IT202100031760A1 - Metodo per la realizzazione di un sottopiede di montaggio e sottopiede di montaggio ottenuto con tale metodo - Google Patents
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Description
METODO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SOTTOPIEDE DI MONTAGGIO E SOTTOPIEDE DI MONTAGGIO OTTENUTO CON TALE METODO.
DESCRIZIONE DELL?INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico delle calzature, in particolare per quanto concerne la realizzazione di un sottopiede di montaggio. Pi? nel dettaglio l?invenzione si riferisce ad un metodo per la realizzazione di un sottopiede di montaggio da un cuoio a spessore pieno ed un sottopiede di montaggio ottenuto con tale metodo.
Nel presente testo per sottopiede di montaggio si intende un semilavorato avente uno sviluppo in lunghezza e larghezza che corrisponde allo sviluppo del plantare della forma della calzatura da realizzare ed al quale viene fissata una corrispondente tomaia e relativo fondo.
I sottopiedi di montaggio possono essere realizzati in differenti modi e con differenti materiali a seconda del tipo di calzatura a cui verranno associati.
E? noto un primo sottopiede di montaggio che, dall?alto verso il basso, comprende: un primo elemento, che ha uno sviluppo in lunghezza e larghezza uguale allo sviluppo in lunghezza e larghezza del plantare della forma della calzatura che dovr? essere realizzata, ed ? ottenuto, mediante taglio, da una ?pelle? o da materiali similari, o anche da un miscuglio di cascami di cuoio e materiali sintetici (ad esempio salpa, texon); una tallonetta, che ha uno sviluppo che corrisponde alla porzione centrale posteriore del primo elemento, che ? ottenuta, mediante taglio, da una ?pelle? o da materiali similari in cartone fibrato, e che ? fissata alla facciata inferiore del primo elemento; un cambrione a lamina, ossia un corpo di acciaio con la sagoma della volta plantare che serve da sostegno all?arco del piede e da struttura portante per la costruzione della calzatura, fissato alla facciata inferiore della tallonetta centralmente a quest?ultima.
Nel presente testo per ?pelle? si intende un semilavorato ottenuto, mediante spaccatura, da una pelle grezza di un animale, successivamente, lavorata, mediante l?operazione di concia, per essere conservata ed utilizzata per vari tipi di lavorazione.
Tale primo sottopiede di montaggio ? realizzato dall?assemblaggio di pi? parti, dove il primo elemento e la tallonetta vengono ottenuti separatamente, mediante il taglio da corrispondenti differenti materiali, alcuni, o tutti, di bassa qualit?.
In generale i sottopiedi di montaggio per svolgere una adeguata funzione di ancoraggio con una corrispondente tomaia, o di supporto per l?arco plantare del piede di un utilizzatore, debbono presentare una certa rigidit? ed ? per questo che nel primo sottopiede di montaggio sopra descritto ? necessario provvedere all?accoppiamento tra il primo elemento, la tallonetta e il cambrione.
Sono noti, inoltre, sottopiedi di montaggio che sono rivestiti sui fianchi esterni per rimanere a vista nelle calzature aperte, ad esempio sabot, sandali, ciabatte, chanelle.
Un secondo sottopiede di montaggio, quindi, dal basso verso l?alto, comprende: un primo elemento, che ha uno sviluppo in lunghezza e larghezza che corrisponde allo sviluppo in lunghezza e larghezza del secondo sottopiede di montaggio da realizzare, e che ? ottenuto, mediante taglio, da un foglio di un miscuglio di cascami di cuoio e materiali sintetici; un secondo elemento di materiale cedevole, che ha uno sviluppo in lunghezza e larghezza che corrisponde allo sviluppo in lunghezza e larghezza del primo elemento, che ? ottenuto, mediante taglio, da un foglio di tale materiale cedevole, e che ? fissato alla superficie superiore del primo elemento.
Tale secondo sottopiede di montaggio comprende, inoltre, un rivestimento di finitura, che: ha uno sviluppo in lunghezza e larghezza maggiore dello sviluppo in lunghezza e larghezza del primo elemento; ? ottenuto, mediante taglio, da un foglio di materiale sintetico o una ?pelle?; ed ? fissato a ricoprire la superficie superiore del secondo elemento di materiale cedevole, del fianco del primo elemento e del secondo elemento, e il bordo della facciata inferiore del primo elemento. Anche in tale secondo sottopiede di montaggio, le parti che lo costituiscono sono ottenute separatamente da materiali differenti. Le caratteristiche del materiale del primo elemento, normalmente materiale di bassa qualit? e poco rigido, sono tali per cui il primo elemento deve essere accoppiato con il secondo elemento ed il rivestimento di finitura che, oltre ad irrigidire la sua struttura, lo rifiniscono per renderlo preferibilmente utilizzabile in calzature aperte. Un terzo sottopiede di montaggio comprende: un primo elemento, che ha uno sviluppo in lunghezza e larghezza che corrisponde allo sviluppo in lunghezza e larghezza del terzo sottopiede di montaggio da realizzare, ottenuto per stampaggio, ad esempio di poliuretano, e che ha uno spessore predefinito, ritenuto ottimale almeno per avere un effetto ammortizzante; un rivestimento di finitura, che ha uno sviluppo in lunghezza e larghezza maggiore dello sviluppo in lunghezza e larghezza del primo elemento, che ? ottenuto, mediante taglio, da un foglio di materiale sintetico o una ?pelle?, e che riveste la facciata superiore del primo elemento per essere poi ripiegato ed unito dapprima lungo il perimetro del fianco del primo elemento e, successivamente, al bordo perimetrale della facciata inferiore di quest?ultimo.
La realizzazione del suddetto terzo sottopiede di montaggio prevede l?utilizzo di uno stampo e di un rivestimento di finitura il cui spessore ? tale per cui possa essere o facilmente unito alla facciata esterna del primo elemento successivamente alla sua realizzazione, o facilmente posizionabile all?interno dello stampo in modo tale che, in seguito all?iniezione del materiale, il rivestimento di finitura si unisca al materiale iniettato, a sposare perfettamente la conformazione interna dello stampo.
Per realizzare una serie di differenti numerazioni, sagome e spessori di tale terzo sottopiede di montaggio sar?, quindi, necessario prevedere una altrettanta serie di stampi, con tutti gli inconvenienti che ci? comporta in termini di costi di realizzazione degli stessi.
Un quarto sottopiede di montaggio ? realizzato da un semilavorato in cuoio a spessore pieno tagliato secondo uno sviluppo in lunghezza e larghezza corrispondente allo sviluppo del plantare della forma della calzatura da realizzare. Per definizione per cuoio a spessore pieno si intende quanto ottenuto da una pelle grezza di un animale, conciata e non spaccata, con eventuale asportazione di un modesto strato dal lato carne.
Tale quarto sottopiede di montaggio ? pi? pregiato rispetto ai precedenti, e viene utilizzato per la realizzazione di calzature di tipo aperto di alta qualit?, in quanto il cuoio a spessore pieno non richiede l?accoppiamento con ulteriori elementi per essere irrigidito e rifinito.
Tale quarto sottopiede di montaggio, per?, risulta essere poco confortevole quando viene contattato dal piede di un utilizzatore.
Lo scopo dell?invenzione ? quello di proporre un metodo realizzato con fasi operative, che consentano di realizzare un sottopiede di montaggio da un cuoio a spessore pieno, differente da quelli di arte nota.
Ancora uno scopo dell?invenzione ? quello di proporre un metodo per la realizzazione di un sottopiede di montaggio che possa essere utilizzato anche per la realizzazione di calzature aperte, come sabot, chanelle, sandali, ciabatte.
Un?ulteriore scopo dell?invenzione ? quello di proporre un sottopiede di montaggio da un cuoio a spessore pieno differente rispetto ai sottopiedi di montaggio di arte nota.
I suddetti scopi sono ottenuti mediante un metodo per la realizzazione di un sottopiede di montaggio, in accordo con la riv.1, ed un sottopiede di montaggio in accordo con la riv.7.
Le caratteristiche dell'invenzione saranno evidenziate nel seguito in cui ? descritta una preferita, ma non esclusiva, forma di realizzazione, con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:
- la fig.1 illustra una vista dall?alto di un primo semilavorato in una prima fase del metodo oggetto dell?invenzione;
- la fig.1A illustra una vista ingrandita della sezione I-I di fig.1;
- la fig. 2 illustra una vista dall?alto del primo semilavorato in una successiva fase operativa del metodo in oggetto;
- la fig.2A illustra una vista ingrandita in sezione del particolare W di fig.2;
- la fig.2B illustra una vista ingrandita in sezione del particolare W1 di fig.2;
- la fig. 3 illustra una vista dall?alto di un inserto del sottopiede di montaggio da realizzare con il metodo in oggetto;
- la fig.3A illustra una vista ingrandita della sezione III-III di fig.3;
- la fig. 4 illustra una vista dall?alto di un accoppiamento tra il primo semilavorato ed l?inserto in una fase operativa del metodo in oggetto;
- la fig.4A illustra una vista ingrandita della sezione IV-IV di fig.4;
- la fig 5 illustra una vista dall?alto di un ulteriore accoppiamento in una ulteriore fase operativa del metodo in oggetto;
- la fig.5A illustra una vista ingrandita della sezione V-V di fig.5;
- la fig.6 illustra una vista prospettica dell?accoppiamento di fig.5 in una ulteriore fase operativa del metodo in oggetto;
- la fig. 6A illustra una vista ingrandita della sezione VI-VI di fig. 6, in cui viene evidenziata una prima forma di realizzazione del sottopiede di montaggio unitamente ad una dima ed un elemento di pressatura;
- la fig. 6B illustra una vista in sezione del particolare K di fig. 5, nella fase operativa di cui alla fig.6;
- la fig. 7 illustra una vista dall?alto di una seconda forma di realizzazione del sottopiede di montaggio ottenuto con una variante del metodo in oggetto;
- la fig. 7A illustra una vista ingrandita della sezione VII-VII di fig. 7, unitamente ad una matrice di pressatura;
- la fig. 8 illustra una vista dall?alto di una terza forma di realizzazione del sottopiede di montaggio ottenuto con il metodo in oggetto a seguito di ulteriori fasi operative;
- la fig. 9 illustra una vista dall?alto di una quarta forma di realizzazione del sottopiede di montaggio ottenuto con il metodo in oggetto a seguito di ulteriori fasi operative;
- le fig. 8A e 9A illustrano rispettivamente una vista ingrandita della sezione VIII-VIII di fig.8 e una vista ingrandita della sezione IX-IX di fig.9;
Il metodo per realizzare un sottopiede di montaggio secondo l?invenzione comprende:
- fornire un primo semilavorato (1) da un pezzo di cuoio a spessore pieno, il quale: ha uno sviluppo in lunghezza ed in larghezza che corrisponde allo sviluppo in lunghezza ed in larghezza del sottopiede di montaggio da realizzare; ha un primo spessore (S1) costante su tutto il citato sviluppo; e comprende una prima facciata (F1) ed una seconda facciata (F2) che ? contrapposta alla prima facciata (F1);
- realizzare la spaccatura del primo semilavorato (1) in modo da ottenere: un secondo semilavorato (2) che ha un secondo spessore (S2) che ? inferiore al primo spessore (S1), che ha uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1) e che comprende la prima facciata (F1) ed una terza facciata (F3) che ? contrapposta alla prima facciata (F1); ed un terzo semilavorato (3) che ha un terzo spessore (S3) che ? inferiore al primo spessore (S1), che ha uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1) e che comprende una quarta facciata (F4) e la seconda facciata (F2) che ? contrapposta alla quarta facciata (F4);
- fornire un inserto (4) di materiale espanso il quale: ha uno sviluppo, in lunghezza ed in larghezza, che ? inferiore allo sviluppo del terzo semilavorato (3) in misura tale che dalla sovrapposizione dell?inserto (4) sul terzo semilavorato (3) possa restare definita una porzione perimetrale (7) del terzo semilavorato (3) che ? delimitata, da una parte, dal bordo periferico dello stesso terzo semilavorato (3), e, dall?altra parte, dal bordo periferico dell?inserto (4); ha un quarto spessore (S4); e comprende una quinta facciata (F5) ed una sesta facciata (F6) che ? contrapposta alla quinta facciata (F5).
- sovrapporre l?inserto (4) sul terzo semilavorato (3) in modo che: la sesta facciata (F6) dell?inserto (4) contatti la quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3); e che l?inserto (4) risulti centrato rispetto al terzo semilavorato (3);
- fissare l?inserto (4) cos? sovrapposto al terzo semilavorato (3), ottenendo un accoppiato (5);
- sovrapporre il secondo semilavorato (2) sull?accoppiato (5) in modo che: la terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) contatti sia la quinta facciata (F5) dell?inserto (4) e sia la porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) che sporge rispetto all?inserto (4);
- fissare il secondo semilavorato (2) cos? sovrapposto all?accoppiato (5), in modo che il secondo semilavorato (2) contatti la quinta facciata (F5) dell?inserto (4), i fianchi laterali (6) dell?inserto (4) e la porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) che sporge rispetto all?inserto (4), ottenendo, cos?, un primo sottopiede di montaggio (100), sulla cui prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) resti definita una striscia perimetrale (13).
Con il termine ?materiale espanso? si intendono materiali plastici che presentano struttura vacuolare chiusa, ottenuti in forma flessibile facendo sviluppare in essi, mentre sono allo stato plastico, bollicine gassose o riducendoli in particelle di granulometria uniforme che vengono conglomerate e sinterizzate.
Il metodo in oggetto, in una variante, inoltre, successivamente alla fase di fissare l?inserto (4) al terzo semilavorato (3), prevede di comprendere una ulteriore fase in cui viene praticare sulla quinta facciata (F5) dell?inserto (4), come illustrato in fig.
7A, una o pi? incisioni (8) (ad esempio, mediante laser, o mediante fresatura, o tecnica pirografica, o altre tecniche note), aventi primi contorni (C1) predefiniti in modo che, dal fissaggio del secondo semilavorato (2) sull?accoppiato (5), possano restare definite sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) uno o pi? concavit? che sono delimitate dal primo contorno (C1) di ogni incisione (8) realizzata nel sottostante inserto (4).
Ne segue che, successivamente alla fase di fissare il secondo semilavorato (2) all?accoppiato (5), ? prevista una ulteriore fase in cui il secondo semilavorato (2) viene premuto contro la quinta facciata (F5) dell?inserto (4), in modo tale che la terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) in corrispondenza dell?una o pi? concavit?, ottenute sulla prima facciata (F1) dello stesso secondo semilavorato (2), contatti la porzione interna di ogni incisione (8) a definire, sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2), uno o pi? incavi (9), ognuno dei quali conforma un secondo contorno (C2) a copiare il primo contorno (C1) della corrispondente incisione (8), ed ottenere cos? un secondo sottopiede di montaggio (200), come illustrato nelle figure 7, 7A.
Successivamente alla fase di premere il secondo semilavorato (2) contro la quinta facciata (F5) dell?inserto (4), a definire nella prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) l?uno o pi? incavi (9), ? prevista una ulteriore fase in cui in ogni incavo (9) viene fissato un elemento di collegamento (17), ad esempio un chiodo, in modo tale che: la testa di ogni elemento di collegamento (17) contatti la prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2); il gambo attraversi detto secondo semilavorato (2), l?inserto (4) e il terzo semilavorato (3); e la punta dello stesso elemento di collegamento (17) contatti la seconda facciata (F2) del terzo semilavorato (3).
Detto elemento di collegamento (17) coopera a mantenere il fissaggio tra detti secondo semilavorato (2), inserto (4), terzo semilavorato (3) in corrispondenza di ogni incavo (9) ad ottenere un terzo sottopiede di montaggio (300), come illustrato nelle figure 8, 8A.
Il metodo in oggetto, inoltre, successivamente alla fase di fissare l?inserto (4) all?accoppiato (5) pu? comprendere una ulteriore fase in cui, mediante note macchine da cucire, si realizzano sul primo sottopiede di montaggio (100) una o pi? cuciture (12). Tali cuciture attraversano il secondo semilavorato (2), l?inserto (4), e il terzo semilavorato (3), a seguire uno o pi? percorsi per schiacciare, lungo le linee di cucitura, il quarto spessore (S4) di detto inserto (4): si ottiene, cos?, un quarto sottopiede di montaggio (400), in cui, in corrispondenza delle cuciture (12), si individuano delle bombure, come illustrato nelle figure 9, 9A.
Preferibilmente nella fase di fornire un primo semilavorato (1), il primo semilavorato (1) ? ottenuto o mediante tranciatura da un pezzo di cuoio a spessore pieno, ma potrebbe essere realizzato con altre tecniche di taglio, ad esempio mediante note macchine a controllo numerico.
Preferibilmente nel fornire un inserto (4) di materiale espanso, l?inserto (4) ? ottenuto mediante tranciatura da un foglio di materiale espanso, ma potrebbe essere ottenuto mediante altre tecniche di taglio, ad esempio mediante macchine a controllo numerico.
In generale il metodo prima della sovrapposizione dell?inserto (4) sul terzo semilavorato (3) preferibilmente comprende: porre mezzi adesivi, ad esempio colla, sulla quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) e/o sulla sesta facciata (F6) dell?inserto (4); e, prima di sovrapporre il secondo semilavorato (2) sull?accoppiato (5), porre mezzi adesivi sulla terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) e/o sui fianchi laterali (6) dell?inserto (4) e sulla porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) che sporge rispetto all?inserto (4).
Preferibilmente nella fase di fissaggio del secondo semilavorato (2) all?accoppiato (5), il fissaggio viene realizzato premendo, ad esempio mediante una pressa ad acqua, l?accoppiato (5) contro il secondo semilavorato (2) precedentemente posizionato su una dima (10) che ha uno sviluppo ed una forma corrispondente allo sviluppo ed alla forma del sottopiede di montaggio da realizzare.
Pi? nel dettaglio la prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) contatta la parte interna della dima (10) e la seconda facciata (F2) del terzo semilavorato viene, come illustrato in fig.6A, contattata da un elemento di pressatura (P) di una pressa, non illustrata.
Tale azione di pressatura fa si che la terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) viene mutuamente collegata, mediante detti mezzi adesivi alla quinta facciata (F5) dell?inserto (4), ai fianchi laterali (6) dell?inserto (4) e alla porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3), a definire la striscia perimetrale (13) per ottenere, cos?, il primo sottopiede di montaggio (100).
Preferibilmente nella fase di premere il secondo semilavorato (2) contro la quinta facciata (F5) dell?inserto (4) a definire sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) il secondo contorno (C2) dell?uno o pi? incavi (9), detta azione premente viene realizzata mediante una pressa, non illustrata di tipo noto, che comprime una matrice (11), avente una facciata di riscontro che comprende una o pi? sporgenze le cui dimensione e contorni sono complementari all?una o pi? incisioni (8) realizzate sulla quinta facciata (F5) dell?inserto (4), come illustrato in fig. 7A.
Pi? nel dettaglio la matrice (11) viene posizionata sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) in modo tale che le sporgenze della matrice (11) siano centrate, e contattino, detta prima facciata (F1) in corrispondenza della/e concavit? presenti sulla prima facciata (F1), per poi essere premuta in modo da definire su quest?ultima il secondo contorno (C2) dell?uno o pi? incavi (9).
Preferibilmente, nella fase di ottenere un terzo sottopiede di montaggio (300), tale terzo sottopiede di montaggio verr?, ad esempio, posizionato su una nota macchina a controllo numerico che, a seguito dell?individuazione di ogni singolo incavo (9), conficcher? in ognuno di detti incavi (9), con idonei mezzi, un corrispondente elemento di collegamento (17).
Nella fase di fornire un inserto (4), in una variante del metodo, ? possibile che lo stesso inserto (4) sia realizzato da un foglio di materiale espanso dove su una facciata dello stesso foglio sono state praticate una serie di incisioni (8) aventi primi contorni (C1) (ad esempio, tali incisioni (8) possono raffigurare scritte, e/o loghi, e/o figure astratte, e/o similari).
Pertanto, l?inserto (4) oltre ad avere: uno sviluppo, in lunghezza ed in larghezza, che ? inferiore allo sviluppo del terzo semilavorato (3); un quarto spessore (S4); comprendere la quinta facciata (F5) e la terza facciata (F3); comprende, inoltre, una o pi? incisioni (8) sulla quinta facciata (F5).
Pertanto, successivamente alla fase di fissare il secondo semilavorato (2) all?accoppiato (5) ? prevista l?ulteriore fase in cui il secondo semilavorato (2) viene premuto contro la quinta facciata (F5) dell?inserto (4) in modo tale da definire sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) il secondo contorno (C2) dell?uno o pi? incavi (9).
Il metodo per la realizzazione di un sottopiede di montaggio, presenta caratteristiche particolamente vantaggiose.
La successione di fasi operative del metodo descritto permette di ottenere un sottopiede di montaggio da un cuoio a spessore pieno, materiale di elevata qualit?, e nel contempo, comprendere internamente allo stesso un inserto di materiale espanso che rende il sottopiede di montaggio particolamente confortevole quando riscontrato dal piede di un utilizzatore.
Il fatto di prevedere la spaccatura del primo semilavorato (1) di cuoio a spessore pieno permette di realizzare da un unico semilavorato, avente una sua rigidit?, un secondo semilavorato (2), che ? il pieno fiore del cuoio ed un terzo semilavorato (3) che ? la crosta.
Tali secondo e terzo semilavorato (2, 3) in seguito alla spaccatura hanno uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1), ci? ? vantaggioso, in quanto, a seguito delle successive fasi operative, in cui si ha la sovrapposizione e il fissaggio dell?inserto (4) al terzo semilavorato (3), ad ottenere l?accoppiato (5), e la sovrapposizione e fissaggio del secondo semilavorato (2) all?accoppiato (5), il bordo periferico del secondo semilavorato (2) ? perfettamente allineato con il bordo periferico del terzo semilavorato (3) a ricostituire il bordo periferico del primo semilavorato (1).
Il sottopiede di montaggio, pertanto, in corrispondenza della striscia perimetrale (13) avr? uno spessore ottenuto dall?unione degli spessori di detti secondo semilavorato (2) e terzo semilavorato (3), ed, in corrispondenza della zona interna alla striscia perimetrale (13), avr? uno spessore ottenuto dall?unione degli spessori di detti secondo semilavorato (2), inserto (4) e terzo semilavorato (3).
Si ottiene, pertanto, un sottopiede di montaggio che non richiede ulteriori materiali di finitura, confortevole, ed utilizzabile in calzature aperte, come, sabot, sandali, ciabatte, chanelle.
Il fatto che nella fase di fornire un inserto (4) che ha uno sviluppo, in lunghezza ed in larghezza, che ? inferiore allo sviluppo del terzo semilavorato (3) in misura tale che dalla sovrapposizione dell?inserto (4) sul terzo semilavorato (3) possa restare definita la porzione perimetrale (7) del terzo semilavorato (3) risulta ulteriormente vantaggioso, in quanto in seguito al fissaggio del secondo semilavorato (2) sovrapposto all?accoppiato (5), consente di individuare sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) del sottopiede di montaggio, cos? ottenuto, la striscia perimetrale (13) sulla quale possono essere realizzate delle asole (14) nelle quali sar? inserita una corrispondente tomaia.
Il fatto che successivamente alla fase di fissare l?inserto (4) al terzo semilavorato (3) viene praticata sulla quinta facciata (F5) dell?inserto (4) una o pi? incisioni (8) in modo che dal fissaggio del secondo semilavorato (2) sull?accoppiato (5) possano restare definite sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) uno o pi? incavi (9) risulta vantaggioso, in quanto il sottopiede di montaggio ottenuto ? facilmente personalizzabile.
E? suffiente, infatti, praticare sulla quinta facciata (F5) dell?inserto (4) (dopo la realizzazione dell?accoppiato (5), o prima della tranciatura/taglio dello stesso inserto (4)) una o pi? specifiche incisioni (8) e, successivamente, comprimere il secondo semilavorato (2) sull?accoppiato (5) a delimitare perfettamente l?uno o pi? incavi (9).
Nella fig. 2 viene raffigurato un esempio di un inserto (4) di un primo sottopiede di montaggio (100) nel particolare per una calzatura del tipo sandalo infradito.
Nel fornire tale inserto (4), l?inserto (4) comprende un foro passante (15) in corrispondenza della zona pianta dello stesso.
Nella fase di fissare il secondo semilavorato (2) all?accoppiato (5), la terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) contatta: la quinta facciata (F5) dell?inserto (4); i fianchi laterali (6) dell?inserto (4); sia la porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) sia la quarta facciata (F4) che ? delimitata dal profilo del foro passante (15) previsto in detto inserto (4). Si ottiene, cos?, il mutuo accoppiamento tra il secondo semilavorato (2) ed il terzo semilavorato (3) a definire, sul sottopiede di montaggio, la striscia perimetrale (13) ed, in corrispondenza del foro passante (15), un invito (18), come illustrato in fig.6B.
Il sottopiede di montaggio cos? ottenuto, preferibilmente, sar? sottoposto ad ulteriori fasi di lavorazioni, tra cui, come mostrato in fig. 7, praticare, in corrispondenza dell?invito (18), un?apertura (16) e lungo la striscia perimetrale (13) del sottopiede, ad esempio, in corrispondenza della zona arco plantare, delle asole (14): detta apertura (16) e dette asole (14) sono destinate ad essere attraversate da una corrispondente tomaia non illustrata.
Il metodo sopra descritto permette di ottenere un sottopiede di montaggio da un primo semilavorato (1) in cuoio a spessore pieno, avente uno sviluppo in lunghezza ed in larghezza che corrisponde allo sviluppo in lunghezza ed in larghezza del sottopiede di montaggio da realizzare, un primo spessore (S1), costante su tutto il citato sviluppo, e comprendente una prima facciata (F1) ed una seconda facciata (F2) che ? contrapposta alla prima facciata (F1).
Il sottopiede di montaggio, come illustrato parzialmente nella sezione di fig. 6A, comprende un secondo semilavorato (2) ed un terzo semilavorato (3), ottenuti dal primo semilavorato (1) mediante spaccatura, tra i quali ? fissato un inserto (4) di materiale espanso.
Il secondo semilavorato (2) ha: un secondo spessore (S2) che ? inferiore al primo spessore (S1); uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1); e comprende una prima facciata (F1) ed una terza facciata (F3) che ? contrapposta alla prima facciata (F1).
Il terzo semilavorato (3): ha un terzo spessore (S3) che ? inferiore al primo spessore (S1); ha uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1); e comprende una quarta facciata (F4) e una seconda facciata (F2) che ? contrapposta alla sesta facciata (F6).
L?inserto (4) di materiale espanso: ha uno sviluppo, in lunghezza ed in larghezza che, ? inferiore allo sviluppo del secondo e terzo semilavorato (3); ha un quarto spessore (S4); e comprende una quinta facciata (F5) e una sesta facciata (F6) che ? contrapposta alla quinta facciata (F5).
L?inserto (4) ? centrato rispetto al terzo semilavorato (3), in modo che: la sesta facciata (F6) dell?inserto (4) ? fissata alla quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3), a definire una porzione perimetrale (7) del terzo semilavorato (3) che ? delimitata, da una parte, dal bordo periferico dello stesso terzo semilavorato (3), e, dall?altra parte, dal bordo periferico dell?inserto (4); e la terza facciata del secondo semilavorato (2) ? fissata sia alla quinta facciata (F5) dell?inserto (4) e sia alla porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) che sporge rispetto all?inserto (4), sulla cui prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) resti definita una striscia perimetrale (13).
Preferibilmente il primo spessore (S1) del primo semilavorato ? compreso tra 3 mm e 6 mm, ancora pi? preferibilmente 4,5 mm e 5,5 mm.
Preferibilmente il secondo spessore (S2) del secondo semilavorato (2), ottenuto dalla spaccatura del primo semilavorato (1), ? compreso tra 1 mm e 1,5 mm, ancora pi? preferibilmente tra 1 mm e 1,2 mm.
Preferibilmente il terzo spessore (S3) del terzo semilavorato (3), ottenuto dalla spaccatura del primo semilavorato (1), ? compreso tra 1,5 mm e 5 mm, ancora pi? preferibilmente tra 3,3 mm e 4,5 mm.
L?inserto (4) ? preferibilmente di EVA (Etilene Vinil Acetato), o microporosa di eva espansa, o poliuretano, o lattice, ed ha preferibilmente un quarto spessore (S4) compreso tra 2 mm e 8 mm, ancora pi? preferibilmente 3 mm e 5 mm.
Il materiale espanso di detto inserto (4) ha una densit? preferibilmente compresa tra 100 Kg/m<3 >e 200 Kg/m<3>, pi? preferibilmente tra 120 Kg/m<3 >e 180 Kg/m<3>, ancora pi? preferibilmente tra 140 Kg/m<3 >e 160 Kg/m<3 >(UNI ISO 2781), ed una durezza compresa tra 18 ShoreA e 37 ShoreA (ossia tra 20 e 35 ? 2 ShoreA), pi? preferibilmente tra 18 ShoreA e 27 ShoreA (ossia tra 20 e 25 ? 2 ShoreA), ancora pi? preferibilmente tra 18 ShoreA e 24 ShoreA (ossia tra 20 e 22 ? 2 ShoreA), (UNI EN ISO 868:2005).
Il quarto spessore (S4) dell?inserto (4) ? costante in tutto il suo sviluppo in lunghezza e larghezza, ma ci? non esclude, in varianti non illustrate, che potrebbe variare solo lungo lo sviluppo in lunghezza, ad esempio, decrescere dalla zona posteriore dell?inserto (4) (spessore massimo) verso la zona anteriore dello stesso (spessore minimo).
Alternativamente, il quarto spessore (S4) dell?inserto (4) pu? essere variabile sia nello sviluppo in lunghezza sia nello sviluppo in larghezza, ad individuare sull?inserto (4) degli ispessimenti, ad esempio, un ispessimento in corrispondenza della zona dell?arco plantate, o una serie di ispessimenti, ad esempio, coincidenti con i punti della riflessologia plantare.
Nella fig.7 ? illustrato un secondo sottopiede di montaggio (200), comprendente: il secondo semilavorato (2); il terzo semilavorato (3); l?inserto (4), interposto tra detto secondo semilavorato (2) e terzo semilavorato (3); almeno una incisione (8), ad esempio una incisione il cui primo contorno (C1) raffigura la scritta ?DEL PAPA?, realizzata sulla quarta facciata (F4) dell?inserto (4); almeno un incavo (9) individuato sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2), il cui secondo contorno (C2) copia il primo contorno (C1) dell?incisione (8); e la striscia perimetrale (13).
Inoltre, in tale fig. 7, il secondo sottopiede di montaggio (200) comprende: almeno due asole (14), realizzate lungo la striscia perimetrale (13) in posizione contrapposte una con l?altra; e un?apertura (16), realizzata nella zona pianta del secondo sottopiede di montaggio.
Nella fig. 8 ? illustrato un terzo sottopiede di montaggio (300), comprendente: il secondo semilavorato (2); il terzo semilavorato (3); l?inserto (4), interposto tra detto secondo semilavorato (2) e terzo semilavorato (3); una serie di incisioni (8) realizzate equidistanziate le une dalle altre sulla quarta facciata (F4) dell?inserto (4); una serie di incavi (9) individuati sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato, dove il secondo contorno (C2) di ogni incavo (9) copia il primo contorno (C1) di una corrispondente incisione (8) realizzata nell?inserto (4); una serie di elementi di collegamento (17), ad esempio un chiodo, ognuno dei quali conficcato in un incavo (9); la striscia perimetrale (13); e almeno due asole (14), realizzate lungo la striscia perimetrale (13), in posizione contrapposte una con l?altra, nella zona pianta del sottopiede di montaggio.
Nella fig. 9 ? illustrato un quarto sottopiede di montaggio (400), comprendente: il secondo semilavorato (2); il terzo semilavorato (3); l?inserto (4), interposto tra detto secondo semilavorato (2) e terzo semilavorato (3); la striscia perimetrale (13); e asole (14), ad esempio due coppie, realizzate lungo la striscia perimetrale (13), nella zona centrale anteriore del terzo sottopiede di montaggio, in posizione contrapposte una con l?altra; e cuciture (12) che attraversano il secondo semilavorato (2), l?inserto (4), e il terzo semilavorato (3) a schiacchiare detto inserto (4) per definire lungo le linee di cucitura delle bombature.
Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali modifiche della successione delle fasi operative ed eventuali varienti costruttive si considerano sin d?ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sotto riportate rivendicazioni.
Claims (10)
1. Metodo per la realizzazione di un sottopiede di montaggio, caratterizzato dal fatto di:
a) fornire un primo semilavorato (1) da un pezzo di cuoio a spessore pieno, il quale: ha uno sviluppo in lunghezza ed in larghezza che corrisponde allo sviluppo in lunghezza ed in larghezza del sottopiede di montaggio da realizzare; ha un primo spessore (S1) costante su tutto il citato sviluppo; e comprende una prima facciata (F1) ed una seconda facciata (F2) che ? contrapposta alla prima facciata (F1);
b) realizzare la spaccatura del primo semilavorato (1) in modo da ottenere: un secondo semilavorato (2) che ha un secondo spessore (S2) che ? inferiore al primo spessore (S1), che ha uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1) e che comprende la prima facciata (F1) ed una terza facciata (F3) che ? contrapposta alla prima facciata (F1); ed un terzo semilavorato (3) che ha un terzo spessore (S3) che ? inferiore al primo spessore (S1), che ha uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1) e che comprende una quarta facciata (F4) e la seconda facciata (F2) che ? contrapposta alla quarta facciata (F4);
c) fornire un inserto (4) di materiale espanso, il quale: ha uno sviluppo, in lunghezza ed in larghezza, che ? inferiore allo sviluppo del terzo semilavorato (3) in misura tale che dalla sovrapposizione dell?inserto (4) sul terzo semilavorato (3) possa restare definita una porzione perimetrale (7) del terzo semilavorato (3) che ? delimitata, da una parte, dal bordo periferico dello stesso terzo semilavorato (3), e, dall?altra parte, dal bordo periferico dell?inserto (4); ha un quarto spessore (S4); e comprende una quinta facciata (F5) ed una sesta facciata (F6) che ? contrapposta alla quinta facciata (F5).
d) sovrapporre l?inserto (4) sul terzo semilavorato (3) in modo che: la sesta facciata (F6) dell?inserto (4) contatti la quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3); l?inserto (4) risulti centrato rispetto al terzo semilavorato (3); e) fissare l?inserto (4) cos? sovrapposto al terzo semilavorato (3), ottenendo un accoppiato (5);
f) sovrapporre il secondo semilavorato (2) sull?accoppiato (5) in modo che: la terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) contatti sia la quinta facciata (F5) dell?inserto (4) e sia la porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) che sporge rispetto all?inserto (4);
g) fissare il secondo semilavorato (2) cos? sovrapposto all?accoppiato (5), in modo che il secondo semilavorato (2) contatti la quinta facciata (F5) dell?inserto (4), i fianchi laterali (6) dell?inserto (4) e la porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) che sporge rispetto all?inserto (4), ottenendo cos? un primo sottopiede di montaggio (100) sulla cui prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) resti definita una striscia perimetrale (13).
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui:
successivamente alla fase di fissare l?inserto (4) al terzo semilavorato (3) viene praticata sulla quinta facciata (F5) dell?inserto (4) almeno una incisione (8), avente un primo contorno (C1), in modo che, dal fissaggio del secondo semilavorato (2) sull?accoppiato (5), possa restare definita sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) almeno una concavit? che ? delimitata dal primo contorno (C1) dell?almeno una incisione (8) compresa nel sottostante inserto (4);
ed in cui:
successivamente alla fase di fissare il secondo semilavorato (2) all?accoppiato (5) ad ottenere il primo sottopiede di montaggio (100), ? prevista una ulteriore fase h) in cui il secondo semilavorato (2) viene premuto contro la quinta facciata (F5) dell?inserto (4), in modo tale che la terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) in corrispondenza dell?almeno una concavit? ottenuta sulla prima facciata (F1) dello stesso secondo semilavorato (2), contatti la porzione interna dell?almeno una incisione (8) a definire, sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2), almeno un incavo (9) che conforma un secondo contorno (C2) che copia il primo contorno (C1) dell?almeno una incisione (8), ad ottenere un secondo sottopiede di montaggio (200).
3. Metodo secondo la rivendicazione 2, in cui successivamente alla fase di premere il secondo semilavorato (2) contro la quinta facciata (F5) dell?inserto (4) a definire in detta prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) il secondo contorno (C2) dell?almeno un incavo (9) per ottenere il secondo sottopiede di montaggio (200) ? prevista una ulteriore fase i), in cui nell?almeno un incavo (9) viene fissato un elemento di collegamento (17) in modo tale che: la testa dell?elemento di collegamento (17) contatti la prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2); il gambo di detto elemento di collegamento (17) attraversi detto secondo semilavorato (2), l?inserto (4) e il terzo semilavorato (3); e la punta dello stesso elemento di collegamento (17) contatti la seconda facciata (F2) del terzo semilavorato (3), ad ottenere un terzo sottopiede di montaggio (300).
4. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui successivamente alla fase di fissare l?inserto (4) all?accoppiato (5) ad ottenere il primo sottopiede di montaggio (100) ? prevista una ulteriore fase l), in cui realizzare sul primo sottopiede di montaggio (100) almeno una cucitura (12) che attraversa il secondo semilavorato (2), l?inserto (4), e il terzo semilavorato (3) a schiacchiare detto inserto (4) per definire, lungo la linea di cucitura, bombature (12), ad ottenere un quarto sottopiede di montaggio (400).
5. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui nella fase di fissaggio del secondo semilavorato (2) all?accoppiato (5), il fissaggo viene realizzato mediante pressatura dell?accoppiato (5) contro il secondo semilavorato (2) precedentemente posizionati su una dima (10) che ha uno sviluppo ed una forma corrispondente allo sviluppo ed alla forma del primo sottopiede di montaggio (100) da realizzare.
6. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui nella fase di premere il secondo semilavorato (2) contro la quinta facciata (F5) dell?inserto (4) a definire sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) il secondo contorno (C2) dell?almeno un incavo (9), detta azione premente viene realizzata premendo una matrice (11), preposiziona e precentrata, sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) con detta matrice (11) avente una facciata di riscontro che comprende almeno una sporgenza le cui dimensione e contorni sono complementari all?almeno una incisione (8) realizzata sulla quinta facciata (F5) dell?inserto (4).
7. Sottopiede di montaggio realizzabile in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, comprendente:
il secondo semilavorato (2) ed il terzo semilavorato (3), entrambi ottenibili dal primo semilavorato (1) di cuoio a spessore pieno, in cui:
detto primo semilavorato (1) ha uno sviluppo in lunghezza ed in larghezza che corrisponde allo sviluppo in lunghezza e larghezza del sottopiede di montaggio da realizzare;
il secondo semilavorato (2) ha: un secondo spessore (S2) che ? inferiore al primo spessore (S1); uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1); e comprende la prima facciata (F1) ed una terza facciata (F3) che ? contrapposta alla prima facciata (F1);
il terzo semilavorato (3) ha: un terzo spessore (S3) che ? inferiore al primo spessore (S1); ha uno sviluppo che ? identico allo sviluppo del primo semilavorato (1); e comprende una quarta facciata (F4) e la seconda facciata (F2) che ? contrapposta alla quarta facciata (F4);
con detto sottopiede di montaggio comprendente, inoltre, un inserto (4) di materiale espanso, il quale: ha uno sviluppo, in lunghezza ed in larghezza che, ? inferiore allo sviluppo del primo semilavorato (1); ha un quarto spessore (S4); comprende una quinta facciata (F5) ed una sesta facciata (F6) che ? contrapposta alla quinta facciata (F5);
detto inserto (4) essendo centrato rispetto al terzo semilavorato (3), in modo che: la sesta facciata (F6) dell?inserto (4) ? fissata alla quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3), in modo da definire una porzione perimetrale (7) del terzo semilavorato (3) che ? delimitata, da una parte, dal bordo periferico dello stesso terzo semilavorato (3), e, dall?altra parte, dal bordo periferico dell?inserto (4); e la terza facciata (F3) del secondo semilavorato (2) ? fissata sia alla quinta facciata (F5) dell?inserto (4) e sia alla porzione perimetrale (7) di quarta facciata (F4) del terzo semilavorato (3) che sporge rispetto all?inserto (4), ottenendo cos? il primo sottopiede di montaggio (100), sulla cui prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2) resti definita una striscia perimetrale (13).
8. Sottopiede di montaggio secondo la rivendicazione precedente che comprende: almeno una incisione (8) praticata sulla quinta facciata (F5) dell?inserto (4), avente un primo contorno (C1); almeno un incavo (9) ottenuto sulla prima facciata (F1) del secondo semilavorato (2), avente un secondo contorno (C2) che copia il primo contorno (C1) dell?almeno una incisione (8) praticata nel sottostante inserto (4).
9. Sottopiede di montaggio secondo la riv. 7, in cui il primo spessore (S1) del primo semilavorato (1), di cuoio a spessore pieno, ? compreso tra 3 mm e 6 mm, e/o in cui il secondo spessore (S2) del secondo semilavorato (2) ? compreso tra 1 mm e 1,5 mm, e/o in cui il terzo spessore (S3) del terzo semilavorato (3) ? compreso tra 1,5 mm e 5 mm, e/o in cui il quarto spessore (S4) dell?inserto (4) ? compreso tra 2 mm e 8 mm, e/o in cui la densit? del materiale espanso dell?inserto (4) ? compresa tra 100 e 200 Kg/m<3>, ed in cui la durezza di detto materiale espanso dell?inserto (4) ? compresa tra 18?37 ShoreA.
10. Sottopiede di montaggio secondo la riv. 7 o 8 o 9, in cui il materiale espanso dell?inserto (4) comprende EVA (Etilene Vinil Acetato), o microporosa di eva espansa, o poliuretano, o lattice.
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