IT202000017551A1 - Apparecchio alimentatore di viti - Google Patents

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IT202000017551A1
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IT
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screws
container
feeder device
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IT102020000017551A
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Giorgio Meschiari
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Graf Synergy Srl
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?APPARECCHIO ALIMENTATORE DI VITI?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio alimentatore di viti. In molti settori industriali ? noto l?utilizzo di strumenti avvitatori automatici, a movimentazione manuale o associati a bracci robotici, collegati ad appositi apparecchi alimentatori di viti.
In particolare, gli apparecchi alimentatori sono atti a posizionare e distribuire le viti allo strumento avvitatore gi? correttamente disposte secondo una posizione d?uso in modo da semplificare e velocizzare le operazioni di avvitamento.
Gli apparecchi alimentatori di tipo noto comprendono una struttura di base posizionabile in appoggio su di un piano di appoggio orizzontale e un gruppo di distribuzione di una pluralit? di viti provvisto di una guida di distribuzione delle viti stesse, in cui la guida di distribuzione ? inclinata rispetto al piano di appoggio.
Alla base della guida di distribuzione, in corrispondenza del piano di appoggio, l?apparecchio alimentatore comprende un canale di distribuzione che ? collegato allo strumento avvitatore ed ? atto al trasferimento delle viti allo strumento avvitatore.
Gli apparecchi alimentatori di tipo noto sono inoltre provvisti di un gruppo di posizionamento delle viti, mediante il quale le viti si dispongono autonomamente nella posizione d?uso e vengono poi movimentate verso la guida di distribuzione.
Il gruppo di posizionamento ? associato ruotabile al gruppo di distribuzione e comprende almeno un recipiente atto a contenere le viti e comprendente una guida di scorrimento delle viti.
Il gruppo di posizionamento ruota rispetto al gruppo di distribuzione in modo alternato tra una prima posizione operativa e una seconda posizione operativa.
Dalla prima posizione operativa alla seconda posizione operativa, alcune delle viti presenti nel recipiente si dispongono nella guida di scorrimento. In seguito, al raggiungimento della seconda posizione operativa, in cui la guida di scorrimento e la guida di distribuzione risultano allineate, le viti fuoriescono dal recipiente e si trasferiscono per gravit? dalla guida di scorrimento alla guida di distribuzione.
Successivamente, il gruppo di posizionamento torna alla prima posizione operativa per ripetere il ciclo.
Gli apparecchi alimentatori di tipo noto presentano alcuni inconvenienti. In particolare, ? frequente che nella movimentazione dalla prima posizione operativa alla seconda posizione operativa alcune viti possano posizionarsi in modo errato nella guida di scorrimento, incastrandosi, ostruendo la guida di scorrimento stessa e impedendo il trasferimento delle altre viti alla guida di distribuzione.
Tale inconveniente determina inevitabilmente l?interruzione delle operazioni e necessita di un intervento manuale al fine di rimuovere le viti incastrate e /o mal posizionate.
? facile comprendere come la movimentazione alternata del gruppo di posizionamento tra la prima posizione operativa e la seconda posizione operativa determina il ripetersi di tale inconveniente e comporti un allungamento delle tempistiche operative.
Ci?, oltre a determinare eventuali ritardi nella consegna dei prodotti alla clientela, implica un?interruzione di tutte le fasi di lavorazione precedenti che vengono a loro volta sospese per permettere la risoluzione del problema.
Inoltre, gli apparecchi alimentatori di tipo noto sono generalmente collegati ad un singolo strumento avvitatore. Ne consegue che al fine di utilizzare pi? strumenti avvitatori distinti risulta necessario intervenire manualmente sull?apparecchio alimentatore ad ogni utilizzo per modificare i collegamenti tra il canale di distribuzione e lo strumento avvitatore desiderato, potando anche in questo caso ad un allungamento delle tempistiche operative.
Al tempo stesso, l?utilizzo di un apparecchio alimentatore per ogni strumento avvitatore di cui dispone un?azienda, pu? risultare in un ingente incremento dei costi di produzione.
Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un apparecchio alimentatore di viti che consenta di ridurre al minimo il rischio di mal posizionamenti delle viti e ostruzioni delle guide.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un apparecchio alimentatore di viti che permetta di evitare interruzioni delle operazioni e interventi di tipo manuale sul dispositivo stesso.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di escogitare un apparecchio alimentatore di viti che consenta di alimentare agevolmente una pluralit? di strumenti avvitatori.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un apparecchio alimentatore di viti che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente apparecchio alimentatore di viti avente le caratteristiche di rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un apparecchio alimentatore di viti, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: le figure 1 e 2 sono viste in assonometria dell?apparecchio alimentatore di viti secondo il trovato, in una prima posizione operativa, da differenti angolazioni;
la figura 3 ? una vista laterale parzialmente in spaccato, dell?apparecchio di figura 1;
la figura 4 ? una vista in assonometria dell?apparecchio secondo il trovato, in una posizione intermedia;
la figura 5 ? una vista laterale parzialmente in spaccato, dell?apparecchio di figura 4;
la figura 6 ? una vista in assonometria dell?apparecchio secondo il trovato, in una seconda posizione operativa;
la figura 7 ? una vista laterale parzialmente in spaccato, dell?apparecchio di figura 6;
la figura 8 ? una vista in assonometria in dettaglio dell?unit? di partizione dell?apparecchio secondo il trovato;
la figura 9 ? una vista in assonometria in dettaglio del sistema di selezione dell?apparecchio secondo il trovato;
la figura 10 rappresenta 8 uno schema a blocchi del funzionamento dell?apparecchio secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 1 un apparecchio alimentatore di viti.
Nell?ambito della presente trattazione, con il termine ?viti? ci si riferisce ad utensili di conformazione allungata, ognuno provvisto di una testa T e di un corpo principale B allungato. Nelle viti di uso pi? comune, la testa T ? di larghezza maggiore rispetto alla larghezza del corpo principale B e quest?ultimo ? filettato.
Non si esclude tuttavia che l?apparecchio alimentatore 1 possa essere utilizzato per altri tipi di utensili provvisti di una testa T e di un corpo principale B come ad esempio chiodi, rivetti o simili.
L?apparecchio alimentatore 1 comprende almeno una struttura di base 2 posizionabile in appoggio su di un piano di supporto P.
Preferibilmente, il piano di supporto P ? sostanzialmente orizzontale.
L?apparecchio alimentatore 1 comprende almeno un gruppo di distribuzione 3 di una pluralit? di viti V.
Il gruppo di distribuzione 3 ? associato alla struttura di base 2 ed ? provvisto di almeno una guida di distribuzione 4 delle viti V.
La guida di distribuzione 4 ? conformata in modo da consentire il passaggio dei soli corpi principali B.
Pi? dettagliatamente, la guida di distribuzione 4 definisce una fessurazione di ampiezza inferiore all?estensione della testa T. In questo modo, le viti V si dispongono nella guida di distribuzione 4 con il corpo principale B al suo interno e con la testa T all?esterno.
Come mostrato nelle figure, la guida di distribuzione 4 ? inclinata rispetto ad un piano sostanzialmente orizzontale.
La guida di distribuzione 4 comprende una prima estremit? 4a disposta in prossimit? del piano di supporto P e una seconda estremit? 4b, opposta alla prima estremit? 4a e disposta ad una quota superiore rispetto a quest?ultima.
Nell?ambito della presente trattazione, con i termini ?superiore?, ?inferiore?, ?alto? e ?basso? ci si riferisce alla preferita configurazione di utilizzo dell?apparecchio alimentatore 1, ossia in cui ? disposto in appoggio su di un piano sostanzialmente orizzontale.
Il gruppo di distribuzione 3 comprende almeno un canale di distribuzione 5 collegato alla guida di distribuzione 4 e atto a trasferire le viti V ad uno strumento avvitatore S.
Il canale di distribuzione 5 ? disposto in corrispondenza della prima estremit? 4a, ossia in posizione pi? prossima al piano di supporto P.
Le viti V, quindi, si trasferiscono per gravit? al canale di distribuzione 5, dalla seconda estremit? 4b alla prima estremit? 4a, e secondo modalit? che verranno descritte pi? dettagliatamente nel seguito della presente trattazione, per poi essere inviate allo strumento avvitatore S.
L?apparecchio alimentatore 1 comprende almeno un gruppo di posizionamento 6 associato ruotabile al gruppo di distribuzione 3 attorno ad un asse di collegamento C sostanzialmente orizzontale.
Il gruppo di posizionamento 6 ha la funzione di posizionare le viti V secondo una posizione predefinita e di agevolarne il trasferimento al gruppo di distribuzione 3 e, in seguito, allo strumento avvitatore S.
Il gruppo di posizionamento 6 comprende:
- almeno un recipiente 7 contenente una pluralit? di viti V e provvisto di una parete di fondo 8; e
- almeno un corpo di guida 9 associato al recipiente 7 e definente almeno una guida di scorrimento 10 delle viti V.
Secondo il trovato, il recipiente 7 ? associato ruotabile al corpo di guida 9 attorno ad un asse di rotazione R sostanzialmente parallelo all?asse di collegamento C.
Pi? dettagliatamente, il recipiente 7 e il corpo di guida 9 sono realizzati in due corpi distinti e sono incernierati tra loro attorno all?asse di rotazione R. Il recipiente 7 comprende una prima porzione estremale 7a, disposta in corrispondenza del gruppo di distribuzione 3 e una seconda porzione estremale 7b, opposta alla prima porzione estremale 7a.
Il recipiente 7, inoltre, comprende una parete superiore 11 apposta alla parete di fondo 8 e provvista di un?apertura per il caricamento delle viti V, e una pluralit? di pareti laterali.
Le pareti laterali comprendono almeno una prima parete laterale 12 disposta in corrispondenza della prima porzione estremale 7a.
Il corpo di guida 9 ? sostanzialmente piatto.
Con il termine ?sostanzialmente piatto? si intende che il corpo di guida 9 ? provvisto di due dimensioni preponderanti rispetto alla terza e si sviluppa su un rispettivo piano di sviluppo sostanzialmente verticale.
Il corpo di guida 9 ?, inoltre, di conformazione allungata e comprende un primo tratto terminale 9a associato al gruppo di distribuzione 3 e un secondo tratto terminale 9b associato al recipiente 7.
Il primo tratto terminale 9a ? associato ruotabile al gruppo di distribuzione 3 attorno all?asse di collegamento C, mentre il secondo tratto terminale 9b ? associato ruotabile al recipiente 7 attorno all?asse di rotazione R, in corrispondenza della seconda porzione estremale 7b.
La guida di scorrimento 10 si estende tra il primo tratto terminale 9a e il secondo tratto terminale 9b, almeno parzialmente all?interno del recipiente 7.
La guida di scorrimento 10 si estende lungo una direzione sostanzialmente parallela al piano di sviluppo del corpo di guida 9.
Analogamente alla guida di distribuzione 4, la guida di scorrimento 10 ? conformata in modo da consentire il passaggio dei soli corpi principali B. Pi? dettagliatamente, la guida di scorrimento 10 definisce una fessurazione di ampiezza inferiore all?estensione della testa T. In questo modo, le viti V si dispongono nella guida di scorrimento 10 con il corpo principale B al suo interno e con la testa T all?esterno.
Utilmente, il recipiente 7 comprende un?apertura di collegamento 13 al corpo di guida 9 definita su almeno la parete di fondo 8.
L?apertura di collegamento 13 permette la comunicazione tra il recipiente 7 e la guida di scorrimento 10.
Pi? in dettaglio, l?apertura di collegamento 13 ? definita anche sulla prima parete laterale 12.
L?apertura di collegamento 13 si estende dalla prima porzione estremale 7a alla seconda porzione estremale 7b e al suo interno si inserisce almeno parzialmente il corpo di guida 9.
In altre parole, la rotazione del recipiente 7 attorno all?asse di rotazione R determina una graduale e parziale compenetrazione del corpo di guida 9 e del recipiente stesso.
L?apertura di collegamento 13 ? conformata per accogliere a misura il corpo di guida 9 cos? da evitare la fuoriuscita delle viti V attraverso di essa. Utilmente, la parete di fondo 8 ha una conformazione sostanzialmente svasata a sezione decrescente in avvicinamento all?apertura di collegamento 13.
Tale conformazione permette di convogliare le viti V verso il corpo di guida 9.
L?apparecchio alimentatore 1 ? anche provvisto di mezzi di movimentazione 14 del gruppo di posizionamento 6 rispetto al gruppo di distribuzione 3, atti a consentire il trasferimento delle viti V dalla guida di scorrimento 10 alla guida di distribuzione 4.
I mezzi di movimentazione 14 sono atti a ruotare il corpo di guida 9 e il recipiente 7 attorno all?asse di collegamento C.
Nello specifico, i mezzi di movimentazione 14 sono ulteriormente atti a ruotare il recipiente 7 attorno all?asse di rotazione R, il quale ?, dunque, soggetto ad un movimento basculante.
Secondo il trovato, i mezzi di movimentazione 14 sono atti a movimentare il recipiente 7 e il corpo di guida 9 tra:
- almeno una prima posizione operativa, in cui la parete di fondo 8 ? disposta in prossimit? della guida di scorrimento 10 e le viti V sono disposte sulla parete di fondo 8;
- almeno una posizione intermedia, in cui la parete di fondo 8 ? almeno parzialmente allontanata dalla guida di scorrimento 10 e le viti V sono suddivise in viti impegnate D disposte scorrevolmente all?interno della guida di scorrimento 10 e viti libere F, allontanate per gravit? dalla guida di scorrimento 10 e disposte sulla parete di fondo 8; e
- almeno una seconda posizione operativa, in cui la guida di scorrimento 10 ? sostanzialmente allineata alla guida di distribuzione 4 e le viti impegnate D si trasferiscono per gravit? alla guida di distribuzione 4. I mezzi di movimentazione 14 comprendono almeno un dispositivo attuatore 15 comprendente una prima porzione 15a associata in modo ruotabile alla struttura di base 2 e una seconda porzione 15b, estendibile a comando rispetto alla prima porzione 15a e associata in modo ruotabile al corpo di guida 9.
Pi? dettagliatamente, la seconda porzione 15b ? associata al corpo di guida 9 in corrispondenza del primo tratto terminale 9a.
Preferibilmente, il dispositivo attuatore 15 ? del tipo di un cilindro pneumatico.
Il dispositivo attuatore 15 permette la rotazione del corpo di guida 9 attorno all?asse di collegamento C.
Pi? in dettaglio, l?estensione del dispositivo attuatore 15 determina la rotazione del secondo tratto terminale 9b verso l?alto.
La rotazione del corpo di guida 9 determina, inoltre, la rotazione del recipiente 7 attorno all?asse di rotazione R, verso il basso, a causa del proprio peso e del peso delle viti V in esso contenute.
I mezzi di movimentazione 14 comprendono almeno un elemento elastico 16, interposto tra la struttura di base 2 e la prima porzione estremale 7a e atto ad esercitare una forza di trattenimento verso il basso sulla prima porzione estremale 7a.
L?elemento elastico 16, del tipo ad esempio di una molla, contribuisce a far ruotare il recipiente 7 attorno all?asse di rotazione R, verso il basso.
Come mostrato nelle figure da 1 a 3, nella prima posizione operativa, il corpo di guida 9 ? inclinato rispetto alla guida di distribuzione 4, con il secondo tratto terminale 9b disposto ad una quota inferiore rispetto al primo tratto terminale 9a.
In questa posizione, le viti V all?interno del recipiente 7 sono disposte in corrispondenza della seconda porzione estremale 7b.
La conformazione svasata della parete di fondo 8 favorisce la movimentazione delle viti V verso la guida di scorrimento 10.
Alcune delle viti V si posizionano all?interno della guida di scorrimento 10 con il rispettivo corpo principale B inserito all?interno di essa.
Tra la prima posizione operativa e la posizione intermedia, il dispositivo attuatore 15 si estende e ruota il corpo di guida 9 verso l?alto, sollevando il secondo tratto terminale 9b rispetto al piano di supporto P.
Allo stesso tempo, il corpo di guida 9 allontana la seconda porzione estremale 7b del recipiente 7 dal piano di supporto P.
Utilmente, l?apparecchio alimentatore 1 comprende almeno un elemento di riscontro 17 associato alla struttura di base 2 e atto a sostenere in rotazione la prima porzione estremale 7a, tra la prima posizione operativa e la posizione intermedia.
L?elemento di riscontro 17, del tipo ad esempio di un perno, si estende lungo una direzione sostanzialmente parallela all?asse di rotazione R.
In pratica, tra la prima posizione operativa e la posizione intermedia, la prima porzione estremale 7a ? disposta in appoggio sull?elemento di riscontro 17 e il recipiente 7 ruota ulteriormente rispetto ad esso.
Il movimento del recipiente 7 ? determinato dal peso delle viti V in esso contenute e dalla forza esercitata dall?elemento elastico 16.
In particolare, l?elemento elastico 16 mantiene la prima porzione estremale 7a in appoggio all?elemento di riscontro 17 anche in presenza di un numero elevato di viti V al suo interno.
Durante la rotazione, le viti V si suddividono in viti impegnate D e viti libere F. Proseguendo verso la posizione intermedia, le viti libere F si allontanano per gravit? dalla guida di scorrimento 10 e si dispongono sulla parete di fondo 8.
Il recipiente 7 ruota rispetto al corpo di guida 9 e la parete di fondo 8 si allontana dalla guida di scorrimento 10. Il corpo di guida 9 si inserisce gradualmente nel recipiente 7 attraverso l?apertura di collegamento 13 avvicinandosi alla parete superiore 11 in corrispondenza della prima porzione estremale 7a (Figure 4 e 5).
Utilmente, il recipiente 7 comprende un elemento di guida 18 associato alla prima porzione estremale 7a e atto a cooperare con la guida di scorrimento 10 tra la posizione intermedia e la seconda posizione operativa per convogliare le viti impegnate D verso la guida di distribuzione 4.
Pi? dettagliatamente, l?elemento di guida 18 ? associato alla parete superiore 11 e ha la funzione di mantenere le viti impegnate D correttamente posizionate nella guida di scorrimento 10 e di evitare che si sfilino da essa durante la movimentazione del gruppo di posizionamento 6. Nel passare alla seconda posizione operativa, il dispositivo attuatore 15 si estende ulteriormente e ruota il corpo di guida 9 verso l?alto.
Il secondo tratto terminale 9b si dispone ad una quota superiore rispetto al primo tratto terminale 9a.
La rotazione del corpo di guida 9 determina il sollevamento della prima porzione estremale 7a dall?elemento di riscontro 17; l?elemento elastico 16 trattiene la prima porzione estremale 7a verso il basso.
Come mostrato nelle figure 6 e 7, nella seconda posizione operativa, le viti libere F si allontanano ulteriormente dalla guida di scorrimento 10 e si dispongono in corrispondenza della prima porzione estremale 7a. Le viti impegnate D fuoriescono dal recipiente 7 e scorrono per gravit? verso la guida di distribuzione 4.
L?elemento di guida 18 favorisce la corretta movimentazione delle viti impegnate D evitando che, durante lo scorrimento, queste possano disimpegnarsi dalla guida di scorrimento 10.
Il gruppo di posizionamento 6 viene poi riportato verso la prima posizione operativa per consentire un nuovo ciclo di posizionamento e trasferimento delle viti V.
In tal senso, il dispositivo attuatore 15 si ritrae e riporta il secondo tratto terminale 9b del corpo di guida 9 verso il basso.
Nella posizione intermedia, la prima porzione estremale 7a contatta l?elemento di riscontro 17 e viene sostenuta durante la rotazione del recipiente 7 attorno all?asse di rotazione R (Figura 5).
Proseguendo la movimentazione verso la prima posizione operativa, la parete superiore 11 si allontana dal corpo di guida 9 e la guida di scorrimento 10 si dispone in corrispondenza della parete di fondo 8. (Figura 3)
Contestualmente, le viti impegnate D precedentemente trasferite alla guida di distribuzione 4 vengono inviate allo strumento avvitatore S, attraverso il canale di distribuzione 5.
Pi? in dettaglio, il canale di distribuzione 5 ? atto a ricevere almeno una delle viti impegnate D dalla guida di distribuzione 4 e a trasferirla allo strumento avvitatore S.
Utilmente, il canale di distribuzione 5 ? collegato allo strumento avvitatore S mediante mezzi di trasferimento 19.
Preferibilmente, i mezzi di trasferimento 19 sono del tipo di un sistema ad aria compressa e sono atti ad inviare le viti V allo strumento avvitatore S sfruttando la pressione dell?aria.
Pi? un dettaglio, i mezzi di trasferimento 19 comprendono almeno un tubo di collegamento 19a allo strumento avvitatore S e almeno un connettore 19b per l?aria compressa, fluidodinamicamente collegato al canale di distribuzione 5.
Vantaggiosamente, l?apparecchio alimentatore 1 comprende mezzi sensori 20 associati al gruppo di distribuzione 3 e atti a rilevare la presenza delle viti impegnate D nella guida di distribuzione 4.
Pi? dettagliatamente, i mezzi sensori 20 comprendono:
- almeno un primo sensore 20a associato alla guida di distribuzione 4 in corrispondenza della prima estremit? 4a; e
- almeno un secondo sensore 20b associato alla guida di distribuzione 4 in corrispondenza della seconda estremit? 4b.
Il primo sensore 20a e il secondo sensore 20b sono, ad esempio, del tipo di sensori magnetici atti a rilevare la presenza delle viti impegnate D per interazione magnetica con le stesse.
L?apparecchio alimentatore 1 comprende anche almeno un?unit? elettronica di controllo 21 operativamente collegata ai mezzi sensori 20 e configurata per attivare/disattivare i mezzi di movimentazione 14 in funzione della presenza/assenza delle viti impegnate D nella guida di distribuzione 4.
In particolare, quando il primo sensore 20a non rileva la presenza di viti impegnate D nella guida di distribuzione 4, in corrispondenza della prima estremit? 4a, l?unit? elettronica di controllo 21 attiva i mezzi di movimentazione 14 per permettere la movimentazione del gruppo di posizionamento 6 e il trasferimento di viti impegnate D alla guida di distribuzione 4.
Quando il secondo sensore 20b rileva la presenza di viti impegnate D nella guida di distribuzione 4, in corrispondenza della seconda estremit? 4b, l?unit? elettronica di controllo 21 disattiva i mezzi di movimentazione 14 per arrestare il trasferimento delle viti impegnate D.
Il gruppo di distribuzione 3 comprende un?unit? di partizione 22 interposta tra la guida di distribuzione 4 e il canale di distribuzione 5 e atta a frazionare la fuoriuscita delle viti impegnate D dalla guida di distribuzione 4.
L?unit? di partizione 22 comprende:
- almeno un elemento di collegamento 23, interposto tra la guida di distribuzione 4 e il canale di distribuzione 5 e definente un canale di passaggio 23a per le viti V; e
- almeno un elemento di partizione 24 movimentabile tra una configurazione di riposo, in cui ostruisce il canale di passaggio 23a e impedisce il passaggio delle viti impegnate D al canale di distribuzione 5, e una configurazione attiva, in cui permette il passaggio di una delle viti impegnate D al canale di distribuzione 5.
Come mostrato in dettaglio in figura 8, l?elemento di partizione 24 comprende almeno una sede di alloggiamento 24a per una delle viti impegnate D.
Nella configurazione di riposo, la sede di alloggiamento 24a comunica con la guida di distribuzione 4 e una delle viti impegnate D si posiziona all?interno della sede di alloggiamento stessa.
Nella configurazione attiva, la sede di alloggiamento 24a comunica con il canale di passaggio 23a e la vite impegnata D si trasferisce al canale di distribuzione 5. A questo punto i mezzi di trasferimento 19 inviano tale vite V allo strumento avvitatore S.
L?elemento di partizione 24 ? movimentabile lungo una direzione di frazionamento E trasversale rispetto alla guida di distribuzione 4.
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, la direzione di frazionamento E ? sostanzialmente orizzontale e perpendicolare rispetto alla guida di distribuzione 4.
L?unit? di partizione 22 comprende almeno un?unit? attuatrice 25 associata alla struttura di base 2 e atta a movimentare l?elemento di partizione 24 tra la configurazione di riposo e la configurazione attiva, lungo la direzione di frazionamento E.
L?unit? attuatrice 25 ? del tipo, ad esempio, di un cilindro pneumatico. L?apparecchio alimentatore 1 comprende anche almeno un sensore di frazionamento 26 operativamente collegato all?unit? elettronica di controllo 21 e configurato per ricevere un segnale di richiesta di viti V dallo strumento avvitatore S.
L?unit? elettronica di controllo 21 ? programmata per attivare l?unit? attuatrice 25 sulla base del suddetto segnale di richiesta.
Il sensore di frazionamento 26 ? del tipo di un sensore a radiofrequenza ed ? in grado di ricevere il segnale di richiesta da remoto.
Vantaggiosamente, il gruppo di distribuzione 3 comprende una pluralit? di canali di distribuzione 5, ognuno atto a ricevere almeno una delle viti impegnate D e a trasferirla ad un rispettivo strumento avvitatore S.
L?apparecchio alimentatore 1 permette, quindi, di alimentare una pluralit? di strumenti avvitatori S.
Il gruppo di distribuzione 3 comprende almeno un sistema di selezione 27 atto a suddividere le viti impegnate D tra i canali di distribuzione 5.
Come mostrato in dettaglio in figura 9, il sistema di selezione 27 comprende un telaio di movimentazione 28 associato alla struttura di base 2 e supportante i canali di distribuzione 5, in cui questi ultimi sono disposti allineati tra loro lungo una direzione di sviluppo G.
Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, la direzione di sviluppo G ? sostanzialmente orizzontale.
Il telaio di movimentazione 28 ? movimentabile rispetto alla struttura di base 2 lungo la direzione di sviluppo G per posizionare i canali di distribuzione 5 in corrispondenza del canale di passaggio 23a.
Il sistema di selezione 27 comprende anche almeno un corpo di guida 29 associato alla struttura di base 2 e atto a supportare in scorrimento il telaio di movimentazione 28.
Il corpo di guida 29 si estende parallelamente alla direzione di sviluppo G. Il sistema di selezione 27 comprende, inoltre, almeno un gruppo attuatore 30 associato alla struttura di base 2 e atto a movimentare il telaio di movimentazione 28 sul corpo di guida 29 lungo la direzione di sviluppo G. In particolare, come mostrato nelle figure, il gruppo attuatore 30 comprende una coppia di cilindri pneumatici a corse differenti, disposti in serie e attivabili in modo alternato e/o simultaneo.
Non si esclude, tuttavia, che i canali di distribuzione 5 siano disposti in modo differente sul telaio di movimentazione 28 e che la movimentazione dello stesso venga eseguita in modo differente.
Utilmente, il gruppo attuatore 30 ? asservito anch?esso al sensore di frazionamento 26 per movimentare il telaio di movimentazione 28 in base al segnale inviato da uno degli strumenti avvitatori S.
In sostanza, alla richiesta di viti V da parte di uno degli strumenti avvitatori S, il gruppo attuatore 30 viene azionato per portare il corrispondente canale di distribuzione 5 in corrispondenza del canale di passaggio 23a e l?unit? attuatrice 25 viene azionata per erogare una delle viti impegnate D dalla guida di distribuzione 4.
Utilmente, lungo i canali di distribuzione 5 sono disposti uno o pi? trasduttori atti a rilevare il passaggio delle viti V lungo i canali stessi e ai quali trasduttori, ad esempio, sono asserviti alcuni comandi della macchina. A titolo esemplificativo, si pu? prevedere che l?unit? di partizione 22 sia attivabile solo una volta verificato il passaggio della vite V attraverso i canali di distribuzione 5; in altre parole, quando una vite V viene inviata al corrispondente strumento avvitatore S, il trasduttore ne rileva il passaggio e acconsente alla movimentazione dell?elemento di partizione 24 per permettere l?accesso di una nuova vite V al canale di passaggio 23a.
Ci? garantisce, vantaggiosamente, che pi? viti V non possano accumularsi lungo il canale di passaggio 23a e il sistema di selezione 27 ed evita indesiderati arresti dell?apparecchio alimentatore 1 provocati da intasamenti.
Si ? in pratica constatato come l?invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che l?apparecchio alimentatore di viti consente di ridurre al minimo il rischio di mal posizionamenti delle viti e ostruzioni delle guide, grazie al movimento basculante del recipiente. Inoltre, la presenza dell?unit? di partizione e del sistema di selezione permette di evitare interruzioni delle operazioni e interventi di tipo manuale sull?apparecchio alimentatore e al tempo stesso di alimentare agevolmente una pluralit? di strumenti avvitatori.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1) Apparecchio alimentatore (1) di viti comprendente:
- almeno una struttura di base (2);
- almeno un gruppo di distribuzione (3) di una pluralit? di viti (V), associato a detta struttura di base (2) e provvisto di almeno una guida di distribuzione (4) di dette viti (V), detta guida di distribuzione (4) essendo inclinata rispetto ad un piano sostanzialmente orizzontale;
- almeno un gruppo di posizionamento (6) associato ruotabile a detto gruppo di distribuzione (3) attorno ad un asse di collegamento (C) sostanzialmente orizzontale e comprendente:
- almeno un recipiente (7) contenente una pluralit? di dette viti (V) e provvisto di una parete di fondo (8); e
- almeno un corpo di guida (9) associato a detto recipiente (7) e definente almeno una guida di scorrimento (10) di dette viti (V); - mezzi di movimentazione (14) di detto gruppo di posizionamento (6) rispetto a detto gruppo di distribuzione (3) atti a consentire il trasferimento di dette viti (V) da detta guida di scorrimento (10) a detta guida di distribuzione (4);
caratterizzato dal fatto che detto recipiente (7) ? associato ruotabile a detto corpo di guida (9) attorno ad un asse di rotazione (R) sostanzialmente parallelo a detto asse di collegamento (C) e dal fatto che detti mezzi di movimentazione (14) sono atti a movimentare detto recipiente (7) e detto corpo di guida (9) tra:
- almeno una prima posizione operativa, in cui detta parete di fondo (8) ? disposta in prossimit? di detta guida di scorrimento (10) e dette viti (V) sono disposte su detta parete di fondo (8);
- almeno una posizione intermedia, in cui detta parete di fondo (8) ? almeno parzialmente allontanata da detta guida di scorrimento (10) e dette viti (V) sono suddivise in viti impegnate (D) disposte scorrevolmente all?interno di detta guida di scorrimento (10) e viti libere (F), allontanate per gravit? da detta guida di scorrimento (10) e disposte su detta parete di fondo (8); e
- almeno una seconda posizione operativa, in cui detta guida di scorrimento (10) ? sostanzialmente allineata a detta guida di distribuzione (4) e dette viti impegnate (D) si trasferiscono per gravit? a detta guida di distribuzione (4).
2) Apparecchio alimentatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto recipiente (7) comprende una prima porzione estremale (7a) disposta in corrispondenza di detto gruppo di distribuzione (3) e una seconda porzione estremale (7b) opposta a detta prima porzione estremale (7a), detto corpo di guida (9) essendo associato a detto recipiente (7) in corrispondenza di detta seconda porzione estremale (7b).
3) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto recipiente (7) comprende un?apertura di collegamento (13) a detto corpo di guida (9) definita su almeno detta parete di fondo (8), che si estende da detta prima porzione estremale (7a) a detta seconda porzione estremale (7b) e all?interno della quale ? inserito almeno parzialmente detto corpo di guida (9).
4) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parete di fondo (8) ha una conformazione sostanzialmente svasata a sezione decrescente in avvicinamento a detta apertura di collegamento (13).
5) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo di guida (9) ? sostanzialmente piatto e comprende un primo tratto terminale (9a) associato a detto gruppo di distribuzione (3) e un secondo tratto terminale (9b) associato a detto recipiente (7), in cui detta guida di scorrimento (10) si estende tra detto primo tratto terminale (9a) e detto secondo tratto terminale (9b), almeno parzialmente all?interno di detto recipiente (7).
6) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto recipiente (7) comprende un elemento di guida (18) associato a detta prima porzione estremale (7a) e atto a cooperare con detta guida di scorrimento (10) tra detta posizione intermedia e detta seconda posizione operativa per convogliare dette viti impegnate (D) verso detta guida di distribuzione (4).
7) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (14) comprendono almeno un dispositivo attuatore (15) comprendente una prima porzione (15a) associata in modo ruotabile a detta struttura di base (2) e una seconda porzione (15b), estendibile a comando rispetto alla prima porzione (15a) e associata in modo ruotabile a detto corpo di guida (9).
8) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (14) comprendono almeno un elemento elastico (16) interposto tra detta struttura di base (2) e detta prima porzione estremale (7a) e atto ad esercitare una forza di trattenimento verso il basso su detta prima porzione estremale (7a).
9) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento di riscontro (17) associato a detta struttura di base (2) e atto a sostenere in rotazione detta prima porzione estremale (7a), tra detta prima posizione operativa e detta posizione intermedia.
10) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi sensori (20) associati a detto gruppo di distribuzione (3) e atti a rilevare la presenza di dette viti impegnate (D) in detta guida di distribuzione (4).
11) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un?unit? elettronica di controllo (21) operativamente collegata a detti mezzi sensori (20) e configurata per attivare/disattivare detti mezzi di movimentazione (14) in funzione della presenza/assenza di dette viti impegnate (D) in detta guida di distribuzione (4).
12) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di distribuzione (3) comprende almeno un canale di distribuzione (5) collegato a detta guida di distribuzione (4) e atto a ricevere almeno una di dette viti impegnate (D) da detta guida di distribuzione (4) e a trasferirla ad uno strumento avvitatore (S).
13) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di distribuzione (3) comprende un?unit? di partizione (22) interposta tra detta guida di distribuzione (4) e detto canale di distribuzione (5) e atta a frazionare la fuoriuscita di dette viti impegnate (D) da detta guida di distribuzione (4).
14) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di distribuzione (3) comprende una pluralit? di detti canali di distribuzione (5), ognuno atto a ricevere almeno una di dette viti impegnate (D) e a trasferirla ad un rispettivo strumento avvitatore (S).
15) Apparecchio alimentatore (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di distribuzione (3) comprende almeno un sistema di selezione (27) atto a suddividere dette viti impegnate (D) tra detti canali di distribuzione (5).
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