ITMI20121348A1 - Contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande. - Google Patents

Contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande. Download PDF

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ITMI20121348A1
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Pietro Cattaneo
Meda Gianni De
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Fas International Spa
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    • G01MEASURING; TESTING
    • G01FMEASURING VOLUME, VOLUME FLOW, MASS FLOW OR LIQUID LEVEL; METERING BY VOLUME
    • G01F11/00Apparatus requiring external operation adapted at each repeated and identical operation to measure and separate a predetermined volume of fluid or fluent solid material from a supply or container, without regard to weight, and to deliver it
    • G01F11/10Apparatus requiring external operation adapted at each repeated and identical operation to measure and separate a predetermined volume of fluid or fluent solid material from a supply or container, without regard to weight, and to deliver it with measuring chambers moved during operation
    • G01F11/12Apparatus requiring external operation adapted at each repeated and identical operation to measure and separate a predetermined volume of fluid or fluent solid material from a supply or container, without regard to weight, and to deliver it with measuring chambers moved during operation of the valve type, i.e. the separating being effected by fluid-tight or powder-tight movements
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Description

Titolo: "CONTENITORE DI POLVERI DA INFUSIONE PER MACCHINE PER LA PREPARAZIONE DI BEVANDE"
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce ad contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande, come ad esempio caffè.
PRECEDENTI DELL'INVENZIONE
Le polveri da infusione vengono usate nelle macchine di tipo automatico per la preparazione di bevande. Tali macchine sono ad esempio i distributori automatici per la preparazione di bevande da erogare su richiesta, le macchine professionali da caffè utilizzate nei bar e le macchine da caffè utilizzate nelle abitazioni. Un esempio tipico di polvere da infusione utilizzata nelle macchine sopra citate è dato dalla polvere di caffè che si usa per la preparazione del caffè espresso. Il caffè espresso è una bevanda ottenuta dalla percolazione di acqua calda sotto pressione che passa attraverso uno strato di polvere di caffè. Nel passaggio attraverso la polvere di caffè, la pressione dell'acqua si esaurisce e la bevanda fuoriesce a pressione atmosferica. La macinatura del caffè tostato particolarmente fine offre una resistenza all'acqua di percolazione tale da permettere l'estrazione di sostanze aromatiche che regalano alla bevanda le tipiche caratteristiche di crema, aroma, corpo e retrogusto. Di fondamentale importanza è la freschezza della miscela macinata, in quanto col passare del tempo la polvere di caffè tende ad ossidarsi irrancidendo le sostanze oleose contenute, con conseguente minore produzione di crema ed alterazione del gusto.
Per questo motivo, le polveri di caffè vengono solitamente messe a disposizione in contenitori sottovuoto sigillati ermeticamente, in modo tale che la freschezza e le proprietà organolettiche del caffè non vengano alterate. Tali contenitori, che possono essere realizzati in materiale floscio o in forma di barattolo, vengono aperti dall'utilizzatore finale nel momento stesso in cui è necessario utilizzare le polveri di caffè. Chiaramente, una volta aperti, i contenitori non sono più in grado di proteggere le polveri di caffè dal processo di ossidazione.
Nella preparazione del caffè il problema dell'ossidazione delle polveri da infusione è pertanto molto sentito, in quanto occorre garantire una buona scorta di polveri da infusione pronte all'uso per consentire la preparazione di un numero adeguato di caffè. Infatti, senza una adeguata scorta di polveri di caffè occorrerebbe macinare ogni volta chicchi di caffè, con conseguenti allungamenti (spesso inaccettabili) dei tempi di preparazione della bevanda.
Per preservare il più a lungo possibile le proprietà organolettiche delle polveri di caffè, sono state sviluppate soluzioni che prevedono l'uso di contenitori per polveri di caffè in forma di capsule o cialde sigillate ermeticamente e contenenti una dose di prodotto sufficiente per la preparazione di un solo caffè. Il prodotto in polvere mantiene le sue proprietà organolettiche, tuttavia tale soluzione comporta costi di esercizio decisamene elevati, dal momento che la polvere da infusione necessita di essere confezionata in singole dosi sigillate.
In vista dello stato della tecnica descritto, compito tecnico della presente invenzione è quello di proporre un contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande esente dagli inconvenienti sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande in grado di preservare il più possibile le proprietà organolettiche delle polveri da infusione e, contemporaneamente, di garantire una adeguata scorta di polveri pronte all'uso.
RIASSUNTO DELL'INVENZIONE
In accordo con la presente invenzione, il compito tecnico e lo scopo proposti vengono raggiunti mediante contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande secondo le caratteristiche di una o più delle annesse rivendicazioni.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione, data a titolo di esempio non limitativo con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
- la figura 1 mostra una vista prospettica in esploso di un contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande in accordo con la presente invenzione,
- la figura 2 mostra una vista prospettica in esploso di una prima variante realizzativa del contenitore di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista prospettica in esploso di una seconda variante realizzativa del contenitore di figura 1;
- la figura 4 mostra una vista prospettica in sezione secondo l'asse IV-IV del contenitore di figura 1; e
- la figura 5 mostra una vista in sezione secondo l'asse V-V del contenitore di figura 3.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
Un contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande in accordo con la presente invenzione è stato complessivamente indicato con il numero 1. La descrizione che seguirà farà esplicito riferimento alle polveri di caffè (o caffè macinato) quale esempio di polvere da infusione, senza tuttavia limitare il campo di impiego alla sola polvere di caffè.
Il contenitore 1 comprende un corpo di contenimento 2 sostanzialmente cilindrico. Nella forma realizzativa preferita dell'invenzione, il corpo di contenimento 2 è un corpo rigido (vale a dire in grado di mantenere la stessa forma sia quando riempito di polvere di caffè sia quando vuoto) e presenta una parete laterale 2b curva ed una prima parete di estremità 2a solidale alla parete laterale 2b. Il corpo di contenimento 2 comprende inoltre una seconda parete di estremità 3, opposta alla prima 2a la quale chiude ermeticamente il corpo di contenimento 2. La seconda parete di estremità 3 comprende un sigillo 3a (la cui funzione sarà chiarita nel prosieguo) predisposto per essere rimosso al primo utilizzo del contenitore 1. La rimozione del sigillo 3a mette in comunicazione di fluido l'ambiente esterno con quello interno al corpo di contenimento 2. Il corpo di contenimento 2 presenta una cavità interna 4 contenete caffè macinato.
Il contenitore 1 comprende un foro 5 di erogazione posto su una prima parete 6 delimitante la cavità interna 4 per erogare dosi di polveri da infusione ad una macchina per la preparazione di bevande e organi dosatori 7 ruotabili all'interno del corpo di contenimento 2 per affacciare dosi di polveri al foro 5 di erogazione. In particolare, la cavità interna 4 contenente caffè macinato è delimitata dalla citata prima parete 6, dalla parete laterale 2b del corpo di contenimento 2 e da una seconda parete, opposta alla prima 6. Nella forma realizzativa illustrata in figura 3, tale seconda parete coincide con la prima parete di estremità 2a del corpo di contenimento 2, mentre nelle forme realizzative mostrate in figura 1 e 2, tale seconda parete è costituita da un piattello 8. Sia la prima 6 che la seconda parete 2a, 8 hanno una forma sostanzialmente circolare (o discoidale). Il foro 5 di erogazione mette in comunicazione di fluido la cavità interna 4 con l'ambiente esterno al corpo di contenimento 2 quando il sigillo 3a di cui sopra viene rimosso. Prima della rimozione del sigillo 3a, il foro 5 di erogazione è chiuso dal sigillo stesso ed il caffè macinato contenuto nella cavità interna 4 non può essere erogato. Il foro 5 di erogazione è predisposto per essere accoppiato ad una stazione di ricevimento 101 di dosi di polveri di caffè di una macchina per la preparazione di bevande 100, sia essa un distributore automatico, una macchina da bar o una macchina ad uso domestico. Tale macchina 100 provvede a preparare la bevanda a partire dalla dose di polveri di caffè ricevuta nella stazione di ricevimento 101, secondo modalità che esulano dal contesto della presente invenzione (e pertanto non descritte) .
Gli organi dosatori 7 svolgono la funzione di prelevare quantità prestabilite di polveri di caffè dall'interno della cavità 4 e di presentarle al foro 5 di erogazione. Gli organi dosatori 7 sono posti in prossimità della prima parete 6 della cavità interna 4, preferibilmente direttamente affacciati alla prima parete 6. In particolare, come sopra accennato, gli organi dosatori 7 sono rotanti all'interno della cavità 4 e, nella forma realizzativa preferita dell'invenzione, ruotano rispetto alla prima parete 6 intorno ad un asse di rotazione R sostanzialmente coincidente con l'asse X centrale (o di simmetria) del corpo di contenimento 2 (in figura 4 gli organi dosatori 7 non sono stati illustrati per evidenziare altre caratteristiche). A tale proposito, gli organi dosatori 7 comprendono un elemento di innesto 9 predisposto a prelevare una coppia motrice dalla macchina 100 per porre in rotazione gli organi dosatori 7. Preferibilmente, l'elemento di innesto 9 comprende una manicotto di innesto 10 per un albero rotante 102 della macchina 100. Il manicotto di innesto 10 attraversa un'apertura 6a della prima parete 6 per affacciarsi all'ambiente esterno al corpo di contenimento 2 e quindi per potersi affacciare alla macchina 100. Il manicotto di innesto 10 è coassiale all'asse di rotazione R degli organi dosatori 7. Si noti che il sigillo 3a della seconda parete 3 del corpo di contenimento 2 presenta dimensioni tali da estendersi tra il foro 5 di erogazione e il manicotto di innesto 10. Quando il sigillo 3a viene rimosso al primo utilizzo del contenitore, il foro 5 di erogazione e il manicotto di innesto 10 sono esposti all'ambiente esterno al contenitore.
Nella forma realizzativa preferita dell'invenzione, gli organi dosatori 7 comprendono una pluralità di camere di dosaggio 11 predisposte ad intercettare quantità predefinite di polveri di caffè e a convogliarle in corrispondenza del foro 5 di erogazione. Preferibilmente, gli organi dosatori 7 sono ricavati in un disco. Le camere di dosaggio 11 sono costituite da scassi perimetrali del disco (vale a dire da aperture perimetrali praticate nel disco) e, preferibilmente hanno uguali dimensioni (nelle annesse figure sono state rappresentate soltanto due camere di dosaggio 11 per chiarezza espositiva). Le polveri contenute nella cavità 4 riempiono le camere di dosaggio 11 e la rotazione del disco trasporta le polveri ivi presenti verso il foro 5 di erogazione. In particolare, le camere di dosaggio 11 si affacciano in sequenza al di sopra del foro 5 di erogazione. Quando una camera di dosaggio 11 intercetta il foro 5 di erogazione, le polveri della camera di dosaggio 11 cadono nel foro 5 di erogazione e raggiungono la stazione di ricevimento 101 della macchina 100.
Gli organi dosatori 7 comprendono inoltre un otturatore 12 selettivamente attivo sul foro 5 di erogazione per chiudere lo stesso ed inibire fuoriuscite di polveri di caffè dalla cavità interna 4 del corpo di contenimento 2. L'otturatore 12 è anch'esso ricavato sul sopra citato disco. In particolare, l'otturatore 12 comprende una sezione 12a del disco stesso che, sovrapponendosi al foro 5 di erogazione chiude lo stesso. L'otturatore 12 ha la funzione di chiudere il foro 5 di erogazione quando la macchina 100 trasporta la dose rilasciata nella stazione di ricevimento 101 per procedere alla preparazione della bevanda. Nella forma realizzativa preferita dell'invenzione, l'otturatore 12, oltre alla sopra citata sezione 12a del disco, comprende un cursore 12b inserito a misura in una cavità della sezione 12a del disco (vale a dire controsagomato alla cavità della sezione 12a ed inserito nella stessa). Tale cavità è aperta da parte rivolta verso la prima parete 6 e quindi rivolta verso il foro 5 di erogazione. Il cursore 12b presenta dimensioni maggiori del foro 5 di erogazione ed insiste su quest'ultimo quando la sezione 12a si trova in corrispondenza del foro 5. La figura 4 mostra il cursore 12b non inserito nella sezione 12a del disco per meglio evidenziare il cursore stesso; le figure da 1 a 3 non mostrano il cursore 12b per meglio evidenziare altre caratteristiche. Il cursore 12b viene mantenuto premuto contro il foro 5 di erogazione da una molla 12c che si estende tra il cursore ed una parete superiore della sezione 12a del disco che definisce la sopra citata cavità. Quando gli organi dosatori 7 ruotano, il cursore 12b segue la rotazione della sezione 12a strisciando (per effetto della molla 12c) sulla prima parete 6. In questo modo, quando il cursore 12b è in posizione di chiusura del foro 5 di erogazione, le polveri di caffè non possono fuoriuscire dal foro 5.
Una paratia 13 solidale alla prima parete 6 si sviluppa in elevazione al di sopra del foro 5 di erogazione. Tale paratia 13 è posta ad una quota tale da consentire la rotazione degli organi dosatori 7 senza interferire con gli stessi. La paratia 13 ha la funzione di evitare che polveri di caffè non contenute nelle camere di dosaggio il possano attraversare il foro 5 di erogazione quando una camera di dosaggio il si trova in corrispondenza del foro stesso. Si noti infatti che le camere di dosaggio il sono aperte sia da parte rivolta verso la prima parete 6 (per consentire lo scarico della dose di polvere di caffè nel foro 5 di erogazione) sia da parte rivolta verso la cavità 4 del corpo di contenimento 2 (per consentire il prelievo di polveri di caffè dalla cavità 4.
La prima 6 (o la seconda parete 2a, 8) che delimitano la cavità 4 interna al corpo di contenimento 2 è traslabile, all'interno del corpo di contenimento 2, in avvicinamento alla seconda (o alla prima) parete della cavità 4. In questo modo, ad ogni erogazione di dosi di caffè attraverso il foro 5 di erogazione, le dimensioni della cavità 4 contenente le polveri di caffè diminuiscono. Tale diminuzione di volume della cavità 4 comporta una compattazione delle polveri eliminando o comunque riducendo al minimo l'aria contenuta nel volume occupato dalle polveri. La riduzione dell'aria presente nel volume occupato dalle polveri riduce l'ossidazione delle stesse preservandone le proprietà organolettiche.
In particolare, nella forma realizzativa di figura 3, la prima parete 6 è traslabile all'interno del corpo di contenimento 2 in avvicinamento alla seconda parete 2a. La prima parete 6 è scorrevolmente vincolata alla parte laterale 2b del corpo di contenimento per evitare trafilamenti di polveri di caffè durante la traslazione della prima parete 6. In questa forma realizzativa gli organi dosatori 7 traslano solidalmente alla prima parete. La traslazione della prima parete 6 e degli organi dosatori 7 è attuata da un organo (non illustrato) della macchina 100 il quale, ad ogni erogazione di caffè macinato dal foro 5 di erogazione provvede a spostare la prima parete verso la seconda.
Nelle forme realizzative di figura 1 e 2, la prima parete 6 è fissa all'interno del corpo di contenimento 2 e la seconda parete, vale a dire il piattello 8, è mobile in avvicinamento alla prima parete 6. Il piattello 8 è controsagomato alla cavità interna 4. Nella forma realizzativa preferita dell'invenzione, il piattello 8 ha pertanto una forma cilindrica. In particolare, il piattello 8 è in contatto strisciante con la parete laterale 2b del corpo di contenimento 2, evitando che durante la compattazione delle polveri le stesse possano passare tra il piattello 8 e la parete laterale 2b del corpo di contenimento 2 vanificando l'effetto di compattazione. La movimentazione del piattello 6 all'interno della cavità 3 è attuata da un elemento di guida 103 della macchina per la preparazione di bevande 100. In particolare, il contenitore 1 comprende un'asta 14 rigida, vale a dire che non si deforma durante l'uso, vincolata al piattello 8. L'asta 14 è impegnabile (removibilmente), all'estremità opposta a quella vincolata al piattello 8, dall'elemento di guida 103 della macchina 100 che provvede ad esercitare una forza di trazione sull'asta ad ogni erogazione di dose di caffè dal foro 5 di erogazione (o ad ogni rotazione degli organi dosatori 7). L'asta 14 si sviluppa all'interno del corpo cilindrico 2 lungo una direzione sostanzialmente coincidente con l'asse X del corpo di contenimento 2. L'estremità dell'asta 14 impegnabile dalla macchina 100 si protende verso il manicotto di innesto 10 degli organi dosatori 7, affacciandosi ad un foro 10a del manicotto di innesto 10. Tale foro 10a consente all'asta 14 di fuoriuscire dal corpo di contenimento 2 quando azionata dalla macchina 100. Si noti che in configurazione di primo utilizzo, vale a dire quando non è stata ancora erogata nessuna dose di polvere di caffè, l'asta 14 è completamente contenuta all'interno del corpo di contenimento 2 ed il suo accesso è inibito dalla presenza del sigillo 3a.
In una variante realizzativa dell'invenzione mostrata in figura 2, in luogo dell'asta rigida 14 è prevista un'asta 15 telescopica vincolata al piattello 8. Da parte opposta rispetto al piattello 8, l'asta 15 è vincolata alla prima parete 6 o agli organi dosatori 7. Quando il piattello 8 viene abbassato verso la prima parete 6, l'asta telescopica 15 riduce la sua lunghezza. L'asta 15 telescopica è internamente cava, in modo tale che il piattello 8 sia predisposto per essere direttamente vincolabile (removibilmente) all'elemento di guida 103 della macchina per la preparazione di bevande. Anche in questo caso, il manicotto di innesto 10 è provvisto di un'apertura centrale IOa, per consentire il passaggio dell'elemento di guida 103. Si noti che l'asta 15 telescopica è sempre completamente contenuta all'interno del corpo di contenimento 2.
Il contenitore 1 comprende inoltre organi di bloccaggio (non illustrati) predisposti per inibire la rotazione degli organi dosatori 7 quando il contenitore 1 non è innestato sulla macchina per la preparazione di bevande 100. A titolo esemplificativo, gli organi di bloccaggio comprendono una piastrina accoppiata all'elemento di innesto 9 degli organi dosatori 7 e dotata di due chiavette destinate ad impegnare due rispettive sedi ricavate nel coperchio di chiusura 6. Elementi elastici mantengono la piastrina in posizione di bloccaggio cosicché le due chiavette impegnate nelle sedi del coperchio di chiusura 6 impediscono la rotazione dell'elemento di innesto 9 e quindi degli organi dosatori 7. Allorché l'elemento di innesto 9 si accoppia con un albero rotante 102 della macchina 100, la piastrina viene spinta, in contrasto all'azione degli elementi elastici, fino a far disimpegnare le due chiavette dalle sedi così da consentire la rotazione dell'elemento di innesto 9 rispetto al coperchio di chiusura 6.
In uso, il contenitore 1 contenente le polveri di caffè si presenta completamente chiuso a tenuta, preservando le proprietà organolettiche del caffè macinato dal momento che lo stesso non entra in contatto con aria dell'ambiente esterno. Si procede quindi a rimuovere il sigillo 3a della seconda parete 3 del corpo di contenimento, esponendo all'ambiente esterno il foro 5 di erogazione ed il manicotto di innesto 10 degli organi dosatori 7. Il contenitore 1 viene quindi calzato su un apposito alloggiamento di una macchina 100 in modo tale che il foro 5 di erogazione sia in comunicazione con la stazione di ricevimento 101. Contestualmente, l'elemento di guida 103 si innesta sul piattello 8 o sull'asta 14 (a seconda della forma realizzativa) e l'albero rotante 102 si innesta sul manicotto di innesto 10 degli organi dosatori 7. L'erogazione delle dosi di caffè macinato avviene secondo quanto sopra già detto.
Si noti che quando sono state prelevate le dosi necessarie di polvere di caffè, il contenitore 1 può essere rimosso dalla macchina 100, per esempio per riporlo in un ambiente refrigerato (così da limitare ulteriormente l'ossidazione del caffè macinato). Inoltre, quando il contenitore viene rimosso dalla macchina 100, il contenitore consente di mantenere isolate dall'ambiente esterno le polveri di caffè, dal momento che il foro di erogazione 5 (l'unica apertura che mette in comunicazione di fluido l'interno con l'eterno del contenitore) è chiuso dagli organi dosatori 7.
In altre parole, il contenitore 1 consente il prelievo delle polveri di caffè in esso contenute limitando al massimo l'ingresso di aria nel contenitore stesso, proprio in virtù del fatto che gli organi dosatori 7 sono contenuti all'interno del contenitore .
Ancora, quando tutta la polvere di caffè del contenitore è stata prelevata (e quindi il contenitore non è più utilizzabile), la seconda parete 3 del corpo di contenimento 2 può essere rimossa, per esempio prevedendo linee di preindebolimento sulla seconda parete 3 che, sottoposte ad un azione meccanica da parte dell'utente, svincolano la seconda parete 3 dal contenitore 2. In questo modo è possibile estrarre gli organi interni al corpo di contenimento (realizzati in materiale plastico) ed attuare una raccolta differenziata delle parti che costituiscono il contenitore 1.
Da quanto sopra descritto emerge come il contenitore 1 sia in grado di preservare le proprietà organolettiche delle polveri riducendone al minimo l'ossidazione e, contemporaneamente, di mettere a disposizione un numero elevato di dosi di caffè macinato pronte all'uso.
Chiaramente un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti alle configurazioni sopra descritte. Tali varianti e modifiche sono tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore di polveri da infusione per macchine per la preparazione di bevande comprendente un corpo di contenimento (2) sostanzialmente cilindrico avente una cavità interna (4) contenente polveri da infusione, caratterizzato dal fatto di comprendere un foro (5) di erogazione posto su una prima parete (6) delimitante detta cavità interna (4) del corpo di contenimento (2) per erogare dosi di polveri da infusione ad una macchina (100) per la preparazione di bevande, e dal fatto di comprendere organi dosatori (7) ruotabili all'interno del corpo di contenimento (2) per affacciare dosi di polveri al foro (5) di erogazione.
  2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, in cui detti organi dosatori (7) comprendono un elemento di innesto (9) predisposto a prelevare una coppia motrice dalla macchina (100) di preparazione di bevande e a trasmetterla agli organi dosatori (7).
  3. 3. Contenitore secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti organi dosatori (7) comprendono una pluralità di camere di dosaggio (11) predisposte ad intercettare quantità predefinite di polveri di infusione e a convogliarle in corrispondenza di detto foro (5) di erogazione.
  4. 4. Contenitore secondo la rivendicazione 3, in cui detti organi dosatori (7) comprendono inoltre un otturatore (12) selettivamente attivo su detto foro (5) di erogazione per chiudere lo stesso ed inibire fuoriuscite di polveri da infusione dalla cavità interna (4) del corpo di contenimento (2).
  5. 5. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un sigillo (3a) affacciato a detto foro (5) di erogazione e predisposto a chiudere a tenuta di fluido detto corpo di contenimento (2), detto sigillo (3a) essendo predisposto per essere rimosso per affacciare detto foro (5) all'ambiente esterno al corpo di contenimento (2).
  6. 6. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente una seconda parete (2a, 8) delimitante detta cavità interna (4), detta prima parete (6), o detta seconda parete (2a, 8), essendo traslabile all'interno del corpo di contenimento (2) in avvicinamento a detta seconda parete (2a, 8), o detta prima parete (6), per ridurre le dimensioni di detta cavità interna (4) ad ogni erogazione di polveri da infusione.
  7. 7. Contenitore secondo la rivendicazione 6, in cui detta seconda parete (8) comprende un piattello (8) traslabile in avvicinamento a detta prima parete (6), detto piattello (8) essendo predisposto per essere movimentato da un elemento di guida (103) della macchina (100) per la preparazione di bevande.
  8. 8. Contenitore secondo la rivendicazione 7, comprendente un'asta (14) rigida vincolata a detto piattello (8); detta asta rigida (14) essendo traslabile da detto elemento di guida (103) di detta macchina (100) per la preparazione di bevande per movimentare detto piattello (8) .
  9. 9. Contenitore secondo la rivendicazione 7, comprendente un'asta telescopica (15) vincolata ad una prima estremità a detto piattello (8) ed ad una seconda estremità a detta prima parete (6) della cavità interna (4) o a detti organi dosatori (7); detta asta telescopica (15) essendo cava in modo tale che detto piattello (8) sia predisposto per essere direttamente vincolabile a detto elemento di guida (103) di detta macchina (100) per la preparazione di bevande.
  10. 10. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima parete (6) della cavità (4) non è accessibile dall'ambiente esterno a detto corpo di contenimento (2).
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