IT202000028667A1 - Macchina per il trattamento di oggetti, in particolare lavaggio e sanitizzazione - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"MACCHINA PER IL TRATTAMENTO DI OGGETTI, IN PARTICOLARE LAVAGGIO E SANITIZZAZIONE"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad una macchina di trattamento di oggetti, in particolare di lavaggio e sanitizzazione, ed al relativo metodo di trattamento.

STATO DELLA TECNICA

Sono note macchine di trattamento di oggetti impiegate per trattare strumenti utilizzati in ambito sanitario, in laboratorio, per analisi o per la ricerca, strumenti utilizzati nel settore farmaceutico, oppure strumenti del settore medicale, strumenti chirurgici o simili od assimilabili strumenti, nel seguito menzionati come ?oggetti?.

Con il termine trattamento si possono intendere sia operazioni di pretrattamento degli oggetti, tipo pre-lavaggio, con acqua calda o fredda e/o con detergenti od altri prodotti chimici, sia operazioni di lavaggio vero e proprio, sia operazioni di asciugatura. Vengono altres? comprese nello stesso termine ?trattamento? anche operazioni di termodisinfezione, ad esempio sterilizzazione, e di decontaminazione a mezzo di sostanze decontaminanti particolarmente aggressive e pericolose, detergenti e/o agenti chimici, quali ad esempio acido peracetico.

L?operazione di lavaggio e sanitizzazione di detti oggetti deve rimuovere tutto ci? che ? depositato sull?oggetto che deve essere pulito e deve anche possibilmente interessare e comunque rimuovere ci? che pu? essere presente nel materiale cos? depositato sugli oggetti da trattare.

Per queste operazioni possono essere utilizzate diverse tipologie di fluidi di trattamento erogati mediante ugelli, ad esempio pu? essere utilizzata acqua additivata per il lavaggio e acqua non additivata per eventuali operazioni di risciacquo degli oggetti lavati e della camera di trattamento.

Un esempio di tali macchine ? descritta nella domanda intemazionale PCT/IT2019/050222 a nome della Richiedente.

Il volume di fluido utilizzato ad ogni ciclo di trattamento dipende da pi? variabili, tra le quali le dimensioni della camera di trattamento, il carico di oggetti nella camera di trattamento, l?intensit? del lavaggio, il numero di ugelli erogatori, tempo del lavaggio eccetera.

Le macchine note generalmente erogano il fluido di trattamento mediante ugelli che sostanzialmente possono essere di due tipi: mobili, in particolare rotanti, o f?ssi.

Gli ugelli mobili sono posizionati su organi rotanti di tipo passivo, i quali sono configurati per essere portati in rotazione quando attraversati da un fluido da erogare, generalmente fornito ad una voluta pressione tipicamente correlata alla velocit? di rotazione che si desidera impartire all?ugello. L?effetto che si ottiene ? un getto rotativo dall? efficace azione di rimozione di materiale indesiderato dagli oggetti da lavare e, pertanto, tali ugelli sono generalmente impiegati come elementi principali per L ottenimento di una pulizia completa degli oggetti.

La rotazione degli ugelli mobili ?, come detto, ?passiva? cio? subordinata al passaggio del fluido all? interno dell?organo rotante e il suo controllo pu? essere esercitato solo modificando l?alimentazione del fluido.

Gli ugelli fissi, al contrario sono configurati per erogare il flusso con direzione sostanzialmente non modificabile.

Un inconveniente delle macchine note ? l?inefficiente utilizzo del fluido di trattamento che causa uno spreco di acqua durante lo svolgimento del ciclo di trattamento.

Tale aspetto negativo ? dovuto, in particolare, alla scarsa ottimizzazione dei flussi erogati dagli ugelli sia in termini di quantit? erogata sia in termini di tempo di erogazione rispetto alle suddette variabili, aspetti collegati, in parte, alle caratteristiche tecniche degli ugelli utilizzati.

In particolare, gli ugelli mobili, la cui rotazione ? vincolata al flusso di fluido, risultano inefficienti dal punto di vista dei consumi di fluido. Infatti, per metterli in rotazione ? necessario utilizzare un?elevata quantit? di fluido, generalmente in eccesso rispetto alle reali esigenze di lavaggio. Inoltre, poich? la capacit? di rotazione di tali ugelli mobili dipende essenzialmente dal fluido erogato, ? anche difficoltoso il loro controllo.

E noto, inoltre, erogare fluido dagli ugelli contemporaneamente da tutti gli ugelli disponibili.

Un inconveniente ? che, soprattutto in condizioni di camera di trattamento solo parzialmente occupata da oggetti, alcuni dei getti erogati dagli ugelli possono non interessare alcun oggetto, risultando sostanzialmente sprecati.

Un altro inconveniente ? che, alimentando contemporaneamente tutti gli ugelli, la quantit? di liquido richiesto per il trattamento aumenta mentre diminuisce la pressione del fluido in uscita dall'ugello.

Esiste pertanto la necessit? di perfezionare una macchina di trattamento oggetti ed un relativo metodo che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.

In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di fornire una macchina ed un metodo di trattamento oggetti che permettano di ottimizzare il consumo di fluido, in particolare il consumo di acqua ed il tempo totale del ciclo.

Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di fornire una macchina ed un metodo di trattamento oggetti che permettano di adeguare il consumo di fluido alle necessit? del ciclo di trattamento.

Un altro scopo del presente trovato ? quello di fornire una macchina di trattamento oggetti con attivazione controllata degli ugelli.

Un ulteriore scopo ? quello di mettere a punto un metodo di trattamento che permetta di ottimizzare il consumo di fluido di trattamento, in particolare il consumo di acqua.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi si fornisce una macchina di trattamento di pulizia e/o sanitizzazione di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione. La macchina di trattamento comprende una camera di trattamento atta a contenere gli oggetti da trattare e un circuito di alimentazione di almeno un fluido di trattamento associato ad una sorgente del suddetto fluido, e ad una pluralit? di ugelli di erogazione disposti nella camera di trattamento.

Secondo un primo aspetto del trovato, gli ugelli di erogazione comprendono almeno un ugello di erogazione principale motorizzato in rotazione mediante collegamento ad un rispettivo organo motore.

Vantaggiosamente, viene eliminata la necessit? di considerare la velocit? di rotazione in funzione della portata di flusso erogata permettendo di gestire in modo separato e indipendente le due variabili. Con questa soluzione, ? quindi possibile ottenere una velocit? di rotazione ottimale per il trattamento con minore utilizzo di liquido di trattamento rispetto a quanto raggiungibile con la tecnica nota.

Secondo un secondo aspetto del trovato, la macchina comprende ugelli f?ssi e ugelli mobili e il circuito di alimentazione ? configurato per alimentare in modo indipendente l' almeno un ugello di erogazione principale rispetto agli ugelli f?ssi e agli ugelli mobili.

In accordo con forme di realizzazione, la macchina comprende un?unit? di comando e controllo connessa a valvole configurate per controllare l?erogazione degli ugelli di erogazione.

Con questa soluzione ? possibile sia selezionare quali ugelli o gruppi di ugelli devono erogare sia la loro portata.

Secondo un terzo aspetto del trovato, il circuito di alimentazione comprende una pompa a pressione collegata in presa alla sorgente e in mandata agli ugelli di erogazione, in cui la pompa ? configurata per generare una pressione tra 3 e 7 bar, preferibilmente tra 3 e 6 bar, pi? preferibilmente tra 3 e 5 bar.

La macchina di trattamento ha come vantaggio principale il risparmio del consumo d?acqua per ciclo di trattamento a fronte di un ridotto tempo per la conclusione del ciclo di trattamento stesso.

La riduzione del consumo d?acqua riduce anche l?utilizzo di additivanti o altre sostanze utilizzata nella pulizia con beneficio sia dei costi per trattamento sia dell?inquinamento generato dal loro utilizzo. Per comprendere i vantaggi del trovato, la Richiedente riporta, con riferimento ad un ciclo di trattamento intensivo, una riduzione del consumo di fluido di circa il 75-80% in un terzo di tempo rispetto alle macchine note.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 ? una illustrazione schematica e molto semplificata di un possibile macchina di pulizia e sanitizzazione in accordo con forme di realizzazione qui descritte.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE

Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.

Con riferimento alla figura 1, il trovato si riferisce ad una macchina 10 di trattamento di pulizia e/o disinfezione di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione.

Le linee tratteggiate si riferiscono a collegamenti elettrici o e/o di dati, mentre le linee continue, ove conciliabile, si riferiscono a collegamenti fluidici.

Qui e nella presente descrizione col termine trattamento si pu? intendere lavaggio e/o attivit? mediante liquidi, a caldo e/o a freddo con o senza l?uso di agenti chimici, essendo il ciclo di trattamento di per s? noto e variabile in ragione del tipo di prodotto ospedaliero o di laboratorio o di altra provenienza, da lavare. Il termine fluido di trattamento verr? utilizzato con riferimento al liquido, o altra forma, che viene utilizzato nei cicli di trattamento, che pu? essere acqua, anche in forma di vapore, o eventualmente acqua additivata con agenti chimici. In forme di realizzazione possono essere utilizzate diverse tipologie di fluidi di trattamento, ad esempio pu? essere utilizzata acqua additivata per il lavaggio e acqua non additivata per eventuali operazioni di risciacquo.

Inoltre, col termine sanitizzazione si pu? intendere un trattamento di lavaggio, di termodisinfezione e/o di sterilizzazione, tipicamente mediante l?uso di acqua, acqua controllata, di aria calda e/o vapore o in generale fluidi, liquidi od aeriformi pulitori, per un tempo prestabilito o variabile a seconda delle necessit? e casistiche specifiche.

La macchina 10 comprende una camera di trattamento 12 atta a contenere gli oggetti da trattare e una porta 14 configurata per chiudere un?apertura 16 della camera di trattamento 12.

La porta 14 pu? essere a sbalzo ed essere associata ad un dispositivo di chiusura, qui non illustrato, come quello descritto nella domanda IT 102019000022080 a nome della Richiedente.

Il trattamento degli oggetti avviene mediante un ciclo di trattamento di pulizia che pu? comprende una fase di lavaggio per la rimozione di sporco macroscopico e/o una fase di sanitizzazione e, eventualmente, una fase di ricondizionamento o pulizia della camera di trattamento 12 per renderla idonea ad un successivo ciclo di trattamento di pulizia.

Fasi di risciacquo possono essere previste tra una fase e l?altra, preferibilmente con acqua non additivata.

La camera di trattamento 12 comprende una sede di scarico 13 posta sul fondo nella posizione pi? opportuna per permettere un efficiente deflusso dei fluidi durante il ciclo di trattamento verso una tanica o circuito di reflui (non illustrati).

La macchina 10 comprende un circuito di alimentazione 18 fluidicamente associato ad una sorgente 20 di fluido di trattamento e ad una pluralit? di ugelli di erogazione 22, disposti internamente alla camera di trattamento 12, per erogare i suddetti fluidi di trattamento e/o fluidi di pulizia e/o sanitizzazione.

Gli ugelli di erogazione 22, possono essere associati alla camera di trattamento 12 mediante accoppiamento metallico per ridurre il rischio di eventuali perdite di fluido migliorando i consumi e riducendo eventuali guasti.

Gli ugelli di erogazione 22 possono essere di tipo noto e comprendere ugelli fissi 28 e ugelli mobili 30, quest?ultimi associati ad un rispettivo organo rotante 32.

In forme di realizzazione, la sorgente 20 pu? comprendere un serbatoio 21 di capacit? idonea per contenere un fluido di trattamento e mezzi di collegamento 23 configurati per fornire acqua al serbatoio 21. 1 mezzi di collegamento 23 possono essere configurati per essere in presa diretta con la rete idrica o, alternativamente, fornire un?imboccatura da cui un operatore pu? immettere manualmente acqua nel serbatoio 2 1. In varianti, i mezzi di collegamento 23 sono provvisti di una valvola configurata per permettere l?entrata di acqua quando idonei sensori rilevano una quantit? di fluido nel serbatoio 21 al di sotto di un predeterminato valore.

Il serbatoio 21 pu? essere collegato a condotti di alimentazione, eventualmente associati a rispettivi serbatoi di agenti additivanti da mescolare per formare i specifici fluidi di trattamento al circuito di alimentazione 18.

Il serbatoio 21 pu? comprendere almeno un sensore di riempimento 25 configurato per rilevare la quantit? di fluido, ad esempio un sensore di galleggiamento. L?almeno un sensore di riempimento 25 pu? essere collegato all?unit? di comando e controllo 36 per inviare dati sullo stato di riempimento del serbatoio 21 ed eventualmente controllarne il suo riempimento.

Secondo un primo aspetto del trovato, gli ugelli di erogazione 22 comprendono almeno un ugello di erogazione principale 24 motorizzato in rotazione mediante collegamento ad un rispettivo organo motore 26.

Rispetto agli ugelli mobili 30, la cui rotazione ? dipendente dal passaggio del flusso di fluido di trattamento, l?almeno un ugello di erogazione principale 24 ? portato in rotazione autonomamente dall?organo motore 26.

Un vantaggio ? che la velocit? di rotazione dell?almeno un ugello di erogazione principale 24 pu? essere selezionata indipendentemente dalla portata del flusso del getto, di conseguenza si elimina il vincolo di proporzionalit? tra le due variabili in cui a maggior portata corrisponde maggior velocit? di rotazione. Questa soluzione si traduce in un pi? efficiente utilizzo del fluido di trattamento che vale a dire risparmio dello stesso ed alla possibilit? di ottenere una velocit? di rotazione ottimizzata. L?almeno un ugello di erogazione principale 24 pu? essere associato ad un organo rotante 34 collegato meccanicamente mediante un organo di trasmissione 27 all?organo motore 26 e fluidicamente al circuito di alimentazione 18.

L?organo rotante 34 pu? essere configurato per inclinarsi rispetto all?organo di trasmissione 27. In questo modo, ? possibile posizionare l?organo rotante 34 per far si di direzionare il getto dell?almeno un ugello principale 24 verso una determinata zona della camera di trattamento 12.

In varianti, l?organo motore 26 pu? comprendere un motoriduttore 29. In forme di realizzazione, il circuito di alimentazione 18 pu? essere configurato per alimentare in modo indipendente gli ugelli di erogazione 22. In particolare, il circuito di alimentazione 18 pu? essere configurato per alimentare in modo indipendente almeno l' almeno un ugello principale 24 rispetto agli ugelli fissi 28 e agli ugelli mobili 30.

In una variante, il circuito di alimentazione 18 pu? essere configurato per alimentare in modo indipendente anche gli ugelli fissi 28 e gli ugelli mobili 30.

Nel caso d?esempio illustrato in figura 1, il circuito di alimentazione 18 comprende un ramo principale 18a in uscita dalla sorgente 20 che si suddivide in tre rami secondari 18b, 18c e 18d ciascuno associato rispettivamente a un gruppo di ugelli mobili 30, a un gruppo di ugelli principali 24, ed a un gruppo ugelli fissi 28.

Almeno un ramo secondario 18b, 18c o 18d, preferibilmente ciascuno di essi, pu? comprendere una rispettiva valvola 38, 40, 42 configurate per controllare l?erogazione di ugelli di erogazione 22.

In possibili varianti, le valvole 38, 40 e 42 sono configurate per posizionarsi in una posizione aperta, che permette il passaggio del fluido o in una posizione chiusa, che impedisce il passaggio del fluido.

In altre possibili variante, le valvole 38, 40 e 42 possono essere valvole proporzionali configurate per adottare pi? d?una posizione tra la posizione aperta e posizione chiusa per regolare la portata del flusso.

In varianti, le valvole 38, 40, 42 sono elettrovalvole.

Secondo un secondo aspetto del trovato, la macchina 10 comprende un?unit? di comando e controllo 36 connessa alle valvole 38, 40 e 42. L?unit? di comando di comando e controllo 36 ? configurata per controllare l?apertura delle valvole 38, 40 e 42, in modo coordinato al tipo di trattamento di pulizia e/o sanitizzazione. Poich?, vantaggiosamente, ciascuna valvola controlla il flusso verso rispettivi gruppi di ugelli erogatori 22, ? possibile selezionare quali gruppi di ugelli di erogazione 22 devono essere azionati in un dato momento del ciclo di trattamento ed eventualmente controllare la portata di ciascun flusso.

Tale soluzione permette positivamente di adattare il consumo di fluido di trattamento coerentemente alle necessit? o condizioni del ciclo di trattamento, secondo variabili come, ad esempio, il carico di oggetti da lavare nella camera di trattamento ed eventualmente la loro posizione, del tipo ed entit? dello sporco (liquido o incrostato), della fase del ciclo, eccetera.

In forme di realizzazione, l almeno un ugello principale 24 ? utilizzato almeno nella fase di lavaggio in cui ? necessario rimuovere lo sporco dagli oggetti.

Nella fase di risciacquo, in cui non sono elevate pressioni, l?almeno un ugello principale 24 pu? essere isolato dal circuito di alimentazione 18 mediante chiusura della valvola 40 e il motore 26 ? mantenuto spento. Congiuntamente, le valvole 38 e/o 42 sono almeno parzialmente aperta per permettere al fluido di scorrere rispettivamente nei rami 18b e 18d.

Secondo un terzo aspetto del trovato, il circuito di alimentazione 18 comprende una pompa 44 a pressione, collegata in presa alla sorgente 20 e in mandata agli ugelli di erogazione 22 configurata per generare una pressione tra 3 e 7 bar, preferibilmente tra 3 e 6 bar, pi? preferibilmente tra 3 e 5 bar.

Nella macchina illustrata in figura 1, la pompa 44 ? collegata in presa al serbatoio 21.

La pompa 44 ? collegata all?unit? di comando e controllo 36 che ne controlla l?erogazione della potenza coordinatamente alle necessit? del ciclo di trattamento.

Intervenendo sulla potenza erogata dalla pompa 44 ? possibile modificare la portata di flusso verso gli ugelli 22. In accordo con possibili varianti ?, quindi, possibile chiudere l?erogazione di fluido verso determinati ugelli 22 chiudendo rispettive valvole e modificare la portata verso gli ugelli 22 di rispettive valvole aperte regolando la potenza della pompa 44.

In forme di realizzazione, il circuito di alimentazione 18 comprende un generatore di vapore 46 per eseguire una fase di sanitizzazione.

Il generatore di vapore 46 pu? essere un boiler 47, preferibilmente elettrico, provvisto di un dispositivo di riscaldamento 49, ad esempio una serpentina, vantaggiosamente posta in una posizione che la porta ad essere a contatto con il fluido quando presente, e configurata per essere portata ad una temperatura idonea generare vapore quando a contatto, direttamente o indirettamente con il suddetto fluido.

Nel caso illustrato in figura 1, il generatore di vapore 46 ? collegato fluidicamente al serbatoio 21 mediante un condotto 48 per ricevere in entrata acqua allo stato liquido. Il condotto 48 pu? essere provvisto di una valvola 50, opzionalmente collegata all?unit? di comando e controllo 36, configurata per controllare il flusso di acqua dalla sorgente 20.

Il generatore di vapore 46 ? collegato al circuito di alimentazione 18 tramite un condotto 52. Il condotto 52 pu? essere provvisto di una valvola 54, opzionalmente collegata all?unit? di comando e controllo 36, configurata per permettere l' afflusso di vapore al circuito di alimentazione 18.

Le valvole 50 e 54 sono vantaggiosamente valvole di non ritorno.

Il condotto 52 si collega al circuito di alimentazione 18 by passando la pompa 44.

L?unit? di comando di comando e controllo 36 pu? comprendere una memoria in cui sono salvati predeterminati programmi o impostazioni di trattamento che permettono di gestire in automatico il ciclo di trattamento secondo specifiche necessit? o condizioni ad esempio, il carico di oggetti da lavare nella camera di trattamento, del tipo ed entit? dello sporco, della funzione di ogni fase del ciclo eccetera.

L?unit? di comando di comando e controllo 36 permette di parzializzare, vale a dire selezionare o de in modo alternato, l?attuazione delle valvole 38, 40 e 42 e, quindi, controllare il getto degli ugelli di erogazione 22.

Il getto di ciascun gruppo di ugelli di erogazione 22 pu?, quindi, durante il ciclo di trattamento essere interrotto, diminuito o aumentato secondo opportune sequenze di controllo.

Congiuntamente, l?unit? di comando di comando e controllo 36 pu? controllare i parametri di funzionamento della pompa 44, ad esempio la potenza erogata per regolare la pressione del fluido all'interno del circuito di alimentazione 18 e, quindi, fornire un ulteriore modalit? per modificare la portata del flusso.

Nella fase di lavaggio ? previsto azionare la pompa 44 che immette nel condotto 18a fluido di trattamento ad una predeterminata pressione, le valvole 50 e 54 sono chiuse per escludere il generatore di vapore 46. Nella fase di sanitizzazione, ? previsto immettere vapore nel condotto 18a aprendo la valvola 54. La valvola 50 pu? essere aperta per fornire di acqua il boiler 47 il quale genera il vapore necessario.

Un?interfaccia utente 56, che pu? comprendere uno schermo tattile, permette ad un operatore di selezionare i predeterminati programmi o, alternativamente, selezionare in modo manuale e puntuale, parametri di funzionamento eventualmente, per ogni fase del ciclo di trattamento prima di lanciare il ciclo di trattamento.

Forme di realizzazione si riferiscono inoltre ad un metodo di trattamento di pulizia e/o sanitizzazione di oggetti, in particolare di lavaggio, termodisinfezione e/o sterilizzazione di oggetti.

Secondo un primo aspetto, il metodo prevede durante un ciclo di trattamento di erogare all?interno della camera di trattamento 12 un fluido di trattamento mediante una pluralit? di ugelli di erogazione 22 che comprendono almeno un ugello di erogazione principale 24 motorizzato in rotazione mediante collegamento ad un rispettivo organo motore 26.

Secondo un secondo aspetto, ugelli di erogazione 22 possono comprendere ugelli f?ssi 28 e ugelli mobili 30, e il metodo prevede di alimentare in modo indipendente l? almeno un ugello di erogazione principale 24 rispetto agli ugelli fissi 28 e agli ugelli mobili 30.

In forme di realizzazione, il metodo prevede mediante l?uso delle valvole 38, 40, 42 collegate all?unit? di comando e controllo 36 di parzializzare il flusso degli ugelli di erogazione 22 coerentemente alle necessit? del ciclo di trattamento.

In forme di realizzazione, quando il ciclo di trattamento prevede l?utilizzo dell?almeno un ugello di erogazione principale 24, la valvola 40 viene almeno parzialmente aperta per permette l?erogazione del fluido e il motore 26 pu? essere azionato per fornire la rotazione del flusso. La pompa 44 ? in funzione ed eroga una certa potenza idonea a fornire una voluta pressione al fluido di trattamento da erogare.

Una o entrambe le valvole 38 e 42 possono essere chiuse o almeno parzialmente aperte a seconda delle necessit?.

Le valvole 38, 40, 42 possono essere controllate per ottenere un?erogazione dei rispettivi ugelli erogatori 22 che pu? seguire un determinato schema, ad esempio sequenziale o alternato, legato ad esempio alla loro posizione nella camera di trattamento 12 e/o alla loro tipologia (fissi o rotanti) e/o al tipo di trattamento di pulizia e/o sanitizzazione.

In base all?apertura delle valvole 38, 40, 42, la pompa 44 pu? modificare la sua potenza di funzionamento per mantenere costante la pressione del flusso erogato dagli ugelli 22.

E chiaro che alla macchina e al metodo di trattamento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.

Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene aH?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Macchina (10) di trattamento di pulizia e/o sanitizzazione di oggetti, caratterizzata dal fatto che comprende una camera di trattamento (12) atta a contenere gli oggetti da trattare e un circuito di alimentazione (18) di almeno un fluido di trattamento associato ad una sorgente (20) di detto fluido e ad una pluralit? di ugelli di erogazione (22) disposti in detta camera di trattamento (12), in cui detti ugelli di erogazione (22) comprendono almeno un ugello di erogazione principale (24) motorizzato in rotazione mediante collegamento ad un rispettivo organo motore (26).

2. Macchina (10) come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto almeno un ugello di erogazione principale (24) ? associato ad un organo rotante (34) collegato meccanicamente mediante un organo di trasmissione (27) a detto organo motore (26) e fluidicamente a detto circuito di alimentazione (18).

3. Macchina (10) come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto organo rotante (34) ? configurato per inclinarsi rispetto a detto organo di trasmissione (27).

4. Macchina (10) come ad una, o l?altra, delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti ugelli di erogazione (22) comprendono ugelli fissi (28) e ugelli mobili (30) e che detto circuito di alimentazione (18) ? configurato per alimentare in modo indipendente detto almeno un ugello di erogazione principale (24) rispetto a detti ugelli fissi (28) e detti ugelli mobili (30).

5. Macchina (10) come ad una, o l?altra, delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta macchina (10) comprende un?unit? di comando e controllo (36) connessa a valvole (38, 40, 42) configurate per controllare l' erogazione di detti ugelli di erogazione (22).

6. Macchina (10) come ad una, o l?altra, delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto circuito di alimentazione (18) comprende una pompa (44) a pressione collegata in presa a detta sorgente (20) e in mandata a detti ugelli di erogazione (22), in cui detta pompa (44) ? configurata per generare una pressione tra 3 e 7 bar, preferibilmente tra 3 e 6 bar, pi? preferibilmente tra 3 e 5 bar.

7. Metodo di trattamento di pulizia e/o sanitizzazione di oggetti, caratterizzato dal fatto che prevede, durante un ciclo di trattamento, di erogare all? interno di una camera di trattamento (12) almeno un fluido di trattamento mediante una pluralit? di ugelli di erogazione (22) che comprendono almeno un ugello di erogazione principale (24) motorizzato in rotazione mediante collegamento ad un rispettivo organo motore (26).

8. Metodo come alla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti ugelli di erogazione (22) comprendo ugelli fissi (28) e ugelli mobili (30), detto metodo prevedendo di alimentare con detto fluido di trattamento, in modo indipendente, detto almeno un ugello di erogazione principale (24) rispetto a detti ugelli f?ssi (28) e detti ugelli mobili (30).

9. Metodo come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che prevede, mediante l?uso di valvole (38, 40, 42) collegate ad un?unit? di comando e controllo (36), di parzializzare il flusso di detti ugelli di erogazione (22) coerentemente alle necessit? del ciclo di trattamento.

10. Metodo come ad una, o l?altra, delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che prevede di erogare detto fluido di trattamento ad una pressione tra 3 e 7 bar, preferibilmente tra 3 e 6 bar, pi? preferibilmente tra 3 e 5 bar.