IT202100014150A1 - Lampada dentale foto-polimerizzante - Google Patents

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IT202100014150A1
IT202100014150A1 IT102021000014150A IT202100014150A IT202100014150A1 IT 202100014150 A1 IT202100014150 A1 IT 202100014150A1 IT 102021000014150 A IT102021000014150 A IT 102021000014150A IT 202100014150 A IT202100014150 A IT 202100014150A IT 202100014150 A1 IT202100014150 A1 IT 202100014150A1
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IT
Italy
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lamp
head
dental
patient
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Valentina Saba
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Vs Ortho Societa’ A Responsabilita’ Limitata
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C19/00Dental auxiliary appliances
    • A61C19/06Implements for therapeutic treatment
    • A61C19/063Medicament applicators for teeth or gums, e.g. treatment with fluorides
    • A61C19/066Bleaching devices; Whitening agent applicators for teeth, e.g. trays or strips
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    • A61B90/30Devices for illuminating a surgical field, the devices having an interrelation with other surgical devices or with a surgical procedure
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    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A61NELECTROTHERAPY; MAGNETOTHERAPY; RADIATION THERAPY; ULTRASOUND THERAPY
    • A61N5/00Radiation therapy

Description

LAMPADA DENTALE FOTO-POLIMERIZZANTE
La presente invenzione riguarda una lampada dentale foto-polimerizzante.
Pi? precisamente, la presente invenzione riguarda una lampada dentale foto-polimerizzante per la polimerizzazione di materiali odontoiatrici fotoindurenti, quali ad esempio compositi, cementi e/o adesivi). Tali materiali possono essere utilizzati in odontoiatria conservativa, ad esempio per i restauri con applicazione in massa del materiale, o in ortodonzia, ad esempio per l?applicazione diretta di piastrine, anche dette ?brackets? o per l?applicazione indiretta di piastrine mediante mascherina di trasferimento, in particolare nel caso di trasferimento di ?attachments? con allineatori invisibili.
Allo stato dell?arte sono note diverse tipologie di lampade dentali foto-polimerizzanti, per la polimerizzazione di materiali foto-indurenti usati in odontoiatria e/o in ortodonzia.
Tali lampade dentali di arte nota comprendono solitamente una testa, la cui ?punta? o ?puntale? ? inseribile nel cavo orale di un paziente.
Le lampade di arte nota sono provviste di una sorgente luminosa configurata per emettere un fascio luminoso, o luce, direzionato verso il dente. Tale sorgente luminosa pu? essere configurata per emettere una luce di intensit? e lunghezza d?onda variabili.
In particolare, i puntali delle lampade dentali foto-polimerizzanti di arte nota e pi? commercializzate sono tipicamente configurati per emettere luce con un?intensit? di emissione compresa tra 1400mW/cm2 e 1600mW/cm2, con lunghezze d?onda comprese tra 380nm e 500nm.
Inoltre, i puntali di tali lampade dentali fotopolimerizzanti sono tipicamente dimensionati in modo tale che il fascio luminoso emesso per la fotopolimerizzazione del composto foto-indurente sia direzionato verso un unico dente. In tal caso il puntale ? anche detto ?puntale monodente?.
Tale configurazione geometrica viene dettata dalla necessit? operatoria di lavorare solo su un dente alla volta, come nel caso di una otturazione.
Inoltre, l?intervallo di intensit? di emissione di queste lampade ? mediamente compreso tra i 1400mW/cm2 e i 1600mW/cm2 per evitare conseguenze dannose sul dente, come la necrosi pulpare o eventuali rischi oftalmologici per l?operatore. Alte temperature, infatti, possono generare spiacevoli controindicazioni se utilizzate per molti secondi consecutivi sullo stesso dente e nella medesima direzione.
Tuttavia, l?uso di tali puntali monodente in ortodonzia pu? risultare svantaggioso, in quanto richiede che venga polimerizzato il materiale necessario all?applicazione di ogni singola piastrina (bracket) o attachment per ciascun dente, con conseguente allungamento dei tempi di trattamento.
I tempi lunghi di trattamento espongono inoltre sia l?operatore sanitario che il paziente ad un maggiore rischio di infezioni trasmissibili per via aerea.
Le lampade descritte nelle domande n. EP 1 410 768 A1 e WO 2011 123 738 A1 hanno provato a superare tale svantaggio, in quanto sono lampade dentali capaci di emettere fasci luminosi di intensit? maggiori, da poter utilizzare in applicazioni ortodontiche, fino a 4000mW/cm2.
Tuttavia, anche utilizzando tali lampade, i tempi di applicazione di adesivo e composito per apparecchi ortodontici possono essere elevati.
? pertanto scopo della presente invenzione quello di fornire una lampada dentale foto-polimerizzante che superi gli svantaggi della tecnica nota.
In particolare, scopo della presente invenzione ? quello di fornire una lampada dentale fotopolimerizzante, che permetta di eseguire trattamenti in tempi brevi sia in procedure odontoiatriche che in procedure ortodontiche.
Specificatamente, scopo della presente invenzione ? quello di fornire una lampada dentale in grado di polimerizzare un?intera arcata dentale o bocca in pochi secondi e non in decine di minuti.
Inoltre, scopo della presente invenzione ? che tale lampada dentale sia sicura sia per l?operatore che per il paziente.
Nello specifico, scopo della presente invenzione ? quello di fornire una lampada dentale in grado, grazie alle sue funzionalit?, di evitare un intimo e duraturo contatto con aerosol del paziente (e viceversa).
Ulteriormente, scopo della presente invenzione ? che tale lampada occupi uno spazio ridotto.
Ancora, scopo della presente invenzione ? che tale lampada sia economica, se paragonata alle lampade di arte nota, sia nella produzione che nella manutenzione.
Infine, scopo della presente invenzione ? che tale lampada sia di facile utilizzo, semplice e intuitiva.
? pertanto oggetto della presente invenzione una lampada dentale foto-polimerizzante o lampada dentale, comprendente
- un corpo impugnabile da un operatore e comprendente una sorgente luminosa per emettere una radiazione luminosa; e
- almeno una testa comprendente un rispettivo puntale, in cui
detto puntale ? inseribile nel cavo orale di un paziente e configurato per trasmettere la radiazione luminosa emessa da detto corpo con una intensit? compresa tra 1400mW/cm<2 >e 4000mW/cm<2 >e ad almeno una lunghezza d?onda compresa tra 400nm e 500nm, e in cui
detto puntale di detta almeno una testa ? un puntale a pi? denti, per irradiare in maniera simultanea una pluralit? di denti di un paziente.
Secondo l?invenzione, detta almeno una testa pu? essere accoppiabile in maniera amovibile a detto corpo e detto puntale a pi? denti di detta almeno una testa pu? essere scelto tra:
un puntale ad arco, per irradiare simultaneamente un?intera arcata dentale di un paziente
un puntale a emi-arco, per irradiare simultaneamente met? arcata dentale di un paziente; e/o un puntale di forma a ?T?, per irradiare simultaneamente tre denti contigui di un paziente.
In tal caso, detta lampada pu? comprendere una ulteriore testa accoppiabile in maniera amovibile a detto corpo e comprendente un puntale monodente, per irradiare un solo dente per volta.
Inoltre, secondo l?invenzione, detta lampada pu? comprendere una testa sbiancante, accoppiabile in maniera amovibile a detto corpo e comprendente un rispettivo puntale sbiancante, in cui detto puntale sbiancante pu? essere configurato per trasmettere la radiazione luminosa emessa da detto corpo con una intensit? compresa tra 1400 mW/cm2 e 2000mW/cm2, e in cui detto puntale sbiancante pu? essere configurato per irradiare simultaneamente un?intera arcata dentale di un paziente.
Sempre secondo l?invenzione, detta almeno una testa pu? essere collegabile a detto corpo mediante mezzi di connessione magnetici, preferibilmente connettori magnetici di tipo a scatto, o mediante mezzi ad incastro, per l?incastro manuale di detta almeno una testa all?interno di una cavit? di detto corpo.
Ancora, secondo l?invenzione, detta lampada pu? comprendere una pluralit? di teste aventi un puntale di forma sostanzialmente identica ma dimensioni diverse, preferibilmente essendo previste almeno una testa con puntale di taglia piccola, almeno una testa con puntale di taglia media e almeno una testa con puntale di taglia grande.
In alternativa, secondo l?invenzione, detta almeno una testa pu? essere costituita da una unica testa fissa in cui detto puntale a pi? denti ? un puntale ad arco, per irradiare simultaneamente un?intera arcata dentale di un paziente, in cui detto puntale ad arco pu? essere configurato per trasmettere la radiazione luminosa emessa da detto corpo con una intensit? compresa tra 3000mW/cm<2 >e 4000mW/cm<2>.
Ulteriormente, secondo l?invenzione, detto puntale ad arco e/o detto puntale sbiancante pu? essere realizzato con un materiale morbido e flessibile, per adattarsi alla conformazione del cavo orale e ai tessuti molli di detto paziente.
Inoltre, secondo l?invenzione, detta lampada pu? comprendere mezzi di controllo collegati a detto corpo, per controllare detta intensit? di radiazione luminosa, in modo tale che detta lampada possa passare da una prima configurazione, o configurazione odontoiatrica, in cui viene emessa una radiazione luminosa di intensit? compresa tra 1400mW/cm<2 >e 2000mW/cm<2>, a una seconda configurazione, o configurazione ortodontica, in cui viene emessa una radiazione luminosa di intensit? compresa tra 3000mW/cm<2 >e 4000mW/cm<2>.
Sempre secondo l?invenzione, detta lampada pu? comprendere mezzi di controllo collegati a detto corpo, per regolare i tempi di emissione di detta radiazione luminosa, in cui detti tempi di emissione sono preferibilmente compresi tra 3s e 20s, pi? preferibilmente essendo selezionabili almeno due dei seguenti periodi: 3s; 5s; 10s; 15s e 20s.
Inoltre, detti mezzi di controllo possono comprendere una pulsantiera disposta su detto corpo. Infine, secondo l?invenzione, detto corpo o detta almeno una testa pu? comprendere una porzione ad angolo retto.
L?invenzione verr? ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo, con particolare riferimento ai disegni delle figure allegate, in cui: la figura 1 mostra una vista frontale di una prima forma di realizzazione di lampada dentale fotopolimerizzante secondo la presente invenzione, comprendente un corpo-lampada ad angolo retto su cui ? inserito un puntale ad arco, atto ad irraggiare l?intera arcata di un paziente;
la figura 2 mostra una vista frontale di un puntale emi-arco, atto ad irraggiare met? dell?arcata dentale di un paziente, inseribile sulla lampada dentale fotopolimerizzante di figura 1 al posto del puntale ad arco;
la figura 3 mostra una vista frontale di un puntale a ?T?, atto ad irradiare da uno a tre denti attigui di un paziente, inseribile sulla lampada dentale fotopolimerizzante di figura 1 al posto del puntale ad arco;
la figura 4 mostra una vista frontale di un puntale mono-dente, atto ad irradiare un solo dente di un paziente, inseribile sulla lampada dentale fotopolimerizzante di figura 1 al posto del puntale ad arco;
La figura 5 mostra una variante del puntale ad arco di figura 1;
la figura 6 mostra una vista frontale di una seconda forma di realizzazione di una lampada dentale fotopolimerizzante secondo la presente invenzione, comprendente un corpo-lampada dritto su cui ? inserito un puntale ad arco, atto ad irraggiare l?intera arcata di un paziente;
la figura 7 mostra una vista frontale di un puntale a ?T?, atto ad irradiare da uno a tre denti attigui di un paziente, inseribile sulla lampada dentale fotopolimerizzante di figura 6;
la figura 8 mostra una vista frontale del corpolampada di figura 6 su cui ? inserito un puntale monodente, atto ad irradiare un solo dente di un paziente comprendente una porzione terminare ad angolo retto; la figura 9 mostra una vista frontale parzialmente esplosa del corpo-lampada di figura 6, comprendente una variante del puntale ad arco;
la figura 10 mostra una vista frontale di una terza forma di realizzazione di una lampada dentale fotopolimerizzante secondo la presente invenzione, comprendente un corpo-lampada dritto su cui ? inserito un puntale ad arco, atto ad irradiare l?intera arcata del paziente.
la figura 11 mostra una vista frontale della lampada dentale foto-polimerizzante di figura 10, in cui un puntale a ami-arco, atto a irradiare una emi-arcata di un paziente ? inserito al posto del puntale ad arco; la figura 12 mostra una vista frontale della lampada dentale foto-polimerizzante di figura 10, in cui un puntale a ?T?, atto ad irradiare da uno a 3 denti attigui di un paziente, ? inserito al posto del puntale ad arco;
la figura 13 mostra una vista frontale della lampada dentale foto-polimerizzante di figura 10, comprendente una variante del puntale ad arco; e
la figura 14 mostra una vista frontale in dettaglio di una pulsantiera di comandi di una lampada dentale foto-polimerizzante secondo la presente invenzione.
Facendo particolare riferimento alle figure 1 ? 14, viene descritta una lampada dentale foto-polimerizzante 1, o lampada 1, secondo la presente invenzione, ad intensit? di irraggiamento variabile, a seconda dei diversi trattamenti odontoiatrici o ortodontici che l?operatore vuole effettuare.
La lampada 1 pu? essere un dispositivo classificato in classe II ai sensi della classificazione EN 60601-1, Tipo B (fibra ottica)
In particolare, la lampada 1 mostrata nella forma di realizzazione delle figure 1 - 14 comprende
un corpo 2, o manipolo 2, o corpo-lampada 2, impugnabile da un operatore e comprendente almeno una sorgente luminosa 200 (mostrata in figura 9), e
una pluralit? di teste 3, 4, 5, 6, 7, o inserti 3, 4, 5, 6, 7, in cui ciascuna testa 3, 4, 5, 6, 7 ? accoppiata amovibilmente al corpo 2 e comprende un rispettivo puntale 30, 40, 50, 60, 70, inseribile nel cavo orale di un paziente. In tal modo, il puntale 30, 40, 50, 60, 70 pu? trasmettere, durante l?uso, la radiazione luminosa emessa dalla sorgente luminosa 200 del corpo-lampada 2 all?interno di tale cavo orale.
Il corpo-lampada 2 comprende mezzi di alimentazione elettrica (non mostrati), per l?alimentazione della sorgente luminosa 200.
Infine, il corpo lampada 2 comprende una pulsantiera 20, la cui funzione verr? illustrata meglio in seguito.
La sorgente luminosa del corpo-lampada 2 ? preferibilmente costituita da lampadine a LED, ed ? configurata per emettere luce ad una predeterminata intensit? e lunghezza d?onda, a seconda del trattamento che l?operatore deve svolgere.
L?intensit? di radiazione luminosa erogata ? preferibilmente compresa tra 1400 e 4000mW/cm2. Tale variazione di intensit? pu? ad esempio essere gestita da un controllore di potenza o analoghi mezzi di controllo, come illustrato meglio nel seguito.
In particolare, ? possibile scegliere tra un primo range di intensit?, compreso tra 1400mW/cm2 e 2000mW/cm2, per le procedure odontoiatriche (modalit? ?dental?) e un secondo range di intensit?, compreso tra 3000mW/cm2 e 4000 mW/cm2, per le procedure ortodontiche (modalit? ?ortho?). L?intensit? di radiazione irraggiata in modalit? ?ortho? potr? anche crescere in maniera progressiva, per evitare una contrazione iniziale eccessiva del materiale polimerizzato.
La lunghezza d?onda della radiazione luminosa irraggiata da ciascun puntale 30, 40, 50, 60 ? invece preferibilmente compresa tra 380nm e 500nm, preferibilmente tra 400nm e 500nm, pi? preferibilmente tra 420nm e 480nm.
In tal modo, una sola lampada 1 ? in grado di erogare l?intensit? di radiazione ottimale per procedure diverse, siano esse di tipo odontoiatrico o ortodontico, superando i limiti odierni per cui un operatore, che svolge nella sua pratica quotidiana sia le branche generali di odontoiatria che le specialistiche di l?ortodonzia, ? costretto a comprare due lampade diverse. Inoltre, il poter raccogliere pi? funzioni nella stessa lampada 1 comporta anche una vantaggiosa riduzione degli ingombri rispetto al caso in cui venissero utilizzate due lampade diverse, una per ciascuna procedura.
Infatti, in ortodonzia possono essere applicati fasci luminosi di intensit? maggiore, in tempi pi? brevi, rispetto a quelli applicati nelle comuni pratiche odontoiatriche (otturazioni, cementazioni e simili).
In particolare, l?intensit? di radiazione luminosa utilizzabile nelle procedure ortodontiche pu? essere molto maggiore di quella utilizzabile in procedure odontoiatriche, in quanto il raggio luminoso investe le piastrine per un periodo limitato di tempo (compreso tra 3-5 sec) e non sussiste il rischio di necrosi pulpare da surriscaldamento del dente.
A titolo esemplificativo, tra le procedure odontoiatriche generali vi ? la polimerizzazione di adesivi, compositi, cementi o altri materiali fotoindurenti in restauri endo-conservativi-protesici dei denti; mentre tra le procedure ortodontiche vi ? la polimerizzazione di adesivi e compositi durante l?applicazione diretta o indiretta di piastrine di apparecchi ortodontici, o durante l?applicazione di ?attachments? mediante mascherine di trasferimento, come nella tecnica ortodontica invisibile.
Utilizzando una lampada 1 secondo la presente invenzione, ? quindi possibile ridurre vantaggiosamente i tempi di tali procedure ortodontiche, favorendo una polimerizzazione pi? rapida.
Facendo particolare riferimento alle figure 1-13, gli inserti 3, 4, 5, 6 o teste 3, 4, 5, 6 accoppiabili al corpo-lampada 2 possono comprendere puntali 30, 40, 50, 60 di diverse forme, ed in particolare, pu? essere previsto:
- un primo inserto 3 comprendente un puntale ad arco 30 (mostrato nelle figure 1, 6 e 10), per irradiare simultaneamente un?intera arcata dentale di un paziente, da utilizzare ad esempio per ridurre i tempi di fotopolimerizzazione delle applicazioni ortodontiche, quali l?applicazione diretta o indiretta di piastrine o attachments in ortodonzia invisibile; questo puntale potrebbe trovare la sua applicazione anche per lo sbiancamento dei denti;
- un secondo inserto 4, comprendente un puntale ad emi-arco 40 (mostrato nelle figure 2 e 11), per irradiare simultaneamente met? di un?arcata dentale di un paziente, da utilizzare ad esempio per ridurre i tempi di fotopolimerizzazione dei materiali fotoindurenti di pi? denti nello stesso quadrante o per l?incollaggio di diverse piastrine o attachments ortodontici contemporaneamente durante la modifica parziale di un apparecchio ortodontico;
- un terzo inserto 5, comprendente un puntale a ?T? 50, anche detto puntale a tre denti 50, (mostrato nelle figure 3, 7 e 12), per irradiare simultaneamente da uno a tre denti contigui di un paziente; tale puntale a tre denti 50 pu? essere utilizzato per ridurre i tempi di polimerizzazione dei materiali fotoindurenti di massimo tre denti nello stesso quadrante o per l?incollaggio simultaneo di diverse piastrine o attachments ortodontici durante la modifica parziale di un apparecchio ortodontico; e
- un quarto inserto 6 comprendente un puntale monodente 60 (mostrato nelle figure 4 e 8), per irradiare un singolo dente di un paziente per volta, da utilizzare ad esempio nelle ricostruzioni odontoiatriche.
Nelle forme realizzative mostrate, il puntale ad arco 30 presenta pertanto una forma che riproduce sostanzialmente un?arcata dentale, il puntale a emi-arco 40 presenta una forma che riproduce sostanzialmente mezza arcata dentale e il puntale a tre denti 50 presenta, come detto, una forma sostanzialmente a ?T?.
Tutti i puntali 30, 40, 50 che interessano pi? denti permettono di ridurre i tempi di fotopolimerizzazione rispetto all?uso sequenziale di un puntale monodente 60 nelle applicazioni richieste.
I relativi inserti 3, 4, 5, 6 sono accoppiati al corpo lampada 2 in maniera amovibile, in modo da poter essere utilizzati sulla base delle necessit? dell?operatore.
In particolare, gli inserti 3, 4, 5, 6 sono preferibilmente accoppiati mediante mezzi di connessione magnetici, pi? preferibilmente di tipo ?a scatto?. In alterativa, gli inserti 3, 4, 5, 6 possono essere inseriti nel corpo lampada 2 con incastro meccanico/manuale all?interno di un?apposita cavit? del corpo lampada 2 stesso.
In una forma alternativa di realizzazione (non mostrata) la lampada 1 potr? avere un?unica testa fissa, per l?irraggiamento contemporaneo di pi? denti. Preferibilmente, tale testa fissa comprende un puntale ad arco 30 o 70. Pi? preferibilmente, la lampada 1 secondo tale forma realizzativa pu? emettere solamente una radiazione luminosa di intensit? compresa tra 3000mW/cm2 e 4000 mW/cm2. In altre parole, la lampada 1 secondo tale forma realizzativa pu? funzionare solamente in modalit? ?ortho?.
Per quanto riguarda la forma del corpo lampada 2 e delle relative teste 3, 4, 5, 6 in figura 1 ? mostrato un corpo lampada 2 avente una forma comprendente una porzione ad angolo retto, collegabile a teste 3, 4, 5, 6 di forma sostanzialmente dritta; nelle figure 8 e 10-13 ? invece mostrato un corpo-lampada 2 di forma sostanzialmente dritta, a cui sono collegate teste 3, 4, 5, 6, 7 aventi una forma comprendente una porzione ad angolo retto; infine, nelle figure 6, 7 e 9 ? mostrato un corpo-lampada 2 di forma sostanzialmente dritta, a cui sono collegate teste 3, 4, 5, 6 di forma sostanzialmente dritta.
Le medesime configurazioni possono essere realizzate su una lampada 1 avente un?unica testa fissa.
Avere uno dei due ?blocchi? (il corpo 2 o le teste 3, 4, 5, 6) in cui una porzione comprende un angolo retto (come mostrato nelle figure 1-6, 8 e 10-13) facilita l?utilizzo della lampada 1 da parte dell?operatore, in quanto rende pi? agevole l?impugnatura e la direzionalit? del fascio luminoso. La variante di lampada 1 comprendente il corpo 2 dritto e teste 3, 4, 5, 6 dritte (mostrato nelle figure 6, 7 e 9) rappresenta, invece, una soluzione meno comoda, ma pi? pratica e pi? economica dal punto di vista realizzativo.
Il puntale mono-dente 60 ? preferibilmente costruito con il terminale ad angolo retto in modo da avere un irraggiamento puntiforme e ben direzionato sul dente (come mostrato in figura 8).
In una forma di realizzazione possono inoltre essere previsti anche pi? puntali 30, 40, 50, 60, 70 dello stesso tipo di dimensioni diverse, ad esempio di taglia S/M/L, in modo da avere un puntale 30, 40, 50, 60, 70 adatto alle dimensioni delle cavit? di diversi pazienti.
Tutti i puntali, sia monodente 60 che a pi? denti 30, 40, 50 possono essere realizzati in fibra di vetro, in particolare fibra di vetro schermata, in grado di condurre i fasci luminosi.
Tuttavia, come mostrato in figura 5, 9 e 13, la lampada 1 pu? comprendere un quinto inserto 7 comprendente un secondo puntale ad arco 70, che si differenzia dal puntale ad arco 30 precedentemente descritto, in quanto realizzato in materiale morbido e flessibile rispetto alla fibra di vetro, e pi? adattabile al cavo orale.
Il secondo puntale ad arco 70 ? stato infatti pensato come inserto pi? sottile e maggiormente adattabile all?interno del cavo orale.
Tale secondo puntale ad arco 70 potrebbe essere realizzato in un materiale conduttore del fascio luminoso, come i puntali 30, 40, 50, 60 gi? descritti, oppure essere esso stesso una fonte di luce diretta, venendo ad esempio dotato di lampadine Led lungo tutta la sua superficie. In tal caso, tuttavia, dovrebbe essere fissato al corpo lampada 2, in modo da permettere il collegamento elettrico con i mezzi di alimentazione elettrica.
Tale materiale pu? essere utilizzato anche per il puntale ad arco 30, 70 di una lampada 1 comprendente una sola testa fissa.
In una forma di realizzazione, la lampada 1 pu? comprendere anche una testa per lo sbiancamento (non mostrata), il cui puntale sbiancante pu? essere progettato per trasmettere un fascio luminoso emesso dalla sorgente luminosa 200 con un?intensit? di radiazione compresa tra i 1400 mW/cm2 e i 2000mW/cm2. In particolare, il puntale di tale testa per lo sbiancamento sar? preferibilmente un puntale ad arco 30, 70, pi? preferibilmente un secondo puntale ad arco 70.
Come gi? anticipato, il regolatore di potenza per regolare l?intensit? luminosa erogata dalla sorgente luminosa del corpo lampada 2 pu? essere controllato mediante detta pulsantiera 20 (mostrata in figura 14).
In particolare, la pulsantiera 20 comprende due pulsanti per scegliere la modalit? operativa di trattamento, in cui
- schiacciando un primo pulsante, viene selezionata un?intensit? del fascio luminoso compresa tra 1400mW/cm2 e 2000mW/cm2, adatta alle procedure odontoiatriche (modalit? ?dental?); e
- schiacciando un secondo pulsante, viene selezionata un?intensit? del fascio luminoso compresa tra 3000mW/cm2 e 4000mW/cm2, adatta alle procedure ortodontiche (modalit? ?ortho?).
Inoltre, tale pulsantiera 20 comprende un pulsante di avvio, che permette anche di regolare i tempi di irraggiamento, preferibilmente in un intervallo compreso tra 3s e 20s, pi? preferibilmente potendo essere selezionati almeno due tra i seguenti periodi di irraggiamento: 3s; 5s; 10s; 15s; 20s, ad esempio sulla base del numero di volte in cui ? schiacciato.
La pulsantiera di figura 14 comprende inoltre due spie luminose, per indicare rispettivamente la modalit? scelta tra ?dental? e ?ortho? e l?avvio della lampada 1.
Riassumendo, la lampada 1 pu? presentare due pulsanti che trasmetteranno l?informazione a spie luminose, ad esempio piccolo Led, sul corpo lampada 2 che si illumineranno rispettivamente a seconda della scelta fatta: uno per regolare la modalit? ?Dental? (per trattamenti odontoiatrici quali otturazioni) e uno per la modalit? ?Ortho?, per trattamenti ortodontici. Un altro pulsante potr? essere inserito per regolare la tempistica di irraggiamento variabile in un intervallo da 3 a 20 sec. Anche in questo caso, delle spie luminose, o piccoli Led, si illumineranno a seconda della scelta fatta.
In forme alternative di realizzazione (non mostrate) la pulsantiera 20 pu? essere di tipo diverso da quanto descritto. Ad esempio pu? essere previsto una tastiera di tipo ?touch? per selezionare le diverse opzioni.
Inoltre, in una forma di realizzazione, l?operatore pu? selezionare l?intensit? da erogare anche sulla base del puntale 30, 40, 50, 60 utilizzato.
Per quanto concerne i mezzi di alimentazione elettrica, questi possono essere mezzi di alimentazione ricaricabili, che si possono alimentare e ricaricare nei seguenti modi:
a) si posiziona la base del corpo-lampada 2 su una basetta di ricarica 8 (come mostrato in Figura 1, 6, 8 e 9), che a sua volta viene collegata all?alimentazione di rete;
b) i mezzi di alimentazione elettrica possono essere batterie al litio ricaricabili, inserite all?interno del corpo lampada 2; in tal caso, le batterie al litio possono essere ricaricate in un caricatore separato, collegato all?alimentazione di rete, dove vengono alloggiate le batterie stesse; oppure
c) i mezzi di alimentazione elettrica possono essere collegati ad un cavo di alimentazione elettrica per la loro ricarica, a sua volta collegabile all?alimentazione di rete, disposto alla base del corpo lampada 2.
Quando il corpo 2 comprende una batteria ricaricabile, questa ? preferibilmente batteria agli ioni-litio.
In tal caso, la lampada 1 pu? essere dotata di una basetta 21 per ricaricare tale batteria.
La basetta 21 pu? comprendere a sua volta apposite spie luminose, in particolare spie LED, di cui una prima spia per segnalare l?effettiva intensit? luminosa erogabile dal puntale 30, 40, 50, 60 e una seconda spia per segnalare il livello di carica della batteria stessa.
La basetta 21, o stazione 21, di ricarica (mostrata in figura 5) pu? essere dotata di spie Led luminose che serviranno per indicare le funzioni on/off, il processo di carica e la potenza luminosa. La spia Led potrebbe colorarsi di giallo in caso di problemi.
Nella basetta di ricarica potr? anche essere realizzato un radiometro, che misura l?intensit? luminosa in modo da poter controllare l?efficienza del fascio luminoso e garantire le prestazioni al massimo.
Infine, la basetta 21 pu? essere alimentata con alimentazione standard 100-230V-60/60 Hz 15 VA.
Esempio 1
Si riporta di seguito una tabella comparativa, in cui i tempi di funzionamento di una lampada 1 secondo la presente invenzione con puntale ad arco 30 sono comparati a quelli di due lampade di arte nota con puntale monodente.
Tabella 1
? evidente il vantaggio nell?utilizzare una lampada 1 secondo la presente invenzione con il puntale ad arco 30, rispetto alle lampade di tecnica nota, sia in termini di tempo necessario per eseguire un singolo trattamento su pi? denti, sia in termini di versatilit? di applicazione.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma ? da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ci? uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1. Lampada dentale foto-polimerizzante (1) o lampada dentale (1), comprendente
un corpo (2) impugnabile da un operatore e comprendente una sorgente luminosa (200) per emettere una radiazione luminosa; e
almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) comprendente un rispettivo puntale (30, 40, 50, 60, 70), in cui detto puntale (30, 40, 50, 60, 70) ? inseribile nel cavo orale di un paziente e configurato per trasmettere la radiazione luminosa emessa da detto corpo (2) con una intensit? compresa tra 1400mW/cm<2 >e 4000mW/cm<2 >e ad almeno una lunghezza d?onda compresa tra 400nm e 500nm, e in cui
detto puntale (30, 40, 50, 60, 70) di detta almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) ? un puntale a pi? denti (30, 40, 50, 70), per irradiare in maniera simultanea una pluralit? di denti di un paziente.
2. Lampada dentale (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) ? accoppiabile in maniera amovibile a detto corpo (2) e dal fatto che detto puntale a pi? denti (30; 40; 50) di detta almeno una testa (3; 4; 5; 6) ? scelto tra:
un puntale ad arco (30; 70), per irradiare simultaneamente un?intera arcata dentale di un paziente un puntale a emi-arco (40), per irradiare simultaneamente met? arcata dentale di un paziente; e/o un puntale di forma a ?T? (50), per irradiare simultaneamente tre denti contigui di un paziente.
3. Lampada dentale (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una ulteriore testa (6) accoppiabile in maniera amovibile a detto corpo (2) e comprendente un puntale monodente (60), per irradiare un solo dente per volta.
4. Lampada dentale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 - 3, caratterizzata dal fatto di comprendere una testa sbiancante, accoppiabile in maniera amovibile a detto corpo (2) e comprendente un rispettivo puntale sbiancante, in cui detto puntale sbiancante ? configurato per trasmettere la radiazione luminosa emessa da detto corpo (2) con una intensit? compresa tra 1400 mW/cm2 e 2000mW/cm2, in cui detto puntale sbiancante ? configurato per irradiare simultaneamente un?intera arcata dentale di un paziente.
5. Lampada dentale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 ? 4, caratterizzata dal fatto che detta almeno una testa (3, 4, 5, 6) ? collegabile a detto corpo (2) mediante mezzi di connessione magnetici, preferibilmente connettori magnetici di tipo a scatto, o mediante mezzi ad incastro, per l?incastro manuale di detta almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) all?interno di una cavit? di detto corpo (2).
6. Lampada dentale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 - 5, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralit? di teste (3, 4, 5, 6, 7) aventi un puntale (30; 40; 50; 60; 70) di forma sostanzialmente identica ma dimensioni diverse, preferibilmente essendo previste almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) con puntale (30; 40; 50; 60; 70) di taglia piccola, almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) con puntale (30; 40; 50; 60; 70) di taglia media e almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) con puntale (30; 40; 50; 60; 70) di taglia grande.
7. Lampada dentale (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta almeno una testa (3; 4; 5; 6) ? costituita da una unica testa fissa e dal fatto che detto puntale a pi? denti (30; 40; 50) ? un puntale ad arco (30; 70), per irradiare simultaneamente un?intera arcata dentale di un paziente, in cui detto puntale ad arco (30; 70) ? configurato per trasmettere la radiazione luminosa emessa da detto corpo (2) con una intensit? compresa tra 3000mW/cm<2 >e 4000mW/cm<2>.
8. Lampada dentale (1) una qualsiasi delle rivendicazioni 2 - 7, caratterizzata dal fatto che detto puntale ad arco (70) e/o detto puntale sbiancante ? realizzato con un materiale morbido e flessibile, per adattarsi alla conformazione del cavo orale e ai tessuti molli di detto paziente.
9. Lampada dentale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di controllo (20) collegati a detto corpo (2), per controllare detta intensit? di radiazione luminosa, in modo tale che detta lampada (1) possa passare da una prima configurazione, o configurazione odontoiatrica, in cui viene emessa una radiazione luminosa di intensit? compresa tra 1400mW/cm<2 >e 2000mW/cm<2>, a una seconda configurazione, o configurazione ortodontica, in cui viene emessa una radiazione luminosa di intensit? compresa tra 3000mW/cm<2 >e 4000mW/cm<2>.
10. Lampada dentale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di controllo (20) collegati a detto corpo (2), per regolare i tempi di emissione di detta radiazione luminosa, in cui detti tempi di emissione sono preferibilmente compresi tra 3s e 20s, pi? preferibilmente essendo selezionabili almeno due dei seguenti periodi: 3s; 5s; 10s; 15s e 20s.
11. Lampada dentale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9 o 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di controllo comprendono una pulsantiera (21) disposta su detto corpo (2).
12. Lampada dentale (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo (2) o detta almeno una testa (3, 4, 5, 6, 7) comprende una porzione ad angolo retto.
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