IT202100005627A1 - Stativo a colonna, particolarmente per il supporto di impianti di illuminazione od acustici - Google Patents

Description

Stativo a colonna, particolarmente per il supporto di impianti di illuminazione od acustici

Descrizione

Ambito tecnico

La presente invenzione riguarda uno stativo telescopico a colonna avente le caratteristiche enunciate nel preambolo della rivendicazione principale.

Sfondo tecnologico

La presente invenzione trova particolare, ancorch? non esclusiva, applicazione nel settore dello spettacolo, ove ? noto supportare impianti di illuminazione od acustici su supporti a colonna di tipo non fisso, che possano essere rimossi ed immagazzinati quando non in uso.

Questo tipo di stativi devono essere in grado di sorreggere carichi importanti, dell?ordine di qualche centinaio di kilogrammi e comprendono generalmente una colonna eretta da una base appoggiata al suolo.

In particolare la colonna ? generalmente di tipo telescopico e comprende una serie di sfilamenti impegnati in scorrimento uno all?interno dell?altro, nonch? un meccanismo di sollevamento, ad esempio del tipo a fune e pulegge, che comanda il movimento di reciproca estrazione e ritrazione degli sfilamenti. Tale meccanismo di sollevamento ? in genere azionato da manovelle posizionate in corrispondenza della sommit? dello sfilamento inferiore, pi? esterno.

In questo modo, la colonna pu? essere estesa per portare gli impianti acustici o di illuminazione all?altezza richiesta e, al termine del suo utilizzo ad esempio al termine dello spettacolo, pu? essere abbassata per consentire la rimozione degli impianti e il trasporto o il rimessaggio dello stativo.

La base di sostegno della colonna ? tipicamente formata da una pluralit? di bracci che si estendono radialmente dalla regione inferiore della colonna, per aumentarne la superficie di appoggio, e che sono articolati ad una loro estremit? prossima alla colonna in modo da poterli oscillare in ripiegamento a ridosso della medesima quando lo stativo non ? in uso.

La base ? inoltre preferibilmente dotata di ruote, opportunamente montate alle estremit? distali dei bracci, che appoggiano al suolo e consentono il comodo spostamento dello stativo quando i bracci siano estesi dalla colonna. Tale caratteristica ? molto apprezzata dagli utenti e diventa particolarmente importante quando lo stativo sia pesante.

Da quanto sopra esposto, sono quindi noti stativi che possono assumere una configurazione operativa con base aperta e colonna estesa e una configurazione ripiegata, non operativa, con colonna ritratta e base chiusa. Ne deriva l?esigenza generale di avere stativi che nella configurazione ripiegata risultino quanto pi? possibile compatti e poco ingombranti, in modo da poterne facilitare il trasporto e il rimessaggio.

Nell?ambito di questa esigenza generale, peraltro, la Richiedente ha ulteriormente osservato come le dimensioni dello stativo in configurazione ripiegata assumono particolare importanza non solo nella definizione del suo ingombro in fase di trasporto o di rimessaggio, ma anche nella fase di allestimento e preparazione dello stativo per il suo utilizzo.

Infatti, come anticipato sopra, sulla sommit? della colonna ? spesso richiesto di montare impianti di illuminazione o acustici piuttosto pesanti, per cui ? desiderabile che l?altezza da terra della sommit? della colonna quando in posizione ritratta (cio? con gli sfilamenti uno all?interno dell?altro) non sia superiore ad una certa misura, ad esempio di circa 1 metro, in modo che tale operazione, in mancanza di organi di sollevamento esterni, possa essere svolta da parte di uno o pi? operatori senza necessit? di sollevare troppo le braccia sopra la vita.

Nel rispondere a questa esigenza, la Richiedente ha osservato che le esigenze di costruzione dello stativo comportano diversi vincoli alla possibilit? di contenere le sue dimensioni quando posto in configurazione ripiegata.

Ad esempio, molte soluzioni note prevedono che i bracci della base siano articolati, in corrispondenza di una loro estremit? prossimale rispetto alla colonna, su un collare montato in modo scorrevole sulla colonna e che la loro direzione sia definita da una pluralit? di tiranti estesi tra la colonna e una loro zona mediana. In questa tipologia costruttiva, il ripiegamento dello stativo viene ottenuto facendo scorrere il collare verso la sommit? della colonna in modo che le gambe si richiudano a ridosso della colonna.

La Richiedente ha tuttavia verificato come in questa tipologia di stativi sia difficile ridurre in modo significativo l?altezza dello stativo in configurazione ripiegata essendo in ci? limitata da un lato dalla porzione di gambe che sporge dalla base della colonna e, dall?altro lato, dalla possibile interferenza del collare con il meccanismo di sollevamento della colonna, generalmente posto in corrispondenza della sommit? del primo sfilamento della colonna telescopica.

La Richiedente ha inoltre osservato che il contenimento dell?ingombro dello stativo in configurazione ripiegata ? reso ulteriormente complicato quando la base sia dotata di ruote di appoggio, e, in particolare, quando tali ruote siano pivotanti. In quest?ultimo caso, infatti, le ruote oltre a ruotare attorno al proprio asse di rotazione principale, tipicamente definito dal mozzo centrale della ruota, sono in grado di ruotare attorno ad un asse di rotazione secondario, tipicamente perpendicolare all?asse di rotazione principale. Per consentire tale possibilit? di movimentazione, la ruota ? girevolmente montata su una staffa a sua volta montata in modo girevole sul braccio.

In questo modo, quando i bracci sono ripiegati contro la colonna, le ruote aumentano sensibilmente l?ingombro complessivo dello stativo, sporgendo radialmente dalla colonna, eventualmente interferendo tra loro o con la colonna stessa.

Nella presente descrizione e nelle allegate rivendicazioni, con ?asse di rotazione principale? di una ruota si intende l?asse definito dal mozzo della ruota, mentre con ?asse di rotazione secondario? un qualsiasi altro asse attorno al quale pu? ruotare l?intera ruota, come ad esempio un asse di rotazione di una staffa di supporto della ruota.

Una ruota avente un asse di rotazione principale e un asse di rotazione secondario ? definita come una ruota pivotante.

Con ?suolo? si intende la superficie su cui ? destinato ad essere appoggiato lo stativo. Preferibilmente, il suolo ? sostanzialmente piano e, ancor pi? preferibilmente, ? orizzontale.

Si precisa inoltre che con ?direzione verticale? si intende la direzione definita dalla forza di gravit? e con piano o direzione ?orizzontale? si intende un piano sostanzialmente perpendicolare alla direzione verticale e, rispettivamente, una direzione appartenente a tale piano.

Descrizione dell?invenzione

Il problema alla base della presente invenzione ? quello di realizzare uno stativo a colonna strutturalmente e funzionalmente concepito per rispondere alle esigenze sopra richiamate e per superare, almeno in parte, i limiti sopra esposti con riferimento alla tecnica nota citata.

Questo problema ? risolto dal presente trovato mediante uno stativo telescopico a colonna realizzato in accordo con le rivendicazioni che seguono.

Pertanto, in suo primo aspetto, la presente invenzione ? diretta ad uno stativo comprendente una base da cui ? eretta una colonna estensibile lungo un suo asse longitudinale e configurata per supportare un impianto acustico o di illuminazione.

La base comprende almeno un braccio spostabile tra una configurazione aperta, in cui ? esteso in allontanamento dalla colonna, e una configurazione ripiegata, in cui ? avvicinato alla colonna.

La base comprende inoltre un elemento di supporto, montato sul braccio, e sul quale ? montata almeno una ruota destinata ad appoggiarsi al suolo quando il braccio ? spostato in configurazione aperta.

L?elemento di supporto ? inoltre selettivamente spostabile rispetto al braccio tra una prima posizione operativa, in cui la ruota ? orientata in modo che il suo asse di rotazione principale sia sostanzialmente parallelo al suolo quando il braccio ? spostato in configurazione aperta, e una seconda posizione non operativa, in cui l?elemento di supporto e la ruota sono avvicinati alla colonna quando il braccio ? spostato in configurazione ripiegata.

Grazie alle caratteristiche sopra menzionate, nello stativo secondo la presente invenzione l?elemento di supporto pu? essere spostato in modo tale che la ruota montata su di esso risulti orientata sempre nel modo pi? appropriato rispetto alla configurazione del braccio.

In particolare, quando il braccio ? spostato in configurazione aperta, l?elemento di supporto pu? essere spostato nella prima posizione operativa, cos? che la ruota sia orientata con il suo asse di rotazione principale sostanzialmente parallelo al suolo, consentendo il suo corretto appoggio al suolo e la possibilit? di rotolare su di esso.

Al contrario, quando il braccio ? spostato in configurazione ripiegata, l?elemento di supporto pu? essere spostato nella seconda posizione non operativa, cos? che la ruota e lo stesso elemento di supporto siano orientati in modo tale da limitare quanto pi? possibile l?ingombro complessivo dello stativo.

L?entit? dello spostamento dell?elemento di supporto nella seconda posizione non operativa sar? opportunamente definita dal progettista in funzione della geometria e delle esigenze del singolo modello di stativo, in modo da minimizzare gli ingombri quando i bracci sono in configurazione ripiegata. Nel suddetto aspetto, inoltre, lo stativo secondo la presente invenzione potr? presentare una o pi? delle caratteristiche preferite esposte di seguito. In alcune forme di realizzazione, l?elemento di supporto comprende un telaio collegato al braccio e una staffa che supporta la ruota nella sua rotazione attorno a detto asse di rotazione principale.

Preferibilmente, la staffa ? collegata al telaio mediante un accoppiamento girevole per ruotare attorno ad un asse di rotazione secondario sostanzialmente perpendicolare a detto asse di rotazione principale.

In questo modo, la ruota ? una ruota pivotante, cos? che la ruota possa orientarsi automaticamente lungo una qualsiasi direzione di rotolamento per agevolare lo spostamento dello stativo.

In una forma preferita, l?elemento di supporto ? selettivamente spostabile tra la prima posizione operativa e la seconda posizione non operativa mediante oscillazione attorno ad un asse di oscillazione sostanzialmente parallelo ad una direzione longitudinale del braccio.

Preferibilmente, tra la prima posizione operativa e la seconda posizione non operativa, l?elemento di supporto ? oscillato attorno all?asse di oscillazione di un angolo compreso tra 30? e 90?, preferibilmente tra 60? e 80?.

In questo modo, l?elemento di supporto e la relativa ruota possono essere orientati in modo sufficientemente ampio per ridurre l?ingombro radiale dello stativo quando i bracci sono in configurazione compatta, ma allo stesso tempo, con questa inclinazione, il suolo viene toccato solo dalle ruote quando i bracci vengono abbassati in configurazione aperta.

In questo modo si evita che altri componenti del braccio o dell?elemento di supporto impattino con il suolo e possano rovinarsi.

In alcune forme di realizzazione, la base comprende una crociera su cui ? fissata la colonna e il braccio ? articolato sulla crociera in corrispondenza di una sua estremit? prossimale, cos? che, preferibilmente, il braccio quando spostato in configurazione ripiegata, risulti esteso verso una sommit? della colonna.

In questo modo, ? possibile contenere in modo ottimale anche la dimensione assiale dello stativo quando in configurazione compatta.

In alcune forme di realizzazione, il braccio ? trattenuto in configurazione aperta mediante un sistema di trattenimento comprendente un puntone, articolato sulla colonna e selettivamente agganciabile al braccio.

In questo modo viene garantita la stabilit? della colonna anche quando alzata con l?impianto acustico o di illuminazione montato sulla sua sommit?. Inoltre, la lunghezza del puntone ? preferibilmente regolabile, cos? da meglio adattarsi a configurazioni del suolo non perfettamente piane e da meglio regolare il posizionamento della colonna lungo una direzione verticale, a garanzia della stabilit? della colonna.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche e i vantaggi dell?invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata di un suo preferito esempio di realizzazione, illustrato a titolo indicativo e non limitativo con riferimento agli uniti disegni in cui:

- la figura 1 ? una vista in prospettiva laterale di uno stativo a colonna realizzato secondo la presente invenzione, in cui i bracci della base sono oscillati in configurazione aperta e gli elementi di supporto sono oscillati in una prima posizione operativa,

- la figura 2 ? una vista in prospettiva frontale dello stativo di figura 1 con i bracci in configurazione ripiegata e gli elementi di supporto oscillati in una seconda posizione non operativa,

- la figura 3 ? una vista in prospettiva frontale dello stativo di figura 1, con i bracci in configurazione aperta e gli elementi di supporto oscillati nella seconda posizione non operativa,

- la figura 4 ? una vista in prospettiva da dietro dello stativo di figura 3,

- la figura 5 ? una vista in prospettiva frontale dello stativo di figura 3 in una successiva configurazione operativa,

- la figura 6 ? una vista in prospettiva frontale dello stativo di figura 1, - la figura 7 ? una vista laterale e in scala ingrandita di un particolare dello stativo di figura 1.

Modo preferito di realizzazione dell?invenzione

Nelle figure, con 1 ? complessivamente indicato uno stativo a colonna, realizzato in accordo con la presente invenzione.

Lo stativo 1 ? predisposto per supportare un impianto acustico o un impianto di illuminazione in s? convenzionale e pertanto non rappresentato nelle figure accluse.

Lo stativo 1 comprende una colonna 2 e una base 10, appoggiata al suolo T e predisposta per supportare e mantenere in posizione eretta la colonna 2. La colonna 2 ? estesa lungo una direzione longitudinale Z tra un?estremit? di fondo 3 e una sommit? 4, tra loro longitudinalmente contrapposte.

L?estremit? di fondo 3 ? appoggiata sulla base 10, mentre sulla sommit? 4 ? previsto un attacco 5 per il fissaggio dell?impianto acustico o di illuminazione.

La colonna 2 ? telescopicamente estensibile e comprende una pluralit? di sfilamenti tubolari accolti con facolt? di limitato scorrimento uno all?interno dell?altro.

Lo stativo 1 comprende inoltre un dispositivo di sollevamento (ad esempio del tipo a fune e pulegge o a catena e rocchetti), posizionato all?interno degli sfilamenti, configurato per estrarre gli sfilamenti uno rispetto all?altro, allungando cos? la colonna 2 lungo la direzione longitudinale Z, ovvero per ritrarre gli sfilamenti uno all?interno dell?altro, accorciando la colonna 2.

Il dispositivo di sollevamento ? in s? noto in stativi del tipo qui descritto e non verr? descritto in maggior dettaglio.

Nelle figure, la colonna 2 ? illustrata in posizione abbassata, in cui ? visibile solo un suo primo sfilamento, quello inferiore, esterno e fissato in appoggio sulla base 10.

Il dispositivo di sollevamento ? comandato da un meccanismo a manovella 6, posizionato esternamente alla colonna 2, in corrispondenza dell?estremit? del primo sfilamento contrapposta alla base 10.

La base 10 comprende una crociera 11, sulla quale ? appoggiata e fissata l?estremit? di fondo della colonna 2, e sulla quale sono articolati tre bracci 12 angolarmente equidistanziati e sostanzialmente identici tra loro.

Ciascun braccio 12 ? esteso lungo una direzione longitudinale X, tra una estremit? prossimale 13, articolata alla crociera 11 ed una estremit? distale 14, distante dalla crociera 11.

Ciascun braccio 12 ? oscillabile attorno ad un asse articolazione A passante per l?estremit? prossimale 13, tra una configurazione aperta, illustrata ad esempio in figura 1, in cui il braccio 12 ? esteso in allontanamento dalla colonna 2, e una configurazione ripiegata, illustrata in figura 2, in cui il braccio 12 ? avvicinato alla colonna 2, con la sua estremit? distale 14 rivolto verso la sommit? 4 della colonna 2.

In particolare, quando il braccio 12 ? in configurazione aperta, il suo asse longitudinale X ? inclinato rispetto all?asse longitudinale Z della colonna 2 di un angolo di circa 90?, mentre quando ? in configurazione ripiegata, il suo asse longitudinale X ? inclinato rispetto all?asse longitudinale Z della colonna 2 di un angolo minore possibile, ad esempio di circa 10? - 20?.

In corrispondenza dell?estremit? distale 14 di ciascun braccio 12 ? montato un elemento di supporto 15 recante una ruota 16 di appoggio al suolo T quando il braccio 12 ? oscillato in configurazione aperta.

L?elemento di supporto 15 comprende un telaio 17 collegato al braccio 12 e una staffa 18 che supporta la ruota 16 in corrispondenza di un suo mozzo 19 definente l?asse di rotazione principale R della ruota 16.

Quest?ultima ? preferibilmente una ruota pivotante, grazie all?accoppiamento girevole tra la staffa 18 e il telaio 17 configurato per ruotare attorno ad un asse di rotazione secondario S sostanzialmente perpendicolare all?asse di rotazione principale R (ancorch? su piani sfalsati). La rotazione della staffa 18 rispetto al telaio 17 attorno all?asse di rotazione secondario S ? libera, oppure pu? essere bloccata in una o pi? posizioni predefinite da un perno di arresto 20, suscettibile di impegnare uno di una pluralit? di fori ricavati sulla porzione superiore della staffa 18.

L?elemento di supporto 15, comprende inoltre un freno 21 montato sulla staffa 18 e oscillabile da e verso la ruota 16 per bloccarne selettivamente la rotazione attorno al proprio asse di rotazione principale R.

L?elemento di supporto 15 ? selettivamente oscillabile attorno ad un asse di oscillazione Y, sostanzialmente parallelo alla direzione longitudinale X del braccio 12, tra una prima posizione operativa, illustrata nelle figure 1 e 6, e una seconda posizione non operativa, illustrata nelle figure da 2 a 5.

Nella prima posizione operativa, l?elemento di supporto 15 ? oscillato in modo tale che la ruota 16 risulti orientata in modo che il suo asse di rotazione principale R sia sostanzialmente parallelo al suolo T quando il braccio 12 ? oscillato in configurazione aperta.

In tale disposizione di braccio ed elemento di supporto, il telaio 17 ? sostanzialmente parallelo al piano definito dall?oscillazione del braccio 12, esteso sopra la ruota 16 che appoggia al suolo T e pu? normalmente rotolare su di esso.

Nella seconda posizione non operativa, l?elemento di supporto 15 ? oscillato in modo tale che il telaio 17 e la ruota 16 sono avvicinati alla colonna 2 quando il braccio 12 ? spostato in configurazione ripiegata (vedi figura 2), in modo da ridurre quanto pi? possibile l?ingombro complessivo dello stativo 1 in tale configurazione.

Nell?esempio di realizzazione qui descritto, l?elemento di supporto 15 nel passare dalla prima posizione operativa alla seconda posizione non operativa ? oscillato attorno all?asse di oscillazione Y di un angolo di circa 70? (indicato con C in figura 4).

L?oscillazione dell?elemento di supporto 15 rispetto al braccio 12 attorno all?asse di oscillazione Y ? preferibilmente bloccata nella prima posizione operativa o nella seconda posizione non operativa da un dispositivo di bloccaggio 22.

La base 10 comprende inoltre un sistema di trattenimento di ciascun braccio 12 comprendente un rispettivo puntone 23, articolato sulla colonna 2 e selettivamente agganciabile al braccio 12 per trattenerlo in configurazione aperta.

Ciascun puntone 23 ? articolato con una sua prima estremit? 24 su un collare 25, fissato alla colonna 2 ad un certa distanza dalla sua estremit? di fondo 3, e reca alla sua estremit? contrapposta un elemento di aggancio 26, configurato per impegnare il braccio 12.

In particolare, come meglio visibile in figura 7, l?elemento di aggancio 26 presenta una sede 27 conformata a C, con un?apertura 28 di ingresso e di uscita di un perno 29 (indicato in tratteggio in fig. 7) fissato sul braccio 12 trasversalmente alla direzione longitudinale X. La sede 27 dell?elemento di aggancio 26 ? inoltre convenientemente dotata di un recesso 30 conformato per impegnare il perno 29 quando accolto nella sede 27 e per impedirne il disimpegno involontario.

La lunghezza di ciascun puntone 23 ? inoltre vantaggiosamente regolabile, grazie alla previsione di due sfilamenti 31, 32 accoppiati in avvitamento uno sull?altro.

Per garantire ulteriormente il trattenimento del perno 29 nella sede 27 dell?elemento di aggancio 26, ciascun puntone 23 ? inoltre dotato di un elemento di sicurezza 33 elasticamente sollecitato in chiusura dell?apertura 28.

L?elemento di sicurezza 33 ? selettivamente azionabile da un operatore per liberare l?apertura 28 e consentire l?ingresso e l?uscita del perno 29 dalla sede 27.

Sul collare 25, sono inoltre fissati dei ganci 34, predisposti per agganciare i bracci 12 quando oscillati in configurazione ripiegata, nonch? una bolla di livellamento 36, predisposta per misurare l?orientamento di una superficie superiore 37 del collare 25 rispetto al piano orizzontale. Vantaggiosamente, il collare 25 ? fissato alla colonna 2 in modo tale che la superficie superiore 37 del collare 25 sia perpendicolare alla direzione longitudinale Z della colonna 2, cos? che alla condizione di orizzontalit? della superficie superiore 37 corrisponda una condizione di verticalit? della colonna 2.

Una coppia di ruote ausiliari 35 sono inoltre montate sulla crociera 11 per consentire il comodo spostamento dello stativo 1 quando i bracci 12 sono in configurazione ripiegata.

L?impiego dello stativo 1 avviene nelle modalit? seguenti.

Con riferimento a figura 2, quando i bracci 12 sono oscillati in configurazione ripiegata e l?elemento di appoggio ? oscillato nella seconda posizione non operativa, lo stativo 1 presenta una configurazione particolarmente compatta tanto lungo la dimensione assiale, definita dall?asse longitudinale della colonna 2, che lungo la dimensione radiale ad esso perpendicolare.

In tale configurazione, i puntoni 23 sono disimpegnati dai bracci 12 e sono oscillati verso la sommit? 4 della colonna 2, cos? come i bracci 12 che sono mantenuti in tale posizione dai ganci 34. Gli elementi di supporto 15 e le ruote 16, bloccate nella loro rotazione attorno all?asse di rotazione secondario S dal perno di arresto 20, sono tra loro complanari e sono addossati al rispettivo puntone 23 in prossimit? della colonna 2.

Gli elementi di aggancio 26 dei puntoni 23 e gli elementi di supporto 15 insieme alle rispettive ruote 16 sono rivolti verso la sommit? 4 della colonna 2 senza tuttavia interferire con il meccanismo a manovella 6.

Lo stativo 1, in questa configurazione compatta adatta al suo trasporto e al suo immagazzinamento, appoggia al suolo T con la crociera 11 e con le ruote ausiliarie 35.

Per portare lo stativo 1 in una configurazione adatta a sostenere un impianto acustico o di illuminazione, i bracci 12 vengono liberati dai ganci 34 e accompagnati in oscillazione attorno all?asse di articolazione A fino a quando le ruote 16 si appoggiano al suolo T (figure 3 e 4), mantenendo gli elementi di supporto 15 nella seconda posizione non operativa.

Si noter? che grazie al fatto che gli elementi di supporto 15 nella seconda posizione non operativa sono oscillati di un angolo inferiore a 90? rispetto alla prima posizione operativa (meglio visibile in figura 4), la ruota 16 ? l?unico componente a toccare il suolo, evitando possibili urti della staffa 18 o del telaio 17 in caso di caduta accidentale del braccio 12 dalla posizione ripiegata.

A questo punto vengono abbassati i puntoni 23 e agganciati al rispettivo braccio 12.

Una volta fissato i puntoni 23 ai rispettivi bracci 12, gli elementi di supporto 15 sono oscillati nella prima posizione operativa, ruotando attorno all?asse di oscillazione Y, dove vengono poi bloccati dal dispositivo di bloccaggio 22. A questo punto la crociera 11 viene sollevata dal suolo T in modo da portare gli assi di rotazione secondari S in posizione perpendicolare al suolo T e permettere cos? la corretta rotazione delle ruote 16 attorno agli assi di rotazione secondari S.

Questa operazione viene effettuata allungando i puntoni 23, ruotando lo sfilamento 31 rispetto allo sfilamento 32.

Vantaggiosamente, sui puntoni 23 ? inoltre ricavato un segno di riferimento che indica il raggiungimento del loro allungamento ottimale, corrispondente alla suddetta condizione di perpendicolarit? degli assi secondari S con il suolo T.

Se necessario, lo stativo 1 pu? essere spostato sbloccando la rotazione delle ruote 16 attorno ai rispettivi assi di rotazione secondari S, disimpegnando il perno di arresto 20.

Una volta raggiunta la posizione di lavoro prevista per lo stativo 1, le ruote 16 vengono orientate con l?asse di rotazione principale R perpendicolare all?asse longitudinale X del rispettivo braccio 12 e bloccate in tale posizione dal perno di arresto 20 e dal freno 21.

Prima del fissaggio dell?impianto acustico o di illuminazione viene controllato il corretto posizionamento della colonna 2 lungo la direzione verticale grazie alla bolla di livellamento 36 posta sulla superficie superiore 37 del collare 25, cos? che eventuali scostamenti dalla verticalit? possano essere corretti agendo con appropriate regolazioni della lunghezza dei puntoni 23.

A questo punto l?impianto acustico o di illuminazione pu? essere fissato alla sommit? 4 della colonna in corrispondenza dell?attacco 5 e sollevato all?altezza desiderata alzando la colonna 2 mediante il meccanismo a manovella 6.

La presente invenzione risolve quindi il problema sopra lamentato con riferimento alla tecnica nota citata, offrendo nel contempo numerosi altri vantaggi, tra cui un?eccellente stabilit? della colonna e una elevata semplicit? di passaggio dello stativo dalla configurazione operativa a quella compatta.

Naturalmente, all?invenzione sopra descritta un tecnico del ramo potr? apportare, allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze applicative, ulteriori modifiche e varianti comunque rientranti nell?ambito di protezione quale definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI

1. Stativo (1) comprendente una base (10) da cui ? eretta una colonna (2) estensibile lungo un suo asse longitudinale (Z) e configurata per supportare un impianto acustico o di illuminazione, in cui detta base (10) comprende:

- almeno un braccio (12) spostabile tra una configurazione aperta, in cui detto braccio (12) ? esteso in allontanamento da detta colonna (2), e una configurazione ripiegata, in cui detto braccio (12) ? avvicinato a detta colonna (2),

- un elemento di supporto (15), montato su detto braccio (12), e sul quale ? montata almeno una ruota (16) destinata ad appoggiarsi al suolo (T) quando detto braccio (12) ? spostato in detta configurazione aperta,

caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (15) ? selettivamente spostabile rispetto a detto braccio (12) tra una prima posizione operativa, in cui detta ruota (16) ? orientata in modo che il suo asse di rotazione principale (R) sia sostanzialmente parallelo a detto suolo (T) quando detto braccio (12) ? spostato in detta configurazione aperta, e una seconda posizione non operativa, in cui detto elemento di supporto (15) e detta ruota (16) sono avvicinati a detta colonna (2) quando detto braccio (12) ? spostato in detta configurazione ripiegata.

2. Stativo secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di supporto (15) comprende un telaio (17) collegato a detto braccio (12) e una staffa (18) che supporta detta ruota (16) nella sua rotazione attorno a detto asse di rotazione principale (R), e in cui detta staffa (18) ? collegata a detto telaio (17) mediante un accoppiamento girevole per ruotare attorno ad un asse di rotazione secondario (S) sostanzialmente perpendicolare a detto asse di rotazione principale (R).

3. Stativo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto elemento di supporto (15) ? selettivamente spostabile tra detta prima posizione operativa e detta seconda posizione non operativa mediante oscillazione attorno ad un asse di oscillazione (Y) sostanzialmente parallelo ad una direzione longitudinale di detto braccio (X).

4. Stativo secondo la rivendicazione 3, in cui detto elemento di supporto (15) ? oscillato attorno a detto asse di oscillazione (Y) di un angolo compreso tra 30? e 90?, preferibilmente tra 60? e 80?.

5. Stativo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ? previsto un dispositivo di bloccaggio (22) per trattenere detto elemento di supporto (15) in detta prima posizione operativa o in detta seconda posizione non operativa.

6. Stativo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto braccio (12) ? spostabile tra detta configurazione aperta e detta configurazione ripiegata mediante oscillazione attorno ad un asse di articolazione (A) passante per una sua estremit? prossimale (13) rispetto a detta colonna (2), e detto elemento di supporto (15) ? montato su detto braccio (12) in corrispondenza di una sua estremit? distale (14) rispetto a detta colonna (2).

7. Stativo secondo la rivendicazione 6, in cui detta base (10) comprende una crociera (11) su cui ? fissata detta colonna (2) e detto braccio (12) ? articolato su detta crociera (11) in corrispondenza di detta estremit? prossimale (13).

8. Stativo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto braccio (12), quando spostato in detta configurazione ripiegata, ? esteso verso una sommit? (4) di detta colonna (2).

9. Stativo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ? previsto un sistema di trattenimento di detto braccio comprendente un puntone (23) articolato su detta colonna (2) e selettivamente agganciabile a detto braccio (12) quando spostato in detta configurazione aperta per trattenere detto braccio (12) in detta configurazione aperta.

10.Stativo secondo la rivendicazione 9, in cui detto puntone (23) ha una lunghezza regolabile.

11.Stativo secondo una o pi? delle rivendicazioni da 9 a 10, in cui detto puntone (23) comprende un elemento di aggancio (26) configurato per impegnare detto braccio (12) e per impedire il disimpegno di detto elemento di aggancio (23) da detto braccio (12).

12.Stativo secondo una o pi? delle rivendicazioni da 9 a 11, in cui detto puntone (23) ? dotato di un elemento di sicurezza (33) selettivamente azionabile da un operatore per impedire il disimpegno di detto elemento di aggancio (23) da detto braccio (12).