IT202100000698A1 - Sistema di trasporto modulare perfezionato - Google Patents

Description

Descrizione dell?invenzione industriale dal titolo ?Sistema di trasporto modulare perfezionato?

La presente invenzione si riferisce ad un innovativo sistema di trasporto sequenziale, in particolare per scocche di autoveicoli.

Nella tecnica nota vengono impiegati spesso trasportatori di tipo sequenziale, realizzati con lunghi tratti di catena e/o di rulli motorizzati sui quali vengono posati e fatti scorrere adatti supporti detti ?skid? che a loro volta sostengono gli oggetti da trasportare.

Tali sistemi sono utili quando il movimento sequenziale di tutti gli oggetti sul trasportatore deve procedere in modo sincrono, vale a dire con gli oggetti che si muovono tutti in avanti di una stessa quantit?. Nel caso si vogliano realizzare movimenti di trasporto pi? complessi, nella tecnica nota diviene invece necessario l?impiego di sistemi di trasporto pi? complessi quali ad esempio i trasportatori singoli di tipo AGV (Automated/Automatic Guided Vehicle) o altri sistemi di trasporto indipendenti per i singoli oggetti da trasportare (ad esempio sistemi a monorotaia con navette motorizzate). Ci? rende alquanto costoso e complesso il sistema di movimentazione. Inoltre, nel caso si desideri modificare il numero di oggetti da trasportare nell?impianto, spesso ? necessario investire molto tempo e denaro per aggiungere ulteriori mezzi di trasporto individuale.

Scopo generale della presente invenzione ? quello di fornire un sistema di trasporto pi? flessibile ed efficiente.

In vista di tale scopo, si ? pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un sistema di trasporto comprendente una pluralit? di moduli di trasporto disposti in una sequenza di moduli allineati per formare una via di corsa, e almeno un carrello di trasporto destinato a supportare un oggetto da trasportare e che ? scorrevole sulla via di corsa, caratterizzato dal fatto che ciascun modulo della pluralit? comprende una coppia di propri segmenti di binario paralleli e disposti nella direzione di trasporto della via di corsa e il carrello di trasporto comprende due serie di ruote, ciascuna serie essendo disposta nel carrello per essere scorrevole su un rispettivo segmento di binario della coppia di segmenti di binario, ciascun modulo comprendendo inoltre almeno un motore che aziona una trasmissione di trasporto che innesta sul carrello quando il carrello ? almeno parzialmente nel modulo, per produrre lo scorrimento del carrello lungo la coppia di segmenti di binario del modulo.

Per rendere pi? chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriveranno di seguito, con l'aiuto delle figure allegate, realizzazioni esemplificative applicanti tali principi.

Nelle figure:

-figura 1 rappresenta una vista schematica in alzata laterale parziale di un sistema di trasporto secondo l?invenzione;

-figura 2 rappresenta una vista schematica simile a figura 1 ma con un carrello di trasporto in una differente posizione;

-figura 3 rappresenta una vista schematica trasversale del sistema di trasporto di figura 1;

-figura 4 rappresenta una vista schematica in alzata laterale di un carrello di trasporto del sistema di trasporto secondo l?invenzione;

-figura 5 rappresenta una vista schematica in pianta del carrello di figura 4; -figura 6 rappresenta una vista schematica di un particolare ingrandito di un modulo componente il sistema di trasporto;

-figura 7 rappresenta una vista schematica in alzata laterale parziale di una realizzazione alternativa del sistema di trasporto secondo l?invenzione;

-figura 8 rappresenta una vista schematica trasversale del sistema di trasporto di figura 7;

-figura 9 rappresenta una vista schematica in prospettiva di possibili movimenti di un modulo del sistema secondo l?invenzione.

Con riferimento alle figure, in figura 1 ? mostrato un tratto di un sistema di trasporto realizzato secondo l?invenzione e indicato genericamente con 10. Il sistema di trasporto 10 comprende una pluralit? di moduli di trasporto, ciascuno dei quali indicato con 11, che sono disposti in una sequenza di moduli allineati per formare una via di corsa 12 sostanzialmente continua, con solo un piccolo spazio fra un modulo e il successivo. Ciascun modulo 11 forma un tratto del sistema di trasporto. Il sistema ? cos? componibile per formare una via di corsa di lunghezza desiderata allineando un adatto numero di modulo 11.

Almeno nella loro struttura principale, i moduli 11 sono vantaggiosamente sostanzialmente uguali gli uni agli altri cos? da formare un sistema modulare.

Per semplicit?, nelle figure ? mostrato completamente ed ? descritto un solo modulo 11, considerando gli altri moduli sostanzialmente uguali ad esso o comunque facilmente immaginabili dal tecnico esperto, anche con varianti, sulla base della descrizione qui fatta.

Oltre alla sequenza di moduli 11 allineati lungo la via di corsa, il sistema 10 comprende anche almeno un carrello di trasporto 13 che ? destinato a supportare un oggetto 14 da trasportare e che ? scorrevole sulla via di corsa 12.

L?oggetto 14 pu? essere vantaggiosamente, ma non esclusivamente, una carrozzeria di veicolo, come schematizzato nelle figure. In tale caso, il carrello pu? comprendere un telaio superiore 30 con supporti 31 destinati ad innestare in modo in s? noto la carrozzeria di veicolo da trasportare lungo la via di corsa.

Il sistema di trasporto pu? essere infatti vantaggiosamente impiegato in uno stabilimento o impianto di produzione di veicoli o di loro parti. Ad esempio, esso pu? essere parte di un noto impianto di trattamento, verniciatura, montaggio, ecc. di veicoli o simili.

In un sistema di trasporto secondo l?invenzione i carrelli 13 potranno naturalmente essere una pluralit? per scorrere sequenzialmente sulla via di corsa formata dai moduli 11.

Come bene ? mostrato dalle figure per un modulo 11, ciascun modulo 11 della pluralit? comprende due propri segmenti di binario 15 e 16 che sono fra loro paralleli e che si estendono nella direzione di trasporto della via di corsa. Preferibilmente, l?estensione dei segmenti di binari ? sostanzialmente pari a quella del modulo 11, in modo che allineando i moduli uno all?altro i segmenti di binari formino due binari sostanzialmente continui, vale a dire con un spazio libero fra segmenti di binario successivi che sia sufficientemente ridotto da permettere lo scorrimento del carrello fra un modulo e l?altro.

Per lo scorrimento lungo i binari, il carrello di trasporto 13 comprende due serie di ruote 17, 18, con ciascuna serie di ruote che ? disposta su un rispettivo lato nel carrello per essere scorrevole in un rispettivo segmento di binario 15 o 16 della coppia di segmenti di binario.

Ad esempio, come bene si vede anche in figura 5, ciascuna serie di ruote pu? essere formata da almeno tre ruote distanziate per essere due prossime a rispettive estremit? anteriore e posteriore del carrello e la terza in una posizione intermedia alla estensione del carrello. Naturalmente, il numero di ruote pu? anche essere diverso da quello qui mostrato. Ad esempio pu? essere maggiore in dipendenza anche dal carico che deve essere trasportato dal carrello.

Come si vede bene sempre in figura 5, le ruote di una serie di ruote possono avere assi di rotazione che sono spostati, rispetto agli assi delle ruote dell?altra serie di ruote, di una certa quantit? nella direzione longitudinale di trasporto della via di corsa. La quantit? di tale disassamento pu? essere in funzione dello spazio libero fra le estremit? dei segmenti di binari di moduli successivi in modo che quando un carrello passa fra due moduli successivi una sola ruota alla volta del carrello viene a trovarsi in corrispondenza dello spazio libero fra i segmenti di binario successivi. Ci? pu? evitare incertezze nel supporto dei carrelli e possibili oscillazioni dei carrelli durante il passaggio da un modulo all?altro, in particolare quando ad esempio le ruote sono in numero di tre per ciascuna serie.

Per i motivi che saranno chiari nel seguito, ? vantaggioso che ciascun modulo abbia preferibilmente una lunghezza della direzione di trasporto della via di corsa che sia sostanzialmente simile e preferibilmente sostanzialmente uguale alla lunghezza del carrello, per poter accogliere un intero carrello su di s? con poco spazio perso davanti e dietro.

A sua volta la lunghezza del carrello potr? dipendere dalla lunghezza dell?oggetto trasportato. Ad esempio, nel caso di scocche di veicoli, i moduli e il carrello potranno avere lunghezza simile o appena pi? lunga della lunghezza della scocca pi? lunga da trattare.

Ciascun modulo 11 comprende anche almeno un motore elettrico 19 con una trasmissione di trasporto 20 che innesta sul carrello 13 (vantaggiosamente su una parte inferiore 21 del carrello) quando il carrello ? almeno parzialmente sul modulo 11, per produrre lo scorrimento del carrello 13 lungo la coppia di segmenti di binario 15,16 del modulo.

In tale modo ? possibile fare avanzare il carrello sul modulo e anche spostare il carrello almeno parzialmente nella coppia di segmenti di binario 15, 16 di un successivo altro modulo 11 della sequenza di modulo allineati, cos? che il carrello venga preso in carico dalla trasmissione di trasporto di tale altro modulo, e cos? via per spostare il carrello lungo la via di corsa, in avanti, o anche all?indietro se desiderato, facendolo passare di modulo in modulo.

In figura 2 ? ad esempio mostrato il passaggio di un carrello 13 da un modulo ad un altro.

Il rapporto delle lunghezze di modulo e carrello stabilisce la distanza fra le trasmissioni dei moduli, in modo che il carrello sia sempre innestato da una trasmissione di trasporto durante il suo movimento lungo la via di corsa. Ad esempio, come si vede nelle figure, possono essere previste due trasmissioni di trasporto 20 prossime agli estremi di ciascun modulo e distanti fra loro meno della lunghezza del carrello, in modo che le trasmissioni successive si possano passare agevolmente il carrello una con l?altra.

Le trasmissioni di trasporto sullo stesso modulo possono avere ciascuna un proprio motore di azionamento oppure condividere lo stesso motore attraverso una adatta in s? nota connessione cinematica (ad esempio una trasmissione a cinghia o catena) e possono essere sincronizzate o meno a seconda delle necessit? di trasporto.

Nella realizzazione mostrata nelle figure 1, 2 e 3, la trasmissione di trasporto 20 comprende almeno una ruota 22 di contatto a frizione con la parte inferiore 21 del carrello e che ? corrispondentemente sagomata. La parte inferiore 21 potr? essere ad esempio una banda sostanzialmente piana estesa nella direzione di scorrimento del carrello e di larghezza almeno pari alla larghezza della ruota 22. Per assicurare una adeguata forza di contatto fra ruota e parte inferiore del carrello, la ruota potr? anche essere montata su un supporto di spinta elastica contro il carrello.

Ad esempio, il gruppo motore formato da motore 19 e ruota 22 potr? essere imperniato ad un telaio del proprio modulo secondo un asse 23 trasversale al modulo e una molla 24 potr? spingere elasticamente il gruppo motore vero l?alto in modo che all?arrivo del carrello la ruota possa elasticamente entrare in contatto con la corrispondente superficie sotto il carrello.

Ci? ? mostrato a titolo di esempio nell?ingrandimento di figura 6.

Nel caso sia richiesta una forza di trazione maggiore di quella assicurata da una ruota a frizione, possono naturalmente essere impiegate trasmissioni di trasporto alternative, come ora facilmente immaginabili dal tecnico esperto. Ad esempio, nella realizzazione alternativa mostrata nelle figure 7 e 8, (dove elementi simili a quelli della realizzazione precedente sono per semplicit? indicati con uguale numerazione) la trasmissione di trasporto 20 comprende una ruota dentata 25 che ingrana in una corrispondente cremagliera 26, realizzata sulla parte 21 del carrello ed estesa vantaggiosamente per tutta la lunghezza del carrello.

Vantaggiosamente, come bene si vede nelle figure 3 e 8, i segmenti di binario dei moduli possono avere ciascuno una sezione traversale a C per lo scorrimento delle serie di ruote entro le due ali della C (con un adeguato piccolo gioco verticale). Ci? assicura maggiore stabilit? ai carrelli e, se desiderato, permette anche di affrontare con maggiore sicurezza tratti inclinati in salita o discesa. Naturalmente la forma a C del binario qui si riferisce al lato di esso che accoglie le ruote. La parte a C del binario pu? perci? fare parte di una forma pi? complessa, come ad esempio una trave con sezione ad H come a titolo di esempio mostrato nelle figure 3 e 8.

I segmenti di binario possono anche realizzare una parte strutturale di telaio del modulo, con ad esempio anche solo dei pilastri di supporto a terra che li sorreggono ed eventuali traverse trasversali fra di essi, come visibile nelle figure. I gruppi motore possono poi essere sostenuti dai segmenti di binario. In tale modo i singoli moduli sono semplici, robusti e poco costosi. Come si vede nelle figure, i due segmenti di binario sono affrontati con le cavit? delle C rivolte una vero l?altra, cosi da accogliere le ruote sporgenti dai due lati del carrello.

Per il supporto delle due serie di ruote, il carrello 13 pu? comprendere vantaggiosamente due longheroni laterali 27 e 28, ciascuno supportante una delle due serie di ruote. I longheroni possono anche realizzare una parte portante del carrello ed essere uniti da traverse 29, disposte traversali fra i due longheroni (ad angolo retto e/o incrociate o con un?altra struttura a telaio desiderata) cos? da realizzare un carrello a telaio semplice, leggero e poco costoso, come ? evidente dalle figure 4 e 5.

Vantaggiosamente, almeno uno dei due longheroni pu? avere una superficie orizzontale inferiore che ? estesa lungo la direzione di trasporto della via di corsa per realizzare anche la parte inferiore 21 del carrello di innesto con la trasmissione di trasporto. Ad esempio i due longheroni possono avere sezione a C o scatolare rettangolare, per avere una superficie laterale verticale sulla quale sono fissate le corrispondenti ruote e una superficie inferiore o di fondo che realizza la parte inferiore 21.

E? a questo punto chiaro come si siano raggiunti gli scopi dell?invenzione, fornendo sistema di trasporto che sia semplice, modulare e che consenta una elevata flessibilit? di impiego.

L?avanzamento di una pluralit? di carrelli in una direzione o nell?altra ? facile con il comando in sincrono dei motori. Inoltre, comandando in modo indipendente dei motori o di gruppi di motori dei vari moduli ? anche possibile fermare un carrello su un modulo mentre altri carrelli continuano a muoversi o anche fare avanzare o retrocedere i carrelli in modo indipendente uno dall?altro. Con l?adatto comando dei motori dei moduli ? anche possibile avvicinare o allontanare i carrelli fra loro lungo la via di corsa, farli accelerare o rallentare, ad esempio a seconda delle specifiche esigenze dell?impianto di lavorazione servito dal sistema di trasporto 10. Una via di corsa con una voluta lunghezza ed andamento pu? essere facilmente realizzata in poco tempo disponendo opportunamente i moduli secondo l?invenzione. Inoltre, i moduli possono essere realizzati in modo sostanzialmente standardizzato, cos? da avere un relativamente basso costo di produzione. Nel caso di guasto di un modulo o di necessit? di una sua manutenzione, il modulo pu? essere facilmente sostituito da un nuovo modulo per non compromettere l?operativit? del sistema di trasporto e dell?impianto da esso servito.

I moduli possono anche essere fissi a terra o essere montati su un adatto supporto mobile o rimuovibile.

Ad esempio, come mostrato a tratteggio nelle figure 1 e 7, un modulo pu? anche comprendere un in s? noto meccanismo motorizzato 32 per la sua movimentazione in rotazione e/o in traslazione rispetto alla via di corsa principale. In tale modo, il modulo con tale meccanismo pu? fungere anche da tavola di indirizzamento dei carrelli o di spostamento dei carrelli fuori dalla via di corsa e/o verso ulteriori vie di corsa.

In figura 9 sono schematicamente riassunti i movimenti, indicati con le lettere A-E, che possono essere previsti per un modulo secondo l?invenzione. Un modulo (mostrato per semplicit? schematicamente come un semplice blocco) pu? compiere tutti, alcuni e nessuno di tali movimenti. In aggiunta ad essi ? naturalmente previsto il movimenti in avanti e/o all?indietro del carrello sopra il modulo, come gi? descritto.

Ad esempio, il meccanismo motorizzato 32 pu? essere un in s? noto meccanismo di rotazione comandata del modulo attorno ad un asse verticale centrale, oppure essere un meccanismo motorizzato, ad esempio a parallelogramma, per il sollevamento o abbassamento verticale del modulo o anche per la sua inclinazione o basculamento. Il meccanismo motorizzato 32 pu? essere anche in forma di carrello motorizzato al suolo o su rotaie, ad esempio per lo scorrimento trasversale del modulo rispetto alla via di corsa principale, ad esempio per togliere dalla via di corsa uno degli oggetti trasportati o posizionare un nuovo oggetto su un carrello, o anche per allineare il modulo con una diversa via di scorsa sulla quale deve proseguire il carrello presente sul modulo. Il meccanismo 32 pu? anche integrare in s? pi? di uno dei movimenti summenzionati, ad esempio per fornire al modulo un movimento di rototraslazione o di traslazione e di sollevamento, ecc. Ovviamente, il meccanismo 32 pu? essere previsto in solo alcuni dei moduli del sistema, nei punti dove ? desiderato avere qualcuno dei movimenti aggiuntivi.

In sostanza, con un sistema secondo l?invenzione ? possibile realizzare vie di corsa con un trasporto continuo o di tipo Stop&Go nelle due direzioni longitudinali e, in posizioni desiderate, anche con punti di rotazione o di basculamento del carrello, con punti di cambio di livello verticale o di movimento trasversale nelle due direzioni, ecc.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione ? riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perci? essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato.

Ad esempio, la motorizzazione dei moduli pu? essere differente da quella mostrata e prevedere anche un differente numero di motori o di trasmissione di trasporto. Pu? anche essere ad esempio prevista una catena o una cinghia di trasporto che si estenda per un tratto della lunghezza del modulo per innestare il carrello su di esso.

Claims (11)

Rivendicazioni

1. Sistema di trasporto (10) comprendente una pluralit? di moduli di trasporto (11) disposti in una sequenza di moduli allineati per formare una via di corsa (12), e almeno un carrello di trasporto (13) destinato a supportare un oggetto (14) da trasportare e che ? scorrevole sulla via di corsa, caratterizzato dal fatto che ciascun modulo (11) della pluralit? comprende una coppia di propri segmenti di binario (15, 16) paralleli e disposti nella direzione di trasporto della via di corsa e il carrello di trasporto (13) comprende due serie di ruote (17, 18), ciascuna serie (17, 18) essendo disposta nel carrello (13) per essere scorrevole su un rispettivo segmento di binario (15 o 16) della coppia di segmenti di binario, ciascun modulo (11) comprendendo inoltre almeno un motore (19) che aziona una trasmissione di trasporto (20) che innesta sul carrello (13) quando il carrello ? almeno parzialmente nel modulo (11), per produrre lo scorrimento del carrello (13) lungo la coppia di segmenti di binario (15,16) del modulo.

2. Sistema di trasporto (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la trasmissione di trasporto (20) comprende almeno una ruota (22) di contatto a frizione o ad ingranamento dentato con una parte inferiore (21) del carrello, corrispondentemente sagomata.

3. Sistema di trasporto (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i segmenti di binario (15, 16) hanno ciascuno una sezione traversale a C per lo scorrimento delle serie di ruote (17, 18) entro la C.

4. Sistema di trasporto (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le ruote di una serie di ruote hanno assi spostati nella direzione di trasporto della via di corsa rispetto agli assi delle ruote dell?altra serie di ruote.

5. Sistema di trasporto (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il carrello comprende due longheroni laterali (27, 28) supportanti ciascuno una delle due serie di ruote (17, 18), almeno uno dei due longheroni avendo una superficie orizzontale inferiore che ? estesa lungo la direzione di trasporto della via di corsa per realizzare una parte inferiore (21) del carrello di innesto con la trasmissione di trasporto (20).

6. Sistema di trasporto (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun carrello (13) comprende un telaio superiore (30) con supporti (31) destinati ad innestare un oggetto (14) sotto forma di una carrozzeria di veicolo da trasportare lungo la via di corsa.

7. Sistema di trasporto (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i carrelli (13) sono una pluralit?.

8. Sistema di trasporto (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun modulo (11) ha una lunghezza della direzione di trasporto della via di corsa che ? sostanzialmente uguale alla lunghezza del carrello (13).

9. Sistema di trasporto (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le trasmissioni di trasporto (20) sono almeno due disposte ciascuna in prossimit? di un estremo del modulo (11).

10. Sistema di trasporto (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno un modulo (11) comprende un meccanismo (32) per la sua movimentazione in rotazione e/o in traslazione orizzontale traversale o verticale e/o in basculamento o inclinazione rispetto alla via di corsa.

11. Sistema di trasporto (10) secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i motori di vari moduli (11) sono comandabili in modo sincronizzato o indipendente gli uni dagli altri.