IT202000018922A1 - Dispositivo di macinazione - Google Patents

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IT202000018922A1
IT202000018922A1 IT102020000018922A IT202000018922A IT202000018922A1 IT 202000018922 A1 IT202000018922 A1 IT 202000018922A1 IT 102020000018922 A IT102020000018922 A IT 102020000018922A IT 202000018922 A IT202000018922 A IT 202000018922A IT 202000018922 A1 IT202000018922 A1 IT 202000018922A1
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IT
Italy
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hopper
locking
grinding
container
housing compartment
Prior art date
Application number
IT102020000018922A
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English (en)
Inventor
Guido Quaratesi
Emanuele Marcato
Original Assignee
De Longhi Appliances Srl
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Priority to EP21751649.1A priority patent/EP4188169A1/en
Priority to JP2023506346A priority patent/JP2023535838A/ja
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    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J42/00Coffee mills; Spice mills
    • A47J42/38Parts or details
    • A47J42/40Parts or details relating to discharge, receiving container or the like; Bag clamps, e.g. with means for actuating electric switches
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
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    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A47J42/38Parts or details
    • A47J42/50Supplying devices, e.g. funnels; Supply containers

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO DI MACINAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un dispositivo di macinazione provvisto di una tramoggia per il caricamento dei prodotti da macinare, la quale pu? essere rimossa da un corpo di contenimento del dispositivo di macinazione. Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono anche ad un metodo per rimuovere la tramoggia dal corpo di contenimento e inserirla nuovamente in esso.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti dispositivi di macinazione per uso domestico o professionale, utilizzabili per macinare, triturare o sminuzzare differenti tipologie di prodotti alimentari, quali ad esempio cereali, semi, chicchi di caff?, o frutta secca, come noci, mandorle, nocciole e simili, per ottenere una polvere con una determinata granulometria, o altri alimenti come ad esempio carote, basilico, e simili, per tritarli finemente.
I dispositivi di macinazione possono essere integrati in altri elettrodomestici, come ad esempio in una macchina per la preparazione di bevande, o possono essere realizzati come componenti e accessori autonomi.
Normalmente, nei dispositivi di macinazione, siano essi integrati in elettrodomestici, o ? stand alone ", i mezzi di macinazione sono integrati all? interno di un corpo macchina, ed ? prevista una tramoggia f?ssa per l?alimentazione dei prodotti da macinare, la quale ? accessibile dall?esterno del corpo macchina.
Un inconveniente delle macchine con tramoggia fissa ? che rendono difficili operazioni di pulizia e manutenzione.
Un ulteriore inconveniente ? il fatto che non consentono di cambiare facilmente e frequentemente il tipo di prodotto da macinare, in quanto ci? comporta lo svuotamento manuale della tramoggia, e dei mezzi di macinazione.
Per cercare di risolvere gli inconvenienti legati alla pulizia sono state realizzate macchine per la preparazione di bevande provviste di un dispositivo di macinazione integrato nel corpo macchina e di una tramoggia estraibile. Le soluzioni note comprendono generalmente una manopola posizionata all? interno della tramoggia, la quale pu? essere ruotata manualmente per chiudere uno o pi? fori per il passaggio dei chicchi previsti sul fondo e contemporaneamente sbloccare la tramoggia dal corpo macchina.
Un inconveniente di queste macchine note ? dato dal fatto che per accedere alla manopola l?utente deve necessariamente inserire le mani all?interno della tramoggia. Tali soluzioni risultano pertanto poco pratiche e poco igieniche.
Altre soluzioni note prevedono una piastra di chiusura mobile posizionata al di sotto del fondo della tramoggia, movimentabile per mezzo di un cursore per chiudere un?apertura di passaggio per i chicchi di caff?. Anche tale soluzione risulta essere poco funzionale, in quanto il cursore ? normalmente posizionato lateralmente rispetto alla tramoggia e non ? sempre facilmente accessibile per l?utente.
Le soluzioni note sono in particolare volte a consentire la pulizia e la manutenzione dei mezzi di macinazione, ma non consentono di cambiare in modo frequente e veloce il tipo di chicchi di caff? da utilizzare.
Tali macchine note, inoltre, consentono in genere l?avvio dei mezzi di macinazione solo quando la tramoggia ? in posizione montata e l?apertura di passaggio per i chicchi ? aperta. In questo modo, tuttavia, nel caso in cui l?utente voglia cambiare tipologia di chicchi di caff? si ha contaminazione tra il vecchio e il nuovo tipo di chicchi.
Nel settore delle macchine per la preparazione del caff?, al contrario, sarebbe preferibile poter consentire una facile e veloce sostituzione dei chicchi di caff? presenti nella tramoggia, per permettere la preparazione di tipi di caff? con differenti aromi.
Esiste quindi la necessit? di perfezionare un dispositivo di macinazione con rispettiva tramoggia che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo di macinazione provvisto di una tramoggia che possa essere rimossa in modo semplice e veloce.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare una tramoggia che possa essere rimossa dal corpo macchina senza che l?utente debba toccare i prodotti alimentari al suo interno.
Ancora uno scopo del trovato ? quello di mettere a punto un dispositivo di macinazione che consenta di cambiare la tipologia di prodotti alimentari da sottoporre a macinazione evitando una contaminazione tra il vecchio e il nuovo prodotto.
Un ulteriore scopo del trovato ? quella di fornire un dispositivo di macinazione che sia sicuro per l?utente.
Un ulteriore scopo ? quello di mettere a punto un procedimento per rimuovere ed inserire una tramoggia da un corpo macchina di un dispositivo di macinazione che permetta di eseguire tali operazioni in modo veloce, efficace, e igienico, garantendo nel contempo la sicurezza dell?utente.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nella rivendicazione nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi viene fornito un dispositivo di macinazione provvisto di una tramoggia rimuovibile che supera i limiti della tecnica nota ed elimina i difetti in essa presenti
In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo di macinazione comprende un corpo di contenimento provvisto di un vano di alloggiamento, mezzi di macinazione contenuti all?interno del corpo di contenimento e una tramoggia rimuovibile posizionata al di sopra dei mezzi di macinazione e associata, in uso, al corpo di contenimento.
Secondo forme di realizzazione, la tramoggia comprende un contenitore provvisto di un?apertura superiore e di una parete di fondo avente almeno un?apertura inferiore, e un dispositivo di chiusura collegato in modo mobile al contenitore.
Il contenitore pu? assumere almeno una prima posizione nella quale l?apertura inferiore ? aperta e consente il transito dei prodotti da macinare verso i mezzi di macinazione e almeno una seconda posizione nella quale chiude l almeno un?apertura inferiore e quindi il fondo della tramoggia. In questo modo, ? possibile rimuovere la tramoggia dal vano di alloggiamento impedendo fuoriuscite indesiderate dei prodotti da macinare.
Secondo forme di realizzazione, il contenitore ha una forma cilindrica, sostanzialmente simmetrica rispetto ad un asse verticale.
Il contenitore e il dispositivo di chiusura sono vincolati uno all?altro in direzione assiale lungo l?asse verticale, ma sono liberi di ruotare uno rispetto all?altro attorno al suddetto asse.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di chiusura comprende una parete inferiore provvista di almeno un foro passante che, nella prima posizione, ? posto al di sotto dell?almeno un?apertura inferiore; possono essere anche previsti due o pi? fori passanti angolarmente distanziati rispetto all?asse verticale e configurati per posizionarsi in corrispondenza di rispettive due o pi? aperture inferiori di uscita.
Secondo un aspetto del trovato, il dispositivo di chiusura comprende primi organi di accoppiamento idonei ad accoppiarsi con rispettivi e coniugati secondi organi di accoppiamento previsti nel vano di alloggiamento per bloccare in posizione reciproca dispositivo di chiusura e vano di alloggiamento.
La tramoggia comprende, inoltre, organi di bloccaggio configurati per cooperare con rispettive sedi di bloccaggio previste nel vano di alloggiamento.
Secondo forme di realizzazione, gli organi di bloccaggio sono vincolati al corpo di contenimento e il loro azionamento avviene mediante rotazione del corpo di contenimento rispetto al dispositivo di chiusura.
Secondo forme di realizzazione, gli organi di bloccaggio sono associati al dispositivo di chiusura e sono configurati per passare da una prima posizione non attiva nella quale sono racchiusi all? interno del dispositivo di chiusura ad una seconda posizione attiva nella quale sporgono almeno parzialmente dal dispositivo di chiusura in direzione radiale attraverso opportune asole ricavate in una parete laterale di quest?ultimo e si impegnano con le sedi di bloccaggio.
Secondo tali forme di realizzazione, gli organi di bloccaggio comprendono almeno un perno configurato per scorrere su una rispettiva guida prevista sulla parete inferiore del dispositivo di chiusura.
Preferibilmente sono previsti due perni idonei a scorrere su rispettive guide, le quali sono sostanzialmente simmetriche rispetto all?asse verticale.
Secondo una variante realizzativa, gli organi di bloccaggio e le sedi di bloccaggio sono configurati per realizzare tra loro un accoppiamento di tipo a baionetta. Secondo tale variante, gli organi di bloccaggio sono associati al dispositivo contenitore e comprendono almeno un perno sporgente radialmente da una porzione inferiore del contenitore e il dispositivo di chiusura presenta circonferenzialmente un?asola passante idonea al passaggio e allo scorrimento degli organi di bloccaggio attraverso di essa in modo tale da consentirne l?accoppiamento con le sedi di bloccaggio.
Secondo forme di realizzazione, nel vano di alloggiamento ? previsto almeno un primo dispositivo di rilevazione configurato per rilevare la presenza della tramoggia aH?intemo del vano di alloggiamento.
Il dispositivo di rilevazione di presenza pu? essere disposto in corrispondenza di un secondo organo di accoppiamento del vano di alloggiamento ed essere configurato per essere attivato da un primo organo di accoppiamento del dispositivo di chiusura quando si impegna con esso.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di macinazione comprende almeno un dispositivo di rilevazione dello stato di apertura/chiusura configurato per rilevare quando l?apertura inferiore ? in almeno una tra la posizione aperta in cui ? consentito il passaggio dei prodotti verso i mezzi di macinazione o la posizione chiusa.
Secondo forme di realizzazione, l?almeno un dispositivo di rilevazione di stato pu? essere disposto in corrispondenza di una sede di bloccaggio del vano di alloggiamento, definente una posizione di fine corsa per gli organi di bloccaggio, ed essere configurato per essere attivato da un organo di bloccaggio del dispositivo di chiusura quando ? impegnato in tale sede.
Prevedere due dispositivi di rilevazioni distinti per rilevare la presenza e lo stato di apertura del passaggio dei prodotti consente vantaggiosamente di poter azionare i mezzi di macinazione mantenendo chiusa l?apertura di passaggio, cos? da poter eseguire una funzione di svuotamento della camera di macinazione prima di introdurre in essa un nuovo prodotto.
Tale funzione pu? essere particolarmente vantaggiosa nel caso di un dispositivo di macinazione associato ad una macchina per la preparazione del caff?, in quanto consente di non mescolare tra loro tipologie di chicchi differenti, che potrebbero comportare una bevanda non ottimale. In questo modo si pu? ottenere un dispositivo di macinazione altamente versatile, che consenta di cambiare in modo continuo la tipologia di chicchi di caff?, consentendo un?elevata personalizzazione della bevanda da parte dell?utente, sostanzialmente simile a quanto avviene nelle macchine a capsule nelle quali ? possibile cambiare per ogni bevanda il tipo di aroma desiderato.
Tale vantaggio si ha in generale ogni volta in cui sia richiesto macinare successivamente uno all?altro prodotti di tipo differente, potendo sostituire o caricare la tramoggia con un nuovo prodotto prima di aver completamente svuotato la camera di macinazione nel quale ? ancora presente il prodotto precedente, e procedere successivamente allo svuotamento di quest?ultima prima di aprire le aperture inferiori.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di rilevazione di stato pu? essere configurato per rilevare entrambi gli stati di completa apertura e di completa chiusura delle aperture inferiori. In questo modo vengono evitate posizioni intermedie che porterebbero da un lato un bloccaggio solo parziale della tramoggia nel vano di alloggiamento, e dall?altro ad un?apertura parziale delle aperture inferiori che non permetterebbe n? una corretta alimentazione dei prodotti da macinare, n? una rimozione sicura della tramoggia senza indesiderate fuoriuscite dei prodotti.
Secondo forme di realizzazione, possono essere previsti due dispositivi di rilevazione di stato, posti rispettivamente in una posizione di inizio corsa e una posizione di fine corsa corrispondenti alla posizione non attiva e alla posizione attiva degli organi di bloccaggio.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una vista parziale in sezione di un dispositivo di macinazione secondo forme di realizzazione qui descritte in condizione assemblata; - la fig. 2 ? una vista parziale in sezione del dispositivo di macinazione di fig. 1 con la tramoggia estraibile separata dal corpo macchina;
- la fig. 3 ? una vista in esploso dei componenti della tramoggia secondo una prima forma di realizzazione;
- la fig. 3a ? un dettaglio ingrandito di fig. 3;
- la fig. 4 ? una vista tridimensionale dall?alto di un componente di fig. 3; - la fig. 5 ? una vista tridimensionale dal basso della tramoggia secondo la prima forma di realizzazione con i fori di passaggio in configurazione chiusa;
- la fig. 6 ? una vista tridimensionale dal basso della tramoggia di fig. 5 con i fori di passaggio in configurazione aperta;
- la fig. 7 ? una vista dal basso del contenitore della tramoggia di fig. 3; - la fig. 8 ? una vista tridimensionale dal basso del contenitore di fig. 7; - la fig. 9 ? una vista tridimensionale dal basso della tramoggia secondo una seconda forma di realizzazione con i fori di passaggio in configurazione chiusa;
- la fig. 10 ? una vista tridimensionale della tramoggia di fig. 9 con i fori di passaggio in configurazione aperta;
- la fig. 11 ? una vista tridimensionale della tramoggia e del vano di alloggiamento nella seconda forma di realizzazione;
- la fig. 12 ? una vista tridimensionale dal basso della tramoggia inserita nel vano di alloggiamento secondo forme di realizzazione qui descritte. Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente combinati o incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate a titolo esemplificativo non limitativo. Anche la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini esemplificativi non limitativi.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un dispositivo di macinazione 10, di tipo domestico, o professionale, preferibilmente del tipo idoneo a macinare prodotti alimentari. Con i termini macinazione, macinare e simili qui e nel seguito della descrizione si intendono sia operazioni di polverizzazione, sia operazioni di triturazione e sminuzzamento di un prodotto.
Il dispositivo di macinazione 10 di cui si discute pu? essere realizzato come componente e accessorio del tipo autonomo, o ?stand-alone?, o pu? essere integrato allinteno di una macchina o elettrodomestico.
Il dispositivo di macinazione 10 pu? essere ad esempio un macinacaff?, idoneo a macinare chicchi di caff?, o pu? essere idoneo a macinare prodotti alimentari secchi, ad esempio frutta secca come nocciole, castagne, noci, mandorle e simili, o cereali quali riso, chicchi di mais o anche prodotti alimentari differenti, come ad esempio olive, carote, o pomodori per ricavarne olio o polpa macinata.
Il dispositivo di macinazione 10 comprende una tramoggia 14 per alimentare i prodotti da macinare ai mezzi di macinazione 13 disposti all? interno di un corpo di contenimento 11 provvisto un vano di alloggiamento 12 nel quale ? fissata in modo removibile la tramoggia 14. Nel caso di un dispositivo di macinazione 10 del tipo stand alone, il corpo di contenimento 11 pu? essere una copertura, o un involucro proprio del dispositivo, mentre nel caso di un dispositivo di macinazione 10 integrato in un apparato, o una macchina, ad esempio una macchina per la preparazione di caff?, il corpo di contenimento 11 pu? coincidere con quello dell?apparato, o macchina.
Il vano di alloggiamento 12 pu? presentare una forma ad imbuto comprendente una prima porzione 15a e una seconda porzione 15b cil?ndriche collegate da una porzione intermedia 15c di forma troncoconica.
A seconda delle differenti applicazioni del dispositivo di macinazione 10 possono essere previsti mezzi di macinazione 13 di tipo differente. A titolo esemplificativo, i mezzi di macinazione 13 possono comprendere una coppia di macine rotanti una rispetto all?altra, ad esempio una macina rotante e una macina non rotante coassiali rispetto ad un asse e delimitanti un interstizio, ove ? eseguita la macinatura, la larghezza del quale determina la granulometria della polvere che si ottiene.
Secondo possibili varianti realizzative, i mezzi di macinazione 13 possono comprendere una o pi? lame rotanti.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di macinazione 10 comprende una camera di macinazione 16, configurata per accogliere i prodotti da macinare, e all? interno della quale sono previsti i mezzi di macinazione 13, posta in comunicazione con il vano di alloggiamento 12. Tra la camera di macinazione 16 e il vano di alloggiamento 12 pu? essere prevista una guarnizione 17 che assicura il collegamento e garantisce la tenuta tra i due componenti.
Secondo forme di realizzazione, ad esempio descritte con riferimento alla fig. 3, la tramoggia 14 comprende un contenitore 18, provvisto di un?apertura superiore 20 per l?introduzione dei prodotti da macinare, e almeno un?apertura inferiore 21 attraverso la quale i prodotti da macinare possono essere alimentati alla camera di macinazione 16.
Il contenitore 18 pu? presentare una forma cilindrica, sostanzialmente simmetrica rispetto ad un asse centrale Y che, in uso ? verticale.
Il contenitore 18 pu? presentare una sezione di diametro variabile, decrescente tra porzione superiore 19a e una porzione inferiore 19b, avente forma e dimensioni correlate a quelle del vano di alloggiamento 12.
In particolare, la porzione superiore 19a e la porzione inferiore 19b presentano una forma cilindrica, e sono collegate tra loro da una porzione intermedia 19c di forma troncoconica.
Secondo forme di realizzazione, l?apertura superiore 20 pu? coincidere con la sezione della porzione superiore 19a ed essere delimitata da un bordo superiore di quest?ultima, mentre l?almeno un?apertura inferiore 21 pu? essere pi? piccola rispetto alla sezione della porzione inferiore 19b del contenitore 18 ed essere ricavata in una parete di fondo 22 di quest?ultimo.
Secondo forme di realizzazione, possono essere previste due aperture inferiori 21 ricavate passanti nella parete di fondo 22 del contenitore 18, ad esempio disposte simmetriche rispetto ad un piano passante per l?asse centrale Y.
La tramoggia 14 pu? comprendere un tappo di chiusura 23 configurato per chiudere l?apertura superiore 20, il quale pu? essere completamente separabile dal contenitore 18, o essere incernierato ad esso.
Il tappo di chiusura 23 pu? essere collegato al contenitore 18 mediante accoppiamento di forma, avvitamento, o altri mezzi di accoppiamento. Secondo forme di realizzazione, la tramoggia 14 comprende, inoltre un dispositivo di chiusura 24 associato al contenitore 18 in corrispondenza della parete di fondo 22.
Il dispositivo di chiusura 24 e il contenitore 18 sono vincolati uno all?altro in direzione assiale, ma possono ruotare uno rispetto all?altro attorno all?asse centrale Y.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di chiusura 24 comprende una parete inferiore 25 provvista di almeno un foro passante 27.
Il dispositivo di chiusura 24 comprende, inoltre, una parete laterale 26 di forma e dimensioni coniugate a quelle della porzione inferiore 19b del contenitore 18 e idonea a posizionarsi coassialmente all? esterno di quest?ultima.
Secondo forme di realizzazione, l almeno un foro passante 27 pu? avere forma correlata a quella dell?apertura inferiore 21.
Secondo forme di realizzazione possono essere previsti due aperture inferiori 21 diametralmente opposte una all?altra, e due fori passanti 27 coniugati ad esse.
Secondo forme di realizzazione, il contenitore 18 pu? ruotare rispetto al dispositivo di chiusura 24 in modo tale da assumere una prima posizione nella quale l almeno un foro passante 27 ? posizionato al di sotto dell?apertura inferiore 21 e una seconda posizione in cui al di sotto dell?apertura inferiore 21 si dispone la parete inferiore 25, e viene impedito il passaggio dei prodotti da macinare.
Ad esempio, il contenitore 18 pu? ruotare di un angolo di circa 90? per passare dalla prima alla seconda posizione, e viceversa.
Il dispositivo di chiusura 24 e il contenitore 18 possono essere provvisti di rispettivi organi di collegamento assiali.
Ad esempio, gli organi di collegamento possono comprendere un primo elemento tubolare 44 sporgente dalla parete inferiore 25 del dispositivo di chiusura 24, e un secondo elemento tubolare 46 che si estende allinteno del contenitore 18 da un foro centrale 45 ricavato nella parete di fondo 22, di forma coniugata a quella del primo elemento tubolare 44 e configurato per accoglierlo al suo interno.
Il primo 44 e il secondo elemento tubolare 46 possono essere collegati tra loro mediante organi di fissaggio removibili, ad esempio una vite disposta lungo l?asse centrale Y per consentire la rotazione reciproca rispetto ad esso.
Secondo forme di realizzazione, airintemo del contenitore 18 pu? anche essere previsto un elemento di protezione 47, anche detto ?salva dita?, configurato per impedire che un utente, inserendo le mani aU?intemo del contenitore 18, possa entrare in contatto con i mezzi taglienti dei dispositivi di macinazione 13 posti al di sotto delle aperture inferiori 21.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di chiusura 24 e il vano di alloggiamento 12 sono provvisti di rispettivi organi di accoppiamento 28 configurati per cooperare uno all?altro in modo tale da consentire un accoppiamento reciproco in direzione assiale lungo l?asse centrale Y, nel contempo impedendo una rotazione reciproca attorno ad esso.
Secondo forme di realizzazione, gli organi di accoppiamento 28 possono comprendere almeno un?aletta 29 sporgente radialmente dalla parete laterale 26, e almeno una coniugata cavit? o scanalatura 30 disposta nel vano di alloggiamento 12.
Secondo possibili varianti, possono essere presenti due o pi? alette 29, ciascuna idonea ad essere inserita in una propria cavit? o scanalatura 30, disposte angolarmente sfalsate una all?altra.
Secondo una possibile forma di realizzazione alternativa, pu? anche essere previsto che siano previste alette sporgenti all? interno del vano di alloggiamento 12, idonee a cooperare con rispettive cavit? o scanalature presenti sul dispositivo di chiusura 24.
Secondo forme di realizzazione, la tramoggia 14 comprende organi di bloccaggio 31 configurati per cooperare con sedi di bloccaggio 38, 138 previste nel vano di alloggiamento 12 per bloccare reciprocamente i due componenti.
Gli organi di bloccaggio 31 sono vincolati al contenitore 18 e vengono azionati mediante una rotazione del contenitore 18 attorno all?asse centrale Y, mentre il dispositivo di chiusura 24 viene mantenuto fisso nel vano di alloggiamento 12.
Gli organi di bloccaggio 31 possono assumere, in cooperazione con il vano di alloggiamento 12, una prima posizione non attiva in cui non interferiscono con esso, consentendo l inserimento/rimozione della tramoggia 14 e una posizione attiva nella quale interferiscono con il vano di alloggiamento 12 impedendo la rimozione della tramoggia 14.
Per bloccare la tramoggia 14 nel vano di alloggiamento 12 ? sufficiente ruotare il contenitore 18 in un primo verso, cos? da portare gli organi di bloccaggio 31 dalla posizione non attiva alla posizione attiva, impegnandoli nelle rispettive sedi di bloccaggio 38, 138.
Per sbloccare la tramoggia 14 ? sufficiente ruotare il contenitore 18 nel verso opposto fino a riportare gli organi di bloccaggio 31 nella posizione inattiva e successivamente sollevare assialmente la tramoggia 14.
La rotazione reciproca tra contenitore 18 e dispositivo di chiusura 24, come detto sopra, determina anche l apertura/chiusura dell?apertura inferiore 21. In particolare, l apertura inferiore 21 ? aperta quando gli organi di bloccaggio 31 sono nella posizione attiva e bloccando la tramoggia 14 nel vano di alloggiamento 12 (figg. 1, 6 e 10), mentre l?apertura inferiore 21 ? chiusa quando gli organi di bloccaggio 31 sono nella posizione inattiva (figg. 2, 5 e 9).
In questo modo viene garantito che la tramoggia 14 possa essere rimossa solo quando le aperture inferiori 21 sono chiuse, impedendo cos? fuoriuscite indesiderate dei prodotti da macinare.
Secondo una possibile forma realizzativa, ad esempio descritta con riferimento alle figg. 3-7, gli organi di bloccaggio 31 possono essere associati al dispositivo di chiusura 24, ovvero essere collegati ad esso ed essere configurati per assumere una posizione inattiva retratta nella quale consentono l?estrazione della tramoggia 14 e una posizione attiva sporgente in cui bloccano la tramoggia 14.
Secondo forme di realizzazione, gli organi di bloccaggio 31 comprendono almeno un perno 32 mobile, il quale, nella posizione inattiva retratta ? posizionato all?interno del dispositivo di chiusura 24 e nella posizione attiva sporgente fuoriesce almeno parzialmente dal dispositivo di chiusura 24.
Secondo tali forme realizzative nella parete laterale 26 ? ricavata almeno una asola 37 per consentire il passaggio attraverso di essa di almeno parte del perno 32.
Il perno 32 pu? essere vincolato a scorrere lungo una guida 33, la quale ? conformata in modo tale da fargli seguire una traiettoria di rototraslazione.
Il perno 32 pu? essere provvisto inferiormente di una sede di scorrimento 36 avente forma coniugata alla guida 33 e idonea a ricevere quest?ultima. In tal modo il perno 32 si posiziona a cavallo della guida 33.
La guida 33 comprende un primo tratto 34 sostanzialmente circolare, avente un primo diametro, e un secondo tratto 35, posto in continuit? con il primo tratto 34, che presenta un andamento sostanzialmente circolare, con diametro maggiore rispetto al primo.
Lungo la guida 33 possono essere previsti elementi di inizio e/o fine corsa contro i quali possono andare in battuta i perni 32 in una e/o l?altra delle rispettive posizioni retratta e sporgente.
Secondo forme di realizzazione, il primo tratto 34 pu? estendersi in prossimit? di un bordo esterno di un foro passante 27, sostanzialmente seguendone l?andamento e, nella posizione retratta, i perni 32 si posizionano parzialmente al di sopra dei fori passanti 27.
Nel caso in cui almeno parte della parete di fondo 22 sia realizzata in materiale trasparente, ci? consente, in talune circostanze e/o con specifiche conformazioni del suddetto fondo, di verificare visivamente il corretto posizionamento dei perni 32 rispetto ai fori passanti 27 prima di procedere al riempimento del contenitore 18.
Durante la traslazione del perno 32 lungo la guida 33, quando il perno 32 si trova nel primo tratto 34, pi? interno, rimane all?interno del volume definito dalla parete laterale 26, mentre quando avanza lungo il secondo tratto 35, oltre a ruotare attorno all?asse centrale Y, si sposta progressivamente anche in direzione radiale rispetto ad esso, fino a fuoriuscire parzialmente dalla parete laterale 26 attraverso l?asola 37. Secondo forme di realizzazione, possono essere previsti due perni 32, ciascuno vincolato a scorrere su un?apposita guida 33, e ciascuno configurato per attraversare una rispettiva asola 37 e cooperare con una rispettiva sede di bloccaggio 38 prevista nel vano di alloggiamento 12.
Secondo forme di realizzazione, la parete di fondo 22 del contenitore 18 pu? essere provvista di una o pi? cavit? sagomate 39, aventi forma coniugata alla forma dei perni 32, e ciascuna idonea ad alloggiare uno di essi realizzando un accoppiamento di forma.
Quando il contenitore 18 e il dispositivo di chiusura 24 vengono collegati uno all?altro assialmente, i perni 32 si posizionano ciascuno in una rispettiva cavit? sagomata 39.
La porzione inferiore 19b del contenitore 18, inoltre, in corrispondenza di ciascuna cavit? sagomata 39, pu? essere provvista di una fessura 40 configurata per consentire il passaggio attraverso di essa di almeno parte del perno 32.
I perni 32 e le fessure 40 possono essere provvisti di rispettive protrusioni 32a e rientranze 40a idonee a definire una guida di scorrimento per i perni 32 in direzione radiale lungo l?asse X (fig. 3 a).
Secondo una possibile variante realizzativa, ad esempio illustrata nelle figg. 9-11, gli organi di bloccaggio 31 possono essere associati al contenitore 18 e solidali ad esso.
Secondo tale variante gli organi di bloccaggio 31 possono essere configurati per realizzare un accoppiamento del tipo a baionetta con rispettive sedi di bloccaggio 138 previste nel vano di alloggiamento 12.
Gli organi di bloccaggio 31 possono comprendere almeno un perno 132, nel caso illustrato due perni 132, sporgenti radialmente rispetto alla porzione inferiore 19b del contenitore 18.
Secondo tale variante, il dispositivo di chiusura 24 comprende almeno un?asola passante 137 realizzata nella parete laterale 26, configurata per consentire il transito attraverso di essa del perno 132.
Secondo tale forma di realizzazione, il vano di alloggiamento 12 comprendere una scanalatura di guida 133 la quale si estende tra una porzione di inserimento 134, e la sede di bloccaggio 138, che fungono rispettivamente da posizioni di inizio e fine corsa.
La porzione di inserimento 134 ? provvista di un incavo 135, il quale definisce uno spazio attraverso il quale il perno 132 pu? inserirsi e transitare lungo una direzione assiale, parallela all?asse centrale Y.
Secondo forme di realizzazione, la porzione di inserimento 134 pu? essere disposta sfalsata rispetto alla cavit? 30 cos? da non interferire con essa.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di macinazione 10 comprende almeno un dispositivo di rilevazione di presenza 41 configurato per rilevare la presenza della tramoggia 14 all? interno del vano di alloggiamento 12.
Il dispositivo di rilevazione di presenza 41 pu? essere configurato per rilevare la presenza della tramoggia 14 quando gli organi di accoppiamento 28 vengono reciprocamente impegnati gli uni agli altri. Ad esempio, il dispositivo di rilevazione di presenza 41 pu? essere attivato quando un?aletta 29 viene inserita in una rispettiva cavit? 30. In tal caso, il dispositivo di rilevazione di presenza 41 pu? essere un microcontrollore, o un sensore di tipo meccanico, posto in corrispondenza della cavit? 30 e attivato direttamente dall? aletta 29 o indirettamente tramite un elemento di rimando 42.
Secondo possibili varianti, pu? essere un sensore di tipo magnetico, o capacitivo, idoneo ad interagire con idonei mezzi di identificazione previsti nella rispettiva aletta 29, ad esempio un magnete, o altro.
Il dispositivo di rilevazione di presenza 41 pu? essere collegato ad un?unit? di controllo e comando del dispositivo di macinazione 10, non illustrata, configurata per regolare il funzionamento del dispositivo di macinazione 13, e in particolare comandare e consentire il funzionamento dei mezzi di macinazione 13 solo se la tramoggia 14 ? presente, garantendo la sicurezza dell?utente.
Prevedere un dispositivo di rilevazione 41 dedicato unicamente alla rilevazione della presenza della tramoggia 14 consente vantaggiosamente di poter azionare i mezzi di macinazione 13 senza necessit? di aprire le aperture inferiori 21, cos? da consumare i prodotti da macinare presenti all? interno della camera di macinazione 16 prima di alimentare i nuovi prodotti, evitando miscele e contaminazioni tra di essi.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di macinazione 10 comprende, inoltre, almeno un dispositivo di rilevazione di stato 43 configurato per rilevare quando le aperture inferiori 21 sono in almeno una tra la posizione aperta o la posizione chiusa.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di rilevazione dello stato di apertura/chiusura 43 pu? essere disposto in corrispondenza di almeno una sede di bloccaggio 38, 138 ed essere configurato per essere attivato dall? inserimento di un rispettivo organo di bloccaggio 31, ad esempio un perno 32, 132 in tale sede di bloccaggio 38, 138 quando esso si trova nella sua posizione attiva, in modo da rilevare la condizione di completa apertura.
Il dispositivo di rilevazione di stato 43 pu? essere ad esempio scelto tra un sensore ad effetto Hall, un sensore magnetico, idoneo a ricevere un rispettivo segnale quando posti in prossimit? di un perno 32 avente mezzi di identificazione idonei, oppure un sensore di tipo meccanico attivabile mediante contatto, o altri ancora.
Secondo varianti realizzative, il dispositivo di rilevazione di stato 43 pu? essere configurato per rilevare entrambi gli stati di completa apertura e chiusura delle aperture inferiori 21 .
Secondo possibili soluzioni realizzative, possono essere previsti due o pi? dispositivi di rilevazione dello stato 43 a, 43b, o sensori connessi ad uno stesso dispositivo di rilevazione, configurati per rilevare quando un rispettivo perno 32, 132 si trova nelle rispettive posizioni di inizio corsa e fine corsa, o eventualmente in una posizione intermedia.
Ad esempio, con riferimento alla fig. 12, un primo dispositivo di rilevazione dello stato 43a pu? essere posizionato in corrispondenza dell?estremit? di fondo della sede di bloccaggio 138, mentre un secondo dispositivo di rilevazione dello stato 43 b pu? essere posizionato in corrispondenza della sede di inserimento 133 per rilevare quando un rispettivo perno 132 si posiziona in esse.
Nel caso in cui gli organi di bloccaggio 31 siano associati al dispositivo di chiusura 24, pu? essere previsto un primo dispositivo di rilevazione di stato 43 a in una sede di bloccaggio 38 per rilevare lo stato di completa apertura delle aperture inferiori 21, e un secondo dispositivo di rilevazione di stato 43 b disposto nel vano di alloggiamento 12 in prossimit? della posizione non attiva retratta dei perni 32 per rilevare lo stato di completa chiusura.
Prevedendo di rilevare entrambi gli stati di apertura e di chiusura viene garantito un funzionamento efficace dell?apparato 10, evitando posizioni intermedie che da un lato non consentono di alimentare adeguatamente i mezzi di macinazione 13 e dall?altro non garantiscono una corretta chiusura delle aperture inferiori 21 prima della rimozione della tramoggia 14 dal vano di alloggiamento 12.
I dispositivi di rilevazione dello stato 43, 43a, 43b, possono essere configurati per trasmettere i dati rilevati all?unit? di controllo e comando, la quale pu? determinare il funzionamento del dispositivo di macinazione 10 anche in funzione dei dati ricevuti da essi. L?unit? di controllo e comando pu? essere configurata per segnalare all?utente, ad esempio tramite interfaccia, o con segnali sonori, un eventuale posizionamento non corretto della tramoggia 14, invitandolo a completare la rotazione del contenitore 18 verso la posizione di inizio o fine corsa.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono anche ad un procedimento per inserire e bloccare la tramoggia 14 nel corpo di contenimento 11.
Il procedimento prevede di inserire la tramoggia 14 nel vano di alloggiamento 12 lungo l?asse centrale Y, accoppiando i rispettivi organi di accoppiamento 28, in particolare inserendo le alette 29 nelle rispettive cavit? 30. In questo modo il dispositivo di chiusura 24 viene fissato nel vano di alloggiamento 12 impedendone una rotazione rispetto ad esso. L?inserimento delle alette 29 nelle cavit? 30 determina l?attivazione del dispositivo di rilevazione di presenza 41, permettendo l?eventuale avvio dei mezzi di macinazione 13 per macinare gli eventuali prodotti presenti nella camera di macinazione 16, prima di alimentare i nuovi prodotti presenti nel contenitore 18.11 procedimento prevede, inoltre, di ruotare il contenitore 18 rispetto al dispositivo di chiusura 24, ad esempio in verso orario, in modo tale da azionare gli organi di bloccaggio 3 1 e portarli dalla posizione non attiva alla posizione attiva, cos? da impegnarli con le sedi di bloccaggio 38, 138 presenti nel vano di alloggiamento 12.
La rotazione del contenitore 18 rispetto al dispositivo di chiusura 24 comporta contemporaneamente anche l?apertura delle aperture inferiori 21, consentendo ai prodotti nel contenitore 18 di cadere per gravit? nella camera di macinazione 16.
Secondo la prima forma di realizzazione (figg. 5-8) la rotazione del contenitore 18 comporta la traslazione dei perni 32 lungo le rispettive guide 33, con conseguente rotazione attorno all?asse centrale Y e traslazione lungo una direzione radiale X, fino a fuoriuscire rispetto alla parete laterale 26 del dispositivo di chiusura 24.
Nel caso della seconda forma realizzativa (figg. 9-11), quando la tramoggia 14 viene inserita nel vano di alloggiamento 12, le alette 29 si impegnano con le rispettive cavit? 30, impedendo la rotazione del dispositivo di chiusura 24 e i perni 132 si inseriscono nella scanalatura di guida 133 attraverso la sede di inserimento 134.
La rotazione del contenitore 18, ad esempio in verso orario, comporta lo scorrimento dei perni 132 lungo la guida 133, portandoli dalla posizione inattiva in corrispondenza della sede di inserimento 134 nella posizione attiva in corrispondenza delle sedi di bloccaggio 138.
Secondo forme di realizzazione, l?impegno tra un perno 32, 132 e una rispettiva sede di bloccaggio 38, 138 determina automaticamente l?attivazione di un dispositivo di rilevazione dello stato di apertura/chiusura 43, 43 a, indicativo del fatto che le aperture inferiori 21 sono completamente aperte.
Quando ? richiesta la rimozione della tramoggia 14 dal corpo di contenimento 11, ? sufficiente eseguire le stesse operazioni in verso opposto, ovvero rotazione del contenitore 18 rispetto al dispositivo di chiusura 24 in verso antiorario e successiva estrazione della tramoggia 14 in direzione assiale.
Nella prima forma di realizzazione, la rotazione del contenitore 18 nel verso opposto comporta la traslazione dei perni 32 dalla posizione sporgente alla posizione retratta, ove non interferiscono con il vano di alloggiamento 12, e la contemporanea chiusura delle aperture inferiori 21.
Nella seconda forma di realizzazione, la rotazione del contenitore 18, comporta lo scorrimento dei perni 132 lungo la guida 133 fino a che raggiungono la posizione inattiva in corrispondenza della sede di inserimento 134.
Secondo forme di realizzazione, pu? essere previsto di rilevare uno stato di completa chiusura delle aperture inferiori 21 mediante un dispositivo di rilevazione di stato 43, 43b disposto nel vano di alloggiamento 12, configurato per essere arrivato da uno degli organi di bloccaggio 31, 32, 132 quando si trova in corrispondenza o in prossimit? di una sua posizione non attiva, o di inizio corsa.
La successiva estrazione della tramoggia 14 in direzione assiale comporta la disattivazione del dispositivo di rilevazione di presenza 41 e quindi l?inibizione dei mezzi di macinazione 13 da parte dell?unit? di controllo e comando, in modo tale da garantire la sicurezza dell?utente. Vantaggiosamente, tutte le operazioni possono essere eseguite afferrando il contenitore 18 dall?esterno, in modo pratico, veloce, e igienico.
? chiaro che al dispositivo di macinazione 10 e al procedimento di inserimento e di rimozione fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo di macinazione (10) di prodotti alimentari, comprendente un vano di alloggiamento (12), mezzi di macinazione (13) ed una tramoggia (14) associata in modo removibile a detto vano di alloggiamento (12), in cui detta tramoggia (14) comprende un contenitore (18) presentante almeno una apertura inferiore (21) selettivamente apribile e chiudibile, caratterizzato dal fatto che detta tramoggia (14) comprende un dispositivo di chiusura (24), girevole rispetto a detto contenitore (18), il dispositivo di chiusura (24) comprendendo primi organi di accoppiamento (29) configurati per impegnarsi in direzione assiale con coniugati secondi organi di accoppiamento (30) previsti in detto vano di alloggiamento (12), in cui detta tramoggia (14) comprende inoltre organi di bloccaggio (31), configurati per assumere una prima posizione inattiva nella quale non interferiscono con detto vano di alloggiamento (12) e consentono la rimozione della tramoggia (14) e una seconda posizione attiva nella quale si impegnano con coniugate sedi di bloccaggio (38; 138) previste in detto vano di alloggiamento (12) bloccando in esso detta tramoggia (14), in cui detti organi di bloccaggio (31) sono vincolati a detto contenitore (18) e sono azionati dalla sua rotazione, in detta posizione bloccata della tramoggia (14) detta apertura inferiore (21) essendo allineata ad un rispettivo foro passante (27) previsto in detto dispositivo di chiusura (24) per consentire il passaggio dei prodotti alimentari verso detti mezzi di macinazione (13).
2. Dispositivo di macinazione (10) come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti organi di bloccaggio (31) sono associati a detto dispositivo di chiusura (24) e sono configurati per assumere una prima posizione inattiva retratta nella quale sono all? interno di detto dispositivo di chiusura (24) e una seconda posizione attiva in cui sporgono radialmente da detto dispositivo di chiusura (24) e si impegnano in dette sedi di bloccaggio (38).
3. Dispositivo di macinazione (10) come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti organi di bloccaggio (31) comprendono almeno un perno (32) scorrevole lungo una guida (33) conformata in modo tale da fargli seguire una traiettoria di rototraslazione e comprendente un primo tratto (34) sostanzialmente circolare, avente un primo diametro, e un secondo tratto (35) sostanzialmente circolare, posto in continuit? con il primo tratto (34) ma con diametro maggiore.
4. Dispositivo di macinazione (10) come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti organi di bloccaggio (31) sono associati a detto contenitore (18) e sono configurati per realizzare un accoppiamento del tipo a baionetta con dette sedi di bloccaggio (138), in cui detti organi di bloccaggio (31) comprendono almeno un perno (132) sporgente radialmente rispetto ad una porzione inferiore (19b) del contenitore (18) e detto dispositivo di chiusura (24) comprende almeno un?asola passante (137) configurata per consentire il transito attraverso di essa di detto perno (132) .
5. Dispositivo di macinazione (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di rilevazione di presenza (41) di detta tramoggia (14) in detto vano di alloggiamento (12) che ? disposto in corrispondenza di un secondo organo di accoppiamento (30) ed ? configurato per essere attivato da un primo organo di accoppiamento (29) impegnato con esso.
6. Dispositivo di macinazione (10) come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che comprende un?unit? di controllo e comando collegata a detto dispositivo di rilevazione di presenza (41) e a detti mezzi di macinazione (13) e configurata per consentire l?attivazione di questi ultimi solo quando detta tramoggia (14) ? presente in detto vano di alloggiamento (12).
7. Dispositivo di macinazione (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un dispositivo di rilevazione dello stato di apertura/chiusura (43; 43 a) di detta apertura inferiore (21), disposto in corrispondenza di una sede di bloccaggio (38; 138) e configurato per essere attivato dall?organo di bloccaggio (31) cooperante con detta sede di bloccaggio (38; 138) nella posizione attiva.
8. Dispositivo di macinazione (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo di rilevazione dello stato di apertura/chiusura (43; 43b) di detta apertura inferiore (21), posto in prossimit? o in corrispondenza di una posizione non attiva o di inizio corsa di detti organi di bloccaggio (31) e configurato per essere attivato dall?organo di bloccaggio (31) quando si trova in detta posizione non attiva o di inizio corsa.
9. Procedimento d?inserimento di una tramoggia (14) in un vano di alloggiamento (12) di un dispositivo di macinazione (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dai fatto che comprende:
- inserire la tramoggia (14) nel vano di alloggiamento (12) lungo un asse centrale (Y), con gli organi di bloccaggio (31) tenuti in posizione non attiva, fino ad accoppiare i primi organi di accoppiamento (29) con i secondi organi di accoppiamento (30);
- ruotare il contenitore (18) rispetto al dispositivo di chiusura (24) e al vano di alloggiamento (12) attorno all?asse centrale (Y) per azionare detti organi di bloccaggio (31) e portarli nella posizione attiva, in modo tale da impegnarli con le sedi di bloccaggio (38; 138), bloccando detta tramoggia (14) in detto vano di alloggiamento (12) e aprire nel contempo dette aperture inferiori (21) per consentire ? alimentazione dei prodotti da macinare dal contenitore (18) ai mezzi di macinazione (13).
10. Procedimento di inserimento come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che prevede di rilevare la presenza di detta tramoggia (14) quando si verifica l?accoppiamento tra detti organi di accoppiamento (29, 30), abilitando conseguentemente il funzionamento di detti mezzi di macinazione (13) prima della rotazione di detto contenitore (18).
11. Procedimento di inserimento come nella rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che prevede di rilevare l?apertura di dette aperture inferiori (21) quando si verifica l?impegno tra detti organi di bloccaggio (31) e dette sedi di bloccaggio (38; 138).
12. Procedimento di estrazione di una tramoggia (14) da un vano di alloggiamento (12) di un dispositivo di macinazione (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che comprende:
- ruotare il contenitore (18) rispetto al dispositivo di chiusura (24) e al vano di alloggiamento (12) attorno all?asse centrale (Y) per azionare gli organi di bloccaggio (31) e portarli dalla posizione attiva alla posizione non attiva, in modo tale da disimpegnarli dalle sedi di bloccaggio (38; 138), sbloccando detta tramoggia (14) e chiudendo nel contempo le aperture inferiori (21) per impedire l?alimentazione dei prodotti da macinare dal contenitore (1 8) ai mezzi di macinazione (13);
- estrarre la tramoggia (14) dal vano di alloggiamento (12) lungo detto asse centrale (Y), con detti organi di bloccaggio (31) mantenuti in posizione non attiva, fino a disaccoppiare i primi organi di accoppiamento (29) dai secondi organi di accoppiamento (30).
13. Procedimento di estrazione come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che prevede di rilevare l?assenza di detta tramoggia (14) quando si verifica il disaccoppiamento tra gli organi di accoppiamento (29, 30), disabilitando conseguentemente il funzionamento di detti mezzi di macinazione (13).
14. Procedimento di estrazione come nella rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che prevede di rilevare la completa chiusura di dette aperture inferiori (21) quando detti organi di bloccaggio (31) sono in corrispondenza di una posizione non attiva o di inizio corsa in detto vano di alloggiamento (12).
15. Macchina per la preparazione di bevande al caff? comprendente un dispositivo di macinazione (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 8, in cui detti mezzi di macinazione (13) sono integrati all? interno di un suo corpo di contenimento (11) e detta tramoggia (14) ? removibilmente associata ad esso.
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