IT202100005948A1

IT202100005948A1 - Dispositivo di chiusura di un contenitore

Info

Publication number: IT202100005948A1
Application number: IT102021000005948A
Authority: IT
Inventors: Davide Pletto; Luca Petrucci; Francesco Nobili
Original assignee: Ipi Srl
Priority date: 2021-03-12
Filing date: 2021-03-12
Publication date: 2022-09-12

Description

DESCRIZIONE

dell?invenzione industriale dal titolo:

" Dispositivo di chiusura di un contenitore"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Campo e scopo dell'invenzione

La presente invenzione riguarda un dispositivo di chiusura di un contenitore. ? noto prevedere su un contenitore un dispositivo per aprire e chiudere il contenitore, che permetta di mantenere il contenuto del contenitore in condizioni prestabilite fino alla prima apertura, e poi di accedere facilmente al contenuto del contenitore quando lo si desidera.

L?applicazione del dispositivo qui descritto pu? riguardare contenitori per qualsiasi ambito, commerciale e non, quali ad esempio recipienti, bottiglie, brik, e similari.

Con riferimento al campo del confezionamento di prodotti, la Richiedente ha rilevato la necessit? di adottare misure per contrastare l?inquinamento ambientale generato dai rifiuti in materiale plastico.

A tal proposito, la Richiedente ha percepito che i dispositivi di chiusura di un contenitore che hanno parti separabili dal contenitore stesso costituiscono una delle principali cause di inquinamento ambientale, in quanto generano piccole parti di scarto che sono difficili da recuperare e far rientrare nel ciclo di raccolta e riciclo dei rifiuti, in particolare quando dispersi nelle zone boschive, dei parchi, dei giardini, marittime e fluviali.

La richiedente si ? pertanto posta il problema di realizzare un dispositivo di chiusura di un contenitore che abbia parti non separabili dal contenitore, senza ridurre ma bens? aumentando la comodit? di impiego del dispositivo e la sua affidabilit?.

La Richiedente ha quindi trovato che un contenitore con parti interconnesse tra di loro e non separabili dal contenitore stesso non genera le suddette piccole parti di scarto che sono difficili da recuperare e far rientrare nel ciclo di raccolta e riciclo dei rifiuti, e che prevedere una condizione di impiego del dispositivo, dopo la prima apertura, che rimanga fissa e invariabile, garantisce una maggiore facilit? di impiego del dispositivo e una sua maggiore affidabilit? di funzionamento.

Uno o pi? degli scopi indicati vengono raggiunti tramite un dispositivo di chiusura presentante le caratteristiche richiamate nella rivendicazione 1. La soluzione qui descritta riguarda, inoltre, una combinazione di contenitore e dispositivo di chiusura secondo la rivendicazione 12 nonch? un metodo secondo la rivendicazione 13.

In generale, in un primo aspetto la presente invenzione concerne un dispositivo di chiusura comprendente:

- preferibilmente, una base comprendente un ingresso, un?uscita e una porzione tubolare che mette in comunicazione l?ingresso e l?uscita, in cui, preferibilmente, la base ? destinata ad essere fissata al contenitore in corrispondenza di un?apertura del contenitore, preferibilmente chiusa da un film lacerabile, in una condizione in cui l?ingresso ? rivolto verso l?apertura del contenitore;

- preferibilmente, un tappo che ? montato girevole, attorno ad un asse di riferimento, sulla porzione tubolare della base, e chiude l?uscita della base per impedire una comunicazione fluida tra l?interno del contenitore e l?esterno;

- preferibilmente, un organo di lacerazione montato mobile, lungo l?asse di riferimento, all?interno della porzione tubolare, per lacerare il film lacerabile cos? da mettere in comunicazione fluida l?ingresso della base con l?interno del contenitore; e

- preferibilmente, un sistema di movimentazione per movimentare l?organo di lacerazione lungo l?asse di riferimento, in una direzione dall?uscita della base verso l?ingresso della base, a seguito di una rotazione del tappo rispetto alla porzione tubolare.

Sempre secondo il primo aspetto dell?invenzione, il tappo comprende:

- preferibilmente, un corpo di collegamento montato girevole sulla porzione tubolare, e preferibilmente trattenuto assialmente da uno o pi? elementi di ancoraggio per impedire la sua separazione dalla porzione tubolare, in cui, preferibilmente, il corpo di collegamento presenta almeno un?apertura superiore per il passaggio del contenuto del contenitore, detta apertura superiore essendo in comunicazione fluida con l?uscita della base, e

- preferibilmente, un corpo di chiusura collegato in maniera girevole al corpo di collegamento fra una prima posizione in cui chiude l?apertura superiore, impedendo il passaggio attraverso di essa del contenuto del contenitore, e una seconda posizione in cui attraverso l?apertura superiore ? consentito il passaggio del contenuto del contenitore.

Preferibilmente, la porzione tubolare della base e il corpo di collegamento del tappo sono predisposti con un sistema di trappola per imprigionare un perno del corpo di collegamento o della porzione tubolare, dopo che il tappo ha compiuto una rotazione attorno all?asse di riferimento, per un intervallo angolare limite predeterminato, a partire da una posizione angolare iniziale del tappo attorno all?asse di riferimento, in modo da impedire qualsiasi ulteriore rotazione del tappo attorno all?asse di riferimento e bloccare il tappo in una posizione di utilizzo predeterminata rispetto al contenitore.

La Richiedente ha potuto rilevare che il sistema di trappola indicato determina una condizione stabile di utilizzo del dispositivo di chiusura che ne facilita l?utilizzo e rende il dispositivo pi? affidabile.

In un secondo aspetto, la presente invenzione concerne un metodo per operare un dispositivo di chiusura di un contenitore, in cui il contenitore presenta in particolare un?apertura chiusa da un film lacerabile.

Il dispositivo di chiusura comprende:

- preferibilmente, una base comprendente un ingresso, un?uscita e una porzione tubolare che mette in comunicazione l?ingresso e l?uscita, in cui, preferibilmente, detta base ? destinata ad essere fissata al contenitore in corrispondenza dell?apertura del contenitore, in una condizione in cui l?ingresso ? rivolto verso l?apertura del contenitore;

- preferibilmente, un tappo che ? montato girevole, attorno ad un asse di riferimento, sulla porzione tubolare della base, e chiude l?uscita della base per impedire una comunicazione fluida tra l?interno del contenitore e l?esterno; e - preferibilmente, un organo di lacerazione montato mobile, lungo l?asse di riferimento, all?interno della porzione tubolare, per lacerare il film lacerabile cos? da mettere in comunicazione fluida l?ingresso della base con l?interno del contenitore.

Il tappo comprende:

- preferibilmente, un corpo di collegamento montato girevole sulla porzione tubolare, e preferibilmente trattenuto assialmente da uno pi? elementi di ancoraggio per impedire la sua separazione dalla porzione tubolare, in cui, preferibilmente, il corpo di collegamento presenta un?apertura superiore per il passaggio del contenuto del contenitore, l?apertura essendo in comunicazione fluida con l?uscita della base, e

Secondo il secondo aspetto dell?invenzione, preferibilmente il metodo include ruotare il tappo attorno all?asse di riferimento.

Durante la rotazione del tappo, il metodo include, preferibilmente, movimentare l?organo di lacerazione nella direzione assiale della porzione tubolare della base per lacerare il film che chiude l?apertura del contenitore.

Sempre secondo il secondo aspetto dell?invenzione, preferibilmente il metodo include, inoltre:

- portare il corpo di chiusura dalla prima alla seconda posizione per rendere accessibile dall?esterno l?apertura del contenitore precedentemente liberata dal film lacerato dall?organo di lacerazione, preferibilmente mantenendo al contempo il corpo di collegamento del tappo ancorato alla porzione tubolare della base. La Richiedente ha rilevato che mantenere il corpo di collegamento ancorato alla porzione tubolare della base permette di non generare parti di scarto separabili dal contenitore e di facilitare quindi il ciclo di raccolta e riciclo del contenitore e di tutte le sue parti, cos? da contrastare il problema dell?inquinamento ambientale menzionato all?inizio.

Secondo un terzo aspetto, la presente invenzione concerne una combinazione di un contenitore e un dispositivo di chiusura secondo il primo aspetto. Preferibilmente, il contenitore presenta un?apertura chiusa da un film lacerabile. Preferibilmente, la base del dispositivo di chiusura ? rigidamente fissata al contenitore in corrispondenza di tale apertura in modo da mettere in comunicazione l?interno del contenitore con l?ingresso della base, una volta che il film sia stato lacerato.

In uno o pi? dei suddetti aspetti, la presente invenzione pu? comprendere una o pi? delle seguenti caratteristiche.

In una o pi? forme di realizzazione, il sistema di trappola include un primo e un secondo elemento di trappola predisposti sulla porzione tubolare o sul corpo di collegamento, preferibilmente posizionati reciprocamente contrapposti, ad una data distanza lungo una medesima circonferenza attorno all?asse di riferimento. In una o pi? forme di realizzazione, il sistema di trappola include il perno del corpo di collegamento o della porzione tubolare, che presenta una dimensione lungo la circonferenza sostanzialmente pari alla data distanza.

Preferibilmente le posizioni del primo e del secondo elemento di trappola sulla porzione tubolare, e del perno sul corpo di base, o viceversa, lungo la circonferenza, sono tali per cui il primo e il secondo elemento di trappola, e il perno, sono reciprocamente distanziati lungo la circonferenza, nella posizione angolare iniziale del tappo, mentre il perno si dispone, e l? rimane intrappolato, fra il primo e il secondo elemento di trappola nella posizione limite raggiunta dal tappo al termine della rotazione per l?intervallo angolare limite.

In una o pi? forme di realizzazione, il primo elemento di trappola presenta una porzione a rampa predisposta per sottoporre il perno ad una deformazione elastica per flessione tale da rimuovere il perno da una condizione di interferenza con il primo elemento di trappola durante la rotazione del tappo.

In una o pi? forme di realizzazione, il primo elemento di trappola presenta una porzione a rampa predisposta per cooperare con un elemento cedente ricavato sul corpo di chiusura del tappo per determinare uno spostamento del corpo di chiusura, dalla prima posizione verso la seconda posizione, per effetto della rotazione del tappo attorno all?asse di riferimento.

In una o pi? forme di attuazione, il corpo di collegamento comprende almeno un elemento di azionamento del sistema di movimentazione. Preferibilmente l?elemento di azionamento ? operativamente associato all?organo di lacerazione per azionare l?organo di lacerazione nel movimento nella direzione assiale a seguito di una rotazione del tappo attorno all?asse di riferimento.

La Richiedente ha potuto verificare che la predisposizione di un elemento di azionamento del sistema di movimentazione dell?organo di lacerazione sul corpo di collegamento, evita che un siffatto elemento possa essere esposto all?esterno e dunque reso accessibile all?utilizzatore, ad esempio a seguito dell?apertura del tappo, con conseguente scomodit? di impiego del dispositivo e un rischio di ferimento dell?utilizzatore (trattandosi solitamente di elementi appuntiti).

In generale, la definizione di elemento di azionamento ?all?interno? del corpo di collegamento implica che l?elemento ? sostanzialmente chiuso da tale corpo rispetto all?esterno ossia che l?ingombro di tale elemento ? contenuto tutto o per la maggior parte, ad esempio almeno per il 70%, preferibilmente almeno per l?80%, ancora pi? preferibilmente almeno per il 90%, in un volume definito da tale corpo. In una o pi? forme di realizzazione, il corpo di collegamento presenta una parete laterale tubolare da cui sporge radialmente verso l?interno una porzione di supporto. Preferibilmente su tale porzione di supporto ? portato l?elemento di azionamento. Preferibilmente l?elemento di azionamento si trova in una posizione radiale distanziata dalla parete laterale per impegnare l?organo di lacerazione disposto all?interno della porzione tubolare della base.

La Richiedente ha potuto rilevare che grazie alla porzione di supporto indicata l?elemento di azionamento pu? disporsi in impegno direttamente con l?organo di lacerazione in modo semplice e stabile.

In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di lacerazione presenta una conformazione tubolare. Preferibilmente l?organo di lacerazione include una filettatura esterna che impegna una filettatura interna della porzione tubolare della base.

In una o pi? forme di realizzazione, un elemento cedente ? ricavato sul corpo di chiusura del tappo. Preferibilmente l?elemento cedente ? destinato a cooperare con un elemento di camma ricavato sulla porzione tubolare della base, per determinare uno spostamento del corpo di chiusura, dalla prima posizione, verso la seconda posizione, a seguito di una rotazione del tappo attorno all?asse di riferimento. La Richiedente ha potuto rilevare che grazie al sistema indicato viene vantaggiosamente ottenuta un?apertura automatica del tappo che ? apprezzabile dall?utilizzatore sia per la comodit? intrinseca sia in quanto fornisce una conferma del fatto che la procedura di apertura del dispositivo ? stata eseguita in modo corretto.

In una o pi? forme di realizzazione, il corpo di chiusura del tappo presenta una superficie inferiore da cui sporge almeno un elemento otturatore predisposto per impegnare l?almeno un?apertura superiore del corpo di collegamento secondo un accoppiamento di forma.

In una o pi? forme di realizzazione, l?elemento otturatore presenta un?altezza tale da poter cooperare in qualit? di elemento cedente, con un elemento di camma ricavato sulla porzione tubolare della base, per determinare uno spostamento del corpo di chiusura, dalla prima posizione, verso la seconda posizione, a seguito di una rotazione del tappo attorno all?asse di riferimento.

In una o pi? forme di realizzazione, il sistema di movimentazione ? un sistema a camma o a vite.

In una o pi? forme di realizzazione il metodo include portare il corpo di chiusura dalla prima alla seconda posizione e viceversa, mantenendo l?elemento di azionamento sempre all?interno del corpo di collegamento.

In una o pi? forme di realizzazione, durante la rotazione del tappo, il metodo include:

- per il tramite di un elemento a camma, spostare il corpo di chiusura dalla prima posizione, verso la seconda posizione, determinando un?apertura parziale automatica del corpo di chiusura.

In una o pi? forme di realizzazione, la rotazione del tappo avviene a partire da una posizione angolare iniziale predeterminata. Preferibilmente, il metodo comprende: - quando, a partire dalla posizione angolare iniziale predeterminata, il tappo ha eseguito una rotazione per un intervallo angolare limite, imprigionare un perno del corpo di collegamento o della porzione tubolare per il tramite di un sistema di trappola, per impedire un?ulteriore rotazione del tappo e bloccare il tappo in una posizione di utilizzo predeterminata rispetto al contenitore.

Descrizione dettagliata di una o pi? forme di attuazione dell?invenzione.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:

- la figura 1 rappresenta una forma di attuazione preferita del dispositivo qui descritto, secondo una vista assonometrica;

- la figura 2 rappresenta il dispositivo di chiusura di figura 1 in una diversa condizione operativa;

- la figura 3 rappresenta una vista in esploso del dispositivo di figura 1;

- la figura 4 rappresenta una vista in sezione del dispositivo di chiusura di figura 1, secondo il piano IV-IV di figura 2;

- le figure da 5a a 5c rappresentano fasi successive di un metodo per operare il dispositivo di chiusura di figura 1;

- la figura 6 rappresenta una combinazione di dispositivo di chiusura e contenitore secondo una vista in esploso.

Nella seguente descrizione sono illustrati vari dettagli specifici finalizzati ad una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o pi? dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti o materiali ecc. In altri casi, strutture materiali o operazioni noti non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti della forma di attuazione.

I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodit? e non definiscono dunque l'ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.

Con riferimento alle figure da 1 a 3, il dispositivo di chiusura qui descritto, complessivamente indicato con il numero di riferimento 100 comprende:

- una base 200 comprendente un ingresso 201, un'uscita 202 ed una porzione tubolare 203 che mette in comunicazione l?ingresso 201 e l'uscita 202;

- un tappo 400, che ? montato girevole, attorno ad un asse di riferimento I, sulla porzione tubolare 203 della base 200; e

- un organo di lacerazione 300 montato mobile, lungo l'asse di riferimento I, all'interno della porzione tubolare 203.

La base 200 ? destinata ad essere fissata ad un contenitore 10 ? figura 6 - in corrispondenza di una sua apertura 12 chiusa da un film lacerabile 14.

Nella condizione installata, l'ingresso 201 ? rivolto verso tale apertura, mentre l'uscita 202 ? orientata in direzione opposta.

Il tappo 400 chiude l'uscita 202 della base 200 per impedire una comunicazione fluida fra l?interno del contenitore e l'esterno, una volta che il film disposto sull'apertura del contenitore ? stato lacerato.

Il dispositivo di chiusura 100 comprende, inoltre, un sistema di movimentazione per movimentare l'organo di lacerazione 300 lungo l'asse di riferimento I, in una direzione dall'uscita 202 verso l'ingresso 201, a seguito di una rotazione del tappo 400 rispetto alla porzione tubolare 203.

Tale movimento ha lo scopo di determinare una lacerazione del film disposto sull'apertura del contenitore da parte dell'organo di lacerazione 300.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l'organo di lacerazione 300 presenta una conformazione tubolare ed include una filettatura esterna 301 che impegna una filettatura interna 204 ricavata sulla porzione tubolare 203.

Le due filettature 204, 301 definiscono -in questa forma di attuazione preferita- il suddetto sistema per movimentare l'organo di lacerazione 300 lungo l'asse di riferimento I.

In una forma di attuazione alternativa (non illustrata), il sistema di movimentazione pu? invece essere un sistema a camma predisposto per indurre uno spostamento dell?organo di lacerazione lungo l?asse di riferimento I a seguito della rotazione del tappo 400 attorno al medesimo asse. Ad esempio, il sistema a camma pu? comprendere un elemento cedente portato dall?organo di lacerazione e una porzione a rampa ricavata sul tappo 400.

Il tappo 400 comprende un corpo di collegamento 401, che ? montato girevole sulla porzione tubolare 203 ed ? trattenuto a questa assialmente.

Il corpo di collegamento 401 presenta un'apertura superiore 402, che ? in comunicazione fluida con l'uscita 202 della base 200.

Il tappo 400 comprende, inoltre, un corpo di chiusura 404 collegato in maniera girevole al corpo di collegamento 401 fra una prima posizione in cui chiude l'apertura superiore 402 (figura 1), impedendo il passaggio attraverso di essa del contenuto del contenitore, ed una seconda posizione in cui l'apertura superiore 402 ? accessibile dall'esterno ed attraverso di essa ? consentito il passaggio del contenuto del contenitore (figura 2). Preferibilmente, sul lato inferiore 417 del corpo di chiusura 404 ? ricavato un elemento otturatore 413, cilindrico, predisposto per inserirsi nell?apertura 402 realizzando con essa un accoppiamento di forma. In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, la porzione tubolare 203 comprende una flangia esterna 206 che ? contenuta in un piano ortogonale all'asse di riferimento I e si estende lungo l'intero perimetro della porzione tubolare 203.

Il corpo di collegamento 401 presenta, dal canto suo, una sede anulare 405 ricavata sul lato interno della sua parete laterale 406, che riceve al suo interno la flangia 206 della porzione tubolare 203.

L'accoppiamento fra la flangia 206 e la sede anulare 405 determina un vincolo fra il corpo di collegamento 401 e la porzione tubolare 203 che impedisce la separazione del primo dal secondo.

Altre modalit? per trattenere il corpo di collegamento 401 alla porzione tubolare 203 sono altres? possibili. In generale, l'uno e/o l'altro dei due componenti possono presentare uno o pi? elementi di ancoraggio (ovvero la flangia 206 e la sede anulare 405 nell'esempio illustrato) per impedire la separazione del corpo di collegamento 401 dalla porzione tubolare 203.

Secondo una caratteristica importante della soluzione qui descritta, il corpo di collegamento 401 comprende almeno un elemento 410 di azionamento del sistema di movimentazione dell'organo di lacerazione 300, che ? operativamente associato all'organo di lacerazione 300 per azionarlo nel movimento nella direzione assiale a seguito di una rotazione del tappo 400 attorno all'asse di riferimento I.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l'elemento di azionamento 410 ? portato da una porzione di supporto 412 che si estende dalla parete laterale 406 verso l'interno. L'elemento di azionamento 410 ? disposto in una posizione distanziata radialmente dalla parete 406 cos? da posizionarsi all'interno dello stesso organo di lacerazione 300.

L'organo di lacerazione 300 presenta almeno un dente radiale 302 che viene impegnato dall'elemento di azionamento 410 del corpo di collegamento 401. L'elemento di azionamento 410 ha la funzione di trascinare in rotazione, attraverso il dente 302 da esso impegnato, l'organo di lacerazione 300, a seguito di una rotazione del tappo 400 attorno all'asse di rotazione I.

Per garantire maggiore equilibrio nell'azione di spinta attorno all'asse di rotazione I, in una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, il corpo di collegamento 401 presenta una pluralit? di elementi di azionamento 410 che sono distribuiti attorno all'asse di riferimento I ed impegnano, ciascuno, un rispettivo dente 302 ricavato in posizione corrispondente sull'organo di lacerazione 300. Nell'esempio illustrato, il numero di elementi 410 e dei rispettivi denti 302 ? pari a tre, ed essi sono posizionati equi-distanziati gli uni dagli altri.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, la porzione tubolare 203 della base 200 ed il corpo di collegamento 401 del tappo 400 sono predisposti con un sistema per arrestare la rotazione del tappo 400 e bloccare qualsiasi suo ulteriore movimento di rotazione attorno all'asse di riferimento I, dopo che il tappo 400 ha compiuto una rotazione per un predeterminato intervallo angolare limite ??, da una posizione angolare iniziale ?1 (figura 5a) ad una predeterminata posizione di utilizzo rispetto al contenitore o posizione angolare finale ?2 (figura 5c).

La posizione angolare finale ?2 in cui il tappo viene bloccato costituisce una posizione di utilizzo del tappo dopo che il dispositivo ? stato operato la prima volta, come si dir? nel seguito.

Preferibilmente, il sistema in questione ? un sistema di trappola per imprigionare un perno del corpo di collegamento 401 o della porzione tubolare 23, dopo che il tappo 40 ha compiuto la rotazione dalla posizione angolare iniziale ?1 alla posizione angolare finale ?2.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, il dispositivo di chiusura 100 ? predisposto con un sistema di apertura automatica del tappo, che ? atto a generare un'apertura parziale automatica del corpo di chiusura 404 a seguito di una rotazione del tappo 400 attorno all'asse di riferimento I.

Con riferimento all'esempio illustrato, la porzione tubolare 203 presenta, sul suo lato interno e al di sopra della filettatura 204, un primo ed un secondo elemento 208, 210, che sono posizionati reciprocamente contrapposti e ad una data distanza D1, lungo una medesima circonferenza attorno all'asse di riferimento I.

Sul lato inferiore della porzione di supporto 412, su cui si trovano anche gli elementi di azionamento 410, ? ricavato un perno 414 corrispondente al perno sopra citato destinato ad essere imprigionato dal sistema trappola.

In particolare, il perno 414 ? destinato a rimanere intrappolato fra i due elementi 208, 210 quando il tappo 400 raggiunge la posizione angolare finale ?2 (figura 5c). Il perno 414 presenta una dimensione D2 sostanzialmente pari alla distanza D1 fra i due elementi 208, 210, lungo la medesima circonferenza attorno all'asse di riferimento I lungo cui si trovano i due elementi.

Interposto fra i due elementi 208, 210, il perno 414 si ritrova a contatto con entrambi per il tramite delle sue due facce opposte 415, 416 che si pongono a contatto con le facce 211, 212 corrispondenti dei due elementi 208, 210.

Le facce 415, 416, 211, 212 si estendono - almeno in parte - su due piani fra loro paralleli e paralleli all'asse di rotazione I, cos? da impedire qualsiasi rotazione del tappo 400 attorno al medesimo asse.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l'elemento 208 presenta una porzione a rampa 214, predisposta per sottoporre il perno 414 ad una deformazione elastica per flessione cos? da rimuovere il perno 414 da una condizione di interferenza con l'elemento 208 durante la rotazione del tappo 40, permettendo a questo di raggiungere la posizione angolare finale ?2.

La porzione a rampa 214 si estende attorno all?asse di rotazione I, per un tratto limitato, e presenta un andamento tale per cui la sua distanza rispetto all'asse di rotazione I diminuisce nel senso di rotazione dalla posizione angolare iniziale ?1 alla posizione angolare finale ?2, cos? da sottoporre il perno 414 ad una deformazione per flessione in un piano sostanzialmente verticale, e verso l?interno. In una o pi? forme di attuazione alternative, la posizione degli elementi/componenti sopra descritti pu? essere invertita ovvero il perno 414 pu? essere ricavato sulla porzione tubolare 203 e i due elementi 208, 210 sul corpo di collegamento 401.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, il corpo di chiusura 404 presenta sul lato inferiore 417 (con riferimento alla sua posizione di chiusura) un elemento cedente 418 che ? destinato a cooperare con l'elemento 208 per determinare uno spostamento dello stesso corpo di chiusura 404 dalla posizione di chiusura verso la posizione di apertura, a seguito della rotazione del tappo 400 attorno all'asse di riferimento I.

A tal fine, l'elemento 208 presenta una porzione a rampa 220, destinata ad essere impegnata dall'elemento cedente 418, che si estende attorno all?asse di rotazione I, per un tratto limitato, e presenta un andamento tale per cui la sua distanza rispetto al bordo superiore 207 della porzione tubolare 203, diminuisce nel verso di rotazione dalla posizione angolare iniziale ?1 alla posizione angolare finale ?2, cos? da generare un'azione di spinta verso l'alto sull'elemento cedente 418 quando questo scorre sulla porzione 220 durante la rotazione del tappo 400 (figura 5b). Nella forma di attuazione preferita qui descritta, l?elemento 418 e la porzione a rampa 220 costituiscono il sistema di apertura automatica del tappo sopra citato. In una o pi? forme di attuazione alternative, la posizione degli elementi/componenti sopra descritti pu? essere invertita ovvero l?elemento 418 pu? essere ricavato sulla porzione tubolare 203 e la porzione a rampa 220 sul corpo di chiusura 404.

La porzione 412 del corpo di collegamento presenta un'apertura 422 per consentire all?elemento cedente 418 di portarsi in impegno con l'elemento 208 della porzione tubolare 203.

In forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l?elemento cedente 418 si estende longitudinalmente lungo un tratto circolare attorno all?asse di rotazione I. L?apertura 422 ? delimitata da un contorno avente forma complementare al profilo in sezione dell'elemento cedente 418, per realizzare con questo un accoppiamento di forma. L?apertura 422 si ritrova lungo una circonferenza esterna all?apertura superiore 402.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, sull?elemento cedente 418 ? ricavata una nervatura 419, flessibile, che si estende longitudinalmente in un piano parallelo al lato inferiore 417 e che ? predisposta per cooperare con il bordo dell?apertura 422 in modo da generare uno scatto durante il movimento iniziale di apertura del corpo di chiusura 404 indotto dal sistema costituito dall?elemento cedente 418 e dall?elemento 208. La stessa nervatura 419 pu? svolgere la funzione di bloccare il corpo di chiusura 404 nella sua posizione chiusa.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, il corpo di chiusura 404 ? collegato al corpo di collegamento tramite un elemento di cerniera 421, che ? preferibilmente costituito da una porzione assottigliata e flessibile per seguire il movimento del corpo di chiusura 404 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, e viceversa.

In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l?elemento di cerniera 421 ? predisposto per assumere una condizione stabile quando il corpo di chiusura 404 ? nella sua posizione di apertura e per presentare, invece, un ritorno elastico quando il corpo 404 ? nella sua posizione di chiusura. In questo modo, il corpo 404 nella posizione di chiusura ? in grado di riportarsi da solo nella posizione di apertura (ad esempio ribaltato di 180? rispetto alla posizione di chiusura), per effetto del ritorno elastico.

Con riferimento all'esempio illustrato, sulla porzione 412 sono ricavate due ulteriori aperture 423, 424 che hanno forma e dimensioni identiche a quelle dell'apertura 422 e sono disposte lungo la stessa circonferenza e ad una medesima distanza dall?apertura 422 e fra di loro. L'insieme delle aperture 422, 423 e 424 realizzato favorisce la formazione di un flusso stabile del liquido in uscita dal tappo.

Sull'organo di chiusura 404 sono ricavati due elementi otturatori 425, 426, assimilabili per forma e dimensioni all?elemento cedente 418, che sono predisposti per impegnare le due aperture 423, 424 realizzando con queste un accoppiamento di forma. Si noter?, tuttavia, che i due elementi 425, 426 presentano un'altezza inferiore rispetto all'elemento cedente 418, al fine di mantenersi a distanza dagli elementi 208, 210 della porzione tubolare 203, cos? da non interferire con il loro funzionamento descritto sopra.

In una o pi? forme di attuazione alternative (non illustrate), al posto delle tre aperture aggiuntive 422, 423, 424, sulla porzione di supporto 412 pu? essere ricavata un'unica apertura che ricomprende l?apertura superiore 402 e le tre aperture 422, 423, 424.

Come gi? indicato sopra, il dispositivo di chiusura 100 ? destinato ad essere fissato su un contenitore 10 (vedere la figura 6), in corrispondenza di un'apertura 12 del contenitore chiusa da un film lacerabile 14, per il tramite della base 200. Tale fissaggio pu? essere realizzato, ad esempio, tramite incollaggio o saldatura.

Nella condizione di installazione originaria, il tappo 400 si trova nella posizione angolare iniziale ?1 rispetto alla base 200 (figura 5a).

In alcune applicazioni, l'orientamento con cui il dispositivo di chiusura 100 viene fissato sul contenitore pu? essere determinato in modo che, nell'utilizzo, la posizione angolare iniziale ?1 e/o la posizione angolare finale ?2 corrispondano ad un dato orientamento del tappo 400 rispetto al contenitore medesimo.

Ad esempio, la posizione angolare iniziale ?1 pu? essere selezionata per presentare eventuali scritte e/o segni ricavati sul lato superiore del corpo di chiusura 404 secondo un dato orientamento rispetto al contenitore.

La posizione angolare finale ?2 pu? invece essere selezionata in modo che il corpo di chiusura 404 nella sua posizione aperta si disponga in una data posizione rispetto al contenitore, per favorire, ad esempio, una maggiore comodit? di impiego del contenitore medesimo.

Per aprire la prima volta il dispositivo di chiusura 100, l'utilizzatore deve ruotare il tappo 400 per muoverlo dalla posizione angolare iniziale ?1 alla posizione angolare finale ?2.

Durante tale movimento, l'organo di lacerazione 300 ruota anch'esso e, allo stesso tempo, trasla lungo l'asse di riferimento I per effetto dell'interazione fra le due filettature 301, 204, fino a lacerare il film che chiude l'apertura del contenitore. Sempre durante il movimento di rotazione del tappo 400, l'organo di chiusura 404 si sposta dalla posizione di chiusura verso la posizione di apertura per effetto dell'interazione fra l'elemento cedente 418 e l'elemento 208 (figura 5b).

Il movimento iniziale di apertura viene segnalato dallo scatto prodotto dall?interazione fra la nervatura 419 e il bordo dell?apertura 422. Inoltre, superato il blocco costituito da questi due elementi, il corpo di chiusura 404 si porta automaticamente nella posizione di apertura grazie al ritorno elastico dell?elemento di cerniera 421.

Infine, quando il perno 414 raggiunge lo spazio fra i due elementi 208, 210, esso viene intrappolato fra questi cos? da arrestare il tappo 400 e bloccare qualsiasi suo ulteriore movimento di rotazione attorno all'asse di riferimento I. La posizione in cui viene bloccato corrisponde alla posizione angolare finale ?2 (figura 5c).

A questo punto, l'utilizzatore potr? operare il corpo di chiusura 404 per aprire e chiudere il dispositivo di chiusura 100. Indipendentemente dalla posizione del corpo di chiusura 404, gli elementi di azionamento 410 rimangono racchiusi all?interno del corpo di collegamento 401.

Peraltro, qualsiasi tentativo di separare il tappo 400 dalla base 200 ? impedito dall'accoppiamento fra la flangia 206 della porzione tubolare 203 e la sede anulare 405 del corpo di collegamento 401.

Il dispositivo qui descritto pu? essere realizzato in materiale plastico, ad esempio tramite stampaggio ad iniezione. A tal proposito, in vista di quanto sopra appare evidente come la soluzione qui descritta sia perfettamente conforme alle recenti normative menzionate all?inizio.

Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione, cos? come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims

RIVENDICAZIONI

1. Dispositivo di chiusura (100) di un contenitore,

comprendente:

- una base (200) comprendente un ingresso (201), un?uscita (202) e una porzione tubolare (203) che mette in comunicazione l?ingresso (201) e l?uscita (202), detta base (200) essendo destinata ad essere fissata al contenitore in corrispondenza di un?apertura del contenitore chiusa da un film lacerabile, in una condizione in cui l?ingresso (201) ? rivolto verso l?apertura del contenitore;

- un tappo (400) che ? montato girevole, attorno ad un asse di riferimento (I), sulla porzione tubolare (203) della base, e chiude l?uscita (202) della base per impedire una comunicazione fluida tra l?interno del contenitore e l?esterno;

- un organo di lacerazione (300) montato mobile, lungo l?asse di riferimento (I), all?interno della porzione tubolare (203), per lacerare il film lacerabile cos? da mettere in comunicazione fluida l?ingresso (201) della base con l?interno del contenitore; e

- un sistema di movimentazione per movimentare l?organo di lacerazione (300) lungo l?asse di riferimento (I), in una direzione dall?uscita (202) della base verso l?ingresso (201) della base, a seguito di una rotazione del tappo (400) rispetto alla porzione tubolare (203);

in cui il tappo (400) comprende:

- un corpo di collegamento (401) montato girevole sulla porzione tubolare (203), e trattenuto assialmente da uno o pi? elementi di ancoraggio (206, 405) per impedire la sua separazione dalla porzione tubolare (203), in cui il corpo di collegamento (401) presenta almeno un?apertura superiore (402) per il passaggio del contenuto del contenitore, detta apertura superiore (402) essendo in comunicazione fluida con l?uscita (202) della base, e

- un corpo di chiusura (404) collegato in maniera girevole al corpo di collegamento (401) fra una prima posizione in cui chiude l?apertura superiore (402), impedendo il passaggio attraverso di essa del contenuto del contenitore, e una seconda posizione in cui attraverso l?apertura superiore (402) ? consentito il passaggio del contenuto del contenitore,

in cui la porzione tubolare (203) della base e il corpo di collegamento (401) del tappo sono predisposti con un sistema di trappola per imprigionare un perno (414) del corpo di collegamento o della porzione tubolare, dopo che il tappo (400) ha compiuto una rotazione attorno all?asse di riferimento (I), per un predeterminato intervallo angolare limite(? ?), a partire da una posizione angolare iniziale ( ? 1) del tappo (400) attorno all?asse di riferimento (I), in modo da impedire qualsiasi ulteriore rotazione del tappo attorno all?asse di riferimento e bloccare il tappo (400) in una predeterminata posizione di utilizzo rispetto al contenitore ( ? 2).

2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di trappola include un primo e un secondo elemento di trappola (208, 210) predisposti sulla porzione tubolare o sul corpo di collegamento, che sono posizionati reciprocamente contrapposti, ad una data distanza (D1) lungo una medesima circonferenza attorno all?asse di riferimento, e il perno (414) del corpo di collegamento o della porzione tubolare, che presenta una dimensione (D2) lungo la circonferenza sostanzialmente pari alla data distanza (D1),

in cui le posizioni del primo e del secondo elemento di trappola (208, 210) sulla porzione tubolare, e del perno (414) sul corpo di base, o viceversa, lungo la circonferenza, sono tali per cui il primo e il secondo elemento di trappola (208, 210), e il perno (414), sono reciprocamente distanziati lungo la circonferenza, nella posizione angolare iniziale ( ?1) del tappo (400), mentre il perno (414) si dispone, e l? rimane intrappolato, fra il primo e il secondo elemento di trappola (208, 210) in una posizione limite raggiunta dal tappo (400) al termine della rotazione per l?intervallo angolare limite (? ?).

3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui il primo elemento di trappola (208) presenta una porzione a rampa (214) predisposta per sottoporre il perno (414) ad una deformazione elastica per flessione tale da rimuovere il perno (414) da una condizione di interferenza con il primo elemento di trappola (208) durante la rotazione del tappo (400).

4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui il primo elemento di trappola (208) presenta una porzione a rampa (220) predisposta per cooperare con un elemento cedente (418) ricavato sul corpo di chiusura (404) del tappo per determinare uno spostamento del corpo di chiusura, dalla prima posizione verso la seconda posizione, per effetto della rotazione del tappo (400) attorno all?asse di riferimento (I).

5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo di collegamento (401) comprende almeno un elemento di azionamento (410) del sistema di movimentazione, che ? operativamente associato all?organo di lacerazione (300) per azionare l?organo di lacerazione nel movimento nella direzione assiale a seguito di una rotazione del tappo (400) attorno all?asse di riferimento (I), l?elemento di azionamento (410) trovandosi sempre all?interno del corpo di collegamento (401) indipendentemente dal fatto che il corpo di chiusura (404) si trovi nella prima o nella seconda posizione.

6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, in cui il corpo di collegamento (401) presenta una parete laterale (406) tubolare da cui sporge radialmente verso l?interno una porzione di supporto (412) su cui ? portato l?elemento di azionamento (410), l?elemento di azionamento trovandosi in una posizione radiale distanziata dalla parete laterale (406) per impegnare l?organo di lacerazione (300) disposto all?interno della porzione tubolare (203) della base.

7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l?organo di lacerazione (300) presenta una conformazione tubolare e include una filettatura esterna (301) che impegna una filettatura interna (204) della porzione tubolare (203) della base.

8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui un elemento cedente (418) ricavato sul corpo di chiusura (404) del tappo ? destinato a cooperare con un elemento di camma (220) ricavato sulla porzione di tubolare (203) della base, per determinare uno spostamento del corpo di chiusura (404), dalla prima posizione, verso la seconda posizione, a seguito di una rotazione del tappo (400) attorno all?asse di riferimento (I).

9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo di chiusura (404) del tappo presenta una superficie inferiore (417) da cui sporge almeno un elemento otturatore (418) predisposto per impegnare l?almeno un?apertura superiore (422) del corpo di collegamento (401) secondo un accoppiamento di forma.

10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, in cui l?elemento otturatore (418) presenta un?altezza tale da poter cooperare in qualit? di elemento cedente, con un elemento di camma (220) ricavato sulla porzione tubolare (203) della base, per determinare uno spostamento del corpo di chiusura (404), dalla prima posizione, verso la seconda posizione, a seguito di una rotazione del tappo (400) attorno all?asse di riferimento (I).

11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il sistema di movimentazione ? un sistema a camma o a vite.

12. Combinazione di contenitore (10) e dispositivo di chiusura (100) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni,

in cui il contenitore presenta un?apertura (12) chiusa da un film lacerabile (14), e la base (200) del dispositivo di chiusura (100) ? rigidamente fissata al contenitore (10) in corrispondenza di tale apertura (12) in modo da mettere in comunicazione l?interno del contenitore con l?ingresso (201) della base (200), una volta che il film sia stato lacerato.

13. Metodo per operare un dispositivo di chiusura (100) di un contenitore (10), in cui il contenitore (10) presenta un?apertura (12) chiusa da un film lacerabile (14), e il dispositivo comprende:

- una base (200) comprendente un ingresso (201), un?uscita (202) e una porzione tubolare (203) che mette in comunicazione l?ingresso (201) e l?uscita (202), detta base (200) essendo destinata ad essere fissata al contenitore (10) in corrispondenza di detta apertura (12), in una condizione in cui l?ingresso (201) ? rivolto verso l?apertura (12) del contenitore;

- un tappo (400) che ? montato girevole, attorno ad un asse di riferimento (I), sulla porzione tubolare (203) della base (200), e chiude l?uscita (202) della base (200) per impedire una comunicazione fluida tra l?interno del contenitore e l?esterno; e - un organo di lacerazione (300) montato mobile, lungo l?asse di riferimento (I), all?interno della porzione tubolare (203), per lacerare il film lacerabile (14) cos? da mettere in comunicazione fluida l?ingresso (201) della base (200) con l?interno del contenitore (10);

in cui il metodo include ruotare il tappo (400) attorno all?asse di riferimento (I), e, durante la rotazione del tappo (400), il metodo include:

- per il tramite di un sistema di movimentazione, movimentare l?organo di lacerazione (300) nella direzione assiale della porzione tubolare (203) della base (200) per lacerare il film (14) che chiude l?apertura (12) del contenitore, in cui il tappo (400) comprende:

- un corpo di collegamento (401) montato girevole sulla porzione tubolare (203), e trattenuto assialmente da uno pi? elementi di ancoraggio (206, 405) per impedire la sua separazione dalla porzione tubolare (203), in cui il corpo di collegamento (401) presenta un?apertura superiore (402) per il passaggio del contenuto del contenitore, l?apertura (402) essendo in comunicazione fluida con l?uscita della base, e

il metodo includendo, inoltre:

- portare il corpo di chiusura (404) dalla prima alla seconda posizione per rendere accessibile dall?esterno l?apertura del contenitore precedentemente liberata dal film lacerato dall?organo di lacerazione, al contempo mantenendo il corpo di collegamento del tappo ancorato alla porzione tubolare della base.

14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui il corpo di collegamento (401) comprende almeno un elemento di azionamento (410) del sistema di movimentazione, che ? operativamente associato all?organo di lacerazione (300) per azionare l?organo di lacerazione nel movimento nella direzione assiale a seguito di una rotazione del tappo (400) attorno all?asse di riferimento (I), il metodo includendo portare il corpo di chiusura (404) dalla prima alla seconda posizione e viceversa, mantenendo l?elemento di azionamento (410) sempre all?interno del corpo di collegamento (401).

15. Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, che include, inoltre, durante la rotazione del tappo:

- per il tramite di un elemento a camma (220), spostare il corpo di chiusura (404) dalla prima posizione, verso la seconda posizione, determinando un?apertura parziale automatica del corpo di chiusura (404).

16. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 15, in cui la rotazione del tappo (400) avviene a partire da una predeterminata posizione angolare iniziale ( ?1), il metodo comprendendo:

- quando, a partire dalla predeterminata posizione angolare iniziale ( ?1), il tappo (400) ha eseguito una rotazione per un intervallo angolare limite (? ?), imprigionare un perno (414) del corpo di collegamento (401) o della porzione tubolare per il tramite di un sistema di trappola, per impedire un?ulteriore rotazione del tappo (400) e bloccare il tappo (400) in una predeterminata posizione di utilizzo rispetto al contenitore ( ?2).