IT202100027044A1 - Metodo per la realizzazione di un filo adatto alla tessitura e filo ottenuto - Google Patents

Metodo per la realizzazione di un filo adatto alla tessitura e filo ottenuto Download PDF

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    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14CCHEMICAL TREATMENT OF HIDES, SKINS OR LEATHER, e.g. TANNING, IMPREGNATING, FINISHING; APPARATUS THEREFOR; COMPOSITIONS FOR TANNING
    • C14C3/00Tanning; Compositions for tanning
    • DTEXTILES; PAPER
    • D02YARNS; MECHANICAL FINISHING OF YARNS OR ROPES; WARPING OR BEAMING
    • D02GCRIMPING OR CURLING FIBRES, FILAMENTS, THREADS, OR YARNS; YARNS OR THREADS
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Description

DESCRIZIONE DELL?INVENZIONE
TITOLO
METODO PER LA REALIZZAZIONE DI UN FILO ADATTO ALLA TESSITURA E FILO
OTTENUTO
SETTORE TECNICO
[0001] La presente invenzione si riferisce ad un metodo per la lavorazione di pellami.
[0002] L?invenzione si riferisce anche ad un metodo per ottenere un filo adatto ad essere tessuto.
STATO DELL?ARTE
[0003] Come noto, le pelli animali sono utilizzate nel settore conciario per essere sottoposte a processi chimico-fisici che permettono di renderle imputrescibili e fornirgli le caratteristiche estetiche (visive, tattili e olfattive) che le rendono idonee ad essere utilizzate per la realizzazione di una vasta gamma di articoli e prodotti principalmente nel settore dell?abbigliamento e dell?arredamento come anche in altri settori quali ad esempio i settori dell?orologeria e gioielleria oppure i settori degli articoli d?ufficio e/o scolastici.
[0004] Le pelli utilizzate nei suddetti settori presentano estensione superficiale pi? o meno ampia, in relazione agli animali di provenienza, in particolare bovini, ovini, caprini e suini. Esse possono certamente essere ritagliate o unite tra loro per cucitura, aggraffaggio o altri mezzi, per coprire le varie esigenze d?impiego.
[0005] Esse possono altres? essere configurate a strisce e intrecciate per realizzare corde di varia sezione. Con questa modalit? di utilizzo sono ottenibili, ad esempio, stringhe per calzature di un certo pregio. Si deve tuttavia considerare che esiste un limite inferiore alla larghezza delle strisce in cui pu? essere tagliata la pelle per ottenere fili che abbiano caratteristiche meccaniche accettabili, soprattutto di resistenza alla trazione. Infatti, solitamente le strisce di pelle con cui sono realizzati fili hanno una larghezza ed uno spessore che non pu? scendere sotto determinati valori in quanto sono ottenute tagliando in strisce sottili pelli intere o spezzoni di pelli. Bisogna inoltre osservare che nell?operazione di taglio a misura vengono inevitabilmente tagliate anche le fibre di collagene contenute nella pelle.
[0006] Questo vincolo costituisce indubbiamente un limite nell?utilizzo di fili in pelle.
[0007] Inoltre, nella lavorazione dei pellami animali esiste un altro importante problema che ? quello della gestione dei prodotti di scarto delle lavorazioni che sono solitamente altamente inquinanti in quanto impregnati di prodotti chimici.
[0008] Uno dei principali prodotti di scarto del processo conciario ? il cosiddetto carniccio, vale a dire la parte dello spessore della pelle pi? interna che ha minor pregio e deve essere separata dalla parte pi? superficiale con la quale si realizzano i pellami pi? pregiati.
[0009] Secondo la tecnica nota il carniccio viene smaltito come rifiuto del processo conciario oppure viene almeno in parte utilizzato per realizzare sottoprodotti del processo conciario quali colle o gelatine animali.
[0010] Un altro prodotto di scarto del processo conciario che deve essere smaltito con rilevanti costi di gestione sono le rifilature dei pellami conciati. Dal momento che una pelle intera ha forma irregolare e che nelle zone di estremit? ci sono inevitabili variazioni di spessore, tali zone di estremit? vengono eliminate tramite l?operazione di rifilatura ed i ritagli della rifilatura devono essere smaltiti.
[0011] Ai fini di sviluppare e proporre una valida soluzione sia al problema dell?utilizzo dei suddetti prodotti di scarto del processo conciario sia della possibilit? di produrre fili in pelle di diametro inferiore e resistenza maggiore rispetto a quanto possibile secondo la tecnica nota ? stata presa in considerazione, come vedremo nei paragrafi successivi, la morfologia della pelle con le relative peculiari caratteristiche strutturali.
[0012] E? noto che la pelle degli animali di provenienza viene schematicamente suddivisa secondo le varie zone del corpo indicate in fig.2, nelle quali essa presenta specifiche caratteristiche fisiche che vengono debitamente valutate nel processo di concia al fine di conferire alla pelle medesima, oltre alla necessaria imputrescibilit?, le richieste propriet? di flessibilit?, resistenza e morbidezza.
[0013] Le suddette caratteristiche sono correlate sia allo spessore della pelle sia all?intreccio dei fasci di fibre presenti nella particolare zona, intreccio di fasci di fibre che non ? casuale ma che si sviluppa secondo direzioni preferenziali parallele alla superfice, sostanzialmente a raggera, come rappresentate in fig.3.
[0014] L?andamento delle fibre influenza notevolmente la resistenza alla trazione ed estensione della pelle e diviene pertanto fondamentale attualmente la corretta applicazione di una data tecnica conciaria per le pelli provenienti da una determinata zona del corpo piuttosto che da un?altra; ci? costituisce ovviamente un ulteriore vincolo nell?attuale processo di produzione di prodotti in pelle.
[0015] Indipendentemente dalla zona di provenienza, la pelle ? costituita da pi? strati e, in particolare, tre di essi hanno struttura e funzioni precipue: lo strato papillare, lo strato reticolare e lo strato sottocutaneo, disposti al di sotto dell?epidermide nell?ordine illustrato schematicamente in fig. 4, e costituenti il derma.
[0016] Lo strato papillare, o strato fiore, ? formato da un tessuto connettivo ricco di cellule e di fibre di collagene molto sottili, intrecciate tra loro in tutte le direzioni. Nella parte adiacente all?epidermide, tali fibre sono intrecciate con altre pi? elastiche e resistenti e ci? conferisce alla pelle, dopo la concia, le caratteristiche organolettiche ed estetiche desiderate.
[0017] Lo strato reticolare del derma ?, al contrario del precedente, povero di cellule ed ? costituito da fasci di fibre aventi diametro maggiore di un ordine di grandezza rispetto a quelle del fiore. Le fibre di questo stato reticolare si intrecciano tra loro con un angolo pi? elevato ed acquistano un orientamento sempre pi? orizzontale man mano che si progredisce verso la profondit? dello strato. Le caratteristiche di resistenza, e quindi di estensibilit? della pelle, sia di questo strato che di quello soprastante sono molto dipendenti dalla struttura dei relativi fasci di fibre e dalla modalit? di intrecciamento tra loro.
[0018] Lo strato sottocutaneo, denominato altres? tessuto sottocutaneo, fissa la pelle al corpo dell?animale ed ? costituito principalmente da adipe, oltrech? da fibre di collagene. Questo strato, il cosiddetto carniccio, viene parzialmente rimosso dopo la macellazione dell?animale e in molti processi conciari viene completamente eliminato, unitamente all?epidermide, come scarto di lavorazione. In alcuni casi esso ? sottoposto ad un particolare processo di concia, esattamente all?olio, e viene destinato ad articoli per la pulizia, oltrech? ad una ristretta categoria di prodotti di abbigliamento denominati scamosciati.
[0019] Tuttavia, le fibre di collagene presenti nella crosta sono pi? lunghe di quelle presenti nello strato papillare ed hanno quindi migliori caratteristiche meccaniche.
[0020] Anche le fibre muscolari sono, come le fibre di collagene della pelle, fibre proteiche che hanno spesso buone caratteristiche meccaniche.
SINTESI DELL?INVENZIONE
[0021] Uno scopo principale dell?invenzione ? quello di proporre un filo adatto ad essere tessuto composto principalmente da fibre animali.
[0022] Un altro scopo della presente invenzione ? quello di proporre un metodo per la realizzazione di fili in pelle di diametro ridotto e buona resistenza meccanica tali da poter essere tessuti.
[0023] Un altro scopo dell?invenzione ? quello di migliorare il rendimento economico del ciclo di lavorazione delle pelli, riducendo drasticamente gli scarti associati alla lavorazione medesima.
[0024] Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di proporre un metodo di lavorazione di pellami che permette l?utilizzo sia delle rifilature di croste conciate che dello strato della pelle detto ?carniccio? per realizzare prodotti finiti di pregio.
[0025] Ulteriore scopo ? quello di proporre un metodo che permetta di realizzare un filo adatto ad essere tessuto per poter realizzazione prodotti finali in pelle di qualsiasi forma e dimensione senza soluzione di continuit? superficiale.
[0026] Gli scopi suddetti vengono raggiunti mediante un metodo per la realizzazione di filo adatto ad essere tessuto, nel quale si prevedono almeno fasi di preparazione delle fibre da filare, di cardatura e di filatura per la formazione di filato avente determinato titolo e torsione, in cui detta fase di preparazione delle fibre da filare comprende peculiarmente la selezione del lato carne di pellami animali e la separazione delle fibre di collagene presenti in detto lato carne dal resto del materiale costituente detto lato carne. Quest?ultima operazione pu? essere vantaggiosamente eseguita tramite un procedimento di spappolatura.
[0027] In accordo al metodo dell?invenzione, la suddetta fase di preparazione delle fibre da filare pu? prevedere di miscelare le fibre di collagene da pellame animale con fibre di diversa natura quali fibre di lana, cotone, fibre sintetiche, lino, canapa o altre ancora.
[0028] Vantaggiosamente la fase di preparazione delle fibre pu? prevedere di sottoporre il materiale selezionato a processi conciari per stabilizzarne le caratteristiche meccaniche e renderle imputrescibili.
[0029] I vantaggi derivanti dal metodo, e relativo elemento di base, secondo la presente invenzione sono numerosi ed evidenti, soprattutto in termini di semplificazione ed economicit? produttiva, oltre all?aumentata variet? di impiego e di realizzazione dei prodotti in pelle ottenibili. BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0030] Per una migliore comprensione, comunque, dei vantaggi medesimi e delle caratteristiche della presente invenzione verranno di seguito descritte, a titolo di esempio, forme di realizzazione della stessa, con l'ausilio delle tavole di disegno allegate, nelle quali:
- la figura 1 rappresenta un diagramma di flusso di un procedimento di realizzazione di un filo in pelle secondo l?invenzione;
- la figura 2 ? una rappresentazione schematica di una pelle con l?indicazione delle varie zone del corpo dell?animale di provenienza;
-la fig.3 ? una rappresentazione schematica dell?intreccio di fasci di fibre presenti nella pelle dell?animale di provenienza;
- la figura 4 ? uno schema di disposizione di alcuni strati della pelle.
DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE
[0031] Con riferimento alla fig.1, viene ivi indicato complessivamente con 10 un diagramma di flusso relativo al procedimento secondo la presente invenzione concernente la realizzazione di un filo adatto ad essere tessuto.
[0032] Una prima fase, 110, del procedimento prevede la preparazione delle fibre da filare. A differenza dei processi di filatura convenzionali, secondo il metodo dell?invenzione il materiale che viene filato ? costituito principalmente da fibre proteiche animali. Preferibilmente le suddette fibre proteiche animali sono fibre di collagene provenienti da pellame animale per cui la fase di preparazione delle fibre 110 comprende la selezione del lato carne di pellami animali, fase 111, e la separazione delle fibre di collagene dal resto del materiale che costituisce detto lato carne, 112.
[0033] La fase di selezione del lato carne di pellami animali 111 pu? comprendere svariate operazioni e pu? avvenire secondo molteplici modalit? in quanto il materiale che pu? essere selezionato pu? provenire da svariate fonti. Ad esempio, durante un convenzionale processo di concia di pellami animali, in particolare bovini, viene eseguita, dopo il calcinaio o dopo una prima concia, la cosiddetta spaccatura, che consiste nel dividere il pellame secondo lo spessore in due strati distinti, ed esattamente:
- la parte superiore relativa essenzialmente al fiore della pelle,
- la parte inferiore relativa al tessuto sottocutaneo e, parzialmente, allo strato reticolare del derma.
[0034] Il lato carne proveniente dal processo di spaccatura pu? quindi essere direttamente selezionato nella suddetta fase di selezione del lato carne 111. Inoltre, potrebbe vantaggiosamente essere selezionato nella fase 111 il carniccio derivante dal processo conciario di scarnatura, eseguito prima, dopo o in alternativa al processo di spaccatura, con il grande vantaggio che il carniccio viene utilizzato nel processo produttivo secondo il metodo dell?invenzione anzich? dover essere smaltito come prodotto di scarto del processo conciario. Inoltre, la fase 111 potrebbe anche prevedere la selezione di crosta gi? conciata o riconciata o comunque gi? assoggettata a uno o pi? dei processi di concia successivi al processo di calcinaio. In particolare, secondo la presente invenzione, ? previsto l?utilizzo degli scarti di rifilatura di croste conciate, che altrimenti secondo la tecnica nota devono essere smaltiti come rifiuto con ingenti costi di smaltimento ed ambientali. Un'altra fonte di fibre di collagene selezionata durante la suddetta fase di selezione 111 potrebbe prevedere il recupero / riciclo di prodotti in crosta.
[0035] In funzione del materiale (carniccio e / o crosta) selezionati e dei processi di concia che questi hanno gi? subito, vengono successivamente ed eventualmente previste fasi di stabilizzazione delle caratteristiche fisico-chimiche della fibra (ad esempio altri usuali processi conciari). Queste fasi possono dover essere previste prima o dopo la fase di separazione delle fibre di collagene 112.
[0036] Quest?ultima fase 112 ? attuata secondo modalit? che sono funzione della tipologia di materiale selezionato. Ad esempio, pu? vantaggiosamente avvenire sottoponendo preliminarmente il materiale selezionato a lavorazione di spappolamento, o spappolatura che dir si voglia. Questa operazione pu? aver luogo in apposite macchine identiche o simili agli spappolatori utilizzati nell?industria della carta, macchine costituite sostanzialmente da vasche metalliche entro le quali ruota velocemente una girante a palette in modo da provocare la separazione delle fibre dalla sostanza macerata.
[0037] Ovviamente potrebbero essere utilizzati spappolatori di diversa concezione, quali quelli ad asse verticale o altre macchine e impianti convenzionalmente utilizzati nel settore del riciclo e trattamento rifiuti o anche altri macchinari ancora appositamente studiati.
[0038] Le fibre della pelle cosi ottenute possono dover essere preparate ulteriormente, ad esempio tramite operazione di apertura, asciugatura, pulizia, depolverizzazione e altre ancora, secondo modalit? note ai tecnici del settore tessile.
[0039] In accordo con una variante realizzativa del procedimento dell?invenzione, questo prevede l?utilizzo di fibre proteiche animali non provenienti dalla pelle n? dagli strati immediatamente sottostanti ma, per esempio, dal muscolo. In tal caso, la fase di preparazione delle fibre comprende la selezione di fibre muscolari, la loro concia per renderle imputrescibili ed altri eventuali trattamenti idonei a renderle filabili.
[0040] In accordo ad un?altra variante realizzativa del procedimento dell?invenzione, questo comprende una ulteriore fase, indicata con 113 in fig.1, eseguibile dopo la fase di separazione delle fibre, 112. In questa eventuale fase 113 vengono aggiunte alle fibre ottenute con l?operazione di separazione, 112, nuove e diverse fibre di diversa natura, quali fibre di lana, di cotone, di materiali sintetici, o altro materiale. Tale prassi ? infatti nota nel settore tessile per migliorare la caratteristiche meccaniche del filato da ottenere e per migliorare la filabilit? in presenza di fibre da filare troppo corte.
[0041] Le fibre ottenute dal peculiare processo di preparazione delle fibre 110 sopra descritto vengono successivamente sottoposte alle convenzionali fasi del processo di filatura di prodotti tessili.
[0042] Una prima fase ? l?operazione di cardatura, fase 120 del procedimento di fig.1, con la quale le fibre medesime vengono districate e vengono nel contempo rese parallele e libere da materie estranee.
[0043] Questa operazione pu? essere eseguita tramite macchine specifiche, quali le cardatrici che sono state sviluppate secondo varie tipologie in funzione del particolare impiego al quale sono destinate: per cotone e fibre a taglio cotoniero; per lana pettinata; per la lavorazione della lana secondo il ciclo cardato; per iuta e fibre dure; per semipettinato, o altre. A seconda dei casi possono essere impiegate pi? macchine poste in serie, a formare il cosiddetto assortimento di carderia, oppure possono essere previste pi? coppie cardanti in un unico macchinario.
[0044] Il prodotto in uscita dall?operazione di cardatura ? solitamente sottoposto a stiro, fase 130. L?operazione di stiro consiste nel tirare il nastro ottenuto dalla cardatura. L'operazione ? preceduta dalla sovrapposizione di pi? nastri l?uno sopra l?altro. I nastri di carda sono di per s? irregolari, uno diverso dall?altro, quindi sovrapponendoli e poi stirandoli ? possibile compensare i relativi difetti ed assottigliare il nastro.
[0045] Il nastro viene infine passato alla fase di filatura, 106, nella quale esso viene ritorto per conferirgli la necessaria resistenza e viene quindi avvolto a spirale su un tubetto in cartone o legno avente forma adatta alla successiva operazione di orditura o di tramatura del prodotto in pelle finale.
[0046] Le operazioni di cardatura e filatura sopra menzionate non sono qui descritte in maggior dettaglio in quanto possono essere eseguire secondo le modalit? note nell?industria tessile e con le stesse macchine o con macchine in ogni caso del tutto analoghe in quanto a struttura e principi di funzionamento.
[0047] Quelle sopra menzionate sono solo alcune delle operazioni a cui potrebbe dover essere sottoposto il materiale selezionato per ottenere un filo adatto alla tessitura secondo l?invenzione. Tuttavia, un esperto del settore tessile potr? in base alla propria esperienza inserire ulteriori fasi, quale ad esempio la pettinatura nel caso che sia necessario orientare meglio le fibre ed eliminare le fibre pi? corte che non possono essere filate.
[0048] Come risulter? immediatamente comprensibile dalla descrizione sopra data, il metodo dell?invenzione permette di realizzare un filato adatto ad essere tessuto la cui principale materia costituente sono fibre di pellame animale.
[0049] Utilizzando le tecniche di filatura note nel settore tessile ? pertanto possibile ottenere un filo in pelle (a base di pelle) adatto ad essere tessuto.
[0050] Il metodo dell?invenzione raggiunge quindi il doppio scopo di permettere l?utilizzo di scarti dei processi conciari o di riciclare prodotti in pelle e di permettere allo stesso tempo la realizzazione di prodotti tessuti di origine animale che non abbiamo limiti di estensione superficiale.
[0051] Infatti, come precedentemente descritto, il materiale selezionato che viene poi sottoposto ai processi di preparazione e filatura tipici del settore tessile pu? provenire da svariate fonti purch? comprenda fibre animali, e pi? vantaggiosamente fibre provenienti dal derma dell?animale nel quale sono contenute le fibre di collagene di maggiore lunghezza. Dal momento che le fibre di collagene devono essere opportunamente trattate per impedirne la degradazione e mantenerne le caratteristiche di resistenza meccanica ? opportuno che il materiale selezionato comprenda croste o altri prodotti gi? conciati. Alternativamente, il materiale selezionato, prima di essere sottoposto ai processi di filatura tipici del settore tessile, deve poter essere trattato secondo i processi conciari per stabilizzarne le caratteristiche di resistenza meccanica e renderlo imputrescibile.
[0052] Ovviamente ulteriori varianti del metodo dell?invenzione sopra descritto a titolo esemplificativo sono alla portata di un tecnico del settore senza che questo debba impiegare alcuna attivit? inventiva.
[0053] Infatti, la descrizione sopra effettuata di specifiche forme realizzative ? utile ad illustrare il concetto di base dell?invenzione, in modo tale che esperti del settore possano attuarla modificando e adattando alle varie applicazioni le suddette forme realizzative; tali adattamenti e modifiche saranno quindi considerabili come equivalenti delle forme realizzative esemplificate. Si intende che le espressioni o la numerazione utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e di ausilio nella comprensione del concetto inventivo e per questo non limitativo.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo per la realizzazione di un filo adatto ad essere tessuto, detto metodo comprendendo almeno fasi di preparazione delle fibre da filare (110), di cardatura (120) e di filatura (140) per la formazione di filato avente determinato titolo e torsione, detto metodo essendo caratterizzato dal fatto che detta fase di preparazione delle fibre da filare (110) comprende una fase di selezione di materiale contenente fibre proteiche animali e una fase di separazione di dette fibre proteiche animali dal resto del materiale.
2. Metodo per la realizzazione di un filo adatto ad essere tessuto secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta fase di preparazione delle fibre da filare (110) comprende una fase di selezione del lato carne di pellami animali (111) e una fase di separazione delle fibre di collagene presenti in detto lato carne dal resto del materiale costituente detto lato carne (112).
3. Metodo per la realizzazione di un filo adatto ad essere tessuto secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta fase di separazione delle fibre di collagene presenti in detto lato carne dal resto del materiale costituente detto lato carne (112) comprende un procedimento di spappolatura eseguito mediante spappolatrici.
4. Metodo per la realizzazione di un filo adatto ad essere tessuto secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta fase di preparazione delle fibre da filare (110) comprende una fase di miscelazione delle fibre di collagene da pellame animale con fibre di diversa natura (113) quali fibre di lana, cotone, fibre sintetiche o altre ancora.
5. Metodo per la realizzazione di un filo adatto ad essere tessuto secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta fase di selezione del lato carne di pellami animali (111) comprende la selezione di materiale comprendente fibre di collagene da pellami animali, detto materiale comprendendo almeno uno tra: lato carne proveniente da una fase di spaccatura del processo conciario, carniccio proveniente da una fase di scarnatura del processo conciario, croste conciate di pellami animali, prodotti in crosta.
6. Metodo per la realizzazione di un filo adatto ad essere tessuto secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detta fase di preparazione delle fibre prevede di sottoporre il materiale selezionato a processi conciari per stabilizzarne o migliorarne le caratteristiche meccaniche e renderlo imputrescibile.
7. Filo adatto ad essere tessuto caratterizzato dal fatto di essere prodotto mediante un metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti.
8. Filo adatto ad essere tessuto caratterizzato dal fatto di essere ottenuto per filatura di fibre a base di fibre di collagene da pellame animale.
9. Prodotto tessile caratterizzato dal fatto di comprendere un filo adatto ad essere tessuto secondo la rivendicazione 7 o 8.
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