IT202100015203A1 - Accordatore con possibilità di recupero del gioco eventualmente presente tra la vite evolvente e la ruota dentata ingranante la stessa - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Descrizione dell?INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
?Accordatore con possibilit? di recupero del gioco eventualmente presente tra la vite evolvente e la ruota dentata ingranante la stessa?
Campo di applicazione dell?invenzione
La presente invenzione trova applicazione nel settore degli strumenti musicali a corda (detti anche ?cordofoni?) a pizzico, come ad esempio le chitarre. Pi? precisamente, la presente invenzione si riferisce agli strumenti musicali della suddetta tipologia includenti, per ciascuna corda, un ?accordatore? (noto anche come ?tuning machine?). Con riferimento, a titolo esemplificativo, ad una chitarra classica, gli accordatori sono collocati in corrispondenza della porzione terminale del manico (comunemente denominata ?paletta?) opposta alla cassa armonica, e comprendono una ruota dentata cilindrica elicoidale ingranante una vite a evolvente (detta anche ?vite senza fine?).
La presente invenzione concerne, in particolare, un accordatore integrante un sistema per il recupero (inteso come ?eliminazione?) del gioco eventualmente ed indesideratamente presente tra i due organi dentati sopra citati. Per inciso e a scanso di equivoci, per ?gioco? nell?accoppiamento tra la ruota dentata cilindrica elicoidale e la vite evolvente di un accordatore si intende uno spazio compreso tra due superfici contrapposte rispettivamente dei due suddetti organi dentati le quali, di converso, dovrebbero essere a contatto. Detto gioco pu? essere causato, a titolo esemplificativo, da un mancato rispetto delle tolleranze nella produzione degli organi dentati oppure pu? formarsi per usura conseguentemente all'impiego dell'accordatore.
Rassegna dell?arte nota
La presenza di gioco tra la ruota dentata cilindrica elicoidale e la vite evolvente di un accordatore costituisce un problema per un musicista durante l?utilizzo del proprio strumento a corda poich? detto gioco compromette l?accordatura dello strumento.
Per eliminare il gioco il musicista ? costretto a ruotare, tramite una cosiddetta ?chiavetta?, la vite a evolvente dell?accordatore che presenta detto gioco. Questa operazione, per?, pu? compromettere ulteriormente l?accordatura dello strumento.
Scopi dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? quello di superare gli inconvenienti suddetti indicando un accordatore in cui il gioco eventualmente presente tra la ruota dentata cilindrica elicoidale e la vite evolvente sia recuperabile senza dover far ruotare la vite a evolvente attorno al proprio asse.
Sommario e vantaggi dell?invenzione
Oggetto della presente invenzione ? un accordatore per la messa in trazione di una corda di uno strumento musicale cordofono a pizzico,
detto accordatore comprendendo:
? una prima struttura di supporto (comunemente denominata ?piattina?) connettibile ad un manico di detto strumento musicale,
detta prima struttura di supporto includendo un primo foro passante;
? una vite a evolvente;
? una seconda struttura di supporto connessa a detta prima struttura di supporto,
detta vite a evolvente essendo connessa a detta seconda struttura di supporto in modo da essere vincolata a ruotare, rispetto a detta seconda struttura di supporto, attorno ad un primo asse coincidente con un asse longitudinale di detta vite a evolvente;
? un?impugnatura (comunemente denominata ?chiavetta?) solidalmente connessa a detta vite a evolvente,
detta impugnatura essendo afferrabile da una persona per mettere in rotazione detta vite a evolvente attorno a detto primo asse;
? una boccola flangiata e filettata esternamente,
ossia una boccola includente:
? una parete laterale tubolare filettata esternamente ed estendentesi da una prima estremit? ad una seconda estremit? opposta a detta prima estremit?;
? una prima cavit? delimitata da detta parete laterale tubolare;
? una prima apertura di accesso a detta cavit?,
detta prima apertura essendo in corrispondenza di detta prima estremit?; ? una seconda apertura di accesso a detta cavit?,
detta seconda apertura essendo opposta a detta prima apertura ed essendo in corrispondenza di detta seconda estremit?;
? una flangia comprendente un secondo foro passante,
detta flangia essendo connessa a detta parete laterale tubolare in corrispondenza di detta prima estremit? in modo tale per cui detto secondo foro sia comunicante con detta prima apertura cosicch? detta prima cavit? sia accessibile anche da detto secondo foro,
detta parete laterale tubolare avendo una lunghezza (intesa come distanza tra dette prima e seconda estremit? della stessa) superiore alla profondit? di detto primo foro ed attraversando detta prima struttura di supporto in corrispondenza di detto primo foro, cos? da essere parzialmente alloggiata in quest?ultimo,
detta flangia essendo di dimensioni tali da e/o avendo una forma tale da non poter penetrare in detto primo foro,
detta flangia essendo in battuta contro detta prima struttura di supporto cosicch?:
? detta flangia e detta seconda estremit? giacciano da parti opposte rispetto a detta prima struttura di supporto
e
? detta parete laterale tubolare sporga, per un proprio tratto, da detta prima struttura di supporto dalla parte opposta rispetto a detta flangia,
detta flangia e detta seconda struttura di supporto, unitamente a detta vite a evolvente, giacendo dalla medesima parte rispetto a detta prima struttura di supporto;
? un primo elemento di serraggio, preferibilmente un ?dado?, includente una seconda cavit? filettata ed in corrispondenza della quale detto primo elemento di serraggio ? avvitabile reversibilmente su detta parete laterale tubolare a partire da detta seconda estremit?,
detto primo elemento di serraggio essendo avvitato reversibilmente su detta parete laterale tubolare in corrispondenza di detto tratto della stessa sporgente da detta prima struttura di supporto, in modo da essere in battuta contro detta prima struttura di supporto, cos? da determinare un serraggio di detta prima struttura di supporto tra detta flangia e detto primo elemento di serraggio,
detta parete laterale tubolare avendo una lunghezza tale per cui una porzione di detto tratto di detta parete laterale tubolare sporgente da detta prima struttura di supporto sporga oltre detto primo elemento di serraggio. La parete laterale tubolare della boccola ha cio? una lunghezza superiore alla somma tra la profondit? del primo foro e la profondit? della seconda cavit? (ossia lo spessore del primo elemento di serraggio),
detto serraggio di detta prima struttura di supporto tra detta flangia e detto primo elemento di serraggio connettendo solidalmente detta boccola a detta prima struttura di supporto.
Per inciso, asserendo che il primo elemento di serraggio ? avvitabile reversibilmente sulla parete laterale tubolare della boccola si intende che detto elemento ? avvitabile su detta parete e svitabile da quest?ultima un numero indefinito di volte. Analogamente, asserendo che l?elemento di serraggio ? avvitato reversibilmente sulla parete laterale tubolare della boccola si intende che detto elemento ? svitabile da detta parete e riavvitabile su quest?ultima un numero indefinito di volte;
? una ruota dentata cilindrica elicoidale;
? un gambo includente una prima estremit? ed una seconda estremit? opposta a detta prima estremit? dello stesso,
detto gambo essendo connesso solidalmente a detta ruota dentata in corrispondenza della propria prima estremit? in modo tale per cui un asse longitudinale di detto gambo coincida con un asse di rotazione di detta ruota dentata (ossia un asse ortogonale a quest?ultima e passante per il centro della stessa se detta ruota venisse schematizzata con un cerchio),
detto gambo avendo una lunghezza (intesa come distanza tra dette prima e seconda estremit? dello stesso) superiore a quella di detta parete laterale tubolare ed attraversando detta boccola in corrispondenza di detto secondo foro (di detta flangia) e di detta prima cavit?, cos? da essere parzialmente alloggiato in detta prima cavit?,
detta ruota dentata essendo di dimensioni tali da e/o avendo una forma tale da non poter penetrare in detto secondo foro, e preferibilmente n? in detta prima cavit?,
detta ruota dentata essendo in battuta contro detta flangia (direttamente o, preferibilmente, con l?interposizione di una rondella preferibilmente metallica) cosicch?:
? detta ruota dentata e detta seconda estremit? di detto gambo giacciano da parti opposte rispetto a detta prima struttura di supporto
e
? detto gambo sporga per un proprio tratto da detta seconda estremit? di detta parete laterale tubolare (ossia dalla parte opposta rispetto a detta flangia),
detto gambo essendo alloggiato in detta prima cavit? in modo da essere vincolato ruotare, rispetto a detta boccola, attorno ad un secondo asse coincidente con detto asse longitudinale di detto gambo (e conseguentemente con detto asse di rotazione di detta ruota dentata) ed ortogonale a detto primo asse;
? un secondo elemento di serraggio, preferibilmente un ?rullo?, includente una terza cavit? ove detto tratto di detto gambo sporgente da detta boccola ? alloggiato almeno parzialmente,
detto secondo elemento di serraggio essendo connesso solidalmente, e preferibilmente reversibilmente (ad esempio per il tramite di una spina), a detto gambo in modo da essere in battuta contro detta boccola (direttamente o, preferibilmente, con l?interposizione di una rondella preferibilmente metallica) in corrispondenza di detta seconda estremit? di detta parete laterale tubolare, cos? da impedire alcuna traslazione tra detto gambo, unitamente a detta ruota dentata, e detta boccola,
detta vite a evolvente e detta ruota dentata essendo connesse a detta prima struttura di supporto rispettivamente per il tramite di detta seconda struttura di supporto e di detta boccola, in modo tale per cui detta vite a evolvente ingrani detta ruota dentata cosicch? una rotazione di detta vite a evolvente attorno a detto primo asse determini una rotazione di detta ruota dentata, unitamente a detto gambo e a detto secondo elemento di serraggio, attorno a detto secondo asse,
detta corda essendo connettibile preferibilmente reversibilmente a detto secondo elemento di serraggio cosicch?, quando detta corda ? connessa a detto secondo elemento di serraggio, una rotazione di detto secondo elemento di serraggio attorno a detto secondo asse possa mettere in trazione detta corda.
Per inciso, asserendo che il secondo elemento di serraggio ? connesso reversibilmente al gambo si intende che detto elemento ? disconnettibile dal gambo e riconnettibile a quest?ultimo un numero indefinito di volte.
Analogamente, asserendo che una corda ? connettibile reversibilmente al secondo elemento di serraggio si intende che detta corda ? connettibile a detto elemento di serraggio e disconnettibile da quest?ultimo un numero indefinito di volte,
in cui, secondo l?invenzione, detta seconda struttura di supporto comprende un terzo foro passante,
detta seconda struttura di supporto essendo sovrapposta a detta prima struttura di supporto in modo tale per cui detto terzo foro sia comunicante con detto primo foro cosicch? detto primo foro (di detta prima struttura di supporto) e detta seconda cavit? (di detto primo elemento di serraggio) siano accessibili da detto terzo foro (di detta seconda struttura di supporto),
detto terzo foro avendo un?ampiezza tale per cui e/o una conformazione tale per cui detta seconda struttura di supporto sia attraversabile, in corrispondenza di detto terzo foro, da detta parete laterale tubolare ma non da detta flangia, detta parete laterale tubolare avendo una lunghezza superiore alla somma tra la profondit? di detto primo foro, la profondit? di detto terzo foro e la profondit? di detta seconda cavit? (ossia lo spessore del primo elemento di serraggio, detta parete laterale tubolare attraversando non solo detta prima struttura di supporto in corrispondenza di detto primo foro, ma anche detta seconda struttura di supporto in corrispondenza di detto terzo foro, cos? da essere parzialmente alloggiata anche in detto terzo foro,
detta flangia essendo in battuta contro detta prima struttura di supporto con l?interposizione di detta seconda struttura di supporto (ossia quest?ultima ? parzialmente interposta tra detta flangia e detta prima struttura di supporto) cosicch?:
? detta flangia e detta seconda estremit? di detta boccola giacciano da parti opposte non solo rispetto a detta prima struttura di supporto ma anche rispetto a detta seconda struttura di supporto
e
? il fatto che detto primo elemento di serraggio sia avvitato reversibilmente su detta parete laterale tubolare in modo da essere in battuta contro detta prima struttura di supporto determini un serraggio di detta seconda struttura di supporto tra detta flangia e detta prima struttura di supporto,
detto serraggio di detta seconda struttura di supporto tra detta flangia e detta prima struttura di supporto connettendo solidalmente detta seconda struttura di supporto a detta prima struttura di supporto,
detto accordatore comprendendo mezzi di guida lineare vincolanti detta seconda struttura di supporto, unitamente a detta vite a evolvente, a traslare rispetto a detta prima struttura di supporto in modo tale per cui detta vite a evolvente trasli in avvicinamento a, o in allontanamento da, detta ruota dentata ortogonalmente a detti primo e secondo asse, cosicch?, ogniqualvolta un gioco ? indesideratamente presente tra detta vite a evolvente e detta ruota dentata:
? a seguito di uno svitamento di detto primo elemento di serraggio da detta parete laterale tubolare, cos? da allentare detto serraggio di dette seconda struttura di supporto tra detta flangia e detta prima struttura di supporto, detta vite a evolvente sia traslabile in avvicinamento a detta ruota dentata, secondo (cio? ?cos? come imposto da?) detti mezzi di guida, in modo da eliminare detto gioco,
e
? dopo un?eliminazione di detto gioco, detta seconda struttura di supporto sia riconnettibile solidalmente a detta prima struttura di supporto riavvitando detto primo elemento di serraggio su detta parete laterale tubolare in modo tale per cui detto primo elemento di serraggio torni ad essere in battuta contro detta prima struttura di supporto rideterminando detto serraggio di detta seconda struttura di supporto tra detta flangia e detta prima struttura di supporto,
detto terzo foro avendo un?ampiezza tale da e/o una conformazione tale da essere comunicante con detto primo foro a prescindere dalla posizione di detta seconda struttura di supporto rispetto a detta prima struttura di supporto secondo detti mezzi di guida. La seconda struttura di supporto ? cio? traslabile rispetto alla prima struttura di supporto, secondo i mezzi di guida, pur essendo attraversata dalla boccola.
Per inciso, il primo elemento di serraggio ? svitabile dalla parete laterale tubolare della boccola fino ad andare in battuta contro il secondo elemento di serraggio. Il primo elemento di serraggio ? cio? svitabile dalla parete laterale tubolare della boccola senza dover rimuovere il secondo elemento di serraggio dal gambo grazie al fatto che il secondo elemento di serraggio ? in battuta contro la boccola e quest?ultima ha una lunghezza superiore alla somma tra la profondit? del primo foro, la profondit? del terzo foro e la profondit? della seconda cavit?, cos? da sporgere oltre il primo elemento di serraggio.
Alla luce di quanto detto, al fine di consentire un recupero del gioco eventualmente ed indesideratamente presente tra la vite a evolvente e la ruota dentata, la seconda struttura di supporto ? connessa s? solidalmente, ma anche reversibilmente, alla prima struttura di supporto. La seconda struttura di supporto ? cio? movibile, secondo i mezzi di guida, rispetto alla prima struttura di supporto e riconnettibile solidalmente a quest?ultima un numero indefinito di volte.
Alla luce delle caratteristiche sopra elencate, l?accordatore oggetto d?invenzione consente di eliminare il gioco eventualmente presente tra la ruota dentata cilindrica elicoidale e la vite evolvente senza dover far ruotare quest?ultima, bens? avvicinando la vite a evolvente alla ruota dentata.
Altre caratteristiche innovative della presente invenzione sono illustrate nella descrizione che segue e richiamate nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell?invenzione, detti mezzi di guida comprendono una prima sede realizzata in detta prima struttura di supporto ed ove detta seconda struttura di supporto ? alloggiata almeno in corrispondenza di una propria porzione,
detta prima sede e detta porzione di detta seconda struttura di supporto alloggiata in detta prima sede essendo conformate in modo tale per cui detta seconda struttura di supporto, unitamente a detta vite a evolvente, per effetto di detto alloggiamento almeno parziale in detta prima sede, sia vincolata a traslare rispetto a detta prima struttura di supporto in modo tale per cui detta vite a evolvente trasli in avvicinamento a, o in allontanamento da, detta ruota dentata ortogonalmente a detti primo e secondo asse.
Secondo questo aspetto dell?invenzione, i mezzi di guida sono ?integrati? nella prima struttura di supporto (ossia non sono un componente ?estraneo? all?accordatore).
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, detto primo foro essendo realizzato in detta prima struttura di supporto in corrispondenza detta prima sede,
detto terzo foro essendo realizzato in detta seconda struttura di supporto in corrispondenza di detta porzione di quest?ultima alloggiata in detta prima sede. Secondo un altro aspetto dell?invenzione, detti mezzi di guida comprendono una seconda sede realizzata in detta seconda struttura di supporto ed ove detta flangia ? alloggiata almeno in corrispondenza di una propria porzione, detta seconda sede e detta porzione di detta flangia alloggiata in detta seconda sede essendo conformate in modo tale per cui detta seconda struttura di supporto, unitamente a detta vite a evolvente, per effetto di detto alloggiamento almeno parziale di detta flangia in detta seconda sede, sia vincolata a traslare rispetto a detta prima struttura di supporto in modo tale per cui detta vite a evolvente trasli in avvicinamento a, o in allontanamento da, detta ruota dentata ortogonalmente a detti primo e secondo asse.
Secondo questo aspetto dell?invenzione, i mezzi di guida sono ?integrati? nella seconda struttura di supporto (ossia non sono un componente ?estraneo? all?accordatore).
A scanso di equivoci, la suddetta seconda sede pu? essere realizzata sia in alternativa, che in aggiunta alla suddetta prima sede (come mezzi di guida della seconda struttura di supporto rispetto alla prima struttura di supporto).
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, detto primo foro ? conformato in modo tale da consentire una traslazione a detta boccola esclusivamente parallelamente a detto secondo asse.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, l?accordatore comprende mezzi elastici almeno parzialmente interposti tra dette prima e seconda struttura di supporto in modo da esercitare una forza tendente a far traslare detta seconda struttura di supporto, secondo detti mezzi di guida, rispetto a detta prima struttura di supporto avvicinando detta vite a evolvente a detta ruota dentata.
Vantaggiosamente, secondo questo aspetto dell?invenzione, ogniqualvolta si ha la necessit? di rimuovere un gioco tra la vite a evolvente e la ruota dentata, dopo aver allentato il serraggio della seconda struttura di supporto tra la flangia e la prima struttura di supporto, la vite a evolvente tende ?spontaneamente? ad avvicinarsi alla ruota dentata per l?azione dei mezzi elastici (comprendenti, ad esempio, una molla elicoidale che lavora in trazione o in compressione).
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, l?accordatore comprende un attuatore lineare solidalmente connesso a dette prima e seconda struttura di supporto in modo da esercitare una forza tendente a far traslare detta seconda struttura di supporto, secondo detti mezzi di guida, rispetto a detta prima struttura di supporto avvicinando detta vite a evolvente a detta ruota dentata,
detto attuatore essendo azionabile da un utilizzatore di detto accordatore.
Vantaggiosamente, secondo questo aspetto dell?invenzione (alternativo o in aggiunta al precedente aspetto), ogniqualvolta si ha la necessit? di rimuovere un gioco tra la vite a evolvente e la ruota dentata, dopo aver allentato il serraggio della seconda struttura di supporto tra la flangia e la prima struttura di supporto, la vite a evolvente ? avvicinabile alla ruota dentata azionando l?attuatore lineare (comprendente, ad esempio, una vite ed una slitta accoppiata alla stessa).
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di esempi di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui:
? la figura 1 mostra, in vista prospettica schematica, un accordatore secondo la presente invenzione;
? la figura 2 mostra l?accordatore di figura 1 parzialmente in esploso.
Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell?invenzione
Nel seguito della presente descrizione una figura potr? essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
Le figure 1 e 2 mostrano un accordatore 1, oggetto d?invenzione, per la messa in trazione di una corda 2 di uno strumento musicale del tipo ?cordofono a pizzico?.
L?accordatore 1 comprende una piccola lastra 3 fungente da struttura di supporto e comunemente denominata ?piattina?. Quest?ultima, precedentemente identificata con l?espressione ?prima struttura di supporto?, ? connettibile al manico dello strumento musicale di cui fa parte la corda 2, in corrispondenza di una porzione terminale di detto manico comunemente denominata ?paletta?. Come ? possibile notare in figura 2, la piattina 3 comprende un foro passante 4 preferibilmente circolare e preferibilmente realizzato in posizione pressoch? centrale. Il foro 4 ? stato precedentemente identificato come ?primo foro?.
L?accordatore 1 comprende inoltre una vite a evolvente 5 interposta tra due spalle 6 tramite le quali la vite 5 ? connessa ad una seconda piccola lastra 7, anch?essa fungente da struttura di supporto e a sua volta connessa alla lastra 3 preferibilmente parallelamente a quest?ultima. La lastra 7 ? stata precedentemente identificata con l?espressione ?seconda struttura di supporto?. Le spalle 6 sono preferibilmente reciprocamente parallele ed ortogonali alla lastra 7. La vite 5 ? connessa, tramite le spalle 6, alla lastra 7 in modo da essere vincolata a ruotare, rispetto a quest?ultima, attorno ad un primo asse coincidente con l?asse longitudinale della vite 5. Detto primo asse ? preferibilmente parallelo alla lastra 7 (e pertanto anche alla piattina 3) e pi? preferibilmente ortogonale alle spalle 6. La vite 5 ? connessa, tramite un albero 8 preferibilmente coassiale alla stessa ed ?uscente? da una delle spalle 6, ad un?impugnatura 9 comunemente denominata ?chiavetta?. Quest?ultima ? solidalmente connessa, tramite l?albero 8, alla vite 5 ed ? afferrabile da una persona per mettere in rotazione la vite 5 attorno al suddetto primo asse. A scanso di equivoci, l?albero 8, attraversando una delle spalle 6, ? connesso alla vite 5 in corrispondenza di una propria prima estremit?, ed ? connesso alla chiavetta 9 in corrispondenza di una propria seconda estremit? opposta alla prima estremit? dello stesso.
Come ? possibile notare in figura 2, la lastra 7 comprende un foro passante 10 precedentemente identificato come ?terzo foro?. Il foro 10 ? preferibilmente realizzato in corrispondenza di una porzione della lastra 7 antistante la vite 5, ed ? preferibilmente in posizione centrale rispetto a quest?ultima. La lastra 7 ? sovrapposta alla piattina 3 in modo tale per cui il foro 10 sia comunicante con il foro 4. Il foro 10 ? preferibilmente di forma allungata ed ? delimitato da un bordo preferibilmente sostanzialmente conformato come il perimetro di una figura geometrica piana composta da un rettangolo e da due semicerchi ciascuno dei quali avente il diametro congruente con un lato corto del rettangolo, e rispettivamente combacianti con i lati corti di detto rettangolo in corrispondenza del proprio lato corrispondente al diametro. Preferibilmente, il diametro dei due suddetti semicerchi ? sostanzialmente uguale al diametro del foro 4.
Nuovamente come ? possibile notare in figura 2, la piattina 3 comprende preferibilmente una cavit? 11 precedentemente identificata con l?espressione ?prima sede? ed ove la lastra 7 ? alloggiata almeno parzialmente. Pi? precisamente, la lastra 7 ? alloggiata nella cavit? 11 preferibilmente almeno in corrispondenza della suddetta porzione di lastra 7 antistante la vite 5 ed ove ? realizzato il foro 10. Pi? preferibilmente, la lastra 7 ? completamente alloggiata nella cavit? 11. ? preferibilmente in corrispondenza della cavit? 11 che il foro 4 ? realizzato nella piattina 3. La cavit? 11 ? preferibilmente delimitata da una pluralit? di pareti laterali che si innalzano preferibilmente ortogonalmente da un fondo. Almeno due di dette pareti laterali, contrassegnate con il numero di riferimento 12, sono preferibilmente reciprocamente contrapposte e parallele. Pi? preferibilmente, altre due di dette pareti laterali, contrassegnate con il numero di riferimento 13, sono reciprocamente contrapposte e parallele sia l?una all?altra che alle pareti 12. Il foro 4 ? preferibilmente interposto tra le pareti 13. Le pareti 12 sono, pertanto, preferibilmente in posizione arretrata rispetto al foro 4.
Analogamente alla cavit? 11, la lastra 7 comprende preferibilmente (ossia ? preferibilmente delimitata da) una pluralit? di pareti laterali. Almeno due di dette pareti laterali della lastra 7, contrassegnate con il numero di riferimento 14, sono preferibilmente reciprocamente opposte e parallele. Pi? preferibilmente, altre due di dette pareti laterali della lastra 7, contrassegnate con il numero di riferimento 15, sono reciprocamente opposte e parallele sia l?una all?altra che alle pareti 14. Le pareti 14 e 15 sono ortogonali al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5).
La lastra 7 ? alloggiata nella cavit? 11 in modo tale per cui le pareti 14 siano rispettivamente contrapposte a ed a contatto con le pareti 11, e le pareti 15 siano rispettivamente contrapposte a ed a contatto con le pareti 12. Le pareti 12, 13, 14 e 15 sono pertanto reciprocamente parallele. Anche le pareti 12 e 13 sono inoltre ortogonali al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5). La cavit? 11 ? pi? estesa della lastra 7 e pi? precisamente ciascuna delle pareti 12 e 13 ? pi? lunga della parete 14 o 15 cui ? contrapposta ed a contatto. In particolare, la lastra 7 e la cavit? 11 sono conformate in modo tale per cui la lastra 7, per effetto di detto alloggiamento almeno parziale nella cavit? 11, sia vincolata a traslare, rispetto alla piattina 3, parallelamente alle pareti 12, 13, 14 e 15, e pertanto ortogonalmente al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5). La cavit? 11 funge pertanto, nei confronti della lastra 7, non solo da sede di alloggiamento almeno parziale, ma anche da guida lineare rispetto alla piattina 3.
Il foro 10 ? comunicante con il foro 4 a prescindere dalla ?traslabilit?? della lastra 7 nella cavit? 11, ossia a prescindere dalla posizione occupata dalla lastra 7 nella cavit? 11 cos? come imposta dalle pareti 12, 13, 14 e 15. Preferibilmente, quando la lastra 7 ? in corrispondenza dell?uno o dell?altro dei finecorsa, l?uno o l?altro tratto di bordo di delimitazione del foro 10 corrispondente ad una semicirconferenza (alla luce della conformazione preferibile e precedentemente descritta del bordo del foro 10) ? preferibilmente sovrapposto ad un tratto di bordo di delimitazione del foro 4 anch?esso corrispondente ad una semicirconferenza. Preferibilmente, i tratti di bordo di delimitazione del foro 10 rispettivamente corrispondenti ai lati lunghi del precedentemente citato rettangolo sono paralleli alle pareti 14 e 15.
L?accordatore 1 comprende una boccola 16 flangiata e filettata esternamente. La boccola 16 include una parete laterale cilindrica tubolare 17 filettata esternamente ed estendentesi da una prima estremit? 18 ad una seconda estremit? 19 opposta all?estremit? 18. La parete 17 delimita una cavit? 20 accessibile attraverso una prima apertura in corrispondenza dell?estremit? 18 ed una seconda apertura in corrispondenza dell?estremit? 19. Dette prima e seconda apertura, al pari delle estremit? 18 e 19, sono opposte l?una all?altra. La cavit? 20 ? stata precedentemente identificata con l?espressione ?prima cavit??. La boccola 16 comprende una flangia 21 includente un foro passante 22 preferibilmente circolare e precedentemente identificato con l?espressione ?secondo foro?. La flangia 21 ? connessa alla parete 17 preferibilmente ortogonalmente a quest?ultima ed in corrispondenza dell?estremit? 18 in modo tale per cui il foro 22 sia comunicante con la suddetta prima apertura, cosicch? la cavit? 20 sia accessibile dal foro 22.
La parete 17 ha una lunghezza (intesa come distanza tra le estremit? 18 e 19) superiore alla somma tra la profondit? del foro 4 e la profondit? del foro 10. La parete 17 attraversa la lastra 7 in corrispondenza del foro 10 e la piattina 3 in corrispondenza del foro 4, cos? da essere parzialmente alloggiata nei fori 4 e 10. A differenza della parete 17, la flangia 21 ? di dimensioni tali da e/o ha una forma tale da non poter penetrare nel foro 10, n? nel foro 4. La boccola 16 attraversa pertanto la lastra 7 e la piattina 3 esclusivamente in corrispondenza della parete 17. Il fatto che, come detto precedentemente, il foro 10 sia comunicante con il foro 4 a prescindere dalla ?traslabilit?? dalla lastra 7 nella cavit? 11, sta pertanto a significare che la lastra 7 ? traslabile rispetto alla piattina 3 pur essendo attraversata dalla boccola 16. Preferibilmente, la parete 17 ? ortogonale alla piattina 3, l?asse longitudinale della parete 17 ? ortogonale al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5) ed il foro 4 ? di dimensioni tali da consentire una traslazione della boccola 16 solo ortogonalmente alla lastra 3 e conseguentemente al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5).
La flangia 21 ? in battuta contro la lastra 7, ossia contro la piattina 3 con l?interposizione della lastra 7. Quest?ultima ? pertanto parzialmente interposta tra la flangia 21 e la piattina 3. La flangia 21 e la lastra 7, unitamente alla vite 5, giacciono dalla medesima parte rispetto alla piattina 3. Alla luce di quanto detto, la flangia 21 e l?estremit? 19 della parete 17 giacciono da parti opposte sia rispetto alla piattina 3, che rispetto alla lastra 7. In aggiunta a ci?, avendo la parete 17 una lunghezza superiore alla somma tra la profondit? del foro 4 e la profondit? del foro 10, ed essendo la flangia 21 in battuta contro la piattina 3 con l?interposizione della lastra 7, la parete 17 sporge per un proprio tratto dalla piattina 3 dalla parte opposta rispetto alla flangia 21.
Come ? possibile notare in figura 2, in aggiunta o in alternativa alla cavit? 11 (nella piattina 3), la lastra 7, in corrispondenza delle precedentemente citata porzione della stessa ove ? realizzato il foro 10, comprende preferibilmente una cavit? 23 precedentemente identificata con l?espressione ?seconda sede? ed ove la flangia 21 ? alloggiata almeno parzialmente. Preferibilmente, la flangia 21 ? completamente alloggiata nella cavit? 23. Per inciso ed alla luce di quanto sopra, il foro 10 ? preferibilmente realizzato nella lastra 7 in corrispondenza della cavit? 23. Quest?ultima ? preferibilmente delimitata da una pluralit? di pareti laterali che si innalzano preferibilmente ortogonalmente da un fondo. Almeno due di dette parete laterali, contrassegnate con il numero di riferimento 24, sono preferibilmente reciprocamente contrapposte e parallele sia tra loro, che alle pareti 14 e 15. Al pari delle pareti 14 e 15, le pareti 24 sono inoltre ortogonali al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5). Il foro 10 ? preferibilmente interposto tra le pareti 24.
Analogamente alla cavit? 23, la flangia 21 comprende preferibilmente (ossia ? preferibilmente delimitata da) una pluralit? di pareti laterali. Almeno due di dette pareti laterali della flangia 21, contrassegnate con il numero 25, sono preferibilmente reciprocamente opposte e parallele, e preferibilmente ortogonali all?asse longitudinale della parete 17. La flangia 21 ? alloggiata nella cavit? 23 in modo tale per cui le pareti 25 siano rispettivamente contrapposte a ed a contatto con le pareti 24. Le pareti 24 e 25 sono pertanto parallele sia reciprocamente, che alle pareti 12, 13, 14 e 15. Le pareti 24 e 25 sono inoltre ortogonali al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5). La cavit? 23 ? pi? estesa della flangia 21 e pi? precisamente ciascuna delle pareti 24 ? pi? lunga della parete 25 cui ? contrapposta ed a contatto. In particolare, la flangia 21 e la cavit? 23 sono conformate in modo tale per cui, essendo il foro 4 preferibilmente di dimensioni tali da consentire una traslazione della boccola 16 solo ortogonalmente alla lastra 3, la lastra 7, per effetto di detto alloggiamento almeno parziale della flangia 21 nella cavit? 23, sia vincolata a traslare, rispetto alla piattina 3, parallelamente alle pareti 24 e 25 (ed anche alle pareti 12, 13, 14 e 15) e pertanto ortogonalmente al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5). Al pari della cavit? 11, la cavit? 23 funge pertanto non solo da sede di alloggiamento almeno parziale della flangia 21, ma anche, nei confronti della lastra 7, da guida lineare rispetto alla piattina 3. Le cavit? 11 e 23, se entrambe presenti, vincolano la lastra 7 a traslare rispetto alla piattina 3 nella medesima direzione (ortogonale al precedentemente citato primo asse, di rotazione della vite 5) e preferibilmente per la medesima ampiezza. Per inciso, i tratti di bordo di delimitazione del foro 10 rispettivamente corrispondenti ai lati lunghi del precedentemente citato rettangolo sono preferibilmente paralleli anche alle pareti 24.
L?accordatore 1 comprende un dado 26 precedentemente identificato con l?espressione ?primo elemento di serraggio? ed includente una cavit? filettata 27. Il dado 26, in corrispondenza della cavit? 27, precedentemente identificata con l?espressione ?seconda cavit??, ? avvitabile reversibilmente sulla parete 17 a partire dall?estremit? 19 di quest?ultima. Pi? precisamente, il dado 26 ? avvitato reversibilmente sulla parete 17 in corrispondenza del tratto della stessa sporgente dalla piattina 3. La flangia 21 ed il dado 26 giacciono pertanto da parti opposte rispetto alla piattina 3 ed alla lastra 7. Il dado 26 ? avvitato sulla parete 17 in modo da essere in battuta contro la piattina 3 cos? da determinare un serraggio della lastra 7 e della piattina 3 tra la flangia 21 ed il dado 26, e pi? precisamente sia un serraggio della lastra 7 tra la flangia 21 e la piattina 3, sia un serraggio della piattina 3 tra la lastra 7 ed il dado 26. Detti serraggi connettono solidalmente sia la lastra 7 che la boccola 16 alla piattina 3.
La parete 17 ha una lunghezza tale per cui una porzione del precedentemente citato tratto di parete 17 sporgente dalla piattina 3 sporga oltre il dado 26. La parete 17 ha cio? una lunghezza superiore alla somma tra la profondit? del foro 10, la profondit? del foro 4 e la profondit? della cavit? 27 (del dado 26).
Per inciso, essendo la lastra 7 sovrapposta alla piattina 3 (ed almeno parzialmente alloggiata nella cavit? 11) in modo tale per cui il foro 10 sia comunicante con il foro 4 a prescindere dalla ?traslabilit?? della lastra 7 rispetto alla piattina 3, il foro 4 e la cavit? 27 sono accessibili dal foro 10 a prescindere dalla ?traslabilit?? della lastra 7 rispetto alla piattina 3.
L?accordatore 1 comprende una ruota dentata cilindrica elicoidale 28 ed un gambo 29 includente una prima estremit? 30 ed una seconda estremit? 31 opposta all?estremit? 30. Il gambo 29 ? connesso solidalmente alla ruota 28 in corrispondenza dell?estremit? 30 preferibilmente ortogonalmente, ossia in modo tale per cui un asse longitudinale del gambo 29 coincida con l?asse di rotazione della ruota 28 (ossia un asse ortogonale a quest?ultima e passante per il centro della stessa se la ruota 28 venisse schematizzata con un cerchio). Il gambo 29 ha una lunghezza (intesa come distanza tra le estremit? 30 e 31) superiore a quella della parete 17 ed attraversa la boccola 16 in corrispondenza del foro 22 (della flangia 21) e della cavit? 20, cos? da risultare parzialmente alloggiato in quest?ultima. La ruota 28 ? di dimensioni tali da e/o ha una forma tale da non poter penetrare nel foro 22, n?, preferibilmente, nella cavit? 20. La ruota 28 ? inoltre in battuta contro la flangia 21 direttamente o, preferibilmente, con l?interposizione di una rondella 32, preferibilmente metallica, al fine di preservare la ruota 28 e la flangia 21 dall?usura per sfregamento. La ruota 28 e l?estremit? 31 del gambo 29 giacciono pertanto da parti opposte rispetto alla lastra 7 ed alla piattina 3. Analogamente, la ruota 28 ed il dado 26 giacciono da parti opposte rispetto alla lastra 7 ed alla piattina 3. Di converso, la vite 5 e la ruota 28 giacciono dalla medesima parte rispetto alla lastra 7 ed alla piattina 3. Avendo il gambo 29 una lunghezza superiore a quella della parete 17, il gambo 29 sporge per un proprio tratto dalla boccola 16, e pi? precisamente dall?estremit? 19 della parete 17 (ossia dalla parte opposta rispetto alla flangia 21).
Il gambo 29 ? alloggiato nella cavit? 20 in modo da essere vincolato a ruotare, rispetto alla boccola 16 (e conseguentemente rispetto alla piattina 3 ed alla lastra 7), attorno ad un secondo asse coincidente con l?asse longitudinale della parete 17 e con il sopra citato asse longitudinale del gambo 29 (e conseguentemente con l?asse di rotazione della ruota 28), ed ortogonale al precedentemente citato primo asse (di rotazione della vite 5). Per inciso, i suddetti primo e secondo asse non sono complanari. Asserendo che detti primo e secondo asse sono reciprocamente ortogonali si intende che se uno di detti due assi venisse fatto traslare rispetto all?altro di detti due assi in modo da farli intersecare, essi sarebbero complanari ed ortogonali. Nuovamente per inciso, essendo il foro 4 preferibilmente di dimensioni tali da consentire una traslazione della boccola 16 solo ortogonalmente alla lastra 3, il foro 4 ? preferibilmente di dimensioni tali da consentire una traslazione della boccola 16 solo parallelamente a detto secondo asse.
La precedentemente citata ?medesima direzione? in cui sia la cavit? 11 che la cavit? 23 vincolano la lastra 7 a traslare rispetto alla piattina 3, ? ortogonale non solo al suddetto primo asse (di rotazione della vite 5), ma anche al suddetto secondo asse (di rotazione della ruota 28).
L?accordatore 1 comprende un rullo cosiddetto ?avvolgicorda? 33 precedentemente identificato con l?espressione ?secondo elemento di serraggio? ed includente una cavit? 34 estendentesi longitudinalmente nel rullo 33 per l?intera lunghezza dello stesso. Il rullo 33, in corrispondenza della cavit? 34, ? calzato sul precedentemente citato tratto del gambo 29 sporgente dalla boccola 16. In altre parole, il tratto del gambo 29 sporgente dalla boccola 16 ? almeno parzialmente alloggiato nella cavit? 34 (precedentemente identificata con l?espressione ?terza cavit??).
Il rullo 33 ? connesso solidalmente, e preferibilmente reversibilmente, al gambo 29. Detta connessione ha preferibilmente luogo mediante una spina 35 inserita nel rullo 33 fino al gambo 29. Il rullo 33 ? connesso al gambo 29 in modo da essere in battuta contro la boccola 16, direttamente o, preferibilmente, con l?interposizione di una rondella 36, preferibilmente metallica, al fine di preservare la boccola 16 ed il rullo 33 dall?usura per sfregamento, in corrispondenza dell?estremit? 19 della parete 17, cos? da impedire una traslazione del gambo 29, unitamente alla ruota 28, rispetto alla boccola 16 (ossia parallelamente al precedentemente citato secondo asse).
La vite 5 e la ruota 28 sono connesse alla piattina 3 (rispettivamente per il tramite della lastra 7 e della boccola 16) in modo tale per cui l?una ingrani l?altra, cosicch? una rotazione della vite 5 attorno al precedentemente citato primo asse determini una rotazione della ruota 28, unitamente al gambo 29 e al rullo 33, attorno al precedentemente citato secondo asse. La corda 2 ? connettibile preferibilmente reversibilmente al rullo 33 cosicch?, quando la corda 2 ? connessa al rullo 33 (come mostrato in figura 1), una rotazione del rullo 33 attorno al suddetto secondo asse possa mettere in trazione la corda 2.
La sede 11 e la lastra 7, o la porzione della stessa alloggiata nella sede 11, sono conformate in modo tale per cui la lastra 7, unitamente alla vite 5, sia vincolata a traslare rispetto alla piattina 3 in modo tale per cui la vite 5 trasli (ossia ?sia vincolata a traslare?) in avvicinamento alla, o in allontanamento dalla, ruota 28 ortogonalmente ai suddetti primo e secondo asse.
Analogamente, la sede 23 e la flangia 21, o la porzione della stessa alloggiata nella sede 23, sono conformate in modo tale per cui la lastra 7, unitamente alla vite 5, sia vincolata a traslare rispetto alla piattina 3 in modo tale per cui la vite 5 trasli (ossia ?sia vincolata a traslare?) in avvicinamento alla, o in allontanamento dalla, ruota 28 ortogonalmente ai suddetti primo e secondo asse.
Le sedi 11 e 23 fungono pertanto entrambe da mezzi di guida lineare vincolanti la lastra 7, unitamente alla vite 5, a traslare rispetto alla piattina 3 in modo tale per cui la vite 5 trasli (ossia ?sia vincolata a traslare?) in avvicinamento alla, o in allontanamento dalla, ruota 28 ortogonalmente ai suddetti primo e secondo asse cosicch?, ogniqualvolta un gioco ? indesideratamente presente tra la vite 5 e la ruota 28:
? a seguito di uno svitamento del dado 26 dalla parete 17, cos? da allentare il serraggio della lastra 7 tra la flangia 21 e la piattina 3, la vite 5 sia traslabile in avvicinamento alla ruota 28, secondo (cio? ?cos? come imposto da?) i suddetti mezzi di guida, in modo da eliminare detto gioco,
e
? dopo un?eliminazione di detto gioco, la lastra 7 sia riconnettibile solidalmente alla piattina 3 riavvitando il dado 26 sulla parete 17 in modo tale per cui il dado 26 torni ad essere in battuta contro la piattina 3 rideterminando il serraggio della lastra 7 tra la flangia 21 e la piattina 3.
Per inciso, affinch? la lastra 7, unitamente alla vite 5, sia vincolata a traslare rispetto alla piattina 3 in modo tale per cui la vite 5 trasli (ossia ?sia vincolata a traslare?) in avvicinamento alla, o in allontanamento dalla, ruota 28 ortogonalmente ai suddetti primo e secondo asse, ? sufficiente che l?accordatore 1 comprenda solo la sede 11 oppure solo la sede 23 conformate, rispettivamente insieme alla lastra 7 ed alla flangia 21, secondo quanto detto precedentemente. Nuovamente per inciso, le sedi 11 e 23 costituiscono solo un esempio di mezzi di guida lineare della lastra 7 rispetto alla piattina 3. La lastra 7, unitamente alla vite 5, potrebbe essere vincolata a traslare rispetto alla piattina 3 in modo tale per cui la vite 5 trasli (ossia ?sia vincolata a traslare?) in avvicinamento alla, o in allontanamento dalla, ruota 28 ortogonalmente ai suddetti primo e secondo asse per il tramite di altri sistemi di guida lineare noti, preferibilmente a scorrimento.
Ancora per inciso, il dado 26 ? svitabile dalla parete 17 fino ad andare in battuta contro il rullo 33 (o la rondella 36, se presente). Il dado 26 ? cio? svitabile dalla parete 17 senza dover rimuovere il rullo 33 dal gambo 29 grazie al fatto che il rullo 33 ? in battuta contro la boccola 16 e quest?ultima ha una lunghezza superiore alla somma tra la profondit? del foro 4, la profondit? del foro 10 e la profondit? della cavit? 27, cos? da sporgere oltre il dado 26.
Alla luce di quanto detto, al fine di consentire un recupero del gioco eventualmente ed indesideratamente presente tra la vite 5 e la ruota 28, la lastra 7 ? connessa s? solidalmente, ma anche reversibilmente, alla piattina 3.
Alla luce delle caratteristiche sopra elencate, l?accordatore 1 consente di eliminare il gioco eventualmente presente tra la ruota 28 e la vite 5 senza dover far ruotare quest?ultima, bens? avvicinando la vite 5 alla ruota 28.
Secondo una variante dell?accordatore 1, quest?ultimo comprende preferibilmente una molla elicoidale, o un mezzo elastico noto ad essa equivalente, almeno parzialmente interposta tra la piattina 3 e la lastra 7 in modo da esercitare una forza tendente a far traslare la lastra 7, secondo i precedentemente citati mezzi di guida, rispetto alla piattina 3 avvicinando (ossia in modo da avvicinare) la vite 5 alla ruota 28.
In aggiunta o in alternativa al suddetto mezzo elastico, l?accordatore 1 potrebbe comprendere un attuatore lineare azionabile all?occorrenza da una persona e solidalmente connesso alla piattina 3 ed alla lastra 7 in modo da esercitare una forza tendente a far traslare la lastra 7, secondo i precedentemente citati mezzi di guida, rispetto alla piattina 3 avvicinando (ossia in modo da avvicinare) la vite 5 alla ruota 28.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, ? ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ci? uscire dall?ambito dell?invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.
Claims (7)
1. Accordatore (1) per la messa in trazione di una corda (2) di uno strumento musicale cordofono a pizzico,
detto accordatore (1) comprendendo:
? una prima struttura di supporto (3) connettibile ad un manico di detto strumento musicale,
detta prima struttura di supporto (2) includendo un primo foro passante (4); ? una vite a evolvente (5);
? una seconda struttura di supporto (7) connessa a detta prima struttura di supporto (3),
detta vite a evolvente (5) essendo connessa a detta seconda struttura di supporto (7) in modo da essere vincolata a ruotare, rispetto a detta seconda struttura di supporto (7), attorno ad un primo asse coincidente con un asse longitudinale di detta vite a evolvente (5);
? un?impugnatura (9) solidalmente connessa a detta vite a evolvente (5), detta impugnatura (9) essendo afferrabile da una persona per mettere in rotazione detta vite a evolvente (5) attorno a detto primo asse;
? una boccola (16) includente:
? una parete laterale tubolare (17) filettata esternamente ed estendentesi da una prima estremit? (18) ad una seconda estremit? (19) opposta a detta prima estremit? (18);
? una prima cavit? (20) delimitata da detta parete laterale tubolare (17);
? una prima apertura di accesso a detta prima cavit? (20),
detta prima apertura essendo in corrispondenza di detta prima estremit? (18);
? una seconda apertura di accesso a detta prima cavit?, (20)
detta seconda apertura essendo opposta a detta prima apertura ed essendo in corrispondenza di detta seconda estremit? (19);
? una flangia (21) comprendente un secondo foro passante (22),
detta flangia (21) essendo connessa a detta parete laterale tubolare (17) in corrispondenza di detta prima estremit? (18) in modo tale per cui detto secondo foro (22) sia comunicante con detta prima apertura cosicch? detta prima cavit? (20) sia accessibile anche da detto secondo foro (22), detta parete laterale tubolare (17) avendo una lunghezza superiore alla profondit? di detto primo foro (4) ed attraversando detta prima struttura di supporto (3) in corrispondenza di detto primo foro (4), cos? da essere parzialmente alloggiata in detto primo foro (4),
detta flangia (21) essendo di dimensioni tali da e/o avendo una forma tale da non poter penetrare in detto primo foro (4),
detta flangia (21) essendo in battuta contro detta prima struttura di supporto (3) cosicch?:
? detta flangia (21) e detta seconda estremit? (19) giacciano da parti opposte rispetto a detta prima struttura di supporto (3)
e
? detta parete laterale tubolare (17) sporga, per un proprio tratto, da detta prima struttura di supporto (3) dalla parte opposta rispetto a detta flangia (21),
detta flangia (21) e detta seconda struttura di supporto (7), unitamente a detta vite a evolvente (5), giacendo dalla medesima parte rispetto a detta prima struttura di supporto (3);
? un primo elemento di serraggio (26) includente una seconda cavit? (27) filettata ed in corrispondenza della quale detto primo elemento di serraggio (26) ? avvitabile reversibilmente su detta parete laterale tubolare (17) a partire da detta seconda estremit? (19),
detto primo elemento di serraggio (26) essendo avvitato reversibilmente su detta parete laterale tubolare (17) in corrispondenza di detto tratto della stessa sporgente da detta prima struttura di supporto (3), in modo da essere in battuta contro detta prima struttura di supporto (3), cos? da determinare un serraggio di detta prima struttura di supporto (3) tra detta flangia (21) e detto primo elemento di serraggio (26),
detta parete laterale tubolare (17) avendo una lunghezza tale per cui una porzione di detto tratto di detta parete laterale tubolare (17) sporgente da detta prima struttura di supporto (3) sporga oltre detto primo elemento di serraggio (26),
detto serraggio di detta prima struttura di supporto (3) tra detta flangia (21) e detto primo elemento di serraggio (26) connettendo solidalmente detta boccola (16) a detta prima struttura di supporto (3);
? una ruota dentata cilindrica elicoidale (28);
? un gambo (29) includente una prima estremit? (30) ed una seconda estremit? (31) opposta a detta prima estremit? di detto gambo (29),
detto gambo (29) essendo connesso solidalmente a detta ruota dentata (28) in corrispondenza della propria prima estremit? (30) in modo tale per cui un asse longitudinale di detto gambo (29) coincida con un asse di rotazione di detta ruota dentata (28),
detto gambo (29) avendo una lunghezza superiore a quella di detta parete laterale tubolare (17) ed attraversando detta boccola (16) in corrispondenza di detto secondo foro (22) e di detta prima cavit? (20), cos? da essere parzialmente alloggiato in detta prima cavit? (20),
detta ruota dentata (28) essendo di dimensioni tali da e/o avendo una forma tale da non poter penetrare in detto secondo foro (22),
detta ruota dentata (28) essendo in battuta contro detta flangia (21) cosicch?: ? detta ruota dentata (28) e detta seconda estremit? (31) di detto gambo (29) giacciano da parti opposte rispetto a detta prima struttura di supporto (3)
e
? detto gambo (29) sporga per un proprio tratto da detta seconda estremit? (19) di detta parete laterale tubolare (17),
detto gambo (29) essendo alloggiato in detta prima cavit? (20) in modo da essere vincolato ruotare, rispetto a detta boccola (16), attorno ad un secondo asse coincidente con detto asse longitudinale di detto gambo (29) ed ortogonale a detto primo asse;
? un secondo elemento di serraggio (33) includente una terza cavit? (34) ove detto tratto di detto gambo (29) sporgente da detta boccola (16) ? alloggiato almeno parzialmente,
detto secondo elemento di serraggio (33) essendo connesso solidalmente a detto gambo (29) in modo da essere in battuta contro detta boccola (26) in corrispondenza di detta seconda estremit? (19) di detta parete laterale tubolare (17), cos? da impedire alcuna traslazione tra detto gambo (29), unitamente a detta ruota dentata (28), e detta boccola (16),
detta vite a evolvente (5) e detta ruota dentata (28) essendo connesse a detta prima struttura di supporto (3) rispettivamente per il tramite di detta seconda struttura di supporto (7) e di detta boccola (16), in modo tale per cui detta vite a evolvente (5) ingrani detta ruota dentata (28) cosicch? una rotazione di detta vite a evolvente (5) attorno a detto primo asse determini una rotazione di detta ruota dentata (28), unitamente a detto gambo (29) e a detto secondo elemento di serraggio (33), attorno a detto secondo asse,
detta corda (2) essendo connettibile a detto secondo elemento di serraggio (33) cosicch?, quando detta corda (2) ? connessa a detto secondo elemento di serraggio (33), una rotazione di detto secondo elemento di serraggio (33) attorno a detto secondo asse possa mettere in trazione detta corda (2), detto accordatore (1) essendo caratterizzato dal fatto che detta seconda struttura di supporto (7) comprende un terzo foro passante (10),
detta seconda struttura di supporto (7) essendo sovrapposta a detta prima struttura di supporto (3) in modo tale per cui detto terzo foro (10) sia comunicante con detto primo foro (4) cosicch? detto primo foro (4) e detta seconda cavit? (27) siano accessibili da detto terzo foro (10),
detto terzo foro (10) avendo un?ampiezza tale per cui e/o una conformazione tale per cui detta seconda struttura di supporto (7) sia attraversabile, in corrispondenza di detto terzo foro (10), da detta parete laterale tubolare (17) ma non da detta flangia (21),
detta parete laterale tubolare (17) avendo una lunghezza superiore alla somma tra la profondit? di detto primo foro (4), la profondit? di detto terzo foro (10) e la profondit? di detta seconda cavit? (27),
detta parete laterale tubolare (17) attraversando non solo detta prima struttura di supporto (3) in corrispondenza di detto primo foro (4), ma anche detta seconda struttura di supporto (7) in corrispondenza di detto terzo foro (10), cos? da essere parzialmente alloggiata anche in detto terzo foro (10),
detta flangia (21) essendo in battuta contro detta prima struttura di supporto (3) con l?interposizione di detta seconda struttura di supporto (7) cosicch?:
? detta flangia (21) e detta seconda estremit? (19) di detta parete laterale tubolare (17) giacciano da parti opposte non solo rispetto a detta prima struttura di supporto (3) ma anche rispetto a detta seconda struttura di supporto (7) e
? il fatto che detto primo elemento di serraggio (26) sia avvitato reversibilmente su detta parete laterale tubolare (17) in modo da essere in battuta contro detta prima struttura di supporto (3) determini un serraggio di detta seconda struttura di supporto (7) tra detta flangia (21) e detta prima struttura di supporto (3),
detto serraggio di detta seconda struttura di supporto (7) tra detta flangia (21) e detta prima struttura di supporto (3) connettendo solidalmente detta seconda struttura di supporto (7) a detta prima struttura di supporto (3),
detto accordatore (1) comprendendo mezzi di guida lineare (11, 12, 13, 14, 15, 23, 24, 25) vincolanti detta seconda struttura di supporto (7), unitamente a detta vite a evolvente (5), a traslare rispetto a detta prima struttura di supporto (3) in modo tale per cui detta vite a evolvente (5) trasli in avvicinamento a, o in allontanamento da, detta ruota dentata (28) ortogonalmente a detti primo e secondo asse, cosicch?, ogniqualvolta un gioco ? indesideratamente presente tra detta vite a evolvente (5) e detta ruota dentata (28):
? a seguito di uno svitamento di detto primo elemento di serraggio (26) da detta parete laterale tubolare (17), cos? da allentare detto serraggio di dette seconda struttura di supporto (7) tra detta flangia (21) e detta prima struttura di supporto (3), detta vite a evolvente (5) sia traslabile in avvicinamento a detta ruota dentata (28), secondo detti mezzi di guida (11, 12, 13, 14, 15, 23, 24, 25), in modo da eliminare detto gioco,
e
? dopo un?eliminazione di detto gioco, detta seconda struttura di supporto (7) sia riconnettibile solidalmente a detta prima struttura di supporto (3) riavvitando detto primo elemento di serraggio (26) su detta parete laterale tubolare (17) in modo tale per cui detto primo elemento di serraggio (26) torni ad essere in battuta contro detta prima struttura di supporto (3) rideterminando detto serraggio di detta seconda struttura di supporto (7) tra detta flangia (21) e detta prima struttura di supporto (3),
detto terzo foro (10) avendo un?ampiezza tale da e/o una conformazione tale da essere comunicante con detto primo foro (4) a prescindere dalla posizione di detta seconda struttura di supporto (7) rispetto a detta prima struttura di supporto (3) secondo detti mezzi di guida (11, 12, 13, 14, 15, 23, 24, 25).
2. Accordatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida (11, 12, 13, 14, 15, 23, 24, 25) comprendono una prima sede (11) realizzata in detta prima struttura di supporto (3) ed ove detta seconda struttura di supporto (7) ? alloggiata almeno in corrispondenza di una propria porzione,
detta prima sede (11) e detta porzione di detta seconda struttura di supporto (7) alloggiata in detta prima sede (11) essendo conformate in modo tale per cui detta seconda struttura di supporto (7), unitamente a detta vite a evolvente (5), per effetto di detto alloggiamento almeno parziale in detta prima sede (11), sia vincolata a traslare, rispetto a detta prima struttura di supporto (3), in modo tale per cui detta vite a evolvente (5) trasli in avvicinamento a, o in allontanamento da, detta ruota dentata (28) ortogonalmente a detti primo e secondo asse.
3. Accordatore (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto primo foro (4) ? realizzato in detta prima struttura di supporto (3) in corrispondenza detta prima sede (11),
detto terzo foro (10) essendo realizzato in detta seconda struttura di supporto (7) in corrispondenza di detta porzione di detta seconda struttura di supporto (7) alloggiata in detta prima sede (11).
4. Accordatore (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida (11, 12, 13, 14, 15, 23, 24, 25) comprendono una seconda sede (23) realizzata in detta seconda struttura di supporto (7) ed ove detta flangia (21) ? alloggiata almeno in corrispondenza di una propria porzione,
detta seconda sede (23) e detta porzione di detta flangia (21) alloggiata in detta seconda sede (23) essendo conformate in modo tale per cui detta seconda struttura di supporto (7), unitamente a detta vite a evolvente (5), per effetto di detto alloggiamento almeno parziale di detta flangia (21) in detta seconda sede (23), sia vincolata a traslare, rispetto a detta prima struttura di supporto (3), in modo tale per cui detta vite a evolvente (5) trasli in avvicinamento a, o in allontanamento da, detta ruota dentata (28) ortogonalmente a detti primo e secondo asse.
5. Accordatore (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo foro (4) ? conformato in modo tale da consentire una traslazione di detta boccola (16) esclusivamente parallelamente a detto secondo asse.
6. Accordatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi elastici almeno parzialmente interposti tra dette prima e seconda struttura di supporto (3, 7) in modo da esercitare una forza tendente a far traslare detta seconda struttura di supporto (7), secondo detti mezzi di guida (11, 12, 13, 14, 15, 23, 24, 25), rispetto a detta prima struttura di supporto (3) avvicinando detta vite a evolvente (5) a detta ruota dentata (28).
7. Accordatore secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un attuatore lineare solidalmente connesso a dette prima e seconda struttura di supporto (3, 7) in modo da esercitare una forza tendente a far traslare detta seconda struttura di supporto (7), secondo detti mezzi di guida (11, 12, 13, 14, 15, 23, 24, 25), rispetto a detta prima struttura di supporto (3) avvicinando detta vite a evolvente (5) a detta ruota dentata (28),
detto attuatore essendo azionabile da un utilizzatore di detto accordatore.
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- 2021-09-14 US US18/552,089 patent/US20240161717A1/en active Pending
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