IT202100021722A1 - Metodo e macchina per realizzare una bobina attorno ad un componente di un articolo - Google Patents

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IT202100021722A1
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IT
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gripper
wire
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winding
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IT102021000021722A
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Fulvio Boldrini
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Gd Spa
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    • H01ELECTRIC ELEMENTS
    • H01FMAGNETS; INDUCTANCES; TRANSFORMERS; SELECTION OF MATERIALS FOR THEIR MAGNETIC PROPERTIES
    • H01F41/00Apparatus or processes specially adapted for manufacturing or assembling magnets, inductances or transformers; Apparatus or processes specially adapted for manufacturing materials characterised by their magnetic properties
    • H01F41/02Apparatus or processes specially adapted for manufacturing or assembling magnets, inductances or transformers; Apparatus or processes specially adapted for manufacturing materials characterised by their magnetic properties for manufacturing cores, coils, or magnets
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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Metodo e macchina per realizzare una bobina attorno ad un componente di un articolo"
SETTORE DELLA TECNICA
La presente invenzione ? relativa ad un metodo ed una macchina per realizzare una bobina attorno ad un componente di un articolo.
La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione nell?industria del tabacco per l?assemblaggio di un transponder in un componente di una cartuccia monouso di una sigaretta elettronica, cui la trattazione che segue far? riferimento senza per questo perdere di generalit?.
ARTE ANTERIORE
Normalmente, una sigaretta elettronica comprende una parte riutilizzabile che viene utilizzata pi? volte e contiene, tra le altre cose, una batteria elettrica (che fornisce l?energia necessaria al funzionamento della sigaretta elettronica) ed un processore elettronico che sovraintende al funzionamento della sigaretta elettronica. Inoltre, la sigaretta elettronica comprende una cartuccia monouso (ovvero usa e getta che quindi viene utilizzata una sola volta e viene poi rimpiazzata) che viene accoppiata alla parte riutilizzabile.
Recentemente ? stato proposto di inserire in ciascuna cartuccia monouso un componente provvisto di un transponder dotato di una memoria in cui vengono memorizzate le caratteristiche della cartuccia monouso ed in particolare le caratteristiche della sostanza attiva (liquida o solida) che deve venire riscaldata per rilasciare i vapori da inalare; in questo modo, la parte riutilizzabile della sigaretta elettronica pu? leggere le caratteristiche della cartuccia monouso ad essa accoppiata adattando di conseguenza il riscaldamento alle caratteristiche della cartuccia monouso.
Nella maggior parte delle applicazioni, il transponder comprende una unica antenna avvolta (ovvero una unica bobina che funge da antenna); tuttavia, in alcune applicazioni il transponder pu? comprendere una pluralit? di antenna avvolte (ovvero una pluralit? di bobine che fungono da antenna) che presentano nello spazio orientazioni diverse in modo tale da garantire al transponder di essere in grado di comunicare efficacemente in tutte le possibili posizioni.
Risulta nota una macchina per realizzare una antenna attorno ad un componente che comprende: un convogliatore che avanza lungo un percorso di assemblaggio un carrello provvisto di una sede atta ad alloggiare il componente; una stazione di ingresso disposta lungo il percorso di assemblaggio in cui il componente viene disposto nella sede del carrello; ed una stazione di avvolgimento disposta lungo il percorso di assemblaggio a valle della stazione di ingresso ed in cui un filo conduttore viene avvolto attorno al componente per realizzare l?antenna.
Tuttavia, una volta eseguito l?avvolgimento del filo attorno al componente il carrello non pu? essere movimentato fino a quando il filo, in particolare le estremit? del filo, non vengono fissate al componente. Pertanto, una stazione di saldatura risulta disposta in corrispondenza della stessa stazione di avvolgimento. Tuttavia, ci? comporta una ridotta velocit? operativa della macchina.
DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE
Scopo della presente invenzione ? fornire un metodo ed una macchina per realizzare una bobina attorno ad un componente di un articolo, i quali metodo e macchina permettano di operare ad una velocit? operativa elevata (misurata come numero di componenti prodotti nell?unit? di tempo) mantenendo, nel contempo, una elevata qualit? produttiva (generalmente misurata come percentuale di pezzi difettosi).
In particolare, la Richiedente ha osservato che al fine di fornire un metodo ed una macchina che permettano di operare ad una velocit? operativa elevata risulta importante riuscire a mantenere correttamente in posizione il filo successivamente all?avvolgimento del filo stesso attorno al componente.
In accordo con la presente invenzione vengono forniti un metodo ed una macchina per realizzare una bobina attorno ad un componente di un articolo, secondo quanto rivendicato nelle rivendicazioni allegate.
Le rivendicazioni descrivono forme di realizzazione preferite della presente invenzione formando parte integrante della presente descrizione.
Il metodo e la macchina proposti prevedono il fissaggio delle estremit? del filo al carrello e ci? consente di movimentare il carrello (ed il componente che trasporta) ad elevate velocit? anche successivamente all?avvolgimento del filo attorno al componente.
Vantaggiosamente, il filo avvolto viene mantenuto in tensione e correttamente posizionato anche se esso non viene immediatamente saldato al componente una volta terminato l?avvolgimento.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La presente invenzione verr? ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
? le figure 1 e 2 sono due diverse viste prospettiche di un componente di una cartuccia monouso di una sigaretta elettronica;
? la figura 3 ? una vista schematica di una macchina che produce il componente delle figure 1 e 2 ed ? realizzata in accordo con la presente invenzione;
? la figura 4 ? una vista prospettica e con l?asportazione di parti per chiarezza della macchina della figura 3;
? la figura 5 ? una vista prospettica di un carrello di un convogliatore principale della macchina della figura 3;
? le figure 6-10 sono rispettive viste prospettiche e con l?asportazione di parti per chiarezza di una stazione di avvolgimento della macchina della figura 3;
? la figura 11 ? vista in prospettica e con l?asportazione di parti per chiarezza di una stazione di saldatura della macchina della figura 3;
? la figura 12 ? vista in prospettica e con l?asportazione di parti per chiarezza di una stazione di rimozione della macchina della figura 3;
? le figure 13 e 14 sono due diverse viste prospettiche della macchina della figura 3 con un maggior numero di elementi presenti; e
? le figure 15 e 16 sono due diverse viste prospettiche e con l?asportazione di parti per chiarezza di una parte finale della macchina della figura 3.
FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL?INVENZIONE
Nelle figure 1 e 2, con il numero di riferimento 1 ? indicato nel suo complesso un componente di una cartuccia monouso di una sigaretta elettronica.
Il componente 1 presenta una forma all?incirca parallelepipeda presentante sei pareti (facce): una parete 2 superiore, una parete 3 inferiore parallela ed opposta alla parete 2 superiore, una parete 4 anteriore, una parete 5 posteriore parallela ed opposta alla parete 4 anteriore e due pareti 6 laterali tra loro parallele ed opposte.
Il componente 1 comprende due piolini 7 e 8 (ovvero due piccole colonne) che sporgono a sbalzo (ovvero perpendicolarmente) dalla parete 4 anteriore; il piolino 7 ? disposto in corrispondenza di un bordo superiore della parete 4 anteriore (ovvero in prossimit? della parete 2 superiore) mentre il piolino 8 ? disposto in corrispondenza di un bordo inferiore della parete 4 anteriore (ovvero in prossimit? della parete 3 inferiore). Preferibilmente, i due piolini 7 e 8 non sono tra loro verticalmente allineati, ovvero i due piolini 7 e 8 sono tra loro verticalmente (leggermente) sfalsati.
Il componente 1 comprende un transponder 9, ovvero un dispositivo elettronico (passivo, ovvero privo di una propria alimentazione elettrica) che ? in grado di memorizzare delle informazioni ed ? in grado di comunicare mediante radiofrequenza. In altre parole, il transponder 9 ? una etichetta intelligente (?smart label?) di piccola dimensione che ? atta a rispondere all'interrogazione a distanza da parte di appositi apparati fissi o portatili, chiamati lettori (o anche interrogatori); un lettore ? in grado di leggere e/o modificare le informazioni contenute nel transponder 9 che sta interrogando comunicando con il transponder 9 stesso in radiofrequenza. Di conseguenza, il transponder 9 ? parte di un sistema di lettura e/o scrittura senza fili operante secondo la cosiddetta tecnologia RFID (?Radio-Frequency IDentification?).
Il transponder 9 comprende un circuito 10 integrato (ovvero un microchip) provvisto di una memoria non volatile (tipicamente EEPROM o FRAM) ed una bobina 11 che ? collegata al circuito 10 integrato e funge da antenna; in particolare, il circuito 10 integrato presenta due contatti 12 elettrici a cui sono saldate due estremit? della bobina 11.
La bobina 11 ? avvolta ed ? costituita da una pluralit? di spire di un filo 13 conduttore esternamente isolato che formano una bobina; nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate sono previste circa 10-15 spire. Secondo una preferita forma di attuazione il filo 13 conduttore presenta un diametro compreso tra 10 e 200 micron. Il filo 13 conduttore ? avvolto attorno alle pareti 4, 5 e 6 del componente 1 mentre il circuito 10 integrato ? disposto in un alloggiamento ricavato nella parete 3 inferiore del componente 1 (come illustrato nella figura 2). Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, il circuito 10 integrato ? disposto in un alloggiamento ricavato nella parete 4 anteriore del componente 1 (e quindi ? almeno parzialmente coperto dalla bobina 11 che viene avvolta anche sopra alla parete 4 anteriore).
In uso, la bobina 11 riceve un segnale elettromagnetico che, per induzione elettromagnetica, induce nella bobina 11 una differenza di potenziale elettrico che genera la circolazione di una corrente elettrica nel circuito 10 integrato per alimentare il circuito 10 integrato stesso; il circuito 10 integrato cos? attivato trasmette i dati contenuti nella propria memoria tramite la bobina 11 ed eventualmente modifica anche i dati contenuti nella propria memoria.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, il componente 1 comprende una unica bobina 11; secondo altre forme di attuazione non illustrate, il componente 1 presenta un diverso numero di bobine 11 che generalmente ? compreso tra due e sei (ma in alcuni casi potrebbero anche essere previste pi? di sei bobine 11).
Nelle figure 3 e 4, con il numero di riferimento 14 ? indicata nel suo complesso una macchina per l?assemblaggio del componente 1.
La macchina 14 comprende un corpo di supporto (ovvero un telaio) che appoggia a terra mediante delle gambe e presenta frontalmente una parete verticale sulla quale sono montati gli organi operativi. Inoltre, la macchina 14 comprende un convogliatore 15 principale che avanza i componenti 1 in corso di lavorazione lungo un percorso P di assemblaggio che si sviluppa tra una stazione S1 di ingresso (in cui il convogliatore 15 principale riceve i componenti 1 da completare ovvero assemblare) ed una stazione S2 di uscita (in cui il convogliatore 15 principale cede i componenti 1 completi ovvero assemblati).
Il percorso P di assemblaggio attraversa una serie di stazioni S3-S8 (meglio descritte in seguito), in cui vengono eseguite delle operazioni di assemblaggio sui componenti 1 in transito. In particolare, il percorso P di assemblaggio comprende: un tratto superiore che ? orizzontale e lineare (ovvero che si sviluppa sostanzialmente lungo una linea retta disposta orizzontalmente) disposto tra la stazione S1 di ingresso e la stazione S7, un tratto inferiore che ? orizzontale e lineare (quindi ? parallelo al tratto superiore) disposto tra la stazione S8 e la stazione S2 di uscita, ed un tratto semicircolare di raccordo che collega tra loro il tratto superiore ed il tratto inferiore.
Il convogliatore 15 principale comprende una pluralit? di carrelli 16 che vengono avanzati lungo il percorso P di assemblaggio; come meglio illustrato nella figura 5 ciascun carrello 16 comprende una piastra 17 di supporto in cui sono ricavate quattro sedi 18 atte ciascuna a riceve ed alloggiare un corrispondente componente 1 (ovvero ciascuna sede 18 riproduce in negativo la forma di almeno una parte del componente 1 per alloggiare senza gioco apprezzabile il componente 1). Ovviamente il numero di sedi 18 ricavate nella piastra 17 di supporto di un carrello 16 potrebbe essere diverso da quattro (generalmente da un minimo di uno ad un massimo di sette-otto sedi 18).
Il convogliatore 15 principale ? atto a spostare ciclicamente ciascun carrello 16 lungo il percorso P di assemblaggio con una movimentazione intermittente (a passo) che prevede di alternare ciclicamente fasi di moto in cui il convogliatore 15 principale sposta i carrelli 16 e fasi di sosta in cui il convogliatore 15 principale mantiene fermi i carrelli 16. Secondo quanto illustrato nella figura 5, il convogliatore 15 principale comprende una guida 19 anulare (ovvero chiusa ad anello su s? stessa) che ? disposta in posizione fissa lungo il percorso P di assemblaggio; in particolare, la guida 19 anulare ? costituita da un singolo binario fisso (ovvero privo di movimentazione) che ? disposto lungo il percorso P di assemblaggio. Inoltre, il convogliatore 15 principale comprende una pluralit? di slitte 20, ciascuna delle quali supporta un corrispondente carrello 16 ed ? accoppiata alla guida 19 per scorrere liberamente lungo la guida 19 stessa. Infine, il convogliatore 15 principale comprende un motore 21 elettrico lineare che movimenta le slitte 20 portanti i carrelli 16 lungo il percorso P di assemblaggio; il motore 16 elettrico lineare comprende uno statore 22 anulare (ovvero un primario fisso) che ? disposto in posizione fissa lungo la guida 19 ed una pluralit? di cursori 23 mobili (ovvero dei secondari mobili), ciascuno dei quali ? elettro-magneticamente accoppiato allo statore 22 per ricevere dallo statore 22 stesso una forza motrice ed ? rigidamente collegato ad una corrispondente slitta 20.
Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, il convogliatore 15 principale ? un convogliatore a nastro e comprende (almeno) un nastro flessibile che supporta i carrelli 16 ed ? chiuso ad anello attorno a due pulegge di estremit? (almeno una delle quali ? motorizzata). Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, il convogliatore 15 principale ? una ruota (disposta verticalmente oppure orizzontalmente) che ? montata girevole attorno ad un asse centrale di rotazione; ovviamente in questa forma di attuazione il percorso P di assemblaggio presenta una forma circolare.
Secondo quanto illustrato nelle figure 3 e 4, all?inizio del ciclo di assemblaggio il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio per arrestare un singolo carrello 16 nella stazione S1 di ingresso in cui quattro componenti 1 (da assemblare ovvero da completare) vengono disposti nelle corrispondenti quattro sedi 18 del carrello 16; nella stazione S1 di ingresso e durante l?alimentazione dei componenti 1, il convogliatore 15 principale sposta leggermente ciascun carrello 16 in modo tale da allineare in successione ciascuna sede 18 del carrello 16 con un convogliatore di ingresso che si sviluppa perpendicolarmente al percorso P di assemblaggio e si origina da un piatto vibrante.
Successivamente, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio e dalla stazione S1 di ingresso alla stazione S3 di applicazione (disposta tra la stazione S1 di ingresso e la stazione S4 di alimentazione), in cui il carrello 16 si arresta ed in cui su ciascun componente 1 portato dal carrello 16 viene applicato un mezzo adesivo (ad esempio una o pi? gocce di colla oppure una striscia biadesiva) atto a fare aderire al componente 1 il circuito 10 integrato. Secondo una preferita forma di attuazione, nella stazione S3 di applicazione sono previste due unit? di applicazione gemelle e ridondanti che vengono utilizzate in alternativa in modo tale che una unit? di applicazione possa venire utilizzata mentre l?altra ? ferma in ripristino/manutenzione/pulizia/attesa.
Successivamente, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio e dalla stazione S3 di applicazione alla stazione S4 di alimentazione (disposta a valle della stazione S1 di ingresso), in cui il carrello 16 si arresta ed in cui a ciascun componente 1 portato dal carrello 16 viene accoppiato un circuito 10 integrato provvisto dei due contatti 12 elettrici. Secondo una preferita forma di attuazione, nella stazione S4 di alimentazione sono previste due unit? di alimentazione gemelle e ridondanti che vengono utilizzate in alternativa in modo tale che una unit? di alimentazione possa venire utilizzata mentre l?altra ? ferma in ripristino/manutenzione/pulizia/attesa.
Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, ciascun circuito 10 integrato viene semplicemente inserito ad incastro in una corrispondente sede ricavata nel rispettivo componente 1 senza la necessit? di applicare il mezzo adesivo; di conseguenza, in questa forma di attuazione la stazione S3 di applicazione non ? prevista in quanto non pi? necessaria.
Secondo una ulteriore forma di attuazione non illustrata, nessun circuito 10 integrato viene applicato al componente 1 durante il suo convogliamento lungo il percorso P di assemblaggio. Ad esempio, il componente 1 potrebbe gi? essere provvisto di contatti 12 elettrici a cui sar? poi saldato il filo 13. In tale forma di attuazione la stazione S4 di applicazione non ? prevista in quanto non pi? necessaria.
Successivamente, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio e dalla stazione S4 di alimentazione alla stazione S5 di avvolgimento (disposta a valle della stazione S4 di alimentazione), in cui il carrello 16 si arresta ed in cui attorno a ciascun componente 1 portato dal carrello 16 viene avvolto un filo 13 conduttore esternamente isolato per realizzare una serie di spire che costituiscono la bobina 11. Secondo una preferita forma di attuazione, la stazione S5 di avvolgimento ? configurata per operare con due carrelli 16 alla volta (ovvero con otto componenti 1 alla volta) in quanto l?operazione di avvolgimento ? piuttosto lenta (ovvero richiede un intervallo di tempo rilevante per venire eseguita con una elevata qualit?). Successivamente, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio e dalla stazione S5 di avvolgimento alla stazione S6 di saldatura (disposta a valle della stazione S5 di avvolgimento), in cui il carrello 16 si arresta ed in cui in ciascun componente 1 portato dal carrello 16 le due estremit? opposte della bobina 11 vengono saldate (ad esempio mediante ultrasuoni o mediante laser) ai due contatti 12 elettrici del circuito 10 integrato. Secondo una preferita forma di attuazione, la stazione S5 di avvolgimento ? configurata per operare con quattro carrelli 16 alla volta (ovvero con sedici componenti 1 alla volta) in quanto l?attrezzatura necessaria alla saldatura ? ingombrante e quindi necessita di un ampio spazio.
Successivamente, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio e dalla stazione S6 di saldatura alla stazione S7 di rimozione (disposta a valle della stazione S6 di saldatura e non illustrata nella figura 4), in cui il carrello 16 si arresta ed in cui, per ciascun componente 1, le parti in eccesso delle due estremit? opposte della bobina 11 (tagliate nella precedente stazione S6 di saldatura) vengono rimosse.
Successivamente, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio e dalla stazione S7 di rimozione alla stazione S8 di rivestimento (disposta a valle della stazione S7 di rimozione, opzionale e non illustrata nella figura 4), in cui il carrello 16 si arresta ed in cui, per ciascun componente 1, i contatti 12 elettrici su cui sono state saldate nella precedente stazione S6 di saldatura le due estremit? opposte della bobina 11 vengono rivestiti con uno smalto protettivo ed elettricamente isolante. Come detto in precedenza, la stazione S8 di rivestimento ? opzionale, in quanto la presenza dello smalto protettivo ed elettricamente isolante non ? strettamente indispensabile.
Successivamente, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 (portante quattro sedi 18) lungo il percorso P di assemblaggio e dalla stazione S8 di rivestimento alla stazione S2 di uscita (disposta a valle della stazione S8 di rivestimento), in cui il carrello 16 si arresta ed in cui i componenti 1 portati dal carrello 1 vengono estratti dalle sedi 18 per lasciare il convogliatore 15 principale.
Secondo una preferita forma di attuazione, ciascuna sede 18 di un carrello 16 alloggia a sbalzo il componente 1 in modo tale che il componente 1 fuoriesca parzialmente dal carrello 16 (ovvero dalla piastra 17 di supporto del carrello 16) lasciando libera una parte della parete 3 inferiore del componente 1 (dove deve venire collocato il circuito 10 integrato con i due contatti 12 elettrici) come ad esempio illustrato nella figura 10.
Nella stazione S3 di applicazione il mezzo adesivo viene accoppiato dal basso verso l?alto alla parte libera della parete 3 inferiore del componente 1; se necessario, nella stazione S3 di applicazione ? disposto un corpo 24 di contrasto (illustrato nella figura 4) che ? mobile verticalmente e preme (leggermente) dall?alto verso il basso sui componenti 1 portati da un carrello 16 per contrastare la spinta dal basso verso l?alto che viene applicata ai componenti 1 stessi durante l?applicazione del mezzo adesivo. Nella stazione S4 di alimentazione ciascun circuito 10 integrato viene accoppiato dal basso verso l?alto alla parte libera della parete 3 inferiore del componente 1; preferibilmente, nella stazione S4 di alimentazione ? disposto un corpo 25 di contrasto (illustrato nella figura 4) che ? mobile verticalmente e preme (leggermente) dall?alto verso il basso sui componenti 1 portati da un carrello 16 per contrastare la spinta dal basso verso l?alto che viene applicata ai componenti 1 stessi durante l?alimentazione dei circuiti 10 integrati.
Secondo quanto illustrato nelle figure 6-10, ciascun carrello 16 comprende per ciascuna sede 18 due pinze 27 e 28 (meglio illustrate nella figura 10) che sono montate sulla piastra 17 di supporto al di sotto della sede 18 stessa e sono disposte fianco a fianco l?una rispetto all?altra. Ciascuna pinza 27 o 28 ? atta ad afferrare e bloccare una corrispondente estremit? del filo 13 che viene avvolto attorno al rispettivo componente 1 ed ? dotata di una singola ganascia mobile che si sposta avanti ed indietro lungo una direzione D1 di presa orizzontale e perpendicolare al percorso P di assemblaggio. In altre parole, ciascuna pinza 27 o 28 si apre e chiude mediante un movimento che si sviluppa lungo la direzione D1 di presa ed ? quindi perpendicolare al percorso P di assemblaggio in modo tale che chiudendosi le pinze 27 e 28 portino il filo 13 a contatto con i corrispondenti contatti 12 elettrici del circuito 10 integrato. In particolare, in uso la pinza 27 viene utilizzata per afferrare una estremit? iniziale del filo 13 all?inizio dell?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 (cio? prima di avvolgere il filo 13 attorno al componente 1 la sua estremit? iniziale viene afferrata dalla pinza 27); invece, in uso la pinza 28 viene utilizzata per afferrare una estremit? finale del filo 13 al termine dell?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 (cio? dopo avere completato l?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 la sua estremit? finale viene afferrata dalla pinza 28). Si precisa che l?estremit? iniziale del filo 13 potrebbe essere bloccata al carrello 16 prima dell?avvolgimento del filo 13 al componente mediante un differente mezzo di bloccaggio rispetto alla prima pinza 27. Analogamente, l?estremit? finale del filo 13 potrebbe essere bloccata al carrello 16 in seguito all?avvolgimento del filo 13 attorno al componente mediante un differente mezzo di bloccaggio rispetto alla seconda pinza 28. Ad esempio, alternativamente alla prima pinza 27 ed alla seconda pinza 28 potrebbero essere previsti dei mezzi di bloccaggio magnetici portati dal carrello 16.
La ganascia mobile di ciascuna pinza 27 o 28 viene spostata lungo la direzione D1 di presa mediante un?asta 29 di comando che ? disposta attraverso la piastra 17 di supporto e sbuca dal retro della piastra 17 di supporto per venire spinta da un dispositivo 30 attuatore che si trova in posizione fissa (ovvero montato sul telaio della macchina 14) in corrispondenza della stazione S5 di avvolgimento. Preferibilmente, ciascuna pinza 27 o 28 ? normalmente chiusa, ovvero in assenza dell?intervento del dispositivo 30 attuatore rimane naturalmente chiusa; questo risultato viene ottenuto grazie alla presenza di un molla che tende a spingere la ganascia mobile di ciascuna pinza 27 o 28 verso la posizione chiusa e viene compressa dall?azione del dispositivo 30 attuatore (ovvero il dispositivo 30 attuatore deve vincere la forza elastica generata dalla molla per spostare la ganascia mobile di ciascuna pinza 27 o 28 verso la posizione aperta).
Come detto in precedenza, la stazione S5 di avvolgimento ? configurata per operare con due carrelli 16 alla volta (ovvero con otto componenti 1 alla volta), quindi nella stazione S5 di avvolgimento vengono realizzati contemporaneamente otto bobine 11 avvolgendo otto fili 13 attorno ad otto componenti 1. La stazione S5 di avvolgimento comprende otto diverse postazioni 26 gemelle, ciascuna delle quali ? assegnata ad un corrispondente componente 1 portato da una sede 18 e permette di realizzare l?avvolgimento del rispettivo file 13 attorno al componente 1 stesso; di conseguenza, la stazione S5 di avvolgimento opera in parallelo eseguendo otto diversi avvolgimenti alla volta. Secondo altre forme di attuazione non illustrate, il numero di postazioni 26 presenti nella stazione S5 di avvolgimento ? diverso (generalmente da un minimo di uno ad un massimo di dodici-sedici).
In ciascuna postazione 26 sono disposte due pinze 31 e 32 che sono montate (sul telaio della macchina 14 e quindi al di fuori del convogliatore 15 principale per non spostarsi assieme ai carelli 16) al di sotto delle piastre 17 di supporto dei carrelli 16 e sono disposte fianco a fianco una rispetto all?altra; in particolare, la coppia di pinze 31 e 32 ? verticalmente allineata con una corrispondente coppia di pinze 27 e 28 portate da un carrello 16 che si ferma nella stazione S5 di avvolgimento.
Ciascuna pinza 31 o 32 ? atta ad afferrare e bloccare una corrispondente estremit? del filo 13 che viene avvolto attorno al rispettivo componente 1 ed ? dotata di una singola ganascia mobile che si sposta avanti ed indietro lungo una direzione D2 di presa orizzontale e parallela al percorso P di assemblaggio (ovvero perpendicolare alla direzione D1 di presa). In altre parole, ciascuna pinza 31 o 32 si apre e chiude mediante un movimento che si sviluppa lungo la direzione D2 di presa ed ? quindi parallela al percorso P di assemblaggio. Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nelle figure allagate, le pinze 31 e 32 condividono una ganascia comune priva di movimentazione disposta tra le pinze 31 e 32.
In particolare, in uso la pinza 31 viene utilizzata per afferrare l?estremit? iniziale del filo 13 all?inizio dell?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 e (immediatamente) prima che l?estremit? iniziale del filo 13 venga afferrata dalla sovrastante pinza 27; invece, in uso la pinza 32 viene utilizzata per afferrare l?estremit? finale del filo 13 al termine dell?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 e (immediatamente) dopo che l?estremit? finale del filo 13 venga afferrata dalla sovrastante pinza 28.
Preferibilmente, ciascuna pinza 31 o 32 ? normalmente chiusa, ovvero in assenza dell?intervento di un dispositivo attuatore rimane naturalmente chiusa; questo risultato viene ottenuto grazie alla presenza di un molla che tende a spingere la ganascia mobile di ciascuna pinza 31 o 32 verso la posizione chiusa e viene compressa dall?azione del dispositivo attuatore (ovvero il dispositivo attuatore deve vincere la forza elastica generata dalla molla per spostare la ganascia mobile di ciascuna pinza 31 o 32 verso la posizione aperta).
Ciascuna postazione 26 della stazione S5 di avvolgimento comprende una lama 33 che ? montata (sul telaio della macchina 14 e quindi al di fuori del convogliatore 15 principale per non spostarsi assieme ai carelli 16) al di sotto delle piastre 17 di supporto dei carrelli 16 in modo da trovarsi in uso tra una rispettiva pinza 28 portata da un carrello 16 ed una rispettiva pinza 32. Ciascuna lama 33 ? in uso mobile lungo una direzione di taglio coincidente con la direzione D2 di presa, ovvero ciascuna lama 33 si sposta avanti ed indietro mediante un movimento parallelo al percorso P di assemblaggio. Grazie alla sua posizione, ciascuna lama mobile pu? tagliare una estremit? finale di un filo 13 che ? bloccata pi? in alto da una rispettiva pinza 28 portata da un carrello 16 ed ? bloccata pi? in basso da una rispettiva pinza 32.
Ciascuna postazione 26 della stazione S5 di avvolgimento comprende un dito 34 mobile che viene utilizzato per avvicinare il filo 13 al componente 1, per avvolgere il filo 13 attorno al componente 1, e quindi per allontanare il filo 13 dal componente 1. Ciascun dito 34 mobile ha una forma tubolare presentante un foro centrale che attraversa da lato a lato il dito 34 mobile ed al cui interno ? disposto il filo 13; ovvero il filo 13 entra da una apertura posteriore del dito 34 mobile ed esce da una apertura anteriore del dito 34 mobile. Per ciascun dito 34 mobile, il filo 13 viene progressivamente svolto da una bobina contenuta in un apposito contenitore 35 (illustrato nella figura 4), attraversa un dispositivo 36 tensionatore (illustrato nella figura 4) provvisto di almeno un rullo ballerino mobile azionato da una molla e quindi arriva al dito 34 mobile; ciascun dispositivo 36 tensionatore ? configurato per applicare al rispettivo filo 13 una tensione sempre costante. La stazione S5 di avvolgimento comprende un corpo 37 di supporto comune (illustrato nella figura 4) sul quale sono montati tutte le otto dita 34 mobili per spostare sempre insieme e con la stessa identica legge di moto tutte le otto dita 34 mobili; in particolare le otto dita 34 mobili sono montate rigidamente sul corpo 37 di supporto, ovvero le otto dita 34 mobili si spostano sempre solidamente con il corpo 37 di supporto e non compiono mai alcun tipo di movimento rispetto al corpo 37 di supporto. Il corpo 37 di supporto viene movimentato da un singolo dispositivo 38 attuatore (schematicamente illustrato nella figura 4) provvisto di (almeno) un proprio motore elettrico indipendente. In uso, ciascun dito 34 mobile viene disposto con una orientazione orizzontale quando il filo 13 deve venire movimentato verticalmente per salire avvicinandosi al componente 1 o per scendere allontanandosi dal componente 1; inoltre, in uso ciascun dito 34 mobile viene disposto con una orientazione verticale quando il filo 13 deve venire movimentato orizzontalmente per venire avvolto attorno al componente 1.
Ciascuna postazione 26 della stazione S5 di avvolgimento comprende un corpo 39 di contenimento che in uso viene appoggiato al piolino 7 in modo da prolungare il piolino 7 quando il filo 13 deve venire piegato attorno al piolino 7 in modo da evitare che il filo 13 possa accidentalmente scappare dal piolino 7 stesso; ovvero un po? prima che il filo 13 venga piegato di 90? attorno al piolino 7, il corpo 39 di contenimento viene appoggiato al piolino 7 per prolungare il piolino 7 e quindi evitare che il filo 13 possa accidentalmente scappare dal piolino 7 stesso. A tale proposito ? importante osservare che il piolino 7 non pu? avere una estensione troppo elevata (per problemi di ingombro indipendenti dalla macchina 14) e, nello stesso tempo, il dito 34 mobile muovendosi non pu? passare troppo vicino al componente 1 per evitare che piccoli errori di posizionamento (uniti alle tolleranze costruttive del componente 1) possano provocare degli urti accidentali del dito 34 mobile contro il componente 1 stesso.
Ciascuna postazione 26 della stazione S5 di avvolgimento comprende un corpo 40 di contenimento che in uso viene appoggiato al piolino 8 in modo da prolungare il piolino 8 quando il filo 13 deve venire piegato attorno al piolino 8 in modo da evitare che il filo 13 possa accidentalmente scappare dal piolino 8 stesso; ovvero un po? prima che il filo 13 venga piegato di 90? attorno al piolino 8, il corpo 40 di contenimento viene appoggiato al piolino 8 per prolungare il piolino 8 e quindi evitare che il filo 13 possa accidentalmente scappare dal piolino 8 stesso. A tale proposito ? importante osservare che il piolino 8 non pu? avere una estensione troppo elevata (per problemi di ingombro indipendenti dalla macchina 14) e, nello stesso tempo, il dito 34 mobile muovendosi non pu? passare troppo vicino al componente 1 per evitare che piccoli errori di posizionamento (uniti alle tolleranze costruttive del componente 1) possano provocare degli urti accidentali del dito 34 mobile contro il componente 1 stesso.
Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, ciascuna postazione 26 della stazione S5 di avvolgimento comprende anche un corpo di bloccaggio che ? disposto di fianco al corpo 40 di contenimento e viene utilizzato in uso per bloccare il filo 13 contro il componente 1 al termine dell?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 e prima che l?estremit? finale del filo 13 venga bloccata dalla corrispondente pinza 28 (ed immediatamente dopo dalla corrispondente pinza 32); grazie all?azione del corpo di bloccaggio si evita che l?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 possa perdere di tensione prima che l?estremit? finale del filo 13 venga bloccata dalla corrispondente pinza 28 (ed immediatamente dopo dalla corrispondente pinza 32).
Secondo una preferita forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, ciascuna postazione 26 comprende un ulteriore dito 41 mobile che ? disposto al di sotto delle due pinze 31 e 32 ed in mezzo alle due pinze 31 e 32 (ovvero al di sotto della ganascia comune priva di movimentazione disposta tra le pinze 31 e 32) e viene movimentato verticalmente per sfilare l?estremit? iniziale del filo 13 che pu? rimanere all?interno dalla pinza 32 anche quando la pinza 32 viene aperta (l?estremit? iniziale del filo 13 ? molto leggera e quindi spesso non scende naturalmente per gravit? fuori dalla pinza 32); in questo modo, ovvero grazie all?azione di sfilamento esercitata dal dito 41 mobile, si evita che l?estremit? iniziale del filo 13 possa rimanere in modo indesiderato all?interno della pinza 32 e quindi si rompa a strappo quando il carrello 16 si sposta al termine dell?avvolgimento. In particolare, la pinza 32 viene aperta dopo che l?estremit? iniziale del filo 13 ? stata impegnata dalla pinza 31 per iniziare un nuovo avvolgimento ed a questo punto il dito 41 mobile compie una corsa di lavoro verticale verso il basso per sfilare l?estremit? iniziale del filo 13 dalla pinza 32.
Viene di seguito descritta l?avvolgimento di un filo 13 attorno ad un componente 1 in una singola postazione 26 della stazione S5 di avvolgimento; ovviamente quanto avviene in una singola postazione 26 della stazione S5 di avvolgimento avviene contemporaneamente ed esattamente nello stesso modo anche nelle altre postazioni 26 della stazione S5 di avvolgimento.
Inizialmente la postazione 26 ? vuota (ovvero ? priva del componente 1 portato da un carrello 16), una estremit? iniziale del filo 13 ? bloccata nella pinza 32, ed il dito 34 mobile (disposto orizzontalmente) si trova al di sotto della pinza 32. L?estremit? iniziale del filo 13 bloccata nella pinza 32 ? l?estremit? iniziale se riferita al nuovo avvolgimento che verr? fatta attorno al prossimo componente 1 che arriver? nella postazione 26 ed era invece l?estremit? finale del filo 13 se riferita al precedente avvolgimento che ? stato completato attorno al precedente componente 1 che si trovava prima nella postazione 26. Quando la macchina 14 viene avviata dopo una sostituzione delle bobine da cui viene svolto il filo 13, un operatore dispone manualmente l?estremit? iniziale del filo 13 nella pinza 32.
Successivamente, il carrello 16 porta il componente 1 nella postazione 26, le pinze 27 e 31 si aprono, il dito 34 mobile (disposto ancora orizzontalmente) si sposta verticalmente dal basso verso l?alto per fare passare l?estremit? iniziale del filo 13 prima attraverso la pinza 31 e successivamente attraverso la pinza 27, ed infine le pinze 31 e 27 si chiudono per bloccare (in due punti diversi) l?estremit? iniziale del filo 13; preferibilmente, prima si chiude solo pinza 31 mentre la pinza 27 ? ancora aperta e successivamente si chiude anche la pinza 27. E? importante osservare che la pinza 27 si apre e chiude mediante un movimento lungo la direzione D1 di presa che ? perpendicolare al percorso P di assemblaggio e quindi nel movimento di chiusura la pinza 27 sposta il filo 13 perpendicolare al percorso P di assemblaggio tirando il filo 13 al di sotto del componente 1 (ovvero in prossimit? della parete 3 inferiore del componente 1 in modo tale che il filo di appoggi sopra ad un corrispondente contatto 12 elettrico del circuito 10 integrato come illustrato nella figura 10). A tale proposito ? importante osservare che il componente 1 che si trova nella sede 18 ricavata nella piastra 17 di supporto sporge a sbalzo dalla piastra 17 di supporto lasciando libera una porzione (in cui si trova il circuito 10 integrato) della parete 3 inferiore del componente 1. Pi? in generale, nel movimento di chiusura la pinza 27 sposta il filo 13 perpendicolare al percorso P di assemblaggio tirando il filo 13 contro il componente 1 in modo da appoggiare il filo 12 sopra ad un corrispondente contatto 12 elettrico del circuito 10 integrato.
Successivamente, il dito 34 mobile ruota di 90? per sportasi da una orientazione orizzontale ad una orientazione verticale ed iniziare a girare attorno al componente 1 per avvolgere il filo 13 attorno al componente 1. Prima di iniziare l?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1, il filo 13 che sale verticalmente verso il componente 1 viene piegato dal dito 34 mobile attorno al piolino 7 che sporge orizzontalmente dal componente 1 per imprimere al filo 13 una curva di 90? che devia il filo 13 verso una orientazione orizzontale. In particolare, la rotazione di 90? del dito 34 mobile che si sposta da una orientazione orizzontale ad una orientazione verticale avviene contestualmente alla piegatura del filo 13 attorno al piolino 7. Come detto in precedenza, in questa fase il corpo 39 di contenimento viene appoggiato al piolino 7 in modo da prolungare il piolino 7 quando il filo 13 deve venire piegato attorno al piolino 7 in modo da evitare che il filo 13 possa accidentalmente scappare dal piolino 7 stesso.
Successivamente, il dito 34 mobile compie una serie di giri attorno al componente 1 per realizzare con il filo 13 una serie di spire (verticalmente sfalsate) attorno alle pareti 4, 5 e 6 del componente 1.
Pi? o meno quando viene iniziato l?avvolgimento del filo 12 attorno al componente 1, la pinza 32 si apre ed il dito 41 mobile compie una corsa di lavoro verticale verso il basso per sfilare l?estremit? iniziale del filo 13 dalla pinza 32.
Quando si avvicina il termine dell?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 (ovvero prima di completare l?ultima spira dell?avvolgimento), il corpo 39 di contenimento viene allontanato dal componente 1 e (preferibilmente) la pinza 31 viene aperta per liberare l?estremit? iniziale del filo 13 (invece la pinza 27 rimane ben chiusa). Dopo avere terminato l?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1, il dito 34 mobile piega il filo 13 disposto orizzontalmente attorno al piolino 8 per imprimere al filo 13 una curva di 90? che devia il filo 13 verso una orientazione verticale. Contestualmente alla piegatura del filo 13 attorno al piolino 8, il dito 34 mobile ruota di 90? per sportasi da una orientazione verticale ad una orientazione orizzontale. Come detto in precedenza, in questa fase il corpo 40 di contenimento viene appoggiato al piolino 8 in modo da prolungare il piolino 8 quando il filo 13 deve venire piegato attorno al piolino 8 in modo da evitare che il filo 13 possa accidentalmente scappare dal piolino 8 stesso.
Quando si avvicina il termine dell?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 (ovvero prima di completare l?ultima spira dell?avvolgimento), la pinza 28 viene aperta. Il dito 34 mobile spostando il filo 13 verticalmente dall?alto verso il basso dopo avere piegato il filo 13 attorno al piolino 8 fa passare l?estremit? finale del filo 13 attraverso la pinza 28 aperta che immediatamente dopo si chiude bloccando l?estremit? finale del filo 13; successivamente, il dito 34 mobile spostando il filo 13 verticalmente dall?alto verso il basso dopo avere piegato il filo 13 attorno al piolino 8 fa passare l?estremit? finale del filo 13 anche attraverso la pinza 32 aperta che immediatamente dopo si chiude bloccando l?estremit? finale del filo 13. E? importante osservare che la pinza 28 si apre e chiude mediante un movimento lungo la direzione D1 di presa che ? perpendicolare al percorso P di assemblaggio e quindi nel movimento di chiusura la pinza 28 sposta il filo 13 perpendicolare al percorso P di assemblaggio tirando il filo 13 al di sotto del componente 1 (ovvero in prossimit? della parete 3 inferiore del componente 1 in modo tale che il filo di appoggi sopra ad un corrispondente contatto 12 elettrico del circuito 10 integrato come illustrato nella figura 10). A tale proposito ? importante osservare che il componente 1 che si trova nella sede 18 ricavata nella piastra 17 di supporto sporge a sbalzo dalla piastra 17 si supporto lasciando libera una porzione (in cui si trova il circuito 10 integrato) della parete 3 inferiore del componente 1. Pi? in generale, nel movimento di chiusura la pinza 28 sposta il filo 13 perpendicolare al percorso P di assemblaggio tirando il filo 13 contro il componente 1 in modo da appoggiare il filo 12 sopra ad un corrispondente contatto 12 elettrico del circuito 10 integrato.
Successivamente, il corpo 40 di contenimento si allontana dal componente 1 e la realizzazione dell?avvolgimento termina con il movimento della lama 33 mobile che spostandosi parallelamente al percorso P di assemblaggio taglia l?estremit? finale del filo 13 dopo che l?estremit? finale del filo 13 ? stata bloccata sia dalla pinza 28, sia dalla pinza 32 (ovvero la lama 33 mobile taglia l?estremit? finale del filo 13 tra la porzione bloccata pi? in alto dalla pinza 28 e la porzione bloccata pi? in basso dalla pinza 32).
Secondo una possibile forma di attuazione, l?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 viene realizzato dal basso verso l?alto, quindi, prima di iniziare l?avvolgimento del filo 13, il filo 13 che sale verticalmente verso il componente 1 viene piegato attorno al piolino 8 (disposto pi? in basso) per imprimere al filo 13 una curva di 90? che devia il filo 13 verso una orientazione orizzontale; inoltre, dopo avere terminato l?avvolgimento del filo 13, il filo 13 disposto orizzontalmente viene piegato attorno al piolino 7 (disposto pi? in alto) per imprimere al filo 13 una curva di 90? che devia il filo 13 verso una orientazione verticale. Secondo una diversa forma di attuazione, l?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 viene realizzato dall?alto verso il basso, quindi, prima di iniziare l?avvolgimento del filo 13, il filo 13 che sale verticalmente verso il componente 1 viene piegato attorno al piolino 7 (disposto pi? in alto) per imprimere al filo 13 una curva di 90? che devia il filo 13 verso una orientazione orizzontale; inoltre, dopo avere terminato l?avvolgimento del filo 13, il filo 13 disposto orizzontalmente viene piegato attorno al piolino 8 (disposto pi? in basso) per imprimere al filo 13 una curva di 90? che devia il filo 13 verso una orientazione verticale. In questa forma di attuazione, l?avvolgimento del filo 13 attorno al componente 1 avviene sopra ad un tratto verticale del filo 13 che arriva al piolino 7 (disposto pi? in alto) e quindi contribuisce a bloccare l?estremit? iniziale del filo 13 contro il componente 1 garantendo una maggiore stabilit? all?avvolgimento.
Secondo quanto illustrato nella figura 11, la stazione S6 di saldatura comprende tre teste 42 di saldatura, ciascuna delle quali ? disposta in posizione fissa ed ? configurata per eseguire la saldatura delle due estremit? opposte della bobina 11 ai due contatti 12 elettrici del circuito 10 integrato; in uso, il convogliatore 15 principale avanza un carrello 16 per portare in successione tutte e quattro i componenti 1 portati dal carrello 16 in corrispondenza di una corrispondente testa 42 di saldatura. Come detto in precedenza, ciascuna sede 18 di un carrello 16 alloggia a sbalzo il componente 1 in modo tale che il componente 1 fuoriesca parzialmente dal carrello 16 lasciando libera una parte della parete 3 inferiore del componente 1 (dove ? collocato il circuito 10 integrato con i due contatti 12 elettrici); inoltre, i due contatti 12 elettrici del circuito 10 integrato di ciascun componente 1 portato da un carrello 16 sono rivolti verso il basso. Di conseguenza ciascuna testa 42 di saldatura ? disposta inizialmente al di sotto del carrello 16 e si sposta ciclicamente verso l?alto (quando il carrello 16 ? fermo) per spingere le due estremit? opposte della bobina 11 contro i due contatti 12 elettrici del circuito 10 integrato e quindi eseguire la saldatura. Ovvero, ciascuna testa 42 di saldatura ? provvista di due elementi saldanti affiancati e viene fatta salire dal basso verso l?alto per spingere le due estremit? opposte della bobina 11 contro i due contatti 12 elettrici del circuito 10 integrato e quindi realizzare la saldatura.
Preferibilmente, nella stazione S6 di saldatura a ciascuna testa 42 di saldatura ? accoppiato un corpo 43 di contrasto che ? mobile verticalmente e preme (leggermente) dall?alto verso il basso sul componente 1 portato da un carrello 16 per contrastare la spinta dal basso verso l?alto che viene applicata al componente 1 stesso durante la saldatura. Preferibilmente, ciascuna testa 42 di saldatura ? anche configurata per eseguire un taglio delle due estremit? opposte della bobina 11 a valle delle saldature con i due contatti 12 elettrici del circuito 10 integrato in modo tale da separare la parte in eccesso delle due estremit? opposte della bobina 11.
Nella stazione S6 di saldatura e durante la saldatura, il convogliatore 15 principale sposta leggermente ciascun carrello 16 in modo tale da allineare in successione ciascuna sede 18 del carrello 16 con una corrispondente testa 42 di saldatura.
Secondo quanto illustrato nella figura 12, la stazione S7 di rimozione comprende quattro ugelli 44 soffiatori, che sono collegati ad un distributore comune di aria compressa e sono orientati verso il basso in modo tale che ciascun ugello 44 soffiatore possa in uso generare un soffio di aria compressa che ? diretto dall?alto verso il basso ed investe la parete 4 anteriore di un corrispondente componente 1 portato da un carrello 16 fermo in sosta nella stazione S7 di rimozione. Il soffio di aria compressa emesso da ciascun ugello 44 soffiatore investe dall?alto verso il basso la parete 4 anteriore di un corrispondente componente 1 portato da un carrello 16 fermo in sosta nella stazione S6 di saldatura e quindi spinge verso il basso le parti in eccesso delle due estremit? opposte della bobina 11 (tagliate nella precedente stazione S6 di saldatura): preferibilmente, le parti in eccesso delle due estremit? opposte della bobina 11 spinte verso il basso da un soffio di aria compressa vengono raccolte in un contenitore 45 che si trova al di sotto del carrello 16. Secondo quanto illustrato nella figura 13, la stazione S8 di rivestimento comprende (almeno) un dispositivo 46 spruzzatore che in uso viene azionato per spruzzare uno strato di smalto protettivo ed elettricamente isolante sui contatti 12 elettrici di un corrispondente componente 1 portato da un carrello 16 fermo in sosta nella stazione S8 di rivestimento (nella stazione S8 di rivestimento i carrelli 16 si sono rovesciati e quindi i contatti 12 elettrici si trovano rivolti verso l?alto).
Secondo quanto illustrato nelle figure 15 e 16, la macchina 14 comprende due convogliatori 47 di controllo gemelli e paralleli che intersecano il convogliatore 14 principale in corrispondenza della stazione S2 di uscita, ricevono dai carrelli 16 del convogliatore 14 principale i componenti 1, ed avanzano i componenti 1 lungo due percorsi gemelli; ovvero met? dei componenti 1 provenienti dai carrelli 16 del convogliatore 14 principale avanzano lungo uno dei due convogliatori 47 di controllo mentre la restante met? dei componenti 1 provenienti dai carrelli 16 del convogliatore 14 principale avanzano lungo l?altro dei due convogliatori 47 di controllo. I due convogliatori 47 di controllo ricevono i componenti 1 dai carrelli 16 del convogliatore 14 principale nella stazione S2 di uscita e cedono i componenti 1 ad un unico convogliatore 48 di trasferimento in una stazione S9 di trasferimento.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, i due convogliatori 47 di controllo sono tra loro paralleli ed avanzano entrambi i componenti 1 lungo un percorso di controllo che ? orizzontale e perpendicolare al percorso P di assemblaggio; invece, il singolo convogliatore 48 di trasferimento avanza i componenti 1 lungo un percorso di trasferimento che ? orizzontale e perpendicolare al percorso di controllo (quindi parallelo al percorso P di assemblaggio).
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, i convogliatori 47 e 48 sono a nastro e comprendono ciascuno un nastro avvolto ad anello attorno a due pulegge di estremit? (almeno una delle quali ? motorizzata). Inoltre, nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, i convogliatori 47 e 48 avanzano con una legge di moto intermittente che alterna ciclicamente fasi di moto e fasi di sosta.
Il percorso di controllo attraversa prima una stazione S10 di controllo in cui ? disposta una unit? 49 di controllo atta a verificare il corretto funzionamento dei transponder 9 accoppiati ai componenti 1 ed attraversa successivamente una stazione S11 di scarto prima di arrivare alla stazione S9 di trasferimento. L?unit? 49 di controllo pu? essere mobile verticalmente per avvicinarsi ai componenti 1 portati dai due convogliatori 47 di controllo quando deve verificare il corretto funzionamento dei transponder 9 accoppiati ai componenti 1 stessi e successivamente per allontanarsi dai componenti 1 al termine della verifica. La verifica del corretto funzionamento di ciascun transponder 9 avviene ovviamente senza la necessit? di alcun contatto fisico in quanto il transponder 9 ? per definizione interrogabile senza contatto ed ha la funzione di individuare eventuali transponder 9 difettosi che dovranno venire identificati, tracciati ed infine scartati (nella stazione S11 di scarto). La maggiore difficolt? nelle operazioni di controllo realizzate dalla unit? 49 di controllo ? discriminare la risposta di uno specifico transponder dalle risposte dei transponder 9 adiacenti.
La stazione S11 di scarto comprende un dispositivo 50 di espulsione che spinge eventuali componenti 1 difettosi (ovvero componenti 1 accoppiati ad un transponder 9 difettoso) fuori dai corrispondenti convogliatori 47 di controllo per fare cadere per gravit? i componenti 1 difettosi in un sottostante contenitore 51.
Nel trasferimento dei componenti 1 dai due convogliatori 47 di controllo al convogliatore 48 di trasferimento vengono riempiti eventuali ?buchi? provocati dallo scarto di componenti 1 difettosi nella stazione S11 di scarto in modo tale che nel convogliatore 48 di trasferimento ci sia una fila continua (ovvero senza interruzioni) di componenti 1. Il percorso di trasferimento definito dal convogliatore 48 di trasferimento inizia nella stazione S9 di trasferimento e termina in una stazione S12 di prelievo.
La macchina 14 comprende un convogliatore di uscita che avanza una successione di vassoi 52 lungo un percorso di uscita orizzontale e perpendicolare al percorso di trasferimento (quindi parallelo al percorso di controllo); ciascun vassoio 52 presenta una successione di file di sedi atte ciascuno ad alloggiare un corrisponde componente 1. La macchina 14 comprende inoltre un dispositivo 53 trasferitore che preleva una fila di componenti 1 dal convogliatore 48 di trasferimento nella stazione S12 di prelievo e cede la fila componenti 1 ad altrettanti sedi di un vassoio 52 in una stazione S13 di rilascio. Il dispositivo 53 trasferitore comprende una trave 54 che ? mobile verticalmente ed orizzontalmente e supporta una fila di teste 55 di presa aspiranti atte ciascuna ad afferrare un corrispondente componente 1. La trave 54 si sposta ciclicamente tra la stazione S12 di prelievo in corrispondenza del convogliatore 48 di trasferimento e la stazione S13 di rilascio in corrispondenza del vassoio 52.
Secondo una diversa forma di attuazione non illustrata, l?unit? 49 di controllo non ? disposta sopra ai convogliatori 47 di controllo ma ? disposta di fianco ai convogliatori 47 di controllo ed in corrispondenza della stazione S10 di controllo ? previsto un piatto mobile provvisto di una pluralit? di sedi atte a riceve i componenti 1. Un primo trasferitore trasferisce un gruppo di componenti 1 dai convogliatori 47 di controllo alle sedi del piatto mobile, il piatto mobile si sposta per accoppiarsi alla unit? 49 di controllo, ed al termine del controllo il piatto mobile si riavvicina ai convogliatori 47 di controllo ed un secondo trasferitore trasferisce nuovamente il gruppo di componenti 1 dalle sedi del piatto mobile ai convogliatori 47 di controllo.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, ciascuna coppia di pinze 27 e 28 ? solidale ad un corrispondente carrello 16 (ovvero la coppia di pinze 27 e 28 ? portata dalla piastra 17 di supporto del carrello 16 in cui ? ricavata anche la rispettiva sede 18). In alternativa, le coppie di pinze 27 e 28 sono indipendenti dai carrelli 16 ed ? previsto un ulteriore convogliatore (analogo al convogliatore 15 principale) che movimenta le coppie di pinze 27 e 28 in modo sincronizzato ai carrelli 16 lungo il percorso P di assemblaggio e tra la stazione S5 di avvolgimento (in cui una coppia di pinze 27 e 28 afferra le due estremit? del filo 13 che compone una bobina 11) e la stazione S6 di saldatura (in cui le due estremit? del filo 13 che compone una bobina 11 vengono separate dalla bobina 11 a valle della saldatura con i contatti 12 elettrici). Quindi ciascuna coppia di pinze 27 e 28 pu? essere sempre solidale ad un corrispondente carrello 16 (ovvero essere direttamente montata sul carrello 16 in modo da spostarsi sempre e solo assieme al carrello 16) oppure ciascuna coppia di pinze 27 e 28 pu? essere solidale ad un corrispondente carrello 16 solo tra la stazione S5 di avvolgimento e la stazione S6 di saldatura (ovvero la coppia di pinze 27 e 28 si sposta solidalmente al carrello solo tra la stazione S5 di avvolgimento e la stazione S6 di saldatura).
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate, il circuito 10 integrato del componente 1 utilizza la bobina 11 come antenna per comunicare in radiofrequenza con altri dispositivi elettronici disposti nelle vicinanze. In alternativa o in aggiunta, il circuito 10 integrato del componente 1 potrebbe anche utilizzare la bobina 11 per generare energia elettrica (destinata al proprio funzionamento e/o a ricaricare una propria batteria elettrica) sfruttando un campo elettromagnetico generato da un dispositivo elettronico disposto in prossimit?; ovvero il circuito 10 integrato del componente 1 potrebbe anche utilizzare la bobina 11 per realizzare una ricarica elettrica di tipo induttivo (quindi senza contatto) della propria batteria elettrica. Di conseguenza, la bobina 11 del componente 1 costituisce una antenna che pu? venire utilizzata per scambiare informazioni mediante onde elettromagnetiche (in questo caso l?antenna costituisce parte di un dispositivo di telecomunicazione) e/o pu? venire utilizzata per scambiare energia elettrica mediante onde elettromagnetiche (in questo caso l?antenna costituisce parte di un dispositivo di ricarica).
Nella non limitativa forma di attuazione sopra descritta, il componente 1 ? parte di una cartuccia monouso di una sigaretta elettronica, ma il metodo di assemblaggio sopra descritto pu? trovare applicazione alla produzione di componenti dotati di un transponder per articoli di qualsiasi tipo (ovvero di qualsiasi classe merceologica). Ad esempio, il metodo di assemblaggio sopra descritto pu? trovare applicazione alla produzione di componenti dotati di un transponder per una macchina, un impianto, una costruzione, un prodotto (ad esempio un mezzo di pagamento) ad esempio, man non solo, del settore tabacco, farmaceutico, alimentare o dell'intrattenimento; pi? in generale, il metodo di assemblaggio sopra descritto pu? trovare applicazione alla produzione di componenti dotati di un transponder per applicazioni di qualunque tipo.
Le forme di attuazione qui descritte si possono combinare tra loro senza uscire dall'ambito di protezione della presente invenzione.
Il metodo di assemblaggio sopra descritto presenta numerosi vantaggi.
In primo luogo, il metodo di assemblaggio sopra descritto permette di operare ad una velocit? operativa elevata (misurata come numero di componenti prodotti nell?unit? di tempo).
Inoltre, il metodo di assemblaggio sopra descritto permette mantenere una elevata qualit? produttiva (generalmente misurata come percentuale di pezzi difettosi).
Infine, il metodo di assemblaggio sopra descritto ? di implementazione relativamente semplice e poco costosa.

Claims (23)

RIVENDICAZIONI
1. Metodo per realizzare una bobina (11) attorno ad un componente (1) di un articolo; il metodo comprende le fasi di:
avanzare, mediante un convogliatore (15) principale e lungo un percorso (P) di assemblaggio, un carrello (16) provvisto di una sede (18) atta ad alloggiare il componente (1);
disporre, in una stazione (S1) di ingresso disposta lungo il percorso (P) di assemblaggio, il componente (1) nella sede (18) del carrello (16); ed
avvolgere, in una stazione (S5) di avvolgimento disposta lungo il percorso (P) di assemblaggio a valle della stazione (S1) di ingresso, un filo (13) conduttore esternamente isolato attorno al componente (1) per realizzare una serie di spire che costituiscono la bobina (11);
il metodo ? caratterizzato dal fatto di comprendere le ulteriori fasi di:
bloccare una estremit? iniziale del filo (13) al carrello (16) prima di iniziare l?avvolgimento del filo (13), preferibilmente mediante una prima pinza (27) solidale al carrello (16); e
bloccare una estremit? finale del filo (13) al carrello (16) al termine dell?avvolgimento del filo (13), preferibilmente mediante una seconda pinza (28) solidale al carrello (16).
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui la prima pinza (27) e la seconda pinza (28) sono disposte al di sotto della sede (18).
3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente le fasi di:
portare il filo (13) a contatto con un corrispondente contatto (12) elettrico presente sul componente (1) dopo o contemporaneamente alla fase di bloccare l?estremit? iniziale del filo (13) mediante la prima pinza (27); e
portare il filo (13) a contatto con un corrispondente contatto (12) elettrico presente sul componente (1) prima o contemporaneamente alla fase di bloccare l?estremit? finale del filo (13) mediante la seconda pinza (28).
4. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui la prima pinza (27) e la seconda pinza (28) si aprono e chiudono mediante un movimento perpendicolare al percorso (P) di assemblaggio in modo tale che chiudendosi portano il filo (13) a contatto con corrispondenti contatti (12) elettrici presenti sul componente (1).
5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui avvolgere il filo (13) comprende le ulteriori fasi di:
bloccare, prima di bloccare l?estremit? iniziale del filo (13) mediante la prima pinza (27), l?estremit? iniziale del filo (13) anche mediante una terza pinza (31) che ? disposta in posizione fissa esternamente al convogliatore (15) principale in corrispondenza della stazione (S5) di avvolgimento ed in allineamento con la prima pinza (27); e bloccare, dopo avere bloccato l?estremit? finale del filo (13) mediante la seconda pinza (28), l?estremit? finale del filo (13) anche mediante una quarta pinza (32) che ? disposta di fianco alla terza pinza (31) in posizione fissa esternamente al convogliatore (15) principale in corrispondenza della stazione (S5) di avvolgimento ed in allineamento con la seconda pinza (28).
6. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui la terza pinza (31) e la quarta pinza (32) si aprono e chiudono mediante un movimento parallelo al percorso (P) di assemblaggio.
7. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui la terza pinza (31) e la quarta pinza (32) condividono una ganascia comune priva di movimentazione disposta tra la terza pinza (31) e la quarta pinza (32).
8. Metodo secondo la rivendicazione 5, 6 o 7, in cui avvolgere il filo (13) comprende le ulteriori fasi di:
aprire la quarta pinza (32) quando ? stato iniziato l?avvolgimento del filo (13) attorno al componente (1); e
muovere verticalmente verso il basso un primo dito (41) mobile che ? disposto al di sotto della terza pinza (31) e della quarta pinza (32) per sfilare dalla quarta pinza (32) aperta una estremit? iniziale del filo (13).
9. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 5 a 8, in cui avvolgere il filo (13) comprende l?ulteriore fase di tagliare, mediante una lama mobile preferibilmente disposta tra la seconda pinza (28) e la quarta pinza (32), l?estremit? finale del filo (13) dopo che l?estremit? finale del filo (13) ? stata bloccata sia dalla seconda pinza (28), sia dalla quarta pinza (32).
10. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui avvolgere il filo (13) comprende l?ulteriore fase di movimentare il filo (13) mediante una secondo dito (34) mobile che impegna in modo scorrevole il filo (13) stesso.
11. Metodo secondo la rivendicazione 10, in cui il secondo dito (34) mobile ha una forma tubolare presentante un foro centrale che attraversa da lato a lato il secondo dito (34) mobile ed al cui interno ? disposto il filo (13).
12. Metodo secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui avvolgere il filo (13) comprende le ulteriori fasi di:
disporre il secondo dito (34) mobile con una orientazione orizzontale quando il filo (13) deve venire movimentato verticalmente per salire avvicinandosi al componente (1) o per scendere allontanandosi dal componente (1); e
disporre il secondo dito (34) mobile con una orientazione verticale quando il filo (13) deve venire movimentato orizzontalmente per venire avvolto attorno al componente (1).
13. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui avvolgere il filo (13) comprende le ulteriori fasi di:
piegare, prima di iniziare l?avvolgimento del filo (13), il filo (13) che sale verticalmente verso il componente (1) attorno ad un primo piolino (7) che sporge orizzontalmente dal componente (1) per imprimere al filo (13) una curva che devia il filo (13) verso una orientazione orizzontale; e
piegare, dopo avere terminato l?avvolgimento del filo (13), il filo (13) disposto orizzontalmente attorno ad un secondo piolino (8) che sporge orizzontalmente dal componente (1) per imprimere al filo (13) una curva che devia il filo (13) verso una orientazione verticale.
14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui il primo piolino (7) ? disposto in corrispondenza di una parete (2) superiore del componente (1) ed il secondo piolino (8) ? disposto in corrispondenza di una parete (3) inferiore del componente (1).
15. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui il primo piolino (7) ? disposto in corrispondenza di una parete (3) inferiore del componente (1) ed il secondo piolino (8) ? disposto in corrispondenza di una parete (2) superiore del componente (1).
16. Metodo secondo la rivendicazione 12, 13 o 14, in cui avvolgere il filo (13) comprende le ulteriori fasi di:
appoggiare al primo piolino (7) un primo corpo (39) di contenimento che prolunga il primo piolino (7) prima di piegare il filo (13) attorno al primo piolino (7); ed appoggiare al secondo piolino (8) un secondo corpo (40) di contenimento che prolunga il secondo piolino (8) prima di piegare il filo (13) attorno al secondo piolino (8).
17. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 16, in cui la sede (18) alloggia a sbalzo il componente (1) in modo tale che il componente (1) fuoriesca parzialmente dal carrello (16) lasciando libera una parte di una parete (3) inferiore del componente (1) in cui sono presenti una coppia di contatti (12) elettrici a cui vengono saldate le estremit? della bobina (11).
18. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 17 e comprendente l?ulteriore fase di saldare, in una stazione (S6) di saldatura disposta lungo il percorso (P) di assemblaggio a valle della stazione (S5) di avvolgimento, le due estremit? della bobina (11) a due contatti (12) elettrici presenti nel componente (1) mentre le due estremit? stesse sono ancora bloccate rispettivamente dalla prima pinza (27) e dalla seconda pinza (28).
19. Metodo secondo la rivendicazione 18, in cui durante la saldatura ciascuna estremit? della bobina (11) viene tagliata a valle della saldatura.
20. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 20, in cui il convogliatore (15) principale comprende:
una guida (19) anulare;
una slitta (20) che ? accoppiata alla guida (19) per scorrere liberamente lungo la guida (19) stessa e supporta il carrello (16); ed
un motore (21) elettrico lineare che movimenta la slitta (20) ed ? provvisto di uno statore (22) anulare che ? disposto in posizione fissa lungo la guida (19) e un cursore (23) mobile che ? elettro-magneticamente accoppiato allo statore (22) per ricevere dallo statore (22) stesso una forza motrice ed ? rigidamente collegato alla slitta (20).
21. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 20, in cui il filo (13) presenta un diametro compreso tra 10 e 200 micron.
22. Macchina (14) per realizzare una bobina (11) attorno ad un componente (1) di un articolo; la macchina (14) comprende:
un convogliatore (15) principale atto ad avanzare lungo un percorso (P) di assemblaggio un carrello (16) provvisto di una sede (18) atta ad alloggiare il componente (1); una stazione (S1) di ingresso disposta lungo il percorso (P) di assemblaggio e configurata per disporre il componente (1) nella sede (18) del carrello (16); ed
una stazione (S5) di avvolgimento disposta lungo il percorso (P) di assemblaggio a valle della stazione (S1) di ingresso e configurata per avvolgere un filo (13) conduttore esternamente isolato attorno al componente (1) per realizzare una serie di spire che costituiscono la bobina (11); ed
la macchina (14) ? caratterizzata dal fatto di comprendere:
mezzi di bloccaggio configurati per bloccare al carrello (16) una estremit? iniziale del filo (13) prima di iniziare l?avvolgimento del filo (13) ed una estremit? finale del filo (13) al termine dell?avvolgimento del filo (13)
23. Macchina (14) secondo la rivendicazione 22, in cui i mezzi di bloccaggio comprendono una prima pinza (27) che ? solidale al carrello (16) ed ? configurata per bloccare l?estremit? iniziale del filo (13) prima di iniziare l?avvolgimento del filo (13) ed una seconda pinza (28) che ? solidale al carrello (16) ed ? configurata per bloccare l?estremit? finale del filo (13) al termine dell?avvolgimento del filo (13).
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EP1471544A1 (en) * 2003-04-25 2004-10-27 Metget AB Method and device to produce a transponder

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