IT202000011974A1 - Magazzino automatizzato - Google Patents

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IT202000011974A1
IT202000011974A1 IT102020000011974A IT202000011974A IT202000011974A1 IT 202000011974 A1 IT202000011974 A1 IT 202000011974A1 IT 102020000011974 A IT102020000011974 A IT 102020000011974A IT 202000011974 A IT202000011974 A IT 202000011974A IT 202000011974 A1 IT202000011974 A1 IT 202000011974A1
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IT
Italy
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loading
unloading
automated warehouse
transport device
mobile transport
Prior art date
Application number
IT102020000011974A
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English (en)
Inventor
Enrico Maria Santicchi
Original Assignee
Immobiliare Metalprogetti S R L
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"MAGAZZINO AUTOMATIZZATO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un magazzino automatizzato idoneo a contenere una pluralit? di articoli, anche molto diversi gli uni dagli altri, eventualmente racchiusi entro confezioni scatolari. In particolare il trovato concerne un magazzino multipiano a caroselli girevoli indipendenti dotato di un apparato per caricare e scaricare automaticamente tali articoli. Tale tipologia di magazzino multipiano ? adatta per lo stoccaggio di articoli per la grande distribuzione, in particolare per la gestione f?sica degli ordini raccolti su siti di commercio on-line, oppure per la gestione degli ordini nella grande distribuzione che prevede consegne a domicilio su ordinazione da remoto.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti da tempo i magazzini per lo stoccaggio di articoli in vista della loro vendita, in particolare nella grande distribuzione. Con l?avvento, da alcuni anni, della grande distribuzione on-line il numero di vendite, e di conseguenza anche il flusso di articoli, ? in continuo aumento. I magazzini sono quindi sempre pi? grandi e contengono un numero di articoli da gestire che cresce di continuo.
Per gestire al meglio il numero sempre crescente di ordini ? necessario automatizzare la movimentazione degli articoli, in modo da limitare il pi? possibile gli spostamenti di operatori umani tra le scaffalature del magazzino e cos? ridurre i tempi di processo e i rischi di errori.
Una soluzione nota di magazzino automatizzato prevede la presenza di una pluralit? di scaffalature rettilinee fisse, a pi? piani, disposte parallelamente tra loro in modo da definire una pluralit? di corridoi longitudinali, e la presenza di una pluralit? di trasportatori automatici, anche denominati ?shuttle?, che si spostano autonomamente lungo i corridoi longitudinali. Secondo una possibile forma realizzativa, ? previsto uno ?shuttle? per ciascun piano del magazzino, e per ciascun corridoio longitudinale.
Ad una estremit? delle scaffalature sono previste delle stazioni di carico/scarico articoli provviste di convogliatori ad ogni piano e di elevatori per portare gli articoli a un piano predefinito. Gli articoli sono alimentati verso le stazioni di carico/scarico tramite un nastro trasportatore alimentato da un operatore umano.
Questa soluzione non soddisfa tutte le esigenze sentite nel settore, in particolare per quanto riguarda la velocit? di trattamento degli ordini.
In effetti per via delle dimensioni, in particolare le lunghezze, delle scaffalature, gli shuttle devono percorrere delle distanze tali per cui ? necessario prevedere che siano dotati ciascuno di un motore proprio, generalmente un motore elettrico. La presenza dei motori pone problemi di autonomia degli shuttle, il cui motore elettrico deve essere ricaricato regolarmente. Durante la ricarica del motore, uno shuttle deve per forza rimanere fermo in corrispondenza di una stazione di ricarica, il che determina o l impossibilit? di accedere alla zona del magazzino servita da quel determinato shuttle, oppure la necessit? di sostituire lo shuttle in ricarica con un altro shuttle.
La necessit? di dotare gli shuttle di motori propri pone anche dei problemi legati alla manutenzione dei motori, che spesso comporta delle operazioni lunghe e fastidiose, e che impattano negativamente la velocit? e l efficienza del magazzino.
Un altro problema di questo tipo di sistema sta nella necessit? di progettare un impianto di trasporto degli articoli su una vasta superficie operativa, per consentire agli shuttle un accesso all?intero magazzino. Questo comporta la necessit? di progettare una struttura articolata e complicata dell?impianto di trasporto, che sar? quindi difficile da montare.
Un ulteriore problema di questo tipo di sistema ? che necessita di un gran numero di shuttle, proporzionale alle dimensioni e al layout del magazzino, e che fa lievitare significativamente i costi del sistema dato che ogni shuttle ? molto costoso.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un magazzino automatizzato che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
In particolare, uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare un magazzino automatizzato che ottimizzi la velocit? di trattamento degli ordini, potendo aumentare notevolmente il numero di ordini, e di articoli, gestiti ed evasi nell?unit? di tempo.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare un magazzino automatizzato che non sia soggetto a fermate per la manutenzione dei suoi componenti.
Un altro scopo ancora del trovato ? quello di realizzare un magazzino automatizzato che abbia una struttura semplice e compatta, e il cui funzionamento sia efficace ed affidabile.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, si descrive nel seguito un magazzino automatizzato che supera i limiti della tecnica nota ed elimina i difetti in essa presenti.
In accordo con forme di realizzazione, il magazzino automatizzato comprende un apparato per il carico e lo scarico di articoli, che comprende almeno un dispositivo mobile di trasporto, una struttura di supporto fissa nella quale il dispositivo mobile di trasporto ? mobile, e almeno un settore di carico e scarico degli articoli. Preferibilmente, la struttura di supporto si estende lungo una direttrice di sviluppo, ed ? vantaggiosamente provvista di almeno due piani longitudinali interni, a due altezze diverse, ciascuno dei piani comprendendo almeno un rispettivo dispositivo mobile di trasporto. Quest?ultimo ? mobile lungo la direttrice di sviluppo definita dalla struttura di supporto. Tale direttrice di sviluppo si sviluppa in modo da raggiungere il settore di carico e scarico.
Secondo forme di realizzazione, l?apparato comprende anche almeno una stazione di alimentazione e ritiro, posta preferibilmente in corrispondenza di una estremit? della struttura di supporto. Vantaggiosamente, la stazione di alimentazione e ritiro comprende almeno un dispositivo di alimentazione, preferibilmente fisso, ad esempio del tipo del trasportatore a rulli.
Vantaggiosamente, l?apparato di carico e scarico di articoli comprende almeno un dispositivo elevatore disposto tra il dispositivo di alimentazione e la struttura di supporto in modo da sollevare un articolo dal dispositivo di alimentazione e renderlo accessibile a un dispositivo mobile di trasporto disposto su un piano della struttura di supporto, che ? collocato a una quota diversa, con riferimento al piano pavimento, rispetto alla quota del dispositivo di alimentazione.
Secondo forme di realizzazione, ciascun dispositivo mobile di trasporto ? spostabile lungo una direzione di spostamento e comprende un organo di presa allungabile in una direzione di presa inclinata, preferibilmente perpendicolare, rispetto alla direzione di spostamento. Ambo le direzioni di spostamento e di presa sono vantaggiosamente comprese in un piano orizzontale. Vantaggiosamente, la direzione di spostamento ? longitudinale alla struttura di supporto, ovvero ? la stessa direzione lungo la quale si estende la struttura di supporto nella sua direttrice di sviluppo. Vantaggiosamente, il dispositivo mobile di trasporto comprende un primo organo motore collegato all?organo di presa allungabile e atto ad azionarne l?allungamento.
Pi? preferibilmente, l?organo di presa allungabile comprende una coppia di bracci telescopici.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di trasporto comprende anche un organo sollevatore su cui l?organo di presa ? montato.
Vantaggiosamente, il dispositivo di trasporto comprende un secondo organo motore collegato all?organo sollevatore e atto ad azionarlo.
Secondo forme di realizzazione, il magazzino automatizzato comprendente anche almeno un?unit? di stoccaggio e convogliamento comprendente almeno un convogliatore, e una pluralit? di contenitori atti a contenere degli articoli e connessi al convogliatore in modo che quest?ultimo sposti i contenitori lungo un percorso predefinito. Preferibilmente il percorso predefinito prevede una stazione di carico e scarico degli articoli. Il convogliatore ? orientato orizzontalmente.
Vantaggiosamente, i contenitori sono connessi in modo amovibile al convogliatore.
L?apparato di carico e scarico degli articoli prevede preferibilmente un settore di carico e scarico collocato affacciato almeno in prossimit? della stazione di carico e scarico degli articoli, in modo che un dispositivo mobile di trasporto, quando disposto in corrispondenza del suddetto settore di carico e scarico, sia atto a prelevare, oppure cedere, almeno un contenitore mediante l?organo di presa allungabile.
Vantaggiosamente la pluralit? di contenitori di un convogliatore ? distribuita su due o tre piani paralleli.
Preferibilmente il magazzino automatizzato comprende un dispositivo di movimentazione centralizzato dotato di cinghie di azionamento atte ad azionare lo spostamento dei dispositivi mobili di trasporto.
Secondo un aspetto dell? invenzione, si descrive anche un procedimento di carico o di scarico di uno o pi? articoli da un magazzino automatizzato, in cui si prevede un magazzino automatizzato come sopra indicato.
In particolare, il procedimento prevede una fase di spostamento del dispositivo mobile di trasporto, lungo un percorso di spostamento che include il settore di carico e scarico, da o verso quest?ultimo, e contemporaneamente, successivamente oppure precedentemente alla suddetta fase, una fase di spostamento, ad opera di un modulo di convogliamento, di almeno un articolo verso la, o in allontanamento da, la stazione di carico e scarico, dove si trova il dispositivo mobile di trasporto, in modo che gli articoli siano affacciati al settore di carico e scarico. Secondo forme di realizzazione, nel caso in cui un articolo debba essere introdotto nel magazzino, l?articolo viene trasferito dal settore di carico e scarico dell?apparato di carico e scarico alla stazione di carico e scarico del modulo di convogliamento, ad opera del dispositivo mobile di trasporto, posto in corrispondenza del settore di carico e scarico. Viceversa, qualora un articolo debba essere prelevato dal magazzino, esso viene trasferito, ad opera del dispositivo mobile di trasporto, dalla stazione di carico e scarico del modulo di convogliamento al settore di carico e scarico dell?apparato di carico e scarico.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una vista in prospettiva, schematica, di un magazzino comprendente un apparato automatizzato di carico e scarico di articoli secondo il trovato;
- la fig. 2 ? una vista in pianta dall?alto, schematica, del magazzino automatizzato di fig. 1 ;
- la fig. 3 ? una vista laterale, schematica, di una parte del magazzino automatizzato di fig. 1 contenente l?apparato di carico e scarico di articoli; e
- le figg. 4 e 5 sono viste in prospettiva di un particolare del magazzino automatizzato, in due posizioni operative diverse.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio ? fornito a titolo di illustrazione del trovato e non ? inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, una o pi? caratteristiche illustrate o descritte, in quanto facenti parte di una forma di realizzazione, potranno essere variate o adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre ulteriori forme di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sar? comprensivo di tali possibili modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non ? limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione pu? prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Nelle fig. 1 e 2 ? rappresentato un esempio di magazzino automatizzato indicato nel suo insieme con il numero di riferimento 10. Il magazzino 10 comprende un apparato 20 di carico e scarico di articoli e almeno un modulo di convogliamento 30, nel quale sono disposti dei contenitori 50 atti a contenere degli articoli.
Nell?esempio illustrato, l?apparato 20 di carico e scarico di articoli ha un?estensione rettilinea lungo una prima direzione X, e il modulo di convogliamento 30 ha anch?esso un?estensione rettilinea orientata lungo una seconda direzione Y, perpendicolare alla prima direzione X. Si noti, per? che in altre forme realizzative, non raffigurate, le direzioni X e Y possono essere inclinate tra loro senza essere perpendicolari, ovvero possono definire tra di loro un angolo diverso da 90?.
L?apparato 20 di carico e scarico di articoli comprende una struttura di supporto 21 che definisce essenzialmente l?estensione dell?apparato 20. In particolare, la struttura di supporto 21 si estende lungo una direzione di estensione che, nell?esempio illustrato, corrisponde alla prima direzione X. La struttura di supporto 21 illustrata comprende tre piani di trasporto 21 A, 21B, 21C, paralleli tra loro, che si estendono orizzontalmente lungo la direzione di estensione (fig. 3). Ciascun piano di trasporto 21A, 21B, 21C comprende una coppia di guide 210 contraffacciate.
L?apparato 20 comprende anche una pluralit? di dispositivi di trasporto mobili 22, nello specifico tre dispositivi mobili di trasporto 22, installati sulla struttura di supporto 21 in modo da spostarsi lungo la direzione di estensione. Ciascun dispositivo mobile di trasporto 22 ? installato su un rispettivo piano di trasporto 21A, 21B, 21C in modo potersi spostare indipendentemente dagli altri e senza interferire con loro lungo le guide 210.
In generale, l?apparato 20 prevede un numero di dispositivi mobili di trasporto 22 pari al numero dei piani di trasporto 21 A, 21B, 21C previsti, in modo tale per cui ciascun piano di trasporto 21 A, 21B, 21C sia servito da un corrispondente dispositivo mobile di trasporto 22.
La struttura di supporto 21 qui rappresentata ? rettilinea, ma ? possibile prevedere che abbia una forma diversa, ad esempio curva, purch? consenta lo spostamento del dispositivo mobile di trasporto 22 lungo la direzione di estensione, o pi? generalmente lungo una direttrice di sviluppo. In tal caso, la coppia di guide 210 presenta forma coerente con la conformazione della struttura di supporto 21.
Secondo forme di realizzazione, l?apparato 20 di carico e scarico di articoli comprende anche una stazione 23 di alimentazione e ritiro, preferibilmente due, come illustrato nelle figure 1 e 2, disposte ciascuna a una rispettiva estremit? della struttura di supporto 21. La stazione 23 di alimentazione e ritiro comprende una coppia di dispositivi di alimentazione 24 preferibilmente fissi, ad esempio dei trasportatori a rulli, su cui vengono alimentati gli articoli in ingresso e/o in uscita dall?apparato 20. 1 dispositivi di alimentazione 24 definiscono un piano di alimentazione 24A sul quale transitano gli articoli (fig. 3).
In corrispondenza delle stazioni 23 di alimentazione e ritiro pu? essere prevista la presenza di un operatore umano che dispone gli articoli sul piano di alimentazione 24A, o li ritira da quest?ultimo. In altre forme di realizzazione, le stazioni 23 di alimentazione possono essere gestite automaticamente da operatori robotizzati, ad esempio configurati come idonei bracci articolati dedicati allo scopo.
Vantaggiosamente, i dispositivi di alimentazione 24 sono disposti in modo da avere almeno una porzione estremale 24B affacciata a una porzione, ad esempio estremale, della struttura di supporto 21, in modo che i dispositivi mobili di trasporto 22 possano prelevare e riporre la merce da o sul dispositivo di alimentazione 24.
Preferibilmente, l?apparato 20 di carico e scarico di articoli comprende anche almeno un dispositivo elevatore 25, preferibilmente una pluralit?, disposto in corrispondenza della porzione estremale 24B del dispositivo di alimentazione 24. Il dispositivo elevatore 25, di tipo noto, ? atto a prelevare la merce dal dispositivo di alimentazione 24, e a portarla a una diversa altezza rispetto al piano di alimentazione 24A, ad esempio all?altezza di uno dei piani di trasporto 21 A, 21B, 21C della struttura di supporto 21.
Preferibilmente, il dispositivo elevatore 25 ? disposto in modo da spostare la merce lungo un piano verticale affacciato e in prossimit? rispetto alla struttura di supporto 21, in modo che la merce sia accessibile ai dispositivi mobili di trasporto 22.
Le figg. 4 e 5 mostrano, in particolare, un dispositivo mobile di trasporto 22 in accordo con una forma di realizzazione qui descritta del magazzino automatizzato 10.
Il dispositivo mobile di trasporto 22 comprende un carrello 220 montato scorrevole su una coppia di guide 210 precedentemente menzionate, e un organo di presa 221 installato sul carrello 220. L?organo di presa 221 ? opportunamente allungabile lungo una direzione di presa orizzontale e inclinata rispetto alla direzione di spostamento del carrello 221, che -nell?esempio illustrato - corrisponde alla prima direzione X. Sempre nell?esempio illustrato, la direzione di presa ? perpendicolare alla direzione di spostamento del carrello 220, e quindi corrisponde alla seconda direzione Y.
Secondo forme di realizzazione, l?organo di presa 221 comprende una coppia di bracci 222 telescopici reciprocamente distanziati, e atti a prendere un contenitore 50 (fig. 4 e 5). A tale scopo i bracci 222 telescopici comprendono, almeno nella porzione estremale che esegue la presa del contenitore 50, degli elementi sagomati a ?L?, distanziati da una distanza sostanzialmente pari alla larghezza dei contenitori 50. Ovviamente in altre forme realizzative, del tutto equivalenti, si possono prevedere altri tipi di organi di presa allungabili a seconda delle esigenze, ad esempio se si desidera afferrare i contenitori 50 oppure gli articoli singolarmente. Il dispositivo di presa 221 ? azionato in allungamento da un primo organo motore 223 ad esso collegato.
In accordo con forme di realizzazione, il dispositivo mobile di trasporto 22 comprende altres? un organo sollevatore 224 su cui ? montato l?organo di presa 221, e atto a sollevarlo. Il dispositivo mobile di trasporto pu? quindi assumere una posizione abbassata, illustrata in fig. 4, e una posizione sollevata, illustrata in fig. 5. L?utilit? di quest?ultima posizione sar? spiegata pi? in dettaglio nel seguito.
Vantaggiosamente, l?organo sollevatore 224 ? montato direttamente sul carrello 220, e comprende ad esempio un meccanismo a pantografo. Per un migliore supporto dei contenitori 50 quando sono disposti nel dispositivo mobile di trasporto 22, ? preferibile prevedere che i bracci telescopici 222 siano montati su una piastra di supporto 225, che a sua volta ? montata sull?organo sollevatore 224.
Preferenzialmente, il dispositivo mobile di trasporto 22 comprende anche un secondo organo motore 226 collegato all?organo sollevatore 224 e atto ad azionarlo per modificare l?altezza dell?organo di presa 221 rispetto al carrello 220.
Si noti che i dispositivi mobili di trasporto 22 vengono spostati lungo la direzione X da un dispositivo di movimentazione centralizzato, ovvero dell?apparato di carico e scarico 20 stesso, ad esempio del tipo a cinghia. In questo modo, l?apparato 20 consente vantaggiosamente di avere dei dispositivi mobili di trasporto 22 che siano privi di motore individuale per il proprio spostamento.
Come detto in precedenza, il magazzino automatizzato 10 comprende anche almeno un modulo di convogliamento 30. Nell?esempio illustrato, sono previsti tre moduli di convogliamento 30. Essi sono di forma allungata, e si estendono - come direzione prevalente di sviluppo, paralleli alla seconda direzione Y, disposti paralleli tra loro e allineati uno dopo l?altro in successione lungo la prima direzione X. I moduli di convogliamento 30 definiscono ciascuno, alla propria estremit? 31, una stazione 40 di carico e scarico (si veda la fig. 2) in corrispondenza della quale gli articoli sono caricati su, o scaricati da, i moduli di convogliamento 30 ad opera dei dispositivi mobili di trasporto 22.
Come si vede in fig. 2, l?apparato 20 di carico e scarico di articoli comprende ad esempio tre settori 200 di carico e scarico che corrispondono a sezioni della struttura di supporto 21 collocate in corrispondenza delle suddette stazioni 40 di carico e scarico. Ovviamente il numero di tali settori 200 pu? variare a seconda del numero di moduli di convogliamento 30, e/o a seconda del numero di stazioni 40 di carico e scarico.
Ciascun modulo di convogliamento 30 comprende una pluralit? di convogliatori 32, in particolare tre convogliatori 32A, 32B, 32C disposti l?uno sopra l?altro (fig. 3), preferibilmente tutti orizzontali, cio? ciascuno mobile lungo un rispettivo piano orizzontale di riferimento. Essi sono vantaggiosamente di tipo a circuito chiuso, e preferibilmente montati su almeno una struttura portante 33.
Ciascun convogliatore 32A, 32B, 32C sposta una pluralit? di contenitori 50 disposti allineati su almeno un primo piano 320A, 320B, 320C di convogliamento, vantaggiosamente orizzontale. Preferibilmente ogni convogliatore 32A, 32B, 32C sposta i contenitori 50 anche su un secondo piano 321A, 321B, 321C di convogliamento, disposto parallelo al primo piano 320A, 320B, 320C di convogliamento, e sopra di esso, come illustrato nelle figure 1-3.
Pi? precisamente, i contenitori 50 hanno dei fondi 50A rispettivi che materializzano assieme i suddetti piani di convogliamento 320 A, 321 A, 320B, 321B, 320C, 321C (fig. 3).
Preferenzialmente, ciascuno dei primi piani 320 A, 320B, 320C di convogliamento ? disposto a una altezza, rispetto al suolo, leggermente maggiore dell?altezza di un corrispondente piano di trasporto 21 A, 21B, 21C della struttura di supporto 21. Pi? precisamente i primi piani 320A, 320B, 320C di convogliamento sono a un?altezza corrispondente all?altezza dell?organo di presa 221 di un corrispondente dispositivo mobile di trasporto 22 quando esso ? in posizione abbassata (si vedano i piani di trasporto 21A e 21B e i piani di convogliamento 320A e 320B di fig.3). In tal modo ? possibile prendere un contenitore 50 ad opera di un dispositivo mobile di trasporto 22 senza dover azionare l?organo sollevatore 224.
Si evince che i secondi piani di convogliamento 321 A e 321B del primo e del secondo convogliatore 32 A, 32B sono disposti a un?altezza maggiore rispetto al primo piano di convogliamento 320A, 320B del rispettivo convogliatore 32A, 32B, ma anche minore dell?altezza del secondo e del terzo piano di trasporto 21B, 21C, rispettivamente.
Secondo forme di realizzazione, i contenitori 50 sono del tipo della cassa, preferenzialmente rigidi, e atti a contenere una pluralit? di articoli che possono anche essere diversi tra loro. ? possibile prevedere che gli articoli siano anche disposti in contenitori secondari 51 che, a loro volta, sono disposti nei contenitori 50. I contenitori secondari 51 possono essere, ad esempio, dei sacchetti di carta oppure delle casse.
Il magazzino automatizzato 10 ? anche opportunamente provvisto di un sistema automatico di controllo e gestione, che permette ad operatori umani di indicare una collocazione in uno dei moduli di convogliamento 30, in cui caricare o da cui scaricare un articolo. Il sistema automatico di controllo e gestione controlla in modo automatico gli azionamenti dei moduli di convogliamento 30, dei dispositivi di alimentazione 24, dei dispositivi elevatori 25 e del dispositivo di movimentazione centralizzato, e quindi anche gli spostamenti dei dispositivi mobili di trasporto 22. Gli azionamenti e spostamenti dei vari componenti del magazzino automatizzato 10 possono essere coordinati tra loro.
Viene descritto nel seguito un procedimento di carico di uno o pi? articoli nel magazzino automatizzato 10 secondo il presente trovato. Si provvede dapprima a disporre l?articolo che si desidera caricare in un contenitore 50 che, una volta pronto a essere caricato (ad esempio quando ? pieno, oppure semplicemente quando il suddetto articolo vi ? stato disposto), ? posto da un operatore umano su uno dei dispositivi di alimentazione 24, in corrispondenza di una stazione di alimentazione e ritiro 23. Si noti che al contenitore 50 ? stata assegnata una collocazione prestabilita nel magazzino.
Il contenitore 50 ? spostato dal dispositivo di alimentazione 24 verso la porzione estremale 24B di quest?ultimo in modo da essere prelevato dal corrispondente dispositivo elevatore 25, oppure direttamente da un dispositivo mobile di trasporto 22, qualora il contenitore 50 sia da caricare su uno dei piani di convogliamento 320A, 321 A del convogliatore 32A disposti pi? in basso di uno dei moduli di convogliamento 30.
Nel caso in cui il contenitore 50 sia prelevato dal dispositivo elevatore 25, esso lo porta all?altezza del dispositivo mobile di trasporto 22 in corrispondenza del convogliatore 32B, 32C in cui si trova la collocazione prestabilita del contenitore 50. Quest?ultimo ? poi preso dal dispositivo mobile di trasporto 22, mediante il suo organo di presa allungabile 221, che ? opportunamente azionato dal proprio organo motore 223.
Una volta che l?organo di presa allungabile 221 ? stato retratto, per portare il contenitore 50 entro i limiti del dispositivo mobile di trasporto 22, quest?ultimo si sposta in corrispondenza del settore 200 di carico e scarico affacciato alla stazione di carico e scarico 40 del modulo di convogliamento 30 prestabilito. A questo punto ? vantaggioso prevedere che il convogliatore 32A, 32B, 32C corrispondente sia stato precedentemente azionato in modo da disporre la collocazione prestabilita in corrispondenza della stessa stazione di carico e scarico 40, in modo da ottimizzare i tempi.
Successivamente, dopo essere stato spostato nella propria posizione sollevata se necessario, il dispositivo mobile di trasporto 22 trasferisce il contenitore nella sua collocazione prestabilita, a completamento dell?operazione di carico dell?articolo. Il dispositivo mobile di trasporto 22 ? di nuovo pronto per eseguire un?altra operazione, essa sia di carico oppure di scarico di uno o pi? articoli.
Similmente, viene descritto nel seguito un procedimento di scarico di uno o pi? articoli tramite il magazzino automatizzato 10 secondo il presente trovato.
Si indica, al sistema automatico di controllo e gestione, un articolo da scaricare dal magazzino automatizzato 10. Una volta individuato il contenitore 50 in cui si trova l?articolo, esso viene portato, mediante lazionamento del relativo convogliatore 32A, 32B, 32C, in corrispondenza della stazione di carico e scarico 40 del modulo di convogliamento 30 in cui si trova il contenitore 50 che contiene l?articolo da scaricare.
Il dispositivo mobile di trasporto 22, che opportunamente ? gi? stato spostato verso la stessa stazione di carico e scarico 40, ed eventualmente portato nella sua posizione sollevata se necessario, prende il contenitore 50 tramite il suo organo di presa 221 allungabile, e lo carica a bordo per poterlo trasportare.
Il dispositivo mobile di trasporto 22 ? poi spostato verso una stazione di alimentazione e ritiro 23 predeterminata, dove il contenitore ? deposto sul dispositivo elevatore 25 se necessario, oppure direttamente su un dispositivo di alimentazione 24. L?operatore umano pu? quindi ritirare il contenitore 50 contenente l?articolo da scaricare.
Il magazzino automatizzato 10 sopra descritto permette di ottimizzare i tempi di trattamento degli ordini, in quanto rende possibile trattare pi? ordini contemporaneamente, grazie alla presenza di pi? dispositivi mobili di trasporto 22 e di moduli di convogliamento 30 con pi? convogliatori 32 A, 32B, 32C aventi ciascuno pi? piani di convogliamento 320 A, 321 A, 320B, 321B, 320C, 321C.
Inoltre, avendo sia un apparato di carico e scarico 20 con dispositivi mobili 22 atti a prelevare i contenitori 50, sia almeno un modulo di convogliamento 30 atto a spostare i contenitori 50, che operano in contemporanea, ? pure possibile accorciare i tempi di ogni ordine preso singolarmente, come spiegato sopra, poich? tali elementi possono muoversi, almeno parzialmente in simultanea, in maniera reciprocamente coordinata.
L?idea alla base del trovato ? quella di frazionare gli spostamenti dell? articolo da caricare o scaricare tra due apparecchiature automatiche in modo da ottimizzare i tempi, ad esempio azionando entrambe le apparecchiature e eseguendo fasi di spostamento di componenti diversi in tempi mascherati.
Un vantaggio del magazzino automatizzato 10 di cui sopra sta nella compattezza dell?apparato di carico e scarico 20, che comprende principalmente una struttura di supporto 21 dimensioni ridotte e strutturalmente semplice. Oltre ad agevolare il montaggio, la compattezza permette anche di accorciare i percorsi operativi dei dispositivi mobili di trasporto 22, che pu? essere gestito mediante un dispositivo di movimentazione centralizzato. Ci? permette di fare a meno di dispositivi mobili dotati di motori individuali, e quindi di evitare le soste necessarie a ricaricare i motori individuali, nonch? le fasi di manutenzione degli stessi.
Tali vantaggi sono ottenuti grazie alla combinazione di un apparato di carico e scarico munito di dispositivi mobili di trasporto, da una parte, con uno o pi? moduli di convogliamento che spostano gli articoli fino a una stazione di carico e scarico predeterminata. Gli spostamenti dei dispositivi mobili di trasporto sono pertanto limitati tra uno o pi? settori di carico e scarico all? interno della struttura di supporto, e una o due stazioni di alimentazione e ritiro, alle estremit? della struttura di supporto.
Si noti che a seconda delle esigenze, ? ovviamente possibile progettare un magazzino automatizzato con un numero diverso di moduli di convogliamento, ciascuno pure dotati di un numero diverso di convogliatori, e anche un numero diverso di piani di convogliamento per ciascun convogliatore.
Le dimensioni dell?apparato di carico e scarico possono essere adattate alle dimensioni del magazzino automatizzato stesso.
E chiaro che al magazzino automatizzato fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
? anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potr? senz?altro realizzare molte altre forme equivalenti di magazzino automatizzato, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all?ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Magazzino automatizzato, caratterizzato dal fatto di comprendere un apparato (20) di carico e scarico di articoli comprendente almeno un dispositivo mobile di trasporto (22) e una struttura di supporto (21) fissa, nella quale ? mobile detto dispositivo mobile di trasporto (22), e che prevede almeno un settore (200) di carico e scarico degli articoli, e almeno un?unit? di stoccaggio e convogliamento (30) atto a immagazzinare una pluralit? di articoli e in cui ? definita una stazione (40) di carico e scarico, disposta in prossimit? di detto settore (200) di carico e scarico in corrispondenza dei quali detto dispositivo mobile di trasporto (22) pu? cedere oppure prelevare articoli a/da detta unit? di stoccaggio e convogliamento (30), detta unit? di stoccaggio e convogliamento (30) comprendente almeno un convogliatore (32A, 32B, 32C) atto a spostare una pluralit? di contenitori (50) nei quali sono disposti gli articoli.
2. Magazzino automatizzato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la struttura di supporto (21) si estende lungo una direttrice di sviluppo, lungo la quale ? mobile detto dispositivo mobile di trasporto (22), e in cui detta direttrice di sviluppo si sviluppa in modo da raggiungere detti settori (200) di carico e scarico.
3. Magazzino automatizzato come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l?apparato (20) di carico e scarico di articoli comprende almeno una stazione (23) di alimentazione e ritiro disposta in corrispondenza di una estremit? della struttura di supporto (21).
4. Magazzino automatizzato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo mobile di trasporto (22) ? spostabile lungo un percorso di spostamento e comprende un organo di presa allungabile (221) atto ad allungarsi in una direzione di presa inclinata rispetto a detto percorso di spostamento.
5. Magazzino automatizzato come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il dispositivo mobile di trasporto (22) comprende un organo sollevatore (224) su cui ? disposto l?organo di presa allungabile (221).
6. Magazzino automatizzato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun convogliatore (32A, 32B, 32C) sposta la propria pluralit? di contenitori (50) su almeno due piani di convogliamento (320A, 321A, 320B, 321B, 320C, 321C).
7. Magazzino automatizzato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di movimentazione centralizzato comprendente delle cinghie di azionamento atte ad azionare lo spostamento del dispositivo mobile di trasporto (22).
8. Procedimento di carico o di scarico di un articolo da un magazzino automatizzato, in cui detto magazzino automatizzato (10) ? come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 7.
9 Procedimento come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di prevedere le fasi di:
a. spostare il dispositivo mobile di trasporto (20), lungo un percorso di spostamento che include il settore (200) di carico e scarico, da o verso il settore (200) di carico e scarico; e
contemporaneamente, precedentemente o successivamente alla fase a, la fase di b. spostare, mediante il modulo di convogliamento (30), almeno un articolo verso o dalla stazione (40) di carico e scarico.
10. Procedimento come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l?articolo ? trasferito tra il settore (200) di carico e scarico dell?apparato (20) di carico e scarico e la stazione (40) di carico e scarico del modulo di convogliamento (30) ad opera del dispositivo mobile di trasporto (22) posto in corrispondenza di detto settore (200) di carico e scarico.
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