IT202000022363A1 - Nastro di trasporto e metodo di realizzazione - Google Patents

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IT202000022363A1
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Leonardo Alberti
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Alfabelts Srl
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"NASTRO DI TRASPORTO E METODO DI REALIZZAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono a un nastro per il trasporto di oggetti, tipicamente per realizzare un convogliatore a nastro motorizzato utilizzabile in una linea o impianto di lavorazione che implica l?avanzamento di oggetti o semilavorati per effettuare successive fasi di lavorazione. Una vantaggiosa applicazione del nastro di trasporto qui descritto ? per la movimentazione di materie prime, semi-lavorati e prodotti finiti in impianti di produzione di cartone, in particolare cartone ondulato.
Forme di realizzazione si riferiscono altres? ad un metodo di realizzazione del suddetto nastro di trasporto, ad un metodo per la giunzione di lembi di estremit? di tale nastro, ad esempio in fase di prima installazione, di manutenzione o sostituzione, ad un convogliatore a nastro motorizzato realizzato con tale nastro e ad un impianto.
STATO DELLA TECNICA
E noto l?utilizzo di convogliatori a nastro motorizzato per il trasporto di oggetti da movimentare lungo linee o impianti di lavorazione.
I nastri di trasporto sono utilizzati in un?ampia variet? di applicazioni, e ognuna di esse richiede che i nastri di trasporto siano provvisti di idonee caratteristiche di resistenza, per esempio all?usura e alla trazione, e di particolari caratteristiche funzionali, compatibili con la destinazione d?uso del nastro. I nastri di trasporto comprendono uno strato superiore di supporto, che definisce un piano, atto a supportare gli oggetti che su di esso vengono depositati.
Tipicamente, i nastri di supporto noti sono chiusi ad anello, avvolti tra almeno una puleggia, o rullo, motorizzata, ed una puleggia, o rullo, folle o di rinvio, mediante una giunzione meccanica in corrispondenza di due estremit? terminali libere del nastro.
Uno dei maggiori inconvenienti dei nastri di trasporto noti ? che la giunzione meccanica rende lunga e laboriosa la chiusura ad anello del nastro, in particolare, in opera.
L?installazione di un nastro di trasporto noto su un convogliatore di trasporto pu? richiedere l?intervento di diversi tecnici specializzati, in quanto generalmente ? necessario intervenire sulla macchina provvista di tale convogliatore, che deve essere arrestata, con conseguente calo di produttivit?, effettuare la giunzione meccanica e provvedere ai necessari allineamenti e messa in trazione del nastro stesso, quindi richiedendo molto tempo, anche parecchie ore, con conseguente pari o superiore fermo macchina.
Un altro inconveniente ? che la giunzione meccanica pu? essere sporgente rispetto al piano dello strato superiore di supporto e, per strofinamento, pu? causare imperfezioni, incisioni o altri segni indesiderati sugli oggetti soprattutto quelli di consistenza delicata o provvisti di superficie facilmente scalfibile, come ad esempio il cartone, difetto che pu? influenzare negativamente la qualit? finale del prodotto, soprattutto nel caso in cui esso venga stampato.
? noto utilizzare la carta per produrre cartone ondulato, che grazie alle sue caratteristiche di resistenza, ? largamente utilizzato per la realizzazione di imballaggi.
Gli impianti di produzione di cartone utilizzano nastri di trasporto che, in alcune stazioni di lavorazione, possono avere anche una larghezza di oltre 3 metri, montati su convogliatori a nastro per movimentare la carta lungo le varie stazioni dell?impianto di produzione, dall? alimentazione della carta all?impilaggio del prodotto finito.
La carta ? il materiale pi? utilizzato per la produzione di imballaggi economici, affidabili e riciclabili, in maggior misura di quanto si faccia per plastica e vetro. Tuttavia, la carta presenta caratteristiche che richiedono particolari accorgimenti durante la lavorazione e la movimentazione lungo la linea di produzione per non realizzare un prodotto difettato e da scartare.
In particolare, poich? sostanzialmente lungo tutta la linea di produzione la carta ? a contatto e movimentata con i nastri di trasporto, questi ultimi richiedono particolari caratteristiche adeguate alla qualit? del prodotto finito che si intende ottenere.
Il procedimento per ottenere il cartone ondulato prevede, di unire, tramite sostanze incollanti, tipicamente una soluzione di acqua e amido, tre o pi? fogli di carta, dei quali almeno uno strato ondulato interposto tra due strati copertina esterni, ottenendo un prodotto finito di particolare resistenza.
E noto che l?incollaggio prevede l?evaporazione dell?acqua contenuta nella colla, in modo che l?amido in essa presente si consolidi. Il vapore deve essere adeguatamente evacuato per non modificare negativamente la struttura della carta ed ottenere un cartone difettato, ammollato e/o difficilmente movimentabile lungo l?impianto di produzione.
Inoltre, il vapore pu? contenere particolati e altri residui, derivanti dalla carta e/o dalla colla, che con il tempo tendono a depositarsi sui nastri trasportatori noti riducendone le caratteristiche di traspirabilit? ed attrito sulla carta.
L?accumulo di tali depositi causa difficolt? nella dispersione del vapore che si forma all?intemo del cartone ondulato in formazione, che quindi pu? inumidirsi rendendo difficoltose le successive fasi.
Nel momento in cui si ravvisa un aumento di umidit? nel cartone ondulato in formazione una soluzione provvisoria ? quella di diminuire la velocit? di avanzamento dei fogli di carta, opzione che favorisce la dispersione dell?umidit?, portando tuttavia ad una riduzione della produttivit?.
Nel caso in cui sia necessario rimuovere i depositi dai nastri trasportatori e dagli altri componenti dei convogliatori a nastro, l?operazione pu? richiedere lo smontaggio del nastro di trasporto con conseguenti fermi macchina.
In aggiunta, i nastri di trasporto noti, a causa dell? irregolarit? in corrispondenza della giunzione tra le due estremit?, possono imprimere, sotto forma di solco o incisione, irregolarit? sul semilavorato del cartone ondulato in formazione quando passa tra i nastri di trasporto dell?impianto di produzione.
Un inconveniente ? che, bench? tale difetto non incida sulla struttura finale del cartone, il solco o incisione pu? risultare antiestetico e/o rovinare eventuali loghi o disegni impressi o che verranno impressi o stampati sul cartone, abbassando la qualit? del prodotto.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un nastro di trasporto che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di fornire un nastro di trasporto che sia di facile messa in opera e provvisto di elevata resistenza alla trazione.
Un altro scopo ? fornire un nastro di traporto idoneo ad essere utilizzato in un impianto di produzione di cartone.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con forme di realizzazione, ? fornito un nastro di trasporto che comprende uno strato superiore di supporto atto a supportare oggetti da trasportare e una rete a maglia associata allo strato superiore di supporto mediante uno strato di interfaccia realizzato mediante un elastomero, nel quale ? annegata, almeno parzialmente, la rete a maglia. Il trovato si riferisce anche ad un metodo di realizzazione di un nastro di trasporto che prevede di formare un assieme di stratificazione in cui uno strato di interfaccia realizzato mediante un elastomero ? interposto tra una rete a maglia di voluta larghezza e uno strato superiore di supporto e sottoporre a pressatura a caldo detto assieme di stratificazione in modo da annegare almeno parzialmente la rete a maglia nello strato di interfaccia e vulcanizzare almeno lo strato di interfaccia, solidarizzando lo strato superiore di supporto con la rete a maglia.
Il metodo pu? prevedere di allineare uno di fianco all?altro sulla rete a maglia, due o pi? strati di interfaccia e, opzionalmente, due o pi? strati superiore di supporto, in cui la somma della larghezza dei due o pi? strati di interfaccia ? sostanzialmente pari alla larghezza della rete a maglia, a sua volta sostanzialmente pari alla larghezza finale del nastro di trasporto.
Forme di realizzazione si riferiscono ad un convogliatore a nastro motorizzato comprendente un nastro di trasporto come nelle rivendicazioni da 1 a 3 avvolto ad anello chiuso attorno ad almeno un rullo, o puleggia, motorizzato ed un rullo, o puleggia, folle di rinvio. Forme di realizzazione di riferiscono ad un metodo di giunzione ad anello chiuso di due lembi di estremit? terminali liberi di un nastro di trasporto come ad una o l?altra delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la rete a maglia del nastro di trasporto comprende una pluralit? di fili spiralati accoppiati l?uno all?altro in modo stabile mediante l?inserimento di un filo di giunzione in un canale che si viene a formare dalla successione dellaltenanza di spire dei fili spiralati. I fili spiralati sono accoppiati in modo che i rispettivi assi di sviluppo longitudinale siano paralleli. Il metodo comprende:
- estrarre il filo di giunzione lungo una direttrice di accoppiamento parallela ad un rispettivo asse di sviluppo longitudinale e corrispondente allo sviluppo del canale,
- separare, in corrispondenza del canale da cui ? stato estratto il filo di giunzione, due fili spiralati adiacenti, lo strato superiore di supporto e lo strato di interfaccia ad essi associati, per ottenere due lembi di estremit? terminali liberi,
- unire uno dei lembi di estremit? terminali liberi con un nuovo lembo di estremit? terminale libero, accoppiando rispettivi fili spiralati per formare un rispettivo canale in cui inserire un corrispondente filo di giunzione e facendo combaciare nuovamente lo strato superiore di supporto e lo strato di interfaccia.
Il trovato si riferisce anche ad un impianto per la produzione di cartone ondulato comprendente uno o pi? organi di alimentazione per alimentare fogli di carta, una stazione ondulatrice per realizzare, a partire dai fogli di carta, un semilavorato di cartone ondulato, o cannet?, provvisto di almeno una ondulazione ed una copertina, un gruppo risalita per trasferire il semilavorato ad una stazione di immagazzinaggio, una stazione incollatrice per depositare e incollare, sull? almeno una ondulazione del semilavorato, una seconda copertina, una stazione di incollaggio comprendente un gruppo di riscaldamento a vapore per attivare l?incollaggio ed un gruppo di stabilizzazione a freddo dell?incollaggio ed una stazione di scarico per tagliare a misura e impilare il cartone ondulato finito.
Secondo un aspetto del trovato, almeno uno tra il gruppo di risalita, il gruppo di stabilizzazione a freddo dell?incollaggio e la stazione di scarico comprende almeno un nastro di trasporto come ad una o l?altra delle rivendicazioni da 1 a 3.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la figura la ? una vista prospettica di parte un nastro di trasporto, ed un relativo dettaglio ingrandito, in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la figura 2 ? una vista dall?alto di un componente del nastro di trasporto in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la figura 3 ? una vista frontale in sezione lungo la linea III di figura 2. - la figura 4 ? una vista laterale di una possibile stratificazione del nastro di trasporto in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la figura 5 ? una vista laterale di un?ulteriore possibile stratificazione del nastro di trasporto in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- le figure 6 - 9 sono schemi esemplificativi di un apparato di produzione del nastro di trasporto in accordo con forme di realizzazione qui descritte durante la sequenza di produzione del nastro di trasporto;
- le figure 10 e 11 rappresentano schematicamente il nastro di trasporto durante le fasi di produzione;
- le figure 12 - 16 descrivono una sequenza di un metodo di disgiunzione/giunzione del nastro di trasporto;
- le figure 17 e 18 descrivono un particolare della sequenza del metodo di disgiunzione/giunzione del nastro di trasporto;
- la figura 19 ? una rappresentazione schematica di un convogliatore a nastro;
- la figura 20 ? una rappresentazione schematica di un impianto di produzione del cartone.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.
Con riferimento alla figura 1 ci si riferisce ad una porzione di un nastro di trasporto 10.
Il nastro di trasporto 10 presenta una larghezza L perpendicolare alla direzione di avanzamento del nastro.
Secondo un aspetto del trovato, il nastro di trasporto 10 comprende uno strato superiore di supporto 12 atto a supportare oggetti da trasportare e una rete a maglia 14 associata allo strato superiore di supporto 12 mediante uno strato di interfaccia 16 realizzato mediante un elastomero, nel quale ? annegata, almeno parzialmente, la rete a maglia 14.
Forme di realizzazione prevedono che la rete di maglia 14, pu? essere di materiale metallico o plastico e provvede a fornire, in modo particolare, resistenza alla trazione e sostegno allo strato superiore di supporto 12.
Lo strato di interfaccia 16 permette, vantaggiosamente, allo strato superiore di supporto 12 di essere solidale con la rete a maglia 14.
In forme di realizzazione, lo strato di interfaccia 16 ? realizzato mediante una gomma nitrilica con durezza inferiore a 50 shore.
Secondo forme di realizzazione, il nastro di trasporto 10 ha forma oblunga presentando netta prevalenza della lunghezza rispetto alla larghezza L ed allo spessore S, in cui la larghezza L ? maggiore di 2 metri, preferibilmente, maggiore di 3 metri.
Con riferimento alla figura 2, la rete a maglia 14 ? formata da una pluralit? di fili spiralati 18 accoppiati l?uno all?altro in modo che i rispettivi assi di sviluppo longitudinale X siano sostanzialmente paralleli. I fili spiralati 18 sono associati in modo da alternare un filo spiralato 18 con verso di sviluppo longitudinale orario con un filo spiralato 18 con verso di sviluppo longitudinale antiorario.
Ciascun filo spiralato 18 presenta lungo il suo asse di sviluppo longitudinale X un succedersi di porzioni di piegatura o spire 20 tra un tratto frontale o di andata 22 e un tratto posteriore o di ritorno 24.
Ciascun filo spiralato 18 ha una forma schiacciata in corrispondenza dei tratti frontali 22 e dei tratti posteriori 24.
I tratti frontali 22 e i tratti posteriori 24 presentano, sull?asse di sviluppo longitudinale X, direzioni divergenti rispetto alla relativa interposta spira 20.
Spire 20 contigue su uno stesso asse longitudinale possono essere separate da una distanza che pu? essere sostanzialmente simile al diametro del filo spiralato 18.
Fili spiralati 18 adiacenti sono fra di loro accoppiati intercalando le rispettive spire 20 e l?accoppiamento ? reso stabile mediante l?inserimento di un filo di giunzione 26 in un canale 28 che si viene a formare dalla successione dell?alternanza di spire 20 (Figura 3).
Il filo di giunzione 26 pu? essere, per esempio, realizzato in poliestere. Il nastro di trasporto 10 ? provvisto di uno spessore S dato dal contributo, anche diverso, degli spessori dello strato superiore di supporto 12, della rete a maglia 14 e dello strato di interfaccia 16.
Secondo la destinazione d?uso, il nastro di trasporto 10 pu? avere uno spessore S tra 3,2 mm fino a oltre 25 mm. Gli spessori oltre i venti millimetri possono, per esempio, essere il contributo di uno strato superiore di supporto 12 e di una rete a maglia con fili spiralati 18 idonei a sopportare carichi pesanti come blocchi di pietra o marmo.
Lo strato superiore di supporto 12 ?, almeno nella porzione che contatta gli oggetti da trasportare, di materiale con caratteristiche di resistenza e/o funzionali per lo scopo, per esempio resistere all?usura, non produrre difetti sugli oggetti trasportati e/o avere un?aderenza idonea a creare attrito.
Il materiale di cui ? realizzato lo strato superiore di supporto 12 pu?, quindi, essere scelto in base agli scopi e pu? comprendere sostanze come gomma, per esempio, gomma antiolio, anticalore, antiabrasiva, sostanze siliconiche, tessuto, feltro, cotone o altri.
Forme di realizzazione prevedono che lo strato superiore di supporto 12 sia composito e pu?, quindi, comprendere due o pi? strati come rappresentato in figura 4.
Sempre con riferimento alla figura 4, ? mostrato un nastro di trasporto 10 provvisto dello strato superiore di supporto 12 comprendente due strati, uno strato 12a atto a contattare gli oggetti da trasportare e uno strato 12b che pu? avere funzioni di adesione e/o strutturali interposto tra lo strato 12a e lo strato di interfaccia 16.
Lo strato di interfaccia 16 pu? avere uno spessore variabile rispetto alla rete a maglia 14.
In base allo spessore dello strato di interfaccia 16 rispetto alla rete a maglia 14, quest? ultima pu? essere inclusa completamente, come esemplificativamente mostrato in figura 5, oppure parzialmente. In quest?ultimo caso, lo strato superiore di supporto 12 pu? parzialmente permeare nella rete a maglia 14.
Quando, invece, lo strato di interfaccia 16 ha uno spessore minore della rete a maglia 14, lo strato di interfaccia 16 pu? essere permeato solo parzialmente.
Il materiale di cui ? realizzato lo strato di interfaccia 16 ?, preferibilmente, uno sostanza con caratteristiche fisiche tali da permeare la rete a maglia 14.
Le propriet? fisico/chimiche dello strato di interfaccia 16 possono essere tali da rendere il nastro di trasporto 10, in opera, convesso.
Lo strato di interfaccia 16, per provvedere ad un legame solido e stabile con lo strato superiore di supporto 12 ?, preferibilmente, di materiale chimicamente compatibile con il materiale di cui ? realizzato lo strato superiore di supporto 12.
Dato che lo strato superiore di supporto 12 pu? essere composito (pi? strati) almeno lo strato atto a contattare lo strato di interfaccia 16 ?, preferibilmente, chimicamente compatibile.
Per esempio, nel caso in cui lo strato superiore di supporto 12 sia realizzato in gomma carbossilata nitrilica, lo strato di interfaccia 16 pu? essere gomma nitrilica.
Per la produzione del nastro 10 qui descritto, pu? essere utilizzata una macchina o apparato di produzione 40 come raffigurato nelle figure 6-9. L?apparato di produzione 40 ? configurato per associare fra loro lo strato superiore di supporto 12, la rete a maglia 14 e lo strato di interfaccia 16.
L?apparato di produzione 40 comprende un piano di lavoro 42 delimitato ad una estremit? da un rullo folle 44 e da un rullo motorizzato 46 e una stazione di pressatura 48 che divide il piano di lavoro 42 in una sezione di ingresso 50 e una sezione di uscita 52.
Il piano di lavoro 42 pu? avere una larghezza fino a 3,5 metri circa e la stazione di pressatura 48 pu? svilupparsi per l?intera larghezza del piano di lavoro 42.
Il rullo folle 44 ? associato ad un dispositivo di tensionamento 54 provvisto di un sistema cilindro/pistone 56 che pu? essere configurato per muoversi su un piano sostanzialmente parallelo al piano di lavoro 42.
Il rullo motorizzato 46 ? collegato ad un dispositivo di azionamento 64 configurato per portarlo in rotazione.
La stazione di pressatura 48 ? provvista di un piano di pressa superiore 58 ed un piano di pressa inferiore 60 contrapposti rispetto al piano di lavoro 42. La stazione di pressatura 48 pu? essere provvista di dispositivi di riscaldamento (non mostrati) per scaldare il piano di pressa superiore 58 ed il piano di pressa inferiore 60.
Una serie di rulli di rinvio 62 sono previsti per adattare la lunghezza del piano di lavoro 42 alla produzione di un nastro di trasporto 10 della lunghezza tra 20 metri a 60 metri.
Secondo il trovato il metodo descrive un metodo di realizzazione del nastro di trasporto 10 mediante l?apparato di produzione 40.
Il metodo, che verr? descritto di seguito, prevede di vulcanizzare almeno lo strato di interfaccia 16 permeato, almeno parzialmente, nella rete a maglia 14.
Con riferimento alla figura 6, il metodo pu? prevedere di depositare sul piano di lavoro 42 la rete a maglia 14 svolgendola, per esempio, da una bobina 66 con l?aiuto dell?azione trainante del rullo motorizzato 46. Con riferimento alla figura 7, durante il deposito, la rete a maglia 14 ? fatta scorrere al di sotto del piano di lavoro 42 fino ad associarla al rullo folle 44. In base alla lunghezza della rete a maglia 14 ? possibile posizionarla su uno o pi? rulli di rinvio 62.
Una volta svolta la lunghezza desiderata, la rete a maglia 14 ? chiusa ad anello attorno al piano di lavoro 42 per essere successivamente tensionata azionando il dispositivo di tensionamento 54 in direzione contraria al rullo motorizzato 46.
Con riferimento alla figura 8, il metodo prevede di depositare sulla porzione di rete a maglia 14 che giace sul piano di lavoro 42 lo strato di interfaccia 16 e lo strato superiore di supporto 12 svolgendo, per esempio, rispettive bobine 68 e 70.
Lo svolgimento delle bobine 68, 70 pu? essere eseguita anche da un operatore in modo manuale.
In forme di realizzazione, il metodo prevede di allineare due o pi? strati di interfaccia 16 sulla rete a maglia 14.
Lo svolgimento delle bobine 66, 68, 70 avviene, preferibilmente, lungo lo sviluppo longitudinale della rete a maglia 14.
La sovrapposizione della rete a maglia 14, dello strato di interfaccia 16 realizzato mediante un elastomero e dello strato superiore di supporto 12 realizza un assieme di stratificazione 72 che, azionando il rullo motorizzato 46, ? fatta avanzare fino, e preferibilmente, non oltre della sezione di uscita 52 posizionandola tra il piano di pressa superiore 58 e il piano di pressa inferiore 60 della stazione di pressatura 48.
Quando l?assieme di stratificazione 72 ? in posizione, il rullo motorizzato 46 viene fermato.
Con riferimento alla figura 9, il metodo prevede di azionare la stazione di pressatura 48 portando il piano di pressa superiore 58 contro il piano di pressa inferiore 60, per sottoporre a pressatura a caldo l?assieme di stratificazione 72 in moda da annegare almeno parzialmente la rete a maglia 14 nello strato di interfaccia 16 e vulcanizzare almeno lo strato di interfaccia 16 solidarizzando detto strato superiore di supporto 12 con detta rete a maglia 14.
In questa fase, la pressatura a caldo pu? essere effettuata con pressione tra 6 kg/cm<2>e 12 kg/cm<2 >e temperatura tra 130?C e 170?C.
In forme di realizzazione, la pressatura a caldo pu? essere discontinua, alimentando di volta in volta a passo un voluto tratto dell?assieme di stratificazione 72 e mantenendo statico l?assieme di stratificazione 72 mentre viene effettuata la suddetta pressatura a caldo.
La durata della fase pu? essere compresa tra 5 e 60 secondi.
In figura 10 ? schematicamente mostrato come l?assieme di stratificazione 72 pu? apparire sul piano di lavoro 42 in figura 8 prima della pressatura. Lo strato di interfaccia 16 e lo strato superiore di supporto 12 non sono ancora stabilmente associati ma solo appoggiati l?uno sull?altro, analogamente, lo strato di interfaccia 16 e la rete a maglia 14 non sono associati stabilmente.
Sempre con riferimento alla figura 10, le frecce piene e le frecce vuote indicano rispettivamente l?azione del piano di pressa superiore 58 e del piano di pressa inferiore 60.
Durante la pressatura alle condizioni di pressione, temperatura e tempo sopra citate, lo strato di interfaccia 16 permea e vulcanizza fondendosi con la rete a maglia 14 generando il nastro di trasporto 10 come esemplificativamente raffigurato in figura 11.
Sempre con riferimento alla figura 11, il piano di pressa inferiore 60 fornisce un piano per far s? che durante la pressione contraria del piano di pressa superiore 58, lo strato di interfaccia 16 non attraversi da parte a parte la rete a maglia 14.
Quando l?assieme di stratificazione 72 ? stata pressata, il rullo motorizzato 46 ? azionato per portare in corrispondenza della stazione di pressatura 48 una nuova porzione di assieme di stratificazione 72 da lavorare e iniziare, quindi, un nuovo ciclo in cui si pressa un?altra porzione dell?assieme di stratificazione 72.
L?operazione pu? essere ripetuta ciclicamente fino a che, sostanzialmente, l?intera rete a maglia 14 ? permeata dallo strato di interfaccia 16.
Secondo forme di realizzazione, il metodo prevede di allineare uno di fianco all?altro sulla rete a maglia 14, due o pi? strati di interfaccia 16 e, opzionalmente, due o pi? strati superiore di supporto 12, in cui la somma della larghezza di detti due o pi? strati di interfaccia 16 ? sostanzialmente pari alla larghezza della rete a maglia 14, a sua volta sostanzialmente pari alla larghezza L finale del nastro di trasporto 10. In questo modo, ? possibile realizzare nastri di trasporto 10 di larghezza fino a 3,5 metri. Forme di realizzazione si riferiscono ad un convogliatore a nastro motorizzato comprendente un nastro di trasporto in accordo con forme di realizzazione qui descritte ed avvolto ad anello chiuso attorno ad almeno un rullo, o puleggia, motorizzato 80 ed un rullo, o puleggia, folle 82 di rinvio (Figura 19).
Verr? di seguito descritto, con l?ausilio delle figure 12-18, un metodo di giunzione ad anello chiuso che contempla sia la giunzione sia la disgiunzione del nastro di trasporto 10.
Il metodo descritto pu? essere utilizzato per sostituire il nastro di trasporto 10 da un convogliatore a nastro oppure per accorciare allungare il nastro oppure sostituire una sezione di nastro, per esempio, una sezione danneggiata.
Forme di realizzazione del metodo di giunzione prevedono di
- estrarre il filo di giunzione 26 lungo una direttrice di accoppiamento parallela ad al rispettivo asse di sviluppo longitudinale X e corrispondente allo sviluppo del canale 28,
- separare, in corrispondenza del canale 28 da cui ? stato estratto il filo di giunzione 26, due fili spiralati 18 adiacenti, lo strato superiore di supporto 12 e lo strato di interfaccia 16 ad essi associati, per ottenere due lembi di estremit? terminali liberi 74, 76,
- unire uno di suddetti lembi di estremit? terminali liberi 74, 76 con un nuovo lembo di estremit? terminale libero 78, accoppiando rispettivi fili spiralati 18 per formare un rispettivo canale 28 in cui inserire un corrispondente filo di giunzione 26 e facendo combaciare nuovamente lo strato superiore di supporto 12 e lo strato di interfaccia 16.
Sempre con riferimento alla figura 12, il metodo di giunzione prevede di far protrudere dal canale 28 della rete a maglia 14 il filo di giunzione 26.
Per estrarre il filo di giunzione 26 pu? essere necessario incidere lo strato superiore di supporto 12 o lo strato di interfaccia 16, per esempio, con un arnese affilato. Tale operazione pu? risultare pi? semplice lavorando la faccia di nastro opposta allo strato superiore di supporto 12 cio? la faccia con lo strato di interfaccia 16. Infatti, come visibile in figura 12, lo strato di interfaccia 16 lascia intravedere la rete a maglia 14 rendendo la zona di accoppiamento (corrispondente al canale 28) tra due fili spiralati 18 contigui facilmente individuabile.
Con riferimento alla figura 13, il metodo di giunzione prevede di estrarre dal canale 28 il filo di giunzione 26. La rete a maglia 14 perde, in corrispondenza del canale 28 sprovvisto di filo di giunzione 26, resistenza alla trazione e i fili spiralati 18 interessati risultano facilmente dissociabili.
Con riferimento alla figura 14, il metodo pu? prevedere di dividere, lungo la direzione della freccia, anche lo strato superiore di supporto 12 e/o lo strato interfaccia 16, per esempio, mediante taglio con un arnese affilato.
Con riferimento alla figura 15, il nastro di trasporto 10 pu? essere disgiunto generando due lembi di estremit? terminale libero 74 e 76. L?operazione di disgiunzione appena descritta pu? essere replicata su un altro punto del nastro di trasporto 10, non mostrata per semplicit? di raffigurazione, con lo scopo di liberare dal nastro di trasporto 10 una delle due porzioni terminali, esemplificativamente in questa descrizione, il lembo di estremit? terminale libero 76. Il lembo di estremit? terminale libero 76 pu?, quindi, essere completamente rimosso dal nastro di trasporto 10 perch? eccessivamente usurata o danneggiata oppure per modificare negativamente la lunghezza del nastro di trasporto 10.
Per modificare positivamente la lunghezza del nastro di trasporto 10, al contrario, si aggiunge una nuova porzione con le stesse modalit? di seguito descritte.
Con riferimento alla figura 16, il lembo di estremit? terminale libero 74 pu? essere associato a un nuovo lembo di estremit? terminale libero 78 mediante unione della rete a maglia 14 cio? accoppiando i fili spiralati 18 per ricostituire il canale 28 in cui inserire il filo di giunzione 26.
Il lembo di estremit? terminale libero 78 pu? essere una porzione dello stesso nastro di trasporto 10 oppure una porzione di un altro nastro di trasporto 10.
Perch? l?operazione di unione della rete a maglia 14 si possa concludere, ? necessario che i fili spiralati 18 terminali dei rispettivi lembi di estremit? terminale libero 74, 78 abbiano un verso di sviluppo longitudinale contrario.
Il metodo di giunzione pu? prevedere di accoppiare fili spiralati 18 in modo che rispettive spirali dei fili spiralati 18 siano orientate reciprocamente con verso di sviluppo longitudinale contrapposto rispetto alla comune direttrice di accoppiamento, in modo da inserire una spirale di un primo filo spiralato 18 in uno spazio vuoto tra due spirali consecutive del secondo filo spiralato 18 da accoppiare.
Si rimanda per maggiore comprensione alle figure 17 e 18, in cui sono raffigurate le reti a maglia 14 dei lembi di estremit? terminale libero 74, 78 da unire senza lo strato superiore di supporto 12 e lo strato di interfaccia 16 per semplicit?.
Pertanto, prima di iniziare le operazioni di giunzione pu? essere opportuno identificare preventivamente che i fili spiralati 18 che andranno congiunti siano di verso compatibile per essere accoppiati.
Per esempio, quindi, nel caso sia previsto allungare il nastro di trasporto, prima di procedere con la disgiunzione dell?anello chiuso, pu? essere opportuno verificare il verso del filo spiralato 18 terminale della porzione da aggiungere in modo da estrarre il filo di giunzione 26 che libera il filo spiralato 18 di verso compatibile all? accoppiamento.
Una volta che i fili spiralati 18 sono accoppiati, ? sufficiente inserire il filo di giunzione 26 nel neoformato canale 28. Per facilitare l?inserimento del filo di giunzione 26, questo pu? essere provvisto di un filo guida (non mostrato) da usare come testa di inserimento.
Forme di realizzazione del nastro di trasporto 10 qui descritto possono essere vantaggiosamente utilizzate in un impianto o linea di produzione 100 per la produzione di cartone ondulato come quello esemplificativamente raffigurato in figura 20.
L?impianto 100 qui descritto ? configurato per produrre un cartone provvisto di due fogli di carta piana inframezzati da uno strato di carta ondulato, tuttavia, i vantaggi che verranno descritti possono essere ottenuti anche in impianti per la produzione di cartone ondulato configurati per produrre cartoni con altre combinazioni di fogli di carta piana e ondulata note alla tecnica.
I fogli di carta possono essere alimentati lungo l?impianto 100 sostanzialmente in continuo ad una velocit? media di 250 m/min fino ad una velocit? massima di 400 m/min e la produzione pu? non prevedere fermi macchina nemmeno per il cambio delle bobine di carta esaurite. La linea di produzione 100 comprende uno o pi? organi di alimentazione 102 per alimentare fogli di carta C, una stazione ondulatrice o ondulatore 104 per realizzare, a partire da detti fogli di carta C, un semilavorato di cartone ondulato CA, o cannet?, provvisto di almeno una ondulazione ed una copertina, un gruppo risalita 106 per trasferire il semilavorato ad una stazione di immagazzinaggio 108, una stazione incollatrice 110 per depositare e incollare, sull? almeno un?ondulazione del semilavorato, una seconda copertina, una stazione di incollaggio 111 comprendente un gruppo di riscaldamento a vapore 112 per attivare l incollaggio ed un gruppo di stabilizzazione a freddo dell? incollaggio 113, ed una stazione di scarico 114 per tagliare a misura e impilare il cartone ondulato finito F.
Secondo un aspetto del trovato, almeno uno tra il gruppo di risalita 106, il gruppo di stabilizzazione a freddo del'incollaggio 113 e la stazione di scarico 114 comprende almeno il nastro di trasporto 10 qui descritto.
La stazione ondulatrice 104 e la stazione incollatrice 110, per unire i fogli di carta C, utilizzano una colla acquosa a base di amido che, una volta depositata viene successivamente scaldata per portare ad evaporazione la frazione acquosa e rendere effettivo l incollaggio provvisto dall?amido.
La produzione prevede che la stazione ondulatrice 104, con cui viene prodotto il cartone ondulato, riceva fogli di carta piana C dall?organo di alimentazione 102 e comprende un organo di formatura per formare uno strato di carta ondulato e associarlo ad uno strato di carta piana in modo da formare il semilavorato CA.
La stazione ondulatrice 104 ? associata alla stazione di immagazzinaggio 108 mediante il gruppo di risalita 106 comprendente due convogliatori a nastro di risalita 116, 118 contrapposti.
Il semilavorato CA in uscita dalla stazione ondulatrice 104 ? preso in carico dai convogliatori a nastro di risalita 116, 118 per essere portato nella stazione di immagazzinaggio 108.
Un vantaggioso uso del nastro di trasporto 10 pu? essere provvedere quest?ultimo su almeno uno dei due convogliatori a nastro di risalita 116, 118. In particolare, il nastro di trasporto 10 pu? essere provvisto di uno strato superiore di supporto 12 realizzato in cotone.
Infatti, l?elevata produzione di vapore dovuta all?attivazione a calore della colla, insieme al fatto che il semilavorato CA ? immediatamente preso in carico tra i due convogliatori a nastro di risalita 116, 118, fa si che ci sia una ridotta dispersione del vapore rendendo il semilavorato umido. L?umidit? provoca una diminuzione dell?aderenza e quindi dell?attrito dei nastri dei convogliatori a nastro di risalita 116, 118 sul semilavorato CA. Un convogliatore a nastro di risalita 116, 118 provvisto del nastro di traporto 10 con lo strato superiore di supporto 12 realizzato in cotone fornisce un?adeguata aderenza alla carta anche a velocit? di avanzamento sopra la media.
La stazione di immagazzinaggio 108 ? associata alla macchina incollatrice 110 la quale riceve in ingresso da quest?ultima il semilavorato CA mentre dall?organo di alimentazione 102 riceve l?ulteriore strato di carta C da depositare e incollare al semilavorato CA. La stazione di incollaggio 111 comprende un convogliatore a nastro di tiro 122 e un convogliatore a nastro di pressione 124 di sviluppo almeno parzialmente contrapposto al convogliatore a nastro di tiro 122.
Il gruppo di riscaldamento a vapore 112 comprende mezzi di riscaldamento 120, o piani caldi, cio? una superficie riscaldata tra 120? e 180?C idonea a causare lattivazione della colla acquosa a base di amido depositata dalla macchina incollatrice 110.
Il convogliatore a nastro di tiro 122 ? motorizzato e aderisce alla carta tirando lungo la linea di produzione il cartone in formazione, il convogliatore a nastro di pressione 124 pu? essere folle ed ha la funzione di applicare un?idonea pressione sulla carta per mantenerla in contatto con il convogliatore a nastro di tiro 124 e al contempo migliorare e stabilizzare l?associazione tra i fogli di carta incollati.
Il gruppo di stabilizzazione a freddo dell? incollaggio 1 13 ? posizionato a valle dei mezzi di riscaldamento 120, e corrisponde ad una zona nota anche come piani freddi in cui avviene il raffreddamento del cartone che ha subito il trattamento termico per l?attivazione della colla. Pertanto, il nastro di tiro 122 si trova a dover tirare una carta che, a causa dell?evaporazione della parte acquosa della colla, risulta umida.
Analogamente ai convogliatori a nastro di risalita 116, 118, il convogliatore a nastro di tiro 122 provvisto del nastro di traporto 10 con lo strato superiore di supporto 12 realizzato in cotone consentirebbe sia la traspirazione del vapore sia un?adeguata aderenza alla carta anche a velocit? di avanzamento sopra la media.
Dalla stazione di incollaggio 111 esce un cartone ondulato oblungo che necessita di essere tagliato a misura ed impilato.
A valle della stazione di incollaggio 111 ? collegato il gruppo di scarico 114 comprendente un gruppo di taglio 126 e un gruppo di impilamento 128.
Il gruppo di taglio 126 e il gruppo di impilamento 128 sono ciascuno provvisti di almeno un convogliatore a nastro 130, 132 per portare il prodotto finito F cio? il cartone ondulato tagliato a misura in una zona di scarico.
Anche i convogliatore a nastro 130, 132 possono essere provvisti di un nastro di trasporto 10 per migliorare l?adesione sulla carta.
? chiaro che al nastro di trasporto, al metodo di realizzazione, al metodo di giunzione, al convogliatore e all? impianto fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Nastro di trasporto (10) per un convogliatore a nastro, caratterizzato dal fatto che comprende uno strato superiore di supporto (12) associato ad una rete a maglia (14) mediante uno strato di interfaccia (16) realizzato mediante un elastomero, nel quale ? annegata, almeno parzialmente, detta rete a maglia (14).
2. Nastro di trasporto (10) come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo strato di interfaccia (16) ? realizzato mediante una gomma nitrilica con durezza inferiore a 50 shore.
3. Nastro di trasporto (10) come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ha forma oblunga presentando netta prevalenza della lunghezza rispetto alla larghezza (L) ed allo spessore (S), in cui detta larghezza (L) ? maggiore di 2 metri, preferibilmente, maggiore di 3 metri.
4. Metodo di realizzazione di un nastro di trasporto (10), caratterizzato dal fatto di formare un assieme di stratificazione (72) in cui uno strato di interfaccia (16) realizzato mediante un elastomero ? interposto tra una rete a maglia (14) di voluta larghezza (L) e uno strato superiore di supporto (12) e sottoporre a pressatura a caldo detto assieme di stratificazione (72) in modo da annegare almeno parzialmente detta rete a maglia (14) in detto strato di interfaccia (16) e vulcanizzare almeno detto strato di interfaccia (16), solidarizzando detto strato superiore di supporto (12) con detta rete a maglia (14).
5. Metodo come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che prevede di allineare, uno di fianco all?altro su detta rete a maglia (14), due o pi? strati di interfaccia (16) e, opzionalmente, due o pi? strati superiore di supporto (12), in cui la somma della larghezza di detti due o pi? strati di interfaccia (16) ? sostanzialmente pari alla larghezza di detta rete a maglia (14), a sua volta sostanzialmente pari alla larghezza (L) finale di detto nastro di trasporto (10).
6. Metodo come alla rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detta pressatura a caldo ? effettuata con pressione tra 6 kg/cm<2 >e 12 kg/cm<2 >e temperatura tra 130?C e 170?C.
7. Metodo come ad una o l?altra delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzato dal fatto che detta pressatura a caldo ? discontinua, alimentando di volta in volta a passo un voluto tratto di detto assieme di stratificazione (72) e mantenendo statico detto assieme di stratificazione (72) mentre viene effettuata detta pressatura a caldo.
8. Convogliatore a nastro motorizzato comprendente un nastro di trasporto (10) come nelle rivendicazioni da 1 a 3 avvolto ad anello chiuso attorno ad almeno un rullo, o puleggia, motorizzato (80) ed un rullo, o puleggia, folle (82) di rinvio.
9. Metodo di giunzione ad anello chiuso di due lembi di estremit? terminali liberi di un nastro di trasporto (10) come ad una o l?altra delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detta rete a maglia (14) di detto nastro di trasporto (10) comprende una pluralit? di fili spiralati (18) accoppiati l?uno all?altro in modo stabile mediante l?inserimento di un filo di giunzione (26) in un canale (28) che si viene a formare dalla successione dell?alternanza di spire (20) di detti fili spiralati (18), detti fili spiralati (18) essendo accoppiati in modo che gli assi di sviluppo longitudinale (X) siano paralleli, detto metodo comprendendo:
- estrarre il filo di giunzione (26) lungo una direttrice di accoppiamento parallela ad un rispettivo asse di sviluppo longitudinale (X) e corrispondente allo sviluppo del canale (28),
- separare, in corrispondenza del canale (28) da cui ? stato estratto detto filo di giunzione (26), due fili spiralati (18) adiacenti, lo strato superiore di supporto (12) e lo strato di interfaccia (16) ad essi associati, per ottenere due lembi di estremit? terminali liberi (74, 76),
- unire uno di detti lembi di estremit? terminali liberi (74, 76) con un nuovo lembo di estremit? terminale libero (78), accoppiando rispettivi fili spiralati (18) per formare un rispettivo canale (28) in cui inserire un corrispondente filo di giunzione (26) e facendo combaciare nuovamente detto strato superiore di supporto (12) e detto strato di interfaccia (16).
10. Metodo come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che prevede di accoppiare fili spiralati (18) in modo che rispettive spirali di detti fili spiralati (18) siano orientate reciprocamente con verso di sviluppo longitudinale contrapposto rispetto alla comune direttrice di accoppiamento, in modo da inserire una spirale di un primo filo spiralato (18) in uno spazio vuoto tra due spirali consecutive del secondo filo spiralato (18) da accoppiare.
11. Impianto (100) per la produzione di cartone comprendente uno o pi? organi di alimentazione (102) per alimentare fogli di carta (C), una stazione ondulatrice (104) per realizzare, a partire da detti fogli di carta (C), un semilavorato di cartone ondulato (CA), o cannet?, provvisto di almeno una ondulazione ed una copertina, un gruppo risalita (106) per trasferire il semilavorato ad una stazione di immagazzinaggio (108), una stazione incollatrice (110) per depositare e incollare, sull?almeno un?ondulazione del semilavorato, una seconda copertina, una stazione di incollaggio (111) comprendente un gruppo di riscaldamento a vapore (112) per attivare l?incollaggio ed un gruppo di stabilizzazione a freddo dell?incollaggio (113), ed una stazione di scarico (114) per tagliare a misura e impilare il cartone ondulato finito (F), in cui almeno uno tra detto gruppo di risalita (106), detto gruppo di stabilizzazione a freddo dell?incollaggio (113) e detta stazione di scarico (114) comprende almeno un nastro di trasporto (10) come ad una o l?altra delle rivendicazioni da 1 a 3.
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