IT202100015398A1 - Ceppi di batteri probiotici per uso in un metodo di trattamento preventivo o in un metodo di trattamento coadiuvante per le infezioni respiratorie virali - Google Patents

Ceppi di batteri probiotici per uso in un metodo di trattamento preventivo o in un metodo di trattamento coadiuvante per le infezioni respiratorie virali Download PDF

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Angela Amoruso
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Description

DESCRIZIONE dell?invenzione avente per titolo:
CEPPI DI BATTERI PROBIOTICI PER USO IN UN METODO DI TRATTAMENTO PREVENTIVO O IN UN METODO DI TRATTAMENTO COADIUVANTE PER LE INFEZIONI RESPIRATORIE VIRALI
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce a specifici e selezionati ceppi di batteri e loro composizioni per uso nel trattamento preventivo/metodo di prevenzione o di inibizione o di riduzione di infezioni virali delle vie respiratorie, preferibilmente infezioni virali da coronavirus, quale ad esempio una sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus (COVID-19), mediante inibizione recettoriale di trasmissione di un virus, ad esempio, attraverso l?inibizione recettoriale del recettore ACE2.
BACKGROUND
Le infezioni virali delle vie respiratorie, come dice il nome stesso, sono malattie infettive causate da batteri o virus che colpiscono gli organi dell'apparato respiratorio superiore e/o inferiore (naso, trachea, bronchi e polmoni).
Tra le malattie respiratorie causate da virus, le infezioni legate ai virus a RNA sono pi? rimarchevoli di quelle causate dai virus a DNA. Sono state identificate cinque famiglie di virus a RNA che causano l'insorgenza di infezioni del tratto respiratorio superiore e inferiore: Orthomyxoviridae (che comprende i virus influenzali A, B, C o D), Paramyxoviridae e Pneumoviridae (che comprendono il virus parainfluenzale, il virus respiratorio sinciziale e il metapneumovirus umano), Picornaviridae (rinovirus A, B, e C ed enterovirus respiratori A, B, C e D sono inclusi in questa famiglia), e Coronaviridae (che comprende coronavirus umano, coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave e coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale).
La famiglia delle Coronaviridae ? una famiglia di virus a RNA molto importante che ha causato infezioni respiratorie come le epidemie causate da SARS-CoV (coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave), la MERS-CoV (coronavirus della sindrome respiratoria mediorientale) e la pandemia SARS-CoV-2, (coronavirus della sindrome respiratoria acuta grave 2), iniziata nel 2020 e tutt?ora in corso.
I coronavirus sono noti per colpire prevalentemente il sistema respiratorio umano, come precedentemente osservato con SARS-CoV e MERS-CoV. Le analisi filogenetiche e genomiche computazionali suggeriscono che per entrare nelle cellule dell'ospite, SARS-CoV-2 condivide lo stesso recettore cellulare umano con SARS-CoV (enzima di conversione dell'angiotensina 2, ACE2). In particolare, quando l?organismo ? infettato da un virus appartenente alla famiglia delle Coronaviridae, come ad esempio dal SARS-CoV-2, la proteina Spike virale (Spike protein) lega il recettore ACE2 (un omologo dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) presente sulla superficie cellulare dell?organismo.
La proteina Spike (proteina S, SPIKE) ? una glicoproteina di membrana di tipo I che facilita l'attaccamento di un virus appartenente alla famiglia delle Coronaviridae ai recettori cellulari e il suo successivo ingresso nella cellula ospite. Questa proteina ? composta da una breve coda intracellulare, un'ancora transmembranica e un grande ectodominio. L'ectodominio comprende due subunit?: S1 (unit? di superficie N-terminale) e S2 (unit? transmembrana C-terminale). La subunit? S1 distale comprende il dominio di legame al recettore (RBD), responsabile del legame al recettore della cellula ospite, e contribuisce alla stabilizzazione dello stato di prefusione della subunit? S2 ancorata alla membrana che contiene gli elementi funzionali richiesti per la fusione della membrana.
ACE2 ? un omologo dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE) ed ? espresso principalmente sugli pneumociti di tipo 2 nei polmoni e debolmente espresso sulla superficie delle cellule epiteliali della mucosa orale e nasale e del rinofaringe, indicando che i polmoni sono il bersaglio primario di un virus appartenente alla famiglia delle Coronaviridae, come ad esempio il SARS-CoV-2. La formazione del legame tra la proteina Spike virale (Spike protein) con il recettore ACE2 ? quindi alla base dell?inizio dell?infezione virale delle vie respiratorie.
Probabilmente, il modo pi? efficace per controllare questo tipo di malattie infettive ? la vaccinazione, tuttavia questo ? un tipo di rimedio preventivo che serve ad immunizzare la popolazione da un?infezione virale, quale ad esempio l?attuale infezione da SARS-CoV-2. Tuttavia, non sempre sono disponibili vaccini per tutti i tipi di infezioni virali delle vie respiratorie, e questi possono essere difficilmente reperibili o molto costosi.
Una volta contratta l?infezione, esistono alcuni trattamenti che possono essere somministrati, come farmaci antivirali, detti trattamenti noti nell?arte, per?, non sempre sono efficaci come desiderabile, inoltre possono presentare effetti collaterali rilevanti.
Pertanto, ? sentita la necessit? di poter disporre di nuovi prodotti per il trattamento preventivo o di inibizione o di riduzione di infezioni delle vie respiratorie di natura virale.
A seguito di un?intensa fase di ricerca e sviluppo effettuata dalla Richiedente, la presente invenzione affronta e risolve i problemi tecnici riportati nella presente descrizione fornendo specifici e selezionati ceppi di batteri (ad esempio, ceppi di batteri probiotici o loro derivati, parabiotici o postbiotici), miscele e composizioni comprendenti almeno uno di detti ceppi di batteri (probiotici o loro parabiotici o postbiotici) per uso in un metodo di trattamento preventivo o di inibizione, o di riduzione di dette infezioni delle vie respiratorie aventi natura virale.
In particolare, la richiedente ha sorprendentemente trovato che i ceppi di batteri descritti nel presente contesto e composizioni comprendenti gli stessi possono essere efficacemente utilizzati nel trattamento preventivo delle infezioni virali del tratto respiratorio.
Inoltre, la richiedente ha sorprendentemente trovato che i ceppi di batteri descritti nel presente contesto e composizioni comprendenti gli stessi possono essere efficacemente utilizzati nel trattamento delle infezioni virali del tratto respiratorio in una fase iniziale dell?infezione, infatti la formazione del legame tra la proteina Spike virale (Spike protein) con il recettore ACE2 ? alla base dell?inizio dell?infezione virale delle vie respiratorie.
Inoltre, la richiedente ha sorprendentemente trovato che i ceppi di batteri descritti nel presente contesto e le composizioni comprendenti gli stessi possono essere efficacemente utilizzati in combinazione con un trattamento antivirale.
Senza voler essere legati da teorie scientifiche specifiche, si ipotizza che questo effetto positivo possa derivare anche dal fatto che i batteri probiotici possono avere effetti sulla modulazione del microbiota intestinale e delle risposte immunitarie, in particolare su quelle che avvengono nel tratto respiratorio superiore/inferiore, e possono quindi migliorare in particolare la risposta dell'ospite alle infezioni virali respiratorie.
Gli specifici ceppi di batteri (ad esempio, ceppi di batteri probiotici o loro derivati) e loro composizioni secondo la presente invenzione sono vantaggiosamente in grado di inibire e/o ridurre, in modo significativo, il legame (binding) tra ACE2 e il RBD (receptor-binding domain) della proteina Spike.
I ceppi di batteri della presente invenzione, le miscele e composizioni della presente invenzione comprendenti detti ceppi di batteri, mostrano un profilo di sicurezza elevato, possono essere utilizzati da tutte le categorie di soggetti, sono di facile preparazione ed economicamente vantaggiose.
Questi scopi, e altri ancora che risulteranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, sono raggiunti dai ceppi di batteri, dalle miscele e dalle composizioni della presente invenzione grazie alle caratteristiche tecniche presenti in descrizione e nelle unite rivendicazioni.
SOMMARIO DELL?INVENZIONE
Forma oggetto della presente invenzione, un ceppo di batteri per uso in un metodo di trattamento preventivo o di inibizione, o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, in cui detto ceppo di batteri ? scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di:
(i) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus brevis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus brevis LBR01 (DSM 23034);
(ii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus crispatus, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), e loro miscele;
(iii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF10 (DSM 19187), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), e loro miscele;
(iv) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus gasseri, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus gasseri LGS01(DSM 18299);
(v) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401) e loro miscele;
(vi) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE02 (DSM 23878), Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE03 (DSM 23879), Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE11 (DSM 33827), e loro miscele;
(vii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus salivarius sub. salivarius, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776);
(viii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifodobacterium adolescentis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifodobacterium adolescentis BA02 (EI-15) (DSM 18351), e loro miscele;
(ix) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium bifidum, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium bifidum BB01 (DSM 22892), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), e loro miscele;
(x) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium breve, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium breve BR03 (DSM 16604), Bifidobacterium breve B632 (DSM 24706), e loro miscele;
(xi) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium infantis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium infantis BI02 (DSM 24687);
(xii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium lactis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium lactis BS01 (LMG P-21384);
(xiii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium longum, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Bifidobacterium longum BL04 (DSM 23233), Bifidobacterium longum DLBL07 (DSM 25669), Bifidobacterium longum DLBL08 (DSM 25670), Bifidobacterium longum DLBL 10 (DSM 25672), Bifidobacterium longum DLBL 11 (DSM 25673), e loro miscele.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione, una miscela per uso in un metodo di trattamento preventivo o di inibizione, o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, avente le caratteristiche come riportate nelle allegate rivendicazioni.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione, una composizione per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto, e di patologie o sintomi ad essa associati, comprendente:
- un ceppo di batteri in accordo con le allegate rivendicazioni, o una miscela di ceppi in accordo con le allegate rivendicazioni; e
- un additivo o eccipiente di grado alimentare o farmaceuticamente accettabile.
DEFINIZIONI
Nel contesto della presente invenzione, con il termine ?vie respiratorie?, ?apparato respiratorio? si intende l'insieme di organi e tessuti deputati al processo di respirazione. Gli elementi anatomici principali dell'apparato respiratorio sono: il naso con le sue cavit?, la bocca, la faringe, la nasofaringe, la laringe, la trachea, i bronchi, i bronchioli, i polmoni e i muscoli della respirazione diaframma e intercostali.
Nel contesto della presente invenzione, con il termine ?infezioni delle vie respiratorie?, si indicano quelle malattie infettive che colpiscono gli organi dell?apparato respiratorio (naso, trachea, bronchi e polmoni).
Nel contesto della presente invenzione, con il termine ?coronavirus? viene inteso un virus della famiglia Coronaviridae, subfamiglia: Coronavirinae, genere: Betacoronavirus, specie: coronavirus da sindrome respiratoria acuta grave o severe acute respiratory syndrome-related coronavirus (in breve, SARSr-CoV o SARS-coronavirus o coronavirus), scelto tra i seguenti ceppi: (I) coronavirus da sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV) (isolato e identificato per la prima volta nel 2002), (II) coronavirus-2 da sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-2) (isolato e identificato per la prima volta nel 2019), e (III) coronavirus-like da sindrome respiratoria acuta grave (SARS-CoV-like).
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un ceppo di batteri per uso in un metodo di trattamento preventivo o di inibizione, o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, in cui detto ceppo di batteri ? scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di:
(i) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus brevis, preferibilmente un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus brevis LBR01 (DSM 23034);
(ii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus crispatus, preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), e loro miscele; (iii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum), preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF10 (DSM 19187), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), e loro miscele; (iv) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus gasseri, preferibilmente un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus gasseri LGS01(DSM 18299);
(v) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum), preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401) e loro miscele;
(vi) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri), preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE02 (DSM 23878), Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE03 (DSM 23879), Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE11 (DSM 33827), e loro miscele;
(vii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus salivarius sub. salivarius, preferibilmente un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776);
(viii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifodobacterium adolescentis, preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Bifodobacterium adolescentis BA02 (EI-15) (DSM 18351), Bifodobacterium adolescentis BA05 (EI-18) (DSM 18352), e loro miscele;
(ix) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium bifidum, preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Bifidobacterium bifidum BB01 (DSM 22892), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), e loro miscele;
(x) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium breve, preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Bifidobacterium breve BR03 (DSM 16604), Bifidobacterium breve B632 (DSM 24706), e loro miscele;
(xi) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium infantis, preferibilmente identificato come Bifidobacterium infantis BI02 (DSM 24687);
(xii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium lactis, preferibilmente identificato come Bifidobacterium lactis BS01 (LMG P-21384);
(xiii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium longum, preferibilmente scelto dal gruppo consistente di Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Bifidobacterium longum BL04 (DSM 23233), Bifidobacterium longum DLBL07 (DSM 25669), Bifidobacterium longum DLBL08 (DSM 25670), Bifidobacterium longum DLBL 10 (DSM 25672), Bifidobacterium longum DLBL 11 (DSM 25673), e loro miscele.
Tutti i ceppi di batteri citati nella presente invenzione sono stati depositati in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest. Il Depositante dei ceppi di batteri descritti e/o rivendicati nella presente domanda di brevetto e il titolare della stessa esprimono, sin da subito, il loro consenso a rendere disponibili tutti i suddetti ceppi per tutta la durata del brevetto.
La nomenclatura delle specie dei ceppi di batteri appartenenti al genere Lactobacillus ? stata emendata a seguito della riclassificazione di detto genere, come riportato nell?articolo di Zheng et al., Int. J. Syst. Evol. Microbiol., 70(4):2782-2858 (2020). Nel contesto della presente invenzione viene adottata la nomenclatura delle specie adottata dopo detta riclassificazione, tra parentesi viene indicato il nome secondo la vecchia classificazione.
Di seguito le specifiche di deposito dei ceppi di batteri utilizzati nel presente contesto:
Lactobacillus brevis LBR01, depositato in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 23034 in data 13 ottobre 2009 da
Lactobacillus crispatus LCR01 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 24619 in data 02 marzo 2011 da
Lactobacillus crispatus LCR04 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito (DSM 33487) in data 02 aprile 2020 da
Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF10 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito (DSM 19187), in data 20 marzo 2007
Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito (DSM 26955), in data 01 marzo 2013
Lactobacillus gasseri LGS01 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 18299; in data 24 maggio 2006
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso l?istituto di deposito Belgian Coordinated Collections of Microorganisms (BCCM) Laboratorium voor Microbiologie ? Bacteri?nverzameling (LMG) con numero di deposito LMG P-21021; in data 16 ottobre 2001,
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso l?istituto di deposito Belgian Coordinated Collections of Microorganisms (BCCM) Laboratorium voor Microbiologie ? Bacteri?nverzameling (LMG) con numero di deposito LMG P-21020; in data 16 ottobre 2001 da
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 25710; in data 24 febbraio 2012, da
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 33401; in data 16 gennaio 2020, da
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE02 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 23878; in data 5 agosto 2010,
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE03 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 23879, in data 5 agosto 2010,
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE11 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 33827, in data 15 febbraio 2021,
Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 22776, in data 23 luglio 2009,
Bifodobacterium adolescentis BA02 (EI-15) depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 18351, in data 15 giugno 2006, da
Bifodobacterium adolescentis BA05 (EI-18) depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 18352, in data 15 giugno 2006, da
Bifidobacterium bifidum BB01 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 19818, in data 30 ottobre 2007, da
Bifidobacterium bifidum BB10 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 33678, in data 22 ottobre 2020, da
Bifidobacterium breve BR03 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 16604, in data 20 luglio 2004, da
Bifidobacterium breve B632 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 24706, in data 7 aprile 2011, da
Bifidobacterium infantis BI02 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 24687, in data 29 marzo 2011, da
Bifidobacterium lactis BS01 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso l?istituto di deposito Belgian Coordinated Collections of Microorganisms (BCCM) Laboratorium voor Microbiologie ? Bacteri?nverzameling (LMG) con numero di deposito LMG P-21384, in data 31 gennaio 2002, da
Bifidobacterium longum BL03 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 16603, in data 20 luglio 2004 da
Bifidobacterium longum BL04 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 23233, in data 12 gennaio 2010, da
Bifidobacterium longum DLBL07 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 25669, in data 16 febbraio 2012,
Bifidobacterium longum DLBL08 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 25670, in data 16 febbraio 2012, da
Bifidobacterium longum DLBL 10 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 25672, in data 16 febbraio 2012, da
Bifidobacterium longum DLBL 11 depositato, in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest, presso il Deutsche Sammlung von Mikroorganismen und Zellkulturen GmbH (DSMZ) con numero di deposito DSM 25673, in data 16 febbraio 2012, da
I ceppi utilizzati nel presente contesto, o loro miscele, possono essere ceppi di batteri vitali probiotici o loro derivati, quali parabiotici o postbiotici. Preferibilmente, i ceppi di batteri utilizzati nel presente contesto sono ceppi di batteri probiotici/vitali/vivi, o estratti cellulari o surnatanti di detti ceppi di batteri.
Nel contesto della presente invenzione il termine ?probiotico? significa un ceppo di batteri vivo e vitale che, somministrati in quantit? adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite (o definizione ufficiale FAO e OMS 2002).
Nel contesto della presente invenzione il termine ?derivato? di un ceppo di batteri vitale probiotico significa un paraprobiotico o un postbiotico o qualsiasi altro derivato del ceppo di batteri avente capacit? di fornire un beneficio all?organismo a cui sono somministrati (in analogia al ceppo di batteri vitale da cui derivano).
Nel contesto della presente invenzione con il termine ?paraprobiotici? viene inteso cellule di batteri (integre o non-integre) non vitali (i.e. non aventi capacit? di replicarsi) oppure estratti cellulari, ad esempio estratti di cellule crude (crude cell extracts) che, somministrati in quantit? adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite (in analogia al ceppo di batteri vitale da cui derivano). Esempi di paraprobiotici sono ceppi di batteri inattivati mediante calore (ad esempio ceppi di batteri tindalizzati), sonicazione (ultrasuoni), gammatura (raggi gamma), oppure lisati di ceppi di batteri o estratti cellulari di ceppi di batteri.
Nel contesto della presente invenzione con il termine ?postbiotici? viene inteso ogni sostanza rilasciata o prodotta mediante l?attivit? metabolica e catabolica del ceppo di batteri vitale probiotico, in cui detti postbiotici, somministrati in quantit? adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite (in analogia al ceppo di batteri vitale da cui derivano). Esempi di postbiotici sono esopolisaccaridi, frazioni parietali, metaboliti o bioprodotti metabolici, o il surnatante ottenibile dai ceppi di batteri.
Con il termine ?soggetto/i? nell?ambito della presente invenzione vengono indicati mammiferi (animali e umani), preferibilmente soggetti umani.
Il termine ?quantit? terapeuticamente efficace? si riferisce alla quantit? di miscela o composto o formulazione che elicita la risposta biologica o medicinale in un tessuto, sistema o soggetto che viene ricercata e definita da un esperto del settore.
I ceppi di batteri descritti nel presente contesto agiscono attraverso un? azione preventiva antivirale, e di ripristino del microbioma intestinale.
Inoltre, i ceppi di batteri descritti nel presente contesto, le miscele e le composizioni comprendenti gli stessi sono per uso nel trattamento curativo delle infezioni virali del tratto respiratorio in una fase iniziale dell?infezione, preferibilmente in una fase compresa dal giorno 1 al giorno 14 dalla contrazione del virus, preferibilmente in una fase compresa dal giorno 1 al giorno 10 dalla contrazione del virus.
Inoltre, la richiedente ha sorprendentemente trovato che i ceppi di batteri descritti nel presente contesto e le composizioni comprendenti gli stessi possono essere efficacemente utilizzati in combinazione con un trattamento antivirale.
Inoltre, i ceppi di batteri descritti nel presente contesto sono facilmente disponibili, facili da somministrare (somministrazione orale), sicuri ed economici rispetto ai farmaci antivirali e agli immunomodulatori.
I ceppi, le miscele e le composizioni come descritte della presente invenzione sono per uso in un metodo di trattamento preventivo, ovvero permettono di limitare/ridurre il rischio di contrazione dell?infezione virale, prevenendola o riducendo la probabilit? di contrarla.
I ceppi, le miscele e le composizioni come descritte della presente invenzione sono per uso in un metodo di trattamento curativo, inteso come un metodo di trattamento che in una fase iniziale dopo la contrazione del virus, preferibilmente entro 14 dalla contrazione, permettono di limitare/ridurre la diffusione dell?infezione virale, riducendo/alleviando i sintomi iniziali.
Preferibilmente, le miscele descritte nel presente contesto sono per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, o di riduzione, di una infezione virale dell?apparato respiratorio da un coronavirus, preferibilmente virus SARS-CoV-2, in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati.
Preferibilmente, le composizioni descritte nel presente contesto sono per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, o di riduzione, di una infezione virale dell?apparato respiratorio da un coronavirus, preferibilmente virus SARS-CoV-2, in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati.
I ceppi, le miscele e le composizioni come descritte della presente invenzione sono per uso in un metodo di trattamento coadiuvante, inteso come un metodo di trattamento che pu? essere somministrato in concomitanza ad una terapia antivirale per rafforzarne gli effetti e per aiutare a rafforzare il sistema immunitario e lo stato di salute del microbiota del soggetto affetto da infezione virale delle vie respiratorie.
Forma oggetto della presente invenzione un ceppo di batteri per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, in cui detto ceppo di batteri ? scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di:
Lactobacillus brevis LBR01 (DSM 23034);
Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619);
Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487);
Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF10 (DSM19187);
Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955);
Lactobacillus gasseri LGS01 (DSM 18299);
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021);
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020);
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710);
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401);
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE02 (DSM 23878);
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE03 (DSM 23879);
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE11 (DSM 33827);
Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776);
Bifodobacterium adolescentis BA02 (EI-15) (DSM 18351); Bifidobacterium bifidum BB01 (DSM 22892);
Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678);
Bifidobacterium breve BR03 (DSM 16604);
Bifidobacterium breve B632 (DSM 24706) ;
Bifidobacterium infantis BI02 (DSM 24687);
Bifidobacterium lactis BS01 (LMG P-21384);
Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603);
Bifidobacterium longum BL04 (DSM23233);
Bifidobacterium longum DLBL07 (DSM 25669);
Bifidobacterium longum DLBL08 (DSM 25670);
Bifidobacterium longum DLBL 10 (DSM 25672);
Bifidobacterium longum DLBL 11 (DSM 25673),
e loro miscele.
Preferibilmente, detto ceppo di batteri per uso in un metodo di trattamento preventivo/di prevenzione o di inibizione o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, in cui detto ceppo di batteri ? scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), L.salivarius sub. Salivarius LS03 (DSM 22776), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401), Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Lactobacillus gasseri LGS01 (DSM 18299), e loro miscele.
Preferibilmente, detto ceppo di batteri ? scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), e loro miscele.
Alternativamente, detto ceppo di batteri ? scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401), Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Lactobacillus gasseri LGS01(DSM 18299), e loro miscele.
Vantaggiosamente, i ceppi di batteri descritti nel presente contesto possono essere ceppi vitali/probiotici, o in forma di estratti cellulari o di surnatante ottenibile da detti ceppi di batteri.
La presente invenzione riguarda inoltre un surnatante ottenibile da un ceppo di batteri secondo una qualsiasi forme di realizzazione descritte nel presente contesto, preferibilmente, in cui detto surnatante ? ottenibile da un ceppo di batteri scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401), Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Lactobacillus gasseri LGS01 (DSM 18299), e loro miscele.
In una forma di realizzazione, detto ceppo di batteri ? in forma di ceppo vivo/probiotico, ed ? preferibilmente scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), e loro miscele.
In una forma di realizzazione, il ceppo di batteri per uso secondo la presente invenzione ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di:
(ii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus crispatus, selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), e loro miscele;
(iii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum), selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), e loro miscele;
(v) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum), selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactobacillus plantarum LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), e loro miscele;
(vii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus salivarius sub. salivarius, selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776);
(ix) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium bifidum selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium bifidum BB01 (DSM 22892), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678) e loro miscele;
e loro miscele.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione una miscela per uso in un metodo di trattamento di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, comprendente o, alternativamente, consistente di almeno un ceppo di batteri descritto nel presente contesto.
La miscela della presente invenzione preferibilmente comprende almeno due ceppi di batteri, o almeno tre ceppi o almeno 4 ceppi, o almeno 5 ceppi scelti dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus brevis LBR01 (DSM 23034);
Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619);
Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487);
Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF10 (DSM 19187);
Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955) ;
Lactobacillus gasseri LGS01(DSM 18299);
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021) ;
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020) ;
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710) ;
Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401) ;
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE02 (DSM 23878) ;
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE03 (DSM 23879) ;
Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE11 (DSM 33827) ;
Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776);
Bifodobacterium adolescentis BA02 (EI-15) (DSM 18351); Bifidobacterium bifidum BB01 (DSM 22892);
Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678);
Bifidobacterium breve BR03 (DSM 16604);
Bifidobacterium breve B632 (DSM 24706);
Bifidobacterium infantis BI02 (DSM 24687); Bifidobacterium lactis BS01 (LMG P-21384);
Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603);
Bifidobacterium longum BL04 (DSM23233);
Bifidobacterium longum DLBL07 (DSM 25669);
Bifidobacterium longum DLBL08 (DSM 25670);
Bifidobacterium longum DLBL 10 (DSM 25672);
Bifidobacterium longum DLBL 11 (DSM 25673).
Preferibilmente, detta miscela comprende almeno due ceppi selezionati dal gruppo consistente di Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), Lactobacillus plantarum LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401), Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Lactobacillus gasseri LGS01 (DSM 18299).
In una forma di realizzazione, detta miscela comprende Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), (ex Lactiplantibacillus plantarum) Lactobacillus plantarum LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401), Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Lactobacillus gasseri LGS01(DSM 18299).
La miscela descritta nel presente contesto pu? inoltre comprendere almeno un ingrediente prebiotico o una fibra prebiotica; preferibilmente selezionata dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: inulina, frutto-oligosaccaride (FOS), galattooligosaccaride (GOS), gomma di guar e loro miscele, preferibilmente inulina.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione una composizione che comprende almeno un ceppo di batteri descritto nel presente contesto, o una miscela di ceppi di batteri come descritta nel presente contesto e un additivo e/o eccipiente di grado farmaceutico o alimentare accettabile. Detta composizione pu? essere vantaggiosamente utilizzata in un metodo di trattamento preventivo o di inibizione o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati.
Nel contesto della presente invenzione, per ?composizione? si intende una composizione che pu? essere una composizione farmaceutica (o Live Biotherapeutic Products), una composizione per dispositivo medico (ad esempio Regolamento Dispositivi Medici (UE) 2017/745 (MDR)), un integratore alimentare e/o un alimento a fini medici specialistici (AFMS), o una composizione per uso cosmetico.
Detto almeno un ceppo di batteri pu? essere presente nella miscela M o nella composizione della presente invenzione, rispetto ad una unit? di dosaggio di detta composizione o miscela M della presente invenzione, in una concentrazione compresa nell?intervallo da 10x10<6 >CFU a 10x10<12 >CFU (ad esempio 10x10<7 >CFU o 10x10<8 >CFU o 10x10<9 >CFU o 10x10<10 >CFU), preferibilmente circa da 1x10<9 >CFU a 10x10<9 >CFU, (CFU: Colony Forming Unit).
Quando nella miscela M o composizione della presente invenzione sono compresi pi? di un ceppo di batteri della presente invenzione, detti due, tre, quattro, cinque o sei ceppi di batteri possono essere tra loro in un rapporto espresso in CFU di circa 1:1, o circa 1:1:1, o circa 1:1:1:1, o circa 1:1:1:1:1, o circa 1:1:1:1:1:1 (CFU: Colony Forming Unit).
Al fine di valutare il numero di batteri vivi nelle composizioni o miscele M della presente invenzione, dette composizioni o miscele M possono essere analizzate ad esempio tramite citofluorimetria a flusso, per determinare il valore di AFU, e/o metodo di conteggio in piastra (plate count method), per determinare il valore di CFU.
Le suddette unit? di dosaggio possono essere somministrate al soggetto in stato di bisogno una, due, tre o quattro volte al giorno, preferibilmente due.
Dette composizioni della presente invenzione, comprendente almeno un ceppo di batteri della presente invenzione o comprendente una miscela di ceppi di batteri, secondo una qualsiasi delle forme di realizzazione descritte), possono essere formulate per uso orale (gastroenterico o sublinguale), per inalazione nasale (e.g. spray o gocce), per inalazione orale (e.g. spray, polveri secche per inalazione), o per uso topico (e.g. cutaneo, rettale, vaginale o oftalmico). Preferibilmente, le composizioni o miscele della presente invenzione sono preferibilmente per uso orale.
Detta composizione della presente invenzione pu? essere formulata per uso orale in forma solida, ad esempio, scelta tra: compresse, compresse masticabili, compresse orosolubili, capsule, granuli, scaglie, polvere, polvere o granuli solubili (ad esempio confezionati in bustine), polvere o granuli orosolubili (ad esempio confezionati in stick orosolubili); o, alternativamente, in forma liquida, ad esempio, scelta tra: soluzioni, sospensioni, emulsioni, sciroppi, ad esempio confezionati in flaconcini bevibili, liquido dispensabile in forma di spray; o, alternativamente, in forma semiliquida, ad esempio, scelta tra: soft-gel, gel o crema; preferibilmente la composizione o miscela della presente invenzione ? per uso orale in forma solida, pi? preferibilmente in forma di polvere solubile o idrosolubile (ad esempio in acqua o liquidi a base di acqua).
Detto almeno un additivo e/o eccipiente di grado farmaceutico o alimentare compreso nella composizione dell?invenzione, unitamente alla miscela M comprendente almeno un ceppo di batteri probiotici o loro derivati della presente invenzione ? una sostanza priva di attivit? terapeutica idonea per uso farmaceutico o alimentare scelta tra le sostanze ausiliarie note all?esperto del ramo quali, ad esempio, diluenti, solventi, solubilizzanti, addensanti, edulcoranti, aromatizzanti, coloranti, lubrificanti, tensioattivi, antimicrobici, antiossidanti, conservanti, tamponi per stabilizzare il pH e loro miscele.
PARTE SPERIMENTALE
METODI
I ceppi di batteri secondo la presente invenzione utilizzati nella seguente parte sperimentale esemplificativa dell?invenzione, sono elencati nella tabella 1.
Tutti i ceppi batterici citati nella presente invenzione sono stati depositati in accordo con le previsioni del Trattato di Budapest. Il Depositante (Probiotical SpA) dei ceppi di batteri descritti e/o rivendicati nella presente domanda di brevetto e il titolare (Probiotical SpA), della stessa esprimono, sin da subito, il loro consenso a rendere disponibili tutti i suddetti ceppi per tutta la durata del brevetto.
Tabella 1: Ceppi di Batteri.
Prima dell'uso, i ceppi probiotici sono stati conservati in glicerolo al 20% a -80 ?C.
Sono stati scongelati e coltivati per una notte a 37 ?C in brodo de Man, Rogosa e Sharpe (MRS).
Poich? le specie di Bifidobacterium sono pi? sensibili alla concentrazione di O2 rispetto alle specie di Lactobacillus, per scongelarlo, MRS ? stato arricchito con 1% in volume di una soluzione di cisteina. La mattina dopo, le colture fresche sono state utilizzate per la parte sperimentale descritta nel presente contesto.
L?efficacia nel trattamento delle infezioni delle vie respiratorie ? stata testata con batteri vivi, ma anche con ceppi di batteri, dopo il trattamento di scongelamento e congelamento (estratto cellulare), inoltre ? stato testato il surnatante. Dai risultati si ? visto che non solo i ceppi di batteri vivi, ma anche il surnatante e l'estratto cellulare sono efficaci per il trattamento di infezioni virali delle vie respiratorie.
Preparazione del surnatante e dell'estratto dai ceppi di batteri
Tre o quattro passaggi dopo lo scongelamento, i ceppi di batteri sono stati utilizzati per gli esperimenti. Sono stati contati per citometria a flusso verificando che tutti i ceppi di batteri mostrassero una quantit? di unit? fluorescenti attive (AFU) superiore a 1 x 10<9>/ml.
Per la preparazione del surnatante, 5 ml sono stati prelevati dalla coltura batterica e sono stati sottoposti a centrifugazione per 15 minuti a 4000 rpm. Alla fine della centrifugazione, il surnatante ? stato recuperato e conservato in frigorifero a 4 ?C fino al suo utilizzo.
Per ottenere gli estratti cellulari, a partire da 5 ml di coltura batterica, ? stato effettuato un trattamento di scongelamento e congelamento. Il trattamento termico consisteva in una fase di riscaldamento in microonde, 20 secondi, potenza 700 W, seguita da una fase di congelamento a -80 ?C. La procedura ? stata ripetuta per un totale di quattro volte. Alla fine dell'ultimo ciclo, gli estratti cellulari cos? ottenuti sono stati contati in citometria a flusso, per verificare l?assenza di cellule vitali nei campioni. A questo punto, ogni estratto cellulare ? stato letto sullo spettrofotometro per raggiungere una densit? ottica (OD) vicina a 1 e risospeso in soluzione tampone salina Dulbecco (DPBS) per essere utilizzato.
Saggio di screening degli inibitori
Per valutare l'effetto dei ceppi di batteri secondo la presente invenzione, nel trattamento preventivo di infezioni virali delle vie respiratorie, ? stata valutata la capacit? dei ceppi di batteri elencati in Tabella 1 di inibire il legame di virus appartenenti alla famiglia delle Coronaviridae. Di seguito sono riportati i risultati relativi al virus SARS-CoV-2, ma simili risultati sono stati ottenuti per gli altri virus testati.
Per testare la capacit? di inibire il legame di virus SARS-CoV-2 al recettore umano ? stato utilizzato il "SARS-CoV-2 Inhibitor Screening Assay" della AdipoGen Life Sciences (AG-48B-0001-KI01). Questo test di screening degli inibitori si basa su un E.L.I.S.A. colorimetrico a sandwich. In particolare, questo kit misura il legame del dominio di legame del recettore (RBD) della proteina spike della SARS-CoV-2 al suo recettore umano dell'enzima di conversione dell'angiotensina 2 (ACE2).
L'indagine ? stata effettuata cinque volte e sono state testate tre diverse condizioni (in triplicato): ceppi di batteri vivi, estratti cellulari, e surnatante.
Ogni serie di esperimenti ha ricompreso i seguenti punti sperimentali: controlli negativi (dove si verifica il legame fra proteina spike e ACE2), controlli positivi di inibizione (dove si verifica la capacit? dell?anticorpo anti-ACE2 di prevenire l'interazione tra ACE2 e la RBD della proteina spike utilizza), punti sperimentali in cui si ? verificato che i terreni usati per la crescita batterica non avessero alcuna capacit? inibente fra RBD e ACE2 ed infine i punti sperimentali di verifica dell?efficacia inibente del legame RBD-ACE2 dei ceppi vitali, dei loro surnatanti e dei relativi estratto cellulari.
Preparazione della piastra
La piastra a 96 pozzetti ? stata rivestita aggiungendo 100 ?l/pozzetto di antigene, che in questo caso era RBD della proteina spike della SARS-CoV-2 (SPIKE) (1 ?g/ml). In breve, la SPIKE liofilizzata ? stata ricostituita con 100 ?l di acqua deionizzata per ottenere 0,1 mg/ml; la SPIKE ricostituita ? stata diluita alla concentrazione di lavoro di 1 ?g/ml in DPBS. Poi, la piastra ? stata coperta con una pellicola di plastica e lasciata per una notte a 4 ?C in frigorifero.
Il giorno dopo, il liquido rimanente dai pozzetti rivestiti ? stato rimosso aspirando e capovolgendo la piastra e tamponandola contro carta assorbente pulita. Successivamente, sono stati aggiunti 200 ?l di tampone bloccante (Blocking Buffer) per bloccare la proteina SPIKE sulla piastra e sono stati incubati per 2 ore a temperatura ambiente. Poi, i pozzetti rivestiti sono stati aspirati e lavati tre volte con 300 ?l di Wash Buffer 1X. Dopo l'ultimo lavaggio, ogni residuo di Wash Buffer 1X ? stato rimosso invertendo la piastra e tamponandola contro carta assorbente pulita.
A questo punto, i tre pozzetti corrispondenti al controllo negativo sono stati trattati con 200 ?l di ACE2 biotinilato (0,5 ?g/ml). In breve, l'ACE2 liofilizzato ? stato ricostituito con 100 ?l di acqua deionizzata per ottenere una concentrazione di 0,1 mg/ml; poi ? stato diluito e miscelato con tampone ELISA 1X per ottenere una concentrazione finale di 0,5 ?g/ml. Nel secondo pozzetto di controllo negativo sono stati aggiunti anche 100 ?l di brodo MRS; mentre nel terzo pozzetto di controllo negativo sono stati aggiunti anche 100 ?l di DPBS. D'altra parte, i tre pozzetti corrispondenti al controllo positivo sono stati trattati con 200 ?l di anticorpo anti-ACE2 (umano), mAb (bloccante) (AC384) (INHIB, 1 ?g/ml). INHIB ? un anticorpo in grado di inibire il recettore ACE2 e impedisce la sua interazione con SPIKE e l'enzima perossidasi: in questo modo, nel controllo positivo non dovrebbe verificarsi alcuna reazione enzimatica. Per ottenere la concentrazione finale di 1 ?g/ml, 1 mg/ml di INHIB ? stato diluito con ACE2 (0,5 ?g/ml). Come ? stato fatto per il controllo negativo, nel secondo pozzetto del controllo positivo sono stati aggiunti anche 100 ?l di brodo MRS, mentre nel terzo sono stati inclusi anche 100 ?l di DPBS. I rispettivi pozzetti rimanenti sono stati stimolati con 100 ?l/pozzetto di ceppi di batteri (100x10<6 >AFU), surnatanti ed estratti cellulari secondo la presente invenzione (precedentemente preparati) e sono stati aggiunti 100 ?l/pozzetto di ACE2 biotinilato (0,5 ?g/ml).
Alla fine, la piastra ? stata coperta con una pellicola di plastica e incubata per una notte a 37 ?C, in un'atmosfera umidificata al 5% di CO2.
All'inizio del terzo e ultimo giorno, sono stati eseguiti dei lavaggi aggiungendo 300 ?l di tampone di lavaggio (Wash Buffer) 1X e la procedura ? stata ripetuta tre volte. Dopo l'ultimo lavaggio, ogni residuo di tampone di lavaggio 1X ? stato rimosso invertendo la piastra e tamponandola contro carta assorbente pulita. Dopo aver aggiunto 100 ?l di perossidasi di rafano marcata con streptavidina (HRP), la piastra ? stata coperta con una pellicola di plastica e incubata per 2 ore a temperatura ambiente. HRP ? in grado di legarsi alla biotina di ACE2, grazie al fatto che la streptavidina, a cui ? coniugata, ha 4 siti di legame con alta affinit? per la biotina.
Alla fine dell'incubazione, sono stati ripetuti i tre lavaggi e la rimozione del Wash Buffer 1X come descritto prima.
Poi, sono stati aggiunti 100 ?l/pozzetto di K-Blue Aqueous tetramethylbenzidine (TMB) e incubati a RT per 5 minuti. Il TMB ? il substrato 100% privo di solventi; contiene 3,3',5,5' tetrametilbenzidina e perossido di idrogeno e sviluppa un colore blu profondo in presenza di perossidasi coniugata e marcata.
Infine, per inibire l'attivit? enzimatica della perossidasi sono stati aggiunti 50 ?l/pozzetto di soluzione di stop (H2SO4, 2M). L'aggiunta di acido solforico non solo inibisce lo sviluppo del colore, ma converte anche il prodotto di ossidazione blu del TMB in un derivato giallo, che ha un'assorbenza molare significativamente maggiore a 450 nm. L'assorbanza di questa soluzione colorata ? stata quantificata dallo spettrofotometro (?= 450 nm).
Analisi statistica
I risultati sono stati espressi come media ? deviazione standard della media di almeno 3 diversi esperimenti indipendenti. L'analisi statistica ? stata eseguita utilizzando il test T di Student. I valori di p < 0,05 sono stati considerati significativi.
RISULTATI
I ceppi di batteri testati modulano il legame di RBD al recettore umano ACE2.
Come precedentemente riportato, al fine di identificare e caratterizzare l'effetto dei ceppi di batteri sull'inibizione del legame di RBD delle proteine spike di SARS-CoV-2 al recettore umano ACE2, ? stato utilizzato il "SARS-CoV-2 Inhibitor Screening Assay". Sono state testate tre diverse condizioni: ceppi di batteri probiotici (vivi), il loro surnatante, normalizzato in base al numero di cellule, e gli estratti cellulari.
La piastra ? stata rivestita con il dominio RBD della proteina spike. I pozzetti di controllo negativo sono stati trattati con ACE2 che pu? legarsi al RBD; invece, i pozzetti di controllo positivo sono stati trattati con ACE2 e anticorpo monoclonale umano anti-ACE2 per misurare la capacit? dell'anticorpo anti-ACE2 di impedire l'interazione tra ACE2 e il RBD. I pozzetti rimanenti sono stati trattati con ACE2 e i di diversi ceppi di batteri.
I risultati finali sono espressi come percentuale di inibizione del legame tra ACE2 e RBD, rispetto al controllo negativo (-).
Per il controllo positivo, ? stata ottenuta una percentuale di inibizione del 51,73 ? 11,28% rispetto allo 0% del controllo negativo.
? interessante notare che tutti i ceppi di batteri testati hanno mostrato la capacit? di inibire il legame tra ACE2 e RBD in modo diverso, come mostrato nella tabella 2.
Tabella 2: % di inibizione dei ceppi probiotici, surnatanti ed estratti cellulari vs -. - controllo negativo; controllo positivo.
L?anticorpo monoclonale umano utilizzato come controllo positivo ? disponibile commercialmente come Anti-ACE2 (human)(SARS Receptor, Angiotensin-convering Enzyme 2, ACEH; Metalloprotease MPROT15; SARS-Cov-2 Receptor), mAb (AC384), ed ? stato acquistato presso Adipogen International (codice prodotto AG-20A-0037).
Dai risultati sopra riportati si evidenzia come tutti i ceppi di batteri testati risultino efficaci. In particolare, ottimi risultati sono stati ottenuti per i ceppi di batteri LCR01 e LCR04, LF15, LP01 e LP02, LS03 e BB10. Questi valori sono molto simili al valore ottenuto per il controllo positivo, dimostrando che questi ceppi di batteri sono in grado di inibire il legame tra ACE2 e la RBD della proteina spike.
Come mostrato nella tabella 2, altrettanto efficaci sono i ceppi di batteri LCR01, LCR04, LGS01, LP01, LP02, LP09 e LP14, LS03 e BL03.
Analizzando i risultati, ? possibile notare che anche molti dei surnatanti, mostrano una capacit? superiore al 70% per contrastare il legame tra il recettore ACE2 e RBD (Tabella 2).
? stato dimostrato l'effetto dei ceppi di batteri secondo la presente invenzione, dei loro surnatanti e degli estratti cellulari sull'inibizione del legame del dominio di legame del recettore (RBD) delle proteine spike della SARS-CoV-2 al recettore umano ACE2, particolarmente rilevante per l'ingresso del virus nella cellula ospite.
Analizzando i risultati, ma senza voler esser legati da specifiche teorie scientifiche, si pu? ipotizzare che questa attivit? inibitoria potrebbe essere dovuta al rilascio di alcuni prodotti metabolici dei probiotici che possono inibire il legame del RBD al recettore ACE2.
Da quanto sopra dimostrato, ? possibile concludere che i ceppi di batteri descritti nel presente contesto sono una valida soluzione per il trattamento delle infezioni virali delle vie aeree, in particolare per il trattamento dei i sintomi da infezione virale dovuta al COVID-19. Questo tipo di terapia pu? essere utilizzata da sola o in combinazione con le terapie di recente sviluppo o anche a sostegno del piano di vaccinazione.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Un ceppo di batteri per uso in un metodo di trattamento preventivo o di inibizione, o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, in cui detto ceppo di batteri ? scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di:
(i) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus brevis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus brevis LBR01 (DSM 23034);
(ii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus crispatus, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), e loro miscele;
(iii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF10 (DSM19187), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), e loro miscele;
(iv) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus gasseri, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus gasseri LGS01(DSM 18299);
(v) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401) e loro miscele;
(vi) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE02 (DSM 23878), Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE03 (DSM 23879), Limosilactobacillus reuteri (ex Lactobacillus reuteri) LRE11 (DSM 33827), e loro miscele;
(vii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus salivarius sub. salivarius, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776);
(viii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifodobacterium adolescentis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifodobacterium adolescentis BA02 (EI-15) (DSM 18351), e loro miscele;
(ix) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium bifidum in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium bifidum BB01 (DSM 22892), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), e loro miscele;
(x) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium breve, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium breve BR03 (DSM 16604), Bifidobacterium breve B632 (DSM 24706), e loro miscele;
(xi) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium infantis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium infantis BI02 (DSM 24687);
(xii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium lactis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium lactis BS01 (LMG P-21384);
(xiii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium longum, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Bifidobacterium longum BL04 (DSM23233), Bifidobacterium longum DLBL07 (DSM 25669), Bifidobacterium longum DLBL08 (DSM 25670), Bifidobacterium longum DLBL 10 (DSM 25672), Bifidobacterium longum DLBL 11 (DSM 25673), e loro miscele.
2. Il ceppo di batteri per uso secondo la rivendicazione 1, in cui detto ceppo di batteri ? vivo o morto o tindalizzato, preferibilmente ? un ceppo di batteri vitale probiotico o, alternativamente, ? un estratto cellulare o un surnatante di detto ceppo di batteri vitale.
3. Il ceppo di batteri per uso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-2, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di:
(i) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus brevis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus brevis LBR01 (DSM 23034);
(ii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus crispatus, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), e loro miscele;
(iii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF10 (DSM19187), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), e loro miscele;
(iv) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus gasseri, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus gasseri LGS01(DSM 18299);
(v) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum), in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Lactobacillus plantarum LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401) e loro miscele;
(vii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Lactobacillus salivarius sub. salivarius, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di un ceppo di batteri identificato come Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776);
(ix) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium bifidum in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium bifidum BB01 (DSM 22892), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), e loro miscele;
(xii) un ceppo di batteri appartenente alla specie Bifidobacterium lactis, in cui detto ceppo di batteri ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di Bifidobacterium lactis BS01 (LMG P-21384);
e loro miscele.
4. Il ceppo di batteri per uso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui detto ceppo di batteri ? in forma di ceppo vitale/probiotico ed ?, preferibilmente, scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), e loro miscele.
5. Un surnatante ottenibile da un ceppo di batteri secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, preferibilmente, in cui detto surnatante ? ottenibile da un ceppo di batteri scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di: Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401), Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Lactobacillus gasseri LGS01 (DSM 18299), e loro miscele.
6. Il ceppo di batteri per uso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto ceppo di batteri ? per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, o di riduzione, di una infezione virale dell?apparato respiratorio da un coronavirus, preferibilmente virus SARS-CoV-2, in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati.
7. Una miscela per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, o di riduzione di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto avente bisogno, e di patologie o sintomi ad essa associati, detta miscela comprendente almeno due ceppi, preferibilmente almeno tre ceppi, in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
8. La miscela per uso secondo la rivendicazione 7, in cui detta miscela comprende Lactobacillus crispatus LCR01 (DSM 24619), Lactobacillus crispatus LCR04 (DSM 33487), Limosilactobacillus fermentum (ex Lactobacillus fermentum) LF15 (DSM 26955), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP01 (LMG P-21021), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP02 (LMG P-21020), Lactobacillus salivarius sub. salivarius LS03 (DSM 22776), Bifidobacterium bifidum BB10 (DSM 33678), Lactobacillus plantarum LP09 (DSM 25710), Lactiplantibacillus plantarum (ex Lactobacillus plantarum) LP14 (DSM 33401), Bifidobacterium longum BL03 (DSM 16603), Lactobacillus gasseri LGS01 (DSM 18299), e loro miscele.
9. La miscela per uso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7-8, in cui in cui detta miscela comprende inoltre almeno un ingrediente prebiotico, o fibra prebiotica; preferibilmente detto almeno un ingrediente prebiotico, o fibra prebiotica ? selezionato dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di inulina, frutto-oligosaccaride (FOS), galattooligosaccaride (GOS), gomma di guar e loro miscele, preferibilmente inulina.
10. Una composizione per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, di una infezione virale dell?apparato respiratorio in un soggetto, e di patologie o sintomi ad essa associati, comprendente:
- un ceppo di batteri in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni 1-6, o una miscela di ceppi secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 7-9; e
- un additivo o eccipiente di grado alimentare o farmaceuticamente accettabile, preferibilmente detta composizione ? per uso in un metodo di trattamento preventivo, o di inibizione, o curativo di una infezione virale dell?apparato respiratorio da un coronavirus, preferibilmente virus SARS-CoV-2, in un soggetto, e di patologie o sintomi ad essa associati.
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