IT202100018431A1 - Apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari - Google Patents

Apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari Download PDF

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Sergio Bellanza
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    • F24H1/00Water heaters, e.g. boilers, continuous-flow heaters or water-storage heaters
    • F24H1/48Water heaters for central heating incorporating heaters for domestic water
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?APPARECCHIATURA PER IL RISCALDAMENTO DI FLUIDI IN IMPIANTI DI RISCALDAMENTO E/O IN IMPIANTI IDRICO-SANITARI?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idricosanitari.
Con particolare riferimento all?ambito civile, ? da tempo noto e diffuso l?impiego di caldaie per il riscaldamento dell?acqua all?interno di impianti di riscaldamento e/o di impianti idrico-sanitari.
Le caldaie ad uso domestico gestiscono comunemente due tipologie di circuiti: un circuito idraulico ed un circuito del combustibile, generalmente gas metano.
Il circuito idraulico ? a sua volta suddiviso in un primo sotto-circuito destinato al riscaldamento dei termosifoni, che ? connesso a uno scambiatore di calore primario, ed in un secondo sotto-circuito destinato alla distribuzione di acqua calda sanitaria, connesso ad un ulteriore scambiatore di calore secondario.
All?interno di una apposita camera di combustione ? effettuata la miscelazione del gas con aria e, successivamente, la combustione del gas. L?energia termica generata da tale combustione ? quindi utilizzata per riscaldare l?acqua attraverso il primo e il secondo scambiatore di calore. Le caldaie di tipo noto presentano, tuttavia, limiti ed inconvenienti.
In particolare, l?utilizzo di un gas combustibile comporta problematiche legate alla sicurezza, dovuta alla elevata infiammabilit? del gas utilizzato ed anche alla elevata pericolosit? del monossido di carbonio prodotto dalla combustione.
Questo comporta, quindi, l?impiego di opportuni sistemi di sicurezza, oltre alla necessit? di controlli periodici.
Inoltre, l?utilizzo di gas combustibile comporta un impatto ambientale non trascurabile, aspetto sempre pi? sentito.
Inoltre, la localizzazione della combustione all?interno della camera di combustione non consente una distribuzione del calore uniforme e, quindi, un riscaldamento uniforme dell?acqua da erogare.
Al fine di riscaldare acqua ad uso sanitario, ? noto, inoltre, l?utilizzo di caldaie elettriche (o scaldabagni).
In particolare, una caldaia elettrica comprende un serbatoio dell?acqua ed una serpentina costituita da un resistore che, una volta alimentato elettricamente, cede calore per il riscaldamento dell?acqua all?interno del serbatoio.
Un termostato regola la temperatura dell'acqua comandando l'accensione e lo spegnimento della serpentina.
L?acqua cos? riscaldata viene poi miscelata da un utilizzatore con quella fredda presente normalmente nell'impianto idraulico al fine di ottenere la temperatura desiderata.
Tuttavia, anche tali caldaie elettriche presentano dei limiti e degli inconvenienti.
In particolare, il riscaldamento dell?acqua all?interno del serbatoio mediante la resistenza elettrica non favorisce una distribuzione uniforme del calore. Inoltre, la resistenza, dovendo necessariamente raggiungere temperature molto elevate, porta ad ebollizione l?acqua ad essa adiacente, con conseguente precipitazione di sali. Questo incrementa il rischio di danneggiamento della caldaia rendendo quindi necessarie manutenzioni periodiche.
Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare una apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari che consenta di riscaldare in modo uniforme il fluido da distribuire.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare una apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari che consenta un maggiore risparmio energetico.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare una apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari che contribuisca ad una tutela dell?ambiente.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idricosanitari secondo le caratteristiche descritte nella rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 ? una vista schematica in assonometria della apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 2 ? una vista schematica in sezione della apparecchiatura secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 1 una apparecchiatura per il riscaldamento di fluidi, impiegabile in particolare in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari all?interno di abitazioni e edifici in genere.
L?apparecchiatura 1 comprende un serbatoio esterno 2 contenente un fluido diatermico 3.
Preferibilmente, il fluido diatermico 4 utilizzato pu? essere di differente tipologia in funzione delle specifiche caratteristiche di resistenza al calore (ad esempio fino a 300 gradi) e di resistenza all?ossidazione.
L?apparecchiatura 1 comprende, inoltre, almeno un serbatoio interno 4, 5 collegato ad un impianto di riscaldamento A e/o ad un impianto idricosanitario B e contenente un fluido da riscaldare 6, 7. Il serbatoio interno 4, 5 ? alloggiato all?interno del serbatoio esterno 2 ed ? immerso nel fluido diatermico 3.
L?apparecchiatura 1 comprende mezzi di riscaldamento 8 del fluido diatermico 3 per il riscaldamento per convezione termica del fluido 6, 7 da riscaldare all?interno del serbatoio interno 4, 5.
In questo modo, l?energia termica generata dai mezzi di riscaldamento 8 si diffonde in modo sostanzialmente uniforme attraverso il fluido diatermico 3, riscaldando di conseguenza in modo uniforme il fluido da riscaldare 6, 7 contenuto nel serbatoio interno 4, 5, immerso nel fluido diatermico stesso. Con riferimento ad una preferita forma di attuazione, illustrata nelle figure, l?apparecchiatura 1 comprende un primo serbatoio interno 4 collegato ad un impianto di riscaldamento A di un edificio e contenente un fluido termovettore 6.
Preferibilmente, il fluido termovettore 6 ? un fluido diatermico.
In questo modo l?energia termica proveniente dal fluidi diatermico 3 all?interno del contenitore esterno 2 ? trasferita per convezione al fluido termovettore 6 all?interno del primo serbatoio interno 4, anche esso costituito da un fluido diatermico, in modo efficace, rapido ed uniforme.
In alternativa, il fluido termovettore 6 pu? essere costituito da acqua.
Inoltre, sempre secondo la preferita forma di attuazione, l?apparecchiatura 1 comprende un secondo serbatoio interno 5 collegato ad una rete di alimentazione idrica C e ad un impianto idrico-sanitario B dello stesso edificio e contenente acqua sanitaria 7.
Il primo e il secondo serbatoio interno 4 e 5 sono entrambi alloggiati all?interno del serbatoio esterno 2 ed entrambi immersi nel fluido diatermico 3 per il riscaldamento per convezione termica del fluido termovettore 6 e dell?acqua sanitaria 7.
Pertanto, l?energia termica ? trasferita dal fluido diatermico 3 al fluido termovettore 6 e all?acqua sanitaria 7 uniformemente e in modo efficace. Infatti, essendo il primo e il secondo serbatoio interno 4 e 5 completamente immersi nel fluido diatermico 3, il calore viene trasmesso per convezione attraverso l?intera superficie del primo e secondo serbatoio interno stessi, rispettivamente verso il fluido termovettore 6 e l?acqua sanitaria 7.
Secondo una preferita forma di attuazione, i mezzi di riscaldamento 8 comprendono almeno una serpentina elettrica disposta all?interno del serbatoio esterno 2 e a contatto con il fluido diatermico 3.
La serpentina elettrica 8 ? collegata ad una linea di alimentazione elettrica D.
Pertanto, l?apparecchiatura 1 ? alimentata esclusivamente tramite energia elettrica. Di conseguenza, l?apparecchiatura 1 ha un basso impatto ambientale.
Inoltre, l?utilizzo di una serpentina elettrica 8 combinato con l?utilizzo del fluido diatermico 3 consente di raggiungere una efficace distribuzione del calore ed un efficace mantenimento della temperatura desiderata, unitamente ad un ridotto consumo energetico.
Preferibilmente, la serpentina elettrica 8 ? disposta in corrispondenza di una porzione inferiore del serbatoio esterno 2. Tale specifica posizione della serpentina elettrica 8 favorisce una distribuzione del calore ottimale verso l?alto lungo il fluido diatermico 3.
Non si esclude, tuttavia, un differente posizionamento della serpentina elettrica 8 e/o l?impiego di una pluralit? di serpentine elettriche 8 differentemente disposte.
Ad esempio, secondo una possibile forma di attuazione, l?apparecchiatura 1 pu? comprendente una pluralit? di serpentine elettriche 8 disposte in sequenza tra loro dal basso verso l?altro, lungo un asse verticale sostanzialmente centrale del serbatoio esterno 2, ed aventi differente potenza. In tal modo ? possibile ottenere una distribuzione ottimale del calore all?interno del serbatoio esterno 2.
L?apparecchiatura 1 comprende, inoltre, almeno un sensore di temperatura 9 disposto all?interno del serbatoio esterno 2, immerso nel fluido diatermico 3, configurato per rilevare la temperatura del fluido diatermico stesso.
L?apparecchiatura 1 comprende, inoltre, un?unit? di gestione e controllo 10 operativamente collegata alla serpentina elettrica 8 e al sensore di temperatura 9.
In particolare, l?unit? di gestione e controllo 10 ? configurata per comandare l?accensione e lo spegnimento, o comunque variazioni di temperatura, della serpentina elettrica 8 in funzione della temperatura rilevata dal sensore di temperatura 9.
Utilmente, l?unit? di gestione e controllo 10 pu? essere configurata per il controllo mediante dispositivi remoti.
Secondo una forma di attuazione preferita, l?apparecchiatura 1 comprende almeno un sensore di temperatura supplementare 11, 12 disposto all?interno del serbatoio interno 4, 5, configurato per rilevare la temperatura del fluido da riscaldare 6, 7 ed operativamente collegato all?unit? di gestione e controllo 10.
Con riferimento alla forma di attuazione preferita illustrata nelle figure, l?apparecchiatura 1 comprende un primo sensore di temperatura supplementare 11 disposto all?interno del primo serbatoio interno 4, configurato per rilevare la temperatura del fluido termovettore 6 ed operativamente collegato all?unit? di gestione e controllo 10.
Inoltre, l?apparecchiatura 1 comprende un secondo sensore di temperatura supplementare 12 disposto all?interno del secondo serbatoio interno 5, configurato per rilevare la temperatura dell?acqua sanitaria 7 ed operativamente collegato all?unit? di gestione e controllo 10.
L?apparecchiatura 1 comprende almeno un circuito di recupero del calore 13, 14 collegato al serbatoio interno 4, 5 e ad almeno uno tra l?impianto di riscaldamento A e l?impianto idrico-sanitario B.
Il circuito di recupero del calore 13, 14 comprende almeno condotto di ingresso 15, 16 del fluido da riscaldare 6, 7 contenuto nel serbatoio interno 2 e provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno del serbatoio esterno 2, immerso nel fluido diatermico 3, e/o che si estende esternamente al serbatoio esterno 2, a contatto con almeno una porzione della parete del serbatoio esterno stesso.
Pertanto, il circuito di recupero del calore 13, 14 consente di recuperare almeno in parte l?energia termica del fluido 6, 7, prima della re-immissione nel serbatoio interno 4, 5.
Preferibilmente, il condotto di ingresso 15, 16 si estende sostanzialmente a spirale in corrispondenza di almeno una porzione della parete del serbatoio esterno 2.
Preferibilmente, inoltre, il condotto di ingresso 15, 16 ? provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno del serbatoio esterno 2, immerso del fluido diatermico 3, e di almeno un tratto che si estende esternamente al serbatoio esterno 2, a contatto con almeno una porzione della parete del serbatoio esterno stesso.
Con riferimento alla preferita forma di attuazione illustrata nelle figure, l?apparecchiatura 1 comprende un primo circuito di recupero del calore 13 provvisto di un primo condotto di ingresso 15 del fluido termovettore 6 collegato all?impianto di riscaldamento A e al primo serbatoio interno 4, per l?immissione del fluido termovettore 6 nel primo serbatoio interno 4 dall?impianto di riscaldamento A.
Il primo circuito di recupero del calore 13 comprende, inoltre, un primo condotto di uscita 17 del fluido termovettore 6 collegato al primo serbatoio interno 4 e all?impianto di riscaldamento A, per l?erogazione del fluido termovettore 6 dal primo serbatoio interno 4 all?impianto di riscaldamento A.
Il primo condotto di ingresso 15 ? provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno del serbatoio esterno 2, immerso nel fluido diatermico 3, e/o esternamente al serbatoio esterno 2, a contatto con almeno una porzione del serbatoio esterno stesso.
L?apparecchiatura 1 comprende, inoltre, un secondo circuito di recupero del calore 14 provvisto di un secondo condotto di ingresso 16 dell?acqua sanitaria 7 collegato alla rete di alimentazione idrica C e al secondo serbatoio interno 5, per l?immissione dell?acqua sanitaria 7 nel secondo serbatoio interno 5 dalla rete di alimentazione idrica C.
Inoltre, il secondo circuito di recupero del calore 14 comprende un secondo condotto di uscita 18 dell?acqua sanitaria 7 collegato al secondo serbatoio interno 5 e all?impianto idrico-sanitario B, per l?erogazione dell?acqua sanitaria 7 dal secondo serbatoio interno 5 all?impianto idrico-sanitario B. Il secondo condotto di ingresso 16 ? provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno del serbatoio esterno 2, immerso nel fluido diatermico 3, e/o che si estende esternamente al serbatoio esterno 2, a contatto con almeno una porzione del serbatoio esterno stesso.
Preferibilmente, almeno uno tra il primo condotto di ingresso 15 e il secondo condotto di ingresso 16 si estende sostanzialmente a spirale in corrispondenza di almeno una porzione della parete esterna del serbatoio esterno 2.
Con riferimento alla preferita forma di attuazione illustrata nelle figure, sia il primo condotto di ingresso 15 sia il secondo condotto di ingresso 16 si estendono sostanzialmente a spirale in corrispondenza di almeno una porzione della parete esterna del serbatoio esterno 2.
In particolare, il serbatoio esterno 2 ha una conformazione sostanzialmente cilindrica e il primo condotto di ingresso 15 e il secondo condotto di ingresso 16 si estendono entrambi a spirale, a spire alternate, lungo la parete laterale del serbatoio esterno 2.
Preferibilmente, almeno uno tra il primo condotto di ingresso 15 e il secondo condotto di ingresso 16 ? provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno del serbatoio esterno 2, immerso nel fluido diatermico 3, e di almeno un tratto che si estende esternamente al serbatoio esterno 2, a contatto con almeno una porzione della parete del serbatoio esterno stesso.
Con riferimento alla preferita forma di attuazione illustrata nelle figure, sia il primo condotto di ingresso 15 sia il secondo condotto di ingresso 16 sono provvisti di rispettivi tratti che si estendono all?interno del serbatoio esterno 2, immersi nel fluido diatermico 3, e di rispettivi tratti che si estendono esternamente al serbatoio esterno 2, a contatto con almeno una porzione della parete del serbatoio esterno stesso.
Inoltre, secondo una possibile forma di attuazione, l?apparecchiatura 1 comprende mezzi di pompaggio 19, 20 del fluido da riscaldare 6, 7 dall?almeno un serbatoio interno 4, 5 verso l?impianto di riscaldamento A e/o verso l?impianto idrico-sanitario B.
Preferibilmente, l?apparecchiatura 1 comprende una prima pompa 19 per la movimentazione del fluido termovettore 6 dal primo serbatoio interno 4 verso l?impianto di riscaldamento A e una seconda pompa 20 per la movimentazione dell?acqua sanitaria 7 dal secondo serbatoio interno 5 verso l?impianto idrico-sanitario B.
Utilmente, l?apparecchiatura 1 pu? comprendere un vaso di espansione operativamente collegato al primo serbatoio interno 4, posizionato all?esterno del serbatoio esterno 2, ed atto a modulare eventuali variazioni improvvise della pressione del fluido termovettore 6.
Inoltre, secondo una forma di attuazione preferita, l?apparecchiatura 1 comprende almeno una valvola di sicurezza operativamente collegata al serbatoio esterno 2 e atta a consentire lo sfiato e quindi a comandare la fuoriuscita del fluido diatermico 3 in caso di pressioni eccessive all?interno del serbatoio esterno 2.
Utilmente, secondo una possibile forma di attuazione, l?apparecchiatura 1 comprende un miscelatore elettronico operativamente collegato all?unit? di gestione e controllo 10 e collegato al secondo condotto di ingresso 16 dell?acqua sanitaria 7, connesso alla rete di alimentazione idrica C, e al secondo condotto di uscita 18 dell?acqua sanitaria 7, connesso al secondo serbatoio interno 5 e all?impianto idrico-sanitario B.
Secondo tale possibile forma di attuazione, l?apparecchiatura 1 comprende un primo sensore di miscelazione, disposto nel secondo serbatoio interno 5 ed atto a rilevare la temperatura dell?acqua sanitaria 7, ed un secondo sensore di miscelazione, disposto internamente al secondo condotto di ingresso 16. Entrambi i sensori di miscelazione sono operativamente collegati all?unit? di gestione e controllo 10.
Secondo tale forma di attuazione, l?unit? di gestione e controllo 10 ? configurata per comandare il miscelatore elettronico per la modulazione della temperatura dell?acqua sanitaria 7 erogata verso l?impianto idricosanitario B in funzione di una temperatura preimpostata.
In questo modo ? possibile erogare un flusso di acqua sanitaria 7 alla temperatura programmata, mediante la semplice apertura del rubinetto, senza la necessit? di dover intervenire pi? volte sullo stesso.
Inoltre, questo consente una sensibile diminuzione del prelievo di acqua sanitaria 7 bollente dal secondo serbatoio interno 5, con conseguente risparmio energetico.
Inoltre, questo consente l?assenza di acqua bollente circolante nelle tubazioni, con il duplice vantaggio di non deteriorare le stesse e disperdere calore inutilmente lungo il tragitto.
Secondo una ulteriore possibile forma di attuazione, l?apparecchiatura 1 pu? comprendere un serbatoio supplementare per l?acqua sanitaria 7, disposto all?esterno del serbatoio esterno 2 e collegato al secondo serbatoio interno 5 mediante un circuito dedicato.
Secondo tale possibile forma di attuazione, l?apparecchiatura 1 comprende inoltre mezzi di modulazione operativamente collegati all?unit? di gestione e controllo 10 e configurati per modulare il flusso d?acqua sanitaria 7 tra il secondo serbatoio interno 5 e il serbatoio supplementare. Inoltre, il serbatoio supplementare pu? essere provvisto di una rispettiva resistenza di riscaldamento.
In tal modo, oltre ad una maggiore disponibilit? di acqua sanitaria 7, ? possibile ottimizzare le risorse energetiche. Infatti, la circolazione idrica tra i due serbatoi ? subordinata ad una precisa modalit? funzionale che assegna l?erogazione dell?acqua sanitaria 7 calda e il ripristino dell?acqua prelevata dal serbatoio supplementare. In tal modo, mano a mano che viene prelevata acqua sanitaria 7 dal secondo serbatoio interno 5, il serbatoio supplementare provveder? a reintegrarla immettendo l?acqua ad elevata temperatura in esso accumulata. Tale meccanismo, opportunamente programmato e comandato dall?unit? di gestione e controllo 10, consente di ridurre la continua accensione della serpentina elettrica 8 posizionata all?interno del serbatoio esterno 2, favorendo il mantenimento della temperatura all?interno dello stesso.
Utilmente, inoltre, per favorire il comfort nei diversi ambienti, ? possibile collocare sensori che rilevano la temperatura dei locali e la trasmettono alla unit? di gestione e controllo 10 che, opportunamente programmata, computa la temperatura media e, a seconda dell?impostazione, avvia il circuito di riscaldamento che si attiver? e disattiver? automaticamente al raggiungimento del clima ambientale predisposto.
In tal modo, poich? il fluido termovettore 6 circolante nei radiatori, proveniente dal primo serbatoio interno 4 all?interno del serbatoio esterno 2 e immerso nel fluido diatermico 3, ? caratterizzato da elevata temperatura (80 90 gradi), favorir? un pi? rapido raggiungimento del comfort ambientale e una maggiore stabilit? di tale condizione.
L?unit? di gestione e controllo 10, opportunamente programmata, consentir? di razionalizzare le risorse energetiche e l?organizzazione quotidiana.
Si ? in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.
In particolare, si sottolinea il fatto che l?apparecchiatura secondo l?invenzione consente di riscaldare in modo uniforme il fluido da distribuire. Nello specifico, questo ? consentito dall?utilizzo del serbatoio esterno contenente un fluido diatermico e di uno o pi? serbatoi interni contenenti il fluido da riscaldare e distribuire, disposti all?interno del serbatoio esterno ed immersi nel fluido diatermico. Il calore generato dalla serpentina elettrica ? distribuito in modo uniforme al fluido diatermico, che riscalda per convenzione il fluido contenuto nei contenitori interni.
Inoltre, l?apparecchiatura secondo l?invenzione consente di ottenere un maggiore risparmio energetico rispetto alle soluzioni di tipo noto.
Infatti, l?utilizzo di mezzi di riscaldamento di tipo elettrico, unitamente all?utilizzo di un fluido diatermico per la distribuzione e il mantenimento del calore, consentono una minore dissipazione del calore ed un minore consumo di energia per il mantenimento di una temperatura costante.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1) Apparecchiatura (1) per il riscaldamento di fluidi in impianti di riscaldamento e/o in impianti idrico-sanitari, caratterizzata dal fatto che comprende:
- almeno un serbatoio esterno (2) contenente un fluido diatermico (3); - almeno un serbatoio interno (4, 5) collegato ad un impianto di riscaldamento (A) e/o ad un impianto idrico-sanitario (B), contenente un fluido da riscaldare (6, 7), alloggiato all?interno di detto serbatoio esterno (2) ed immerso in detto fluido diatermico (3);
- mezzi di riscaldamento (8) di detto fluido diatermico (3) per il riscaldamento per convezione termica di detto fluido da riscaldare (6, 7) in detto almeno un serbatoio interno (4, 5).
2) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un circuito di recupero del calore (13, 14) collegato a detto almeno un serbatoio interno (4, 5) e ad almeno uno tra detto impianto di riscaldamento (A) e detto impianto idrico-sanitario (B), in cui detto circuito di recupero del calore (13, 14) comprende almeno condotto di ingresso (15, 16) di detto fluido da riscaldare (6, 7) in detto serbatoio interno (4, 5) provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno di detto serbatoio esterno (2), immerso in detto fluido diatermico (3), e/o che si estende esternamente a detto serbatoio esterno (2), a contatto con almeno una porzione della parete del serbatoio esterno stesso.
3) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto condotto di ingresso (15, 16) si estende sostanzialmente a spirale in corrispondenza di almeno una porzione della parete di detto serbatoio esterno (2).
4) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzata dal fatto che detto condotto di ingresso (15, 16) ? provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno di detto serbatoio esterno (2), immerso in detto fluido diatermico (3), e di almeno un tratto che si estende esternamente a detto serbatoio esterno (2), a contatto con almeno una porzione della parete del serbatoio esterno (2) stesso.
5) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di riscaldamento (8) comprendono almeno una serpentina elettrica (8) disposta all?interno di detto serbatoio esterno (2) e a contatto con detto fluido diatermico (3).
6) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta serpentina elettrica (8) ? disposta in corrispondenza di una porzione inferiore di detto serbatoio esterno (2).
7) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un sensore di temperatura (9) disposto all?interno di detto serbatoio esterno (2), immerso in detto fluido diatermico (3), configurato per rilevare la temperatura di detto fluido diatermico (3).
8) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un?unit? di gestione e controllo (10) operativamente collegata a detti mezzi di riscaldamento (8) e a detto sensore di temperatura (9).
9) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un sensore di temperatura supplementare (11, 12) disposto all?interno di detto almeno un serbatoio interno (4, 5), configurato per rilevare la temperatura di detto fluido da riscaldare (6, 7) ed operativamente collegato a detta unit? di gestione e controllo (10).
10) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende:
- almeno un primo serbatoio interno (4) collegato ad un impianto di riscaldamento (A) e contenente un fluido termovettore (6);
- almeno un secondo serbatoio interno (5) collegato ad una rete di alimentazione idrica (C) e ad un impianto idrico-sanitario (B) e contenente acqua sanitaria (7);
- detti primo e secondo serbatoio interno (4, 5) essendo entrambi alloggiati all?interno di detto serbatoio esterno (2) ed immersi in detto fluido diatermico (3) per il riscaldamento per convezione termica di detto fluido termovettore (6) e di detta acqua sanitaria (7).
11) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un primo circuito di recupero del calore (13) provvisto di:
- un primo condotto di ingresso (15) di detto fluido termovettore (6) collegato a detto impianto di riscaldamento (A) e a detto primo serbatoio interno (4), per l?immissione di detto fluido termovettore (6) in detto primo serbatoio interno (4) da detto impianto di riscaldamento (A);
- un primo condotto di uscita (17) di detto fluido termovettore (6) collegato a detto primo serbatoio interno (4) e a detto impianto di riscaldamento (A), per l?erogazione di detto fluido termovettore (6) da detto primo serbatoio interno (4) a detto impianto di riscaldamento (A);
- in cui detto primo condotto di ingresso (15) ? provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno di detto serbatoio esterno (2), immerso in detto fluido diatermico (3), e/o esternamente a detto serbatoio esterno (2), a contatto con almeno una porzione del serbatoio esterno (2) stesso.
12) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni 10 e 11, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un secondo circuito di recupero del calore (14) provvisto di:
- un secondo condotto di ingresso (16) di detta acqua sanitaria (7) collegato a detta rete di alimentazione idrica (C) e a detto secondo serbatoio interno (5), per l?immissione di detta acqua sanitaria (7) in detto secondo serbatoio interno (5) da detta rete di alimentazione idrica (C);
- un secondo condotto di uscita (18) di detta acqua sanitaria (7) collegato a detto secondo serbatoio interno (5) e a detto impianto idrico-sanitario (B), per l?erogazione di detta acqua sanitaria (7) da detto secondo serbatoio interno (5) a detto impianto idrico-sanitario (B);
- in cui detto secondo condotto di ingresso (16) ? provvisto di almeno un tratto che si estende all?interno di detto serbatoio esterno (2), immerso in detto fluido diatermico (3), e/o che si estende esternamente a detto serbatoio esterno (2), a contatto con almeno una porzione del serbatoio esterno (2) stesso.
13) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni dalla 8 alla 12, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un primo sensore di temperatura supplementare (11) disposto all?interno di detto primo serbatoio interno (4), configurato per rilevare la temperatura di detto fluido termovettore (6) ed operativamente collegato a detta unit? di gestione e controllo (10).
14) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni dalla 8 alla 13, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un secondo sensore di temperatura supplementare (12) disposto all?interno di detto secondo serbatoio interno (5), configurato per rilevare la temperatura di detta acqua sanitaria (7) ed operativamente collegato a detta unit? di gestione e controllo (10).
15) Apparecchiatura (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni dalla 10 alla 14, caratterizzata dal fatto che detto fluido termovettore (6) ? un fluido diatermico (3).
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