IT8009348A1 - Macchina per il taglio di semilavorati in marmo, pietre, graniti e simili, in particolare sotto forma di masselli parallelepipedi - Google Patents

Macchina per il taglio di semilavorati in marmo, pietre, graniti e simili, in particolare sotto forma di masselli parallelepipedi Download PDF

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Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:
"MACCHINA PER IL TAGLIO DI SEMILAVORATI IN MARMO, PIETRE, GRANITI E SIMILI, IN PARTICOLARE SOTTO FORMA DI MASSELLI PARALLELEPIPEDI"
La presente invenzione di riferisce ad una macchina per il taglio di semilavorati in marmo, pietre, graniti e simili.
Pi? in particolare l'invenzione riguarda una macchina atta a suddividere i suddetti semilavorati, sotto forma di masselli parallelepipedi, in due o pi? porzioni di spessore inferiore a quello del massello di partenza, operando dei tagli longitudinali secondo piani verticali. La macchina in oggetto pu? essere vantaggiosamente impiegata nella produzione di piastrelle, zoccolino e prodotti simili, sia installata su linee complete di produzione, a valle di macchine che producono i masselli ricavandoli da blocchi informi, sia installata singolarmente, nel qual caso potr? essere con vantaggio impiegata per il taglio di scarti o semilavorati provenienti da altre lavorazioni, quali ad esempio ritagli di lastre di marmo o materiali similari, purch? siano almeno grossolanamente squadrati secondo masselli parallelepipedi .
Sono note macchine del tipo summenzionato, che per semplicit? nel seguito della presente descrizione saranno chiamate "spaccatrici", come sono del resto note ai tecnici del settore. In alcuni tipi il taglio del massello viene effettuato per mezzo di una coppia di dischi sovrapposti, giacenti su di un piano verticale, che affrontano il massello contemporaneamente daldi sotto e dal di sopra, ciascun disco tagliando met? dell'altezza del massello stesso. Questo tipo di spaccatrice permette l'esecuzione di tagli di superfici per mezzo di dischi diamantati di diametro minore di quello che sarebbe necessario se si usasse un disco solo per il taglio della stessa superficie con un minor spreco di materiale durante il taglio. Ad esempio, volendo tagliare uno spessore di 400 mm, occorre o un disco da 1400 mm o due dischi sovrapposti da 600 mm con una asportazione di materiale di 8.5 mm q di 6 mm rispettivamente. Per? con questo tipo di spaccatrice non si pu? eseguire pi? di un taglio per passata, non potendo montare sul mandrino, sottostante il piano di lavoro, dischi accoppiati per non indebolire successivamente il nastro trasportatore. Inoltre ? impossibile ottene-, re una perfetta perpendicolarit? dei due tagli con la conseguenza che sulle superfici segate rimangono delle imperfezioni,a volte molto vistose,che devono essere spianate.
Altri tipi di spacca trici erano provviste di gruppi di taglio successivi ciascuno dei quali comprendente tre o quattro dischi diamantati uguali, verticali e affiancati, il numero dei dischi impiegati per gruppo dipendendo dal numero di pezzi che si devono ricavare dell massello di partenza e dallo spessore di quest'ultimo.
Gli incrementi di profondit? di taglio vengono ottenuti o suando dischi di diametro progressivamente maggiore nei gruppi di taglio successivi o disponendo i singoli gruppi su assi m?bili verticalmente e quindi posizionandoli a distanza progressivamente minore rispetto al piano di scorrimento del massello. Nel primo caso per? lo spreco di materiale risulta elevato con altri consumi energetici, nel secondo ogni disco pur asportando la stessa quantit? di materiale, penetra nel massello sempre pi? in profondit?, finch? quest'ultimo non risulta tagliato a met?, poi il massello viene riportato manualmente al punto di aprtenza per essere completa- : mente suddiviso. In questo modo per? si ottengono tagli imprecisi nel massello a causa delle notevoli difficolt? nel far corrispondere i due tagli, per cui si riproduce il difetto lamentato per i dischi sovrapposti .
Inoltre si incontrano serie difficolt? nell ' allineamento dei vari gruppi , quando per esigenze di produzione si deve cambiare la posizione dei dischi rispetto al piano di lavoro o cambiare gli utensili consumati .
Infine il consumo dei dischi ? in questo tipo di spaccatrice assai notevole anche a causa dell ' inef fid ente sistema di raffreddamento delle superfici dei dischi realizzato mediante forcelle che spruzzano acqua sui due lati dei dischi.
E' stata ora ideata, e costituisce l'oggetto della presente invenzione, una macchina per il taglio di semilavorati in marmo, pietre, graniti e simili, in particolare sotto forma di masselli parallelepipedi, che permette di ovviare agli incovenienti sopra lamentati delle spaccatrici note.
E' una delle caratteristiche fondamentali della spaccatrice oggetto della presente invenzione il fatto che il taglio in senso longitudinale del massello in due o pi? parti viene realizzato in due o pi? stazioni di taglio successive, tra le quali sono interposte stazioni di ribaltamento del massello, ed utilizzanti dischi diamantati di ugual diametro e girevoli intorno ad assi fissi quali utensili di taglio. Ogni stazione comprende inoltre un piano mobile di avanzamento del massello, sottostante i dischi, inclinato in modo da ridurre progressivamente la propria distanza dai dischi stessi, i quali possono cos? produrre tagli sempre pi? profondi man mano che il massello avanza. In una stazione il taglio viene effettuato fino ad una profondit? corrispondente ad una certa porzione dell'altezza totale del massello, indi quest'ultimo viene rovesciato nella stazione di ribaltamento e ripetuta l'operazione nella successiva stazione di taglio sulla sua faccia opposta, raggiungendo, anche da questa parte, una pari?profondit? di taglio. Il ciclo si conclude quando i tagli cominciati su due faccie opposte, vengono ad incontrarsi. In questo modo, il taglio del massello pu? essere realizzato utilizzando dischi di diametro notevolmente ridotto, minimizzando cos? lo spreco di materiale durante il taglio ed i consumi energetici. Inoltre, dato che ogni disco effettua una ridottissima asportazione di materiale durante il taglio, risultano pure minime le vibrazioni a cui ? soggetto, che sono tra le cause pi? frequenti di danneggiamento dei dischi stessi. L'inclinazione variabile del piano di lavoro consente infine, in relazione al numero dei dischi impiegati, di stabilire con la massima precisione gli incrementi di profondit?, a seconda delle altezze variabili dei masselli, e la velocit? di avanzamento a seconda della durezza e della abrasivit? del materiale in lavorazione.
E' una ulteriore caratteristica della macchina oggetto della presente invenzione il fatto che a valle dell'ultima stazione di taglio ? previsto un gruppo di finitura per la separazione definitiva delle parti in cui ? stato suddiviso il massello e per la levigatura delle superfici.
?' una ulteriore caratteristica della spaccatrice oggetto della presente invenzione il fatto che ciascun disco ? provvisto di un pi? razionale sistema di raffreddamento della sua superficie che si surriscalda durante il taglio. Il tempo di utilizzo medio dei dischi viene in tal modo aumentato, riducendo di conseguenza i tempi morti della macchina dovuti alle fermate per manutenzione e sostituzione dei dischi danneggiati.
Forma quindi l'oggetto della presente invenzione una macchina per il taglio di semilavorati in marmo, pietre, graniti e simili, in particolare sotto forma di masselli parallelepipedi, caratterizzata dal fatto di comprendere: almeno due stazioni di taglio successive, ciascuna stazione comprendendo una pluralit? di gruppi di taglio allineati in successione, comnosti da dischi diamantati uguali, verticali e affiancati, girevoli attorno ad assi .fissi e disposti alla stessa altezza su di un'incastellatura della macchina e mezzi di avanzamento del massello, sottostanti i suddetti gruppi di taglio ed allineati con essi, inclinati verso l'alto,in modo regolabile, nel senso del suo moto di avanzamento; mezzi di allineamento di detto massello sotto detti gruppi di taglio; mezzi di ribaltamento interposti tra due successive stazioni di taglio/ atti a sottoporre ai gruppi di taglio di una stazione la faccia del massello opposta a quella su cui sono stati effettuati tagli verticali longitudinali della profondit? voluta nella stazione precedente; un gruppo di finitura, situato a valle dell'ultima stazione di taglio, atta a separare completamente le varie parti in cui il massello ? stato suddiviso ed a rettificare le loro superfici.
Le caratteristiche, nonch? i vantaggi,della spaccatrice oggetto della pr?sente invenzione risulteranno pi? chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa non limitativa, fatta con riferimento alle figure allegate in cui:
le figure 1a e 1b mostrano in elevazione laterale viste parziali di due stazioni di taglio della spaccatrice oggetto della presente invenzione;
la figura 2a, b, c, d, mostra un massello cos? come si presenta durante successive fasi di lavorazione;
la figura 3 ? una vista frontale semplificata della spaccatrice oggetto della presente invenzione;
la figura 4 ? una vista frontale della stazione di ribaltamento del massello;
la figura 5 ? una vista laterale semplificata del piano di avanzamento e di alcuni dei mezzi di allineamento di una stazione di taglio;
la figura 6 ? una sezione trasversale fatta secondo le treccie VI-VI della figura 5;
la figura 7 mostra in dettaglio i mezzi di allineamento del massello in una stazione di taglio;
la figura 8a e 8b mostra in elevazione e in pianta una delle colonne laterali dell'incastellatura della spaccatrice secondo la presente invenzione;
la figura 9a e 9b mostra in elevazione ed in pianta una colonna centrale dell'incastellatura della spaccatrice secondo la presente invenzione;
la figura 10 in particolare due gruppi di taglio; la figura 11 ? una sezione trasversale di uno dei gruppi di taglio della figura 10.
Facendo riferimento alle figure 1 e 3, ? illustrata una spaccatrice secondo la presente invenzione. Essa ? composta da due stazioni di taglio, indicate con 1 e con 2 delle figure 1a e 1b rispettivamente, le quali sono affiancate l'una all'altra e sostenute da una incastellatura metallica 3 sostanzialmente di forma parallelepipeda rettangola a sviluppo prevalentemente orizzontale. Per semplicit? di disegno le due stazioni di taglio 1 e 2 sono state mostrate separate nelle figure 1a e 1b; in realt? come detto sopra esse sono affiancate l'una all'altra, come ? mostrato nella figura 3 che ? una vista frontale semplificata della spaccatrice in oggetto. La stazione di taglio 1 (figura 1a), detta di andata, (lo stesso dicasi per la stazione di taglio 2 detta di ritorno, figura 1b), comprende un trasportatore a nastro 4 (5) continuo e mobile su di un piano inclinato 6 (7) verso l'alto nel senso di avanzamento del nastro che ? da sinistra a destra per la stazione 1 (viceversa per la stazione 2). Il piano inclinato 6 (7) ? infulcrato a una colonna centrale 8 (9) dell'incastellatura 3 su un perno 10 (11), mentre le sue estremit? sono bloccabili su colonne laterali 3a, 3b, (3c, 3d), dell'incastellatura 3 per mezzo di dispositivi di bloccaggio 12 scorrevoli verticalmente, come sar? descritto in seguito pi? dettagliatamente .
Al di sopra del piano inclinato 6 della stazione di taglio di andata 1, e per tutta la sua lunghezza, 6 disposta una pluralit? di gruppi di taglio 13 allineati l'uno di seguito all'altro. La stazione di taglio di ritorno 2 ? analogamente provvista di una pluralit? di gruppi di taglio 14 allineati l'uno di seguito all'altro al di sopra del piano inclinato 7.
Ogni gruppo di taglio 13 (o 14) comprende tre dischi diamantati 15 (o 16) verticali coassiali e distanziati tra loro, fissati su alberi 17 posti in rotazione da mandrini 18 fissi all'incastellatura 3.
Detti dischi 15 e 16 hanno tutti lo stesso diametro ed il loro numero per.gruppo ? ovviamente variabile a seconda delle esigenze produttive.
Come si pu? vedere nella figura 4, ogni albero 17 sostiene due gruppi di taglio, e precisamente uno appartenente alla stazione 1 dimandata ed uno appartenente alla stazione 2 di ritorno, e si estende quindi trasversalmente da una parte all'altra dell'incastellatura 3 della spaccatrice, essendo connesso da un lato al mandrino motore 18 e dall'altro a un mandrino folle 19 per mezzo di dadi di collegamento 20,agendo sui quali ? possibile montare o smontare agevolmente l'albero 17 con i due gruppi di taglio 13 e 14 adesso applicati.
Con riferimento alle figure 1a, 1b, i gruppi di taglio 13 e 14 sono azionati da motori elettrici 21, mediante trasmissione a cinghie 22, sistemati sul basamento della spaccatrice. In particolare ogni motore 21 comanda la rotazione di due mandrini 18 adiacenti e quindi due alberi 17, ed inoltre due motori 21 adiacenti impongono ai rispettivi mandrini 18, su cui agiscono, rotazioni in senso opposto; si avranno cio? due gruppi di taglio 13 ruotanti in senso orario alternati a due gruppi di taglio 13 ruotanti in senso anti-orario per la stazione 1 ed analogamente per i gruppi di taglio 14 della stazione di taglio 2.
Questa alternanza dei sensi di rotazione si rende necessaria per evitare differenze operative tra la stazione di andata 1 e quella di ritorno 2. Infatti, sostenendo ogni albero 17 un gruppo di taglio 13 ed un gruppo di taglio 14, necessariamente ruotanti nello stesso senso, si verificherebbe, in mancanza della suddetta alternanza di rotazioni, che nella stazione di andata 1 i dischi 15 ruoterebbero nello stesso senso di avanzamento del nastro 4, mentre nella stazione di ritorno 2 i dischi 16 ruoterebbero in senso contrario al senso di avanzamento del nastro 5 con evidente squilibrio nelle operazioni di taglio, maggiori ostacoli al pezzo in lavorazione e maggiore assorbimento di potenza nella stazione di ritorno 2 rispetto a quella di andata 1. Alternando i sensi di rotazione invece non si hanno questi inconvenienti.
Nella figura 2 ? rappresentato in vista laterale e frontale, un massello M, quale risulta all'ingresso (2a) ed all'uscita (2b) della stazione di taglio di andata 1, ed all'ingresso (2c) ed all'uscita (2d) dei gruppi di taglio 14 della stazione di taglio di ritorno 2. In particolare si nota come la profondit? del taglio si estende, all'uscita della stazione di andata 1, fino a circa met? dell'altezza del massello ( particolare b); lo stesso massello entra nella stazione di ritorno 2 dopo essere stato ribaltato (particolare c).
Dopo aver attraversato tutti i gruppi di taglio 14 della stazione di ritorno 2 si presenta infine come mostrato nella figura 2 particolare d., cio? provvisto di un ridotto setto centrale S ancora da asportare per separare completamente tra di loro le parti prodotte.
Quest'ultima operazione viene realizzata in un gruppo di finitura 23 situato nella stazione di ritorno 2 a valle dei gruppi di taglio 14, costituito da dischi verticali 24 coassiali, uguali tra loro ed in numero pari a quello dei dischi 15 e 16 dei gruppi di taglio 13 e 14 {tre nel caso specifico), fissati su un albero 25, supportato all'incastellatura 3, e posti,in rotazione da proprio motore elettrico 26 affiancato agli altri motori 21 sul basamento della spaccatrice. I dischi 24, di diametro maggiore rispetto a quello dei dischi 15 e 16, tagliano il setto centrale S presente nel massello M, separando le parti prodotte. Contemporaneamente, gli stessi dischi 24, dato che il loro spessore ? maggiore di quello dei dischi 15 e 16, rettificano le superfici delle parti prodotte.
Naturalmente all'ingresso della stazione di andata 1 ed all'uscita di quella di ritorno 2 sono sistemati dei trasportatori a nastro o a rulli qualsiasi (non mostrati) per l'alimentazione del massello e la raccolta dei pezzi finiti.
Come detto in precedenza, il massello M semitagliato, uscente dalla stazione di andata 1, deve essere rovesciato prima di venire alimentato alla stazione di taglio di ritorno 2. A tale scopo sono previsti mezzi di ribaltamento del massello, illustrati in figura 4, preceduti da uno scivolo a rulli 27 (vedere figura 5), collegato in 28 all'estremit? del piano inclinato 6 e a sua volta inclinato verso il basso in modo da ricondurre il massello M alla stessa altezza dell'inizio del piano inclinato 7 all'ingresso della stazione di ritorno 2.
Con riferimento alla figura 4, detti mezzi di ribaltamento del massello M comprendono due alberi
29 e 30 orizzontali, paralleli e disposti alla stessa altezza in corrispondenza dei due piano inclinati 6 e 7, provvisti per tutta la loro lunghezza di bracci radiali 31 e 32 rispettivamente raggruppati quattro a quattro e disposti a croce in ogni gruppo. Gli alberi 29 e 30 sono opportunamente sostenuti da una struttura 33 e si muovono intorno al loro asse compiendo rotazioni successive intermittenti di 90? alternativamente, cio? prima l'albero 29 e;poi l'albero 30, essendo azionati da rispettivi motori elettrici (non mostrati) . Detti gruppi di bracci 31 e 32 risultano distanziati opportunamente lungo i rispettivi alberi
29 e 30, i gruppi sostenuti dall'albero 29 risultando sfalsati rispetto a quelli dell'albero 30, in modo che, essendo la distanza tra detti alberi inferiore al doppio della lunghezza di un braccio, i bracci 31 dell'albero 29, si interpongono tra i bracci 32 dell'albero 30 senza interferire tra di loro.
I bracci 31 e 32 in condizioni di riposo sono disposti secondo piani orizzontali e piani verticali e sono liberi di passare tra un rullo e l'altro di due trasportatori a rulli 34 e 35 orizzontali disposti rispettivamente a valle dello scivolo 27 ed a monte del trasportatore a nastro 5. I rulli 34 e
35 sono imperniati solo con una loro estremit? alla struttura 33 per consentire il passaggio tra di essi dei bracci 31 e 32 e ovviamente i rulli 34 ruotano in senso opposto ai rulli 35.
In questo modo il massello M semitagliato, proveniente dalla stazione di taglio di andata 1 , dal nastro 4 passa allo scivolo 27 ed infine sul trasportatore a rulli 34; a questo punto il motore, a cui ? collegato l'albero 29, viene attivato facendo compiere all'albero stesso, ai bracci 31 ad esso connessi ed al massello M da essi sollevato una rotazione di 90c. In seguito a questa rotazione il massello M viene adagiato su di un suo fianco sui bracci 32 connessi all'albero 30; con l'attivazione del secondo motore a cui ? collegato l'albero 30, viene poi comandata una rotazione di 90? dell'albero 30 e dei bracci 32, alla fine della quale il massello M si trova completamente ribaltato, rispetto alla sua posizione iniziale, sul trasportatore a rulli 35 e comincia il suo cammino verso la stazione di taglio di ritorno 2. Il cammino sul trasportatore a rulli 35 progressivamente si restringe in modo da indirizzare il massello esattamente in corrispondenza del nastro 5. L?attivazione dei motori che comandano la rotazione degli alberi 29 e.30 ? prodotta da interruttori (non mostrati) azionati rispettivamente dal massello M in arrivo sul trasportatore a rulli 34, e dall'albero 29 stesso alla fine della sua rotazione di 90?.
Il perfetto allineamento del massello M transitante sui nastri 4 e 5 rispetto ai sovrastanti dischi 15 e 16 dei gruppi di taglio 13 e 14 ? un aspetto molto importante della spaccatrice oggetto della presente invenzione. Infatti, un allineamento impreciso porterebbe immancabilmente a prodotti non omogenei nelle loro dimensioni e comunque ad un eccessivo spreco di materiale. Per questo nella spaccatrice in oggetto sono previsti mezzi di allineamento del massello sui nastri 4 e 5 rispetto ai gruppi di taglio 13 e 14 sovrastanti
Come si pu? vedere nelle figure 5, 6 e 7, soltanto nelle quali detti mezzi sono illustrati in dettaglio per semplicit? del disegno, al di sopra del nastro 4, ' e lateralmente ad esso per tutta la sua lunghezza, scorre su di un piano d'appoggio 40 verticale un nastro 36 il quale si muove alla stessa velocit? del nastro 4 e nello stesso senso, entrambi i nastri essendo azionati da un unico motore 37 che pone in rotazione un rullo motore 60 orizzontale del nastro 4 e, grazie a una coppia di ingranaggi conici 38 ad assi di rotazione ortogonali, un rullo motore 61 verticale del nastro 36. Il massello M viene mantenuto a contatto del nastro 36 lateralmente per mezzo di rulli pressori 39, disposti a distanza opportuna l'uno dall'altro lungo tutto lo sviluppo dello stesso nastro 4. Il piano 40 su cui scorre il nastro 36 e contro cui in definitiva appoggia e scorre il massello M ? scanalato longitudinalmente e di conseguenza provvisto di una pluralit? di sporgenze 4Da longitudinali e parallele che si estendono per tutta la lunghezza del nastro 36, e che risultano distanziate tra loro in senso verticale. In questo modo si ottiene una notevole riduzione negli attriti e quindi della potenza assorbita, in quanto il nastro 36 nel suo movimento striscia su di una superficie di contatto minore.
La posizione del nastro 36 rispetto al nastro 4 pu? essere regolata in modo da porre la spaccatrice in condizione di accettare masselli di diverso spessore. Ci? pu? essere ottenuto semplicemente spostando orizzontalmente delle staffe mobili 41 che sostengono il piano 40 sicui scorre il nastro 36, in avanti o indietro a seconda delle esigenze, rispetto a staffe fisse 42 solidali con il piano inclinato 6, ed agendo poi sulle viti 43 per il bloccaggio delle staffe mobili 41, una volta registrata la posizione del nastro 36. Anche la posizione dei rulli pressori 39 rispetto al nastro 4 ? registrabile in maniera analoga; inoltre detti rulli premono sul massello M in transito in maniera elastica essendo fissati all'estremit? di una staffa 44 orizzontale, l'altra estremit? della quale ? connessa girevolmente ad un dispositivo di bloccaggio elastico, indicato genericamente con 45, di tipo noto qualsiasi, quale un "semiblock", comunemente impiegato nel campo dei giunti elastici e degli armortizzatori.
Il posizionamento del nastro 36 e dei rulli pressori 39 rispetto al nastro 4 viene sempre realizzato in modo che il massello M, indipendentemente dal suo spessore, si disponga ed avanzi restando sempre al centro del nastro 4, in corrispondenza del quale i gruppi di taglio 13 sono allineati.
E' ovvio che mezzi di allineamento identici a quelli ora descritti per la stazione di taglio di andata 1, sono previsti per la stazione di taglio di ritorno 2.
Come anticipato in precedenza, l'inclinazione e la posizione dei piani inclinati 6 e 7 , su cui scorrono i nastri 4 e 5 rispettivamente, pu? essere variata a seconda delle esigenze produttive, ad esempio quando si debba passare ' al taglio di masselli di altezza diversa. A tale scopo, come mostrato in dettaglio nelle figure 8a, b, e 9a, b, per la stazione di taglio 1, il piano inclinato 6 risulta centralmente infulcrato sul perno orizzontale 10 fissato alla colonna centrale 8 e pu? quindi ruotare intorno ad esso variando la sua inclinazione.
Sulle colonne laterali dell'incastellatura sono poi previsti dei dispositivi di bloccaggio 12 del piano inclinato,per mezzo dei quali esso viene fissato rigidamente all'incastellatura dopo essere stato posizionato nella corretta inclinazione. Come mostrato nella figura 8a, b, la colonna laterale 3a ? provvista di un asola 46 sostanzialmente verticale entro cui ? disposto un perno 47 solidale con il piano inclinato 6. Per bloccare o sbloccare il piano inclinato 6, ? sufficiente stringere o allentare un dado di bloccaggio 49 il quale impedisce., o permette,lo scorrimento del perno 47 nell'asola 46.
Il piano inclinato 6 pu? anche essere posizionato ad altezze diverse rispetto all'incastellatura 3 che lo sorregge e a tale scopo sulla colonna centrale 8 ad altezza d'uomo ? disposto un volantino 48 ruotando il quale, ovviamente dopo aver allentato i dadi 49 di bloccaggio del piano inclinato 6 posti sulle colonne laterali, ? possibile far svorrere verticalmente un pattino 62 a cui il perno 10 ? solidale rispetto alla colonna centrale 8 fino al punto voluto.
Chiaramente, accorgimenti per la regolazione dell'inclinazione e per il corretto posizionamento identici a quelli ora descritti per il piano inclinato 6 nella stazione di taglio di andata 1, sono previsti anche per il piano inclinato 7 nella stazione di taglio di ritorno 2.
I piani inclinati 6e 7, data la loro lunghezza, sono vantaggiosamente realizzati ih tre porzioni distinte, delle quali una, quella centrale, provvista dei perni 10 e 11 rispettivamente; all'atto del montaggio della spaccatrice le due parti vengono poi opportunamente unite tra loro, e, come mostrato in figura 5 per il piano inclinato 6, in corrispondenza delle giunzioni tra dette parti viene rigidamente fissata una piastra di rinforzo 63.
Il raffredamento dei dischi diamantati 15 e 16 si effettua in continuo utilizzando acqua o altro liquido refrigerante. Con riferimento alle figure 10 e 11, per consentire l'afflusso dell'acqua e la sua uniforme distribuzione sulla superficie dei dischi, gli alberi 17 sono cavi internamente in senso assiale e sono collegati per mezzo di un distributore rotante 50 ad una rete di distribuzione di fluido refrigerante non mostrata. Inoltre nella zona di fissaggio dei dischi 15 e 16 l'albero 17 presenta dei fori radiali attraverso i quali l'acqua dall'interno pu? fuoriuscire e. ,attraverso corrisponenti scanalature 51 previste sulle flangie di blocco 52 dei dischi e sii distanziali 53, distribuirsi sulla superficie dei dischi in modo uniforme grazie anche al concomitante effetto della forza centrifuga, provvedendo inoltre alla continua rimozione del materiale di spurgo. Si viene a formare tra la superficie del disco e la parete segata un sottile cuscinetto di liquido che,oltre a garantire il massimo raffredamento, aumenta la stabilit? dell'utensile ed evita che il materiale di spurgo esca passando lateralmente alla placchetta diamantata determinando consumi inutili di prodotto e dannosi pe_r la resa del disco.
Ogni gruppo di taglio ? separatamente raffreddato, ? provvisto cio? di un distinto distributore .'rotante 50 e di un distinto condotto di afflusso 54 del fluido refrigerante all'interno degli alberi 17 e dei mandrini 18 e 19.
E' da rilevare il notevole vantaggio che deriva dal fatto che due corrispondenti gruppi diamantati di due stazioni di taglio adiacenti siano posti su di un unico albero rotante e che detto albero sia agevolmente smontabile e sostituibile. La necessit? di sostituire un gruppo o anche tutti i gruppi di taglio pu? presentarsi abbastanza spesso sia quando singoli dischi debbano essere sostituiti, perch? consumati, sia quando debbano essere montati dischi di diametro diverso o si debbano variare i distanziali tra i dischi. E' infatti molto pi? agevole avere a magazzino disponibili coppie di gruppi di taglio preventivamente montati su rispettivi alberi da installare sulla macchina gi? assemblati, che non effettuare di volta in volta l'assemblaggio dei gruppi. Inoltre lo smontaggio dei singoli gruppi porta molto spesso a danneggiamenti ai dischi che devono perci? essere eliminati, anche se
non ancora consumati. Pertanto ? preferibile che i gruppi di taglio una volta assemblati non vengano toccati fino a completa usura dei dischi.
_Il?munej:o di gruppi di taglio 13 e 14 dipende dalla produzione prevalente e dal tipo di materiale da tagliare. Chiaramente dovendo tagliare materiali duri e resistenti, sar? necessario disporre di una spaccatrice provvista di un numero di gruppi di taglio maggiore di quello necessario quando si devono tagliare materiali pi? teneri, dato che in tal caso ogni disco pu? lavorare a profondit? di taglio maggiori a parit? di velocit? di rotazione, di consumi energetici e di usura dell'utensile.
In quest'ultimo caso, secondo una variante di realizzazione della spaccatrice in accordo alla presente invenzione, i piani inclinati 6 e 7, che sostengono i trasportatori a nastro 4 e 5, presentano, per la regolazione della loro inclinazione e della loro altezza sull'incastellatura 3, unicamente dispositivi di bloccaggio 12 scorrevoli verticalmente sulle colonne laterali 3a, 3b, 3c e 3d; possono essere cio? eliminate, data la minor lunghezza dei piani inclinati 6 e 7, le colonne centrali 8 e 9 ed il relativo perno orizzontale 10 intorno al quale nella forma realizzativa precedentemente descritta, ruotavano i piani inclinati 6 e 7.
La semplificazione costruttiva che in tal modo si realizza incide positivamente sul costo della macchina, senza pregiudicarne la precisione del suo posizionamen

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI
    1 . - Macchina per il taglio di semilavorati in marmo, pietre, graniti e simili, in particolare sotto forma di masselli parallelepipedi, caratterizzata dal fatto di comprendere: almeno due stazioni di taglio (1,2) successive ciascuna stazione comprendendo una pluralit? di gruppi di taglio (13, 14) allineati in successione, composti da dischi diamantati (15, 16) uguali, verticali e affiancati, detti gruppi di taglio essendo girevoli attorno ad altrettanti assi fissi, disposti ad una medesima altezza su di una incastellatura (3) della macchina ed un piano mobile (6,7) di avanzamento del massello, sottostante ai suddetti gruppi di taglio (13, 14) allineato con essi, inclinato verso l'alto, in modo regolabile, nel senso del suo moto di avanzamento; mezzi di allineamento del massello sotto detti gruppi di taglio (13,14); mezzi di ribaltamento interposti tra due successive stazioni di taglio, atti a sottoporre ai gruppi di taglio di una stazione (2) la faccia del massello opposta a quella su cui sono stati effettuati tagli verticali e longitudinali della profondit? voluta nella stazione (1) precedente; un gruppo di finitura (23), situato a valle dell'ultima stazione di taglio (2), atto a separare completamente le varie parti in cui il massello ? stato suddiviso rettificando le superfici di esse.
  2. 2. - Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di avanzamento del massello comprendono un trasportatore a nastro (4, 5) continuo scorrevole su di un piano inclinato (6/ 7).
  3. 3. - Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui dette stazioni di taglio (1,2) sono disposte affiancate l'una all'altra entro un'unica incastellatura (3), i piani inclinati (6,7) di due stazioni di taglio adiacenti presentando inclinazioni opposte tra di loro.
  4. 4. - Macchina secondo le rivendicazioni 1 e 3, in cui i gruppi di taglio (13,14) trasversalmente allineati di due stazioni di taglio (1,2) adiacenti sono portati da alberi (17) comuni, amovibili, girevoli su mandrini (18) sostenuti dall'incastellatura (3)della macchina.
  5. 5. - Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui in ogni stazione di taglio (1,2), gruppi di taglio (13, 14) adiacenti presentano sensi di rotazione opposti.
  6. 6. - Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detto gruppo di finitura (23) comprende dischi diamantati (24), uguali tra loro, verticali ed affiancati, girevoli attorno ad un'asse comune, in numero uguale, ma di diametro maggiore, rispetto ai dischi diamantati (15,16) di ciascuno dei gruppi di taglio (13,14).
  7. 7. - Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di ribaltamento del massello comprendono t
    due alberi (29,30) orizzontali e paralleli, allineati con detti mezzi di avanzamento del massello di due successive stazioni di taglio (1,2), ciascuno di detti alberi (29,30) essendo provvisto di una pluralit? di bracci radiali (31,32),spaziati di 90? ed allineati su di un piano verticale ed uno orizzontale intersecantisi sull'asse di detti alberi (29,30), detti bracci radiali (31,32) essendo atti a prelevare il massello proveniente da una stazione di taglio (1) ed a disporlo ribaltato, dopo due successive rotazioni di 90? degli alberi (29,30), in alimentazione alla stazione di taglio (2) successiva.
  8. 8. - Macchina secondo la rivendicazione 7, in cui i sudcfetti alberi (29,30) sono atti a compiere rotazioni intermittenti, e alternativamente, di 90" nello stesso senso, la loro distanza essendo inferiore al doppio della lunghezza di un singolo braccio (31,32), i suddetti bracci (31,32) radialmente sporgenti da un albero (29,30) essendo sfalsati rispetto a quelli sporgenti dall 1altro.
  9. 9. - Macchina secondo le rivendicazioni 1 ?e 2, in cui i suddetti mezzi di allineamento del massello comprendono, per ogni stazione di taglio (1,2), un nastro (36) continuo verticale, scorrevole lateralmente ed al di sopra del suddetto trasportatore a nastro (4,5) su di un piano di appoggio (40) verticale munito di sporgenze (40a) longitudinali, ed una fila di rulli pressori (39) disposti sull'altro lato del trasportatore a nastro (4,5) ed ad una distanza dal suddetto nastro verticale (36) sostanzialmente uguale allo spessore del massello avanzante sul suddetto trasportatore a nastro (4,5), detti rulli pressori (39) essendo atti a forzare elasticamente il suddetto massello contro il nastro verticale (36) ed il relativo piano d 'appoggio i(4Oa).
  10. 10. - Macchina secondo la rivendicazione 9,in cui il suddetto nastro verticale (36) ed il trasportatore a nastro (4,5) presentano la stessa velocit? di avanzamento nel medesimo senso.
  11. 11. - Macchina secondo al rivendicazione 9, in cui la posizione del suddetto nastro verticale (36) e dei suddetti rulli pressori (39) rispetto al trasportatore a nastro (4,5) ? regolabile.
  12. 12. - Macchian secondo le rivendicazioni 1 e 2 in cui i piani inclinati (6,7) su cui scorrono i relativi trasportatori a nastro (4,5) sono registrabili sia in inclinazione che in altezza rispetto all'incastellatura (3).
  13. 13. - Macchina secondo la rivendicazione 4 in cui i suddetti alberi (17) sono connessi per la loro estremit? ad una rete di distribuzione di fluido refrigeranre e sono provvisti nel loro interno di un condotto (54) di afflusso di detto fluido refrigerante ai dischi diamantati (15,16), sulle cui superfici uniformemente detto fluido si distribuisce fuoriuscendo da appositi fori radiali (55) opportunamente previsti in corrispondenza della zona di fissaggio dei dischi stessi.
  14. 14. - Macchina per il taglio di semilavorati in marmo, pietre, graniti e simili, in particolare sotto forma di masselli parallelepipedi, sostanzialmente come sopra descritto ed illustrato nelle figure annesse,
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