IT202100020621A1 - Bottone automatico migliorato - Google Patents

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IT202100020621A1
IT202100020621A1 IT102021000020621A IT202100020621A IT202100020621A1 IT 202100020621 A1 IT202100020621 A1 IT 202100020621A1 IT 102021000020621 A IT102021000020621 A IT 102021000020621A IT 202100020621 A IT202100020621 A IT 202100020621A IT 202100020621 A1 IT202100020621 A1 IT 202100020621A1
Authority
IT
Italy
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flap
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male
female
gripping elements
Prior art date
Application number
IT102021000020621A
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English (en)
Inventor
Monica Ascoli
Original Assignee
Ascoli H F D S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
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Publication date
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A44HABERDASHERY; JEWELLERY
    • A44BBUTTONS, PINS, BUCKLES, SLIDE FASTENERS, OR THE LIKE
    • A44B17/00Press-button or snap fasteners
    • A44B17/0023Press-button fasteners in which the elastic retaining action is obtained by the own elasticity of the material constituting the fastener

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  • Massaging Devices (AREA)
  • Supports Or Holders For Household Use (AREA)
  • Push-Button Switches (AREA)

Description

BOTTONE AUTOMATICO MIGLIORATO
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce al settore dei bottoni a pressione, detti anche automatici, impiegati nel settore dell?abbigliamento, della pelletteria e degli accessori in genere. Nello specifico l?invenzione riguarda un bottone automatico migliorato dal punto di vista funzionale ed estetico.
STATO DELL'ARTE
Nel settore delle chiusure destinate ad unire due lembi di un materiale flessibile, ad esempio due lembi di tessuto in un capo di abbigliamento o due lembi di pelle in un articolo di pelletteria, ? ampiamente noto l?uso di bottoni automatici. Tali bottoni consentono di unire i due lembi semplicemente accostando due elementi del bottone e applicando una pressione adeguata che consenta di realizzare un accoppiamento degli elementi stessi.
I bottoni automatici di tipo noto comprendono due elementi complementari, che nella descrizione che segue sono detti rispettivamente elemento maschio ed elemento femmina.
Con il termine ?lembo? si intende indicare una porzione di materiale flessibile, quale ad esempio tessuto, pelle o cuoio.
Con l?espressione ?configurazione chiusa di un bottone automatico? si intende una configurazione in cui l?elemento maschio ? disposto in accoppiamento con un elemento femmina.
Con l?espressione ?configurazione aperta di un bottone automatico? si intende una configurazione in cui l?elemento maschio ? disgiunto dall?elemento femmina.
Con l?espressione ?dimensione trasversale? di un elemento si intende una dimensione caratteristica della sezione trasversale di tale elemento, ad esempio un diametro per un elemento circolare, una mediana o una diagonale per un elemento quadrato.
In una prima forma di realizzazione nota dei bottoni automatici, i due elementi sono realizzati in metallo, in particolare costituiti da almeno due metalli diversi, ad esempio ottone e acciaio; ciascuno dei due elementi ? applicato ad un rispettivo lembo, che nell?uso specifico ? generalmente di tessuto o di pelle. In modo in s? noto, gli elementi del bottone automatico possono essere applicati ai rispettivi lembi mediante punti di cucitura, rivetti, graffe o simili.
Pi? in dettaglio, l?elemento maschio comprende una base sulla quale ? montata una sporgenza sagomata che comprende una testa arrotondata retta da un corto gambo, in cui la dimensione massima trasversale della testa ? maggiore della sezione trasversale del gambo. L?elemento femmina comprende una superficie frontale che definisce un?apertura di dimensioni adatte a ricevere la testa della sporgenza sagomata. All?interno di tale apertura ? predisposto un elemento elastico, generalmente una molla, che nella condizione di riposo definisce un varco di passaggio di dimensione inferiore alla dimensione massima trasversale della testa della sporgenza sagomata, ma che ? sufficientemente deformabile per consentire il passaggio della stessa nel momento in cui viene applicata una pressione sugli elementi del bottone, per poi richiudersi verso il gambo portando il bottone in una configurazione chiusa.
La soluzione sopra descritta implica l?uso di elementi metallici, che possono non essere adatti ad alcuni usi, ad esempio nelle applicazioni su supporti particolarmente sottili o particolarmente delicati, oltre che comportare un cospicuo costo dei materiali impiegati.
Una tipologia alternativa di bottoni automatici, pi? economica rispetto a quella sopra descritta, vede l?impiego di materiale plastico per realizzare gli elementi costitutivi del bottone automatico stesso, in particolare di materiale avente appropriate caratteristiche di elasticit?, quale ad esempio il nylon. Tali bottoni, consentono una pi? ampia opportunit? di applicazione in quanto sono caratterizzati da un peso limitato e da una maggiore possibilit? di diversificazione del loro aspetto superficiale.
Anche tali soluzioni tuttavia, si basano sullo stesso principio di funzionamento descritto sopra, con la sola differenza di sfruttare l?elasticit? del materiale per svolgere la funzione della molla: l?elemento maschio ha infatti una struttura del tutto simile a quella sopra descritta in relazione ad un bottone automatico metallico e l?elemento femmina comprende una superficie frontale che definisce un?apertura di dimensioni di poco inferiori rispetto alla testa della sporgenza sagomata dell?elemento maschio. In presenza di una pressione adeguata sugli elementi del bottone, l?elasticit? del materiale plastico permette di ottenere una parziale deformazione dell?apertura, cos? da consentire il passaggio della testa. Successivamente l?apertura tende a richiudersi verso il gambo e a assumere nuovamente la propria conformazione a riposo.
I bottoni automatici di tipo noto descritti sopra, bench? ampiamente utilizzati ed apprezzati, non sono esenti da difetti.
Il principio di funzionamento descritto sopra impone infatti limiti piuttosto stringenti alle forme che possono essere impiegate per realizzare gli elementi maschio e gli elementi femmina di tali bottoni. In particolare, risulta particolarmente limitante la necessit? di predisporre una base alla quale l?elemento maschio deve essere associato per realizzare un elemento di riscontro sul quale una superficie frontale dell?elemento femmina possa andare in appoggio, cos? da garantire la stabilit? della configurazione di chiusura del bottone. Inoltre, la necessit? tecnica di predisporre una base attorno alla sporgenza sagomata ? sentita come particolarmente penalizzante nella ricerca di soluzioni estetiche innovative.
? dunque sentita l?esigenza di un bottone automatico migliorato che sia di semplice realizzazione nonch? dotato di migliorate caratteristiche estetiche.
SCOPI E RIASSUNTO DEL TROVATO
? scopo della presente invenzione quello di superare gli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un bottone automatico provvisto di caratteristiche estetiche migliorate rispetto ai bottoni automatici di tecnica nota, e che garantisca al contempo una adeguata stabilit? di tenuta in una configurazione chiusa.
Inoltre, scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibile un bottone automatico che sia di semplice realizzazione ed utilizzo, nonch? durevole nel tempo.
Ulteriore scopo dalla presente invenzione ? quello di rendere disponibile un bottone automatico migliorato, realizzabile in modo economico rispetto ai bottoni automatici della tecnica nota.
Questi e altri scopi della presente invenzione sono raggiunti mediante un bottone automatico migliorato in accordo con le rivendicazioni allegate, le quali formano parte integrante della presente descrizione.
In accordo con un aspetto dell?invenzione, il bottone automatico comprende un elemento maschio e un elemento femmina atti ad accoppiarsi reciprocamente in modo da realizzare una configurazione chiusa di detto bottone automatico per unire un primo lembo ed un secondo lembo, in cui l?elemento maschio, destinato ad essere applicato al primo lembo, presenta una superficie anteriore atta a essere disposta in affaccio a un reciproco elemento femmina, e una superficie posteriore atta a essere disposta in affaccio al primo lembo. L?elemento femmina, destinato ad essere applicato al secondo lembo, presenta inoltre una sede di alloggiamento comprendente una superficie di battuta ed elementi di presa parzialmente cedevoli, provvisti di almeno una porzione concava in corrispondenza di un proprio bordo anteriore. In una configurazione chiusa del bottone automatico, gli elementi di presa sono impegnati con almeno una porzione di riscontro della superficie posteriore dell?elemento maschio, e la superficie anteriore ? disposta in affaccio alla superficie di battuta della sede di alloggiamento, detta superficie di battuta essendo configurata per limitare il movimento di reciproco avvicinamento tra l?elemento femmina e l?elemento maschio.
Secondo tale soluzione, viene reso disponibile un bottone automatico migliorato, provvisto di una migliore fruibilit? nelle pi? svariate soluzioni applicative, in particolare in tutti i casi in cui sia necessario un apprezzabile aspetto estetico degli elementi del bottone, garantendo al contempo la stabilit? della configurazione di chiusura.
La presente invenzione, in almeno uno dei suddetti aspetti, pu? presentare almeno una delle caratteristiche preferite che seguono, prese singolarmente o in combinazione con una qualsiasi delle altre caratteristiche preferite descritte.
Preferibilmente, nella configurazione chiusa del bottone automatico, la superficie anteriore dell?elemento maschio ? almeno parzialmente in contatto con la superficie di battuta della sede di alloggiamento dell?elemento femmina. In aggiunta o in alternativa, nella configurazione chiusa del bottone automatico, gli elementi di presa dell?elemento femmina sono almeno parzialmente in contatto con la porzione di riscontro della superficie posteriore dell?elemento maschio.
In questo modo, l?elemento maschio ? vantaggiosamente trattenuto all?interno della sede di alloggiamento, pur lasciando ampio margine di progettazione delle forme e delle dimensioni degli elementi maschio e femmina, anche grazie eventualmente alla presenza di un gioco tra gli stessi.
Preferibilmente, l?elemento maschio presenta un primo elemento di impegno, disposto in corrispondenza della propria superficie posteriore, configurato per essere associato a un reciproco primo elemento di connessione atto a vincolare l?elemento maschio al primo lembo.
Preferibilmente, l?elemento femmina presenta un secondo elemento di impegno, disposto in corrispondenza di una propria superficie posteriore, configurato per essere associato a un reciproco secondo elemento di connessione, e atto a vincolare l?elemento femmina al secondo lembo.
Preferibilmente, il primo elemento di connessione ? atto a vincolare l?elemento maschio al primo lembo secondo un vincolo di tipo puntiforme.
Preferibilmente, il secondo elemento di connessione ? atto a vincolare l?elemento femmina al secondo lembo secondo un vincolo di tipo puntiforme.
In questo modo, ? ulteriormente migliorato l?aspetto estetico dell?elemento maschio, in particolare del complesso costituito dall?elemento maschio/lembo al quale ? associato, in quanto gli elementi di connessione sono celati alla vista dal corpo del corrispondente elemento maschio stesso, consentendo di valorizzare al meglio l?estetica del complesso.
In alcune forme di realizzazione, gli elementi di presa sono costituiti da elementi a petalo ottenuti mediante incisioni in corrispondenza del bordo anteriore della sede di alloggiamento.
In alcune forme di realizzazione, gli elementi di presa sono costituti da griffe.
Preferibilmente, la distanza minima tra i bordi anteriori di elementi di presa reciprocamente affacciati, ? inferiore alla massima dimensione trasversale dell?elemento maschio.
Preferibilmente, la distanza minima tra i bordi anteriori di elementi di presa reciprocamente affacciati ha un valore compreso tra circa il 90% e circa il 95% rispetto al valore della massima dimensione trasversale dell?elemento maschio.
Secondo tale forma realizzativa, i bordi anteriori degli elementi di presa definiscono un?apertura che permette un agevole passaggio dell?elemento maschio attraverso la stessa, consentendo al contempo di accogliere in modo stabile l?elemento maschio nella sede di alloggiamento.
Preferibilmente, la superficie anteriore dell?elemento maschio ? collegata alla rispettiva superficie posteriore mediante una porzione di raccordo.
Preferibilmente, la porzione di raccordo che collega la superficie anteriore dell?elemento maschio alla superficie posteriore dello stesso, presenta un invito.
In questo modo, si consente vantaggiosamente un agevole inserimento dell?elemento maschio nell?apertura creata dagli elementi di presa del rispettivo elemento femmina in una fase di avvicinamento di tali elementi, nel realizzare la chiusura del bottone automatico.
Preferibilmente l?elemento maschio e/o l?elemento femmina sono realizzati impiegando almeno uno tra: acciaio, bronzo, nylon, ABS, resina, o una combinazione degli stessi.
Ulteriori caratteristiche e scopi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione che segue.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L?invenzione verr? descritta qui di seguito con riferimento ad alcuni esempi, forniti a scopo esplicativo e non limitativo, e illustrati nei disegni annessi. Questi disegni illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, numeri di riferimento illustranti strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da numeri di riferimento similari.
Le Figure 1.a, 1.b e 1.c mostrano una vista schematica in sezione laterale di un bottone automatico secondo una prima forma di realizzazione della tecnica nota, in rispettive configurazioni operative;
Le Figure 2.a, 2.b e 2.c mostrano una vista schematica in sezione laterale di un bottone automatico secondo una forma di realizzazione alternativa della tecnica nota, in rispettive configurazioni operative;
la Figura 3.a ? una vista schematica in sezione laterale di un bottone automatico secondo l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 3.b ? una vista schematica in sezione laterale del bottone automatico di Figura 3.a, in una configurazione operativa intermedia;
la Figura 3.c ? una vista schematica in sezione laterale del bottone automatico di Figura 3.a, in configurazione chiusa;
la Figura 4.a ? una vista schematica in sezione laterale di un bottone automatico in accordo con una forma di realizzativa alternativa dell?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 4.b ? una vista schematica in sezione laterale del bottone automatico di Figura 4.a, in una configurazione operativa intermedia;
la Figura 4.c ? una vista schematica in sezione laterale del bottone automatico di Figura 4.a, in configurazione chiusa;
la Figura 5.a ? una vista assonometrica di un bottone in accordo con l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 5.b ? una vista assonometrica del bottone di figura 5.a, in configurazione chiusa;
la Figura 5.c ? una vista della sezione operata lungo la traccia c-c di figura 5.b;
la Figura 6.a ? una vista assonometrica di un bottone in accordo con l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 6.b ? una vista assonometrica del bottone di figura 6.a, in configurazione chiusa;
la Figura 6.c ? una vista della sezione operata lungo la traccia c-c di figura 6.b;
la Figura 7.a ? una vista assonometrica di un bottone in accordo con l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 7.b ? una vista assonometrica del bottone di figura 7.a, in configurazione chiusa;
la Figura 7.c ? una vista della sezione operata lungo la traccia c-c di figura 7.b;
la Figura 8.a ? una vista assonometrica di un bottone in accordo con l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 8.b ? una vista assonometrica del bottone di figura 8.a, in configurazione chiusa; e
la Figura 8.c ? una vista della sezione operata lungo la traccia c-c di figura 8.b.
la Figura 9.a ? una vista assonometrica di un bottone in accordo con l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 9.b ? una vista assonometrica del bottone di figura 9.a, in configurazione chiusa;
la Figura 9.c ? una vista della sezione operata lungo la traccia c-c di figura 9.b;
la Figura 10.a ? una vista assonometrica di un bottone in accordo con l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 10.b ? una vista assonometrica del bottone di figura 10.a, in configurazione chiusa;
la Figura 10.c ? una vista della sezione operata lungo la traccia c-c di figura 10.b;
la Figura 11.a ? una vista assonometrica di un bottone in accordo con l?invenzione, in configurazione aperta;
la Figura 11.b ? una vista assonometrica del bottone di figura 11.a, in configurazione chiusa; e
la Figura 11.c ? una vista della sezione operata lungo la traccia c-c di figura 11.b.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
Mentre l?invenzione ? suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione preferite sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Si deve intendere, comunque, che non vi ? alcuna intenzione di limitare l?invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, l?invenzione intende coprire tutte le modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell?ambito dell?invenzione come definito nelle rivendicazioni.
L?uso di ?a esempio?, ?ecc?, ?oppure? indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato. L?uso di ?include? significa ?include, ma non limitato a? a meno che non sia altrimenti indicato.
Quando gli elementi del bottone automatico dell?invenzione sono in configurazione aperta, possono assumere infinite orientazioni reciproche. Nella descrizione che segue si considera che essi siano posti l?uno di fronte all?altro (si vedano ad esempio le figure 3.a, 4.a, 5.a, 6.a, 7.a, 8.a, 9.a, 10.a e 11.a), nell?orientazione corretta per poter applicare la pressione di chiusura e ottenere cos? la configurazione chiusa. In accordo con tale configurazione verranno di seguito impiegati i termini ?anteriore?, ?frontale?, ?avanti? e simili, rispetto a ?posteriore?, ?dietro? e simili. In accordo con tale convenzione, ad esempio, un elemento frontale o anteriore dell?elemento maschio ? un elemento che occupa una posizione relativamente vicina all?elemento femmina, e viceversa.
Per meglio comprendere l?invenzione, vengono di seguito descritti alcune forme realizzative dei bottoni automatici di tipo noto.
Con particolare riferimento alla Figura 1.a, viene mostrato schematicamente un bottone automatico metallico in una configurazione aperta, nella quale ? evidenziato come la dimensione massima trasversale della testa sia minore o uguale alla dimensione dell?apertura presente nell?elemento femmina e maggiore della dimensione del varco definito da una molla accolta nel corpo dell?elemento femmina. La Figura 1.b mostra il bottone automatico di figura 1.a durante una fase in cui viene applicata una pressione agli elementi maschio e femmina, tale da portare il bottone in una successiva configurazione chiusa; in tale fase, la molla si allarga per consentire il passaggio della testa. La Figura 1.c mostra il bottone automatico delle figure 1.a e 1.b nella configurazione chiusa finale in cui la porzione di testa di massima dimensione trasversale ha attraversato il varco definito dalla molla, la quale pu? quindi tornare stringersi attorno al gambo della sporgenza. In corrispondenza di tale configurazione chiusa, la molla esercita un?azione di compressione che spinge la superficie frontale dell?elemento femmina in appoggio sulla base dell?elemento maschio. Tale azione consente di garantire la stabilit? della configurazione chiusa in cui viene a trovarsi il bottone, impedendo la separazione accidentale dei due lembi. La molla ? inoltre configurata in modo tale che l?applicazione di una forza di separazione sufficientemente intensa consente di vincere la forza da essa applicata, per passare da una configurazione chiusa a una configurazione aperta del bottone.
Secondo una forma alternativa di realizzazione di un bottone automatico di tipo noto, schematicamente rappresentata nelle Figure 2, l?elemento maschio e l?elemento femmina sono realizzati in materiale plastico. In particolare, la Figura 2.a mostra schematicamente un bottone automatico in una configurazione aperta nella quale ? evidenziato come la dimensione trasversale massima della testa sia maggiore della dimensione di un?apertura presente nell?elemento femmina. La Figura 2.b mostra il bottone automatico mentre viene applicata una pressione necessaria per portarlo verso una conformazione di chiusura; in tale fase l?elasticit? del materiale plastico che costituisce l?elemento femmina consente un allargamento dell?apertura in modo da permettere il passaggio della testa dell?elemento maschio. La Figura 2.c mostra il bottone automatico nella configurazione chiusa finale, in cui la porzione di testa avente massima dimensione trasversale ha attraversato l?apertura, la quale pu? quindi tornare a stringersi attorno al gambo della sporgenza.
Nasce cos? una forza che spinge la superficie frontale dell?elemento femmina in appoggio sulla base dell?elemento maschio. Tale sollecitazione consente di garantire la stabilit? della configurazione chiusa in cui viene a trovarsi il bottone, impedendo la separazione accidentale dei due lembi. Anche in questo caso, l?apertura presente nell?elemento femmina ? configurata in modo tale che l?applicazione di una forza di separazione sufficientemente intensa, consenta di vincere la forza da essa applicata, per passare da una configurazione chiusa a una configurazione aperta del bottone.
Verr? ora di seguito descritto un bottone automatico migliorato secondo l?invenzione. Con particolare riferimento alle Figure da 3 a 11, con 100 ? complessivamente indicato un bottone automatico migliorato secondo forme di realizzazione alternative della presente invenzione.
In particolare, il bottone automatico 100 comprende un elemento maschio 10 e un elemento femmina 20 atti ad accoppiarsi reciprocamente in modo amovibile, cos? da poter assumere una configurazione chiusa del bottone 100 in seguito all?applicazione di una pressione su almeno uno di tali elementi, e ritornare successivamente in una configurazione aperta, a seguito dell?applicazione di una forza di trazione su uno o entrambi gli elementi. L?elemento maschio 10 ? destinato ad essere applicato su un primo lembo 1, l?elemento femmina 20 ? destinato ad essere applicato ad un secondo lembo 2, e il bottone automatico 100 ? destinato ad unire il primo lembo 1 ed il secondo lembo 2, i quali come detto possono essere costituiti da una porzione di tessuto, stoffa, pelle, cuoio, materiale plastico o altro materiale di tipo simile.
L?elemento maschio 10 presenta una superficie anteriore 11, atta a essere disposta in affaccio a un reciproco elemento femmina 20, e una superficie posteriore 12 atta a essere disposta in affaccio al primo lembo 1.
L?elemento femmina 20 presenta una sede di alloggiamento 21 comprendente una superficie di battuta 22 ed elementi di presa 23 parzialmente cedevoli, provvisti di almeno una porzione concava 24 in prossimit? di un proprio bordo anteriore 25.
Nella configurazione chiusa del bottone automatico 100, gli elementi di presa 23 sono impegnati con almeno una porzione di riscontro 17 della superficie posteriore 12 dell?elemento maschio 10, e la superficie anteriore 11 dell?elemento maschio 10 ? disposta in affaccio alla superficie di battuta 22 della sede di alloggiamento 21. La superficie di battuta 22 ? configurata per limitare il movimento di reciproco avvicinamento tra l?elemento femmina 20 e l?elemento maschio 10.
Preferibilmente, la sede di alloggiamento 21 ? atta ad accogliere almeno parzialmente il corpo dell?elemento maschio 10, in una configurazione chiusa del bottone automatico 100.
Secondo una forma di realizzazione preferita, come mostrato nelle Figure 3 e 7, l?elemento femmina 20 ? conformato a calotta, ad esempio sferica o ellissoidale; secondo tale conformazione, la superficie di battuta 22 ? costituita da almeno una porzione della superficie interna della sede di alloggiamento 21.
Secondo una forma di realizzazione preferita, come mostrato ad esempio nelle Figure 4, 6 e 8, l?elemento femmina 20 ? formato dall?unione di elementi astiformi 30 reciprocamente disposti in modo da formare un elemento a croce o a raggera. Preferibilmente tali elementi astiformi 30 presentano estremit? ripiegate in avanti, verso lo spazio della sede di alloggiamento 21, a formare gli elementi di presa 23. Vantaggiosamente, gli elementi di presa 23 assumono la forma di griffe 29, simili a quelle dei castoni comunemente impiegati nel settore della gioielleria. Inoltre, secondo tale conformazione, la superficie di battuta 22 ? costituita da almeno una porzione della superficie interna dell?elemento astiforme 30.
Secondo una forma di realizzazione preferita, come mostrato ad esempio nelle Figure 9 e 10, l?elemento femmina 20 ? formato da una base, preferibilmente piana, da cui si dipartono gli elementi di presa 23 ripiegati in avanti, verso lo spazio della sede di alloggiamento 21. Vantaggiosamente, gli elementi di presa 23 possono assumere la forma di griffe 29.
Nella forma di realizzazione di figura 11, l?elemento femmina 20 pu? essere considerato come un corpo scatolare nel quale siano predisposti intagli 28 in corrispondenza degli spigoli. Gli intagli 28 conferiscono l?elasticit? necessaria affinch? le pareti del corpo scatolare diventino gli elementi di presa 23. In questo modo si ottiene una struttura simile a quella della calotta delle figure 3 e 7, bench? in questo caso sia di forma squadrata anzich? tondeggiante. In alternativa e senza che nulla cambi, nella forma di realizzazione di figura 11 si pu? considerare che l?elemento femmina 20 sia formato da una base, preferibilmente piana, da cui si dipartono gli elementi di presa 23, analogamente a quanto descritto per le Figure 9 e 10. In questo caso gli elementi di presa sono pi? larghi delle griffe 29 e assumono la forma di petali che si estendono quasi completamente lungo il lato della base.
Come la persona esperta pu? ben comprendere, i differenti modi usati sopra per descrivere le varie forme di realizzazione degli elementi femmina 20 dell?invenzione non sono affatto limitativi n? sono alternativi l?uno all?altro. Al contrario i modi usati per descrivere l?invenzione, qui e altrove nella presente trattazione, hanno semplicemente lo scopo di rendere pi? intuitive le caratteristiche tecniche dell?invenzione facilitandone la comprensione.
In alcune forme di realizzazione dell?invenzione, il bottone automatico 100 pu? comprendere fori 16 configurati per vincolare l?elemento maschio 10 al primo lembo 1 e/o per vincolare l?elemento femmina 20 al secondo lembo 2. Tali fori 16, rappresentati ad esempio nelle figure 9 e 10, sono del tutto analoghi a quelli predisposti nei bottoni classici e possono essere usati per cucire l?elemento maschio 10 e/o l?elemento femmina 20 del bottone 100 al rispettivo lembo 1, 2.
In alcune forme di realizzazione, la superficie posteriore 12 dell?elemento maschio 10 pu? presentare un primo elemento di impegno 13 configurato per essere associato a un reciproco primo elemento di connessione 14 atto a vincolare l?elemento maschio 10 al primo lembo 1. In modo del tutto analogo, la superficie posteriore dell?elemento femmina 20, cio? la superficie esterna rispetto alla sede di alloggiamento 21, pu? presentare un secondo elemento di impegno 26 configurato per essere associato a un reciproco secondo elemento di connessione 27 atto a vincolare l?elemento femmina 20 al secondo lembo 2.
Il primo e il secondo elemento di connessione 14, 27 possono essere costituiti da un chiodo o un rivetto o altro elemento funzionalmente analogo, che consenta di connettere e fissare l'elemento maschio 10 e/o l?elemento femmina 20 al rispettivo lembo di riferimento. Secondo una configurazione preferita dell?invenzione, gli elementi di connessione sono configurati per collegare l'elemento maschio 10 e l?elemento femmina 20 al rispettivo lembo di riferimento secondo un vincolo sostanzialmente puntiforme.
Preferibilmente, la distanza minima tra gli elementi di presa 23 reciprocamente affacciati, ? inferiore alla corrispondente dimensione trasversale dell?elemento maschio 10; preferibilmente tale distanza ha un valore compreso tra circa il 90% e circa il 95% rispetto al valore della corrispondente dimensione trasversale dell?elemento maschio 10. In pratica, secondo tale configurazione, i bordi anteriori 25 degli elementi di presa 23 definiscono vantaggiosamente un?apertura avente dimensione massima inferiore alla dimensione della sezione trasversale dell?elemento maschio 10, in modo da consentirne un agevole passaggio - grazie alla cedevolezza degli elementi di presa 23 - e al contempo consentendo di accogliere in modo sufficientemente stabile l?elemento maschio 10 nella sede di alloggiamento 21.
Secondo una forma preferita di realizzazione, la superficie anteriore 11 dell?elemento maschio 10 ? collegata alla rispettiva superficie posteriore 12 mediante una porzione di raccordo 15. Preferibilmente la porzione di raccordo 15 presenta almeno invito atta a consentire un agevole inserimento dell?elemento maschio 10 nell?apertura creata dagli elementi di presa 23 del rispettivo elemento femmina 20 in una fase di avvicinamento di tali elementi per realizzare la chiusura del bottone automatico 100. Secondo una forma di realizzazione, tale invito ? costituito da uno smusso.
Sempre con riferimento alla configurazione chiusa del bottone automatico 100, gli elementi di presa 23 sono impegnati con almeno una porzione di riscontro 17 della superficie posteriore 12 dell?elemento maschio 10. In questo modo si pu? disporre di un elemento di contenimento dell?elemento maschio 10 che consente di accoglierlo e trattenerlo adeguatamente nella sede di alloggiamento 21, vantaggiosamente evitando l?impiego di un?antiestetica base ad esso associata.
In una forma di realizzazione preferita del bottone automatico 100, come mostrato ad esempio nelle Figure 7 e 11, gli elementi di presa 23 sono ricavati tramite intagli 28 sui bordi anteriori 25 della sede di alloggiamento 21. Preferibilmente gli intagli 28 possono essere almeno tre, in modo da aumentare la cedevolezza dei bordi anteriori 25 stessi e mantenere al contempo una struttura sufficientemente resistente per garantire uno stabile accoppiamento tra l?elemento femmina 20 e il rispettivo elemento maschio 10, in corrispondenza della configurazione chiusa del bottone 100.
Secondo una forma di realizzazione alternativa del bottone automatico 100, come ad esempio mostrato nelle Figure 5, gli elementi di presa 23 sono costituiti da elementi a petalo, ottenuti mediante incisioni sagomate in corrispondenza del bordo anteriore 25 della sede di alloggiamento 21.
Secondo un?ulteriore forma di realizzazione preferita del bottone automatico 100, come ad esempio mostrato nelle Figure 4, 6, 8, 9 e 10, gli elementi di presa 23 sono costituiti da griffe 29. Preferibilmente il bottone automatico 100 ? provvisto di almeno tre griffe 29, in modo da garantire uno stabile accoppiamento tra l?elemento femmina 20 e il rispettivo elemento maschio 10, in corrispondenza della configurazione chiusa del bottone 100.
Nella configurazione chiusa del bottone automatico 100, come mostrato nelle Figure 3.c, 4.c, 5.c, 6.c, 7.c, 8.c, 9.c, 10.c e 11.c, la superficie di battuta 22 ? disposta in affaccio alla superficie anteriore 11 dell?elemento maschio 10 ed ? configurata per limitare il movimento di reciproco avvicinamento tra l?elemento femmina 20 e l?elemento maschio 10. Preferibilmente, nella configurazione chiusa del bottone 100, la superficie anteriore 11 dell?elemento maschio 10 ? almeno parzialmente in contatto con la superficie di battuta 22 della sede di alloggiamento 21 dell?elemento femmina 20 e/o gli elementi di presa 23 dell?elemento femmina 20 sono almeno parzialmente in contatto con la porzione di riscontro 17 della superficie posteriore 12 dell?elemento maschio 10. In questo modo, l?elemento maschio 10 ? vantaggiosamente trattenuto in una posizione adeguatamente stabile, nella configurazione chiusa del bottone 100.
In alcune forme di realizzazione del bottone 100 secondo l?invenzione, nella configurazione chiusa, la superficie di battuta 22 si trova in reciproco contatto con la superficie anteriore 11 dell?elemento maschio 10 e, contemporaneamente, gli elementi di presa 23 sono impegnati con la porzione di riscontro 17 della superficie posteriore 12. Tale configurazione ? particolarmente vantaggiosa, qualora sia necessario contrastare eventuali indesiderate oscillazioni dell?elemento maschio 10 all?interno della sede di alloggiamento 21, e/o garantire la stabilit? dell?accoppiamento tra elemento maschio 10 ed elemento femmina 20.
In una ulteriore forma di realizzazione, la superficie di battuta 22 ? solo parzialmente in contatto con la superficie anteriore 11 dell?elemento maschio 10 ed ? pertanto possibile prevedere la presenza di una o pi? zone distanziate, nel caso ad esempio sia desiderabile provvedere a una differenziazione a scopi estetici delle forme e/o dimensioni in cui sono realizzati gli elementi maschio rispetto agli elementi femmina, garantendo al contempo la stabilit? dell?accoppiamento tra gli stessi.
Secondo una forma preferita di realizzazione, l?elemento maschio ? realizzato in corpo unico.
Preferibilmente l?elemento maschio 10 e/o l?elemento femmina 20 sono realizzati impiegando almeno uno tra: acciaio, bronzo, nylon, ABS, resina, o una combinazione degli stessi. Preferibilmente l?acciaio ? acciaio armonico inossidabile.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito quale risulta dalle rivendicazioni allegate.
Ad esempio, l?elemento maschio 10 pu? essere conformato a guisa discoide o a prisma regolare, in modo da renderne agevole l?accoppiamento con un rispettivo elemento femmina 20.
Le caratteristiche tecniche descritte a titolo di esempio con riferimento ad una specifica forma di realizzazione possono essere adottate in altre forme di realizzazione. Ad esempio, le forme di realizzazione delle figure 9 e 10 possono essere predisposte con gli elementi di impegno 13, 26 anzich? con i fori 16.
Infine, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In conclusione, i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le specifiche esigenze implementative senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Bottone automatico (100), comprendente un elemento maschio (10) e un elemento femmina (20) atti ad accoppiarsi reciprocamente in modo da realizzare una configurazione chiusa di detto bottone automatico (100) per unire un primo lembo (1) ed un secondo lembo (2), in cui:
- l?elemento maschio (10), destinato ad essere applicato al primo lembo (1), presenta una superficie anteriore (11), atta a essere disposta in affaccio al reciproco elemento femmina (20), e una superficie posteriore (12) atta a essere disposta in affaccio al primo lembo (1);
- l?elemento femmina (20), destinato ad essere applicato al secondo lembo (2), presenta una sede di alloggiamento (21) comprendente una superficie di battuta (22) ed elementi di presa (23) parzialmente cedevoli, provvisti di almeno una porzione concava (24) in corrispondenza di un proprio bordo anteriore (25);
e in cui, in una configurazione chiusa del bottone automatico (100), gli elementi di presa (23) sono impegnati con almeno una porzione di riscontro (17) della superficie posteriore (12) dell?elemento maschio (10), e la superficie anteriore (11) dell?elemento maschio (10) ? disposta in affaccio alla superficie di battuta (22) della sede di alloggiamento (21), la superficie di battuta (22) essendo configurata per limitare il movimento di reciproco avvicinamento tra l?elemento femmina (20) e l?elemento maschio (10).
2. Bottone automatico (100) in accordo con la rivendicazione 1 in cui, nella configurazione chiusa del bottone automatico (100), la superficie anteriore (11) dell?elemento maschio (10) ? almeno parzialmente in contatto con la superficie di battuta (22) della sede di alloggiamento (21) dell?elemento femmina (20).
3. Bottone automatico (100) in accordo con la rivendicazione 1 o 2 in cui, nella configurazione chiusa del bottone automatico (100), gli elementi di presa (23) dell?elemento femmina (20) sono almeno parzialmente in contatto con la porzione di riscontro (17) della superficie posteriore (12) dell?elemento maschio (10).
4. Bottone automatico (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui l?elemento maschio (10) presenta un primo elemento di impegno (13), disposto in corrispondenza della propria superficie posteriore (12), configurato per essere associato a un reciproco primo elemento di connessione (14), e atto a vincolare l?elemento maschio (10) al primo lembo (1).
5. Bottone automatico (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui l?elemento femmina (20) presenta un secondo elemento di impegno (26), disposto in corrispondenza di una propria superficie posteriore, configurato per essere associato a un reciproco secondo elemento di connessione (27), e atto a vincolare l?elemento femmina (20) al secondo lembo (2).
6. Bottone automatico (100) in accordo con la rivendicazione 4 e/o 5, in cui il primo elemento di connessione (14) e/o il secondo elemento di connessione (27) ? atto a vincolare rispettivamente l?elemento maschio (10) al primo lembo (1) e/o l?elemento femmina (20) al secondo lembo (2), secondo un vincolo di tipo puntiforme.
7. Bottone automatico (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi di presa (23) sono costituiti da elementi a petalo ottenuti mediante incisioni in corrispondenza del bordo anteriore (25) della sede di alloggiamento (21).
8. Bottone automatico (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui gli elementi di presa (23) sono costituti da griffe (29).
9. Bottone automatico (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui la distanza minima tra gli elementi di presa (23) reciprocamente affacciati ? inferiore alla corrispondente dimensione trasversale dell?elemento maschio (10).
10. Bottone automatico (100) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui la superficie anteriore (11) dell?elemento maschio (10) ? collegata alla rispettiva superficie posteriore (12) mediante una porzione di raccordo (15).
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
JPS5047605U (it) * 1973-09-03 1975-05-12
GB1456075A (en) * 1974-03-25 1976-11-17 Schaeffer Homberg Gmbh Press-stud
FR2700673A1 (fr) * 1993-01-26 1994-07-29 Ruffino Gilbert Système de bouton, notamment pour vêtement.

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