IT202100026708A1 - Coperta termica suddivisa in zone riscaldate a temperature differenti tra loro - Google Patents

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IT202100026708A1
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Arturo Morgandi
Giancarlo Milani
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Tenacta Group Spa
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Description

Descrizione di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
?Coperta termica suddivisa in zone riscaldate a temperature differenti tra loro?
DESCRIZIONE
Campo dell?invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio termico, come ad esempio una coperta termica, un termoforo, uno scaldaletto termico un tappeto riscaldante ed apparecchi da riscaldamento simili; in particolare, la presente invenzione si riferisce ad un tale apparecchio termico fornito di una coltre in tessuto e suddiviso in zone riscaldate a temperature differenti tra loro.
Stato dell?arte.
Le coperte termiche, termofori, scaldaletti termici, tappeti riscaldanti e prodotti simili sono noti da tempo, ed in generale comprendono un?unit? di controllo dell?alimentazione ed un?unit? operativa ad essa collegata in modo elettrico. L?unit? operativa generalmente comprende una coltre, per esempio costituita da due strati di materiale tessile uniti tra loro, ed almeno un elemento riscaldante distribuito all?interno di canali predisposti all?interno della coltre.
Nelle coperte termiche note nell?arte, l?elemento riscaldante ? tipicamente costituito da almeno un filo elettrico disposto a serpentina, costituito da un alternarsi di porzioni lineari e di elementi curvilinei (od ?anse?) di raccordo tra due porzioni lineari adiacenti, mentre i canali sono tipicamente disposti a distanza uniforme uno dall?altro, in modo che la temperatura superficiale della coperta termica sia distribuita in modo uniforme.
Alcuni tipi di coperte termiche note nell?arte sono realizzate in modo da raggiungere una temperatura nella zona in corrispondenza dei piedi dell?utente (qui di seguito indicata come ?zona piedi?) che ? maggiore della temperatura nella zona in corrispondenza del resto del corpo dell?utente (qui di seguito indicata come ?zona corpo?). In questo modo viene soddisfatta una esigenza tipica dell?utente che preferisce avere la zona piedi pi? riscaldata rispetto alla zona corpo.
Tale aumento della temperatura in una particolare zona del corpo viene realizzato tipicamente in due modi differenti descritti qui di seguito.
Nel primo modo, la coperta termica ? fornita di due circuiti separati di elementi riscaldanti, selezionabili in modo che l?utente sia in grado di scegliere con appositi comandi fra varie possibilit?: riscaldare soltanto l?elemento riscaldante posto in corrispondenza della zona piedi, riscaldare soltanto l?elemento riscaldante posto in corrispondenza della zona corpo, o riscaldare entrambi gli elementi riscaldanti posti in corrispondenza sia della zona piedi che della zona corpo, eventualmente a temperature differenti tra loro.
Tuttavia, questa soluzione ? poco vantaggiosa, in quanto ? costosa a causa della presenza di due circuiti e perch? ? necessario avere un connettore complesso con pi? fili o con ausilio di componenti elettronici quali ad esempio diodi inseriti nel connettore o nella coperta.
Nel secondo modo, la differenza di temperatura in differenti zone della coperta termica viene ottenuta disponendo un unico elemento riscaldante in modo che la distanza tra due porzioni lineari dello stesso elemento riscaldante nella zona piedi sia minore della distanza tra due porzioni lineari dello stesso elemento riscaldante nella zona corpo. In questo modo, in corrispondenza della zona dove la distanza ? minore (zona piedi), la coperta termica raggiunger? una maggiore temperatura.
Tuttavia, anche questa seconda soluzione risulta essere poco vantaggiosa, in quanto tipicamente i canali che alloggiano al loro interno l?elemento riscaldante sono ottenuti tramite la tecnica della cucitura utilizzando macchine standard che realizzano canali cuciti con distanze costanti uno dall?altro. Di conseguenza, risulta essere molto problematico poter variare in certe zone della coperta termica le distanze tra due porzioni lineari dell?elemento riscaldante all?interno di un canale che ha invece sempre la stessa larghezza.
Pertanto, la Richiedente della presente domanda di brevetto ha riscontrato l?esigenza di realizzare in modo semplice ed economico un apparecchio termico fornito di almeno due zone in grado di raggiungere temperature differenti a seconda delle esigenze dell?utilizzatore.
Sommario dell?invenzione
In un primo aspetto, la presente invenzione si riferisce ad un apparecchio termico come quello indicato nella rivendicazione 1.
La Richiedente della presente domanda ha infatti sorprendentemente riscontrato che il problema tecnico sopra riscontrato pu? essere risolto in modo efficace ed affidabile mediante un apparecchio termico che comprende: a) una coltre, costituita da almeno due elementi tessili fissati uno all?altro; b) una pluralit? di cuciture, disposte in modo sostanzialmente parallele l?una all?altra, atte a fissare uno all?altro detti almeno due elementi tessili; c) una pluralit? di canali, in cui ognuno di detti canali occupa lo spazio tra due di dette cuciture adiacenti una all?altra, ed in cui l?ampiezza di detta pluralit? di canali ? costante; d) un unico elemento riscaldante costituito da un alternarsi di porzioni lineari sostanzialmente parallele l?una all?altra e di elementi curvilinei (od ?anse?) di raccordo tra due di dette porzioni lineari adiacenti, in cui ognuna di dette di porzioni lineari dell?elemento riscaldante ? atta ad essere contenuta all?interno di un corrispondente canale.
L?apparecchio termico della presente invenzione comprende inoltre almeno una sequenza S1 di canali costituita da un primo canale, all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare dell?elemento riscaldante, almeno un secondo canale, adiacente a detto primo canale, all?interno del quale ? presente una corrispondente seconda porzione lineare dell?elemento riscaldante, e da almeno un terzo canale, adiacente a detto almeno un secondo canale, in cui all?interno di detto almeno un terzo canale non ? presente alcuna porzione lineare dell?elemento riscaldante.
In questo modo, grazie alla presenza di due canali adiacenti in ognuno dei quali ? presente una porzione di elemento riscaldante (anzich? avere un?alternanza di canali in cui un canale all?interno del quale ? disposto l?elemento riscaldante ? sempre adiacente ad un canale in cui non ? presente l?elemento riscaldante, come attualmente nei dispositivi di tecnica nota), ? possibile ottenere una temperatura T1 maggiore sulla superficie dell?apparecchio termico in corrispondenza di detti due canali adiacenti con l?elemento riscaldante.
Infatti, la presenza di tali due canali, disposti uno adiacente all?altro, in ognuno dei quali ? presente una porzione di elemento riscaldante, produce un addensamento di potenza maggiore di circa il 30% rispetto alla situazione nota nell?arte in cui tra tali due canali in cui ? presente l?elemento riscaldante sono ? presente un canale privo di elemento riscaldante.
In aggiunta, grazie alla presenza di un canale in cui non ? presente l?elemento riscaldante adiacente ad una coppia di canali in entrambi i quali ? presente l?elemento riscaldante permette di evitare un eccessivo surriscaldamento della coltre.
Inoltre, vengono mantenuti gli stessi benefici economici e realizzativi determinati dal fatto di avere un unico circuito elettrico che gestisce l?unico elemento riscaldante e di avere le cuciture che fissano uno all?altro detti almeno due elementi tessili.
Con il termine ?apparecchio termico? si intende in questo testo e nelle allegate rivendicazioni un apparecchio destinato prevalentemente, ma non esclusivamente, al riscaldamento di un letto o di una persona a letto, come ad esempio una coperta termica, uno scaldaletto, un termoforo, un tappeto riscaldante od un apparecchio termico simile avente forma sostanzialmente piana e di qualsiasi dimensione, atta cio? a coprire completamente un letto o solo una sua porzione od una parte del corpo od una parte del pavimento.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detto apparecchio termico ? una coperta termica od uno scaldaletto termico.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detto apparecchio termico comprende almeno due, preferibilmente almeno tre, ripetizioni di detta sequenza S1 di canali. In questo modo, la presenza di una pluralit? di tali sequenze permette di ottenere una temperatura T1 maggiore su una superficie pi? estesa dell?apparecchio termico, evitando al tempo stesso un eccessivo surriscaldamento.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detta coltre della coperta termica comprende una prima zona atta ad essere posizionata in corrispondenza dei piedi dell?utente, una seconda zona atta ad essere posizionata in corrispondenza della zona lombare dell?utente, ed una terza zona atta ad essere posizionata in corrispondenza delle spalle dell?utente, ed in cui detta almeno una sequenza S1 di canali ? posta in detta prima zona (?zona piedi?).
In questo modo, la zona piedi, per la quale tipicamente un utilizzatore della coperta termica richiede una temperatura T1 maggiore rispetto alle altre zone del corpo (lombare e spalle), raggiunge una temperatura pi? alta grazie alla presenza di due canali adiacenti che contengono al loro interno l?elemento riscaldante.
Secondo un?altra forma di realizzazione preferita, oltre alla presenza di detta sequenza S1 nella zona piedi, in corrispondenza di detta seconda zona lombare e di detta terza zona delle spalle, ? presente almeno una sequenza S2 di canali adiacenti costituita da detto un primo canale, all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare dell?elemento riscaldante, e da detto un terzo canale, all?interno del quale non ? presente alcuna porzione lineare dell?elemento riscaldante.
In questo modo, si ottengono nella coperta termica due zone a differenti temperature. Infatti, oltre ad avere la sequenza S1 nella zona piedi che genera una temperatura T1, grazie alla presenza di tale alternanza di canali S2 con e senza l?elemento riscaldante sia nella zona lombare che nella zona spalla, ? possibile raggiungere una certa temperatura T2 gradevole per l?utente anche in tali zone, comunque minore della temperatura T1 raggiunta nella zona piedi.
Secondo ancora un?altra forma di realizzazione preferita, oltre alla presenza di detta sequenza S1 nella zona piedi e di detta sequenza S2 nella zona spalle, in corrispondenza di detta seconda zona lombare, ? presente almeno una sequenza S3 di canali adiacenti costituita da detto un primo canale, all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare dell?elemento riscaldante, e da due di detti terzo canale, all?interno dei quali non ? presente alcuna porzione lineare dell?elemento riscaldante.
In questo modo, si ottengono nella coperta termica tre zone a differenti temperature. Infatti, oltre ad avere la sequenza S1 nella zona piedi che genera una temperatura T1 e la sequenza S2 nella zona spalle che genera una temperatura T2, grazie alla presenza di tale alternanza di canali S3 nella zona lombare, ? possibile raggiungere una certa temperatura T3 gradevole per l?utente anche nella zona lombare, comunque minore della temperatura T1 raggiunta nella zona piedi e minore della temperatura T2 raggiunta con la sequenza S2 vista sopra.
Secondo ancora un?altra forma di realizzazione preferita, oltre alla presenza di detta sequenza S1 nella zona piedi e di detta sequenza S2 nella zona lombare, in corrispondenza di detta terza zona delle spalle, ? presente almeno una sequenza di canali adiacenti costituita da detto un primo canale, all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare dell?elemento riscaldante, e da due di detti terzo canale, all?interno dei quali non ? presente alcuna porzione lineare dell?elemento riscaldante.
Anche in questo modo, si ottengono nella coperta termica tre zone a differenti temperature.
Infatti, oltre ad avere la sequenza S1 nella zona piedi che genera una temperatura T1 e la sequenza S2 nella zona lombare che genera una temperatura T2, grazie alla presenza di tale alternanza di canali S3 nella zona spalle, ? possibile raggiungere una certa temperatura T3 gradevole per l?utente anche nella zona spalle, comunque minore della temperatura T1 raggiunta nella zona piedi e minore della temperatura T2 raggiunta nella zona lombare.
Secondo un?altra forma di realizzazione preferita, oltre alla presenza di detta sequenza S1 nella zona piedi, in corrispondenza di detta seconda zona lombare e di detta terza zona delle spalle, ? presente almeno una sequenza S3 di canali adiacenti costituita da detto un primo canale, all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare dell?elemento riscaldante, e da due di detti terzo canale, all?interno dei quali non ? presente alcuna porzione lineare dell?elemento riscaldante.
In questo modo, si ottengono nella coperta termica due zone a differenti temperature.
Infatti, oltre ad avere la sequenza S1 nella zona piedi che genera una temperatura T1, grazie alla presenza di tale alternanza di canali S3 sia nella zona spalle e nella zona lombare, ? possibile raggiungere una certa temperatura T3 gradevole per l?utente anche in tali zone, comunque minore della temperatura T1 raggiunta nella zona piedi e minore della temperatura T2 raggiunta con la sequenza di canali S2 vista sopra. Secondo questa forma di realizzazione, la differenza di temperatura fra T1 della zona piedi e T3 della zona lombare e della zona spalle, sar? pi? evidente.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detto apparecchio termico comprende inoltre almeno un elemento fissante atto a consentire il fissaggio di detto elemento riscaldante ad almeno uno di detti elementi tessili in corrispondenza di almeno una di dette anse di detto elemento riscaldante.
In questo modo l?elemento fissante permette di tenere fermo l?elemento riscaldante in corrispondenza di ogni ansa, evitando quindi l?accumulo di elemento riscaldante sui bordi dell?ansa a seguito di movimenti accidentali durante l?utilizzo da parte dell?utente, nonch? durante le fasi di produzione.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detto elemento fissante ? scelto tra il gruppo che comprende adesivo, bi-adesivo, colla a solvente, colla adesiva termofusibile, colla sensibile alla pressione, ed altri adesivi adatti a fissare plastiche o tessuti.
Secondo una forma di realizzazione preferita, detti canali hanno un?ampiezza (ovvero una distanza tra due cuciture adiacenti che formano tale canale) standard, pari sostanzialmente ad 1 pollice (circa 25,4 mm).
In questo modo, tali canali hanno l?ampiezza standard per le quali sono progettate le macchine che cuciono o trapuntano due strati tessili all?interno del quale vengono inseriti gli elementi riscaldanti.
Pertanto, nel caso visto sopra in cui si hanno una pluralit? di sequenze S2 in cui c?? un?alternarsi di canale con o senza l?elemento riscaldante al suo interno, la distanza tra due tratti di elemento riscaldante ? pari a circa 2 pollici (circa 50,8 mm). Viceversa, nel caso visto sopra in cui si hanno una pluralit? di sequenze S3 in cui c?? un?alternarsi di un canale con l?elemento riscaldante al suo interno e di due canali adiacenti privi dell?elemento riscaldante al suo interno, la distanza tra due tratti di elemento riscaldante ? pari a circa 3 pollici (circa 76,2 mm).
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno meglio evidenziati dall?esame della seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:
- la Figura 1 ? una vista schematizzata di una forma di realizzazione di un apparecchio termico secondo la presente invenzione in cui sono visibili i due elementi tessili uniti l?uno all?altro;
- la Figura 2 mostra uno spaccato di una porzione di percorso a serpentina di un elemento riscaldante posizionato all?interno dell?apparecchio termico di Figura 1; - la Figura 3 mostra un dettaglio di un tipico percorso a serpentina di un elemento riscaldante posizionato all?interno di un apparecchio termico noto nell?arte, in cui sono visibili le cuciture, i canali formati tra due cuciture adiacenti, e l?elemento riscaldante che, alternativamente occupa un canale e lascia libero il canale adiacente; - la Figura 4 mostra una prima forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione;
- la Figura 5 mostra un dettaglio di figura 4;
- la Figura 6 mostra una seconda forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione;
- la Figura 7 mostra un dettaglio della Figura 6;
- la Figura 8 mostra una terza forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione.
Descrizione dettagliata
La descrizione dettagliata seguente si riferisce a particolari forme di realizzazione dell?apparecchio termico della presente invenzione, senza limitarne il contenuto. Nella Figura 1 viene descritto uno scaldaletto termico 1 della presente invenzione, destinato ad essere utilizzato sotto la persona sdraiata su un letto. Lo scaldaletto termico 1 comprende una coltre 2 realizzata unendo tra loro due elementi di tessuto 2a e 2b mediante una pluralit? di cuciture 3 (Figura 2). Tra ogni coppia di cuciture 3, si viene cos? a creare uno spazio 4, qui detto anche canale, che consente l?inserimento in esso di una porzione di elemento riscaldante 5 avente un percorso a forma di serpentina, costituito da un alternarsi di porzioni lineari 6 e di anse 7 di raccordo tra due porzioni lineari 6 adiacenti (Figura 2).
L?elemento riscaldante 5 ? costituito da un unico elemento, gestito da un unico dispositivo di controllo della temperatura (non mostrato nelle figure).
La distanza tra una cucitura 3 e la cucitura 3 adiacente (ovvero l?ampiezza di ogni canale 4) ? una distanza standard costante, pari sostanzialmente ad 1 pollice (circa 25,4 mm).
In questo modo, tali canali 4 hanno l?ampiezza standard per le quali sono progettate le macchine che cuciono o trapuntano due strati tessili (2a,2b) all?interno del quale vengono inseriti gli elementi riscaldanti 5.
La Figura 3 mostra un dettaglio di un tipico percorso a serpentina di un elemento riscaldante 5 posizionato all?interno di un apparecchio termico noto nell?arte in cui sono visibili le cinque cuciture 3a, 3b, 3c, 3d, 3d e la sequenza S2 costituita dai quattro canali 4a, 4c, 4a? e 4c? disposti tra le cuciture in modo che: a) all?interno del canale 4a, disposto tra le cuciture 3a e 3b, ? presente la porzione 6a dell?elemento riscaldante 5; b) all?interno del canale 4c, disposto tra le cuciture 3b e 3c ed adiacente al canale 4a, non ? presente alcuna porzione dell?elemento riscaldante 5; c) all?interno del canale 4a?, disposto tra le cuciture 3c e 3d ed adiacente al canale 4c, ? presente la porzione 6b dell?elemento riscaldante 5; e d) all?interno del canale 4c?, disposto tra le cuciture 3d e 3e ed adiacente al canale 4a?, non ? presente alcuna porzione dell?elemento riscaldante 5. Pertanto si ha un?alternanza ripetuta costituita da un canale (4a o 4a?), al cui interno ? contenuta una porzione (rispettivamente 6a o 6b) dell?elemento riscaldante 5, e da un canale (4c o 4c?) ad esso adiacente in cui non ? presente alcuna porzione dell?elemento riscaldante 5. In altre parole, tra i due canali 4a e 4a? all?interno del quale ? contenuta una porzione (rispettivamente 6a o 6b) dell?elemento riscaldante 5 ? sempre presente un canale 4c o 4c? in cui non ? presente alcuna porzione dell?elemento riscaldante 5.
In questo modo, nell?apparecchio noto nell?arte mostrato in Figura 3, la distanza tra due porzioni 6a e 6b dell?elemento riscaldante 5 ? costante e pari all?ampiezza di due canali 4, ovvero 2 pollici (circa 50,8 mm).
La Figura 4 mostra una prima forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione, in cui la coltre 2 ? stata suddivisa per comodit? in 3 zone: una prima zona Z1 (qui di seguito detta anche ?zona piedi?) atta ad essere posizionata in corrispondenza dei piedi dell?utente, una seconda zona Z2 (qui di seguito detta anche ?zona lombare?) atta ad essere posizionata in corrispondenza della zona lombare dell?utente, ed una terza zona Z3 (qui di seguito detta anche ?zona spalle?) atta ad essere posizionata in corrispondenza delle spalle dell?utente. Come si pu? notare, sia nella zona lombare Z2 che nella zona spalle Z3, ? presente una disposizione costante dell?elemento riscaldante 5 in modo che tra due canali al cui interno sono presenti, rispettivamente, le porzioni 6a e 6b dell?elemento riscaldante 5 sia sempre presente un canale 4c in cui non ? presente alcuna porzione dell?elemento riscaldante 5 (sostanzialmente come nel caso della sequenza S2 dell?apparecchio termico dell?arte nota descritto in Figura 3).
Questo fa s? che la temperatura superficiale della coltre, in corrispondenza sia della zona lombare Z2 che della zona spalle Z3 sia ad esempio di 45?C.
Viceversa, nella zona piedi Z1 (mostrata nella Figura 4 con riferimento ad una coltre 2 dello scaldaletto termico della presente invenzione e mostrata in maggior dettaglio nella Figura 5) ? presente una sequenza S1 di canali 4a,4b,4c, in cui: a) il canale 4a, contenuto tra le cuciture 3a e 3b, contiene al suo interno una prima porzione lineare 6a dell?elemento riscaldante 5, b) il canale 4b, contenuto tra le cuciture 3b e 3c, ed adiacente al canale 4a, contiene al suo interno una seconda porzione lineare 6b dell?elemento riscaldante 5, e c) il canale 4c, disposto tra le cuciture 3c e 3d non contiene al suo interno alcuna porzione dell?elemento riscaldante 5.
Pertanto, nella forma di realizzazione della presente invenzione mostrata nella Figura 4 ed in dettaglio nella Figura 5, nella zona piedi Z1 della coltre 2 sono presenti due canali adiacenti 4a e 4b che contengono al loro interno una porzione, rispettivamente 6a e 6b, dell?elemento riscaldante 5.
Questo fatto permette di avere un addensamento di potenza maggiore di circa il 30% rispetto alla situazione nota nell?arte mostrata in Figura 3, in cui tra tali due canali 4 in cui ? inserita una porzione 6 dell?elemento riscaldante 5 ? sempre presente un canale 4c privo dell?elemento riscaldante 5.
Pertanto, nella forma di realizzazione della presente invenzione mostrata nella Figura 4 ed in dettaglio nella Figura 5, nella zona piedi Z1 della coltre 2 ? possibile raggiungere una temperatura sulla superficie della coltre 2 pari, ad esempio, a 53?C, che ? una temperatura particolarmente gradita dall?utente nella zona piedi, e che ? maggiore della temperatura nella zona lombare Z2 e nella zona spalle Z3 vista sopra di circa 45?C.
Sempre con riferimento al dettaglio mostrato in Figura 5, vengono mostrate una pluralit? (quattro in tutto) di sequenze S1 di canali 4a,4b,4c, identiche tra loro; la presenza in ogni sequenza S1 del canale 4c privo di elemento riscaldante al suo interno fa da cuscinetto tra una prima coppia di canali 4a,4b di una prima sequenza S1, al cui interno sono presenti porzioni lineari 6 dell?elemento riscaldante 5, ed una seconda coppia di analoghi canali 4a,4b di una seconda sequenza S1. In questo modo, la presenza dei canali 4c privi di elemento riscaldante al loro interno, permette di evitare un eccessivo eventuale surriscaldamento dovuto alla presenza di un eventuale numero eccessivo di canali 4a,4b adiacenti al cui interno sono presenti porzioni 6 dell?elemento riscaldante 5.
In altre forme di realizzazione della presente invenzione (non mostrate nelle figure), il numero di sequenze S1 di canali 4a,4b,4c potrebbe essere maggiore o minore di quattro (come invece mostrato nell?esempio specifico di Figura 5), a seconda delle esigenze dell?utente.
Ancora in altre forme di realizzazione della presente invenzione (non mostrate nelle figure), il numero di canali 4a,4b al cui interno sono presenti porzioni lineari 6 dell?elemento riscaldante 5 (che nella sequenza S1 sono presenti in numero di due) potrebbe essere anche maggiore di due, come ad esempio tre o quattro.
Ancora in altre forme di realizzazione della presente invenzione (non mostrate nelle figure), il numero di canali 4a,4b al cui interno sono presenti porzioni lineari 6 dell?elemento riscaldante 5 potrebbe essere pari a due in una sequenza S1, e maggiore di due, come ad esempio tre o quattro, in altre sequenze S1?.
La Figura 6 mostra una seconda forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione, in cui la coltre 2 ? stata anche qui suddivisa per comodit? in 3 zone, in modo analogo a quanto visto sopra con riferimento alla prima forma di realizzazione di Figure 4 e 5: zona Z1 (zona piedi), zona Z2 (zona lombare) e zona Z3 (zona spalle).
In questa seconda forma di realizzazione (mostrata in dettaglio in Figura 7), nella zona piedi Z1 ? presente la stessa sequenza S1 di canali 4a,4b,4c descritta sopra con riferimento alla prima forma di realizzazione di Figure 4 e 5.
Pertanto, anche in questo caso, come nella prima forma di realizzazione vista sopra, nella zona piedi Z1 si pu? ottenere una temperatura sulla superficie della coltre 2 pari, ad esempio, a 53?C, che ? una temperatura particolarmente gradita dall?utente nella zona piedi.
Tuttavia, a differenza della prima forma di realizzazione mostrata nelle Figure 4 e 5 e sopra descritta, questa seconda forma di realizzazione descritta con riferimento alle Figure 6 e 7 mostra nella zona lombare Z2 una sequenza S3 di canali 4a,4c,4c,4b, dove nei canali 4a e 4b sono contenute, rispettivamente, la porzione lineare 6a e 6b dell?elemento riscaldante 5, mentre i due canali 4c, interposti tra il canale 4a ed il canale 4b, non contengono al loro interno alcuna porzione dell?elemento riscaldante 5 (vedere il dettaglio della Figura 7).
Di conseguenza, in questa seconda forma di realizzazione mostrata nelle Figure 6 e 7, nella zona lombare Z2 ? presente una coppia di canali 4c adiacenti uno all?altro, interposti tra il canale 4a ed il canale 4b, mentre nella prima forma di realizzazione mostrata nelle Figure 4 e 5 era presente un solo canale 4c interposto tra il canale 4a ed il canale 4b.
Pertanto, in questa seconda forma di realizzazione mostrata nelle Figure 6 e 7, nella zona lombare Z2 la distanza tra le due porzioni lineari 6a e 6b dell?elemento riscaldante 5 ? pari a 3 pollici (circa 76,2 mm). Questo fa s? che la temperatura superficiale della coltre, in corrispondenza della zona lombare sia ad esempio di 40?C.
La zona spalle Z3 della seconda forma di realizzazione descritta con riferimento alle Figure 6 e 7 ? identica alla zona spalle Z3 della prima forma di realizzazione descritta sopra e mostrata nelle Figure 4 e 5. Pertanto, anche nella zona spalle Z3 della seconda forma di realizzazione mostrata nelle Figure 4 e 5 ? possibile raggiungere una temperatura superficiale della coltre pari ad esempio a 45?C.
La Figura 8 mostra una terza forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione, in cui la zona piedi Z1 ? identica alla zona piedi Z1 della prima e della seconda forma di realizzazione viste sopra con riferimento, rispettivamente, alle Figure 5 (ed in dettaglio Figura 6) e 7.
Inoltre, in questa terza forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione mostrata in Figura 8, le sequenze di canali nella zona lombare Z2 e zona spalle Z3 sono invertite rispetto alle sequenze di canali mostrate nelle stesse zone della seconda forma di realizzazione mostrata in Figura 7.
Di conseguenza, in questa terza forma di realizzazione dell?apparecchio termico secondo la presente invenzione mostrata in Figura 8, nella zona piedi Z1 si pu? raggiungere ancora una temperatura di ad esempio 53?C, mentre nella zona lombare Z2 si pu? raggiungere una temperatura di ad esempio 45?C e nella zona spalle Z3 si pu? raggiungere una temperatura di ad esempio 40?C.
In tutte le forme di realizzazione della presente invenzione viste sopra, ? sempre presente una sequenza S1 di canali 4a,4b,4c, in cui all?interno dei canali 4a e 4b, adiacenti uno all?altro, ? presente una porzione 6 dell?elemento riscaldante 5, mentre nel canale 4c non ? presente nessun elemento riscaldante. Il fatto che i due canali 4a e 4b siano adiacenti uno all?altro permette di ottenere una maggiore temperatura sulla superficie della coltre in corrispondenza della posizione di tali canali 4a e 4b.
Questo permette di ottenere un apparecchio termico in modo semplice ed economico, mantenendo al tempo stesso gli stessi benefici determinati dal fatti di avere un unico circuito elettrico che gestisce l?unico elemento riscaldante e di avere le cuciture che fissano uno all?altro detti almeno due elementi tessili.
Lo scaldaletto termico 2 comprende inoltre una striscia di nastro bi-adesivo 8 (Figura 2) disposta in modo che una sua faccia sia applicata su una porzione della superficie del primo elemento tessile 2a della coltre 2 in corrispondenza di un?ansa 7 dell?elemento riscaldante 5. Una volta rimossa la pellicola protettiva del nastro biadesivo 8, l?altra faccia della striscia 8 permetta l?adesione su di essa dell?elemento riscaldante 5, che viene cos? fissato all?elemento tessile 2a.
Una volta fissato l?elemento riscaldante 2 all?elemento tessile 2a tramite il nastro biadesivo 8, i due elementi tessili 3a,3b vengono cuciti tra loro anche in corrispondenza dell?ansa 7. L?operazione viene ripetuta per tutte le anse 7 presenti nel percorso a serpentina dell?elemento riscaldante 5.
In questo modo l?elemento riscaldante 5 viene fissato alle anse 7 in modo da impedirne il movimento accidentale durante l?utilizzo da parte dell?utente e/o durante la produzione dello scaldaletto termico stesso, evitando cos? di conseguenza il sovrapporsi di porzioni di elemento riscaldante 5 in corrispondenza di una o pi? anse 7, che potrebbe causare sovra-riscaldamento e quindi danni allo scaldaletto termico stesso ed al suo utente.
Naturalmente, alle persone esperte nel ramo saranno evidenti molte modifiche e varianti delle forme di realizzazione preferite descritte, rimanendo ancora all'interno dell'ambito dell'invenzione.
Pertanto, la presente invenzione non ? limitata alle forme preferite di realizzazione descritte, illustrate solo a scopo esemplificativo e non limitativo, ma ? definita dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

Rivendicazioni
1. Apparecchio termico (1) che comprende: a) una coltre (2), costituita da almeno due elementi tessili (2a,2b) fissati uno all?altro; b) una pluralit? di cuciture (3), disposte in modo sostanzialmente parallele l?una all?altra, atte a fissare uno all?altro detti almeno due elementi tessili (2a,2b); c) una pluralit? di canali (4), in cui ognuno di detti canali occupa lo spazio tra due di dette cuciture (3) adiacenti una all?altra, ed in cui l?ampiezza di detta pluralit? di canali (4) ? costante; d) un unico elemento riscaldante (5) costituito da un alternarsi di porzioni lineari (6) sostanzialmente parallele l?una all?altra e di elementi curvilinei (7) (od ?anse?) di raccordo tra due di dette porzioni lineari (6) adiacenti, in cui ognuna di dette di porzioni lineari (6) dell?elemento riscaldante (5) ? atta ad essere contenuta all?interno di un corrispondente canale (4),
caratterizzato dal fatto che detto apparecchio termico (1) comprende almeno una sequenza (S1) di canali (4a,4b,4c) costituita da un primo canale (4a), all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare (6a) dell?elemento riscaldante (5), almeno un secondo canale (4b), adiacente a detto primo canale (4a) all?interno del quale ? presente una corrispondente seconda porzione lineare (6b) dell?elemento riscaldante (5), e da almeno un terzo canale (4c), adiacente a detto almeno un secondo canale (4b), in cui all?interno di detto almeno un terzo canale (4c) non ? presente alcuna porzione lineare (6a,6b) dell?elemento riscaldante (5).
2. Apparecchio termico (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto apparecchio termico (1) ? una coperta elettrica od uno scaldaletto termico.
3. Apparecchio termico (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti che comprende almeno due, preferibilmente almeno tre, ripetizioni di detta sequenza (S1) di canali (4a,4b,4c).
4. Apparecchio termico (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta coltre (2) comprende una prima zona (Z1) atta ad essere posizionata in corrispondenza dei piedi dell?utente, una seconda zona (Z2) atta ad essere posizionata in corrispondenza della zona lombare dell?utente, ed una terza zona (Z3) atta ad essere posizionata in corrispondenza delle spalle dell?utente, in cui detta almeno una sequenza (S1) di canali (4a,4b,4c) ? posta in detta prima zona (Z1).
5. Apparecchio termico (1) secondo la rivendicazione 4 che comprende inoltre, in corrispondenza di detta seconda zona lombare (Z2) e di detta terza zona delle spalle (Z3), almeno una sequenza (S2) di canali adiacenti (4a,4c) costituita da detto un primo canale (4a), all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare (6a) dell?elemento riscaldante (5), e da detto un terzo canale (4c), all?interno del quale non ? presente alcuna porzione lineare (6b) dell?elemento riscaldante (5).
6. Apparecchio termico (1) secondo la rivendicazione 4 che comprende inoltre, in corrispondenza di detta seconda zona lombare (Z2), almeno una sequenza (S3) di canali (4a,4c,4c) adiacenti costituita da detto un primo canale (4a), all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare (6a) dell?elemento riscaldante (5), e da due di detti terzo canale (4c), all?interno dei quali non ? presente alcuna porzione lineare (6b) dell?elemento riscaldante (5).
7. Apparecchio termico (1) secondo la rivendicazione 4 che comprende inoltre, in corrispondenza di detta terza zona delle spalle (Z3), almeno una sequenza (S3) di canali (4a,4c,4c) adiacenti costituita da detto un primo canale (4a), all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare (6a) dell?elemento riscaldante (5), e da due di detti terzo canale (4c), all?interno dei quali non ? presente alcuna porzione lineare (6b) dell?elemento riscaldante (5).
8. Apparecchio termico (1) secondo la rivendicazione 4 che comprende inoltre, in corrispondenza di detta seconda zona lombare (Z2) e di detta terza zona delle spalle (Z3), almeno una sequenza (S3) di canali (4a,4c,4c) adiacenti costituita da detto un primo canale (4a), all?interno del quale ? presente una corrispondente prima porzione lineare (6a) dell?elemento riscaldante (5), e da due di detti terzo canale (4c), all?interno dei quali non ? presente alcuna porzione lineare (6b) dell?elemento riscaldante (5).
9. Apparecchio termico (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti che comprende inoltre almeno un elemento fissante (8) atto a consentire il fissaggio di detto elemento riscaldante (5) ad almeno uno di detti elementi tessili (2a,2b) in corrispondenza di almeno una di dette anse (7) e/o in corrispondenza di dette porzioni lineari (6) di detto elemento riscaldante (5).
10. Apparecchio termico (1) secondo la rivendicazione 9 in cui detto elemento fissante (7) ? scelto tra il gruppo che comprende adesivo, bi-adesivo, colla a solvente, colla adesiva termo-fusibile, colla sensibile alla pressione, ed altri adesivi adatti a fissare plastiche o tessuti.
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