IT202200000605U1 - Battente per una porta - Google Patents

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IT202200000605U1 IT202022000000605U IT202200000605U IT202200000605U1 IT 202200000605 U1 IT202200000605 U1 IT 202200000605U1 IT 202022000000605 U IT202022000000605 U IT 202022000000605U IT 202200000605 U IT202200000605 U IT 202200000605U IT 202200000605 U1 IT202200000605 U1 IT 202200000605U1
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Inventor
Adriano Zanotelli
Karl Ninz
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Ninz Spa
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILIT? dal titolo: "Battente per una porta?
DESCRIZIONE
L?invenzione riguarda un battente per una porta secondo il preambolo della rivendicazione 1. Un tale battente per una porta comprende:
. una coppia di lastre in metallo, le quali sono disposte parallelamente una di fronte all'altra in una posizione reciproca nella quale le loro superfici interne delimitano tra loro uno spazio interno, mentre le loro superfici esterne formano i due lati frontali in vista del battente ed i loro bordi, piegati almeno una volta, formano le pareti laterali del battente, e
. mezzi di fissaggio, per mantenere le due lastre in detta loro posizione reciproca.
Di solito i mezzi di fissaggio sono costituiti da saldature, grazie alle quali le due lastre vengono bloccate nella loro posizione reciproca per il fatto di essere fissate direttamente una all'altra. Dato che l'esecuzione di tali saldature rovinerebbe un eventuale strato di vernice che sia gi? stato applicato alle lastre, bisogna prima eseguire le saldature e poi verniciare l?assieme composto dalle due lastre che sono gi? state fissate nella loro posizione reciproca.
Sarebbe invece vantaggioso potere bloccare le due lastre nella loro posizione reciproca senza prevedere necessariamente delle saldature, il che permetterebbe di bloccare le due lastre nella loro posizione reciproca dopo che le lastre sono state verniciate. La verniciatura separata delle due lastre, cio? ciascuna lastra da sola, ? infatti meno impegnativa, sia per il minore peso sia per il minore consumo di energia di riscaldamento, della verniciatura dell?assieme composto dalle due lastre gi? fissate in posizione.
I seguenti documenti KR 980 003 401 U, DE 946 261 C, US 2003/140587 A1 e US2016/032640 A1 mostrano dei battenti, i cui mezzi di fissaggio rappresentano un?alternativa alle semplici saldature precedentemente descritte. Per questi battenti, i mezzi di fissaggio comprendono, in accordo al preambolo della rivendicazione 1 della presente invenzione:
. un telaio di collegamento, il quale ? disposto in detto spazio interno e presenta una pluralit? di sedi di ancoraggio, le quali sono a loro volta disposte su superfici del telaio di collegamento che sono rivolte verso le superfici interne delle lastre, l?apertura di ciascuna sede di ancoraggio essendo un'apertura oblunga a sezione variabile; e
. una pluralit? di corpi di collegamento, i quali sono disposti sulle superfici interne delle due lastre e ciascuno dei quali presenta una testa che ? posizionata e trattenuta in una rispettiva sede di ancoraggio.
In generale, ? di interesse per il progresso che con riferimento ad uno specifico prodotto venga sviluppato il numero massimo possibile di alternative tecniche con riferimento alla sua struttura ed alla sua produzione. Ci? vale anche per i battenti per le porte.
Il compito alla base della presente invenzione consiste quindi nello sviluppare in modo tale un battente per una porta del genere indicato inizialmente, che la produzione del battente sia pi? semplice e di conseguenza pi? economica di quella attuale, permettendo di fissare in modo facile e affidabile le due lastre nella loro posizione reciproca senza la necessit? di prevedere a tale scopo delle saldature che potrebbero danneggiare la loro verniciatura.
Secondo l'invenzione questo compito viene risolto, se un battente di una porta presentante le caratteristiche indicate nel preambolo della rivendicazione 1 presenta in aggiunta anche le caratteristiche indicate nella parte distintiva della rivendicazione 1.
Se i mezzi di fissaggio sono come quelli previsti secondo l?invenzione ? infatti possibile, mediante un semplice spostamento reciproco tra una lastra ed il telaio di collegamento, collegare indipendentemente una dall?altra ciascuna delle due lastre al telaio di collegamento. A tale scopo ? infatti sufficiente inserire la testa di ciascun corpo di collegamento della lastra nella rispettiva sede di ancoraggio avente apertura a sezione variabile presente sul telaio di collegamento, e precisamente nella porzione della sede di ancoraggio la cui apertura ? sufficientemente grande da accogliere la testa, ed effettuare poi, parallelamente alla direzione longitudinale del battente, un movimento reciproco di traslazione tra la lastra ed il telaio di collegamento. Lo spostamento dei corpi di collegamento lungo le rispettive sedi di ancoraggio fa s? che le loro teste si portino nelle porzioni di queste sedi di ancoraggio la cui apertura ? pi? piccola delle teste dei corpi di collegamento, per cui le teste dei corpi di collegamento vengono trattenute ed in tal modo la lastra viene unita al telaio di collegamento.
Il fatto che il telaio di collegamento sia disposto nello spazio interno delimitato dalle superfici interne delle due lastre, permette che il collegamento abbia luogo tra il telaio di collegamento ed il lato interno di ciascuna lastra, cio? quello non verniciato che non rimane in vista, per cui l?altro lato della lastra, cio? quello esterno che ? stato verniciato, non viene danneggiato in alcun modo dall?esecuzione di questo collegamento. Collegando in modo autonomo ciascuna lastra al telaio di collegamento si fissano anche in posizione reciproca le due lastre, per cui nel caso del battente di una porta secondo l?invenzione le due lastre non sono fissate in posizione reciproca solo per il fatto di essere collegate direttamente una all?altra sui bordi, come accade nella tecnica nota, ma anche per il fatto che ciascuna di esse ? collegata ad un terzo elemento, cio? al telaio di collegamento. Un ulteriore aspetto molto importante che distingue ulteriormente il battente per una porta secondo l?invenzione riguarda l?apertura passante che ? prevista molto spesso nei battenti e nella quale viene solitamente posizionata una lastra di vetro, in modo da realizzare una sorta di finestra per guardare attraverso la porta chiusa. Nel caso della tecnica nota una tale lastra di vetro viene tenuta in posizione applicando sui lati frontali del battente degli elementi aggiuntivi. Si tratta tipicamente di elementi a cornice che sporgono dalla superficie del battente.
Nel caso dell?invenzione ? invece possibile rinunciare all?utilizzo di tali cornici o di equivalenti elementi aggiuntivi applicati dall?esterno sui lati frontali del battente. Secondo l'invenzione infatti, il telaio di collegamento delimita al proprio interno uno spazio vuoto e le due aperture, una per ciascuna lastra, che sono previste per realizzare la sopra citata apertura passante del battente, sono entrambe pi? piccole di questo spazio vuoto. Queste caratteristiche permettono un?operazione che non ? possibile effettuare con la tecnica nota: esse permettono infatti l'inserimento della lastra di vetro nell?apertura passante del battente prima che le due lastre vengano fissate nella loro posizione reciproca e non dopo, come avviene nella tecnica nota. In tal modo si ottiene il grande vantaggio, all'atto della produzione, di potere realizzare un battente dotato di finestra gi? nel completamento della normale linea di assemblaggio in fabbrica, senza che siano necessarie successive ulteriori lavorazioni, magari sul luogo di installazione della porta.
Per inserire la lastra di vetro nell?apertura passante, la si inserisce nello spazio vuoto del telaio di collegamento e poi la si fissa direttamente al telaio di collegamento, ad esempio incollandola. All?atto del successivo fissaggio delle due lastre nella loro posizione reciproca, la lastra di vetro che ? posizionata nello spazio vuoto del telaio di collegamento si trova quindi, grazie al telaio di collegamento, gi? nell?apertura passante del battente. Inoltre il fatto che le aperture delle due lastre siano pi? piccole dello spazio vuoto comporta che nella loro posizione reciproca le due lastre si sovrappongano parzialmente al corpo di riempimento, il che rende molto bello dal punto di vista estetico il lato frontale del battente per una porta. Si intende che il corpo di riempimento pu? essere, a seconda delle esigenze, anche diverso dalla tipica lastra di vetro. Pu? essere ad esempio un corpo di riempimento che permette un ricambio dell?aria ed essere quindi un corpo forato, come ad esempio una griglia metallica, oppure un dispositivo, come ad esempio una ventola. Il corpo di riempimento pu? per? essere anche un pannello elettroluminescente, per comunicare o segnalare, o un pannello irradiante calore.
Come detto ? possibile, ma non necessario rinunciare all'utilizzo di cornici o di equivalenti elementi aggiuntivi applicati dall?esterno sui lati frontali del battente.
Secondo una specifica forma di realizzazione dell?invenzione infatti, prevedendo su un elemento a cornice dei mezzi di fissaggio analoghi a quelli previsti sulle lastre ? possibile collegare, in maniera simile alle lastre, anche un elemento a cornice e precisamente mediante un semplice spostamento reciproco tra l'elemento a cornice e l?assieme costituito dalle lastre e dall?elemento di collegamento. ? infatti sufficiente inserire, nella medesima maniera spiegata in precedenza con riferimento alle lastre, la testa di ciascun elemento di collegamento dell'elemento a cornice nella rispettiva sede di ancoraggio avente apertura a sezione variabile presente sul telaio di collegamento. Ci? ? reso possibile dal fatto che nella rispettiva lastra, sulla quale viene applicato l?elemento a cornice, sono previsti a tale scopo appositi fori passanti che permettono il passaggio degli elementi di collegamento attraverso la lastra e l'ancoraggio delle loro teste nelle sedi di ancoraggio.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche dell'invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue di esempi di realizzazione di un battente per una porta secondo l'invenzione, che sono illustrati a puro titolo esemplificativo e indicativo, ma non certo limitativo, sulla base degli allegati disegni. Nei disegni le varie figure sono rappresentate per esigenze di rappresentazione in scale diverse tra loro e mostrano schematicamente:
la fig. 1 una vista frontale del battente per una porta secondo l'invenzione, nella quale ? visibile il lato esterno di una delle due lastre;
la fig. 2 la vista in sezione lungo la linea di sezione S1-S1 della fig. 1;
la fig.3 la vista frontale del battente per una porta della fig. 1 , avendo per? tolto una lastra, in modo da mostrare lo spazio interno del battente, il telaio di collegamento e la superficie interna dell'altra lastra del battente;
le fig. 4 e 5 una rappresentazione in prospettiva, interrotta due volte, della superfice interna della lastra visibile in fig. 1 rispettivamente della superficie interna della lastra visibile in fig. 3;
le fig. 6 e 7 una rappresentazione in prospettiva del telaio di collegamento visibile in fig. 3 ed una rappresentazione in prospettiva di una zona di questo telaio di collegamento, nella quale ? presente una sede di ancoraggio avente apertura a sezione variabile;
la fig. 8 la vista in prospettiva di una sezione lungo la linea di sezione S2-S2 della fig. 6;
la fig. 9 una vista frontale analoga alla fig. 3, nel caso di un secondo esempio di realizzazione del battente per una porta secondo l'invenzione;
le fig.10 e 11 una rappresentazione in prospettiva, interrotta due volte, della superfice interna della lastra visibile in fig. 1 rispettivamente della superficie interna della lastra visibile in fig. 9;
le fig. 12 e 13 una rappresentazione in prospettiva del telaio di collegamento visibile in fig. 6 ed una rappresentazione in prospettiva di una zona di questo telaio di collegamento, nella quale ? presente un?ulteriore sede di ancoraggio avente apertura a sezione variabile;
la fig. 14 la vista in prospettiva di una sezione lungo la linea di sezione S3-S3 della fig. 12; la fig. 15 la rappresentazione in prospettiva della sezione lungo la linea di sezione S1-S1 di fig. 1 ; la fig. 16 una rappresentazione in prospettiva di un particolare della fig. 15;
la fig. 17 una vista frontale analoga alla fig. 1nel caso di una seconda forma di realizzazione del battente per una porta secondo l?invenzione;
la fig. 18 la vista in sezione lungo la linea di sezione S4-S4 della fig. 17;
la fig. 19 la rappresentazione in prospettiva, analoga alla fig. 15, della sezione lungo la linea di sezione S4-S4 della fig. 17;
la fig. 20 una rappresentazione in prospettiva dell?elemento a cornice visibile nella fig.19, in particolare del sul lato non visibile in fig. 19; e
la fig. 21 una rappresentazione in prospettiva di un particolare della fig. 19.
Nelle figure ? stato rappresentato un battente per una porta comprendente una coppia di lastre in metallo 1 ,2, disposte parallelamente una di fronte all'altra in una posizione reciproca, e mezzi di fissaggio, per mantenere le due lastre 1,2 nella loro posizione reciproca. Un tale battente sarebbe ad esempio adatto ad essere utilizzato come battente per una porta tagliafuoco.
Le superfici interne 1a,2a delle due lastre 1,2 delimitano tra loro uno spazio interno 3, mentre le superfici esterne 1b,2b delle due lastre 1,2 formano i due lati frontali in vista del battente. I bordi delle due lastre 1 ,2, che sono piegati almeno una volta, formano invece le pareti laterali del battente. Come ? stato rappresentato ad esempio nella fig. 2, questi bordi piegati si sovrappongono parzialmente, in modo che le porzioni sovrapposte di essi possano essere eventualmente unite mediante collegamenti a vite o rivetti previsti appositamente.
I sopra citati mezzi di fissaggio comprendono un telaio di collegamento 5 e una pluralit? di corpi di collegamento 7.
Il telaio di collegamento 5 ? disposto nello spazio interno 3 delimitato dalle due superfici interne 1a,2a delle lastre 1 ,2, si veda ad esempio la fig. 2, e presenta una pluralit? di sedi di ancoraggio 6, le quali sono disposte su superfici 5a del telaio di collegamento 5 che sono rivolte proprio verso le superfici interne 1a,2a. Come si vede in particolare nella fig. 7 l'apertura di ciascuna sede di ancoraggio 6 ? un?apertura oblunga a sezione variabile.
I corpi di collegamento 7 sono invece disposti sulle superfici interne 1a,2a delle due lastre 1 ,2 e si estendono partendo da queste 1a,2a, come ? visibile nelle fig. 4 e 5. Ciascun corpo di collegamento 7 presenta una testa e per realizzare l'unione tra ciascuna lastra 1 ,2 ed il telaio di collegamento 5 questa testa ? posizionata e trattenuta in una rispettiva sede di ancoraggio 6, come ? stato rappresentato in fig. 2. Una preferita forma per questi corpi di collegamento 7 ? quella a fungo, visibile proprio in fig. 2. Essi 7 sono preferibilmente saldati alle lastre 1 ,2.
La pluralit? di sedi di ancoraggio 6 ? formata da una pluralit? di intagli, previsti su dette superfici 5a del telaio di collegamento 5, e da una pluralit? di elementi di ancoraggio 8. Ciascuno di questi ultimi 8 presenta, come ? visibile in particolare nelle fig. 7 e 8, due porzioni, in ciascuna delle quali ? presente un foro passante oblungo a sezione variabile. Pi? in particolare ciascun elemento di ancoraggio 8 ? formato da una lamina piegata in modo squadrato a forma di una C e i sopra citati fori passanti a sezione variabile sono previsti nelle due porzioni delia lamina che sono parallele tra loro. I bordi di queste due porzioni sono piegati uno verso l?altro, in modo da realizzare un elemento di ancoraggio 8 che pu? essere agganciato a scatto al telaio di collegamento 5. A tale scopo ? sufficiente divaricare l?elemento di ancoraggio 8, applicarlo al telaio di collegamento 5 e poi lasciarlo tornare elasticamente nella sua posizione iniziale.
Ciascun elemento di ancoraggio 8 pu? quindi essere applicato al telaio di collegamento 5 in modo che le sue due sopra citate porzioni siano posizionate sopra due rispettivi intagli che si trovano su superfici 5a opposte del telaio di collegamento 5.
La sopra citata pluralit? di sedi di ancoraggio 6 ? formata dalla sopra citata pluralit? di elementi di ancoraggio 8 e da una pluralit? di intagli, previsti sulle superfici 5a del telaio di collegamento 5 che sono rivolte verso le superfici interne 1a,2a delle lastre 1,2, cio? le medesime superfici 5a sui cui sono previste le sedi di ancoraggio 6. Infatti, si vedano le fig. 6-8, ogni sede di ancoraggio 6 ? formata dal fatto che su un rispettivo intaglio ? posizionata una porzione, dotata di detto foro passante oblungo, di un rispettivo elemento di ancoraggio 8.
Visto in pianta il telaio di collegamento 5 ? a forma di cornice, si vedano le fig. 3 e 6, e presenta due porzioni di telaio che sono disposte parallelamente all?asse longitudinale A-A del battente e due porzioni di telaio che sono disposte trasversalmente all?asse longitudinale A-A. Questa forma a cornice permette di avere un telaio di collegamento pi? leggero di uno pieno e di risparmiare materiale. Le sedi di ancoraggio 6 sono distribuite sulle due porzioni di telaio che sono disposte parallelamente all'asse longitudinale A-A del battente ed il loro numero ? almeno pari a quello dei corpi di collegamento 7, in modo che ad ogni corpo di collegamento 7 corrisponda una sede di ancoraggio 6. Il numero delle sedi di ancoraggio 6 pu? per? essere anche pi? grande di quello dei corpi di collegamento 7, come verr? spiegato nel seguito con riferimento ad una seconda forma di realizzazione del battente.
Nelle fig. 4 e 5 e nella fig. 3 le lastre 1 ,2 ed il telaio di collegamento 5 sono rappresentati con interruzioni, per segnalare che le loro dimensioni, il numero delle sedi di ancoraggio 6 ed il numero dei corpi di collegamento 7 possono variare di volta in volta, in quanto vengono determinati in base alle caratteristiche del battente, ad esempio alle sue dimensioni ed al suo peso, che dipendono a loro volta dal tipo di porta. Ad esempio il battente per una porta tagliafuoco sar? diverso dal battente per una porta blindata.
Per irrigidire il telaio di collegamento 5, si veda la fig. 12, possono essere previsti anche due corpi oblunghi 9 disposti trasversalmente all'asse longitudinale A-A del battente, uno dei quali 9 ? unito ad una delle due porzioni di telaio che sono disposte trasversalmente all?asse longitudinale A-A del battente, mentre l'altro ? unito all'altra di queste due porzioni di telaio. Ciascun corpo oblungo 9 ? pi? lungo della porzione di telaio a cui ? unito.
Nel caso siano previsti i due corpi oblunghi 9 i mezzi di fissaggio comprendono in aggiunta una pluralit? di ulteriori sedi di ancoraggio 10 e una pluralit? di ulteriori corpi di collegamento 11. Le ulteriori sedi di ancoraggio 10 sono disposte, si veda la fig. 12, sia sulle sopra citate superfici 5a del telaio di collegamento 5 sia su superfici 9a dei corpi oblunghi 9 che sono rivolte verso le superfici interne 1a,2a delle lastre 1,2. L?apertura di ciascuna ulteriore sede di ancoraggio ? un'apertura oblunga a sezione variabile, come ? stato rappresentato ad esempio nella fig. 13. Gli ulteriori corpi di collegamento 11 sono invece disposti, si vedano le fig. 10 e 11 , sulle superfici interne 1 a,2a delle due lastre 1 ,2 e si estendono partendo da queste 1 a,2a. Ciascun ulteriore corpo di collegamento 11 presenta una testa che ? posizionata e trattenuta in una rispettiva ulteriore sede di ancoraggio 10, analogamente a quanto accade con la testa di ciascun corpo di collegamento 7 che ? posizionata e trattenuta in una rispettiva sede di ancoraggio 6. Analogamente ai corpi di collegamento 7, anche per gli ulteriori corpi di collegamento 11 la forma preferita ? quella a fungo, visibile in fig. 18, ed anche essi 11 sono preferibilmente saldati alle lastre 1,2.
La pluralit? di ulteriori sedi di ancoraggio 10 ? formata dalla pluralit? di ulteriori elementi di ancoraggio 12 e da una pluralit? di ulteriori intagli, previsti sulle superfici del telaio di collegamento 5 e dei corpi oblunghi 9 che sono rivolte verso le superfici interne 1a,2a delle lastre 1,2, cio? sulle superfici 5a e 9a. Per quanto riguarda gli ulteriori elementi di ancoraggio 12, ciascuno di essi presenta, analogamente agli elementi di ancoraggio 8, due porzioni in ciascuna delle quali ? presente un foro passante oblungo a sezione variabile. Questi ulteriori elementi di ancoraggio 12 sono strutturati, si veda la fig. 14, come gli elementi di ancoraggio 8 alla cui descrizione si rimanda e differiscono da questi ultimi 8 solamente per le dimensioni. Gli ulteriori elementi di ancoraggio 12 sono infatti pi? grandi degli elementi di ancoraggio 8, in modo che possano esercitare in aggiunta anche una funzione di collegamento; essi 12 possono infatti essere utilizzati anche per unire tra loro il telaio di collegamento 5 e i corpi oblunghi 9.
Ogni ulteriore sede di ancoraggio 11 ? formata dal fatto che su un rispettivo ulteriore intaglio ? posizionata una porzione, dotata di detto foro passante oblungo, di un rispettivo ulteriore elemento di ancoraggio 12, si vedano le fig. 12-14.
Un aspetto molto importante ? costituito dal fatto che il telaio di collegamento 5 delimita al proprio interno uno spazio vuoto 13, nel quale pu? essere inserito un corpo di riempimento 14, e che ciascuna delle due lastre 1,2 presenta una rispettiva apertura 15,16 che ? pi? piccola dello spazio vuoto 13, si vedano le fig. 4-6.
La posizione di queste aperture 15,16 ? tale che quando il battente per una porta ? costruito, cio? quando le due lastre 1 ,2 si trovano nella loro posizione reciproca, le due aperture 15,16 e lo spazio vuoto 13, che ? disposto tra di loro 15,16 sono reciprocamente affacciati e allineati e formano un?apertura passante del battente, nella quale ? inserito il corpo di riempimento 14.
Un tale corpo di riempimento 14 pu? essere, a seconda delle esigenze, molto diverso da un battente all?altro.
Pu? essere una lastra di vetro, per potere guardare attraverso il battente senza dovere aprire la porta o per fare passare la luce attraverso il battente, oppure un corpo forato, come ad esempio una griglia metallica, per permettere il passaggio dell?aria e garantire un ricambio di aria. A tale riguardo il corpo di riempimento 14 potrebbe essere anche un dispositivo di ventilazione pi? complesso, ad esempio una ventola azionata elettricamente.
Il corpo di riempimento 14 potrebbe per? essere anche un pannello elettroluminescente, ad esempio un'insegna luminosa riportante una scritta o un segnale, oppure un pannello radiante, in particolare un pannello che irradia calore, ad esempio a seguito del surriscaldamento di una resistenza elettrica.
Il corpo di riempimento 14 pu? essere fissato direttamente, ad esempio pu? essere incollato, alle pareti interne del telaio di collegamento 5.
Le aperture 15,16 sono pi? piccole dello spazio vuoto 13, si vedano le fig. 15 e 16. In tal caso le lastre 1,2 si sovrappongono parzialmente al corpo di riempimento 14, il che rende molto elegante dal punto di vista estetico il lato frontale del battente e garantisce che sia sigillato in modo ottimale. La presente invenzione comprende anche una seconda forma di realizzazione del battente, alla quale si riferiscono le fig. 17-21 , nel caso della quale ? prevista almeno un elemento a forma di cornice 17, il quale presenta su una sua superficie una pluralit? di elementi di collegamento 17a, si veda la fig. 20, ciascuno dei quali ? dotato di una testa.
Anche nel caso di questa forma di realizzazione il telaio di collegamento 5 delimita al proprio interno uno spazio vuoto 13, nel quale pu? essere inserito un corpo di riempimento 14, e le due lastre 1,2 presentano una rispettiva apertura 15?, 16?. Inoltre, anche in questo caso nella posizione reciproca delle due lastre 1,2 le due aperture 15?, 16? e lo spazio vuoto 13, che ? disposto tra di loro 15?, 16', sono reciprocamente affacciati e allineati e formano un'apertura passante del battente, nella quale ? inserito il corpo di riempimento 14.
Diversamente dalle precedenti forme di realizzazione per?, una, a scelta, delle due lastre 1,2 presenta una apertura 15? che ? grande almeno come lo spazio vuoto 13, mentre l'altra lastra presenta un?apertura 16' che ? pi? piccola dello spazio vuoto 13. In aggiunta a ci?, la lastra che presenta l?apertura 15? grande almeno come lo spazio vuoto 13 presenta una pluralit? di fori passanti 18, si veda la fig. 19. Attraverso questi fori passanti 18 si estendono gli elementi di collegamento 17a, in modo che le loro rispettive teste siano posizionate e trattenute in rispettive sedi di ancoraggio 6 del telaio di collegamento 5, come ? rappresentato nelle fig. 21. Si intende, come ? stato accennato in precedenza, che nel caso di questa seconda forma di realizzazione il numero di sedi di ancoraggio 6 previste sar? maggiore del numero di corpi di collegamento 7 previsti, in modo da permettere il posizionamento nelle sedi di ancoraggio 6 sia delle teste dei corpi di collegamento 7 delle lastre 1,2 sia delle teste degli elementi di collegamento 17a dell'elemento a cornice 17.
L'elemento a cornice 17 viene facilmente applicato per mezzo dei medesimi movimenti illustrati in precedenza con riferimento alle due lastre 1,2. Esso 17 ? quindi altrettanto facilmente smontabile invertendo i movimenti di montaggio, per potere accedere al corpo di riempimento 14 disposto nello spazio interno 13 del telaio di collegamento 5. Pertanto, sebbene la presenza dell?elemento a cornice 17 possa pregiudicare un poco l?aspetto estetico del battente rispetto alla prima forma di realizzazione nella quale esso 17 non ? previsto, la sua previsione ? da prendere in considerazione in quei luoghi di installazione del battente ove il corpo di riempimento 14 ? molto sollecitato ed ha bisogno di regolare manutenzione o viene frequentemente sostituito.
Infine, come si vede nelle fig. 6 e 12, ogni elemento di ancoraggio 8 ed ogni ulteriore elemento di ancoraggio 10 presenta dei fori di alleggerimento 19. Questi fori di alleggerimento 19 riducono la massa degli elementi di ancoraggio 8 e degli ulteriori elementi di ancoraggio 12, che di solito sono in metallo, nel caso il battente per una porta sia il battente di una porta tagliafuoco, in quanto i fori di alleggerimento 19 riducono la massa del materiale che trasmette il calore e quindi riducono anche la trasmissione del calore che ha luogo attraverso il battente.

Claims (14)

RIVENDICAZIONI
1. Battente per una porta comprendente:
. una coppia di lastre in metallo (1,2), le quali sono disposte parallelamente una di fronte all'altra in una posizione reciproca nella quale le loro superfici interne (1a,2a) delimitano tra loro uno spazio interno (3), mentre le loro superfici esterne (1b,2b) formano i due lati frontali in vista del battente ed i loro bordi, piegati almeno una volta, formano le pareti laterali (4) del battente, e
. mezzi di fissaggio, per mantenere le due lastre (1,2) in detta loro posizione reciproca, i quali comprendono:
. un telaio di collegamento (5), il quale ? disposto in detto spazio interno (3) e presenta una pluralit? di sedi di ancoraggio (6), le quali sono a loro volta disposte su superfici (5a) del telaio di collegamento (5) che sono rivolte verso le superfici interne (1a,2a) delle lastre (1 ,2), l?apertura di ciascuna sede di ancoraggio (6) essendo un?apertura oblunga a sezione variabile; e
. una pluralit? di corpi di collegamento (7), i quali sono disposti sulle superfici interne (1a,2a) delle due lastre (1,2) e ciascuno dei quali (7) presenta una testa che ? posizionata e trattenuta in una rispettiva sede di ancoraggio (6),
caratterizzato dal fatto che esso comprende anche una pluralit? di elementi di ancoraggio (8), ciascuno dei quali presenta due porzioni in ciascuna delle quali ? presente un foro passante oblungo a sezione variabile, che detta pluralit? di sedi di ancoraggio (6) ? formata da detta pluralit? di elementi di ancoraggio (8) e da una pluralit? di intagli, previsti su dette superfici (5a) del telaio di collegamento (5), che ogni sede di ancoraggio (6) ? formata dal fatto che su un rispettivo intaglio ? posizionata una porzione, dotata di detto foro passante oblungo, di un rispettivo elemento di ancoraggio (8), che ciascun elemento di ancoraggio (8) ? formato da una rispettiva lamina piegata in modo squadrato a forma di una C e che detti fori passanti a sezione variabile sono previsti nelle due porzioni della lamina che sono parallele tra loro ed i bordi di queste due porzioni sono piegati uno verso l?altro.
2. Battente per una porta secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che visto in pianta il telaio di collegamento (5) ? a forma di cornice e presenta due porzioni di telaio che sono disposte parallelamente all'asse longitudinale (A-A) del battente e due porzioni di telaio che sono disposte trasversalmente a detto asse longitudinale (A-A) e che dette sedi di ancoraggio (6) sono distribuite sulle due porzioni di telaio che sono disposte parallelamente all'asse longitudinale (A-A) del battente.
3. Battente per una porta secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che esso comprende anche due corpi oblunghi (9) disposti trasversalmente all'asse longitudinale (A-A) del battente, uno dei quali (9) ? unito ad una delle due porzioni di telaio che sono disposte trasversalmente a detto asse longitudinale (A-A), mentre l'altro ? unito all?altra di queste due porzioni di telaio e che ciascun corpo oblungo (9) ? pi? lungo della porzione di telaio a cui ? unito.
4. Battente per una porta secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio comprendono in aggiunta:
. una pluralit? di ulteriori sedi di ancoraggio (10), disposte sia su dette superici (5a) del telaio di collegamento (5) sia su superici (9a) dei corpi oblunghi (9) che sono rivolte verso le superici interne (1a,2a) delle lastre (1,2), l?apertura di ciascuna ulteriore sede di ancoraggio (10) essendo un'apertura oblunga a sezione variabile; e
. una pluralit? di ulteriori corpi di collegamento (11), i quali sono disposti su dette superici interne (1a,2a) delle due lastre (1,2) e ciascuno dei quali (11) presenta una testa che ? posizionata e trattenuta in una rispettiva ulteriore sede di ancoraggio (10).
5. Battente per una porta secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che esso comprende anche una pluralit? di ulteriori elementi di ancoraggio (12), ciascuno dei quali presenta due porzioni in ciascuna delle quali ? presente un foro passante oblungo a sezione variabile, che detta pluralit? di ulteriori sedi di ancoraggio (11) ? formata da detta pluralit? di ulteriori elementi di ancoraggio (12) e da una pluralit? di ulteriori intagli, previsti su dette superfici (5a) del telaio di collegamento (5) e su dette superfici (9a) dei corpi oblunghi (9), e che ogni ulteriore sede di ancoraggio (11) ?. formata dal fatto che su un rispettivo ulteriore intaglio ? posizionata una porzione, dotata di detto foro passante oblungo, di un rispettivo ulteriore elemento di ancoraggio (12).
6. Battente per una porta secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che ciascun ulteriore elemento di ancoraggio (12) ? formato da una rispettiva lamina piegata in modo squadrato a forma di una C e che detti fori passanti a sezione variabile sono previsti nelle due porzioni della lamina che sono parallele tra loro ed i bordi di queste due porzioni sono piegati uno verso l'altro.
7. Battente per una porta secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che il telaio di collegamento (5) delimita al proprio interno uno spazio vuoto (13) nel quale ? inserito un corpo di riempimento (14), che ciascuna delle due lastre (1,2) presenta una rispettiva apertura (15,16) che ? pi? piccola dello spazio vuoto (13) e che in detta posizione reciproca delle due lastre (1,2) le due aperture (15,16) e lo spazio vuoto (13), che ? disposto tra di loro (15,16), sono reciprocamente affacciati e allineati e formano un'apertura passante del battente, nella quale ? inserito detto corpo di riempimento (14).
8. Battente per una porta secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che esso comprende anche un elemento a forma di cornice (17), il quale presenta su una sua superficie una pluralit? di elementi di collegamento (17a) ciascuno dei quali (17a) ? dotato di una testa, che il telaio di collegamento (5) delimita al proprio interno uno spazio vuoto (13) nel quale ? inserito un corpo di riempimento (14), che una, a scelta, delle due lastre (1 ,2) presenta un?apertura (15?) che ? grande almeno come lo spazio vuoto (13), mentre l?altra lastra presenta un?apertura (16') che ? pi? piccola dello spazio vuoto (13) e che in detta posizione reciproca delle due lastre (1 ,2) le due aperture (15?, 16?) e lo spazio vuoto (13), che ? disposto tra di loro (15?, 16'), sono reciprocamente affacciati e allineati e formano un?apertura passante del battente, nella quale ? inserito detto corpo di riempimento (14), detta lastra che presenta l?apertura (15?) grande almeno come lo spazio vuoto (13) presentando una pluralit? di fori passanti (18) attraverso i quali (18) si estendono gli elementi di collegamento (17a) affinch? le loro rispettive teste siano posizionate e trattenute in rispettive sedi di ancoraggio (6) del telaio di collegamento (5),
9. Battente per una porta secondo una delle rivendicazioni da 3 a 8, caratterizzato dal fatto che negli elementi di ancoraggio (8) e negli ulteriori elementi di ancoraggio (12) sono presenti dei fori di alleggerimento (19).
10. Battente per una porta secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto corpo di riempimento (14) ? una lastra di vetro.
11. Battente per una porta secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto corpo di riempimento (14) ? un corpo forato.
12. Battente per una porta secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto corpo di riempimento (14) ? un dispositivo di ventilazione.
13. Battente per una porta secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto corpo di riempimento (14) ? un pannello elettroluminescente.
14. Battente per una porta secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che detto corpo di riempimento (14) ? un pannello radiante.
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