IT202000016723A1 - Circuito per la circolazione extracorporea del sangue - Google Patents

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Antonio Petralia
Nicola Ghelli
Paolo Fontanili
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Eurosets Srl
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?CIRCUITO PER LA CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA DEL SANGUE?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un circuito per la circolazione extracorporea del sangue.
Con la definizione ?circolazione extracorporea del sangue? si intende la procedura con la quale il sangue viene temporaneamente deviato all?esterno del corpo del paziente per sostituire alcune sue funzioni vitali.
La circolazione extracorporea pu? quindi essere utilizzata nel corso di certe operazioni chirurgiche, durante le quali le funzionalit? del cuore del paziente vengono temporaneamente sospese e vengono realizzati dei circuiti ematici extracorporei che prevedono l?impiego di dispositivi biomedicali, ad esempio come le macchine cosiddette ?cuore-polmone?. La circolazione extracorporea viene altres? utilizzata nel corso di terapie respiratorie sostitutive, durante le quali si effettua una decapneizzazione del sangue volta a fornire ossigeno al sangue sottraendo al contempo l?anidride carbonica in eccesso.
Sono inoltre note terapie per il filtraggio del sangue, durante la circolazione extracorporea, che prevedono la rimozione delle sostanze di scarto che si sono accumulate nel sangue per varie ragioni quali: cause patologiche, cause chirurgiche, somministrazione di sostanze o altro. Queste terapie vengono eseguite mediante cosiddette ?macchine per emofiltraggio?, le quali attuano le funzioni normalmente svolte da reni sani in condizioni di corretto funzionamento.
Una terapia di questo tipo ?, ad esempio, la CRRT (acronimo di Continous Renal Replacement Therapy).
I circuiti per la circolazione extracorporea del sangue prevedono, generalmente, una linea di alimentazione del sangue, atta a prelevare il sangue da trattare dal paziente, una linea di ritorno del sangue, atta a reintrodurre il sangue trattato nel paziente ed uno o pi? dispositivi biomedicali interposti tra tali linee.
Tra la linea di alimentazione e la linea di ritorno del sangue ? generalmente interposto un dispositivo per l?ossigenazione del sangue, il quale ? atto a fornire il corretto apporto di ossigeno al sangue in arrivo dal paziente e, contestualmente, a rimuovere l?anidride carbonica dallo stesso.
In particolare, i dispositivi per l?ossigenazione di tipo noto presentano una luce di ingresso del sangue da trattare, una luce di uscita del sangue trattato, un canale di ingresso ed un canale di uscita di un gas di lavoro comprendente aria o ossigeno ed atto a fornire ossigeno al sangue e/o a rimuovere anidride carbonica dallo stesso.
A seconda della tipologia di circolazione extracorporea effettuata pu? variare la tipologia del dispositivo per l?ossigenazione utilizzata.
I circuiti per la circolazione extracorporea di tipo noto presentano alcuni inconvenienti.
Essi infatti possono presentare efficacia limitata nell?ossigenazione delle parti periferiche.
Un altro inconveniente dei circuiti di tipo noto consiste nella difficolt? ad ossigenare adeguatamente pazienti che, nonostante siano sedati hanno un elevato consumo di ossigeno, quali, ad esempio, gli sportivi.
Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un circuito per la circolazione extracorporea del sangue che consenta di incrementare la capacit? ossigenante rispetto ai circuiti di tipo noto.
All?interno di questo compito, uno scopo del presente trovato ? quello di escogitare un circuito per la circolazione extracorporea del sangue che consenta di ottimizzare l?ossigenazione delle parti periferiche.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un circuito per la circolazione extracorporea del sangue che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto. Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente circuito per la circolazione extracorporea del sangue secondo la rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un circuito per la circolazione extracorporea del sangue, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 ? una rappresentazione schematica di un circuito per la circolazione extracorporea del sangue secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un circuito per la circolazione extracorporea del sangue.
Il circuito 1 comprende almeno una linea di alimentazione 2 atta a prelevare il sangue da trattare da un paziente ed almeno una linea di ritorno 3 atta a reintrodurre il sangue trattato nel paziente.
Il circuito 1 comprende, poi, almeno un dispositivo per l?ossigenazione 4 collegato in ingresso alla linea di alimentazione 2 ed in uscita alla linea di ritorno 3.
Tale dispositivo per l?ossigenazione 4 comprende, a sua volta, almeno una luce di ingresso 4a del sangue da trattare ed almeno una luce di uscita 4b del sangue trattato, almeno un canale di ingresso 4c ed almeno un canale di uscita 4d di un gas di lavoro comprendente almeno uno tra aria ed ossigeno in modo da fornire ossigeno al sangue e/o rimuovere anidride carbonica dallo stesso.
Nella presente trattazione, con i termini ?sangue da trattare? e ?sangue trattato? si intende, rispettivamente il sangue in arrivo dal paziente prima che esso interagisca con il gas di lavoro all?interno del dispositivo per l?ossigenazione 4 ed il sangue che viene reinfuso nel paziente a seguito dell?interazione con il gas di lavoro all?interno del dispositivo per l?ossigenazione 4:
Il circuito 1 comprende un dispositivo di alimentazione 5 del gas di lavoro al dispositivo per l?ossigenazione 4 collegato al canale di ingresso 4c.
Il dispositivo di alimentazione 5 ? quindi atto ad erogare un gas di lavoro costituito da aria o ossigeno, oppure una miscela di aria ed ossigeno.
Preferibilmente, come nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, il circuito 1 comprende anche un dispositivo di filtraggio 6 disposto lungo la linea di alimentazione 2, a monte del dispositivo per l?ossigenazione 4, ed atto a filtrare il sangue in arrivo dal paziente
Il dispositivo di filtraggio ? atto ad eliminare gli emboli presenti nel circuito extracorporeo che possono essere sia in forma gassosa che solida. Pi? particolarmente, il dispositivo di filtraggio 6 ? provvisto di un primo raccordo 6a collegato ad una prima linea 7a atta a trasportare il sangue ?intracavitario? proveniente direttamente dal cuore del paziente ed un secondo raccordo 6b collegato ad una seconda linea 7b atta a trasportare il sangue ?extracavitario?.
La luce di ingresso 4a del dispositivo per l?ossigenazione 4 riceve quindi il sangue da trattare uscente dal dispositivo di filtraggio 6.
Opportunamente, tra il dispositivo di filtraggio 6 ed il dispositivo per l?ossigenazione 4 sono interposti dei mezzi di pompaggio 8, ad esempio del tipo di una pompa peristaltica o centrifuga, atti a consentire la circolazione del sangue nel circuito stesso.
Secondo il trovato, il circuito 1 comprende un dispositivo per l?erogazione di ozono 9 collegato al canale di ingresso 4c per introdurre ozono nel gas di lavoro entrante nel dispositivo per l?ossigenazione 4. Il dispositivo per l?erogazione di ozono 9 ? quindi atto ad introdurre una certa quantit? di ozono nel gas di lavoro erogato dal dispositivo di alimentazione 5 e comprendente aria e/o ossigeno.
Con il termine ?collegato? qui utilizzato si intende che il dispositivo per l?erogazione di ozono 9 ed il canale di ingresso 4c sono tra loro associati, ma non necessariamente in modo diretto. In altre parole, con il termine ?collegato? si intende che il dispositivo per l?erogazione di ozono 9 pu? essere direttamente associato al canale di ingresso 4c ma pu? anche essere posto in comunicazione con esso in modo indiretto, ovvero per interposizione di altri elementi, come di seguito descritto per la forma di realizzazione rappresentata nelle figure.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1, il circuito 1 comprende un primo canale 10 di alimentazione del gas di lavoro, collegato da una parte al dispositivo di alimentazione 5 e dall?altra al canale di ingresso 4c ed almeno un secondo canale 11 di alimentazione di ozono collegato da una parte al dispositivo per l?erogazione di ozono 9 e dall?altra al primo canale 10 di alimentazione.
Il secondo canale 11 si innesta, quindi, lungo il primo canale 10 prima del canale di ingresso 4c. Non si escludono, tuttavia, forme di realizzazione alternative nelle quali il secondo canale 11 uscente dal dispositivo per l?erogazione di ozono 9 ? direttamente collegato al dispositivo per l?ossigenazione 4, ed in particolare al canale di ingresso 4c.
Vantaggiosamente, il circuito 1 comprende mezzi sensori 12 disposti lungo la linea di ritorno 3 ed atti a rilevare la quantit? di ozono contenuta nel sangue trattato.
I mezzi sensori 12 sono quindi atti a rilevare la quantit? di ozono presente nel sangue che fuoriesce dal dispositivo per l?ossigenazione 4 successivamente allo scambio con il gas di lavoro. Il sangue trattato che fuoriesce dal dispositivo per l?ossigenazione 4, percorrendo la linea di ritorno 3, risulta quindi addizionato di ossigeno e ozono rispetto al sangue da trattare entrante all?interno del dispositivo per l?ossigenazione stesso. Il valore della quantit? di ozono rilevato dai mezzi sensori 12 ? identificato nella presente descrizione con il simbolo di riferimento OR.
I mezzi sensori 12 sono, ad esempio, di tipo ottico.
Preferibilmente, i mezzi sensori 12 sono del tipo a led.
Pi? in dettaglio, i mezzi sensori 12 possono essere atti a misurare la concentrazione di ozono tramite la rilevazione della lunghezza d?onda assorbita o tramite la rilevazione della colorazione del sangue.
Preferibilmente, il circuito 1 comprendere almeno una centralina elettronica 13 provvista di almeno un?unit? di elaborazione e comando 14 operativamente collegata al dispositivo per l?erogazione di ozono 9 ed ai mezzi sensori 12, dove tale unit? di elaborazione e comando 14 ? programmata per intervenire sul dispositivo per l?erogazione di ozono 9, in modo da regolare la quantit? di ozono introdotta nel gas di lavoro in funzione del segnale ricevuto dai mezzi sensori 12, ovvero della quantit? di ozono contenuta nel sangue uscente dal dispositivo per l?ossigenazione stesso.
Opportunamente, la centralina elettronica 13 comprende almeno una memoria 15 programmabile con almeno un valore massimo di ozono Omax, e l?unit? di elaborazione e comando 14 ? programmata per confrontare il valore della quantit? di ozono OR rilevata dai mezzi sensori 12 con il valore massimo di ozono Omax e per intervenire sul dispositivo per l?erogazione di ozono 9 nel caso in cui il valore di ozono rilevato OR dai mezzi sensori 12 sia maggiore o uguale al valore massimo Omax in modo da ridurre la quantit? di ozono introdotta nel gas di lavoro.
In alternativa, o in aggiunta, la memoria 15 pu? essere programmabile con almeno un valore minimo di ozono Omin, e l?unit? di elaborazione e comando 14 ? programmata per confrontare il valore della quantit? di ozono OR rilevata dai mezzi sensori 12 con il valore minimo di ozono Omin e per intervenire sul dispositivo per l?erogazione di ozono 9 nel caso in cui il valore di ozono OR rilevato dai mezzi sensori 12 sia inferiore al valore minimo Omin in modo da aumentare la quantit? di ozono introdotta nel gas di lavoro.
Preferibilmente, la memoria 15 ? programmata sia con il valore minimo Omin che con il valore massimo Omax di ozono. In questo viene quindi memorizzato un intervallo di valori di ozono di riferimento Omin, Omax, i cui estremi sono appunto definiti dal valore minimo Omin e dal valore massimo Omax, e l?unit? di elaborazione e comando 14 ? programmata per confrontare il valore della quantit? di ozono rilevata OR dai mezzi sensori 12 con tale intervallo di valori di ozono di riferimento e per intervenire sul dispositivo per l?erogazione di ozono 9 nel caso in cui il valore della quantit? di ozono rilevata OR dai mezzi sensori 12 sia al di fuori dell?intervallo di valori di ozono di riferimento Omin, Omax.
Pi? particolarmente, il circuito 1 comprende almeno una linea di scarico 18 del gas di lavoro collegata al canale di uscita 4d. Il gas di lavoro uscente dal canale di uscita 4d presenta una composizione differente dal gas di lavoro entrante nel dispositivo per l?ossigenazione 4 in quanto, come sopra anticipato, una parte dell?ossigeno e dell?ozono in esso contenuti vengono ceduti al sangue in arrivo dal paziente, il quale a sua volta cede una parte dell?anidride carbonica al gas di lavoro stesso.
Vantaggiosamente, il circuito 1 comprende anche almeno un dispositivo ausiliario 16 collegato alla linea di scarico 18 per la gestione del gas di lavoro uscente dal dispositivo per l?ossigenazione 4.
Pi? particolarmente, il dispositivo ausiliario 16 ? collegato ad almeno uno tra il dispositivo per l?erogazione di ozono 9, il primo canale 10 di alimentazione ed il secondo canale 11 di alimentazione per la reintroduzione dell?ozono contenuto nel gas di lavoro uscente dal dispositivo per l?ossigenazione 4 nel gas di lavoro entrante nel dispositivo per l?ossigenazione stesso.
Opportunamente, il dispositivo ausiliario 16 comprende mezzi per l?abbattimento dell?ozono (non visibili in dettaglio nelle figure) contenuto nel gas di lavoro uscente dal dispositivo per l?ossigenazione 4 ed almeno una luce di scarico del gas di lavoro cos? abbattuto nell?ambiente. I mezzi di abbattimento hanno la funzione di ridurre la concentrazione di ozono nel gas di lavoro prima della sua immissione nell?ambiente esterno; questo perch? una concentrazione troppo elevata di ozono nell?aria potrebbe risultare tossica per l?uomo. Pi? in particolare, i mezzi di abbattimento sono atti a trasformare l?ozono, la cui formula chimica ? O3, in ossigeno, ovvero O2.
Preferibilmente, il circuito 1 comprende mezzi sensori ausiliari 17 disposti lungo la linea di scarico 18 ed atti a rilevare la quantit? di ozono residua OL contenuta nel gas di lavoro uscente dal dispositivo per l?ossigenazione 4. Pi? in dettaglio, la memoria 15 ? programmabile con un valore di ozono residuo di riferimento OLR e l?unit? di elaborazione e comando 14 ? operativamente collegata ai mezzi sensori ausiliari 17 ed al dispositivo ausiliario 16, ed ? programmata per intervenire sul dispositivo ausiliario 16 in modo da inviare il gas di lavoro che attraversa la linea di scarico 18 verso il dispositivo per l?ossigenazione 4 quando la quantit? di ozono residua OL rilevata dai mezzi sensori ausiliari 17 ? superiore o uguale al valore di ozono residuo di riferimento OLR o verso i mezzi di abbattimento quando la quantit? di ozono residua OL rilevata dai mezzi sensori ausiliari 17 ? inferiore al valore di ozono residuo di riferimento OLR.
Il circuito 1 comprende una linea di recupero 20 del gas di lavoro uscente dal dispositivo di ossigenazione 4 che collega il dispositivo ausiliario 16 ad uno tra il primo canale 10 ed il secondo canale 11.
Vantaggiosamente, l?unit? di elaborazione e comando 14 ? operativamente collegata ai mezzi sensori ausiliari 17 ed ? programmata per intervenire sul dispositivo per l?erogazione di ozono 9 in modo da regolare la quantit? di ozono erogata in funzione della quantit? di ozono residua OL rilevata dai mezzi sensori ausiliari 17 e ricircolata verso il dispositivo per l?ossigenazione 4.
In altre parole, l?unit? di elaborazione e comando 14 ? programmata per regolare la quantit? di ozono immessa dal dispositivo per l?erogazione di ozono 9 lungo la seconda linea di alimentazione 2 in funzione della quantit? di ozono residua OL rilevata dai mezzi sensori ausiliari 17 e ricircolata nel gasi di lavoro entrante nel dispositivo per l?ossigenazione 4. Pi? particolarmente, maggiore ? la quantit? di ozono residua OL presente nel gas di lavoro che attraversa la linea di scarico 18 e minore ? la quantit? di ozono erogata dal dispositivo per l?erogazione di ozono 9 e viceversa; questo al fine di non scendere al di sotto della quantit? di ozono minima Omin e di non eccedere la quantit? di ozono massima Omax impostate nella memoria 15.
In questo caso, l?unit? di elaborazione e comando 14 effettua quindi un doppio controllo in retroazione sul dispositivo per l?erogazione di ozono 9, in quanto ? programmata per regolare la quantit? di ozono erogata sia in funzione della quantit? di ozono rilevata OR dai mezzi sensori che della quantit? di ozono residua OL rilevata dai mezzi sensori ausiliari 17 e ricircolata nel gas di lavoro entrante nel dispositivo per l?ossigenazione 4. Il funzionamento del presente trovato ? il seguente.
Il circuito 1 ? atto a prelevare il sangue da trattare da un paziente ed inviarlo verso il dispositivo per l?ossigenazione 4 attraverso la linea di alimentazione 2.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 1, il sangue che percorre la linea di alimentazione 2 attraversa il dispositivo di filtraggio 6 prima di entrare nel dispositivo per l?ossigenazione 4.
Allo stesso tempo, il dispositivo di alimentazione 5 eroga aria e/o ossigeno lungo la prima linea di alimentazione 2 ed il dispositivo per l?erogazione di ozono 9 eroga una certa quantit? di ozono lungo la seconda linea di alimentazione 2, formando cos? il gas di lavoro che viene introdotto all?interno del dispositivo per l?ossigenazione 4 attraverso il canale di ingresso 4c.
Il sangue da trattare, una volta entrato nel dispositivo per l?ossigenazione 4, interagisce con il gas di lavoro entrante attraverso il canale di ingresso 4c arricchendosi di ossigeno e ozono e cedendo, al contempo, anidride carbonica.
Il sangue trattato fuoriesce dal dispositivo per l?ossigenazione 4 attraverso la luce di uscita 4b e percorre la linea di ritorno 3 mediante la quale viene reinfuso nel paziente.
I mezzi sensori 12 rilevano la quantit? di ozono OR presente nel sangue trattato e, mediante l?unit? di elaborazione e comando 14 viene effettuato un controllo in retroazione della quantit? di ozono erogata dal dispositivo per l?erogazione di ozono 9. In particolare, l?unit? di elaborazione e comando 14 regola la quantit? di ozono erogata, diminuendola od incrementandola, a seconda che il valore di ozono rilevato OR sia maggiore o minore dei valori di ozono massimo Omax e minimo Omin impostati nella memoria 15.
Allo stesso tempo, il gas di lavoro uscente dal dispositivo per l?ossigenazione 4 viene convogliato lungo la linea di scarico 18 lungo la quale sono disposti i mezzi sensori ausiliari 17 atti a rilevare la quantit? di ozono residua OL contenuta al suo interno.
Nel caso in cui l?ozono contenuto nel gas di lavoro che attraversa la linea di scarico 18 venga ricircolato verso il canale di ingresso 4c, e quindi lungo la prima e/o la seconda linea di alimentazione 2, l?unit? di elaborazione e comando 14 effettua un ulteriore controllo in retroazione della quantit? di ozono erogata dal dispositivo per l?erogazione di ozono 9.
L?unit? di elaborazione e comando 14 pu? inoltre essere programmata per ricircolare la quantit? di ozono residua OL verso il dispositivo per l?ossigenazione 4 o verso l?ambiente esterno a seconda che tale quantit? di ozono residua OL sia maggiore o minore di una quantit? di ozono di riferimento OLR preimpostata.
Si ? in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che il circuito per la circolazione extracorporea oggetto della presente invenzione consente, grazie all?introduzione di ozono nel gas di lavoro che viene immesso all?interno del dispositivo per l?ossigenazione, di aumentare la capacit? ossigenante del circuito stesso rispetto ai circuiti per la circolazione extracorporea di tipo noto.
In particolare, il circuito secondo il presente trovato consente di ottimizzare l?ossigenazione delle parti periferiche durante la circolazione extracorporea del sangue.
Questo consente di ottenere una riattivazione dei microcircoli nelle patologie vascolari che crea un aumento della deformabilit? dei globuli rossi con conseguente incremento della cessione di ossigeno ai tessuti.
Attraverso il controllo in retroazione effettuato dall?unit? di elaborazione e comando ? inoltre possibile mantenere la quantit? di ozono trasferita al sangue da trattare in arrivo dal paziente all?interno dei valori ottimali, evitando cos? che si verifichino degli effetti collaterali dovuti ad un eccesso di ozono.

Claims (13)

RIVENDICAZIONI
1) Circuito (1) per la circolazione extracorporea del sangue, comprendente:
- almeno una linea di alimentazione (2) atta a prelevare il sangue da trattare da un paziente ed almeno una linea di ritorno (3) atta a reintrodurre il sangue trattato nel paziente;
- almeno un dispositivo per l?ossigenazione (4) collegato in ingresso a detta linea di alimentazione (2) ed in uscita a detta linea di ritorno (3) e comprendente almeno una luce di ingresso (4a) del sangue da trattare ed almeno una luce di uscita (4b) del sangue trattato, almeno un canale di ingresso (4c) ed almeno un canale di uscita (4d) di un gas di lavoro comprendente almeno uno tra aria ed ossigeno per fornire ossigeno al sangue da trattare e/o a rimuovere anidride carbonica dallo stesso;
- almeno un dispositivo di alimentazione (5) del gas di lavoro collegato a detto canale di ingresso (4c);
caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un dispositivo per l?erogazione di ozono (9) collegato a detto canale di ingresso (4c) per introdurre ozono nel gas di lavoro entrante in detto dispositivo per l?ossigenazione (4).
2) Circuito (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo canale (10) di alimentazione del gas di lavoro, collegato da una parte a detto dispositivo di alimentazione (5) e dall?altra a detto canale di ingresso (4c) ed almeno un secondo canale (11) di alimentazione di ozono collegato da una parte a detto dispositivo per l?erogazione di ozono (9) e dall?altra a detto primo canale (10) di alimentazione.
3) Circuito (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi sensori (12) disposti lungo detta linea di ritorno (3) ed atti a rilevare la quantit? di ozono (OR) contenuta nel sangue trattato.
4) Circuito (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una centralina elettronica (13) provvista di almeno un?unit? di elaborazione e comando (14), operativamente collegata a detto dispositivo per l?erogazione di ozono (9) e a detti mezzi sensori (12), detta unit? di elaborazione e comando (14) essendo programmata per intervenire su detto dispositivo per l?erogazione di ozono (9), in modo da regolare la quantit? di ozono introdotta nel gas di lavoro, in funzione del segnale ricevuto da detti mezzi sensori (12).
5) Circuito (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta centralina elettronica (13) comprende almeno una memoria (15) programmabile con almeno un valore massimo di ozono (Omax), detta unit? di elaborazione e comando (14) essendo programmata per confrontare il valore della quantit? di ozono rilevata (OR) da detti mezzi sensori (12) con detto valore massimo di ozono (Omax) e per intervenire su detto dispositivo per l?erogazione di ozono (9) nel caso in cui il valore di ozono rilevato (OR) da detti mezzi sensori (12) sia maggiore o uguale a detto valore massimo (Omax) in modo da ridurre la quantit? di ozono introdotta nel gas di lavoro.
6) Circuito (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detta centralina elettronica (13) comprende almeno una memoria (15) programmabile con almeno un valore minimo di ozono (Omin), detta unit? di elaborazione e comando (14) essendo programmata per confrontare il valore della quantit? di ozono rilevata (OR) da detti mezzi sensori (12) con detto valore minimo di ozono (Omin) e per intervenire su detto dispositivo per l?erogazione di ozono (9) nel caso in cui il valore di ozono rilevato (OR) da detti mezzi sensori (12) sia inferiore a detto valore minimo (Omin) in modo da aumentare la quantit? di ozono introdotta nel gas di lavoro.
7) Circuito (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una linea di scarico (18) del gas di lavoro collegata a detto canale di uscita (4d).
8) Circuito (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un dispositivo ausiliario (16) collegato a detta linea di scarico (18) per la gestione del gas di lavoro uscente da detto dispositivo per l?ossigenazione (4).
9) Circuito (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo ausiliario (16) ? collegato ad almeno uno tra detto dispositivo per l?erogazione di ozono (9), detto primo canale (10) di alimentazione e detto secondo canale (11) di alimentazione per la reintroduzione dell?ozono contenuto nel gas di lavoro uscente da detto dispositivo per l?ossigenazione (4) nel gas di lavoro entrante nel dispositivo per l?ossigenazione stesso.
10) Circuito (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo ausiliario (16) comprende mezzi per l?abbattimento dell?ozono contenuto nel gas di lavoro uscente da detto dispositivo per l?ossigenazione (4) ed almeno una luce di scarico del gas di lavoro cos? abbattuto nell?ambiente.
11) Circuito (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 7 a 10, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi sensori ausiliari (17) disposti lungo detta linea di scarico (18) ed atti a rilevare la quantit? di ozono residua (OL) contenuta nel gas di lavoro uscente da detto dispositivo per l?ossigenazione (4).
12) Circuito (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta unit? di elaborazione e comando (14) ? operativamente collegata a detti mezzi sensori ausiliari (17) ed ? programmata per intervenire su detto dispositivo per l?erogazione di ozono (9) in modo da regolare la quantit? di ozono erogata in funzione della quantit? di ozono residua (OL) rilevata da detti mezzi sensori ausiliari (17) e reintrodotta nel gas di lavoro entrante in detto dispositivo per l?ossigenazione (4).
13) Circuito (1) secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detta memoria (15) ? programmabile con un valore di ozono residuo di riferimento (OLR) e dal fatto che detta unit? di elaborazione e comando (14) ? operativamente collegata a detti mezzi sensori ausiliari (17) e a detto dispositivo ausiliario (16), detta unit? di elaborazione e comando (14) essendo programmata per intervenire su detto dispositivo ausiliario (16) in modo da inviare il gas di lavoro che attraversa detta linea di scarico (18) verso detto dispositivo per l?ossigenazione (4), quando il valore di ozono residuo (OL) rilevato da detti mezzi sensori ausiliari (17) ? superiore o uguale a detto valore di ozono residuo di riferimento (OLR), o verso detti mezzi di abbattimento quando il valore di ozono residuo (OL) rilevato da detti mezzi sensori ausiliari (17) ? inferiore a detto valore di ozono residuo di riferimento (OLR).
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