IT202100029852A1 - Dispositivo e un procedimento per macinare e dosare caffè. - Google Patents

Dispositivo e un procedimento per macinare e dosare caffè. Download PDF

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Description

DISPOSITIVO E UN PROCEDIMENTO PER MACINARE E DOSARE
CAFF?
Campo dell?invenzione
[1] La presente invenzione riguarda un dispositivo e un procedimento per macinare e dosare caff? particolarmente utile per applicazioni professionali, per esempio per essere utilizzato in bar, ristoranti, mense e altri esercizi commerciali.
Stato della tecnica
[2] Alcuni tradizionali macinacaff? c?omprendono superiormente una tramoggia atta a contenere chicchi di caff? e un gruppo di macinazione.
[3] I chicchi di caff? cadono per gravit? dalla tramoggia in una camera di macinazione disposta al di sotto della tramoggia.
[4] Nella camera di macinazione ? disposto il gruppo di macinazione, il quale comprende due macine per macinare i chicchi di caff? e ottenere caff? in polvere.
[5] Solitamente, una macina ? rotante mentre l?altra ? fissa.
[6] Le due macine sono disposte separate tra loro in modo da formare un?intercapedine nella quale vengono a trovarsi i chicchi di caff? da macinare.
[7] Questo tipo di macinacaff? noto? comprende inoltre un condotto convogliatore atto ad essere attraversato dal caff? in polvere e comunicante con la camera di macinazione e con l?esterno.
[8] Al di sotto del condotto convogliatore ? disposto un contenitore, quale ad esempio un porta-filtro, per la raccolta del caff? in polvere -cosiddetto macinadosatore istantaneo o anche noto come on demand.
[9] Nei cosiddetti "macinadosatori storici" il contenitore ? provvisto di un dosatore volumetrico.
[10] Chiaramente ? necessario dosare il caff? in modo che la quantit? di ?polvere di caff? disposta nel portafiltro corrisponda ad una dose di polvere di caff? sufficiente per preparare una tazzina di caff?.
[11] In primo metodo noto per dosare il caff? con un macinadosatore "storico" si utilizza un dispositivo dosatore volumetrico separato dal resto del macinacaff?.? In molti modelli di macinadosatori il dosatore volumetrico ? connesso al condotto da cui fuoriesce il caff? macinato ed ? solidale con il corpo del macinadosatore; tipicamente ? posizionato in modo da permettere lo scarico del caff? nel portafiltro appoggiato sulla forcella sottostante.
[12] Il dispositivo dosatore volumetrico comprende una tramoggia nella quale viene disposta una grande quantit? ? di polvere di caff?, precedentemente macinata con il macinacaff?.?
[13] Tramite una leva si pu? far fuoriuscire il caff? macinato dalla tramoggia.
[14] Ad ogni azionamento la leva f? fuoriuscire un volume di polvere di caff? approssimativamente pari ad una dose di caff?, e lo fa cadere nel porta-filtro.
[15] Un primo inconveniente di questo dispositivo dosatore ? la permanenza del caff? macinato nel dispositivo dosatore che, a contatto con l?aria e la sua umidit?, viene ossidato alterando le sue caratteristiche organolettiche.
[16] Questo dispositivo dosatore non ? quindi adatto a preparare caff? di elevata qualit?.?
[17] Per contro l'umidit? influenza relativamente poco la quantit? di caff? contenuto nelle dosi erogate da un dosatore volumetrico, il quale sarebbe almeno teoricamente in grado di erogare dosi relativamente precise e costanti nel tempo.
In pratica la precisione e costanza nel tempo di un dosatore volumetrico ? pi? scarsa essendo notevolmente influenzata dall'abilit? dell'operatore: un dosatore volumetrico ? infatti tipicamente azionato da una leva manuale.
[18] In alternativa per dosare il caff? si pu? corredare il macinacaff? di? un?unit? di controllo collegata al motore elettrico che aziona le macine in modo da farle ruotare per un intervallo di tempo prefissato.
[19] La dose di polvere di caff? ? determinata dalla quantit? di chicchi di caff? macinati in tale intervallo temporale.
[20] Questo metodo a macinazione temporizzata ? tuttavia anch'esso poco preciso poich? il ?motore elettrico non ruota sempre alla stessa velocit? ma ? soggetto a variazioni di velocit? a causa del numero, della posizione e della durezza dei chicchi di caff? macinati.
[21] Inoltre l'umidit? nei chicchi di caff?, influenzando notevolmente la produttivit? delle macine ha una altrettanto notevole influenza sulla stabilit? della dose nei processi di macinazione temporizzati.
[22] Permanenze lunghe -per esempio dell'ordine di ore o giorni, come per esempio nei periodi di inattivit? di un esercizio commerciale-dei chicchi in tramoggia o in altro contenitore, tanto pi? se di durata variabile, ad ogni apertura dell'esercizio commerciale variano la dose di caff? erogata nel medesimo tempo di macinazione.
[23] L'imprecisione della macinazione temporizzata ? ulteriormente aumentata dall?usura delle macine: l'usura dovuta all'abrasione dei loro taglienti e la conseguente modifica della loro forma varia sensibilmente la produttivit? -misurabile per esempio in grammi per unit? di tempo del prodotto macinato- del macinacaff?.
[24] Questo richiede aggiustamenti da parte dell?operatore e quindi la qualit? dell?azione ? legata alla formazione ed esperienza dell?operatore stesso.
[25] Per risolvere i precedenti inconvenienti ? noto corredare il macinacaff? con? un dispositivo dosatore provvisto di una cella di carico sulla quale ? appoggiato il porta-filtro, in modo che la cella di carico pesi la polvere di caff? caduta dal condotto convogliatore nel porta-filtro.
[26] Un?unit? di controllo ? collegata alla cella di carico e al motore elettrico che aziona le macine, in modo da inviare al motore elettrico un comando di spegnimento quando la cella di carico segna il peso desiderato.
[27] Questo tipo di dispositivo dosatore in altre parole pesa il caff? a valle della macinazione dei chicchi, pesando per? anche il portafiltro.
[28] Esempi di questo tipo di disposizione sono descritti nelle pubblicazioni WO2018/185569A1, EP3158902A1, WO2020/089706A1, US10240969B2, US2016/0374513A1, EP2694216A1.
[29] Per non introdurre ulteriori imprecisioni ? quindi necessario considerare il peso del particolare modello di portafiltro usato con un'operazione di taratura.
[30] Inoltre la tolleranza del peso di esecuzione dei portafiltri e quindi la differenza di peso tra portafiltri del medesimo modello non ? trascurabile rispetto all?errore che tipicamente si vorrebbe ottenere nell?operazione di dosatura.
[31] L?ordine di grandezza dell?errore assoluto di esecuzione dei portafiltri ? almeno un ordine di grandezza superiore rispetto all?errore della dose. Quindi per avere una dosatura precisa ? indispensabile eseguire ogni volta la tara.
[32] Ulteriormente la frequenza delle tarature necessarie aumenta notevolmente quando in una giornata lavorativa si passa dall'uso di un portafiltro per caff? singolo a uno per caff? doppio e viceversa.
[33] Inoltre ? piuttosto difficile o comunque complesso riuscire a spegnere il motore elettrico al momento giusto in modo da riuscire a erogare esattamente i grammi di polvere di caff? desiderati.
[34] L'autore della presente invenzione ritiene infatti che vi sia un non trascurabile ritardo tra l?invio del comando di spegnimento al motore elettrico e l?effettiva interruzione dell'erogazione della polvere di caff?, ritardo causato dall?inerzia del sistema di celle di carico e dall?inerzia del motore elettrico.
[35] Tale ritardo causa a sua volta un errore in eccesso della dose di polvere di caff? erogata e quindi una perdita economica poich? si eroga di fatto pi? caff? di quello effettivamente addebitato ai consumatori.
[36] Per ridurre questo errore in eccesso si potrebbe in teoria impostare una dose obiettivo pi? ridotta, in sostanza un obiettivo viziato, ma in pratica questa contromisura non ? spesso attuabile a causa della scarsa preparazione del personale impiegato in bar, ristoranti e altri esercizi commerciali di riferimento.
[37] Per risolvere questi inconvenienti del sistema di pesatura del portafiltro sono stati ideati vari algoritmi di pesatura o posizionamento delle celle di carico che pesano il portafiltro, ma invano secondo il parere dell'autore della presente invenzione.
[38] In alternativa, sempre per risolvere i summenzionati inconvenienti sono noti dispositivi di dosaggio con cella di carico posizionata sul basamento della struttura del macinacaff?, come per esempio descritti nelle pubblicazioni US2017/0127884A1, EP3409154B1, EP3560399A1.
[39] Tale soluzione prevede la pesatura di tutto il sistema compresa tramoggia e caff? contenuto, quindi la dosatura avviene calcolando la perdita di peso del caff? macinato.
[40] Secondo l'autore della presente invenzione questa soluzione presenta inconvenienti quali la necessit? di separare meccanicamente il sostegno per il portafiltro, altrimenti la pesatura sarebbe inficiata dalla forza espressa dal peso del portafiltro sul sistema ( ricadendo quindi nella necessit? di effettuare continuamente la tara) ed inoltre la limitata precisione ottenibile dovuta alla misura della perdita di peso di qualche grammo rispetto all?intera massa del macinacaff? misurata dalla cella di carico corrispondente a diversi chilogrammi.
[41] In un'ulteriore variante di quest'ultima soluzione la cella di carico ? posizionata sotto il contenitore/tramoggia che contiene i chicchi di caff?.
[42] Questa ulteriore variante ? ancora meno precisa della precedente perch? il contenitore di caff? non ha mai un elemento di separazione tra la camera di macinazione, pertanto la colonna di chicchi di caff? passa dalla tramoggia direttamente alla camera di macinazione.
[43] Per compensare gli errori di taratura o gli errori sistematici delle misure delle celle di carico, errori dipendenti per esempio dal posizionamento delle celle stesse, sono stati ideati nel tempo vari procedimenti di pesatura e di lettura delle celle; alcuni loro esempi sono descritti nelle pubblicazioni WO2020/089706A1, EP3560399A1, US2017/0127884A1, EP3097831B1.
[44] L'autore della presente invenzione ritiene che i procedimenti di pesatura automatica dei dispositivi di dosaggio attualmente noti possano essere ulteriormente migliorati.
[45] Uno scopo della presente invenzione ? fornire un dispositivo e un procedimento per macinare caff? che risulti migliorativo rispetto ai dispositivi e ai procedimenti noti con riferimento a uno o pi? degli inconvenienti sopra menzionati dello stato della tecnica.
Sommario dell?invenzione
[46] Tale scopo viene conseguito, secondo un primo aspetto della presente invenzione, con un dispositivo per macinare e dosare caff? avente le caratteristiche secondo la rivendicazione 1.
[47] Ulteriori caratteristiche dell'invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
[48] I vantaggi conseguibili con la presente invenzione risulteranno pi? evidenti, al tecnico del settore, dalla seguente descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione particolare a carattere non limitativo, illustrato con riferimento alle seguenti figure schematiche.
Elenco delle Figure
Figura 1 mostra una vista laterale parzialmente in sezione, secondo il diedro ideale di sezione I-I di un dispositivo per macinare e dosare caff? secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione; Figura 2 mostra una vista dall'alto del dispositivo di Figura 1, secondo una direzione di osservazione parallela all'asse di rotazione delle macine o del motore, parzialmente in sezione secondo il piano II-II perpendicolare a tale asse di rotazione;
Figura 3 mostra una vista prospettica parzialmente esplosa del dispositivo di Figura 1;
Figura 3A mostra un dettaglio della Figura 3;
Figura 4 mostra il grafico dell'andamento nel tempo del peso di caff? macinato rilevato dal dispositivo di Figura 1 secondo una prima forma di realizzazione particolare del controllo del gruppo macinacaff?;
Figura 5 mostra il grafico dell'andamento nel tempo del peso di caff? macinato rilevato dal dispositivo di Figura 1 secondo una seconda forma di realizzazione particolare del controllo del gruppo macinacaff?;
Figura 6 mostra un dettaglio della Figura 1;
Figura 7 mostra uno schema a blocchi di un procedimento per controllare il dispositivo secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione. Descrizione dettagliata
[49] Le Figure 1-3A sono relative a un dispositivo per macinare e dosare caff? secondo una forma di realizzazione particolare della presente invenzione.
[50] Tale dispositivo, indicato con il riferimento complessivo 1, comprende:
-un gruppo macinacaff? 3 predisposto per macinare chicchi interi di caff? e/o caff? in polvere o comunque macinato in modo da ridurne la granulometria;
-un sistema di pesatura 5 predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3 e del caff? macinato o in corso di macinazione eventualmente contenuto nel gruppo macinacaff? 3.
[51] Nella presente descrizione "determinare" riferito a un trasduttore, sensore o altra apparecchiatura quando non altrimenti specificato pu? significare sia misurare direttamente una grandezza fisica oppure rilevarla derivandola tramite misure pi? o meno indirette di altre grandezze fisiche, calcolarla e/o stimarla per esempio in base a modelli matematici, storici o previsionali.
[52] Vantaggiosamente il sistema di pesatura 5 predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3 e del caff? macinato o in corso di macinazione eventualmente contenuto nel gruppo macinacaff? 3 mentre quest'ultimo sta macinando.
[53] In tal caso il dispositivo 1 ? preferibilmente provvisto di opportuni filtri hardware o software per eliminare o comunque ridurre, nei dai segnali generati dall'uno o pi? trasduttori 50 -descritti pi? diffusamente nel seguito-, le vibrazioni prodotte dalla rotazione del motore 15 rendendo pi? precise le misurazioni del sistema di pesatura 5.
[54] Preferibilmente il gruppo macinacaff? 3 ? predisposto per ridurre la granulometria del caff? da macinare in ingresso fino a una dimensione tale da potervi ricavare l'infuso di caff? immergendo il macinato in acqua bollente o in un flusso di vapore acqueo ad alta temperatura, per esempio trasformando in polvere chicchi di caff?.
[55] Il gruppo macinacaff? 3 pu? essere provvisto di due o pi? macine (non mostrate) almeno una delle quali predisposta per ruotare su s? stessa attorno a un asse di rotazione AR azionata per esempio da un motore elettrico 15.
[56] Il motore 15 pu? essere per esempio del tipo a corrente continua o alternata, sincrono o asincrono, eventualmente di tipo brushless.
[57] Il dispositivo 1 ? preferibilmente predisposto in modo che durante il normale funzionamento tale asse di rotazione AR sia sostanzialmente verticale (Figura 1).
[58] Una delle macine pu? essere per esempio fissa, cio? solidale per esempio con il guscio esterno del gruppo macinacaff? 3 che racchiude le macine stesse.
[59] Le macine possono essere del tipo per esempio piano -come per esempio mostrato nelle pubblicazioni FR2522951 o WO2010/033023A2- oppure conico, come mostrato per esempio nelle pubblicazioni EP1977669A1, EP2524636A1, US2014/0224910A1, US2018/0318840A1 o comunque del tipo piano o conico per esempio in se noto.
[60] Il gruppo macinacaff? 3 ? vantaggiosamente predisposto per espellere il caff? macinato tramite forza centrifuga o per gravit?, in modo per esempio in s? noto.
[61] Per camera di macinazione di intende nella presente descrizione il vano delimitato dalle due superfici macinanti, affacciate l'una verso l'altra, delle due macine.
[62] Preferibilmente il dispositivo 1 comprende un contenitore raccoglimacinato 7 predisposto per raccogliere il caff? macinato proveniente dal gruppo macinacaff? 3.
[63] Preferibilmente il sistema di pesatura 5 ? predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3 e/o del caff? da esso macinato e/o in esso contenuto senza determinare il peso del contenitore raccoglimacinato 7 e del suo eventuale contenuto.
[64] Preferibilmente il contenitore raccoglimacinato 7 comprende un gruppo portafiltro a sua volta comprendente un filtro 70 per filtrare un'infusione ricavata dal caff? macinato contenuto nel contenitore raccoglimacinato 7.
[65] Il gruppo portafiltro pu? essere provvisto di un manico 72.
[66] In alternativa il contenitore raccoglimacinato 7 pu? comprendere per esempio una scodella pi? o meno grande, un bicchiere o una tazza.
[67] Preferibilmente il gruppo macinacaff? 3 ? provvisto di una prima bocca di uscita 30 dalla quale pu? fuoriuscire il caff? macinato dal gruppo macinacaff? 3 stesso, e il sistema di pesatura 5 ? predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3 mentre sta macinando e del suo eventuale contenuto senza determinare il peso del caff? a valle della prima bocca di uscita 30 e degli eventuali dispositivi o componenti che contengono il caff? a valle della prima bocca di uscita 30, per esempio del gruppo portafiltro o altro contenitore raccoglimacinato 70.
[68] Preferibilmente il gruppo macinacaff? 3 ? provvisto di un condotto di uscita 32 il quale termina a valle con una seconda bocca di uscita 34 dalla quale pu? fuoriuscire il caff? macinato proveniente dal gruppo macinacaff? 3 stesso.
[69] Il condotto di uscita 32 pu? avere per esempio la forma di un becco eventualmente aperto superiormente (Figura 3A) o chiuso.
[70] Vantaggiosamente il sistema di pesatura 5 ? predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3 mentre sta macinando e del suo eventuale contenuto senza determinare il peso del caff? a valle della seconda bocca di uscita 34 e degli eventuali dispositivi o componenti che contengono il caff? a valle della seconda bocca di uscita, per esempio del gruppo portafiltro o altro contenitore raccoglimacinato 70.
[71] Non pesando il gruppo portafiltro o altro contenitore raccoglimacinato 70 il sistema di pesatura 5 e pi? in generale il dispositivo 1 ? esente dagli inconvenienti precedentemente esposti delle macchine per macinano e dosano caff? pesando anche il gruppo portafiltro.
[72] Il supporto portafiltro 17 ? predisposto per mantenere in posizione il gruppo portafiltro o altro contenitore raccoglimacinato 7 mentre il gruppo macinacaff? 3 eroga il caff? macinato per esempio facendolo cadere dalla prima 30 o dalla seconda bocca di uscita 34 o ancora dal becco 32, per esempio mantenendo il gruppo portafiltro o altro contenitore raccoglimacinato 7 al disotto della prima 30 o seconda bocca di uscita 34 o del becco 32 affinch? in caff? macinato vi cada dentro.
[73] Eventualmente il dispositivo 1 pu? comprendere un serbatoio 9 che preferibilmente poggia sul gruppo macinacaff? 3 ed ? predisposto per contenere il caff? da macinare e fornirlo al gruppo macinacaff? 3 o comunque avviarlo verso il gruppo 3.
[74] In tal caso il sistema di pesatura 5 ? predisposto per pesare non solo il gruppo macinacaff? 3 ma anche il serbatoio 9 e il caff? eventualmente in esso contenuto (Figura 1).
[75] Il serbatoio 9 pu? comprendere per esempio una tramoggia dalla forma complessiva sostanzialmente conica (Figura 1), piramidale o rastremata verso il basso (Figura 1).
[76] La tramoggia o altro serbatoio 9 ha una capacit? preferibilmente pari a o maggiore di 3 grammi di chicchi di caff?, pi? preferibilmente pari o maggiore a 10 grammi, 20 grammi, 100, grammi, 0,5 kilogrammi, 1 kilogrammo di caff?.
[77] La tramoggia o altro serbatoio 9 ha una capacit? preferibilmente pari o inferiore a 10 kilogrammi di chicchi di caff?, e per esempio pari o inferiore a 5 kilogrammi, 3 kilogrammi o 2 kilogrammi di caff?.
[78] Il motore 15 ? preferibilmente appeso al gruppo macinacaff? 3 per esempio tramite l'albero rotante con cui il motore 15 si collega ad almeno una delle macine del gruppo macinacaff? 3 (Figura 1) e/o al supporto intermedio 13.
[79] Il sistema di pesatura 5 ? predisposto per pesare non solo il gruppo macinacaff? 3 ma anche il motore 15 il quale ha solitamente una massa relativamente inferiore rispetto al corpo del macinadosatore, per esempio compresa fra 3-5 kilogrammi, e pertanto non aumenta eccessivamente la massa complessiva di quanto pesato dal sistema di pesatura 5 e quindi l'imprecisione delle sue misure.
[80] Come per esempio mostrato in Figura 1, il peso del motore 15 pu? gravare -preferibilmente in maniera esclusiva- sulle celle di carico o altri trasduttori 50 attraverso il supporto intermedio 13, sul quale grava il gruppo macinacaff? 3 al quale ? appeso il motore 15.
[81] Preferibilmente il sistema di pesatura 5 comprende uno o pi? trasduttori 50 ciascuno dei quali ? predisposto per rilevare almeno parte del peso almeno del gruppo macinacaff? 3 e del suo eventuale contenuto nonch? del motore 15.
[82] Ciascuno di tali trasduttori 50 pu? comprendere per esempio una cella di carico o altro trasduttore elettronico, ottico o meccanico di forza.
[83] Vantaggiosamente il sistema di pesatura 5 comprende almeno due celle di carico o altro tipo di trasduttori di forza 50, e pi? preferibilmente almeno tre o anche pi? celle di carico o altro tipo di trasduttori di forza 50.
[84] Aumentando il numero dei trasduttori 50 si aumenta la sensibilit? e la precisione della misura dal momento che il peso complessivo almeno del gruppo macinacaff? 3 ed eventualmente del serbatoio 9 del caff? eventualmente in essi contenuto ? suddiviso su un numero sempre maggiore di trasduttori 50, pertanto il campo di misura di ciascuno di essi pu? essere utilizzato per rilevare pesi minori aumentando la risoluzione dei trasduttori, indicativamente di un numero di volte pari al numero dei trasduttori 50.
[85] Inoltre aumentando il numero dei trasduttori 50 ? possibile ridurne il rumore elettrico e i loro errori di misura mediando un numero maggiore dei loro segnali di uscita.
[86] Preferibilmente le celle di carico o altro tipo di trasduttori 50 sono disposte attorno all'asse di rotazione AR delle macine del gruppo macinacaff? 3 (Figura 1, 2, 3).[86] Preferibilmente la disposizione delle celle di carico o altro tipo di trasduttori 50 ha una simmetria sostanzialmente raggiata rispetto all'asse di rotazione AR (Figura 1, 2, 3); in altre parole le posizioni angolari dei vari trasduttori 50 rispetto all'asse AR sono sfalsate di angoli ?1, ?2, ?3 [alfa 1, alfa 2, alfa 3] sostanzialmente uguali fra loro, cio? ? preferibilmente ?1 = ?2 = ?3.
[87] In particolare le celle di carico o altro tipo di trasduttori 50 possono essere disposte sostanzialmente ai vertici di un triangolo equilatero (Figura 2) o di un altro poligono regolare; tale disposizione aumenta i summenzionati vantaggi di sensibilit?, precisione di misura e riduzione del rumore dei trasduttori 50.
[88] I trasduttori 50 possono essere disposti per esempio anche a corona, a raggera o a stella attorno all'asse di rotazione AR.
[89] Il centro di massa o baricentro dell'assieme dei componenti il cui peso viene rilevato dal sistema di pesatura 5, per esempio dell'assieme comprendente il gruppo macinacaff? 3 e il motore 15, viene convenzionalmente chiamato nella presente descrizione come "baricentro delle masse pesate" e indicato dal riferimento G_mac (Figura 6).
[90] L'altezza del baricentro G_mac rispetto alla superficie di appoggio di ciascun trasduttore 50 contro il gruppo macinacaff? 3, il supporto intermedio 13 o altro componente o struttura intermedia tramite la quale ciascun trasduttore 50 sostiene, spinge o tira il gruppo macinacaff? 3 viene chiamata convenzionalmente come "altezza baricentrica i-esima" e viene convenzionalmente indicata con il riferimento H_mac1, H_mac2...
H_mac(i)... H_mac(N) a seconda che sia relativa al primo, al secondo, all'i-esimo o all'N-esimo trasduttore 50 dove N indica convenzionalmente il numero complessivo di tutti i trasduttori di forza 50 di un medesimo dispositivo per macinare e dosare 1; nella forma di realizzazione delle Figure allegate ? N=3.
[91] Tali altezze baricentriche H_mac1, H_mac2...
H_mac(i)... H_mac(N) sono misurate secondo la direzione verticale durante il normale funzionamento e utilizzo del dispositivo 1 e possono essere sia positive -quando il baricentro G_mac si trova al disopra del trasduttore 50 in questione, come per esempio in Figura 6- oppure negative, quando il baricentro G_mac si trova al disotto del trasduttore 50 in questione.
[92] Vantaggiosamente il valore assoluto di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac1, H_mac2...
H_mac(i)... H_mac(N) ? pari o inferiore a due volte il massimo diametro della pi? grande delle superfici macinanti delle macine del gruppo macinacaff? 3, dove tale diametro viene misurato in un piano ideale perpendicolare all'asse di rotazione reciproca delle due macine.
[93] In alternativa o in combinazione a quanto sopra il valore assoluto di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac1, H_mac2... H_mac(i)... H_mac(N) ? vantaggiosamente pari o inferiore a 18 centimetri, e pi? preferibilmente pari o inferiore a 12 centimetri, a 10 centimetri, a 7,5 centimetri, a 5 centimetri, a 2,5 centimetri, a 5 millimetri o a 3 millimetri.
[94] Il valore assoluto di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac1, H_mac2... H_mac(i)... H_mac(N) pu? essere per esempio anche pari a zero.
[95] In alternativa o in combinazione a quanto sopra, il valore assoluto della media aritmetica -preferibilmente della media non pesata- delle altezze baricentriche H_mac1, H_mac2... H_mac(i)... H_mac(N) ? vantaggiosamente pari o inferiore al massimo diametro della pi? grande delle superfici macinanti delle macine del gruppo macinacaff? 3.
[96] In alternativa o in combinazione a quanto sopra, il valore assoluto della media delle altezze baricentriche H_mac1, H_mac2... H_mac(i)... H_mac(N) ? vantaggiosamente pari o inferiore a 18 centimetri, e pi? preferibilmente pari o inferiore a 12 centimetri, a 10 centimetri, a 7,5 centimetri, a 5 centimetri, a 2,5 centimetri, a 5 millimetri o a 3 millimetri.
[97] Preferibilmente il valore assoluto di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac1, H_mac2...
H_mac(i)... H_mac(N) e/o il valore assoluto della loro media aritmetica ? pari o inferiore a 1,5 volte, una volta, due terzi, o alla met?, o a un terzo, un quarto, un ottavo, un decimo, un ventesimo, un cinquantesimo o un centesimo del massimo diametro della pi? grande delle superfici macinanti delle macine del gruppo macinacaff? 3.
[98] I disturbi generati dalle vibrazioni dalle diverse masse in gioco possono essere eliminati o comunque attenuati con una esecuzione geometrica degli assiemi che fa per esempio coincidere G_mac con l'altezza dei trasduttori e quindi H_mac ? per esempio, o comunque preferibilmente pari a zero o comunque tendente a 0.
[99] Il posizionamento precedentemente descritto dei trasduttori 50 fa s? che questi ultimi siano soggetti a meno vibrazioni durante la macinazione.
[100] L'autore della presente invenzione ha infatti osservato che le vibrazioni in senso orizzontale del gruppo macinacaff? 3 e del motore causano infatti vibrazioni in senso verticale applicate a ciascun trasduttore 50, tanto pi? quanto maggiore ? il valore assoluto delle altezze baricentriche H_mac1, H_mac2 ...
H_mac(i) ... H_mac(N).
[101] Riducendo i valori assoluti delle altezze baricentriche si riducono le sollecitazioni verticali subite e rilevate dai trasduttori 50 e quindi gli errori di misura.
[102] Preferibilmente il dispositivo 1 ? provvisto di una base di appoggio 11 sulla quale le celle di carico o altri trasduttori 50 possono poggiare.
[103] La base di appoggio 11 pu? essere predisposta per poggiare per esempio su un tavolo, mensola, piano di lavoro di una cucina o altro piano di lavoro non mostrato.
[104] Il dispositivo 1 pu? essere provvisto di un supporto intermedio 13 che poggia sulla una o pi? cella di carico o altri trasduttori di forza 50 e che sostiene a sua volta il gruppo macinacaff? 3.
[105] Il supporto intermedio 13 pu? avere forma complessivamente anulare o essere comunque provvisto di un foro attraverso cui passa l'albero del motore 15 permettendo di (Figura 1, 2, 3).
[106] Il supporto intermedio 13 ha preferibilmente forma tale, ed ? pi? in generale preferibilmente predisposto per ripartire uniformemente sui vari trasduttori 50 il peso del gruppo macinacaff? 3 ed eventualmente anche del serbatoio 9 e/o del motore 15, aumentando cos? la precisione del sistema di pesatura 5.
[107] A tale scopo il supporto intermedio 13 pu? essere provvisto di contrappesi -aventi per esempio lo scopo di compensare eventuali asimmetrie geometriche del gruppo macinacaff?, per esempio la massa del becco 32- e/o di smorzatori inerziali.
[108] Il supporto intermedio 13 ? preferibilmente molto rigido, in modo da trasmettere ai trasduttori 50 con poco ritardo e senza rischi di risonanza le sollecitazioni statiche e dinamiche -per esempio le vibrazioni- prodotte dal gruppo macinacaff? 3 durante il funzionamento, semplificando l'elaborazione e il filtraggio dei segnali emessi dai trasduttori 50 e contribuendo nuovamente ad aumentare la precisione di misura del sistema di pesatura 5.
[109] Il dispositivo 1 ? preferibilmente provvisto di un'unit? logica 19 programmata o comunque predisposta per controllare il funzionamento del dispositivo 1 stesso.
[110] L'unit? logica 19 pu? comprendere per esempio un circuito a microprocessore e/o un circuito a rel?.
[111] Vantaggiosamente il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 ? predisposto per rilevare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3 del suo eventuale contenuto ed eventualmente anche del motore 15 almeno in una pluralit? di istanti di campionamento T1, T2 ...
T(i-1), Ti, T(1+1)..., dove fra uno di tali istanti di campionamento T(i) e l'istante di campionamento immediatamente precedente T(i-1) o immediatamente successivo T(i+1) intercorre un intervallo di tempo di campionamento ?Tcamp(i) [Delta_T_camp i-esimo] pari o inferiore a 5 secondi, oppure pari o inferiore a 4 secondi, 1 secondo, 0,5 secondi, 0,3 secondi, 0,2 secondi, 0,1 secondi, 0,05 secondi, 0,02 secondi; dove ?
R1) ?Tcamp(i) = Ti - T(i-1)
[112] Preferibilmente gli intervalli di campionamento ?Tcamp(1), ?Tcamp(2), ?Tcamp(3)...?Tcamp(i)...
?Tcamp(N) sono sufficientemente brevi da poter acquisire almeno 105 campionamenti Wc(1), Wc(2) ... Wc(i) ... Wc(N) durante la macinazione completa di una dose per una tazzina, tazza o altra porzione di caff?, pi? preferibilmente sufficientemente brevi da poter acquisire almeno 10 campionamenti, almeno 20 campionamenti, almeno 30 campionamenti o almeno 35 campionamenti.
[113] Preferibilmente gli intervalli di campionamento ?Tcamp(1), ?Tcamp(2), ?Tcamp(3)...?Tcamp(i)...
?Tcamp(N) sono sufficientemente lunghi da acquisire non pi? di 100 campionamenti Wc(1), Wc(2) ... Wc(i) ... Wc(N) durante la macinazione completa di una dose per una tazzina, tazza o altra porzione di caff?, pi? preferibilmente sufficientemente lunghi da acquisire non pi? di 70 campionamenti, non pi? di 50 campionamenti o non pi? di 40 campionamenti.
[114] Gli intervalli di campionamento ?Tcamp(1), ?Tcamp(2), ?Tcamp(3)...?Tcamp(i)... ?Tcamp(N) possono avere per esempio durata uguale fra loro, ed essere cio? ?Tcamp(1) = ?Tcamp(2) = ?Tcamp(3)...= ?Tcamp(i)= ... = ?Tcamp(N).
[115] Tali intervalli di tempo di campionamento ?Tcamp(1), ?Tcamp(2), ?Tcamp(3)...?Tcamp(i)...
?Tcamp(N) hanno preferibilmente durata pari o inferiore a 5 secondi, oppure a 4 secondi, 1 secondo, 0,5 secondi, 0,3 secondi, 0,2 secondi, 0,1 secondi, 0,05 secondi, 0,02 secondi.
[116] Tali intervalli di tempo di campionamento ?Tcamp(1), ?Tcamp(2), ?Tcamp(3)...?Tcamp(i)...
?Tcamp(N) hanno preferibilmente durata compresa fra 4-0,01 secondi oppure fra 2-0,02 secondi, 1-0,1 secondi, 0,5-0,2 secondi.
[117] Vantaggiosamente l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 ? predisposto per attuare il procedimento comprendente la seguente sequenza di operazioni:
S1) determinare l'istante iniziale T(0) in cui il gruppo macinacaff? 3 inizia a erogare caff? macinato, per esempio facendolo fuoriuscire dalla prima 30 o dalla seconda bocca di uscita 34;
S2) continuare ad azionare il gruppo macinacaff? 3 rilevando il peso Wc(1), Wc(2) ... Wc(j) ... Wc(N) almeno del gruppo macinacaff? 3 e del suo eventuale contenuto in una pluralit? -numerabile o anche non numerabile, come per esempio se si elaborano segnali analogici- di istanti di campionamento T(1), T(2) ... T(j) ... T(N) successivi all'istante iniziale T(0);
S3) successivamente all'istante T(0) continuare ad azionare il gruppo macinacaff? 3 determinando in uno o pi? istanti T(j) il peso Wc_tot(j) del caff? complessivamente erogato dal gruppo macinacaff? a partire dall'istante iniziale T(0) fino all'istante T(j).
[118] Il peso del caff? complessivamente macinato Wc_tot(j) all'istante Tj pu? essere per esempio calcolato sommando tutte le varie differenze fra il peso Wc(j) misurato a un certo istante di campionamento T(j) e il peso Wc(j-1) misurato all'istante di campionamento immediatamente precedente T(j-1):
Wc(1) - Wc(0)
Wc(2) - Wc(1)
Wc(3) - Wc(2)
...
Wc(j) - Wc(j-1);
[119] In altre parole si pu? determinare
<R2) >
[120] In alternativa il peso del caff? complessivamente macinato Wc_tot(j) all'istante Tj pu? essere per esempio calcolato estrapolando la variazione nel tempo delle differenze fra il peso Wc(j) misurato a un certo istante di campionamento T(j) e il peso di riferimento Wc_tara misurato a un istante di campionamento opportuno, per esempio all'istante iniziale della macinazione T(0), essendo in tal caso Wc_tara = W(0):
Wc(1) - Wc_tara
Wc(2) - Wc_tara
Wc(3) - Wc_tara
...
Wc(j) - Wc_tara;
S4) continuare ad azionare il gruppo macinacaff? 3 determinando, per esempio a ogni istante di campionamento, se la differenza fra il peso rilevato Wc_tot(j) e un peso obiettivo predeterminato WcR ? pari a o minore di una soglia SW_Rif predeterminata;
S5) se la condizione dell'operazione S4) ? verificata, cio? se si verifica la condizione
R32)
controllare il gruppo macinacaff? 3 e l'eventuale motore 15 in modo da far s? che il peso Wc_tot(N') effettivamente rilevato dal sistema di pesatura 5 in un successivo istante T(N') -dove N' > j- del caff? complessivamente erogato dal gruppo macinacaff? 3 stesso fra gli istanti T(0) e T(N') sia sostanzialmente pari al peso obiettivo predeterminato WcR.
[121] Se invece la condizione dell'operazione S4) non ? verificata, cio? se non si verifica la condizione
R32)
ripetere la sequenza di operazioni S3), S4), S5) partendo dall'operazione S3) (Figura 7).
[122] Cos? facendo l'unit? logica 19 rileva durante ampie parti della macinazione come evolve nel tempo il peso del macinacaff? complessivamente erogato e, prima che la dose per un caff? sia completata, predispone con anticipo anche ampio una opportuna strategia di controllo del motore in modo da terminare la macinazione quando viene raggiunta esattamente la dose desiderata.
[123] Nell'operazione S1) l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 possono determinare quando il gruppo macinacaff? 3 inizia a erogare caff? macinato per esempio in base all'andamento nel tempo del peso rilevato dal sistema di pesatura 5; per esempio l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 possono determinare l'istante T(0) rilevando un aumento nel tempo sufficientemente repentino del peso rilevato dal sistema di pesatura 5 dopo un periodo sufficientemente lungo nel quale tale peso era sostanzialmente costante e invariato nel tempo (Figura 4, 5).
[124] Eventualmente l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 possono rilevare l'istante T(0) anche basandosi sullo stato di funzionamento del motore 15, per esempio stabilendo un errore di rilevazione qualora il sistema di pesatura 5 rilevasse una variazione del peso rilevato dai trasduttori 50 quando il motore 15 ? spento.
[125] A tale scopo l'unit? logica 19 pu? essere per esempio predisposta per rilevare la corrente e/o la tensione che alimenta il motore 15.
[126] Nell'operazione S2) la pluralit? di istanti di campionamento successivi all'istante iniziale T(0) comprende almeno un successivo istante di campionamento T(1) e almeno due, almeno tre, almeno quattro o almeno cinque successivi istanti di campionamento T(i) dove i > 1.
[127] Nell'operazione S2) l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 possono rilevare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3, ed eventualmente anche del serbatoio 9 e del motore 15 acquisendo le rilevazioni della una o pi? cella di carico o altri trasduttori 50.
[128] Nell'operazione S2) l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 possono rilevare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3, ed eventualmente anche del serbatoio 9 e/o del motore 15 acquisendo uno pi? segnali analogici o uno o pi? segnali discretizzati, cio? campionati sono forma di un insieme finito di campioni Wc(j).
[129] Nell'operazione S2), S3) e/o S4) l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 possono rilevare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3, ed eventualmente anche del serbatoio 9 e del motore 15 senza per? rilevare il peso del gruppo portafiltro 7 o altro contenitore raccoglimacinato 7.
[130] Nell'operazione S2), S3) e/o S4) l'unit? logica 19, il sistema di pesatura 5 o pi? in generale il dispositivo 1 possono determinare il peso Wc(j) e Wc_tot(j) in uno o pi? istanti T(j) elaborando dei segnali analogici o campionati forniti dal sistema di pesatura 5.
[131] Nell'operazione S4) il peso obiettivo predeterminato WcR pu? essere per esempio la dose di caff? macinato necessaria a preparare una dose di caff?; tale dose di caff? macinato pu? chiaramente variare in base al tipo di bevanda da preparare -per esempio caff? ristretto, caff? lungo all'italiana- ed essere per esempio compresa fra 7 grammi -dose italiana di un singolo caff?- e 20 grammi -caff? "Seattle style"- oppure per esempio compresa fra 9-10 grammi come nel caso dei caff? creme diffusi in Austria e Germania.
[132] Nell'operazione S4) la soglia predeterminata SW_Rif ? preferibilmente non nulla, pertanto preferibilmente maggiore di zero e pu? avere le dimensioni di una massa o di una forza peso.
[133] Quanto maggiore ? la soglia SW_Rif tanto maggiore ? l'anticipo con cui viene avviata l'operazione S5). La soglia SW_Rif pu? essere per esempio pari o maggiore a 0,1 volte, 0,2 volte, 05 volte o 0,7 volte il peso obiettivo predeterminato WcR.
[134] Preferibilmente la soglia SW_Rif ? compresa tra l?1% ed il 2% del peso obiettivo.
[135] Nell'operazione S5) l'unit? logica 19 o pi? in generale il dispositivo 1 possono controllare il gruppo macinacaff? 3 in vari modi affinch? all'istante finale T(N') la quantit? di caff? macinato Wc_tot(N') complessivamente erogata dal gruppo macinacaff? 3 sia e effettivamente e sostanzialmente pari alla quantit? di riferimento predeterminata WcR, o comunque la differenza fra la dose di caff? effettivamente erogata dal gruppo macinacaff? 3 durante l'operazione di macinazione e la dose desiderata WcR sia ridotta al minimo.
[136] Per esempio se il motore 15 viene fatto funzionare a velocit? sostanzialmente costante durante l'intera fase di macinazione (Figura 4), nell'operazione S5) l'unit? logica 19 pu? prevedere, per esempio in base a un opportuno modello matematico o a precedenti misure sperimentali e storiche, il tempo per cui il motore 15 deve ancora funzionare a partire dall'istante T(j) in cui si completa l'operazione S4) affinch? in caff? complessivamente erogato dal gruppo macinacaff? 3 dall'istante T(0) in poi sia sostanzialmente pari alla quantit? di riferimento predeterminata WcR.
[137] In sostanza l'unit? logica 19 si prepara per tempo a interrompere la macinazione e a disattivare il motore 15 al momento opportuno, gestendo meglio per esempio l'inerzia del motore elettrico 15.
[138] Tale modello matematico pu? anche comprendere la semplice estrapolazione lineare dell'aumento nel tempo del peso del caff? erogato dal gruppo macinacaff? 3 oppure il tracciamento della curva caratteristica, generalmente non lineare o lineare solo in alcune parti, dell'aumento nel tempo del peso del caff? erogato dal gruppo macinacaff? 3.
[139] Al termine dell'operazione S5) la rotazione del motore 15 pu? essere per esempio arrestata o pi? in generale pu? essere disattivato il gruppo macinacaff? 3.
[140] Dalla precedente descrizione risulta chiaramente che tale procedimento per dosare il caff? macinato erogato dal gruppo macinacaff? 3 non richiede di tarare il gruppo portafiltro o altro contenitore raccoglimacinato 7 ogniqualvolta lo si sostituisce con uno di tipo diverso.
[141] A differenza di alcuni procedimenti di dosaggio noti inoltre il procedimento di dosaggio e di controllo secondo la forma di realizzazione particolare precedentemente descritta dell'invenzione non richiede inoltre di impostare nel dispositivo 1 la quantit? di macinato desiderata delle dosi con un errore in eccesso o in difetto per compensare errori o imprecisioni sistematici del procedimento di dosaggio stesso: il dispositivo 1 esegue una serie di pesature del caff? macinato erogato nel corso della macinazione e sulla base di esse ottimizza il controllo del motore 15 o pi? in generale del gruppo macinacaff? 3 in modo da annullare o comunque ridurre notevolmente, rispetto ai procedimenti di dosaggio noti, l'errore di dosaggio finale.
[142] A differenza di alcuni procedimenti di dosaggio noti il procedimento secondo la forma di realizzazione particolare precedentemente descritta dell'invenzione non deve essere tarato con dei cicli di dosaggio di prova e riduce quindi gli sprechi di caff?.
[143] Inoltre il procedimento di dosaggio secondo la forma di realizzazione particolare precedentemente descritta dell'invenzione essendo basato sulla rilevazione di un peso anzich? di un tempo di macinazione permette di dosare il caff? macinato con precisione molto maggiore dei procedimenti noti di dosaggio volumetrico o ad attivazione temporizzata del macinacaff?, e non risente delle variazioni di produttivit? del gruppo macinacaff? dovute all'usura delle macine o all'umidit?.
[144] Viene ora descritto un esempio di possibile utilizzo e funzionamento del dispositivo 1 precedentemente descritto.
[145] La tramoggia o altro serbatoio 9 viene riempito con una opportuna quantit? di caff?, dalla quale si possano ricavare preferibilmente pi? dosi di caff?, per esempio almeno una tazza di bevanda di caff?, almeno due o almeno dieci tazze di caff?.
[146] Per preparare per esempio una dose di polvere di caff? macinato per una singola tazza di bevanda di caff?, per esempio una tazzina di espresso all'italiana, si attiva tramite un opportuno comando il dispositivo 1 il quale a sua volta attiva una procedura di macinazione e dosaggio.
[147] L'unit? logica 19 attiva il motore elettrico 15 il quale aziona il gruppo macinacaff? 3; quest'ultimo inizia a prelevare -per esempio per gravit?- chicchi di caff? dalla tramoggia o altro serbatoio 9 e a macinarli.
[148] L'unit? logica 19 pu? inoltre iniziare a eseguire l'operazione S1) del procedimento pi? sopra descritto, iniziando a determinare l'istante T(0) in cui il gruppo macinacaff? 3 inizia a erogare la prima polvere di caff? macinata.
[149] L'unit? logica 19 campiona il peso Wc(0), Wc(1) ... Wc(i) almeno del gruppo macinacaff? 3 del motore 15 e dell'eventuale serbatoio 9 e del suo contenuto nella successione di istanti di campionamento T(0), T(1), T(2) ... T(i) e determina i corrispondenti pesi Wc(0), Wc(1)... Wc(i) del caff? complessivamente erogato nel tempo dal gruppo macinacaff? 3 (operazioni S2 e S3 del possibile procedimento).
[150] Mentre il gruppo macinacaff? 3 continua a funzionare l'unit? logica 19 determina, per esempio a ogni istante di campionamento, se la differenza fra il peso rilevato Wc_tot(j) e un peso obiettivo predeterminato WcR ? pari a o minore della soglia SW_Rif predeterminata (operazione S4) e in base all'esito di tale verifica continuano ad azionare il gruppo macinacaff? 3, lo arrestano(operazione S5) annullando o comunque riducendo la differenza finale fra la dose di caff? macinato effettivamente erogata dal gruppo macinacaff? 3 e la quantit? desiderata della dose.
[151] L'unit? logica 19 come si ? detto pu? prevedere l'istante futuro in cui arrestare il motore 15 per esempio tramite un'estrapolazione lineare o altra curva caratteristica del caff? macinato ed erogato nel tempo dal macinacaff? 3, predisponendo all'arresto il dispositivo 1 per tempo e nel modo pi? ottimale.
[152] Gli esempi di realizzazione precedentemente descritti sono suscettibili di diverse modifiche e variazioni pur senza fuoriuscire dall?ambito di protezione della presente invenzione.
[153] Come si ? gi? detto il dispositivo 1 pu? avere uno, due, tre, quattro, cinque, sei o pi? trasduttori 50.
[154] In un suo ulteriore aspetto, l'invenzione riguarda un dispositivo 1 per macinare e dosare caff? comprendente:
-un gruppo macinacaff? 3 predisposto per macinare chicchi interi di caff? e/o caff? in polvere o comunque macinato in modo da ridurne la granulometria;
-un sistema di pesatura 5 predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? 3 e del caff? eventualmente in esso contenuto del motore 15 ed eventualmente del serbatoio 9, nel quale il sistema di pesatura 5 ? predisposto per rilevare il peso in almeno cinque diversi istanti di campionamento mentre il gruppo macinacaff? 3 sta macinando una dose di caff?.
[155] Ogni riferimento in questa descrizione a "una forma di realizzazione", "un esempio di realizzazione" significa che una particolare caratteristica o struttura descritta in relazione a tale forma di realizzazione ? compresa in almeno una forma di realizzazione dell'invenzione e in particolare in una particolare variante dell'invenzione come definita in una rivendicazione principale.
[156] Il fatto che tali espressioni compaiano in vari passaggi della descrizione non implica che siano necessariamente riferiti solo alla medesima forma di realizzazione.
[157] Inoltre, quando una caratteristica, elemento o struttura viene descritta in relazione a una particolare forma di realizzazione, si osserva che rientra nelle competenze del tecnico medio applicare tale caratteristica, elemento o struttura ad altre forme di realizzazione.
[158] Riferimenti numerici che differiscono solo per apici diversi, p.es. 21', 21", 21<III >quando non diversamente specificato indicano diverse varianti di un elemento chiamato nello stesso modo.
[159] Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti.
[160] Per esempio i materiali utilizzati, nonch? le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
[161] Si deve intendere che un'espressione del tipo "A comprende B, C, D" o "A ? formato da B, C, D" comprenda e descriva anche il caso particolare in cui "A ? costituito da B, C, D".
[162] L'espressione "A comprende un elemento B" salvo quando diversamente specificato ? da intendersi come "A comprende uno o pi? elementi B".
[163] Riferimenti a una "prima, seconda, terza, ... nesima entit?" hanno il solo scopo di distinguerle le une dalle altre ma l'indicazione dell'entit? n-esima non implica necessariamente l'esistenza della prima, seconda ... (n-1)esima entit?.
[164] Gli esempi ed elenchi di possibili varianti della presente domanda sono da intendersi come elenchi non esaustivi.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1) Dispositivo (1) per macinare e dosare caff? comprendente:
-un gruppo macinacaff? (3) predisposto per macinare chicchi interi di caff? e/o caff? in polvere o comunque macinato in modo da ridurne la granulometria;
-un sistema di pesatura (5);
nel quale:
-il gruppo macinacaff? (3) ? provvisto di due o pi? macine almeno una delle quali predisposta per ruotare su s? stessa attorno a un asse di rotazione (AR), e ciascuna di dette macine forma una superficie macinante predisposta per venire a contatto dei chicchi di caff? e macinarli;
-il sistema di pesatura (5) comprende un numero N di trasduttori (50) ciascuno dei quali predisposto per rilevare almeno parte del peso almeno del gruppo macinacaff? (3) e del motore (15) ed eventualmente del serbatoio (9) e del caff? eventualmente in essi contenuto, dove N ? pari o maggiore di uno;
-a ciascuno di detti trasduttori (50) corrisponde un'altezza baricentrica H_mac(i);
e nel quale dispositivo (1) durante il normale funzionamento si verificano una o pi? delle seguenti condizioni:
-il valore assoluto di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac(1), H_mac(2)... H_mac(i)... H_mac(N) ? pari o minore a due volte il massimo diametro della pi? grande delle superfici macinanti delle macine del gruppo macinacaff? (3); e/o
-il valore assoluto di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac(1), H_mac(2)... H_mac(i)... H_mac(N) ? pari o minore a 18 centimetri; e/o
-il valore assoluto della media di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac(1), H_mac(2)... H_mac(i)... H_mac(N) ? pari o minore a due volte il massimo diametro della pi? grande delle superfici macinanti delle macine del gruppo macinacaff? (3); e/o
-il valore assoluto della media di ciascuna delle altezze baricentriche H_mac(1), H_mac(2)... H_mac(i)... H_mac(N) ? pari o minore a 18 centimetri.
2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di pesatura (5) comprende almeno tre trasduttori (50).
3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i trasduttori (50) sono disposti attorno all'asse di rotazione (AR) delle macine del gruppo macinacaff? (3).
4) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, in cui il sistema di pesatura (5) ? predisposto per rilevare il peso almeno del gruppo macinacaff? (3, del motore (15) ed eventualmente del serbatoio (9) e del suo eventuale contenuto in almeno cinque diversi istanti di campionamento mentre il gruppo macinacaff? (3) sta macinando una dose di caff?.
5) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, in cui il sistema di pesatura (5) ? predisposto per rilevare il peso almeno del gruppo macinacaff? (3) del suo eventuale contenuto nonch? del motore (15) mentre il gruppo macinacaff? (3) sta macinando una dose di caff? in una pluralit? di istanti di campionamento T(j), dove fra uno di tali istanti di campionamento T(j) e l'istante di campionamento immediatamente precedente T(j-1) o immediatamente seguente T(j+1) intercorre un intervallo di tempo di campionamento pari o inferiore a 5 secondi.
6) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, predisposto per attuare il seguente procedimento:
S1) determinare l'istante iniziale T(0) in cui il gruppo macinacaff? (3) inizia a erogare caff? macinato;
S2) continuare ad azionare il gruppo macinacaff? (3) rilevando il peso Wc(1), Wc(2) ... Wc(j) ... Wc(N') almeno del gruppo macinacaff? (3) e del suo eventuale contenuto in una pluralit? di istanti di campionamento T(1), T(2) ... T(j) ... T(N') successivi all'istante iniziale T(0);
S3) successivamente all'istante T(0) continuare ad azionare il gruppo macinacaff? (3) determinando in uno o pi? istanti T(j) il peso Wc_tot(j) del caff? complessivamente erogato dal gruppo macinacaff? a partire dall'istante iniziale T(0) fino all'istante T(j);
S4) continuare ad azionare il gruppo macinacaff? (3) determinando se la differenza fra il peso rilevato Wc_tot(j) e un peso obiettivo predeterminato WcR ? pari a o minore di una soglia SW_Rif predeterminata;
S5) se la condizione dell'operazione S4) ? verificata, predisporre la disattivazione del gruppo macinacaff? (3) in modo da far s? che la differenza fra la dose complessiva effettivamente erogata dal gruppo macinacaff? (3) e il peso obiettivo predeterminato WcR sia pari o inferiore a una tolleranza predeterminata; se la condizione dell'operazione S4) ? verificata, ripetere la sequenza di operazioni a partire dall'operazione S3).
7) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, in cui il sistema di pesatura (5) ? predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? (3) e del motore (15) e/o del caff? da esso macinato e/o contenuto mentre il gruppo macinacaff? sta macinando.
8) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, comprendente un contenitore raccoglimacinato (7) predisposto per raccogliere il caff? macinato proveniente dal gruppo macinacaff? (3), e il sistema di pesatura (5) ? predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? (3) e/o del caff? da esso macinato e/o contenuto senza determinare il peso del contenitore raccoglimacinato (7) e del suo eventuale contenuto.
9) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, in cui il contenitore raccoglimacinato (7) comprende un gruppo portafiltro a sua volta comprendente un filtro per filtrare un'infusione ricavata dal caff? macinato contenuto nel contenitore raccoglimacinato (7).
10) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, in cui il gruppo macinacaff? (3) ? provvisto di una prima bocca di uscita (30) dalla quale pu? fuoriuscire il caff? macinato dal gruppo macinacaff? (3) stesso, e il sistema di pesatura (5) ? predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? (3)e del motore (15) e del suo eventuale contenuto senza determinare il peso del caff? a valle della prima bocca di uscita (30) e degli eventuali dispositivi o componenti che contengono il caff? a valle della bocca di uscita (30).
11) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, in cui il gruppo macinacaff? (3) ? provvisto di un condotto di uscita (32) il quale termina a valle con una seconda bocca di uscita (34) dalla quale pu? fuoriuscire il caff? macinato proveniente dal gruppo macinacaff? (3) stesso, e il sistema di pesatura (5) ? predisposto per determinare il peso almeno del gruppo macinacaff? (3) e del suo eventuale contenuto senza determinare il peso del caff? a valle della seconda bocca di uscita (34) e degli eventuali dispositivi o componenti che contengono il caff? a valle della seconda bocca di uscita (34).
12) Dispositivo secondo una o pi? rivendicazioni precedenti, comprendente un serbatoio (9) che poggia sul gruppo macinacaff? (3) ed ? predisposto per contenere il caff? da macinare e fornirlo al gruppo macinacaff? (3), e il sistema di pesatura (5) ? predisposto per determinare il peso anche del serbatoio (9) e del caff? eventualmente in esso contenuto.
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