IT202100001766A1 - Dispositivo di movimentazione di una telecamera e relativo assieme d’ispezione ottica - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"DISPOSITIVO DI MOVIMENTAZIONE DI UNA TELECAMERA E RELATIVO ASSIEME D?ISPEZIONE OTTICA"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di movimentazione di una telecamera, atta ad essere occultata per consentire riprese in incognito e relativo assieme di ispezione ottica.

STATO DELLA TECNICA

Nell?ambito ad esempio delle indagini da parte delle forze dell?ordine possono essere utilizzate telecamere occultate all?interno di oggetti comuni, ad esempio scatole di derivazione elettriche, elettrodomestici, lampade, armadi, lampioni o altro.

Per permettere la visione da parte della telecamera normalmente viene praticato un foro passante su una parete di un oggetto di occultamento e dev?essere il pi? possibile invisibile. Le sue dimensioni ad esempio variano da circa 1 mm a circa 10 mm, anche in base alla distanza dal foro del soggetto o scena o zona da inquadrare.

Per effettuare una corretta inquadratura ? necessario regolare la posizione della telecamera mediante operazioni di brandeggio, ovvero di variazione dell? inclinazione della telecamera rispeto al foro passante.

Tale regolazione ? sostanzialmente il risultato della combinazione di due movimenti di rotazione, ovvero due movimenti di orientamento della telecamera verso destra o verso sinistra, denominato ?pan?, ed uno verso l?alto o verso il basso, denominato ?tilt?.

Tale brandeggio pu? essere o manuale, cio? regolato una sola volta in fase di installazione, oppure automatico, cio? regolato di continuo tramite motori comandati in remoto.

Per svolgere la sua funzione, la telecamera deve stare in una posizione in cui il suo asse ottico, cio? la linea che passa per il centro delle lenti del gruppo ottico e il centro del sensore, passa attraverso il foro passante. Inoltre il gruppo ottico della telecamera deve essere il pi? vicino possibile al foro passante per evitare di inquadrare la parete interna dell?oggetto di occultamento.

Tutti i sistemi di brandeggio in commercio, per motivi di semplicit?, hanno gli assi di rotazione al centro del corpo della telecamera. Questo cinematismo ha il vantaggio che ? semplice e compatto ma ? di fatto inutilizzabile nel caso di occultamento della telecamera, perch? l?asse ottico della telecamera, ruotando, inevitabilmente almeno parzialmente non inquadra la zona da monitorare, bens? l?interno dell?oggetto di occultamento.

Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un dispositivo di movimentazione di una telecamera che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.

In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo di movimentazione di una telecamera che possa essere utilizzato in modo efficace in qualsiasi situazione di occultamento, in modo tale da essere in grado di mantenere il campo visivo della telecamera all? interno del foro passante presente nell?oggetto di occultamento, ed in modo tale che l?asse ottico della telecamera venga mantenuto sostanzialmente al centro di tale foro passante qualunque sia l?inclinazione della telecamera.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo di movimentazione di una telecamera che sia di semplice realizzazione, compatto con ingombri ridotti.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? la realizzazione di un dispositivo di movimentazione di una telecamera mediante il quale la telecamera possa essere posizionata e mantenuta il pi? possibile vicino al foro passante di occultamento, in modo da garantire sempre una corretta e precisa inquadratura della zona da sorvegliare.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, un oggetto del presente trovato ? un dispositivo di movimentazione di una telecamera, con un corpo principale provvisto di un gruppo ottico configurato per essere posizionato in prossimit? di un foro passante praticato in una superficie, ad esempio di un oggetto di occultamento.

Secondo un aspetto del trovato, il dispositivo di movimentazione comprende almeno un primo meccanismo articolato, provvisto di una serie di lati collegati mediante cerniere, associato in uso direttamente, o indirettamente, a tale superficie mediante una o pi? cerniere ed almeno un secondo meccanismo articolato, provvisto di una serie di lati collegati mediante cerniere, associato da una parte e mediante una o pi? cerniere a tale primo meccanismo articolato e dall?altra parte e mediante una o pi? cerniere al corpo principale di tale telecamera.

Tali primo e secondo meccanismo articolato consentono efficaci movimenti di brandeggio, come un movimento di inclinazione della telecamera verso destra o verso sinistra, denominato ?pan?, ed un movimento di orientamento della telecamera verso l?alto o verso il basso, denominato ?tilt?. In questo modo il campo visivo della telecamera viene mantenuto all? interno del foro passante della superficie di occultamento senza interferire con il bordo del foro passante e l?asse ottico della telecamera viene mantenuto il pi? possibile al centro di tale foro passante qualunque sia inclinazione della telecamera.

Secondo ulteriori aspetti del trovato, le cerniere del primo meccanismo articolato possono essere dirette lungo una prima direzione, mentre le cerniere del secondo meccanismo articolato possono essere dirette lungo una seconda direzione diversa da tale prima direzione.

Il primo meccanismo articolato pu? essere associato mediante una coppia di cerniere ad un supporto fissato in uso alla superficie dove ? ricavato il foro passante. Alternativamente, il primo meccanismo articolato pu? essere fissato direttamente a tale superficie mediante tale coppia di cerniere.

Il secondo meccanismo articolato pu? essere associato ad un lato finale del primo meccanismo articolato mediante una coppia di cerniere.

Il secondo meccanismo articolato pu? essere collegato al corpo principale della telecamera mediante una coppia di cerniere.

Tali primo e secondo meccanismo articolato possono comprendere ciascuno almeno un primo quadrilatero articolato associato ad almeno un secondo quadrilatero articolato.

Tali primo e secondo meccanismo articolato possono comprendere ciascuno almeno una cerniera associata ad un attuatore di movimentazione del relativo meccanismo articolato.

Tale attuatore pu? comprendere almeno un albero rotante in uno, o nell?altro, senso attorno ad un asse e associato ad almeno un filo metallico a memoria di forma eccitabile elettricamente in modo da allungarsi o contrarsi determinando una rotazione di tale albero.

Tale filo metallico pu? comprendere almeno una coppia di rami collegati a tale albero, in cui un primo ramo ? eccitabile elettricamente per consentire la rotazione dell?albero attorno a tale asse in un verso ed un secondo ramo ? eccitabile elettricamente per consentire la rotazione dell?albero in un secondo verso opposto a tale primo verso.

Tale attuatore pu? comprendere un corpo principale nel quale ? alloggiata una frizione associata a tale filo metallico a memoria di forma. Il presente dispositivo pu? inoltre comprendere un?unit? di controllo configurata per regolare da remoto l?azionamento di tali primo e secondo meccanismo articolato.

Un ulteriore oggetto del presente trovato ? un assieme d?ispezione ottica comprendente una telecamera, provvista di un corpo principale dotato di un gruppo ottico configurato per essere posizionato in prossimit? di un foro passante praticato in una superficie ed un dispositivo di movimentazione come sopra definito.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 ? una vista schematica in assonometria di un dispositivo di movimentazione di una telecamera secondo il presente trovato;

- la fig. 2a ? una vista laterale schematica di una parte del presente dispositivo in una prima posizione operativa;

- la fig. 2b ? una vista laterale schematica di una parte del presente dispositivo in una seconda posizione operativa;

- la fig. 3 ? una vista laterale schematica di una variante di un meccanismo articolato del presente dispositivo;

- la fig. 4 ? una vista laterale schematica di un?ulteriore variante di un meccanismo articolato del presente dispositivo;

- la fig. 5 ? una vista laterale schematica di un?ulteriore variante di un meccanismo articolato del presente dispositivo;

- la fig. 6 ? una vista laterale di un attuatore utilizzabile nel presente dispositivo ed a cui ? stato associato un metallico a memoria di forma; - la fig. 6a ? un esempio schematico di un circuito elettrico equivalente; - la fig. 7 ? una vista in sezione dell?attuatore considerata secondo la linea VII- VII di fig. 6;

- la fig. 8 ? una vista in assonometria ed in esploso dell?attuatore;

- la fig. 9 ? una vista assemblata dell?attuatore;

- la fig. 10 ? una vista dall?alto dell?attuatore;

- la fig. 11 ? una vista in sezione dell?attuatore considerata lungo la linea XI-XI di fig. 10.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.

Nei disegni allegati, si vedano in particolare fig. 1 , fig. 2a e fig. 2b, ? illustrato un dispositivo 10 di movimentazione di una telecamera 11 secondo possibili forme di realizzazione qui descritte.

Tale telecamera 11 ? generalmente atta ad essere occultata per consentire riprese in incognito. In particolare, la telecamera 11, che in fig.

1 ? rappresentata solo in parte per facilit? di comprensione, comprende un corpo principale 12 provvisto di un gruppo ottico 13. Il corpo principale 12 ? configurato per essere posizionato in prossimit? di un foro passante 14 praticato in una superficie 15, ad esempio una superficie di un oggetto di occultamento della telecamera 11 , quale una parete od altro idoneo elemento di occultamento.

Il dispositivo 10 e la telecamera 11 , sostanzialmente, formano, o sono compresi in, un assieme d?ispezione ottica, anch?esso oggetto del presente trovato.

La telecamera 1 1 , schematicamente illustrata ad esempio in figure da 2a a 5, ? configurata per definire un campo visivo V che si sviluppa dal gruppo ottico 13 e attraversa il suddetto foro passante 14. Tale campo visivo V pu? essere, in particolare, definito dal gruppo ottico 13. In fig. 1 ? schematizzato un supporto Ila per ospitare la telecamera 11.

Tale dispositivo 10 comprende almeno un primo meccanismo articolato 16, provvisto di una serie di lati 22 collegati mediante cerniere 18, associato in uso direttamente, o indirettamente, alla suddetta superficie 15 mediante una o pi? cerniere 18a, ad esempio una coppia di cerniere 18a (fig. 1).

Il dispositivo 10 comprende almeno un secondo meccanismo articolato 17 (figg. 2a, 2b), provvisto di una serie di lati 23 collegati mediante cerniere 19, associato da una parte, e mediante una o pi? cerniere 19a, al suddetto primo meccanismo articolato 16 e dall?altra parte, e mediante una o pi? cerniere 19b, al corpo principale 12 di tale telecamera 11, oppure ad un elemento di supporto della stessa telecamera 11.

Al centro del campo visivo V ? possibile identificare un asse ottico A della telecamera 11 (figg. 2a, 2b). Vantaggiosamente, con il presente trovato risulta che il campo visivo V della telecamera 11 ? sempre contenuto all? interno del foro passante 14, cio? non interferisce con il bordo di tale foro passante 14 e l?asse ottico A ? preferibilmente sempre sostanzialmente al centro di tale foro passante 14.

In questo modo, il centro del foro passante 14 diventa un fulcro F attomo al quale pu? essere brandeggiata la telecamera 11 ; pertanto, l?asse ottico A e il campo visivo V saranno sempre contenuti all? interno di tale foro passante 14 e non si presenter? il rischio di inquadrare l?interno della superficie 15 dell?oggetto di occultamento, qualunque sia l?inclinazione della telecamera 1 1.

Si confrontino a tale proposito le figure 2a e 2b, dove in f?g. 2a la telecamera 11 ? in una prima posizione operativa per inquadrare un soggetto P1. A seguito dello spostamento di tale soggetto P1 , la telecamera 11 passa automaticamente, e grazie al presente dispositivo 10, in una seconda posizione operativa, riportata in fig. 2b, mantenendo sempre il campo visivo V all?interno del foro passante.

Secondo forme di realizzazione, il primo meccanismo articolato 16 pu? essere associato direttamente o indirettamente, e mediante una coppia delle summenzionate cerniere 18a, alla superfice 15. Nel caso di associazione diretta, il primo meccanismo articolato 16 potr? essere collegato direttamente a tale superficie 15 mediante le suddette cerniere 18a. Nel caso di associazione indiretta, invece, il primo meccanismo articolato 16 potr? essere collegato ad un supporto 20 intermedio fissato alla superf?cie 15. La coppia di cerniere 18a in questo caso viene associata al suddetto supporto 20.

In forme di realizzazione, il secondo meccanismo articolato 17 pu? essere associato ad un lato finale 22a del primo meccanismo articolato 16, nel caso di specie mediante una coppia di cerniere 19a.

Inoltre, il secondo meccanismo articolato 17 pu? essere collegato al corpo principale 12 della telecamera 11, oppure ad un elemento di supporto della stessa telecamera 11, nel caso di specie mediante una coppia di cerniere 19b.

Le cerniere 18, 18a e 19, 19a, 19b di ciascuno di tali primo e secondo meccanismo articolato 16 e 17 possono essere dirette sostanzialmente lungo una rispettiva stessa direzione X e Y di rotazione.

In altre parole, le cerniere 18, 18a del primo meccanismo articolato 16 saranno dirette lungo una prima direzione X, mentre le cerniere 19, 19a, 19b del secondo meccanismo articolato 17 saranno dirette lungo una seconda direzione Y.

Tali direzioni X e Y possono rappresentare od essere parallele a le direzioni attorno alle quali viene brandeggiata la telecamera 11 mediante il dispositivo 10. La telecamera 11 pu? essere ad esempio brandeggiata attorno ad assi paralleli a X e Y e passanti per il punto J di fig. 2a.

In forme di realizzazione, le cerniere 18, 18a e 19, 19a, 19b possono essere realizzate tramite produzione additiva (additive manufacturing) o tramite stampaggio ad iniezione (injection molding), oppure possono essere cerniere meccaniche equivalenti, ad esempio con un asse metallico. Il primo e secondo meccanismo articolato 16 e 17 possono comprendere ciascuno almeno un primo quadrilatero articolato 24 e 25 associato ad almeno un secondo quadrilatero articolato 26 e 27, si veda in particolare il secondo meccanismo articolato 17 illustrato schematicamente delle figure 2a e 2b e provvisto del primo quadrilatero articolato 25 e del secondo quadrilatero articolato 27.

Tali quadrilateri articolati di ciascuno dei suddetti meccanismi articolati 16, 17 possono avere un lato in comune, si veda ad esempio il lato 23a dei quadrilateri articolati 25 e 27 delle fig. 2a e 2b. In questo caso, sostanzialmente, il lato 23 a in comune appartiene al primo quadrilatero articolato 25.

In particolare, il meccanismo articolato 17 illustrato in fig. 2a e 2b pu? comprendere sette cerniere 19, 19a, 19b. Analogamente, il meccanismo articolato 16 potr? comprendere sette cerniere 18, 18a.

Nelle figure 3, 4 e 5 vengono illustrate alcune varianti del meccanismo articolato 17, le quali potrebbero essere previste anche per il meccanismo articolato 16.

In fig. 3 ? illustrato un meccanismo articolato 17a provvisto di sette cerniere 19, 19a, 19b ed il lato in comune tra i quadrilateri articolati 25 e 27 ? un lato 23b del secondo quadrilatero articolato 27.

In fig. 4 ? illustrato un meccanismo articolato 17b provvisto di sette cerniere 19, 19a, 19b ed il secondo quadrilatero articolato 27 sostanzialmente ? allungato verso un lato 23 c finale del primo quadrilatero articolato 25, in particolare mediante il lato 23b incernierato alTestremit? al lato 23c.

In fig. 5 ? illustrato un meccanismo articolato 17c provvisto di otto cerniere, nel quale i lati 23a e 23b dei quadrilateri articolati 25 e 27 s?incrociano e si estendono entrambi oltre il punto di incrocio, nel quale ? prevista una cerniera 19c.

Come detto, le configurazioni illustrate per il meccanismo articolato 17, 17a, 17b e 17c potrebbero essere previste allo stesso modo per il primo meccanismo articolato 16.

Pertanto, secondo le forme di realizzazione qui descritte possono essere previste diverse combinazioni dei suddetti meccanismi articolati per eseguire i movimenti di brandeggio della telecamera 1 1 attorno gli assi X e Y, ad esempio: un meccanismo articolato 17 realizzato secondo la fig.

2a potrebbe essere associato ad un meccanismo articolato 16 realizzato secondo le figure 2a, 3, 4, 5, oppure un meccanismo articolato 17a secondo la fig. 3 potrebbe essere associato ad un meccanismo articolato 16 realizzato secondo le fig. 3, 4, 5, oppure un meccanismo articolato 17b secondo la fig. 4 potrebbe essere associato ad un meccanismo articolato 16 secondo le fig. 4, 5, o ancora un meccanismo articolato 17c realizzato secondo la fig. 5 potrebbe essere associato ad un meccanismo articolato 16 secondo la fig. 5.

In possibili forme di realizzazione, allo scopo di movimentare tali meccanismi articolati 16 e 17 indipendentemente l?uno dall?altro, almeno una cerniera 18 e 19 pu? essere associata ad un attuatore 28 di movimentazione, in particolare rotativo, del relativo meccanismo articolato 16 o 17, si veda ad esempio la cerniera 19a del secondo meccanismo articolato 17 di fig. 2a e 2b.

In possibili forme di realizzazione, tale attuatore 28, in particolare un attuatore rotativo, si vedano ad esempio le figure 6 e 7, pu? comprendere almeno un albero 29 rotante in un senso o nell? altro attorno ad un asse B e associato ad almeno un filo metallico 30 a memoria di forma, eccitabile elettricamente in modo da allungarsi o contrarsi determinando una rotazione dell?albero 29 attorno a tale asse B.

Tale filo metallico 30, quando scaldato mediante corrente elettrica, si contrae, ovvero riduce la sua lunghezza. Quando l?eccitazione elettrica che provoca tale riscaldamento cessa, il filo metallico 30 si raffredda e quindi si allunga grazie alla lega metallica a memoria di forma di cui ? costituito. In sostanza tale filo metallico 30 toma alla sua posizione di riposo.

In forme di realizzazione, tale albero 29 pu? essere ad esempio di forma cilindrica, associato ad una delle cerniere 18 e 19, o pu? costituire esso stesso la cerniera di rotazione.

Tale filo metallico 30 pu? comprendere almeno una coppia di rami 31 e 32 collegati all?albero 29 ed eccitabili elettricamente in modo da consentire la rotazione dell?albero 29 in un senso, o nel senso opposto, attorno al suddetto asse B.

Il filo metallico 30 pu? essere eccitato elettricamente mediante un circuito elettrico 33 associato ai due rami 31 e 32 e ad un ramo comune connesso all?albero 29, individuabile in fig. 6a. Il circuito elettrico 33 ? azionabile automaticamente in modo che venga alternativamente alimentato il ramo 3 1 o il ramo 32, s? da far ruotare l?albero 29 e quindi la cerniera 18 o 19 nel senso voluto. Il circuito elettrico 33 in fig. 6 ? riportato solamente a scopo esemplificativo ed alcune parti sono state omesse per semplicit? di illustrazione, ad esempio il ramo comune. In ogni caso, a scopo ulteriormente esemplificativo e non limitativo, in fig. 6a ? illustrato un circuito elettrico equivalente 33?. In tale circuit elettrico equivalente 33?, mediante il ramo 31 si realizza una rotazione oraria (CW) dell?albero 29 e mediante il ramo 32 si realizza una rotazione antioraria (CCW). Tale filo metallico 30 pu? essere avvolto attorno al suddetto albero 29 e bloccato in posizione mediante una vite 34 o simile.

L?attuatore 28, si vedano anche da fig. 8 a fig. 11, pu? comprendere un corpo principale 35 nel quale ? alloggiata una frizione 36 associata a tale filo metallico 30 a memoria di forma.

In forme di realizzazione, tale frizione 36 pu? comprendere un carrello 40 configurato per traslare in un senso o nell?altro di una data direzione C lungo una sede 37 ricavata nel suddetto corpo principale 35 ed associato ad una molla 43 di precarico. Tale carrello 40 comprende una prima estremit? 41 arrotondata e rivolta verso l?albero 29 ed una seconda estremit? 42 provvista di perni 39 di supporto del carrello 40. Tale prima estremit? 41 pu? comprendere ad esempio due bracci arrotondati e paralleli.

La corsa di traslazione del carrello 40 pu? essere determinata dall?estensione di una coppia di feritoie 38 ricavate su tale corpo principale 35 e nelle quali si inseriscono le estremit? di tali perni 39 di supporto del carrello 40.

Il carrello 40 pu?, quindi, muoversi tra due posizioni, cio? almeno una prima posizione illustrata in fig. 9 in cui la frizione 36 ? a contatto con l?albero 29 ed esercita un?azione frenante sullo stesso ed una seconda posizione in cui ? alla massima distanza dall?albero 29. Nella posizione di equilibrio del carrello 40, i perni 39 si trovano sostanzialmente in una posizione intermedia di tali feritoie 38.

Durante il funzionamento il carrello 40 pu? traslare di pochi centesimi di millimetro attorno alla posizione di equilibrio. Le feritoie 38 hanno dunque lo scopo di consentire un moto rettilineo del carrello 40 e limitarne lo scorrimento, cosicch? durante l?assemblaggio, anche in assenza temporanea dell?albero 29, il carrello rimane vincolato al corpo principale 35 e contiene la molla 43.

In forme di realizzazione, tale attuatore 28 ? anche provvisto di una serie di perni 45, ad esempio quattro perni 45, di sostegno di altrettante relative pulegge 46, attorno alle quali viene opportunamente rinviato il filo metallico 30.

Il filo metallico 30, pertanto, oltre ad agire per porre in rotazione l?albero 29, pu? agire anche sul carrello 40 e, quando tale filo metallico 30 supera un certo grado di deformazione dovuta all?azione del calore generato dall?eccitazione elettrica, oltre a determinare un moto rotatorio dell?albero 29, determina anche una forza sul carrello 40. Il filo metallico 30, tirando il carrello 40, contrasta la forza esercitata dalla molla 43. Il carrello 40, pur rimanendo a contatto con l?albero 29, esercita ora una forza minore sull?albero 29 e dunque una minore coppia frenante.

Il corpo principale 35 pu? comprendere una sede 47 arrotondata dove viene alloggiato l?albero 29. Tale albero 29 pu? essere dotato di estremit? associate elementi di fissaggio 48 quali dadi o simili che lo mantengono in posizione in tale sede 47.

Anche se le forme di realizzazione sopra descritte in relazione all?attuatore 28 si rivelano particolarmente efficaci per l?azionamento del presente dispositivo 10 di movimentazione provisto di meccanismi articolati 16 e 17, esse non sono da considerarsi limitanti dell?ambito di tutela del presente trovato; infatti resta inteso, che in alternativa o in combinazione, potrebbero essere utilizzati anche altri tipi di attuatori noti. Ad esempio, nel presente dispositivo 10 potrebbe essere anche utilizzato un attuatore rotativo dotato di un motore a spazzole core-less, a cui in prossimit? dell?estremit? posteriore dell?albero ? calettato un encoder rotativo a pi? linee che funge da sensore rotativo per poter cos? implementare un controllo di posizione retro azionato. Al motore potr? essere associato anche un riduttore a ruote dentate, in modo da ridurre l?elevato numero di giri del motore ed amplificarne la coppia. In uscita al riduttore potr? essere previsto un albero che andr? a sostituire una delle cerniere dei meccanismi articolati 16 e 17.

In forme di realizzazione, i suddetti meccanismi articolati 16 e 17 possono essere collegati ad un?unit? di controllo 21 configurate per regolarne, ad esempio da remoto, gli spostamenti, in modo da collocare di volta in volta la telecamera 1 1 nella posizione voluta rispetto al foro passante 14.

Tale unit? di controllo 21, in particolare, sar? associata agli attuatori rotativi dei meccanismi articolati 16 e 17, si vedano in particolare figure da 2a a 5, nelle quali l?unit? di controllo 21 ? associata all?attuatore 28. In forme di realizzazione, l?unit? di controllo 21 potr? essere anche associata ad un display o simile attraverso il quale un operatore pu? visualizzare quanto inquadrato dalla telecamera 1 1.

Inoltre, l?unit? di controllo 21 potr? essere anche associata al circuito elettrico 33 di eccitazione dei rami 31 o 32 del filo metallico 30.

Favorevolmente, secondo il presente trovato gli spostamenti della telecamera 11 vengono tutti effettuati grazie all?azionamento del dispositivo 10 secondo le forme realizzative qui descritte, quindi grazie all?azionamento dei meccanismi articolati 16 e 17. Tali meccanismi articolati 16 e 17 possono essere realizzati ad esempio secondo quanto illustrato nelle figure da 2a a 5.

Mediante tali meccanismi articolati 16 e 17 ? possibile prevedere movimenti di brandeggio della telecamera 11 che comprendano una qualsivoglia combinazione di movimenti rispetto alle direzioni X e Y di fig. 1.

Azionando opportunamente il presente dispositivo 10 e quindi i meccanismi articolati 16 e 17 ? possibile ottenere qualsivoglia inclinazione della telecamera 11 mantenendola sempre con il gruppo ottico 13 nelle vicinanze del foro passante 14 in modo che il campo visivo V sia sempre contenuto all?interno di tale foro passante 14 e non interferisca con il bordo di tale foro passante 14.

? chiaro che al dispositivo 10 di movimentazione di una telecamera fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall? ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.

Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Dispositivo (10) di movimentazione di una telecamera (11) provvista di un corpo principale (12) avente un gruppo ottico (13) configurato per essere posizionato in prossimit? di un foro passante (14) praticato in una superficie (15), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (10) comprende almeno un primo meccanismo articolato (16), provvisto di una serie di lati (22) collegati mediante cerniere (18), associato in uso direttamente, o indirettamente, a detta superficie (15) mediante una o pi? cerniere (18a) ed almeno un secondo meccanismo articolato (17), provvisto di una serie di lati (23) collegati mediante cerniere (19), associato da una parte e mediante una o pi? cerniere (19a) a detto primo meccanismo articolato (16) e dall?altra parte e mediante una o pi? cerniere ( 19b) al corpo principale ( 12) di detta telecamera (11).

2. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le cerniere (18, 18a) del primo meccanismo articolato (16) sono dirette lungo una prima direzione (X), mentre le cerniere (19, 19a, 19b) del secondo meccanismo articolato (17) sono dirette lungo una seconda direzione (Y) diversa da detta prima direzione (X).

3. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo meccanismo articolato (16) ? associato mediante una coppia di cerniere (18a) ad un supporto (20) fissato in uso a detta superficie (15).

4. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il secondo meccanismo articolato (17) ? associato ad un lato finale (22a) del primo meccanismo articolato (16) mediante una coppia di cerniere (19a).

5. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il secondo meccanismo articolato (17) ? collegato al corpo principale (12) della telecamera (11) mediante una coppia di cerniere (19b).

6. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo meccanismo articolato (16, 17) comprendono ciascuno almeno un primo quadrilatero articolato (24, 25) associato ad almeno un secondo quadrilatero articolato (26, 27).

7. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo meccanismo articolato (16, 17) comprendono ciascuno almeno una cerniera (19a) associata ad un attuatore (28).

8. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto attuatore (28) comprende almeno un albero (29) rotante in uno, o nell?altro, senso attorno ad un asse (B) e associato ad almeno un filo metallico (30) a memoria di forma eccitabile elettricamente in modo da allungarsi o contrarsi determinando una rotazione di detto albero (29).

9. Dispositivo (10) di movimentazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un?unit? di controllo (21) configurata per regolare da remoto l?azionamento di detti primo e secondo meccanismo articolato (16, 17).

10. Assieme d?ispezione ottica, comprendente una telecamera (11), provvista di un corpo principale (12) con un gruppo ottico (13) configurato per essere posizionato in prossimit? di un foro passante (14) praticato in una superf?cie (15) ed un dispositivo (10) di movimentazione di detta telecamera (11) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.