IT202200000248A1 - Dispositivo antibrina - Google Patents

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IT202200000248A1
IT202200000248A1 IT102022000000248A IT202200000248A IT202200000248A1 IT 202200000248 A1 IT202200000248 A1 IT 202200000248A1 IT 102022000000248 A IT102022000000248 A IT 102022000000248A IT 202200000248 A IT202200000248 A IT 202200000248A IT 202200000248 A1 IT202200000248 A1 IT 202200000248A1
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
    • A01G13/00Protecting plants
    • A01G13/06Devices for generating heat, smoke or fog in gardens, orchards or forests, e.g. to prevent damage by frost

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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
?DISPOSITIVO ANTIBRINA?
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un dispositivo antibrina e antigelo per prevenire danni causati alle piante dalla brina e/o dal gelo. In particolare, il dispositivo antibrina secondo l?invenzione ? destinato ad essere utilizzato soprattutto durante il periodo di fioritura di piante arboree da frutto, di vigneti pregiati e altro per prevenire i danni causati dalla brina e/o dal gelo.
Sono noti differenti tipologie di dispositivi antibrina, che devono essere posizionati tra le file di piante, in modo da riscaldare l?aria circostante e prevenire i danni da brina.
Una prima tipologia di dispositivi antibrina comprende un bruciatore a gasolio per generare aria calda e una turbina per diffondere l?aria calda verso le piante. Il bruciatore a gasolio e la turbina sono collegate ad un trattore, in modo da essere movimentate dal trattore. Inoltre, la turbina ? alimentata da una presa di potenza del trattore.
Una seconda tipologia di dispositivi antibrina comprende una candela antigelo comprendente un contenitore metallico contenente cera paraffina. Accendendo tale candela, si genera aria calda che consente di riparare le piante dalla brina.
Una terza tipologia di dispositivi antibrina comprende una stufa alimentata ad esempio a gas, a pellet, a gasolio, a olio, ecc. Tale stufa, posizionata tra le file di piante, riscalda l?aria circostante, prevenendo i danni da brina.
I dispositivi antibrina noti presentano notevoli inconvenienti. Un primo inconveniente consiste nel fatto di avere alti costi di realizzazione e di acquisto e di necessitare di manodopera specializzata per il corretto funzionamento di tali dispositivi antibrina.
Un secondo inconveniente consiste nel fatto che ? necessario che un operatore qualificato si occupi manualmente sia dell?accensione del dispositivo antibrina sia del suo corretto funzionamento. Bisogna, inoltre, considerare che il dispositivo antibrina solitamente viene utilizzato nelle ore notturne. Pertanto, tali dispositivi antibrina comportano un elevato costo di manodopera, dovuto al fatto che l?operatore deve lavorare di notte, e sono poco pratici da utilizzare.
I dispositivi antibrina sono solitamente disposti nel corridoio tra due file di piante. Un terzo inconveniente consiste nel fatto che tali dispositivi antibrina sono ingombranti ed ? necessario movimentare tali dispositivi antibrina ogni qual volta si debba liberare il corridoio tra le due file di piante, ad esempio quando si effettuano trattamenti antiparassitari.
Un quarto inconveniente consiste nel fatto che spesso tali dispositivi antibrina noti utilizzano combustibili inquinanti per produrre l?aria calda. In questo modo, oltre a produrre inquinamento, i dispositivi antibrina noti non possono essere utilizzati per riscaldare coltivazioni biologiche.
Scopo della presente invenzione ? quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota, fornendo un dispositivo antibrina che sia economico da produrre, con un ridotto costo di manodopera e pratico da utilizzare.
Altro scopo ? quello di fornire un dispositivo antibrina che sia poco ingombrante e che non occupi un notevole spazio a ridosso della fila di piante.
Ulteriore scopo ? quello di fornire un dispositivo antibrina che sia a ridotto impatto ambientale e che possa essere utilizzato anche per coltivazioni biologiche.
Tali scopi sono raggiunti in accordo all?invenzione con le caratteristiche elencate nell?annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo antibrina secondo l?invenzione ? definito dalla rivendicazione 1.
Appaiono evidenti i vantaggi del dispositivo antibrina secondo l?invenzione, in cui grazie ai fori del tubo, ? possibile far s? che il gas riscaldato, fuoriuscente dai fori, riscaldi le piante della fila di piante, in modo da evitare che si formi brina sulle piante. I fori vengono ricavati nel tubo in corrispondenza delle piante, in modo da indirizzare il gas riscaldato direttamente sulle piante.
Grazie al fatto di comprendere almeno una caldaia e almeno un tubo, destinato ad essere disposto lungo detta almeno una fila di piante, il dispositivo antibrina risulta essere economico, di semplice realizzazione e produzione e con un ridotto ingombro. In questo modo, ? possibile installare permanentemente il dispositivo antibrina in corrispondenza della fila di piante, senza che il dispositivo antibrina intralci lo spazio a ridosso della fila di piante.
Per maggiore chiarezza esplicativa, la descrizione del dispositivo antibrina secondo l?invenzione prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non limitativo, dove:
- Fig. 1 ? una vista laterale di una prima forma di realizzazione del dispositivo antibrina secondo l?invenzione;
- Fig. 2 ? una sezione di un tubo del dispositivo antibrina di Fig. 1 presa lungo un piano verticale passante per l?asse longitudinale del tubo;
- Fig. 3 ? una vista assonometrica di un apparato comprendente una pluralit? di dispositivi antibrina di Fig. 1, ognuno installato in corrispondenza di una fila di piante;
- Fig. 4 ? una vista laterale di una seconda forma di realizzazione del dispositivo antibrina secondo l?invenzione, installato in corrispondenza di una fila di piante;
- Fig. 5 ? una vista assonometrica di una variante del dispositivo antibrina di Fig. 4, installato in corrispondenza di una pluralit? di file di piante.
Con riferimento alla Fig. 1 viene descritta una prima forma di realizzazione del dispositivo antibrina secondo l?invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 100.
Il dispositivo antibrina (100) ? destinato ad essere installato in corrispondenza di una fila di piante per prevenire danni causati da brina e/o da gelo su dette piante.
Il dispositivo antibrina (100) comprende una caldaia (1), vantaggiosamente disposta in testa alla fila di piante. Vantaggiosamente, la caldaia (1) ? alimentata a gas, preferibilmente a gas GPL. La caldaia (1) ? destinata a generare gas riscaldato, comprendente vantaggiosamente anidride carbonica e vapore acqueo. Pi? precisamente, la caldaia (1) provoca la combustione del gas GPL, prelevato da una bombola collegata alla caldaia (1), e dell?aria, prelevata dall?esterno. Tale combustione genera il gas riscaldato, comprendente anidride carbonica e vapore acqueo.
Il dispositivo antibrina (100) comprende un tubo (2) orizzontale, destinato ad essere disposto lungo la fila di piante. Il tubo (2) ? sollevato da terra. Ad esempio, il tubo (2) ? collegato a fili metallici presenti lungo la fila di piante e atti a supportare tubi per l?irrigazione. Vantaggiosamente, il tubo (2) o almeno una porzione del tubo (2) prossimale alla caldaia (1) ? in un materiale resistente alle alte temperature, ad esempio in metallo. Opzionalmente, una porzione del tubo (2) distale dalla caldaia (1) pu? essere in plastica.
Il tubo (2) comprende una prima estremit? (2a) prossimale alla caldaia (1) e una seconda estremit? (2b) chiusa distale rispetto alla caldaia (1). Vantaggiosamente, la prima estremit? (2a) e la seconda estremit? (2b) del tubo sono destinate ad essere disposte in corrispondenza delle estremit? della fila di piante.
Il tubo (2) ? in comunicazione di fluido con la caldaia (1), in modo che il gas riscaldato generato dalla caldaia (1) fluisca nel tubo (2). Opzionalmente, un tubo di collegamento (28) verticale ? disposto tra la caldaia (1) e il tubo (2) ed ? in comunicazione di fluido con la caldaia (1) e con il tubo (2), in modo che il gas riscaldato, generato dalla caldaia (1), fluisca nel tubo di collegamento (28) verticale e poi nel tubo (2) orizzontale.
Opzionalmente, il dispositivo antibrina (100) comprende una o pi? ventole (3) (Fig. 2) disposte nel tubo (2) per spingere il gas riscaldato lungo il tubo (2).
Con riferimento anche alla Fig. 2, il tubo (2) comprende fori (20). Ciascun foro (20) ? destinato ad essere disposto in corrispondenza di una pianta della fila di piante, in modo che il gas riscaldato che fluisce nel tubo (2) fuoriesca dal tubo (2) attraverso i fori (20) in corrispondenza delle piante della fila di piante.
In questo modo, il gas riscaldato che fuoriesce dai fori (20) riscalda le piante della fila di piante, in modo da evitare che si formi brina e/o gelo sulle piante. I fori (20) vengono ricavati nel tubo in corrispondenza delle piante, in modo da indirizzare il gas riscaldato direttamente sulle piante.
Opzionalmente, i fori (20) sono asolati e il dispositivo antibrina (100) comprende una rete antinsetto disposta sui fori (20) del tubo, in modo da evitare che insetti entrino nel tubo (2) attraverso i fori (20).
Opzionalmente, il tubo (2) comprende una parete divisoria (21) longitudinale disposta in posizione orizzontale, in modo che il tubo (2) comprenda un primo condotto (22) superiore e un secondo condotto (23) inferiore. Opzionalmente, la parete divisoria (21) ? appoggiata su viti passanti (non mostrate in figura), montate nel tubo (2) in posizione orizzontale. Opzionalmente, i fori (20) sono ricavati in corrispondenza del secondo condotto (23), rivolti verso il basso. Il secondo condotto (23) ? chiuso mediante una paratia (21a) in corrispondenza della prima estremit? (2a) del tubo ed ? comunicante con il primo condotto (22) in corrispondenza della seconda estremit? (2b) del tubo, in modo che il gas riscaldato fuoriuscente dalla caldaia (1) sia costretto a fluire nel primo condotto (22) fino ad arrivare alla seconda estremit? (2b) del tubo, entri nel secondo condotto (23) e fuoriesca dai fori (20) del tubo rivolti verso il basso. Il gas riscaldato, fuoriuscito dai fori (20), sale verso l?alto in modo da riscaldare la pianta.
Il fatto che i fori (20) siano ricavati verso il basso ? particolarmente vantaggioso nel caso di vigneti e arbusti bassi. Inoltre, il fatto che i fori (20) siano ricavati verso il basso, fa s? che l?acqua piovana non possa entrare nel tubo (2) attraverso i fori (20).
Opzionalmente, la paratia (21a) ? in un unico pezzo con la parete divisoria (21). Vantaggiosamente, la parete divisoria (21) ? in un materiale resistente alle alte temperature, ad esempio in lamiera.
Grazie alla parete divisoria (21), ? possibile far fluire il gas riscaldato verso la seconda estremit? del tubo, in modo che il gas riscaldato fuoriesca prima dai fori in corrispondenza dell?estremit? della fila di piante distale rispetto alla caldaia (1), per poi fluire verso l?estremit? della fila di piante prossimale alla caldaia (1). Inoltre, pareti esterne del tubo (2) e la parete divisoria (21) vengono riscaldate dal gas riscaldato, contribuendo a prevenire la formazione di brina e/o gelo lungo la fila di piante.
Vantaggiosamente, il dispositivo antibrina (100) comprende: - un termometro esterno (4) disposto in corrispondenza della caldaia (1), in testa alla fila di piante, e destinato a rilevare la temperatura dell?aria in corrispondenza della fila di piante;
- un igrometro esterno (4a) disposto in corrispondenza della caldaia (1), in testa alla fila di piante, e destinato a rilevare l?umidit? dell?aria in corrispondenza di detta almeno una fila di piante; opzionalmente, il termometro esterno (4) e l?igrometro esterno (4a) sono disposti all?interno di uno stesso dispositivo;
- un dispositivo di accensione della caldaia (1) per accendere la caldaia (1);
- una termocoppia (40) vantaggiosamente disposta entro il tubo di collegamento (28) in modo da rilevare la temperatura del gas riscaldato;
- un?unit? di controllo (U), vantaggiosamente disposta all?esterno della caldaia (1).
L?unit? di controllo (U) ? collegata al termometro esterno (4) in modo da ricevere dal termometro esterno (4) un?informazione sulla temperatura dell?aria in corrispondenza della fila di piante. L?unit? di controllo (U) ? collegata all?igrometro esterno (4a) in modo da ricevere dall?igrometro esterno (4a) un?informazione sull?umidit? dell?aria in corrispondenza della fila di piante.
L?unit? di controllo (U) ? collegata al dispositivo di accensione della caldaia (1), in modo da inviare al dispositivo di accensione un segnale di attivazione quando la temperatura dell?aria in corrispondenza della fila di piante, rilevata dal termometro esterno (4), ? al di sotto di un valore di soglia, memorizzato nell?unit? di controllo (U), e quando l?umidit? dell?aria in corrispondenza della fila di piante, rilevata da detto igrometro esterno (4a), ? al di sotto di un valore di soglia, memorizzato nell?unit? di controllo (U).
L?unit? di controllo (U) ? collegata alla termocoppia (40) per ricevere dalla termocoppia (40) un?informazione sulla temperatura del gas riscaldato fuoriuscente dalla caldaia (1). Se la temperatura del gas riscaldato ? al di sotto di un valore di soglia, memorizzato nell?unit? di controllo (U), l?unit? di controllo (U) invia un segnale alla caldaia (1), in modo da prelevare una maggiore quantit? di gas GPL dalla bombola.
Inoltre, la termocoppia (40) consente di verificare se la caldaia (1) ? effettivamente accesa.
Si precisa che, in alternativa, la termocoppia (40) pu? essere disposta nel tubo (2) o nella caldaia (1).
Vantaggiosamente, l?unit? di controllo (U) comprende una batteria ricaricabile per alimentare elettricamente detta unit? di controllo (U).
Opzionalmente, il dispositivo antibrina (100) comprende, oltre al termometro esterno (4), all?igrometro esterno (4a) e alla termocoppia (40), uno o pi? dei seguenti ulteriori sensori:
- un termometro secondario (41) disposto in una posizione differente rispetto al termometro esterno (4), ad esempio a met? della fila di piante o in coda alla fila di piante, e destinato a rilevare la temperatura dell?aria lungo la fila di piante in una posizione differente rispetto al termometro esterno (4);
- un igrometro secondario (41a) disposto in una posizione differente rispetto all?igrometro esterno, ad esempio a met? della fila di piante o in coda alla fila di piante, e destinato a rilevare l?umidit? dell?aria lungo la fila di piante in una posizione differente rispetto all?igrometro esterno (4a); opzionalmente, il termometro secondario (41) e l?igrometro secondario (41a) sono disposti all?interno di uno stesso dispositivo;
- un giroscopio collegato alla caldaia (1) per rilevare spostamenti della caldaia; in questo modo ? possibile verificare se la caldaia (1) viene manomessa, spostata accidentalmente da vento o animali oppure rubata; in tal caso, si disattiva l?accensione della caldaia (1) per evitare incidenti;
- un modulo GPS per rilevare la posizione della caldaia (1) e generare una mappa interattiva dell?area in prossimit? della caldaia (1);
- un termometro interno disposto entro la caldaia (1) e destinato a rilevare la temperatura all?interno della caldaia;
- un igrometro interno disposto entro la caldaia (1) e destinato a rilevare l?umidit? all?interno della caldaia;
- un igrometro dell?unit? di controllo disposto in corrispondenza dell?unit? di controllo (U) in modo da rilevare malfunzionamenti dell?unit? di controllo;
- un sensore ad infrarossi disposto entro la caldaia (1) per verificare l?accensione della caldaia (1);
- un sensore di livello carica per rilevare la carica della batteria dell?unit? di controllo (U).
I sensori sono collegati all?unit? di controllo (U), in modo da trasmettere informazioni all?unit? di controllo (U). Opzionalmente, i sensori comunicano via wireless con l?unit? di controllo (U).
Opzionalmente l?unit? di controllo (U) comprende un modulo di comunicazione principale per comunicare con un dispositivo smart, quale ad esempio un computer, uno smartphone o un tablet, vantaggiosamente dotato di una specifica applicazione. In particolare, il modulo di comunicazione principale comprende una scheda sim telefonica. Il modulo di comunicazione principale ? destinato ad inviare le informazioni ricevute dai sensori al dispositivo smart, in modo che un utente possa visualizzare dette informazioni sul dispositivo smart, e a ricevere dal dispositivo smart impostazioni per il funzionamento del dispositivo antibrina (100). Ad esempio, il modulo di comunicazione principale ? destinato a ricevere dal dispositivo smart valori di soglia da memorizzare nell?unit? di controllo (U).
Opzionalmente, in aggiunta al modulo di comunicazione principale, l?unit? di controllo (U) comprende un modulo Bluetooth per consentire all?unit? di controllo (U) di comunicare con il dispositivo smart, quando il dispositivo smart ? in prossimit? dell?unit? di controllo (U), e/o una porta USB per collegare il dispositivo smart, quale ad esempio un computer, direttamente all?unit? di controllo (U).
Opzionalmente, l?unit? di controllo (U) ? atta a memorizzare in un database le informazioni ricevute dai sensori durante un periodo di tempo, in modo da poter effettuare elaborazioni a partire da dette informazioni.
Appaiono evidenti i vantaggi del dispositivo antibrina (100) secondo l?invenzione.
Il dispositivo antibrina (100) ? economico da produrre ed ? poco ingombrante. La caldaia (1) ? disposta in testa alla fila di piante e il tubo (2) ? collegato alla fila di piante, pertanto la caldaia (1) e il tubo (2) non ingombrano lo spazio a ridosso della fila di piante.
Inoltre, il fatto che il gas riscaldato, generato dalla caldaia (1) a gas GPL, comprenda anidride carbonica e vapore acqueo fa s? che le piante possano ricevere anidride carbonica con cui attivare processi di fotosintesi clorofilliana. Inoltre, il vapore acqueo del gas riscaldato aumenta l?umidit? intorno alla pianta, in modo da prevenire importanti danni alle piante, dovuti alla brina e/o al gelo.
La caldaia (1) alimentata a gas GPL ? a ridotto impatto ambientale e pu? essere utilizzata anche per coltivazioni biologiche.
Il dispositivo antibrina secondo l?invenzione ha un ridotto costo di manodopera ed ? pratico da utilizzare, infatti grazie all?unit? di controllo, ai sensori e al dispositivo di accensione della caldaia, il dispositivo antibrina secondo l?invenzione pu? funzionare automaticamente, anche in assenza di un operatore fisicamente presente in corrispondenza del dispositivo antibrina.
Grazie al modulo di comunicazione principale, un utente pu? visualizzare da remoto le informazioni rilevate dai sensori, in modo da monitorare da remoto il funzionamento del dispositivo antibrina, e pu? inviare all?unit? di controllo impostazioni per personalizzare il funzionamento del dispositivo antibrina.
Con riferimento alla Fig. 3, la prima forma di realizzazione del dispositivo antibrina (100) secondo l?invenzione ? parte di un apparato antibrina (300) per prevenire danni causati dalla brina e/o dal gelo su una pluralit? di file di piante. L?apparato antibrina (300) comprende una pluralit? di dispositivi antibrina (100). Ciascun dispositivo antibrina (100) ? disposto in corrispondenza di una fila di piante.
In tal caso, opzionalmente, uno dei dispositivi antibrina (100) ? un dispositivo antibrina principale e la sua unit? di controllo (U) comprende il modulo di comunicazione principale, in modo che solamente l?unit? di controllo (U) del dispositivo antibrina principale comunichi con il dispositivo smart.
Gli altri dispositivi antibrina sono dispositivi antibrina secondari. L?unit? di controllo di tutti i dispositivi antibrina (100) comprende un modulo di comunicazione locale per comunicare con gli altri dispositivi antibrina. Il modulo di comunicazione locale ? vantaggiosamente di tipo wi-fi, ad esempio di tipo LORA, ed ? criptato.
In questo modo, l?unit? di controllo (U) di ciascun dispositivo antibrina secondario invia all?unit? di controllo (U) del dispositivo antibrina principale le informazioni rilevate dai propri sensori mediante il modulo di comunicazione locale. L?unit? di controllo (U) del dispositivo antibrina principale ? atto ad inviare al dispositivo smart le informazioni, ricevute dai dispositivi antibrina secondari, mediante il modulo di comunicazione principale. L?unit? di controllo (U) del dispositivo antibrina principale ? atto a ricevere dal dispositivo smart le impostazioni mediante il modulo di comunicazione principale. L?unit? di controllo (U) del dispositivo antibrina principale invia all?unit? di controllo (U) di ciascun dispositivo antibrina secondario le impostazioni, ricevute dal dispositivo smart, mediante il modulo di comunicazione locale.
In alternativa, l?unit? di controllo di pi? dispositivi antibrina comprende il modulo di comunicazione principale per comunicare con un dispositivo smart.
Con riferimento alla Fig. 4, viene descritta una seconda forma di realizzazione del dispositivo antibrina secondo l?invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 200. Elementi uguali o corrispondenti a quelli precedentemente descritti vengono indicati con gli stessi numeri di riferimento e se ne omette la descrizione dettagliata.
Il dispositivo antibrina (200) differisce dalla prima forma di realizzazione del dispositivo antibrina per il fatto che il tubo di collegamento (228), collegato alla caldaia (1) e alla prima estremit? (2a) del tubo orizzontale, ? almeno parzialmente interrato.
In questo modo, la caldaia (1) pu? essere disposta anche in posizione distale rispetto alla fila di piante, senza che il tubo di collegamento intralci il passaggio nella zona tra la caldaia e la fila di piante.
Il tubo di collegamento (228) comprende vantaggiosamente:
- un primo tratto (228a) interrato disposto in posizione orizzontale e comprendente una prima estremit?, collegata alla caldaia (1), e una seconda estremit? destinata ad essere disposta in corrispondenza della testa della fila di piante;
- un secondo tratto (228b) esterno disposto in posizione verticale e comprendente una prima estremit?, collegata alla seconda estremit? del primo tratto (228a) del tubo di collegamento, e una seconda estremit? collegata alla prima estremit? (2a) del tubo.
Con riferimento alla Fig. 5, viene illustrata una variante del dispositivo antibrina (200), destinato ad essere installato in corrispondenza una pluralit? di file di piante per prevenire danni causati da brina e/o da gelo su dette piante. Il dispositivo antibrina (200) comprende una pluralit? di tubi (2) orizzontali, ciascuno destinato ad essere disposto lungo una delle file di piante.
Il tubo di collegamento (228) del dispositivo antibrina (200) comprende vantaggiosamente:
- un primo tratto (228a) interrato disposto in posizione orizzontale; - una pluralit? di secondi tratti (228b) esterni, collegati al primo tratto (228a) e disposti in posizione verticale.
Il primo tratto (228a) comprende una prima estremit?, collegata alla caldaia (1), e una pluralit? di seconde estremit?, ciascuna destinata ad essere disposta in corrispondenza della testa di una delle fila di piante. Opzionalmente, il primo tratto (228a) ha una forma a pettine comprendente:
- una prima porzione (228c) collegata alla caldaia e destinata ad essere disposta perpendicolarmente alla fila di piante;
- una pluralit? di seconde porzioni (228d), ciascuna collegata alla prima porzione (228c) e ad uno dei secondi tratti (228b) del tubo di collegamento.
Ciascun secondo tratto (228b) verticale comprende una prima estremit?, collegata ad una delle seconde estremit? del primo tratto (228a) orizzontale del tubo di collegamento, e una seconda estremit? collegata alla prima estremit? (2a) del tubo (2).
In questo modo, con un?unica caldaia (1) disposta in posizione distale rispetto alle fila di piante, ? possibile prevenire i danni da brina su una pluralit? di file di piante, senza che il tubo di collegamento intralci il passaggio nella zona tra la caldaia e la fila di piante.
Anche se non mostrato nelle figure, la caldaia pu? essere di qualsiasi tipologia, ad esempio pu? essere una caldaia a metano oppure una caldaia elettrica. I componenti del gas riscaldato variano in base alla tipologia di caldaia. Nel caso di una caldaia elettrica, tale caldaia pu? essere atta a riscaldare acqua contenuta in una cisterna, in modo da generare gas riscaldato comprendente vapore acqueo.
Opzionalmente, in alternativa o in aggiunta alla parete divisoria, il dispositivo antibrina pu? comprendere pi? di una caldaia. Ad esempio, il dispositivo antibrina pu? comprendere una caldaia in testa e una caldaia in coda alla fila di piante. Inoltre, il dispositivo antibrina pu? comprendere pi? di un tubo, collegato alla caldaia, e disposto lungo la fila di piante. Ad esempio, il dispositivo antibrina pu? comprendere tubi paralleli collegati alla medesima fila di piante e disposti a diverse altezze, in modo da riscaldare le piante della fila di piante su diverse altezze.
Anche se non mostrato nelle figure, in alternativa o in aggiunta, le ventole possono essere disposte nel tubo di collegamento e/o nella caldaia.
Alla presente forma di realizzazione dell?invenzione possono essere apportate modifiche o variazioni di dettaglio alla portata di un tecnico del ramo, rientranti comunque entro l?ambito dell?invenzione espresso dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo antibrina (100, 200) destinato ad essere installato in corrispondenza di almeno una fila di piante per prevenire danni causati da brina e/o da gelo su dette piante; detto dispositivo antibrina (100, 200) comprendendo:
- almeno una caldaia (1) atta a generare gas riscaldato;
- almeno un tubo (2) destinato ad essere disposto lungo detta almeno una fila di piante; detto almeno un tubo (2) essendo in comunicazione di fluido con detta almeno una caldaia (1), in modo che il gas riscaldato generato da detta almeno una caldaia (1) fluisca in detto almeno un tubo (2);
in cui detto almeno un tubo (2) comprende fori (20); ciascun foro (20) essendo destinato ad essere disposto in corrispondenza di una pianta di detta almeno una fila di piante, in modo che il gas riscaldato che fluisce in detto almeno un tubo (2) fuoriesca da detto almeno un tubo (2) attraverso detti fori (20) in corrispondenza delle piante di detta almeno una fila di piante.
2. Dispositivo antibrina (100, 200) secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno una ventola (3) per spingere il gas riscaldato lungo detto almeno un tubo (2).
3. Dispositivo antibrina (100, 200) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta almeno una caldaia (1) ? alimentata a gas.
4. Dispositivo antibrina (100, 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un tubo (2) comprende: - una prima estremit? (2a) prossimale a detta almeno una caldaia (1);
- una seconda estremit? (2b) chiusa, distale rispetto a detta almeno una caldaia (1);
- una parete divisoria (21) longitudinale, in modo che detto almeno un tubo (2) comprenda un primo condotto (22) e un secondo condotto (23);
detti fori (20) essendo ricavati in corrispondenza di detto secondo condotto (23); detto secondo condotto (23) essendo chiuso mediante una paratia (21a) in corrispondenza della prima estremit? (2a) di detto almeno un tubo ed essendo comunicante con il primo condotto (22) in corrispondenza della seconda estremit? (2b) di detto almeno un tubo, in modo che il gas riscaldato fuoriuscente dalla caldaia (1) sia costretto a fluire nel primo condotto (22) fino ad arrivare alla seconda estremit? (2b) di detto almeno un tubo, entri nel secondo condotto (23) e fuoriesca dai fori (20) di detto almeno un tubo.
5. Dispositivo antibrina (100, 200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente:
- un termometro esterno (4) destinato a rilevare la temperatura dell?aria in corrispondenza di detta almeno una fila di piante;
- un igrometro esterno (4a) destinato a rilevare l?umidit? dell?aria in corrispondenza di detta almeno una fila di piante;
- un dispositivo di accensione della caldaia (1) per accendere detta almeno una caldaia (1);
- una termocoppia (40) per rilevare la temperatura del gas riscaldato;
- un?unit? di controllo (U) collegata a detto termometro esterno (4) e a detto igrometro esterno (4a) in modo da ricevere da detto termometro esterno (4) un?informazione sulla temperatura dell?aria in corrispondenza di detta almeno una fila di piante e da detto almeno un igrometro esterno (4a) un?informazione sull?umidit? dell?aria in corrispondenza della fila di piante; detta unit? di controllo (U) essendo collegata a detto dispositivo di accensione della caldaia (1), in modo da inviare a detto dispositivo di accensione un segnale di attivazione quando la temperatura rilevata da detto termometro esterno (4) ? al di sotto di un valore di soglia e quando l?umidit? dell?aria rilevata da detto igrometro esterno (4a) ? al di sotto di un valore di soglia; detta unit? di controllo (U) essendo collegata a detta termocoppia (40) per ricevere da detta termocoppia (40) un?informazione sulla temperatura del gas riscaldato.
6. Dispositivo antibrina (100, 200) secondo la rivendicazione 5, comprendente uno o pi? dei seguenti sensori collegati a detta unit? di controllo (U):
- un termometro secondario (41) destinato a rilevare la temperatura dell?aria lungo detta almeno una fila di piante in una posizione differente rispetto al termometro esterno (4);
- un igrometro secondario (41a) destinato a rilevare l?umidit? dell?aria lungo detta almeno una fila di piante in una posizione differente rispetto all?igrometro esterno (4a);
- un giroscopio collegato a detta almeno una caldaia (1) per rilevare spostamenti di detta almeno una caldaia;
- un modulo GPS per rilevare la posizione della caldaia (1) e generare una mappa interattiva dell?area in prossimit? della caldaia (1);
- un termometro interno disposto entro detta caldaia (1) e destinato a rilevare la temperatura all?interno della caldaia;
- un igrometro interno disposto entro detta caldaia (1) e destinato a rilevare l?umidit? all?interno della caldaia;
- un igrometro dell?unit? di controllo disposto in corrispondenza di detta unit? di controllo (U) in modo da rilevare malfunzionamenti di detta unit? di controllo;
- un sensore di livello carica per rilevare la carica di una batteria dell?unit? di controllo (U).
7. Dispositivo antibrina (100, 200) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detta unit? di controllo (U) comprende un modulo di comunicazione principale per comunicare con un dispositivo smart.
8. Dispositivo antibrina (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un tubo di collegamento (228) collegato a detta almeno una caldaia (1) e a detto almeno un tubo (2); detto tubo di collegamento (228) comprendendo:
- un primo tratto (228a) comprendente una prima estremit? collegata alla caldaia (1) e almeno una seconda estremit?;
- almeno un secondo tratto (228b) comprendente una prima estremit? collegata a detta almeno una seconda estremit? del primo tratto (228a) del tubo di collegamento, e una seconda estremit? collegata a detto almeno un tubo (2);
in cui detto primo tratto (228a) ? interrato.
9. Apparato antibrina (300) per prevenire danni causati da brina e/o dal gelo su una pluralit? di file di piante; detto apparato antibrina (300) comprendendo una pluralit? di dispositivi antibrina (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui ciascun dispositivo antibrina (100) ? destinato ad essere disposto in corrispondenza di una fila di piante.
10. Apparato antibrina (300) secondo la rivendicazione 9, in cui i dispositivi antibrina (100) comprendono un?unit? di controllo (U); l?unit? di controllo (U) dei dispositivi antibrina (100) comprendendo un modulo di comunicazione locale per comunicare con gli altri dispositivi antibrina (100); l?unit? di controllo (U) di almeno uno dei dispositivi antibrina (100) comprendendo un modulo di comunicazione principale per comunicare con un dispositivo smart.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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