IT202100018287A1 - Attuatore lineare per la movimentazione di una porta o anta scrrevole avente forza regolabile, nonche’ sistema di movimentazione che include tale attuatore - Google Patents

Attuatore lineare per la movimentazione di una porta o anta scrrevole avente forza regolabile, nonche’ sistema di movimentazione che include tale attuatore Download PDF

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IT202100018287A1
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IT
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distal
opposite
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proximal
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IT102021000018287A
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Ivano Miglioranzo
Luciano Bacchetti
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Ol Mi S R L
In & Tec Srl
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Description

ATTUATORE LINEARE PER LA MOVIMENTAZIONE DI UNA PORTA O ANTA SCRREVOLE AVENTE FORZA REGOLABILE, NONCHE? SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE CHE INCLUDE TALE ATTUATORE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione ? generalmente applicabile al settore tecnico dei sistemi di movimentazione, ed ha particolarmente per oggetto un attuatore lineare per la movimentazione di una porta o anta scorrevole configurato in modo da consentire ad un operatore di regolarne la forza in apertura e/o in chiusura.
La presente invenzione riguarda altres? un sistema per la movimentazione di porte o ante scorrevoli che include tale attuatore lineare.
Stato della Tecnica
Sono noti ad esempio dalle domande internazionali PCT/IB2018/050671 e PCT/IB2019/50865 sistemi di movimentazione per porte o ante scorrevoli che impiegano attuatori lineari atti a promuovere il ritorno automatico di queste ultime nella posizione originaria una volta aperte o chiuse dall?utente.
Pur assolvendo egregiamente ai loro compiti, tali sistemi presentano l?inconveniente che all?aumentare del peso della porta da movimentare occorre cambiare l?attuatore lineare per adeguare la forza di movimentazione.
Ci? comporta la necessit? per un?azienda di produrre o acquistare una serie di attuatori lineari di dimensioni differenti, con relativi svantaggi in termini economici, logistici e tecnici.
Presentazione dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un attuatore lineare avente caratteristiche di elevata funzionalit?, semplicit? costruttiva e costo contenuto.
Un altro scopo dell?invenzione ? mettere a disposizione un attuatore lineare atto a movimentare porte di peso differente senza variare di dimensioni.
Un altro scopo dell?invenzione ? mettere a disposizione un attuatore lineare che mantenga la forza di attuazione nel tempo.
Un altro scopo dell?invenzione ? mettere a disposizione un attuatore lineare che garantisca il movimento controllato dell?elemento di chiusura a cui ? vincolata.
Un altro scopo dell?invenzione ? mettere a disposizione un attuatore lineare che richieda una minima manutenzione.
Un altro scopo dell?invenzione ? mettere a disposizione un attuatore lineare di ingombri contenuti.
Un altro scopo dell?invenzione ? mettere a disposizione un attuatore che garantisca il ritorno automatico della porta o anta scorrevole una volta aperta o chiusa dall?utente.
Un altro scopo dell?invenzione ? mettere a disposizione un attuatore lineare che presenti un minimo numero di parti costitutive.
Tali scopi, nonch? altri che appariranno pi? chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un attuatore lineare e da un sistema di movimentazione in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un attuatore lineare 1, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG.1 ? una vista esplosa di una forma di realizzazione dell?attuatore 1, con un FIGG.2 e 3 una vista laterale schematica dell?attuatore 1 in configurazione ristretta ed estesa;
le FIGG. 4A e 4B sono viste schematiche dell?attuatore lineare 1 in posizione ritratta in cui la forza di attuazione ? rispettivamente massima e minima;
le FIGG.5A e 5B sono viste schematiche dell?attuatore lineare 1 in posizione estesa in cui la forza di attuazione ? rispettivamente massima e minima;
le FIGG. 6A e 6B sono viste schematiche ingrandite di alcuni particolari operativi dell?attuatore 1 in cui la forza di attuazione ? rispettivamente massima e minima;
la FIG.7 ? una vista esplosa di una differente forma di realizzazione dell?attuatore 1; le FIGG. 8 e 9 sono viste schematiche dell?attuatore lineare 1 di FIG. 7 in posizione ritratta in cui la forza di attuazione ? rispettivamente minima e massima;
le FIGG.10 e 11 sono viste schematiche ingrandite di rispettivamente FIG.8 e FIG.9.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, si descrive un attuatore lineare 1, atto a movimentare linearmente qualsivoglia oggetto, meccanismo o sistema. L?attuatore lineare potr? agire direttamente o indirettamente, tramite pulegge o rinvii.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva dell?invenzione, l?attuatore lineare 1 potr? essere impiegato in un sistema per la chiusura / l?apertura di un?apertura mediante un elemento di chiusura mobile fra una posizione di apertura e una posizione di chiusura.
In generale, l?apertura potr? essere una qualsivoglia apertura praticata in una qualsiasi struttura di supporto stazionaria, e l?elemento di chiusura potr? essere qualsivoglia, ad esempio una porta, un?anta, un portello, una botola o similare. Parimenti, l?elemento di chiusura potr? muoversi con qualsivoglia moto, rettilineo lungo un piano di scorrimento oppure rotatorio attorno ad un asse di rotazione.
In quest?ultimo caso, l?attuatore lineare 1 potr? agire da chiudiporta o da dispositivo a cerniera, oppure potr? essere parte integrante di esso.
Opportunamente, l?attuatore 1 potr? essere parte di un sistema di movimentazione della porta o anta. In particolare, tale sistema potr? comprendere l?attuatore 1 ed elementi per il collegamento operativo di quest?ultimo con la porta o anta in modo che la movimentazione dell?attuatore 1 corrisponda la movimentazione della porta o anta e viceversa.
Tali elementi di collegamento potranno essere di tipo in s? noto, e potranno ad esempio comprendere uno o pi? carrelli, piastre o staffe di fissaggio.
In generale, l?attuatore lineare 1 potr? comprendere una camicia 10 definente un asse X ed uno stelo 20 in essa scorrevole fra una posizione ritratta, ed una posizione estesa.
In particolare, lo stelo 20 potr? scorrere lungo l?asse X oppure un asse ad esso parallelo tra una posizione prossimale alla camicia 10, cio? la posizione ritratta, ed una posizione distale alla camicia 10, cio? la posizione estesa.
Anche se nel prosieguo, si descriver? lo stelo 20 come elemento mobile rispetto alla camicia 10 stazionaria, si comprende che potr? anche avvenire il contrario, e cio? la camicia potr? muoversi rispetto allo stelo stazionario, senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Si comprende altres? che anche se nelle forme di realizzazione illustrate ? previsto un singolo stelo 20 ed una singola camicia 10, l?attuatore lineare 1 potr? includere una pluralit? di camicie e/o una pluralit? di steli, cos? come potr? essere accoppiato ad altri attuatori, ad esempio molle a gas di tipo noto, senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Opportunamente, la posizione di riposo dell?attuatore lineare 1 potr? essere la posizione in cui lo stesso attuatore lineare 1 permane se non sollecitato da forze esterne. Tale posizione di riposo potr? eventualmente, anche se non necessariamente, corrispondere alla posizione di porta chiusa.
D?altra parte, la posizione di lavoro dell?attuatore lineare 1 potr? essere quella in cui lo stesso attuatore lineare 1 si trova una volta che l?utente ha agito sulla porta partendo dalla posizione di riposo. Tale posizione di lavoro potr? eventualmente, anche se non necessariamente, corrispondere alla posizione di porta totalmente o parzialmente aperta. Da tale posizione di lavoro l?attuatore lineare 1 potr? richiudere automaticamente la porta, oppure, il che ? lo stesso, l?attuatore lineare 1 potr? riportarsi automaticamente in posizione di riposo.
In tali forme di realizzazione, quindi, l?attuatore lineare 1 lavora in trazione. Opportunamente, quindi, l?intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1 potr? promuovere il passaggio dello stesso dalla posizione di lavoro alla posizione di riposo.
Vantaggiosamente, lo stelo 20 potr? includere un?estremit? 21, preferibilmente un cilindro di estremit?, interno alla camicia 10 ed un?estremit? opposta 22 esterna alla camicia 10, entrambe scorrevoli solidalmente l?una all?altra lungo l?asse X mediante lo stelo 20. L?estremit? opposta 22 e l?estremit? 21, quindi, potranno scorrere anch?essi fra le posizioni di riposo e di lavoro.
In modo noto, gli elementi di collegamento tra l?attuatore 1 e la porta potranno essere configurati in modo tale che la movimentazione dell?estremit? 22 fra la posizione prossimale e la posizione distale corrisponda al passaggio dell?anta o porta da una tra la posizione aperta o chiusa all?altra tra la posizione aperta o chiusa.
Si comprende che in caso di stelo curvo o comunque opportunamente sagomato l?estremit? 22 potr? scorrere lungo un asse sostanzialmente parallelo all?asse X senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
In particolare, l?estremit? 22 potr? scorrere tra una posizione prossimale alla camicia 10 (FIG.2) ed una posizione distale dalla stessa (FIG.3).
Opportunamente, la camicia 10 potr? comprendere un?estremit? 13? ed un?estremit? opposta 13??. Preferibilmente, la camicia 10 potr? includere oppure essere costituita da un elemento tubolare 11 che potr? estendersi tra le estremit? 13? e 13??. Eventualmente, le estremit? dell?elemento tubolare 11 potranno definire le estremit? 13? e 13??. Corrispondentemente, il cilindro d?estremit? 21 potr? scorrere internamente alla camicia 10 fra una posizione prossimale all?estremit? 13? della camicia 10, la quale potr? corrispondere alla posizione di riposo, ed una posizione da essa distale, la quale potr? corrispondere alla posizione di lavoro.
In ogni caso, l?attuatore lineare 1 potr? comprendere uno tra la camicia 10 e lo stelo 20 reciprocamente collegato con l?anta scorrevole, mentre l?altro tra la camicia 10 e lo stelo 20 potr? essere reciprocamente collegato al telaio.
Tali collegamenti potranno essere realizzati in modo differente a seconda delle esigenze. Ad esempio, la camicia 10 potr? includere l?elemento tubolare 11 che potr? essere fissato oppure integrato nel telaio, mentre lo stelo 20 potr? essere collegato con la porta mediante un filo oppure apposite staffe di fissaggio.
D?altra parte, potranno essere previsti mezzi cursori, ad esempio due o pi? slitte, operativamente impegnati in uno o pi? binari di guida definenti una direzione di scorrimento sostanzialmente parallela all?asse X definito dalla camicia. Le slitte potranno essere accoppiabili alla camicia 10 dell?attuatore lineare 1, ad esempio inserite scorrevolmente sulla stessa, e con la porta, mentre lo stelo 20 potr? essere collegato con il telaio, ad esempio mediante una vite.
Esempi di realizzazione dell?attuatore 1 sono descritti nelle domande di brevetto. PCT/IB2018/050671 e PCT/IB2019/50865.
In tal modo, si ottiene un attuatore lineare compatto, semplice da realizzare e funzionale.
Opportunamente, l?attuatore lineare 1 potr? includere mezzi di promozione del moto, operativamente collegati sia con la camicia 10 che con lo stelo 20 per promuovere lo scorrimento dell?estremit? 22 da una delle posizioni distale o prossimale all?altra delle posizioni distale o prossimale all?atto del passaggio della stessa estremit? opposta 22 dall?altra delle posizioni distale o prossimale alla una delle posizioni distale o prossimale.
Vantaggiosamente, potranno inoltre esser previsti mezzi di regolazione 50 per variare l?intensit? di promozione dello scorrimento dell?estremit? 22 tra la posizione distale e quella prossimale a seconda della configurazione. In particolare, come meglio spiegato nel seguito, i mezzi di regolazione 50 potranno consentire di variare l?intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1.
Preferibilmente, la variazione dell?intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1 potr? consentire di mantenere la stessa velocit? di scorrimento variando la massa o il peso della porta da movimentare. In altre parole, uno stesso attuatore 1 potr? essere impiegato per movimentare porte di massa o peso differente.
Eventualmente, regolando opportunamente la forza, lo stesso attuatore 1 potr? essere installato per movimentare finestre verticali, oblo o simili.
D?altra parte, si comprende che la variazione di intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1 potr? corrispondere alla variazione della velocit? di scorrimento dello stelo 20 e quindi, ad esempio, la velocit? di apertura e/o chiusura della porta.
Preferibilmente, i mezzi di promozione del moto sopra citati potranno essere configurati per richiamare l?estremit? 22 dalla posizione distale a quella prossimale all?atto del passaggio della stessa dalla posizione prossimale a quella distale. In altre parole, l?attuatore 1 potr? lavorare ?in trazione?.
Tali mezzi di promozione del moto potranno comprendere un elemento elastico 40, che potr? ad esempio essere una molla a spirale. In particolare, l?elemento elastico 40 potr? comprendere una coppia di estremit? opposte 41?, 41?? che potranno essere reciprocamente operativamente collegate rispettivamente con la camicia 10 e con lo stelo 20.
In questo modo, il passaggio dello stelo 20 dalla posizione ritratta, cio? la posizione prossimale dell?estremit? 22, alla posizione estesa, cio? la posizione distale dell?estremit? 22, potr? corrispondere al passaggio dell?elemento elastico 40 da una rispettiva configurazione ritratta ad una configurazione estesa.
In particolare, nel caso l?elemento elastico 40 sia una molla a trazione, questa potr? passare da una configurazione ritratta in cui la sua lunghezza lungo l?asse X ? minima, ad una configurazione estesa in cui la lunghezza ? massima.
Opportunamente, i mezzi di regolazione 50 potranno agire sulla lunghezza della molla e quindi sulla precarica della stessa. Si comprende infatti che la variazione della lunghezza della molla 40 potr? consentire di variare la precarica della molla e quindi potr? variare l?intensit? della forza di trazione della stessa e conseguentemente l?intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1.
Preferibilmente, l?intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1 potr? variare in modo proporzionale con la variazione dell?intensit? della forza elastica di trazione della molla 40. In altre parole, l?aumento dell?intensit? della forza elastica di trazione 40 potr? corrispondere all?aumento dell?intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1, e d?altra parte, la diminuzione dell?intensit? della forza elastica di trazione 40 potr? corrispondere alla diminuzione dell?intensit? della forza di attuazione dell?attuatore 1.
Si comprende che tale correlazione tra lunghezza della molla e la forza di attuazione potr? variare a seconda della configurazione di eventuali ulteriori mezzi atti a promuovere oppure ostacolare lo scorrimento dello stelo 20, senza per questo uscire dall?ambito delle rivendicazioni allegate.
Come schematicamente illustrato nelle figure allegate, la camicia 10 potr? essere collegata con l?estremit? 41? mentre lo stelo 20 potr? essere collegato con l?estremit? 41??. Pi? in dettaglio, l?estremit? 41? potr? essere operativamente collegata in prossimit? dell?estremit? 13?, mentre l?estremit? opposta 41?? potr? essere collegata in prossimit? dell?estremit? 22 dello stelo 20.
Opportunamente, potr? essere previsto un elemento di collegamento 15 operativamente accoppiato con la camicia 10 per collegare l?estremit? 41? con quest?ultima. Preferibilmente, l?elemento di collegamento 15 potr? includere una porzione di fissaggio 16 dell?estremit? 41? della molla 40. Ad esempio, la porzione di fissaggio 16 potr? essere filettata in modo che l?estremit? 41? sia calzata su tale porzione filettata 16.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, l?elemento di collegamento 15 potr? essere accoppiato con la camicia 10 in corrispondenza dell?estremit? 13? in modo da scorrere con lo stesso lungo l?asse X.
Analogamente, potr? essere previsto un elemento di collegamento 25 operativamente accoppiato con lo stelo 20 per collegare l?estremit? 41?? con quest?ultimo. Preferibilmente, l?elemento di collegamento 25 potr? includere una porzione di fissaggio 26 dell?estremit? 41?? della molla 40. Ad esempio, la porzione di fissaggio 26 potr? essere filettata in modo che l?estremit? 41?? sia calzata su tale porzione filettata 26.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, l?elemento di collegamento 25 potr? essere accoppiato con lo stelo 20 in corrispondenza dell?estremit? 22 in modo da scorrere con lo stesso lungo l?asse X.
Scegliendo opportunamente le dimensioni relative degli elementi 16, 25 e della molla 40, si potr? fissare reciprocamente gli stessi in modo semplice ed efficace, facilitando oltremodo il montaggio dell?attuatore lineare 1. In tal caso, infatti, si potr? di fatto avvitare le estremit? 41? e 41?? della molla 40 sugli elementi 16 e 25, garantendo peraltro un fissaggio di lunga durata.
Vantaggiosamente, l?elemento di collegamento 15 e/o l?elemento di collegamento 25 potr? essere configurato in modo da scorrere lungo l?asse X in modo da variare la distanza reciproca tra gli stessi elementi di collegamento 15 e 25. Corrispondentemente potr? variare la distanza tra le estremit? 41? e 41?? cio? la lunghezza della molla 40 senza variare la posizione dell?estremit? 22 dello stelo 20.
In altre parole, variando la distanza tra gli elementi 15 e 25 si potr? regolare la precarica della molla 40 e quindi l?intensit? della forza attuatrice dell?attuatore 1 definendo cos? i mezzi di regolazione 50.
Grazie a tali caratteristiche, inoltre, si potr? variare la distanza tra gli elementi di collegamento 15 e 25 senza variare la distanza tra la camicia 10 e lo stelo 20. In questo modo, vantaggiosamente, gli ingombri e la corsa dello stelo 20 potranno restare invariati, mentre si potr? variare la precarica della molla 40. Ad esempio, si potr? variare la lunghezza della molla 40 quando lo stelo 20 ? nella posizione ritratta.
Nel prosieguo si descriver? l?elemento di collegamento 15 fissato alla camicia 10 in corrispondenza dell?estremit? 13?, e l?elemento di collegamento 25 mobile rispetto all?estremit? 22 dello stelo 20 tra almeno una posizione prossimale a quest?ultima in cui la molla 40 ha estensione massima, la precarica ? massima e la forza di attuazione ? massima (FIG. 4A, FIG. 5A, FIG. 6A e FIG. 9 e FIG. 11) ed una posizione distale in cui la molla 40 ha estensione minima, la precarica ? minima e la forza di attuazione ? minima (FIG. 4B, FIG.5B, FIG.6B e FIG.8 e FIG.10).
Si comprende tuttavia che l?elemento 15 potr? essere mobile e l?elemento 25 potr? essere fermo, cio? fissato allo stelo 20 in corrispondenza dell?estremit? 22, ad esempio avvitato nello stelo 20, senza per questo uscire dall?ambito delle rivendicazioni allegate. Eventualmente, entrambi gli elementi 15, 25 potranno essere mobili rispetto alle rispettive porzioni 13? e 22.
Opportunamente, potr? essere previsto un elemento a vite 51 accoppiato con lo stelo 20 per scorrere con lo stesso lungo l?asse X. In particolare, lo stelo 20 potr? comprendere l?elemento a vite 51 estendentesi dalla porzione 22 verso l?estremit? 13? della camicia 10.
Opportunamente, l?elemento 25 e l?elemento a vite 51 potranno essere reciprocamente operativamente accoppiati in modo tale che la rotazione della seconda corrisponda allo scorrimento del primo lungo l?asse X.
Ad esempio, l?elemento 25 potr? comprendere una porzione filettata 27 destinata ad interagire con l?elemento a vite 51. In particolare, l?elemento 25 potr? comprendere un foro 28 per l?elemento a vite 51 in modo che l?elemento 25 sia avvitato sull?elemento a vite 51.
Preferibilmente, l?elemento 25 potr? comprendere una porzione sostanzialmente tubolare 29 con un foro 28 interno avente la superficie 27 interna filettata. In altre parole, l?elemento 25 potr? comprendere esternamente la porzione 26 per l?estremit? 41?? della molla 40, e internamente la superficie filettata 27 per la vite 51.
In questo modo, ruotando la vite 51 si potr? variare la posizione dell?elemento 25 rispetto all?estremit? 22 dello stelo 20.
Opportunamente, potr? essere prevista una porzione manovrabile 52 operativamente collegata con l?elemento 25 in modo che agendo selettivamente sulla prima si promuova lo scorrimento selettivo del secondo. Ad esempio, vantaggiosamente, la porzione di manovra 52 potr? essere collegata con la vite 51 in modo che agendo sulla prima si promuova la rotazione della seconda.
Ad esempio, potr? essere previsto un elemento discoidale 52 avente un foro centrale sagomato, mentre la vite 51 potr? comprendere un?estremit? 51?? controsagomata rispetto al foro centrale in modo che la rotazione della porzione di manovra 52 promuova la rotazione della vite 51. Ad esempio, la porzione manovrabile 52 potr? includere oppure essere costituita da una manopola.
Tale operazione, come sopra spiegato, potr? consentire di variare l?estensione della molla 40 senza variare la posizione dello stelo 20 rispetto alla camicia 10.
Preferibilmente, la porzione di manovra 52 potr? essere accessibile dall?esterno e manovrabile dall?operatore in modo che quest?ultimo possa facilmente regolare la precarica della molla 40.
Preferibilmente l?estremit? manovrabile 52 potr? essere in corrispondenza della estremit? 22 dello stelo 20. Eventualmente, la porzione d?estremit? 22 dello stelo 20 potr? includere tale estremit? manovrabile 52.
Opportunamente, l?operatore potr? quindi ruotare il disco 52 in senso orario/antiorario per promuovere la rotazione della vite 51 e quindi, ad esempio, l?allontanamento/avvicinamento dell?elemento 25 dalla/alla estremit? 22.
Grazie a tali caratteristiche, inoltre, si potr? realizzare e stoccare, magazzino o acquistare una singola configurazione dell?attuatore 1, ad esempio con la precarica minima e la forza di attuazione minima, e si potr? regolare l?intensit? dell?attuatore 1 successivamente, ad esempio in fase di installazione dell?attuatore 1.
Eventualmente, la porzione di manovra 52 potr? restare accessibile anche dopo l?installazione in modo da consentire una regolazione semplice e veloce dell?attuatore 1 senza necessit? di smontare l?intero attuatore 1.
Eventualmente si potr? agire sulla porzione di manovra 52 per regolare l?intensit? dell?attuatore 1 anche dopo un elevato numero di cicli. In questo modo, vantaggiosamente, si potr? regolare l?intensit? della forza dell?attuatore 1 in modo che rimanga costante nel tempo.
Operativamente, quindi, si potr? installare l?attuatore 1, si potr? collegare lo stesso alla porta e al telaio, e si potr? agire sulla porzione manovrabile 52, per variare la forza di chiusura a seconda delle preferenze.
Preferibilmente, lo stelo 20 potr? essere internamente cavo, con una parete tubolare 23 che definisce una cavit? interna 24 che potr? alloggiare la molla a spirale 40 e l?elemento a vite 51.
L?elemento 25 potr? comprendere una porzione tubolare 29 avente uno sviluppo lungo l?asse X sostanzialmente pari alla lunghezza della vite 51. In particolare, la porzione tubolare 29 potr? internamente includere un foro passante 28 estendentesi per sostanzialmente l?intera lunghezza della porzione tubolare 25.
L?elemento 25 potr? comprendere una coppia di estremit? 25? e 25??. L?estremit? 25? potr? essere rivolta verso l?estremit? 13? mentre l?estremit? 25?? potr? essere rivolta verso l?estremit? 22 dello stelo 20.
Pi? in dettaglio, quando l?elemento 25 ? nella posizione prossimale all?estremit? 22 (FIG. 6B), l?estremit? 25?? potr? essere in prossimit? oppure in contatto con l?estremit? 22. Vantaggiosamente, la porzione 26 potr? essere in corrispondenza dell?estremit? 25??.
Preferibilmente, la porzione filettata 26 e la porzione filettata 27 potranno essere poste in prossimit? dell?estremit? 25?? dell?elemento 25.
La superficie esterna 29? dell?elemento tubolare 29 potr? restare interna alla molla 40 in modo che almeno una porzione di quest?ultima sia interposta tra l?elemento tubolare 29 e la parete tubolare 23.
Vantaggiosamente, la porzione 26, che potr? essere filettata, potr? includere la superficie 29?.
Vantaggiosamente, il foro 28 potr? presentare un?apertura 28? per consentire lo scorrimento della vite 51 nello stesso ed un risalto anulare 28?? posto in corrispondenza dell?apertura 28?. Preferibilmente, l?apertura 28? potr? essere in corrispondenza dell?estremit? 25?? dell?elemento 25.
Opportunamente, la vite 51 potr? comprendere l?estremit? 51?? collegata con la porzione di manovra 52 ed un?estremit? opposta 51? interna al foro 28. Quest?ultima estremit? 51? potr? avere una larghezza sostanzialmente maggiore del risalto anulare 28?? per impedire il disinserimento della prima dal foro 28.
Opportunamente, potr? essere prevista una ghiera 61 interposta tra l?elemento 25 e la porzione di manovra 52, cio? ad esempio interposta tra l?elemento tubolare 29 e la testa 52 della vite 51. In particolare, la ghiera 61 e l?elemento tubolare 23 dello stelo 20 potranno essere reciprocamente avvitabili in modo da scorrere solidamente lungo l?asse X.
Vantaggiosamente, la ghiera 61 potr? essere calzata folle sulla vite 51 in modo che la rotazione di quest?ultima e/o della porzione manovrabile 52 non metta in rotazione l?elemento tubolare 23 e quindi lo stelo 20.
Secondo una particolare forma di realizzazione illustrata nelle FIGG. da 7 a 11, l?elemento 25 potr? essere sostanzialmente tubolare e ed il foro 28 potr? essere un foro passante mentre la vite 51 potr? avere una lunghezza maggiore rispetto all?elemento 25.
L?elemento 25 potr? quindi scorrere lungo la vite 51 tra almeno una posizione distale dall?estremit? 22 (FIG.10) ed una posizione prossimale alla stessa (FIG.11).
D?altra parte, secondo un differente forma di realizzazione dell?invenzione illustrata nelle FIGG. da 1 a 6B, l?elemento 25 potr? avere una lunghezza sostanzialmente pari alla lunghezza della vite 51. In particolare, l?elemento 25 potr? comprendere la porzione tubolare 29 avente un unico foro cieco 28.
Opportunamente, l?ingresso 28? per il foro cieco 28 potr? essere rivolto verso l?estremit? 22 in modo che l?estremit? 25? sia chiusa. In questo modo, vantaggiosamente, si potr? evitare che il foro 28 sia fluidicamente collegato con il vano 18 in cui ? alloggiata la molla 40.
Opportunamente, la porzione tubolare 29 potr? essere realizzata in due pezzi. Un primo pezzo 29?? potr? includere l?apertura 28? e potr? avere forma sostanzialmente tubolare, mentre il secondo pezzo 29??? potr? avere forma tubolare e potr? includere internamente un foro cieco. Una volta accoppiati, i due pezzi potranno definire la porzione tubolare 29 con un unico foro cieco 28 per la vite 51.
Operativamente, si potr? dapprima inserire la vite 51 nel pezzo 29?? in modo che l?estremit? 51? della prima fuoriesca dallo stesso. Si potr? quindi deformare l?estremit? 51? in modo che il diametro della stessa sia inferiore al diametro interno della superficie filettata 27 ma sia maggiore del diametro del risalto 28??. Tale deformazione potr? essere eseguita manualmente con una pinza oppure in modo automatico mediante un?apposita macchina.
Successivamente si potr? avvitare l?estremit? 51? nel secondo pezzo 29??? e quindi unire i due pezzi 29??, 29??? ad esempio mediante saldatura.
In questo modo l?estremit? 51 potr? essere avvitata/svitata lungo tutta la superficie 27 ma allo stesso tempo non potr? fuoriuscire dal risalto 28??.
Opportunamente, l?elemento 25 potr? essere configurato per scorrere all?interno della parete tubolare 23 a tenuta.
Preferibilmente, potranno essere previsti mezzi di guarnizione 70 interposti tra l?elemento 25 e la parete tubolare 23. Pi? preferibilmente tali mezzi di guarnizione 70 potranno essere posti in corrispondenza della zona di superficie 29? interposta tra l?estremit? 25?? e la zona 26 per la molla 40.
Opportunamente, l?elemento tubolare 29 potr? avere un diametro inferiore rispetto all?elemento tubolare 23 in modo che si formi tra gli stessi un interspazio 35. I mezzi di guarnizione 70 potranno quindi essere posti nell?interspazio 35 per evitare il passaggio di un fluido, ad esempio acqua, olio o aria, attraverso lo stesso.
I mezzi di guarnizione 70 potranno ad esempio essere un o-ring 70 di tipo in s? noto. Grazie a tali caratteristiche, l?elemento 25 potr? essere inserito a tenuta nello stelo 20. In particolare, l?elemento 25 potr? essere inserito a tenuta nell?elemento tubolare 23.
Preferibilmente, l?estremit? 21 potr? essere inserita nella camicia 10 in modo da definire un primo ed un secondo vano a volume variabile 18, 18? fra loro fluidicamente isolati, preferibilmente entrambi comunicanti con l?esterno. Ad esempio, l?estremit? 21 dello stelo 20 potr? essere inserita a tenuta nella camicia 10. La cavit? interna 24 potr? quindi definire il vano 18 a volume variabile.
Pi? in particolare, all?atto del passaggio dell?estremit? 22 da una delle posizioni distale o prossimale all?altra delle posizioni distale o prossimale, uno fra il primo e secondo vano a volume variabile 18, 18? si espande riempiendosi almeno parzialmente di aria e l?altro fra il primo e secondo vano a volume variabile 18, 18? si contrae, ed all?atto del passaggio dell?estremit? opposta 22 dall?altra delle posizioni distale o prossimale all?una delle posizioni distale o prossimale l?altro fra il primo e secondo vano a volume variabile 18, 18? si espande e l?uno fra il primo e un secondo vano a volume variabile 18, 18? si contrae per scaricare almeno parzialmente l?aria.
Preferibilmente, come mostrato nelle figure allegate, Il vano 18 potr? quindi variare il suo volume in modo che all?atto del passaggio dell?estremit? 22 dello stelo 20 dalla posizione prossimale alla posizione distale il vano 18 si espanda per aumentare il suo volume e all?atto del passaggio dell?estremit? 22 dello stelo 20 dalla posizione distale alla posizione prossimale il vano 18 si comprima per diminuire il suo volume.
L?aria potr? quindi essere aspirata nel vano 18 all?atto del passaggio dell?estremit? 22 dalla posizione prossimale a quella distale, mentre all?atto del passaggio dell?estremit? 22 dalla posizione distale a quella prossimale l?aria potr? essere espulsa dal vano 18.
Vantaggiosamente l?aspirazione e/o l?espulsione dell?aria potr? essere effettuata in maniera controllata. In questo modo si potr? ottenere un effetto smorzante. A seconda della configurazione tale effetto smorzante potr? essere realizzato durante il passaggio dello stelo 20 dalla posizione distale alla posizione prossimale, dalla prossimale alla distale oppure in entrambe le movimentazioni.
Preferibilmente, l?azione di richiamo dell?estremit? 22 dalla posizione distale alla posizione prossimale potr? essere esercitata dalla molla 40 come sopra descritto, mentre l?aria potr? agire sullo stelo 20 come mezzo di smorzamento per smorzare tale movimento dell?estremit? 22.
Opportunamente, potranno essere previsti mezzi 91 per controllare l?afflusso/il deflusso del fluido nel/dal vano a volume variabile 18 durante la movimentazione dello stelo 20. I mezzi 91 potranno comprendere mezzi valvolari e/o grani di regolazione di tipo in s? noto. Ad esempio i mezzi 91 potranno essere realizzati in accordo con la domanda PCT/IB2019/050865 a nome dello stesso richiedente.
Opportunamente il vano 18 potr? avere forma sostanzialmente tubolare e potr? essere fluidicamente chiuso in corrispondenza di una estremit? mediante l?elemento 25 e i mezzi di guarnizione 70, mentre potr? essere fluidicamente collegabile con l?esterno in corrispondenza dell?estremit? opposta mediante i mezzi di controllo 91. Questi ultimi potranno quindi essere posti in corrispondenza dell?elemento di collegamento 15 e/o dell?estremit? 13?? della camicia 10.
Preferibilmente, la camicia 10 potr? comprendere i mezzi di controllo 91 posti in corrispondenza dell?estremit? 13?, mentre lo stelo 20 potr? comprendere internamente l?elemento 25 posto in prossimit? dell?estremit? 22, cio? dalla parte opposta dell?attuatore 1 rispetto ai mezzi di controllo 91.
Eventualmente, i mezzi valvolari 91 potranno essere selettivamente chiusi e potranno quindi impedire l?ingresso/l?uscita dell?aria dal vano 18. In questo modo, all?atto dell?espansione del vano 18 si potr? variare la sua pressione interna e conseguentemente si potr? esercitare un?azione di richiamo sull?estremit? 22 dello stelo 20 dalla posizione distale, che potr? corrispondere alla posizione di lavoro dello stelo 20, alla posizione prossimale, che potr? corrispondere alla posizione di riposo dello stelo 20.
Indipendentemente dalla configurazione dei mezzi valvolari 91, lo spazio interno al vano 18 potr? essere almeno parzialmente occupato dalla porzione tubolare 29 e/o dalla vite 51 in modo che il volume interno occupato dall?aria del vano 18 sia particolarmente ridotto. In particolare, nella forma di realizzazione illustrata da FIG.1 a FIG. 6b, la molla 40 e la porzione tubolare 29 potranno essere interne al vano 18.
In questo modo il volume di aria movimentata ad ogni ciclo, cio? il passaggio dell?estremit? 22 dalla posizione prossimale alla posizione distale e viceversa, potr? essere particolarmente ridotta.
Si comprende che tale configurazione dei vani 18, 18? a volume variabile sopra descritta potr? essere realizzata in modo differente.
Inoltre, si comprende che i vani 18 e 18? potranno essere fluidicamente collegati con l?esterno in modo differente. Ad esempio il vano 18 potr? presentare uno o pi? condotti di collegamento fluidico con l?esterno e/o ulteriori mezzi valvolari per controllare o impedire il passaggio del fluido attraverso tali condotti di collegamento fluidico. Ad esempio, l?elemento 25 potr? essere inserito nello stelo 20 non a tenuta.
Sebbene siano stati descritti elementi elastici 40 configurati per lavorare in trazione, questi ultimi potranno analogamente essere configurati per lavorare in compressione senza per questo uscire dall?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Inoltre, si comprende che, indipendentemente da quanto sopra, l?attuatore 1 potr? essere configurato per promuovere il passaggio dell?estremit? 22 dalla posizione distale a quella prossimale (attuatore che lavora in trazione), oppure per promuovere l?azione dell?estremit? 22 dalla posizione prossimale a quella prossimale (attuatore che lavora in spinta).
Da quanto sopra descritto, appare evidente che l?invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.
L?invenzione ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito dell?invenzione.
Anche se l?invenzione ? stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza dell?invenzione e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Un attuatore lineare comprendente:
- almeno una camicia (10) definente un asse (X);
- almeno uno stelo (20) avente una prima estremit? (21) inserita in detta almeno una camicia (10) ed una seconda estremit? opposta (22) esterna a quest?ultima reciprocamente scorrevole lungo detto asse (X) o un asse ad esso parallelo in relazione alla stessa detta almeno una camicia (10) fra una prima posizione prossimale a quest?ultima ed una prima posizione da essa distale;
- almeno un elemento elastico (40) operativamente collegato con detta almeno una camicia (10) e con detto almeno uno stelo (20) per promuovere lo scorrimento di detta seconda estremit? opposta (22) da una di dette prime posizioni distale o prossimale verso l?altra di dette prime posizioni distale o prossimale all?atto del passaggio della stessa estremit? opposta (22) da detta altra delle prime posizioni distale o prossimale a detta una delle prime posizioni distale o prossimale;
- mezzi di regolazione (50) agenti su detto almeno un elemento elastico (40) per regolarne la precarica, in modo da variare l?intensit? della forza di promozione dello scorrimento di detta seconda estremit? opposta (22) da una di dette prime posizioni distale o prossimale all?altra di dette prime posizioni distale o prossimale.
2. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione 1, in cui detto almeno un elemento elastico (40) ? posto internamente a detta camicia (10) e detto stelo (20), detti mezzi di regolazione (50) presentando almeno una porzione di manovra (52) operativamente collegata con detto almeno un elemento elastico (40), detta almeno una porzione di manovra (52) essendo posta esternamente a detta camicia (10) e detto stelo (20) per consentire l?azione selettiva di regolazione da parte di un operatore o utente senza necessit? di accedere all?interno dell?attuatore lineare.
3. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione 2, in cui detto almeno un elemento elastico (40) comprende una prima e una seconda estremit? fra loro opposte (41? 41??) operativamente collegate rispettivamente con detta almeno una camicia (10) e detto almeno uno stelo (20) in modo che lo scorrimento di detta seconda estremit? opposta (22) da detta prima posizione prossimale a detta prima posizione distale corrisponda all?allontanamento di dette prima e seconda estremit? opposte (41? 41??), detta almeno una porzione di manovra (52) essendo operativamente collegata con una di queste ultime (41? 41??).
4. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di regolazione (50) comprendono almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) reciproco fra detta una di dette prima e seconda estremit? opposta (41? 41??) e detta almeno una porzione di manovra (52), detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) essendo scorrevolmente accoppiato con uno fra detta camicia (10) e detto stelo (20) in modo che l?azione di un operatore o utente su detta almeno una porzione di manovra (52) promuova lo scorrimento di detta una di dette prima e seconda estremit? opposta (41? 41??) lungo detto asse (X) per variare la sua posizione relativa rispetto a detto uno fra detta camicia (10) e detto stelo (20).
5. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione 4, in cui detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) ? mobile tra una seconda posizione operativa prossimale a detta seconda estremit? opposta (22) di detto almeno uno stelo (20) in cui la precarica di detto almeno un elemento elastico (40) ? massima o minima ed una seconda posizione operativa distale dalla stessa in cui la precarica ? minima o massima, detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) e detta almeno una porzione di manovra (52) essendo operativamente collegati in modo che l?azione dell?utente od operatore su quest?ultima promuova la movimentazione di detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) tra dette seconda posizione prossimale e distale.
6. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione 5, comprendente almeno un elemento a vite (51) interno a detto stelo (20) ed operativamente accoppiato con detta estremit? opposta (22) in modo da scorrere con la stessa lungo detto asse (X), detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) essendo interno a detto stelo (20) e presentando una superficie filettata (27) destinata ad interagire con detto almeno un elemento a vite (51) in modo che la rotazione di quest?ultimo promuova lo scorrimento di detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) tra detta seconda posizione operativa prossimale e detta seconda posizione operativa distale, detta porzione di manovra (52) essendo operativamente collegata con detto elemento a vite (51) per promuoverne la rotazione.
7. Attuatore lineare in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione d?estremit? (21) ? inserita a tenuta in detta almeno una camicia (10) per dividere quest?ultima in almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (18?, 18??), essendo previsto un fluido di lavoro posto in almeno uno di detti almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (18, 18?) per smorzare il movimento di detta estremit? opposta (22) all?atto del passaggio della stessa da detta una delle posizioni distale o prossimale a detta altra delle posizioni distale o prossimale, in cui all?atto del passaggio di detta estremit? opposta (22) da detta una delle posizioni distale o prossimale a detta altra delle posizioni distale o prossimale uno fra detti almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (18, 18?) si espande riempiendosi almeno parzialmente di detto fluido di lavoro e l?altro fra detti almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (18, 18?) si contrae, ed in cui all?atto del passaggio di detta estremit? opposta (22) da detta altra delle posizioni distale o prossimale a detta una delle posizioni distale o prossimale detto altro fra detti almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (18, 18?) si espande e detto uno fra detti almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (18, 18?) si contrae per scaricare almeno parzialmente detto fluido di lavoro, essendo inoltre previsti mezzi di controllo (91) dello scarico di detto fluido di lavoro posti in corrispondenza di una tra detta camicia (10) e detto stelo (20), detto almeno un elemento operativo di collegamento (15, 25) essendo posto in corrispondenza dell?altra tra detta camicia (10) e detto stelo (20).
8. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detto stelo (20) include un elemento tubolare (23), detto elemento elastico (40) essendo posto internamente a quest?ultimo, detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) presentando almeno una porzione tubolare (29) inserita in detto elemento tubolare (23) e comprendente un foro cieco (28) rivolto verso detta seconda estremit? (22) che include detta superficie filettata (27) per detto almeno un elemento a vite (51), essendo inoltre previsti mezzi di guarnizione (70) interposti tra detta almeno una porzione tubolare (29) e detto elemento tubolare (23) in modo che detto almeno un elemento operativo (15, 25) sia inserito a tenuta in detto stelo (20).
9. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione precedente, in cui detta porzione tubolare (29) presenta un risalto anulare (28??) in corrispondenza di detto foro (28), detto almeno un elemento a vite (51) presentando una prima estremit? (51??) operativamente collegata con detta porzione di manovra (52) ed una seconda estremit? opposta (51?) destinata a restare interna a detto foro (28), detta seconda estremit? opposta (51?) presentando una larghezza sostanzialmente maggiore di detto risalto anulare (28??) per impedire il disinserimento della prima da detto foro (28).
10. Attuatore lineare in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente una ghiera (61) interposta tra detto almeno un elemento di collegamento operativo (15, 25) e detta porzione di manovra (52), detta ghiera (61) e detto elemento tubolare (23) di detto stelo (20) essendo reciprocamente avvitabili, detta ghiera (61) essendo calzata folle su detto elemento a vite (51) in modo che la rotazione di quest?ultimo e/o di detta porzione manovrabile (52) non metta in rotazione detto stelo (20).
11. Un sistema per l?apertura / chiusura di un elemento di chiusura scorrevole comprendente almeno un attuatore lineare (1) in accordo con una o pi? delle rivendicazioni precedenti ed almeno un elemento per il collegamento operativo di detto attuatore lineare (1) con l?elemento di chiusura in modo che il passaggio di detta seconda estremit? opposta (22) di detto stelo (20) fra detta prima posizione prossimale e detta prima posizione da distale corrisponda al passaggio dell?elemento di chiusura da una tra la posizione aperta o chiusa all?altra tra la posizione aperta o chiusa.
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