google Patents

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IT8022122A1 IT1980A22122A IT2212280A IT8022122A1 IT 8022122 A1 IT8022122 A1 IT 8022122A1 IT 1980A22122 A IT1980A22122 A IT 1980A22122A IT 2212280 A IT2212280 A IT 2212280A IT 8022122 A1 IT8022122 A1 IT 8022122A1
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Description

Descrizione di una invenzione avente titolo: "RECIPIENTE A PARETI FLESSIBILI PER PRODOTTI SOTTO PRES-SIONE"
RIASSUNTO
L'invenzione riguarda l?industria degli imballaggi, pi? particolarmente la fabbricazione di recipienti a parete flessibile e sottile per liquidi sotto pressione.
La particolarit? di questi recipienti ? di avere almeno un fondo a forma di calotta bombata solidale ad un collarino cilindrico coassiale che si estende da una pai te all'altra della calotta. Questo collarino rinforza le resistenza del fondo assicurando nel contempo un buon collegamento con il corpo. Questi recipienti permettono il condizionamento in condizioni economiche di liquidi sottopressione quali le bevande gassate.
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda la realizzazione di recipienti a pareti flessibili destinate a contenere pr?dotti sotto pressione quali birra o liquidi gassati. Pi? particolarmente, essa riguarda la realizzazione di fondi in materiale flessibile per questi recipienti.
I recipienti a pareti flessibili possono essere fabbricati a partire da materiali leggeri e a buon mercato, quali carta, plastica, foglio metallico, o complessi stratificati sottili che combinano le qualit? di diversi materiali. Questi recipienti sono economici. Essi hanno, inoltre, il vantaggio di essere molto meno pericolosi che i recipienti rigidi se essi sono utilizzati come proiettili quando sono pieni. Per questo, si raccomanda lo loro utilizzazione, nel corso di manifestazioni pubbliche, per la distribuzione di bevande od oggetti diversi.
Dopo l'uso, questi recipienti sono facilmente schiacciati. Allo stato di rifiuti, essi presentano volumi ridotti facilmente manipolabili.
Date queste qualit? molto diverse, l'impiego di questi recipienti si ? largamente sviluppato per il condizionamento di prodotti quali il latte e diverse bevande o prodotti chimici sotto pressione.
Ma, per i prodotti sotto pressione, il loro uso non ? fino ad oggi esteso. Ci? ? dovuto al fatto che, perch? i recipienti flessibili non si deformino e non si l?ceri -no sotto la pressione interna, bisogna dar loro al momento della fabbricazione la loro forma di equilibrio naturale sotto pressione, cio? una forma che si avvicina a quella della sfera, o almeno una forma cilindrica a sezione cir colare chiusa con due fondi a forma di calotte bombate. Ora, se la realizzazione di corpi di recipienti cilindri ci resistenti alla pressione non pone problemi, la realizzazione di fondi bombati e, soprattutto, il modo di collegamento di questi fondi con il corpo si sono dimostrati problemi difficili. D?altra parte, per l'immagazzinamento e la manipolazione e anche per l'utilizzazione, i recipienti a fondi bombati non sono per nulla pratici. E' bene prolungare almeno da un lato il corpo dei recipienti con un mantello terminante con una sezione piana. Que sto mantello, preferibilmente rigido, ha il duplice ruolo di proteggere il fondo a forma di calotta bombata e di dare una sede al recipiente che gli permette di restare in piedi.
Le pareti flessibili sono generalmente realizzate in materiali stratificati con un'anima o almeno un?armatura interna che assicura la resistenza meccanica mentre dei rivestimenti appropriati assicurano su ogni faccia le fun zioni di resistenza alla corrosione o all'abrasione. La anima di queste pareti flessibili ? spesso un foglio sottile d'alluminio che assicura le funzioni di tenuta stagna e di resistenza alla trazione ma che resiste male al la corrosione. Quest'anima ? protetta dal lato interno del recipiente con un rivestimento che deve essere inerte rispetto al contenuto e anche asettico se questo contenuto ? un prodotto alimentare o farmaceutico. I rivestimenti delle facce interne del corpo cos? come quelli dei fondi devono rispondere alle stesse esigenze. Essi sono il pi? delle volte identici o almeno in materiali di composizione molto vicina. Essi possono, per questo, essere facilmente incollati o saldati uno all'altro.
Nella maggior parte dei casi, il minimo contatto tra il prodotto contenuto e l'anima dell'una o dell'altra delle pareti determineranno una corrosione con degradazione della parete e inquinamento del prodotto. Data la sottigliezza e la complessit? delle pareti flessibili stratificate, la saldatura testa a testa di queste pareti con raccordo dei diversi strati non ? industrialmente possibile. La saldatura delle pareti per ricoprimento non ? neppure essa ammissibile perch? essa lascerebbe la sezione di un delle pareti apparente rispetto all'interno. Per la pare te la cui parte si presentasse all'interno, l'anima ver rebbe in contatto del prodotto, ci? che non pu? essere ammesso .
Per la saldatura longitudinale del corpo cilindrico, si pu? schiacciare il bordo del rivestimento plastico in terno per fargli ricoprire per scorrimento il pezzo metal lico come proposto nel brevetto francese 1.440.935 e 1.571.778. Ma, per la saldatura circolare tra il fondo bombato e il corpo, soprattutto per la saldatura del secondo forno che chiude il recipiente, lo schiacciamento del rivestimento plastico non sarebbe sufficientementeregolare. Questa tecnica non ? praticamente applicabile. Inoltre, essa porterebbe ad effettuare una operazione supplementare per fissare sul prolungamento del corpo un man tello cilindrico che ricopre la parte bombata a forma di calotta del fondo e che permette al recipiente di stare in piedi.
Si pu? anche ripiegare verso l'esterno il bordo di una delle pareti e incollare o saldare a ricoprimento la se conda parete sulla prima. Come mostrato dai brevetti francesi 1.359.243 e svizzero 361.188, perch? la piega non rischi di aprirsi a trazione, il ricoprimento supera la larghezza della piega e la seconda parete ? saldata o incollata al di l? del sovra spessore della piega. Per questo, la seconda parete deve essere risospinta contro la prima al di l? di questo sovra spessore. Questa tecnica correntemente utilizzata per le saldature longitudinali non ? per nulla realizzabile per la saldatura circonferenziale di un corpo su un fondo, in particolare per la saldatura del secondo fondo mentre l'interno del recipiente ? divenuto inacessibile ed ? il pi? delle volte riempito el prodotto da condizionare.
Come altra soluzione proposta per la realizzazione di recipienti a pareti flessibili, si conoscono quelle date dal brevetto U.S.A. 3.712.497 e francese 2.311.730. uesti brevetti propongono di utilizzare dei fondi a sezion a forma generale di M. La parte centrale di questi fondi, ? a forma di calotta bombata o tronco-conica. Il bordo di questa calotta ? rivoltato verso l'esterno formando una gola anulare a concavit? ruotata verso il vertice del la calotta, ossia verso l'esterno del recipiente. Questa gola anulare si prolunga con un mantello cilindrico la cui sezione diametrale corrisponde alle due gambe della M.
Si vede dai disegni di questi brevetti che la faccia esterna del collarino ? sul prolungamento e nello stesso materiale della faccia interna della calotta. Questa fac cia esterna del collarino pu? cosi incollarsi o saldarsi senza difficolt? sulla faccia interna del corpo.
Questa forma di fondo a sezione a M sembra risolvere i problemi contraddittori posti dalla pressione e dalla corrosione. Sussiste tuttavia un difficile problema di resistenza alla pressione lungo la linea di raccordo del le superfici del corpo e del fondo, come ? esposto nel brevetto francese n. 2.311.730.
Le forze di pressione che si esercitano su tutta la su perficie del fondo, in particolare sulla gola anulare, hanno in effetti una risultante assiale che spinge il fondo tendendo a svolgere progressivamente la gola anulare ver so l?esterno. Inoltre, la zona di raccordo del corpo cor il bordo ripiegato della calotta forma un diedro acuto all'interno del quale si esercita la pressione interna che tende ad aprire il diedro e ad allontanare progressi vamente le pareti flessibili disposte difronte. Perch? i collegamento tra fondo e corpo resista, ? indispensabile ripartire lo sforzo della pressione su una certa estensio ne delle superfic? di pareti difronte per sgravare la sal datura a livello della loro linea di raccordo.
Il brevetto francese 2.311.730 da una soluzione che consist? nell'irrigidire con un elemento anulare riportato la gola di raccordo tra la calotta bombata del fondo e i suo bordo rivoltato. Ma, questa soluzione ? costosa. Essa determina un consumo di materiale supplementare corrispondente alla fabbricazione dell'elemento anulare rigido.
Essa esige una operazione supplementare di messa in locc dell?elemento rigido, operazione che pu? difficilmente essere fatta con le cadenze attuali di fabbricazione e di riempimento degli imballaggi.
L'oggetto della presente invenzione ? di apportare una migliore soluzione al problema della realizzazione di recipienti a pareti flessibili resistenti alla pressione, in particolare alla realizzazione dei bordi del fondo e del loro collegamento con il corpo.
Questa soluzione consiste, come nell?ultima soluzione nel realizzare un fondo a forma di calotta bombata borda ta da un collarino cilindrico coassiale. Ma, invece che il collarino sia unicamente composto da un bordo rivolta to verso l'esterno in direzione del vertice della calotta, essa si sviluppa da una parte e dall?altra del piano definito dal contorno della calotta bombata. La sezione assia le del fondo e del suo collarino ha cos? una forma sensibilmente a H e non pi? a M. La sezione della calotta cor risponde alla barra orizzontale dell? H mentre la sezione del collarino cilindrico forma le due barre verticali, da una parte e dall?altra del contorno della calotta.
Il collarino comporta anche due elementi sensibilment simmetrici:
- un primo elemento a forma di labbro cilindrico sottile che prolunga il bordo della calotta bombata con il qua le esso si raccorda tangenzialmente,
- un secondo elemento cilindrico con lo stesso asse e lo stesso diametro che prolunga il labbro ma in senso inverso. Questo secondo elemento corrisponde al bordo ri voltato dei fondi flessibili dell?arte anteriore a sezione a M, esso contorna e ricopre la porzione bombata della calotta.
Questo collarino in due elementi si raccorda tangenzialmente con il contorno della calotta senza punto di infles sione. Esso irrigidisce considerabilmente il fondo e ren de inutile ogni elemento di rinforzo quale quello proposto dal brevetto francese 2.311.730.
Nel caso pi? frequente, il fondo in foglio stratificato ? realizzato partendo da uno sbozzato a forma di dito di guanto composto da una calotta e da un mantello cilindrico prolungante il contorno della calotta. Questa cale tta ? rivoltata affondandola all'interno del mantello. Si rivolta ugualmente una porzione del mantello adiacente alla calotta che viene all'interno della parte inferiore; di questo mantello. La base del mantello ? eventualmente svasata per formare una staffa laterale. Le diverse operazioni di formatura del fondo a partire da uno stratificato in foglio possono farsi in modo praticamente simultaneo con delle presse a doppio effetto che lavorano a cadenza rapida.
Cos?, dopo il rivoltamento, si ha, partendo dall'asse, una calotta che prosegue con una porzione cilindrica di mantello sul prolungamento del contorno della calotta.
Questa prima porzione del mantello ? quella che ? rivoltata su se stessa all'interno della seconda parte. La parete prosegue in seguito con la seconda porzione non rivol tata del mantello. Essa contorna la parte rivoltata est?ndendosi in s?nso inverso nella direzione della calotta al di l? del piano del suo contorno.
Il rivestimento che protegge la faccia interna della calotta prosegue cos? senza soluzione di continuit? sulla faccia esterna del collarino, ci? grazie al restringi mento del mantello. Se il rivestimento interno della calotta ? identico o almeno molto simile a quello del corpo ? la stessa cosa per il rivestimento esterno del collari no che si trova simile al rivestimento interno del corpo Come nel caso dei due brevetti U.S.A. 3.712.497 ? francese 2.311.730, il collegamento tra collarino e corpo per saldatura o incollaggio su tutta l'altezza del collarino non pone problemi. Per avere una aderenza massima, i diametri della calotta e del suo collarino sono scelti perch? il collarino entri giusto nel corpo del recipiente subendo una Leggerissima contrazione che spinge le une contro le altre le superfici difronte. Il fondo ad H costituito dalla calotta ? dal suo collarino protettore forma una cartuccia facile da mettere in loco nel corpo cilindrico.
Nella parte in cui, per restringimento su se stesso, il mantello forma un labbro a doppia parete, le facce di fronte del mantello sono legate l'una all'altra da un mezzo quale saldatura o incollaggio. Questa operazione determina le dimensioni relative del fondo, cio? dell'altezze, del collarino rispetto alla calotta. Questa operazione fa generalmente nello stesso tempo del collegamento tra collarino e corpo del recipiente.
L'invenzione sar? meglio compresa dalla descrizione che segue di un esempio particolare illustrato dai disegn allegati:
La fig. 1 rappresenta in sezione assiale uno sbozzato a forma di dito di guanto a mantello cilindrico;
La fig. 2 rappresenta in sezione assiale il fondo dop deformazione del collarino, per ripiegamento della calot ta bombata e di una parte del mantello del dito di guant La fig. 3 rappresenta in sezione assiale il fondo defi nitivamente fissato all'interno di un corpo di recipient con il suo collarino;
La fig. 4 rappresenta in sezione assiale un fondo simile, ugualmente fissato all'interno di un corpo di recipiente, la base del collarino ? svasata a forma di staffa;
La fig. 5 rappresenta in sezione assiale un recipient chiuso da due fondi secondo l'invenzione;
La fig. 6 rappresenta, in sezione perpendicolare all'as se, la parete del corpo a livello del giunto longitudinale; e Le figg. 7 e 8 rappresentano in piano e in sezione un fondo con un dispositivo di apertura facile con opercolo incollato .
Lo sbozzato a dito di guanto della fig. 1 ? costituito da una calotta bombata 1 e da un mantello cilindrico 2
che prolunga il contorno 3 della calotta bombata. La calotta bombata ha una freccia "f" ed un diametro esterno
"d" . La lunghezza "1" del mantello 2 ? superiore alla frec cia "f" della calotta 1.
Lo sbozzato a dito di guanto rappresentato in fig. 1
ha un'anima 4 in foglio d'alluminio di spessore 0,14 mm Questo foglio ? protetto contro la corrosione su ogni fac -cia da uno strato di polietilene. Lo strato di polietile ne 5, che deve trovarsi in contatto del prodotto, all' in terno del recipiente, come rappresentato nelle figure 3
o 4, ha uno spessore di 80 micron. Lo strato 6 che deve proteggere l'alluminio contro l'ambiente ha uno spessore di 30 micron. Questo sbozzato 1 ? stato ottenuto esso stesso per imbutitura da uno stratificato piatto non rappresentato.
A questo stadio di fabbricazione, si vede in fig. 1
che lo stato interno 5 si presenta all'esterno dello sbozzato a dito di guanto, mentre lo strato 6 ? all'interno.
Come rappresentato in fig. 2, la calotta 1 del dito di guanto e una prima parte del mantello 2 sono ripiegati . Il vertice 7 della calotta bombata ? affondato in direzione del piano di base P del mantello, con una profondit? f h vicina a , ma leggermente inferiore tuttavia ad un'altezza e. Si ? data allora allo sbozzato la sua form definitiva di calotta bombata bordata con un collarino
di altezza h f e che si estende da una parte e dall altra del contorno 3 del collarino.
Qui, h = 6 mm, e = 3 mm, f = 11 mm, d = 55 mm.
La sezione del fondo, come rappresentato in fig. 2, ha una forma ad H in cui le due barre verticali sono costiuite dalla sezione del collarino 8 mentre il fondo bombato 1' corrisponde alla barra orizzontale. Si pu? considi rare che il collarino cilindrico 8 ? costituito da due elementi: un labbro superiore 9 formato da un doppio spessore di parete, di altezza h sul prolungamento del contorno 3 della calotta bombata 1' ed un elemento inferiore 10 sensibilmente dello stesso diametro d. Questo elemento 10 corrisponde al bordo ripiegato dei brevetti U.S.A.
3.712.497 e francese 2.311.730, mentre il labbro superi?re 9 assicura da solo una rigidit? sufficiente che rende inutile un elemento di rinforzo supplementare come nel brevetto francese.
Per una miglior comprensione, il labbro superiore 9 ? stato rappresentato con un forte spessore, mentre questo spessore non ?, in effetti, se non dell'ordine di 0,50 mm, i due spessori di parete essendo appoggiati l'uno contro l'altro.
Si ? cos? realizzato un fondo la cui calotta bombata l'? ricoperta da una specie di cartuccia cilindrica, d? diametro sensibilmente d, di spessore ? relativamente sottile e di altezza h f e. Questa cartuccia entra giusta nel corpo 11 del recipiente anche con un leggero ser raggio dell?ordine di 0,2 mm sul diametro. L'elemento in feriore 10 del collarino 8 permette un posizionamento pre -ciso della porzione bombata rispetto al corpo 11, come rap presentato in fig. 3. Esso rinforza utilmente l?estremit di questo corpo 11 .
Si vede che lo strato interno 5 della porzione bombata del fondo prosegue senza soluzione di continuit? allo esterno del collarino 8 e si trova di fronte allo strato interno 12 del corpo. Gli strati 5 e 12 del fondo e del corpo sono quindi l?uno e l'altro in polietilene. Si pos sono possono incollare o saldare senza difficolt?. Il leg gerissimo serraggio del collarino 8 nel corpo 11 ? suffi ciente per assicurare un buon contatto delle superfici d fronte su tutta l'altezza del collarino.
Dopo messa in loco del fondo nel corpo, il collarino 8 ? saldato su tutta la sua altezza sullo strato interno 12 del corpo, ossia sull'altezza h f e. Simultaneamente, lo strato 6 ? saldato su se stesso su un'altezza h corrispondente al labbro 9 ottenuto per ripiegamento del la parte del mantello vicina alla calotta bombata 1'. Co s?, il collarino 8 ? immobilizzato rispetto al corpo cilindrico 11 e la calotta bombata 1' rispetto al collarino 8. Questa doppia saldatura ? facilmente realizzata per ri scaldamento degli strati d'alluminio per induzione ad al ta frequenza.
Quando il recipiente ? pieno, lo sforzo esercitato as sialmente dalla pressione interna p sull'estremit? 13 de labbro 9 ? minima a causa del debole spessore di questo labbro dell'ordine di 0,50 mm. La gola di raccordo in ma teriale flessibile tra collarino 8 e la calotta bombata 1 ' non presenta una superficie apprezzabile orientata perpendicolarmente alle forze di pressione p di direzione as siale e che sia suscettibile di deformarsi progressivame nte come ? il caso nei brevetti USA 3.712.497 e francese 2.311.730. le due pareti del labbro sottile 9 sono sensi bilmente giustapposte, Strettamente legate da una zona c saldatura 14. La faccia esterna del labbro 9 ? essa stes sa legata al corpo con la saldatura 15 su tutta l'altezza h, qui di 6 mm . Le tre pareti concentriche formano un bloc co su tutta l'altezza h. Si deve aggiungere infine che, se la pressione interna p esercita uno sforzo assiale siille estremit? del labbro 9, ossia su una corona di larghezza 0,50mm e di diametro d, questa stessa pressione interna esercita in p' uno sforzo radiale che fa appoggiare il labbro 9 contro la parete del corpo 11, ci? secondo un cilindro di altezza h, qui 6 mm. Non vi ? alcuno sforzo di scollamento del labbro 9 rispetto alla parete del corpo. Per una miglior comprensione, le zone di saldatura 14 e 15 sono rappresentate considerevolmente ingrandite. Esse sono in realt? estremamente sottili, le superfici di fronte essendo appoggiate le une contro le altre e saldate enza apporto di materiale.
Lo sforzo assiale assorbito dalla calotta bombata 1' di diametro d si trasmette attraverso il bordo 3 sotto forma di uno sforzo di trazione tangenziale sull'inseme del labbro 9. Esso non si applica, come nell'arte anteriore, sulla sola linea di raccordo 16 tra labbro 9 e strato interno 12 della parete 11, ma ? ripartito su tut ta la superficie di altezza h delle saldature 14 e 15.
Infine l'elemento inferiore 10 del collarino ? esso stes so saldato sulla parete 11. Esso contribuisce a bloccare il labbro superiore 9 impedendo ogni possibilit? di spostamento per scorrimento di questo labbro contro la pare te 11. Questo elemento inferiore 10 rinforza l'estremit? della parete cilindrica 11 che ? la parte del recipiente pi? esposta agli urti.
Per facilitare la messa in loco del fondo rinforzando nel contempo ancora il bordo del recipiente, si possono utilizzare dei fondi il cui collarino 8 ? svasato alla sua base a forma di staffa laterale 17 come rappresentito in fig. 4.
Per facilitare messa in loco e saldatura del fondo nel corpo, si pu? dare al collarino 8 una forma molto legger mente conica che va assottigliandosi verso il centro del recipiente.
La superficie interna del corpo cilindrico 11 non deve presentare asperit? di spessore aprezzabile. Quando il corpo cilindrico ? ottenuto per avvolgimento di un fogli rettangolare di complesso stratificato, non si utilizzano le saldature a ricoprimento dei tipi descritti dai brevetti francesi 1.359.243 o 1.571.771. Si avvolge il foglio in modo che le due sue estremit? si presentino testa a testa come rappresentato in fig. 6. La resistenza mecc?nica lungo il giunto longitudinale ? assicurata per saldatura o incollaggio da un nastro resistente 18 all'esterno del recipiente mentre la tenuta e la protezione interna cont ro la corrosione sono assicurate dalla applicazione di un stro sottile 19 di materiale flessibile. Questo nastro, per esempio un nastro in "Saranex" di DOW CHEMICAL preve de uno strato barriera impermeabile alla umidit? 20 di cloruro di polivinilidene protetto da una parte e dall'altr da un sottile strato di polietilene.
Il foglio composito costitutivo del corpo 11 rappresentato in fig. 6, ? costituito come i fondi da uno strato di protezione interna 12 in polietilene, da un foglio di alluminio 21 e da uno strato esterno 22 in polietilene.
Ma, per accrescere la rigidit? del recipiente, questo fo glio 11 prevede inoltre uno strato di cartone 23 di spes sore dell'ordine di 0,4 mm.
Il nastro resistente 18 esterno ha una lunghezza 1 di 10 mm cos? come il nastro di tenuta interno 19. Il nastro 18 rappresentato ? tagliato nello stesso foglio di quello costituente il corpo. Il nastro interno 19, molto malleabile e flessibile, ha uno spessore da 0,08 a 0,1 mm. Al momento della messa in loco di ogni fondo, esso ? parzialmente sospinto nell'interstizio longitudinale 24 tra le estremit? che si presentano testa a testa del foglio costitutivo del corpo 11. I bordi di questo nastro 19 sono simultaneamente appiattiti a bisello e si raccordano praticamente senza asperit? con lo strato in polietilene 12 Per dei prodotti chimicamente poco aggressivi, quali le acque gassose, si pu? realizzare molto semplicemente un dispositivo di apertura facile come rappresentato nelle figure 7 e 8. Una o pi? perforazioni 25 sono praticate prima dell?imbutitura nello stratificato piatto nel quale deve essere formato il fondo. Si otturano queste perforazioni 25 con un opercolo sottile 26 che si fissa per incollaggio. Lo stratificato e l'opercolo 26 sono formati contemporaneamente e si ottiene molto economicamente il dispositivo rappresentato nelle figure 7 e 8.
Nell'esempio descritto, gli strati superficiali di protezione contro la corrosione e l'umidit? 5,6,12,22 sono in polietilene. Questi strati protettivi possono essere

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI
    1?/- Recipienti a pareti flessibili per il condizionamento di prodotti sotto pressione quali liquidi gasso si, di cui almeno una estremit? ? chiusa da una calotta bombata bordata da un collarino cilindrico coassiale, ca ratterizzati in ci? che il collarino si sviluppa da una parte e dall'altra del piano definito dal contorno 3 del la calotta bombata 1', la sezione assiale della calotta e del suo collarino avendo sensibilmente una forma ad H, 2?/- Recipiente secondo la riv. 1 il cui fondo ? realizzato in foglio stratificato, caratterizzato in ci? che il collarino prevede un primo elemento a forma di lab bro cilindrico sottile 9 a doppia parete, costituito da un mantello prolungante prima il bordo 3 della calotta bombata 1', poi ripiegato su se stesso verso l'esterno per prolungarsi al di l? del piano del contorno 3 e for mare il secondo elemento 10 del collarino, questo secondo elemento contornando e proteggendo la calotta bombata 1?.
    3?/- Recipiente secondo la riv. 2, caratterizzato in ci? che le superfici di fronte del mantello sono legate l'una all'altra nella zona in cui, per ripiegamento, il mantello forma il labbro 9 prolungante il bordo 3 della calotta bombata.
    4?/- Recipiente secondo una qualsiasi delle riv. 1,2 o 3, caratterizzato in ci? che il vertice 7 si trova leg ger ente in ritiro e riparato all'interno della porzione inferiore 10 del collarino di altezza h f e.
    5?/- Recipiente secondo una qualsiasi delle riv. 1,2, 3 o 4, caratterizzato in ci? che il collarino 8 ? svasato alla sua base a forma di staffa laterale 17.
    6?/- Recipiente secondo una qualsiasi delle riv. 1,2, 3,4 o 5, caratterizzato in ci? che il corpo 11 ? ottenuto per avvolgimento di un foglio le cui due estremit? si presentano testa a testa, un nastro resistente 18 incollato all'esterno lungo il giunto longitudinale assicurali do la sua resistenza meccanica ed un nastro sottile 19 incollato all'interno assicurando la tenuta di questo giunto.
    7?/- Recipiente secondo una qualsiasi delle riv. 1,2 3,4,5 o 6, caratterizzato in ci? che esso prevede un dispositivo di facile apertura realizzato da almeno una perforazione 25 di uno dei fondi, poi otturazione con un opercolo incollato 26.
    8?/- Procedimento di realizzazione di un recipiente secondo una qualsiasi delle riv. 2,3,4,5,6 o 7, caratterizzato in ci? che si forma il fondo formando prima uno sbozzato a dito di guanto di cui si ripiega il vertice 7 della calotta bombata 1 cos? come una prima porzione del mantello in direzione del piano di base P del dito di guanto, che si introduce il fondo con il suo colla rino 8 cos? formato all'interno di un corpo cilindrico 1 per costituirne il fondo e che si lega lo strato est?rno 5 del collarino 8 alla superficie interna 12 del corpo cilindrico 11 nello stesso tempo delle superfici del mantello di fronte della zona in cui esse formano per restringimento un labbro 9 come prolungamento del contorno 3 del la calotta
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