IT202000005125A1 - Confezione per una pluralita' di contenitori, nonche' unita' di carico comprendente una pluralita' di strati di tali contenitori - Google Patents

Confezione per una pluralita' di contenitori, nonche' unita' di carico comprendente una pluralita' di strati di tali contenitori Download PDF

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Description

Descrizione di Brevetto di Invenzione Industriale avente per titolo:
?CONFEZIONE PER UNA PLURALITA? DI CONTENITORI, NONCHE? UNITA?
DI CARICO COMPRENDENTE UNA PLURALITA? DI STRATI DI TALI
CONTENITORI?.
CAMPO TECNICO DELL?INVENZIONE.
La presente invenzione si riferisce ad una confezione per una pluralit? di contenitori, per esempio bottiglie, e simili, nonch? ad un?unit? di carico comprendente una pluralit? di strati di tali contenitori.
Secondo la presente invenzione i suddetti contenitori vengono raggruppati secondo diverse tipologie, in modo da consentirne un pi? agevole trasporto, tramite una soluzione di confezionamento a basso impatto ambientale che permette di diminuire la quantit? di materiale di imballaggio necessario, rispetto allo stato della tecnica anteriore, pur mantenendo inalterate le usuali capacit? di stabilizzazione dei contenitori all?interno delle rispettive unit? di carico, e la resistenza durante il trasporto.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE.
Con il termine palettizzazione, si definisce l?organizzazione della disposizione e dell?imballaggio dei prodotti, in particolare appoggiati su un bancale o pallet; attraverso la palettizzazione si creano degli strati di prodotti che a loro volta, essendo sovrapposti, formano l?unit? di carico.
Nell?ambito dei sistemi di palettizzazione di prodotti confezionati in bottiglie, o contenitori similari, pu? esistere la necessit? di raggruppare tali contenitori, cio? il cosiddetto confezionamento primario, in raggruppamenti di diverse unit? delle stesse bottiglie o contenitori, che costituiscono il cosiddetto confezionamento secondario, al fine di formare l?unit? di carico.
Tale situazione ? originata principalmente dalla necessit? di garantire un?adeguata stabilit? all?unit? di carico realizzata componendo strati sovrapposti di contenitori dallo stabilimento produttivo fino al negozio, in considerazione di tutte le sollecitazioni che possono intervenire durante il trasporto.
Inoltre, vi ? la necessit? di fornire al consumatore, che preleva i contenitori presso il sito di vendita, un sistema per poter prelevare tali contenitori non singolarmente, ma in modo raggruppato, cos? da trasportarli pi? semplicemente.
Le soluzioni attualmente disponibili per raggiungere tali scopi sono diverse; le pi? comuni tra esse sono discusse qui di seguito, elencando per ognuna gli svantaggi o le limitazioni.
Secondo una prima soluzione, molto diffusa, il raggruppamento dei contenitori viene ottenuto mediante un fardello in film termoretraibile.
Questa soluzione prevede l?utilizzo di un foglio in film termoretraibile che viene avvolto attorno ad un gruppo di contenitori mediante una macchina avvolgitrice termica o termo-fardellatrice in modo da formare un fardello, cio? un involucro che ingloba un certo numero di contenitori; all?interno del fardello, i contenitori possono essere da un minimo di due a diverse decine, e vengono disposti su file che possono essere allineate tra loro o sfalsate, a quinconce.
Gli svantaggi di questa soluzione sono i seguenti:
la termo-fardellatrice ha un costo elevato ed un ingombro rilevante all?interno della linea di riempimento e confezionamento;
la termo-fardellatrice ha un costo di gestione elevato, dovuto principalmente alla presenza del forno di termo-retrazione per il film, che pu? avere una potenza installata nell?ordine delle centinaia di kW;
per rendere disponibile al consumatore una gamma ampia di fardelli in termini di tipologia di contenitori, ed anche di numero di contenitori inseriti, la termo-fardellatrice deve essere in grado di adattarsi a molteplici formati, con le conseguenti complicazioni per effettuare i cambi formato, sia manuali sia automatici;
la necessit? di dover trattare diversi formati, in termini di tipo e numero di contenitori nel fardello, comporta analoghe complicazioni anche in tutte le macchine a valle delle fardellartici, in particolare nei trasporti dei fardelli e nel palettizzatore;
il film che avvolge il fardello comporta un costo aggiuntivo oltre a quello dei contenitori, tanto pi? rilevante quanto minore ? il numero di contenitori per fardello; il film in materiale plastico non ? normalmente biodegradabile, e comporta la necessit? di smaltimento;
in alcuni casi, in particolare con fardelli di medie o piccole dimensioni, e con contenitori (come le bottiglie) alti rispetto alla base del fardello, pu? essere comunque necessario utilizzare delle falde tra gli strati dell?unit? di carico, per garantire la necessaria stabilit? nel trasporto;
a causa della presenza del film termoretraibile, i prodotti all?interno dei contenitori possono subire un riscaldamento, che pu? causare un?alterazione di alcune propriet? del prodotto stesso.
Secondo un?altra soluzione, il raggruppamento dei contenitori viene ottenuto mediante un fardello realizzato in film estensibile.
Questa soluzione ? analoga alla precedente, ma prevede l?utilizzo di un foglio in film estensibile che viene applicato attorno ai contenitori mediante una fardellatrice per film estensibile, in modo da formare un fardello.
Gli svantaggi di questa soluzione sono i seguenti:
la fardellatrice per film estensibile ha un costo elevato ed un ingombro rilevante all?interno della linea di riempimento e confezionamento;
la fardellatrice per film estensibile ha un costo di gestione comunque elevato, sebbene pi? limitato rispetto alla termo-fardellatrice, vista l?assenza del forno di termoretrazione;
per rendere disponibile al consumatore una gamma ampia di fardelli, in termini di tipologia e numero di contenitori inseriti, la fardellatrice per film estensibile deve essere in grado di adattarsi a molteplici formati, con le conseguenti complicazioni per effettuare i cambi formato, sia manuali che automatici;
la necessit? di dover trattare diversi formati, in termini di tipo e numero di contenitori nel fardello, comporta analoghe complicazioni anche in tutte le macchine a valle della fardellartici, in particolare nei trasporti fardelli e nel palettizzatore;
con le tecnologie attuali, le possibilit? di combinazione dei contenitori, ad esempio bottiglie, nel fardello (lato corto rispetto al lato lungo) sono limitate;
il film del fardello comporta un costo aggiuntivo oltre a quello del contenitore, tanto pi? rilevante quanto minore ? il numero di contenitori per fardello;
il film in materiale plastico non ? normalmente biodegradabile, e deve essere smaltito; in alcuni casi, in particolare con fardelli di medie o piccole dimensioni, e con contenitori (come le bottiglie) alti rispetto alla base del fardello, pu? essere comunque necessario utilizzare delle falde tra gli strati dell?unit? di carico, per garantire la necessaria stabilit? nel trasporto;
con le tecnologie attuali, non ? possibile applicare in modo soddisfacente sulla superficie esterna del film delle decorazioni o dei disegni, che possono essere richiesti per motivi commerciali.
Secondo un?ulteriore soluzione, il raggruppamento dei contenitori viene ottenuto mediante un grande vassoio in cartone o plastica.
Questa soluzione prevede l?utilizzo di un vassoio in cartone o plastica nel quale vengono inseriti i contenitori; nel caso di inserimento dei contenitori nel vassoio in cartone, questo deve essere stato preventivamente formato.
I contenitori all?interno del vassoio possono essere diverse decine, e sono disposti su file allineate tra loro, o sfalsate a quinconce.
Gli svantaggi di questa soluzione sono i seguenti:
il sistema ? normalmente in grado di trattare solo vassoi di grandi dimensioni, ovvero della stessa dimensione del pallet, di dimensioni pari a mezzo pallet oppure di un quarto di pallet;
i contenitori all?interno del vassoio sono sfusi, o al limite possono essere raggruppati due o tre per volta; questo limita le possibilit? di raggruppamento disponibili per il consumatore;
in alcuni casi, pu? essere necessario utilizzare dei sistemi di stabilizzazione ulteriori oltre ai vassoi, ad esempio reggette applicate orizzontalmente attorno allo strato di contenitori, per garantire la necessaria stabilit? nel trasporto;
il cartone del vassoio viene realizzato in modo specifico per ogni formato, normalmente mediante fustellatrici, quindi il palettizzatore viene alimentato con vassoi gi? tagliati, ma questo comporta mancanza di flessibilit? nel caso di variazioni dei formati dei contenitori, per esempio il diametro, la forma, eccetera.
Secondo ancora un?altra soluzione, il raggruppamento di contenitori viene ottenuto mediante un vassoio o scatola in cartone, oppure un vassoio o cassa in plastica.
Questa soluzione prevede l?utilizzo di un vassoio oppure una scatola in cartone, oppure un vassoio o una cassa in plastica nel quale vengono inseriti i contenitori; tali contenitori vengono inseriti nelle confezioni prima della palettizzazione, cio? prima della formazione dell?unit? di carico, tramite una macchina apposita, come per esempio una vassoiatrice, un?incartonatrice o un?incassettatrice.
I contenitori all?interno della confezione possono essere da due a diverse decine, e possono essere disposti su file allineate tra loro, o sfalsate a quinconce.
Gli svantaggi di questa soluzione sono i seguenti:
le macchine per inserimento dei contenitori nella confezione come la vassoiatrice, l?incartonatrice o l?incassettatrice hanno un costo elevato, nonch? un ingombro rilevante all?interno della linea di riempimento e confezionamento;
in alcuni casi, in particolare con confezioni di medio o piccole dimensioni e con bottiglie alte rispetto alla base della confezione (come nel caso delle bottiglie) pu? essere comunque necessario utilizzare delle falde tra gli strati dell?unit? di carico per garantire la necessaria stabilit? nel trasporto;
per rendere disponibile al consumatore una gamma ampia di confezioni in termini di numero di bottiglie inserite, le macchine di confezionamento devono essere in grado di adattarsi a molteplici formati con le conseguenti complicazioni per effettuare i cambi formato, sia manuali che automatici;
la necessit? di dover trattare diversi formati, in termini di numero di contenitori nella confezione, comporta analoghe complicazioni anche in tutte le macchine a valle delle macchine di confezionamento, in particolare nei trasporti confezioni e nel palettizzatore; il cartone utilizzato per il confezionamento comporta un costo aggiuntivo oltre a quello dei contenitori, tanto pi? rilevante quanto minore ? il numero di contenitori per confezione;
nel caso di vassoio o cassa in plastica, questi vengono normalmente riutilizzati, ma tale riutilizzo comporta un ritorno di materiali dal consumatore agli impianti di produzione e la presenza di appositi macchinari di controllo, pulizia, stoccaggio di questi elementi con conseguenti costi aggiuntivi;
il cartone del vassoio/scatola viene realizzato in modo specifico per ogni formato, normalmente mediante fustellatrici, mentre la cassa in plastica viene realizzata in modo specifico mediante stampaggio; la vassoiatrice, oppure l?incartonatrice, oppure l?incassettatrice, viene alimentata con vassoi/scatole gi? tagliati e casse ovviamente gi? stampate, ma questo comporta mancanza di flessibilit? nel caso di variazioni dei formati del contenitore, per esempio: diametro, altezza, forma.
Secondo un?altra soluzione, il raggruppamento dei contenitori avviene mediante un cosiddetto cluster in cartone.
Questa soluzione prevede l?utilizzo di un foglio di cartone che viene applicato attorno ai contenitori formando un cluster; il cluster ? applicato ai contenitori mediante una macchina detta clusteratrice; i contenitori all?interno del cluster possono essere da un minimo di due a diverse decine.
Gli svantaggi di questa soluzione sono i seguenti:
la clusteratrice ha normalmente un costo elevato ed un ingombro rilevante all?interno della linea di riempimento e confezionamento;
per rendere disponibile al consumatore una gamma ampia di cluster in termini di tipologia di contenitori e numero di contenitori inseriti, la clusteratrice deve essere in grado di adattarsi a molteplici formati, con le conseguenti complicazioni per effettuare i cambi formato, sia manuali sia automatici;
la necessit? di dover trattare diversi formati in termini di tipo e numero di contenitori nel cluster comporta analoghe complicazioni anche in tutte le macchine a valle della clusteratrice, in particolare nei trasporti cluster e nel palettizzatore;
il cartone del cluster comporta un costo aggiuntivo oltre a quello del contenitore, tanto pi? rilevante quanto minore ? il numero di contenitori per cluster;
il cartone del cluster viene realizzato in modo specifico per ogni formato, normalmente mediante fustellatrici, la clusteratrice viene quindi alimentata con fustelle gi? tagliate, ma questo comporta mancanza di flessibilit? nel caso di variazioni dei formati del contenitore, per esempio per quanto riguarda diametro, altezza, forma;
in alcuni casi, in particolare con cluster di piccole o medie dimensioni e con contenitori alti rispetto alla base del cluster (come nel caso delle bottiglie), pu? essere comunque necessario utilizzare delle falde intermedie tra gli strati dell?unit? di carico per garantire la necessaria stabilit? nel trasporto.
SCOPI DELL?INVENZIONE.
Il compito tecnico della presente invenzione ? migliorare lo stato della tecnica nel settore del confezionamento di contenitori, quali bottiglie e simili.
Nell?ambito di tale compito tecnico, costituisce uno scopo della presente invenzione mettere a punto una confezione che consenta di ridurre l?impiego di materiali di confezionamento.
Un altro scopo della presente invenzione ? rendere disponibile una confezione realizzabile con materiali di confezionamento agevolmente riciclabili e/o smaltibili. Un ulteriore scopo della presente invenzione ? mettere a punto una confezione che permetta di limitare o eliminare l?utilizzo di determinati macchinari di confezionamento costosi ed ingombranti (in particolare, ma non esclusivamente, le termofardellatrici). Ancora uno scopo della presente invenzione ? escogitare una confezione che, oltre ad essere un efficace strumento di trasporto, consenta di ottenere la stabilizzazione degli strati di contenitori nell?ambito delle unit? di carico pallettizzate.
Un altro scopo della presente invenzione ? rendere disponibile una confezione che fornisca la massima flessibilit? per il consumatore nel prelevare la quantit? di contenitori desiderati, pur senza, per questo, introdurre complicazioni alle macchine di produzione.
Conformemente ad un aspetto della presente invenzione ? prevista una confezione di una pluralit? di contenitori, secondo la rivendicazione 1.
In particolare, i contenitori sono del tipo comprendente una base e, alla sommit?, una sezione ristretta provvista di un bordo anulare.
Solitamente, tale bordo anulare ? previsto in corrispondenza dell?apertura del contenitore, ma non necessariamente.
Secondo l?invenzione, la confezione comprende un primo elemento di vincolo superiore, comprendente un elemento laminare atto a collegare ed unire una pluralit? di contenitori raggruppati secondo una prefissata configurazione.
Tale elemento laminare ? provvisto di una pluralit? di aperture per l?inserimento delle sezioni ristrette di rispettivi contenitori; ciascuna di tali aperture ? definita da porzioni periferiche atte ad impegnarsi ad incastro al di sotto del bordo anulare del rispettivo contenitore da confezionare, dopo che la rispettiva sezione ristretta ? stata infilata in detta apertura.
Inoltre, la confezione comprende un secondo elemento di vincolo, configurato per collegare fra loro le basi, o le superfici laterali, dei contenitori, e per impedire l?allontanamento reciproco delle stesse.
Questa soluzione, come si vedr?, permette di unire e trasportare un gruppo di contenitori, impiegando un quantitativo minimo di un materiale (quale ad esempio il cartone) agevolmente riciclabile e/o smaltibile.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione la distanza reciproca tra i centri delle aperture dell?elemento laminare ? inferiore alla distanza reciproca tra i centri delle sezioni ristrette dei contenitori raggruppati nella suddetta configurazione prefissata, cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette nelle rispettive aperture.
In questo modo, e grazie anche all?effetto del secondo elemento di vincolo che impedisce l?allontanamento reciproco dei contenitori, viene realizzata una sorta di leva in cui il fulcro ? il punto di contatto reciproco dei contenitori, e la forza applicata a ciascun contenitore in corrispondenza del punto di contatto con il primo elemento di vincolo viene sostanzialmente bilanciata da una forza resistente applicata dal secondo elemento di vincolo.
Questo effetto consente, in definitiva, di mantenere premuti i contenitori gli uni contro gli altri, cos? da impedire movimenti/spostamenti relativi e da aumentare la stabilit? della confezione, in modo particolare durante il trasporto.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, il suddetto elemento laminare del primo elemento di vincolo pu? essere una porzione separabile di una pi? ampia falda accoppiabile ad uno strato di contenitori, ad esempio uno strato di un?unit? di carico da pallettizzare.
In questo modo tale falda, oltre a poter originare numerose confezioni singolarmente separabili e prelevabili dall?utenza, ha anche l?importante funzione di costituire un elemento di stabilizzazione e compattazione dello strato di contenitori quando questo viene impilato su altri strati per formare un?unit? di carico.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, ? previsto un impianto di confezionamento di contenitori comprendente un dispositivo di formazione di strati di contenitori, nonch? una linea di predisposizione di falde, in cui ciascuna delle falde comprende una pluralit? di aperture per l?inserimento delle sezioni ristrette di rispettivi contenitori, ed in cui ciascuna delle aperture ? definita da porzioni periferiche.
L?impianto comprende inoltre un manipolatore configurato per prelevare le singole falde dalla suddetta linea di predisposizione, e per applicarle sui rispettivi strati realizzati dal dispositivo di formazione, in modo che le porzioni periferiche delle aperture si impegnino ad incastro al di sotto dei bordi anulari dei rispettivi contenitori, dopo che le rispettive sezioni ristrette sono state infilate nelle suddette aperture.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, ? inoltre previsto un metodo di confezionamento di contenitori, comprendente le fasi di fornire una pluralit? di contenitori, del tipo comprendente una sezione ristretta provvista di un bordo anulare in rilievo; realizzare uno strato comprendente detta pluralit? di contenitori, compattati secondo una qualsiasi configurazione; fornire una falda provvista di una pluralit? di aperture per l?inserimento delle sezioni ristrette di rispettivi contenitori, in cui ciascuna di tali aperture ? definita da porzioni periferiche atte ad impegnarsi ad incastro al di sotto del bordo anulare del rispettivo contenitore; prelevare la falda, e posizionarla al di sopra dello strato; premere la falda sullo strato di contenitori, in modo che le sezioni ristrette dei contenitori penetrino nelle aperture della falda, ed in modo che le porzioni periferiche si impegnino, conseguentemente, ad incastro al di sotto dei bordi anulari dei contenitori.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme realizzative preferite e vantaggiose della presente invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI.
Le caratteristiche dell?invenzione saranno meglio comprese da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e dalle annesse tavole di disegni, dati quale esempio non limitativo, nei quali:
la figura 1 ? una vista assonometrica di una confezione di sei contenitori, in particolare bottiglie, secondo la presente invenzione;
la figura 2 ? una vista assonometrica di un?unit? di carico, comprendente un certo numero di strati di contenitori, secondo la presente invenzione;
la figura 3 ? una vista in pianta di una falda, secondo una forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari, per la realizzazione di rispettive confezioni di contenitori comprendenti ciascuna due file da tre unit?;
la figura 4 ? una vista in pianta di un singolo elemento laminare ricavabile dalla falda di figura 3;
la figura 5 ? una vista in pianta di una falda, secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari, per la realizzazione di rispettive confezioni di contenitori comprendenti ciascuna due file da due unit?;
la figura 6 ? una vista in pianta di un singolo elemento laminare ricavabile dalla falda di figura 5;
la figura 7 ? una vista in pianta di una falda, secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari, per la realizzazione di rispettive confezioni di contenitori comprendenti ciascuna due unit?; la figura 8 ? una vista in pianta di un singolo elemento laminare ricavabile dalla falda di figura 7;
la figura 9 ? una vista in pianta di una falda, secondo ancora un?altra forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari, per la realizzazione di rispettive confezioni idonee al trasporto di rispettivi gruppi misti di contenitori, comprendenti diversi numeri di unit?;
la figura 10 ? una vista laterale di dettaglio di un contenitore, in particolare una bottiglia, a cui ? associata la confezione secondo l?invenzione;
la figura 11 ? una vista in pianta di una falda, secondo un?ulteriore forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari, ciascuno per la realizzazione di rispettive confezioni di contenitori comprendenti ciascuna due file da tre unit?;
la figura 12 ? una vista in pianta di un singolo elemento laminare ricavabile dalla falda di figura 11;
la figura 13 ? una vista schematica di dettaglio di uno dei tagli di ciascuna falda, in particolare un taglio singolo, per l?inserimento del collo di un contenitore, in una forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 14 ? una vista schematica di dettaglio di uno dei tagli di ciascuna falda, in particolare un doppio taglio perpendicolare, per l?inserimento del collo di un contenitore, in un?altra forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 15 ? una vista schematica di dettaglio di uno dei tagli di ciascuna falda, in particolare un taglio a tre linee disposte a 120?, per l?inserimento del collo di un contenitore, in ancora una forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 16 ? una vista schematica di dettaglio di uno dei tagli di ciascuna falda, in particolare un doppio taglio perpendicolare con ulteriore linea a 45?, per l?inserimento del collo di un contenitore, in una ulteriore forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 17 ? una vista schematica di dettaglio di uno dei tagli di ciascuna falda, in particolare un taglio a quattro linee disposte a 45?, per l?inserimento del collo di un contenitore, in ancora un?altra forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 18 ? una vista schematica di dettaglio di uno dei tagli della falda della figura 11;
la figura 19 ? una vista assonometrica in esploso di una confezione di sei contenitori, secondo una forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 20 ? una vista assonometrica in esploso di una confezione di sei contenitori, secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 21 ? una vista assonometrica in esploso di una confezione di sei contenitori, secondo ancora un?altra forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 22 ? una vista laterale di dettaglio di una confezione di contenitori, nella quale il precarico indotto dal primo elemento di vincolo superiore determina un allontanamento reciproco delle basi dei contenitori stessi;
la figura 23 ? una vista laterale di dettaglio di una confezione di contenitori, nella quale il secondo elemento di vincolo impedisce l?allontanamento reciproco delle basi dei contenitori;
la figura 24 ? una vista assonometrica di dettaglio di un?unit? di carico comprendente una pluralit? di confezioni secondo la forma di attuazione di figura 21;
la figura 25 ? una vista assonometrica di dettaglio di due confezioni appartenenti ad un?unit? di carico secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 26 ? una vista laterale di dettaglio, parzialmente sezionata, delle due confezioni dell?unit? di carico secondo la forma di attuazione di figura 25;
la figura 27 ? una vista assonometrica di una confezione di sei contenitori secondo una ulteriore forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 28 ? una vista assonometrica di una confezione di sei contenitori secondo ancora una forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 29 ? una vista frontale della confezione di figura 28, nonch? una vista frontale di un contenitore singolo;
la figura 30 ? una vista frontale di una confezione di sei contenitori, nonch? una vista frontale di un contenitore singolo, secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione; la figura 31 ? una vista in pianta di un impianto di confezionamento per la realizzazione di confezioni di contenitori secondo la presente invenzione;
la figura 32 ? una vista laterale di un dettaglio dell?impianto di figura 31;
la figura 33 ? un dettaglio della figura 32;
la figura 34 ? un dettaglio della figura 31;
la figura 35 ? una vista di dettaglio di una parte dell?impianto di confezionamento, secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione;
la figura 36 ? una vista laterale della testa di manipolazione delle falde prevista nell?impianto;
la figura 37 ? una vista in pianta della stessa testa di manipolazione;
la figura 38 ? una vista assonometrica dall?alto della testa di manipolazione;
la figura 39 ? una ulteriore vista assonometrica dal basso della testa di manipolazione; la figura 40 ? un dettaglio della figura 36;
la figura 41 ? una vista in pianta di un?altra forma di attuazione dell?impianto di confezionamento di contenitori secondo l?invenzione;
la figura 42 ? una vista in pianta di una ulteriore forma di attuazione dell?impianto di confezionamento di contenitori secondo l?invenzione;
la figura 43 ? una vista laterale dell?impianto di figura 42;
la figura 44 ? una vista in pianta di un?altra forma di attuazione dell?impianto di confezionamento di contenitori secondo l?invenzione.;
la figura 45 ? una vista laterale di un?altra forma di attuazione dell?impianto di confezionamento di contenitori secondo l?invenzione, in una fase del confezionamento; la figura 46 ? una sezione di dettaglio eseguita secondo il piano XLVI-XLVI della figura 45;
la figura 47 ? una vista laterale di dettaglio dell?impianto di figura 45, in una successiva fase del confezionamento;
la figura 48 ? una vista laterale di dettaglio dell?impianto di figura 45, in ancora una successiva fase del confezionamento;
la figura 49 ? una vista assonometrica di dettaglio, con alcune parti rimosse per maggiore chiarezza, di una porzione dell?impianto di figura 45;
la figura 50 ? una ulteriore vista assonometrica di dettaglio, con alcune parti rimosse per maggiore chiarezza, di una porzione dell?impianto di figura 45;
la figura 51 ? una vista in pianta di un?altra forma di attuazione dell?impianto di confezionamento di contenitori secondo l?invenzione, in una fase del confezionamento; la figura 52 ? una vista laterale dell?impianto di figura 51;
la figura 53 ? una vista in pianta dell?impianto di figura 51, in una successiva fase del funzionamento;
la figura 54 ? una vista laterale dell?impianto, nella fase di confezionamento di figura 53;
la figura 55 ? una vista in pianta dell?impianto di figura 51, in ancora una successiva fase del confezionamento;
la figura 56 ? una vista laterale dell?impianto, nella fase di confezionamento della figura 55;
la figura 57 ? una vista in pianta dell?impianto di figura 51, in una fase conclusiva del confezionamento;
la figura 58 ? una vista laterale dell?impianto, nella fase di confezionamento di figura 57;
la figura 59 ? una vista in pianta di un?altra forma di attuazione dell?impianto di confezionamento di contenitori secondo l?invenzione, in una fase del confezionamento; la figura 60 ? una sezione dell?impianto di figura 59, effettuata secondo il piano LX-LX; la figura 61 ? una vista in pianta di dettaglio dell?impianto di figura 59, in una successiva fase del funzionamento;
la figura 62 ? una sezione dell?impianto di figura 61, effettuata secondo il piano LXII-LXII;
la figura 63 ? una vista in pianta di dettaglio dell?impianto di figura 59, in una successiva fase del confezionamento;
la figura 64 ? un?altra vista in pianta di dettaglio dell?impianto di figura 59, in ancora una successiva fase del confezionamento;
la figura 65 ? una ulteriore vista in pianta di dettaglio dell?impianto di figura 59, in una ulteriore successiva fase del confezionamento;
la figura 66 ? ancora una vista in pianta di dettaglio dell?impianto di figura 59, in una fase conclusiva del confezionamento.
FORME DI ATTUAZIONE DELL?INVENZIONE.
Con riferimento alla figura 1, ? indicata complessivamente con il numero di riferimento 1 una confezione, secondo la presente invenzione, di un certo numero di contenitori A, raggruppati secondo una configurazione prefissata.
Nella figura 2 ? invece rappresentata un?unit? di carico 10 ? che pure costituisce oggetto della presente invenzione - comprendente una pluralit? di confezioni 1 di contenitori A secondo la presente invenzione.
Pi? in dettaglio, l?unit? di carico 10 comprende, alla base, un supporto 11, costituito ad esempio da un pallet, o simili (ad esempio realizzato in legno).
Inoltre, l?unit? di carico 10 comprende una serie di strati 12 di confezioni 1 dei suddetti contenitori A.
Nelle allegate figure, i contenitori A sono costituiti da bottiglie, ad esempio bottiglie di plastica: infatti, il settore dell?imballaggio delle bottiglie di plastica costituisce un?applicazione, della presente invenzione, di particolare interesse pratico.
Tuttavia, tale applicazione ? soltanto esemplificativa e non ? affatto esclusiva, ed i contenitori A potrebbero essere di qualsiasi altra tipologia, senza limitazioni agli scopi della presente invenzione.
Nella presente descrizione, quindi, la definizione di contenitori A ? del tutto generica, e non ? in alcun modo limitativa.
Si precisa, tuttavia, che gli effetti tecnici della presente invenzione si esplicano, in particolare, nell?ambito del confezionamento di contenitori A del tipo comprendente una base D ed una sezione ristretta B (o collo) (ad esempio opposta alla base D) provvista di un bordo anulare C in rilievo, o un collare, o altro simile elemento.
La disposizione dei contenitori A (e quindi anche delle confezioni 1 di contenitori A) nell?ambito di un medesimo strato 12 pu? essere qualsiasi.
Ad esempio, la distribuzione dei contenitori A nell?ambito di un medesimo strato 12 pu? essere per linee parallele (figura 34), oppure a quinconce (figura 35), oppure ancora secondo qualsiasi altra configurazione idonea in relazione alla forma e dimensioni dei contenitori A medesimi.
Come illustrato nelle figure 1 e 2, i contenitori A, all?interno di un medesimo strato 12 (ed all?interno di una medesima confezione 1), sono solitamente tutti uguali; tuttavia, in alcune situazioni applicative, essi potrebbero anche essere differenti tra loro, ad esempio di forma e/o dimensioni diverse.
Alla base di ogni strato 12 pu? essere inserito un elemento di supporto 13 (ad esempio una falda in cartone, o simili), senza lavorazioni, con lo scopo di aumentare la base di appoggio dei fondi dei contenitori A, ed incrementare di conseguenza la stabilit? dell?intera unit? di carico 10 durante il trasporto; tale elemento di supporto 13 pu? essere intero (cio?, che estende per l?intera superficie dell?unit? di carico 10), oppure parziale.
Secondo un aspetto della presente invenzione, la confezione 1 comprende un primo elemento di vincolo 14 superiore.
A sua volta, il primo elemento di vincolo comprende un elemento laminare 14a.
L?elemento laminare 14a ? atto a collegare ed unire una pluralit? di contenitori A, come meglio chiarito nel prosieguo.
L?elemento laminare 14a pu? essere realizzato in cartone, sia compresso che ondulato, od eventualmente anche in altri materiali idonei a questo specifico impiego, e che possiedano quindi le necessarie caratteristiche meccaniche per resistere adeguatamente alle sollecitazioni dovute al trasporto o a quelle ambientali, come umidit? e temperatura, cui l?unit? di carico 10 pu? essere sottoposta dalla produzione alla destinazione finale. L?elemento laminare 14a comprende una pluralit? di aperture 15, per l?inserimento delle sezioni ristrette B di rispettivi contenitori A.
In particolare, ciascuna delle aperture 15 dell?elemento laminare 14a comprende delle rispettive porzioni periferiche 16 (si vedano in particolare le figure 13-18) che sono atte ad impegnarsi al di sotto del bordo anulare C di ciascun contenitore A che deve essere confezionato, una volta che la rispettiva sezione ristretta B ? stata infilata in tale apertura 15.
In questo modo, si ottiene un accoppiamento, tra l?elemento laminare 14a ed i contenitori A della confezione 1, del tipo ad incastro, o per interferenza, che possiede sufficienti caratteristiche di resistenza per consentire il trasporto dei contenitori A stessi, come meglio chiarito in seguito.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, la confezione 1 comprende un secondo elemento di vincolo 14b, configurato per collegare fra loro le basi D dei contenitori A, e per impedire l?allontanamento reciproco delle stesse.
Secondo un ulteriore aspetto dell?invenzione (si vedano in particolare le figure 19-21), la distanza reciproca F1 tra i centri delle aperture 15 dell?elemento laminare 14a ? inferiore alla distanza reciproca F2 tra i centri delle sezioni ristrette B dei contenitori A raggruppati nella suddetta configurazione prefissata (intendendo tali distanze F1, F2 quelle misurate lungo entrambe le direzioni dei lati dell?elemento laminare 14a), cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette B nelle rispettive aperture 15.
In questo modo (come illustrato schematicamente nelle figure 22, 23), e grazie anche all?effetto del secondo elemento di vincolo 14b che impedisce l?allontanamento reciproco dei contenitori A in corrispondenza delle rispettive basi D, viene realizzata una sorta di leva in cui il fulcro ? il punto di contatto reciproco H dei contenitori A, e la forza Q1, applicata a ciascun contenitore A in corrispondenza del punto di contatto con il primo elemento di vincolo 14, viene sostanzialmente bilanciata da una forza resistente Q2 applicata dal secondo elemento di vincolo 14b in corrispondenza delle basi D dei contenitori A.
Questo effetto consente, in definitiva, di deformare i contenitori A e di mantenerli premuti gli uni contro gli altri, cos? da impedire movimenti/spostamenti relativi e da aumentare la stabilit? della confezione.
Nelle applicazioni pi? tipiche, le distanze reciproche F1, F2 possono differire tra loro di alcuni millimetri.
A solo titolo di esempio, in una applicazione in cui i contenitori A sono costituiti da bottiglie, la distanza reciproca F1 tra i centri delle aperture 15 pu? essere di 80 mm, mentre la distanza reciproca F2 tra i centri delle sezioni ristrette B pu? essere di 83 mm. Le aperture 15 sono definite da rispettivi tagli 17, realizzati nell?elemento laminare 14a. I tagli 17 sono realizzati nell?elemento laminare 14a in relazione alla configurazione che si vuole conferire alla confezione 1 di contenitori A (ad esempio con contenitori A allineati in file, oppure disposti a quinconce, ecc.).
I tagli 17 sull?elemento laminare 14a possono essere gi? presenti, in quanto realizzati preventivamente, oppure essi possono essere realizzati contestualmente alle operazioni di prelievo o deposito dell?elemento laminare stesso 14a tramite appositi dispositivi, come verr? meglio descritto nel prosieguo.
La forma dei tagli 17 ? tale da consentire, al tempo stesso, un inserimento agevole delle sezioni ristrette B dei contenitori A, nelle rispettive aperture 15 dell?elemento laminare 14a, senza danneggiare il contenitore A e l?elemento laminare 14a, un sostentamento affidabile dei contenitori A durante la movimentazione finale da parte del consumatore, nonch? una rimozione agevole dei contenitori A stessi per l?utilizzo finale, senza l?ausilio di strumenti appositi.
In alcune forme di attuazione dell?invenzione di particolare interesse pratico, i tagli 17 comprendono almeno una linea retta, oppure una pluralit? di linee incrociate sostanzialmente a raggiera, che definiscono fra di esse le suddette porzioni periferiche 16.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, ciascun elemento laminare 14a pu? essere ricavato a partire da una falda 18.
La falda 18 pu? essere realizzata in cartone, compresso oppure ondulato, oppure in qualsiasi altro materiale idoneo a questa applicazione.
La falda 18 ha la funzione di assemblare e stabilizzare una pluralit? di contenitori A, in particolare essa ha la funzione di assemblare e stabilizzare un rispettivo strato 12 di contenitori A dell?unit? di carico 10; come mostrato nella figura 2, la falda 18 ha dimensioni tali che la sua superficie corrisponde sostanzialmente alla superficie di ciascuno degli strati 12 dell?unit? di carico 10 (e quindi anche a quella dell?elemento di supporto 13, se presente).
Pi? in particolare, e come mostrato nelle figure 3,5,7,9,11 la falda 18 comprende una pluralit? di linee pretagliate 19, che si incrociano in modo da definire, tra di esse, una pluralit? di elementi laminari 14a.
Conseguentemente, la distribuzione delle linee pretagliate 19 determina le dimensioni dei singoli elementi laminari 14a.
Le linee pretagliate 19 si incrociano in modo da definire, tra di loro, degli angoli retti; non si esclude, tuttavia, che in determinate forme di attuazione dell?invenzione le linee pretagliate 19 possano essere disposte in modo da formare, tra loro, angoli di diversa entit?.
Le linee pretagliate 19 possono essere distribuite in modo che gli elementi laminari 14a, cos? definiti, abbiano tutti le medesime dimensioni (figure 3,5,7,11), cos? da ottenere delle confezioni 1 comprendenti il medesimo numero di contenitori A, disposte secondo la medesima configurazione.
In alternativa (come mostrato, in particolare, nella figura 9), le linee pretagliate 19 possono essere distribuite in modo che gli elementi laminari 14a abbiano dimensioni tra loro diverse, cos? da ottenere confezioni 1 comprendenti numeri diversi di contenitori A, e/o disposti secondo diverse configurazioni.
Le linee pretagliate 19 possono essere gi? presenti nella falda 18, in quanto preventivamente realizzate, oppure esse possono essere realizzate contestualmente alle operazioni di prelievo o deposito della falda 18 stessa da appositi dispositivi, come meglio chiarito in seguito.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, le linee pretagliate 19 hanno la funzione di consentire al consumatore finale di prelevare una determinata confezione 1 di contenitori A.
Pi? in dettaglio, grazie alla presenza delle linee pretagliate 19, il consumatore finale pu? separare una determinata confezione 1 dalle altre presenti nel medesimo strato 12.
Il peso delle altre confezioni 1 presenti nel medesimo strato 12 agevola il prelievo di una determinata confezione 1, strappando il corrispondente elemento laminare 14a dal resto della falda 18.
L?elemento laminare 14a della confezione 1 pu? essere dotato di mezzi di sollevamento 20, che consentono al consumatore finale di afferrare pi? agevolmente la confezione 1, per trasportarla.
I mezzi di sollevamento 20 possono comprendere almeno un intaglio 21, realizzato nell?elemento laminare 14a, che definisce un rispettivo lembo 22 piegabile.
Piegando il lembo 22 si ottiene, quindi, nell?elemento laminare 14a, un?apertura, o asola, nella quale il consumatore pu? inserire le dita (come mostrato nella figura 1) per afferrare la confezione 1.
L?intaglio 21 pu? essere arrotondato (ad esempio conformato a ?C?), oppure pu? essere di qualsiasi altra forma idonea (ad esempio triangolare).
L?intaglio 21 pu? essere gi? presente nell?elemento laminare 14a in quanto realizzato preventivamente, oppure esso pu? essere realizzato contestualmente alle operazioni di prelievo o deposito della falda 18 da appositi dispositivi, come chiarito in seguito.
In una forma di attuazione dell?invenzione, sono previsti due intagli 21 identici, per rendere pi? agevole il sollevamento della confezione 1.
? anche possibile utilizzare l?apertura, o le aperture, definite dal lembo 22, o dai lembi 22, per il passaggio di eventuali maniglie di presa gi? previste nei contenitori A, singolarmente o in gruppo.
In alcune forme di attuazione dell?invenzione, la falda 18, anzich? essere utilizzata intera, cio? con dimensioni corrispondenti alle dimensioni degli strati 12 dell?unit? di carico 10, pu? avere dimensioni pi? contenute, cio? parzializzate rispetto alle dimensioni degli strati 12.
Ad esempio, la falda 18 pu? avere dimensioni corrispondenti a mezzo pallet 11, oppure corrispondenti ad un quarto di pallet 11, o qualsiasi altra dimensione scelta in base a determinate esigenze applicative; in questo modo si pu? eventualmente coprire l?intera superficie di uno strato 12 con gruppi, gi? distinti e separati, di confezioni 1.
Le figure 13-18 sono delle viste schematiche di dettaglio di rispettive diverse configurazioni di tagli 17 realizzabili nella falda 18 (e quindi nell?elemento laminare 14a) per ottenere le aperture 15, in varie possibili forme di attuazione dell?invenzione. In particolare, la figura 13 mostra una forma di attuazione dell?invenzione in cui ciascuna apertura 15 dell?elemento laminare 14a (e/o della falda 18) ? definita da un taglio 17 singolo, che origina due porzioni periferiche 16 speculari contrapposte.
La figura 14 mostra un?altra forma di attuazione dell?invenzione nella quale ciascuna apertura 15 dell?elemento laminare 14a (e/o della falda 18) ? definita da un doppio taglio 17 perpendicolare, che origina quindi quattro porzioni periferiche 16, a due a due speculari.
La figura 15 mostra ancora un?altra forma di attuazione dell?invenzione, nella quale ciascuna apertura 15 dell?elemento laminare 14a (e/o della falda 18) ? definita da un taglio 17 conformato a ?Y? a tre linee, disposte a 120? l?una rispetto all?altra, che origina tre porzioni periferiche 16.
La figura 16 mostra un?ulteriore forma di attuazione dell?invenzione, nella quale ciascuna apertura 15 dell?elemento laminare 14a (e/o della falda 18) ? definita da un doppio taglio 17 perpendicolare con ulteriore linea 17a a 45?, che originano quindi sei porzioni periferiche 16.
La figura 17 mostra un?altra forma di attuazione dell?invenzione, nella quale ciascuna apertura 15 dell?elemento laminare 14a (e/o della falda 18) ? definita da un taglio 17 a quattro linee disposte a 45?, o a raggiera, che originano quindi otto porzioni periferiche 16.
Come accennato in precedenza, nell?ambito di una stessa falda 18, le linee pretagliate 19 possono essere distribuite in modo da ottenere elementi laminari 14a comprendenti diversi numeri di aperture 15 per i contenitori A, oppure diverse configurazioni o distribuzioni delle aperture 15.
Ad esempio, nella figura 3 ? illustrata una falda 18, secondo una forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari 14a, ciascuno per il trasporto di una rispettiva confezione 1 di contenitori A comprendente due file da tre unit?, come mostrato nel dettaglio di figura 4.
Nella figura 5 ? illustrata una falda 18, secondo un?altra forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari 14a, ciascuno per il trasporto di una rispettiva confezione 1 di contenitori A comprendente due file da due unit?, come mostrato nel dettaglio di figura 6.
Nella figura 7 ? illustrata una falda 18, secondo un?ulteriore forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari 14a, ciascuno per il trasporto di una rispettiva confezione 1 di contenitori A comprendente due unit?, come illustrato nel dettaglio di figura 8.
Nella figura 9 ? illustrata una falda 18, secondo ancora un?altra forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari 14a, idonei per il trasporto di rispettive confezioni 1 miste di contenitori A, comprendenti diversi numeri di unit?.
Nella figura 11 ? illustrata una falda 18 secondo un?ulteriore forma di attuazione dell?invenzione, dalla quale sono ricavabili un certo numero di elementi laminari 14a, ciascuno per il trasporto di una rispettiva confezione 1 di contenitori A comprendente due file da tre unit?, come mostrato nel dettaglio di figura 12.
In particolare, in questa forma di attuazione (si vedano le figure 12 e 18), ciascuna apertura 15 dell?elemento laminare 14a (e/o della falda 18) ? definita da un taglio comprendente due archi di circonferenza 17b, speculari ma separati nelle rispettive estremit?, uniti centralmente da un tratto diametrale 17c.
Grazie a questa particolare conformazione del taglio 17b,17c, si ottengono due porzioni periferiche 16 speculari, conformate sostanzialmente a ?D?, unite alle restanti parti dell?elemento laminare 14a da piccoli segmenti di materiale (segmenti che sono definiti, appunto, tra le contrapposte estremit? degli archi di circonferenza 17b).
Tali segmenti possono essere di dimensioni molto contenute, per agevolare la deformazione delle porzioni periferiche 16, dal momento che, dopo l?incastro del collo B del contenitore A, essi vengono sollecitati sostanzialmente soltanto a compressione. Si precisa comunque che le forme di attuazione delle figure 3-9 ed 11 sono esclusivamente esemplificative e non limitative, in quanto ? evidente che il numero e la disposizione delle aperture 15 per i contenitori A, nell?ambito di ciascuna falda 18 - e quindi anche nell?ambito di ciascun elemento laminare 14a - potrebbe essere qualsiasi, in relazione alle specifiche esigenze di utilizzo.
Il secondo elemento di vincolo 14b pu? comprendere un foglio 2, fissato alle basi D dei contenitori A, raggruppati secondo la suddetta configurazione prefissata, mediante mezzi di collegamento 3 risolvibili.
Ad esempio, il foglio 2 pu? essere realizzato in cartone, sia compresso che corrugato. Possono comunque essere utilizzati altri materiali in luogo del cartone, a condizione che essi possano prestarsi alle operazioni previste, e in particolare che possiedano la resistenza necessaria per non rompersi a seguito delle sollecitazioni causate dal trasporto o dalle condizioni ambientali (umidit?, temperatura, ecc.) a cui la confezione 1 pu? essere sottoposta dalla produzione alla destinazione finale.
Il foglio 2, preferibilmente, ha la medesima forma e le medesime dimensioni dell?elemento laminare 14a della stessa confezione 1.
Anche il foglio 2 di ciascuna confezione 1, come l?elemento laminare 14a, pu? essere ricavato a partire da una falda interessata da linee pretagliate, in modo da poter essere separato da quest?ultima al momento del prelievo della confezione 1.
In una forma di attuazione dell?invenzione, mostrata nella figura 19, i suddetti mezzi di collegamento 3 risolvibili possono comprendere almeno una porzione o strato di collante 4, applicato sul foglio 2 in corrispondenza delle basi D dei contenitori A.
Il collante impiegato ? del tipo con caratteristiche tali da consentire il distacco dei contenitori A dal foglio 2 da parte del consumatore finale al momento dell?utilizzo. La porzione o strato di collante 4 pu? avere conformazione circolare, o sostanzialmente circolare.
La forma di attuazione della figura 20 differisce da quella della figura 19 per il fatto che i mezzi di collegamento 3 risolvibili comprendono, per ciascuno dei contenitori A della confezione 1, una pluralit? di porzioni o strati di collante 4.
Pi? in dettaglio, per ciascuno dei contenitori A, i mezzi di collegamento 3 comprendono una pluralit? di porzioni o strati di collante 4 di conformazione circolare, o sostanzialmente circolare, concentriche.
Questa forma di attuazione consente di ottenere un pi? solido vincolo tra il foglio 2 e le basi D dei contenitori A, ad esempio nel caso di contenitori A particolarmente voluminosi o pesanti.
La conformazione/configurazione delle porzioni o strati di collante 4 pu? comunque essere qualsiasi, in relazione, ad esempio, alla conformazione dei contenitori A e/o alla qualit? di fissaggio che si intende ottenere.
Un?altra forma di attuazione dell?invenzione, mostrata nella figura 27, differisce dalle precedenti per il fatto che il secondo elemento di vincolo 14b comprende almeno un nastro flessibile 5, o una reggia, o una fascetta, avvolto/a attorno ai contenitori A, raggruppati secondo la suddetta configurazione prefissata, sostanzialmente in corrispondenza delle rispettive basi D, in modo da cingerle.
Il nastro flessibile 5, o reggia, pu? essere realizzato, preferibilmente, in materiale plastico.
In una ulteriore forma di attuazione alternativa della confezione 1, mostrata in figura 30, il secondo elemento di vincolo 14b pu? comprendere fasce 6, o nastri, di tessuto sintetico, avvolti attorno a ciascuno dei contenitori A, di cui l?uno ? formato da piccoli ganci flessibili che si impigliano a pressione nel filo fittamente aggrovigliato che forma l?altro nastro, ad esempio Velcro?, oppure sistemi di fissaggio a microelementi a fungo, ad esempio Dual Lock?, o altri simili, idonei a mantenere i contenitori A uniti fra di loro.
In ancora una forma di attuazione della confezione 1, secondo l?invenzione, mostrata nelle figure 28, 29, sono previste, lungo le superfici laterali dei contenitori A, delle sporgenze e rientranze 7 che realizzano un reciproco impegno quando pi? contenitori A identici vengono accostati tra loro.
Le sporgenze e le rientranze 7 sono previste in corrispondenza della base D, ed eventualmente anche della porzione mediana, di ciascuno dei contenitori A, e possono comprendere, ad esempio, una parte filettata, cio? una sporgenza a filetto di sezione triangolare o trapezoidale, o simile, che si avvolge elicoidalmente per almeno un certo tratto della superficie laterale dei contenitori A.
Grazie a questo andamento elicoidale, le superfici dei contenitori A destinate ad essere in reciproco contatto si compenetrano, realizzando un reciproco impegno.
In questa forma di attuazione, si prevede che la confezione 1 comprenda un secondo elemento di vincolo 14b, per evitare l?allontanamento reciproco tra i contenitori A, del tipo descritto per una qualsiasi delle altre forme di attuazione della presente invenzione. In un'altra forma di attuazione della presente invenzione (non illustrata), il secondo elemento di vincolo 14b della confezione 1 pu? comprendere porzioni o strati di un collante, applicati lungo le superfici laterali dei contenitori A, che li mantengono uniti; il collante utilizzato ha caratteristiche tali da consentire comunque il distacco dei contenitori A da parte del consumatore finale al momento dell?utilizzo.
Nel pratico impiego, come mostrato nel dettaglio schematico di figura 10, la sezione ristretta B di ciascun contenitore A viene infilata in una rispettiva apertura 15 dell?elemento laminare 14a (o della falda 18), in modo che anche il collare C passi completamente attraverso la suddetta apertura 15.
In questo modo, le porzioni periferiche 16 della stessa apertura 15, deformate e divaricate dal passaggio della sezione ristretta B e del collare C, si impegnano al di sotto del collare C medesimo, grazie all?elasticit? del materiale che tende a riportarle nella posizione iniziale.
In questo modo, l?elemento laminare 14a pu? sostenere ciascun contenitore A della confezione 1, che quindi pu? essere trasportata afferrando l?elemento laminare 14a stesso (ad esempio tramite i mezzi di sollevamento 20, se previsti), previa separazione dell?elemento laminare 14a dalla rispettiva falda 18.
Questa modalit? di accoppiamento tra l?elemento laminare 14a ed i contenitori A consente, nel medesimo tempo, di estrarre facilmente la sezione ristretta B di ciascun contenitore A dalla rispettiva apertura 15, esercitando un?adeguata trazione nel verso opposto a quello dell?inserimento.
L?accoppiamento tra la falda 18 ed i contenitori A di un medesimo strato 12 consente, inoltre, di ottenere un?efficace stabilizzazione dello strato 12 all?interno dell?unit? di carico 10, cos? da limitare notevolmente le possibilit? di movimenti accidentali.
Inoltre, il precarico meccanico che si ottiene nell?inserimento delle sezioni ristrette B dei contenitori A nelle rispettive aperture 15, ? controbilanciato dall?effetto conferito dal secondo elemento di vincolo 14b, cosicch?, in definitiva, i contenitori A appartenenti ad una medesima confezione 1 sono mantenuti stabilmente a contatto reciproco, evitando spostamenti ed incrementando la stabilit?.
Con riferimento alle figure 21, 24, forma oggetto della presente invenzione anche un?unit? di carico 10, comprendente una pluralit? di strati 12 sovrapposti di contenitori A.
Pi? in dettaglio, l?unit? di carico 10 comprende un supporto 11, quale un pallet o simili, sul quale sono posizionati, in modo ordinato l?uno sull?altro, una pluralit? di strati 12 comprendenti, ciascuno, una pluralit? di contenitori A raggruppati secondo una configurazione prefissata.
Come chiarito precedentemente, ciascuno dei contenitori A ? del tipo comprendente una base D e, alla sommit? F, una sezione ristretta B provvista di un bordo anulare C.
L? unit? di carico 10 comprende, per ciascuno degli strati 12 di contenitori A, una rispettiva falda 18 di stabilizzazione, comprendente a sua volta una pluralit? di aperture 15 per l?inserimento delle sezioni ristrette B di rispettivi contenitori A.
Ciascuna delle aperture 15 ? definita da rispettive porzioni periferiche 16 atte ad impegnarsi, ad incastro, al di sotto del bordo anulare C del rispettivo contenitore A, dopo che la rispettiva sezione ristretta B ? stata infilata nell?apertura 15.
Inoltre, la suddetta falda 18 comprende una pluralit? di linee pretagliate 19, che si incrociano in modo da definire, tra di esse, una pluralit? di elementi laminari 14a, provvisti ciascuno di un certo numero di aperture 15 per l?inserimento di rispettivi contenitori A.
Ciascuno degli elementi laminari 14a ? separabile dalla falda 18 lungo le linee pretagliate 19, cos? da consentire l?asportazione di un gruppo di contenitori A, uniti e raggruppati dal suddetto elemento laminare 14a.
Secondo un aspetto dell?invenzione l?unit? di carico 10 comprende, per ciascuno degli strati 12 di contenitori A, un elemento di vincolo inferiore 14b, interposto tra due strati 12 consecutivi.
La superficie, in uso, superiore 14c dell?elemento di vincolo inferiore 14b, destinata al contatto con le superfici inferiori dei contenitori A dello strato 12 sovrastante, ? configurata per impedire l?allontanamento reciproco delle basi D dei contenitori A dello strato 12 sovrastante rispetto allo strato 12 sottostante.
Come precedentemente descritto, anche in questo caso la distanza reciproca F1 tra i centri delle aperture 15 dell?elemento laminare 14a ? inferiore alla distanza reciproca F2 tra i centri delle sezioni ristrette B dei contenitori A, cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette B nelle rispettive aperture 15.
La figura 21 mostra il dettaglio di una singola confezione 1 di contenitori A che costituisce la suddetta unit? di carico 10.
La confezione 1 comprende un elemento di vincolo superiore 14, del tipo precedentemente descritto, ed un elemento di vincolo inferiore 14b, che non rimane permanentemente fissato/collegato alle basi D dei contenitori A, quando la suddetta confezione 1 viene prelevata dal consumatore finale, ma rimane appoggiato allo strato 12 immediatamente sottostante.
L?elemento di vincolo inferiore 14b pu? avere la medesima forma e dimensioni dell?elemento laminare 14a della confezione 1 a cui appartiene, come mostrato nella figura 21.
In alternativa, come mostrato invece nella forma di attuazione di figura 24, l?elemento di vicolo inferiore 14b pu? avere la medesima forma e dimensioni della falda 18 del medesimo strato 12 dell?unit? di carico 10.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, la superficie superiore 14c dell?elemento di vincolo inferiore 14b comprende una distribuzione di porzioni in rilievo 14d, realizzate in gomma, o altro materiale di simili propriet?, configurate per impedire l?allontanamento reciproco dei contenitori A appartenenti allo strato 12 sovrastante. Il secondo elemento di vincolo 14b pu? essere realizzato in forma di elemento laminare, di foglio, o simili; caratteristiche importanti che esso deve possedere sono flessibilit?, leggerezza, e resistenza allo strappo o abrasione.
Con riferimento alle figure 25, 26, forma ulteriore oggetto della presente invenzione un?unit? di carico 10, comprendente una pluralit? di strati 12 sovrapposti di contenitori A, che si differenzia da quella delle figure 21, 24 per le caratteristiche che seguono. In questa versione dell?unit? di carico 10, l?elemento di vincolo inferiore 14b comprende un elemento piano, dotato di tagli in corrispondenza dei centri delle basi D dei contenitori A.
Inoltre, l?elemento di vincolo inferiore 14b comprende, per ciascuno dei contenitori A di ogni strato 12, una sede E, prevista in corrispondenza della base D del contenitore A stesso, configurata per accogliere, al proprio interno, la sommit? F del contenitore A appartenente allo strato 12 immediatamente sottostante, per impedire l?allontanamento reciproco delle basi D dei contenitori A.
La sommit? F di ciascun contenitore A pu? inserirsi nella sede E del contenitore A immediatamente sovrastante attraverso il corrispondente taglio previsto nel suddetto elemento piano.
In una forma di attuazione di particolare interesse pratico, tale elemento piano pu? essere costituito dalla falda 18 dello strato 12 di contenitori A immediatamente sottostante.
Inoltre, in questa forma di attuazione dell?unit? di carico 10, ciascuno dei contenitori A ? preferibilmente costituito da una bottiglia, la cui sommit? F comprende un tappo T inseribile nella suddetta sede E del contenitore A appartenente allo strato 12 di contenitori A immediatamente sovrastante.
Anche in questa versione dell?unit? di carico 10, la distanza reciproca F1 tra i centri delle aperture 15 dell?elemento laminare 14a ? inferiore alla distanza reciproca F2 tra i centri delle sezioni ristrette B dei contenitori A, cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette B nelle rispettive aperture 15.
Forma oggetto della presente invenzione anche un impianto 30 di confezionamento di contenitori A.
I contenitori A sono del tipo descritto in precedenza.
L?impianto 30 secondo l?invenzione consente di ottenere, in particolare, il risultato illustrato schematicamente nella figura 2, e cio? il posizionamento di una falda 18, o comunque di uno o pi? primi elementi di vincolo 14, su uno strato 12 di contenitori A, in modo che le sezioni ristrette B di questi ultimi si impegnino ad incastro nelle aperture 15 della falda 18 stessa, o dell?uno o pi? primi elementi di vincolo 14.
Lo strato 12 di contenitori, come lo si intende nella presente descrizione, pu? essere uno strato completo o parziale, e quindi pu? comprendere una pluralit? di confezioni 1 (raggruppamenti) di contenitori A, oppure anche una singola confezione 1 di contenitori A (ci? che varia, quindi, ? il numero complessivo di contenitori A inclusi in un singolo strato 12).
Inoltre, nel prosieguo della descrizione, ogni volta che si far? riferimento ad una falda 18, si potr? intendere, nello stesso modo, e per semplicit?, uno o pi? primi elementi di vincolo 14, eventualmente combinati fra loro, in relazione al numero di contenitori A e/o confezioni 1 di contenitori A compresi in uno stesso strato 12.
In altre parole, un medesimo strato 12 potr? comprendere, a seconda dei casi e delle esigenze, un numero di contenitori A corrispondente ad una singola confezione 1, oppure ad un certo numero di confezioni 1.
Sempre a seconda delle esigenze, ad un determinato strato 12 potr? essere applicata un?intera falda 18, oppure una pluralit? di primi elementi di vincolo 14, eventualmente separati tra loro e combinati in vario modo, oppure anche un singolo primo elemento di vincolo 14, nel caso di uno strato 12 costituito effettivamente da una singola confezione 1 di contenitori A.
Secondo l?invenzione, e come precedentemente descritto, nello strato 12 o nella singola confezione 1 ottenuti, la distanza reciproca F1 tra i centri delle aperture 15 della falda 18, o dell?almeno un primo elemento di vincolo 14, ? inferiore alla distanza reciproca F2 tra i centri delle sezioni ristrette B dei contenitori A raggruppati nella configurazione prefissata, cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette B nelle aperture 15.
Lo strato 12 di contenitori A, con associata la rispettiva falda 18, pu? poi essere inviato verso successive stazioni di confezionamento; tipicamente (anche se non esclusivamente), tale strato 12 viene inviato verso un dispositivo pallettizzatore, o simili, che realizza un?unit? di carico 10 come quella illustrata, appunto, nella figura 2, la quale comprende una pluralit? di tali strati 12 sovrapposti sostenuti da un pallet 11. Con riferimento alle figure 31, 32, e secondo un aspetto dell?invenzione, l?impianto 30 comprende un dispositivo di formazione 40 di strati 12 di contenitori A.
Il dispositivo di formazione 40 di strati 12 comprende, a sua volta, una linea di trasporto 41 dei contenitori A con cui verranno realizzati gli strati 12.
La linea di trasporto 41 comprende una zona di raccolta 42 dei contenitori A, nella quale i contenitori A stessi giungono sostanzialmente alla rinfusa.
La zona di raccolta 42 termina con un dispositivo agitatore 43 e, a valle di questo, sono previsti una pluralit? di canali 44 paralleli, lungo i quali i contenitori A avanzano in rispettive file ordinate.
I canali 44 sono delimitati da apposite guide 45 parallele.
Il dispositivo agitatore 43 impartisce un certo movimento trasversale ai contenitori A, per impedire che questi possano incastrarsi in corrispondenza degli ingressi dei canali 44.
Alla fine dei canali 44 ? previsto un primo elemento di arresto 46, selettivamente mobile in direzione verticale, e trasversale alla direzione di avanzamento dei contenitori A. Il primo elemento di arresto 46 consente di compattare le file di contenitori A, che andranno a comporre un determinato strato 12, lungo la direzione di avanzamento.
Inoltre, al fine di ottenere la desiderata configurazione dello strato 12 in termini di numero di contenitori A per ciascuna fila, ? previsto, a valle del dispositivo agitatore 43, un tampone 47 che, premendo sulla sommit? dei contenitori A che imboccano i canali 44, ne impedisce l?avanzamento, isolando cos? le file di contenitori A gi? transitate. Per evitare lo strisciamento tra i fondi dei contenitori A ed il mezzo di trasporto (ad esempio un nastro, una catena modulare, o simili), i contenitori A stessi transitano al di sopra di una piastra 48 stazionaria, al di sopra della quale opera il tampone 47.
A valle del primo elemento di arresto 46, con riferimento al verso di avanzamento dei contenitori A, ? prevista una ulteriore stazione di configurazione 49 di ciascuno strato 12, delimitata da un secondo elemento di arresto 50, e nella quale sono ugualmente previste le guide 45 che delimitano i canali 44.
Anche il secondo elemento di arresto 50 ? selettivamente mobile verticalmente, ed ? disposto trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento dei contenitori A.
In questa ulteriore stazione di configurazione 49 ? possibile ottenere, ad esempio, configurazioni particolari dello strato 12 di contenitori A.
Tale stazione di configurazione 49 ? illustrata nel dettaglio di figura 32: in questo caso, nella stazione 49 transita uno strato 12 di contenitori A disposti in normali file perfettamente allineate.
In alternativa, ed in un?altra forma di attuazione dell?invenzione (illustrata nel dettaglio di figura 35), la configurazione dei contenitori A all?interno dello strato 12 pu? essere, ad esempio, a quinconce.
Per ottenere la suddetta configurazione a quinconce, il secondo elemento di arresto 50 della stazione di configurazione 49 pu? comprendere degli spessori 51 o riscontri, previsti in corrispondenza di file alternate, che arrestano i contenitori A di tali file in posizioni sfalsate, rispetto alle restanti file, con riferimento alla direzione di avanzamento, ottenendo cos? la desiderata configurazione a quinconce.
A valle della stazione di configurazione 49 dello strato 12, ? prevista una zona di applicazione 52 della falda 18 sullo strato 12 medesimo.
Tale zona di applicazione 52 comprende un terzo elemento di arresto 53, trasversale alla direzione di avanzamento dei contenitori A.
Inoltre, tale zona di applicazione 52 comprende delle sponde mobili 54 laterali di compattazione, che provvedono ad avvicinare reciprocamente i contenitori A nella configurazione di minimo ingombro, ed anche di massima stabilit?, dello strato 12. Secondo un altro aspetto dell?invenzione, l?impianto 30 comprende una linea di predisposizione 60 delle falde 18 da posizionare sugli strati 12, preparati dal dispositivo di formazione 40.
La linea di predisposizione 60 realizza le falde 18 in relazione alle caratteristiche degli strati 12, ed in relazione alla loro specifica configurazione, che evidentemente pu? variare al variare dei lotti di produzione.
In altre parole, la linea di predisposizione 60, partendo da semilavorati (ad esempio fogli M, oppure anche una bobina N da cui si ricavano tali fogli M, come verr? chiarito in seguito) realizza le aperture 15, le linee pretagliate 19 e gli intagli 21 nei suddetti fogli M, in modo da ottenere le falde 18 con le desiderate caratteristiche, conformemente alla configurazione degli strati 12 su cui devono essere applicate.
Secondo ancora un aspetto dell?invenzione, l?impianto comprende un manipolatore 70. Il manipolatore 70 ? configurato per prelevare le singole falde 18 dalla linea di predisposizione 60, per poi applicarle sui rispettivi strati 12 realizzati dal dispositivo di formazione 40.
La linea di predisposizione 60 delle falde 18 comprende una zona di ingresso 61 dei fogli M, a valle della quale ? prevista una stazione di preparazione 62 di una pila di fogli M; in questa stazione di preparazione 62, possono essere previsti dei mezzi di compattazione laterale 63, che assicurano che i fogli M siano correttamente impilati in una posizione di riferimento, dalla quale devono essere prelevati ad uno ad uno.
La linea di predisposizione 60 comprende, inoltre, un dispositivo di prelievo 64 dei fogli M dalla stazione di preparazione 62.
A valle della stazione di preparazione 62, la linea di predisposizione 60 comprende un trasportatore 65 dei fogli M, ed un dispositivo di taglio 66.
Lungo il trasportatore 65, avanzano uno dopo l?altro i fogli M posizionati dal dispositivo di prelievo 64.
Il dispositivo di prelievo 64 pu? comprendere, ad esempio, un braccio robotico 67, alla cui estremit? operativa ? associata una testa 68 provvista, ad esempio, di mezzi di presa del tipo a ventosa, o simili.
In una forma di attuazione dell?invenzione, il dispositivo di taglio 66 pu? essere del tipo a laser.
Il dispositivo di taglio 66 realizza, in ciascun foglio M, i tagli 17 che definiscono le aperture 15, nonch? le linee pretagliate 19 e gli intagli 21, per ottenere la falda 18.
A valle del dispositivo di taglio 66, ? prevista una zona di uscita 69 delle falde 18, pronte per essere associate ai rispettivi strati 12 di contenitori A.
Anche nella zona di uscita 69 possono essere previste delle sponde mobili laterali 69a, che consentono di sistemare la falda 18 nella corretta posizione per il successivo prelievo da parte del manipolatore 70.
Il manipolatore 70 pu? comprendere un robot 71, o altro dispositivo di differente tipologia. Nel caso in cui il manipolatore 70 comprenda un robot 71, quest?ultimo pu? essere costituito, ad esempio, da un braccio robotico antropomorfo, oppure da un robot cartesiano, o di altro tipo ancora, senza particolari limitazioni.
Il manipolatore 70 comprende inoltre una testa di manipolazione 72 delle falde 18, la quale ? secondo un altro aspetto dell?invenzione ? ? configurata in modo da prelevare le falde 18 dalla linea di predisposizione 60 (in particolare dalla sua zona di uscita 69), ed anche in modo da posizionarle su un rispettivo strato 12 di contenitori A che si trova in attesa nella zona di applicazione 52 (nella figura 32, la medesima testa di manipolazione 72 ? rappresentata sia in una generica posizione in cui ? associata al robot 71, che nella posizione di applicazione della falda 18 sullo strato 12).
Come si vedr?, la soluzione tecnica adottata per la testa di manipolazione 72 permette di effettuare entrambi i compiti suddetti.
La testa di manipolazione 72 ? rappresentata nelle figure 36-40.
La testa di manipolazione 72 comprende una struttura di supporto 73, provvista di una porzione di collegamento 74 all?estremit? operativa del manipolatore 70.
La testa di manipolazione 72 comprende una pluralit? di organi pressori 75, configurati per realizzare l?inserimento delle sezioni ristrette B dei contenitori A dello strato 12 nelle rispettive aperture 15 della falda 18.
La struttura di supporto 73 ? configurata per sostenere i suddetti organi pressori 75 disposti sostanzialmente secondo una matrice, che corrisponde alla posizione delle aperture 15 nella falda 18 (e quindi alla posizione delle sezioni ristrette B dei contenitori A all?interno dello strato 12).
La struttura di supporto 73 ha quindi una configurazione essenzialmente quadrata o rettangolare, provvista di una cornice perimetrale 76 che ha la funzione di sostenere i suddetti organi pressori 75.
Pi? in dettaglio, la testa di manipolazione 72 comprende una pluralit? di prime travi 77, tra loro parallele, e seconde travi 78, tra loro parallele e perpendicolari alle prime travi 77.
Le prime travi 77 e le seconde travi 78 sono supportate, dalla cornice perimetrale 76, su piani diversi.
Osservando la testa di manipolazione 72 dall?alto (figura 37), in ciascun punto di incrocio tra le prime travi 77 e le seconde travi 78 ? previsto un rispettivo organo pressore 75.
Ciascun organo pressore 75 ? montato su un rispettivo supporto 79, che ? accoppiato in modo scorrevole ad una rispettiva prima trave 77 e ad una rispettiva seconda trave 78, nella zona di incrocio tra queste ultime.
In questo modo la posizione di ciascun supporto 79, recante il rispettivo organo pressore 75, pu? essere modificata in relazione alle diverse configurazioni dello strato 12 e della falda 18, cos? da adattare la testa di manipolazione 72 ai diversi formati produttivi. La posizione di ciascun organo pressore 75 pu? essere modificata manualmente, oppure in modo automatizzato, prevedendo idonei sistemi di attuazione.
Tali sistemi di attuazione possono comprendere, ad esempio, degli attuatori lineari, elettrici o pneumatici, di ciascuna delle travi 77,78 rispetto alla cornice perimetrale 76, ed inoltre dispositivi di blocco/sblocco di ciascuna delle travi 77,78 nelle rispettive posizioni operative determinate in relazione alla configurazione del formato produttivo. Secondo un altro aspetto dell?invenzione (si vedano in particolare le figure 39, 40), ciascun organo pressore 75 comprende una boccola 80, associata al rispettivo supporto 79, ed un elemento a tazza 81, inserito nella boccola 80 e scorrevole rispetto a quest?ultimo.
La cavit? dell?elemento a tazza 81, in uso, ? rivolta verso il basso.
L?accoppiamento tra l?elemento a tazza 81 e la boccola 80 ? tale per cui l?elemento a tazza 81 medesimo non pu? sfilarsi dalla boccola 80.
Tra l?elemento a tazza 81 e la boccola 80 ? interposto un organo elastico 82 (ad esempio una molla cilindrica elicoidale), il quale, in particolare, riscontra su un bordo 83 dell?elemento a tazza 81; l?organo elastico 82 esercita un?azione che tende a mantenere l?elemento a tazza 81 medesimo in posizione protesa rispetto alla boccola 80.
La possibilit? di movimento reciproco tra l?elemento a tazza 81 e la boccola 80 consente alla tazza 81 stessa di svolgere la propria funzione anche in presenza di differenze di altezze dei contenitori A nello strato (ad esempio per tolleranze costruttive dei contenitori A), oppure nel caso in cui il piano su cui si trovano i contenitori A e quello su cui si trovano gli organi pressori 75 non siano perfettamente planari e/o paralleli tra loro (ad esempio per tolleranze costruttive e/o di montaggio).
Secondo un ulteriore aspetto dell?invenzione, la testa di manipolazione 72 comprende dei mezzi di presa 84 delle falde 18 dalla zona di uscita 69 della linea di predisposizione 60.
I mezzi di presa 84 possono essere del tipo a vuoto.
Pi? in dettaglio, i mezzi di presa 84 possono comprendere un certo numero di ventose 85, associate alla struttura di supporto 73.
Nella specifica forma di attuazione dell?invenzione illustrata nelle figure, i mezzi di presa 84 comprendono quattro ventose 85, ad esempio disposte secondo i vertici di un quadrato o di un rettangolo.
Le ventose 85 sono collegate ad opportuni mezzi di generazione di vuoto, non rappresentati nelle figure.
Le ventose 85 sono associate alla struttura di supporto 73 in modo retrattile (attivamente oppure passivamente).
Pi? in particolare, le ventose 85 sono mobili, rispetto alla struttura di supporto 73, tra una posizione retratta ed una posizione protesa (illustrata nel dettaglio della figura 40). In altre parole, come meglio chiarito in seguito, in una determinata fase di lavoro della testa di manipolazione 72, le ventose 85, normalmente in posizione protesa e sporgente rispetto agli elementi a tazza 81, rientrano verso la struttura di supporto 73 all?interno dell?ingombro degli elementi a tazza 81, in modo da non interferire con questi ultimi. Quando le ventose 85 si trovano in posizione protesa, esse consentono di prelevare una falda 18 (illustrata in tratto discontinuo nella figura 40) dalla zona di uscita 69.
Dal punto di vista del layout dell?impianto 30, la linea di predisposizione 60 delle falde 18, ed il dispositivo di formazione degli strati 40 possono essere disposti affiancati, come mostrato nella figura 31, e tra di essi pu? essere interposto il manipolatore 70, in modo che nello spazio di azione di quest?ultimo si trovino sia la zona di uscita 69 della linea di predisposizione 60 delle falde 18, che la zona di applicazione 52 del dispositivo di formazione degli strati 40.
In una forma di attuazione dell?invenzione, le falde 18 possono giungere nell?impianto 30 gi? precedentemente predisposte (ad esempio, in un?altra parte dello stabilimento produttivo), e quindi non tagliate, volta per volta, all?interno dell?impianto 30 stesso. In questo caso, la linea di predisposizione 60 pu? essere sostituita da una semplice linea di alimentazione/trasporto delle falde 18 gi? predisposte.
In alternativa, la stessa linea di predisposizione 60 pu? essere modificata in modo da escludere il dispositivo di taglio 66.
Il funzionamento dell?impianto 30 ? quindi il seguente.
I contenitori A da confezionare giungono alla rinfusa nella zona di raccolta 42, e proseguono all?interno dei canali 44, in modo da formare delle file ordinate.
Il gruppo di contenitori A che former? uno strato 12, isolato dal resto del flusso in ingresso, attraversa poi la stazione di configurazione 49, dove i contenitori A vengono disposti nel modo desiderato (ad esempio allineati, oppure a quinconce, o altre ancora). Si ottiene cos? uno strato 12 di contenitori A, correttamente configurato, che procede poi verso la zona di applicazione 52 della rispettiva falda 18.
Nel medesimo tempo, la falda 18 che dovr? essere accoppiata a tale strato 12 viene preparata nella linea di predisposizione 60 (oppure essa giunge, gi? precedentemente predisposta, all?interno dell?impianto 30).
Pi? in dettaglio - nel caso in cui le falde 18 vengano predisposte all?interno dell?impianto 30 - un foglio M (ipotizzando che esso sia inizialmente completamente privo di qualsiasi lavorazione o taglio) viene introdotto nel dispositivo di taglio 66, dove vengono effettuati i tagli 17, le linee pretagliate 19 e gli intagli 21.
La falda 18 pronta, in uscita dal dispositivo di taglio 66 (se presente), viene ora prelevata dal manipolatore 70, in particolare dai mezzi di presa 84 della testa di manipolazione 72.
Il manipolatore 70 posiziona poi la falda 18 al di sopra della zona di applicazione 52, ed effettua poi un movimento di discesa verso lo strato 12 di contenitori A.
A questo punto si verifica quanto illustrato nella figura 33, e cio?, per azione del movimento verso il basso della testa di manipolazione 72, in avvicinamento allo strato 12, le sezioni ristrette B dei contenitori A entrano nelle aperture 15 della falda 18.
La falda 18 viene, quindi, incastrata al di sotto dei bordi anulari C dei contenitori A, e questa operazione viene eseguita, in particolare, dagli organi pressori 75, proprio per azione del suddetto movimento verso il basso della testa di manipolazione 72, in avvicinamento allo strato 12.
In questo modo, i contenitori A che appartengono allo strato 12 vengono reciprocamente uniti e stabilizzati.
Lo strato 12 pu? quindi essere trasferito, ad esempio, verso un dispositivo pallettizzatore, o simili.
La figura 41 si riferisce ad un?altra forma di attuazione dell?impianto 30 secondo la presente invenzione.
L?impianto 30 di figura 41 differisce da quello delle figure 31, 32 per la tipologia di dispositivo di taglio 66 utilizzata.
In questa forma di attuazione, il dispositivo di taglio 66 comprende una testa di taglio 90, la quale pu? essere, ad esempio, associata ad un braccio robotico 91, di qualsiasi tipologia.
Il dispositivo di taglio 66 pu? comprendere inoltre una matrice 92, o controtesta, prevista lungo la linea di predisposizione 60, sulla quale viene appoggiato un foglio M, e che supporta quest?ultimo durante l?esecuzione dei tagli 17, delle linee pretagliate 19 e degli intagli 21 da parte della testa di taglio 90.
La testa di taglio 90 comprende dei coltelli 93, la cui posizione all?interno della testa 90 pu? essere fissa o regolabile, in modo da adattarsi ai diversi formati produttivi.
La posizione dei coltelli 93 pu? essere regolata in modo manuale, oppure anche automatizzato.
Nel caso in cui la posizione dei coltelli 93 sia fissa, ? possibile prevedere, nell?impianto, una zona di sostituzione 94 della testa di taglio 90.
In altre parole, nella zona di sostituzione 94 possono essere alloggiate teste di taglio 90 di diverso formato, intercambiabili in relazione alle diverse esigenze produttive.
In una forma di attuazione dell?invenzione, la testa di taglio 90 pu? essere incorporata nella testa di manipolazione 72, in modo che il medesimo manipolatore 70 possa effettuare sia le fasi di preparazione delle falde 18, che la loro applicazione sugli strati 12 di contenitori A.
Un?altra forma di attuazione dell?impianto 30 secondo l?invenzione ? illustrata nelle figure 42, 43.
La forma di attuazione delle figure 42, 43 differisce dalla forma di attuazione delle figure 31, 32 per il fatto che la linea di predisposizione 60 delle falde 18 comprende un dispositivo di alimentazione del materiale, da cui si ricavano i singoli fogli M, a partire da una bobina N.
La linea di predisposizione 60 comprende quindi, in questo caso, un dispositivo svolgitore 95 di un nastro continuo P da una bobina N (ad esempio di cartone).
A valle del dispositivo svolgitore 95 ? previsto un sistema di taglio a misura che genera i singoli fogli M, che proseguono poi verso il dispositivo di taglio 66, per il completamento delle falde 18.
Tale sistema di taglio a misura pu? essere di qualsiasi tipo idoneo a questo tipo di applicazione.
In alternativa, il taglio dei singoli fogli M pu? essere effettuato direttamente dal dispositivo di taglio 66.
Un?altra forma di attuazione dell?impianto 30 secondo l?invenzione ? illustrata nella figura 44.
Questa forma di attuazione costituisce, in sostanza, una combinazione delle caratteristiche delle forme di attuazione delle figure 41, 42, 43.
In particolare, il dispositivo di taglio 66 ? il medesimo descritto per la forma di attuazione della figura 41, mentre la linea di predisposizione 60 delle falde 18 comprende un dispositivo svolgitore 95 di un nastro continuo P da una bobina N, come nella forma di attuazione delle figure 42, 43.
Come si vede, i singoli gruppi dell?impianto 30 possono essere variamente combinati, ottenendo comunque i medesimi risultati.
Secondo ulteriori forme di attuazione dell?invenzione, tutte le versioni dell?impianto 30 precedentemente descritte possono essere ulteriormente provviste di un dispositivo di applicazione 96 di un elemento identificativo su ciascuno elemento laminare 14a di ciascuna delle falde 18.
Il dispositivo di applicazione 96 dell?elemento identificativo ? rappresentato a tratto discontinuo, ed in modo del tutto schematico, nelle figure 31, 41, 42, 43, 44.
L?elemento identificativo applicato dal dispositivo 96 pu? comprendere (o pu? consistere in) un codice a barre, o simili.
Tale elemento identificativo ? quindi associato, in modo univoco, ad una determinata confezione 1 di contenitori A (e pu? essere diverso dai singoli codici a barre dei contenitori A, che spesso possono essere venduti singolarmente).
L?applicazione dell?elemento identificativo pu? essere fatta successivamente alle operazioni di taglio della falda 18, e comunque prima del trasferimento verso la zona degli strati 12 di contenitori A.
Il dispositivo di applicazione 96 dell?elemento identificativo pu? essere di varie tipologie.
Ad esempio, tale dispositivo 96 pu? essere del tipo idoneo ad applicare un?etichetta adesiva comprendente l?elemento identificativo.
Oppure, il dispositivo 96 pu? essere del tipo idoneo ad effettuare la stampa a getto d?inchiostro dell?elemento identificativo.
In una forma di attuazione dell?invenzione, il dispositivo 96 potrebbe consistere nello stesso dispositivo di taglio 66, qualora quest?ultimo sia del tipo a laser.
Infatti, in quest?ultimo caso, l?organo che effettua il taglio laser potrebbe essere utilizzato per incidere direttamente l?elemento identificativo.
Ulteriori forme di attuazione dell?impianto 30 di confezionamento secondo l?invenzione sono illustrate nelle figure 45-66.
In tali figure, si omette, per semplicit? di rappresentare la linea di predisposizione 60, in quanto ? la medesima delle precedenti forme di attuazione.
In queste forme di attuazione, il dispositivo di formazione degli strati 40 comprende un dispositivo di applicazione 100 di un secondo elemento di vincolo 14b, configurato per collegare fra loro le basi D, o le superfici laterali, dei contenitori A, e per impedire l?allontanamento reciproco delle stesse.
Una forma di attuazione dell?impianto 30 di confezionamento secondo l?invenzione ? illustrata nelle figure 45-50.
In particolare, questa forma di attuazione dell?impianto 30 consente di ottenere le confezioni 1 secondo le forme di attuazione, precedentemente descritte, delle figure 19, 20, 21.
In questa forma di attuazione, il dispositivo di applicazione 100 comprende un dispositivo di alimentazione 101 di falde inferiori 102, dalle quali sono ricavabili, appunto, elementi di vincolo inferiori 14b come quelli delle forme di attuazione delle figure 19, 20, 21 (e quindi anche della figura 24).
Pi? in dettaglio, il dispositivo di alimentazione 101 comprende un trasportatore inclinato 103, che alimenta le falde inferiori 102 in corrispondenza del terzo elemento di arresto 53.
Il trasportatore inclinato 103 provvede ad inserire una falda inferiore 102 al di sotto di ciascuno strato 12 di contenitori A; in particolare, come si vede nella figura 49, il lembo iniziale della falda inferiore 102, che avanza sul trasportatore inclinato 103, viene inserito al di sotto della prima fila di contenitori A del rispettivo strato 12, in modo che sia, poi, lo stesso avanzamento dello strato 12 di contenitori A a trascinare con s?, per attrito, la suddetta falda inferiore 102.
Il dispositivo di alimentazione 101 comprende inoltre un trasportatore inferiore 104, che provvede ad alimentare le falde inferiori 102 al trasportatore inclinato 103.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, il dispositivo di alimentazione 101 pu? comprendere un dispositivo di distribuzione 105 di porzioni o strati di collante 4 sulla falda inferiore 102, per ottenere, in particolare, un confezionamento secondo le forme di attuazione illustrate nelle figure 19, 20 precedentemente descritte.
Il dispositivo di distribuzione 105 comprende un serbatoio 106 di collante 4.
Il serbatoio 106 ? supportato in prossimit? del trasportatore inclinato 103; il dispositivo di distribuzione 105 comprende, inoltre, una pluralit? di ugelli 107 di erogazione del collante 4, comunicanti con il serbatoio 106.
Gli ugelli 107 sono associati ad un supporto 108, disposto trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento dei contenitori A, ed anche alla direzione di avanzamento delle falde inferiori 102.
Il dispositivo di distribuzione 105 del collante 4 pu? anche comprendere dei mezzi di traslazione del supporto 108, rispetto al trasportatore inclinato 103.
Ad esempio, il supporto 108 pu? essere traslato secondo una direzione perpendicolare alla direzione di avanzamento delle falde inferiori 102 sul trasportatore inclinato 103. La traslazione del supporto 108 rispetto alla direzione di avanzamento delle falde inferiori 102 permette di applicare, su queste ultime, delle porzioni di collante 4 come quelle illustrate nelle figure 49, 50, cio? orientate, appunto, parallelamente rispetto alla direzione di avanzamento delle falde inferiori 102.
I singoli ugelli 107 possono essere regolabili in senso trasversale rispetto alla direzione di avanzamento delle falde inferiori 102, in modo da poter applicare porzioni o strati di collante 4 in corrispondenza delle posizioni pi? opportune dei fondi dei contenitori A, in funzione delle dimensioni di ciascun contenitore A.
Pi? in generale, il supporto 108 pu? essere traslato/movimentato, rispetto al trasportatore inclinato 103, secondo una qualsiasi altra modalit?, in modo da ottenere porzioni di collante 4 delle desiderate forme e dimensioni.
Il dispositivo di alimentazione 101 pu? comprendere degli assi 109 di trascinamento delle falde inferiori 102, previsti a valle del trasportatore inclinato 103.
Gli assi 109 possono comprendere, a loro volta, dei dischi 109a, di diametro superiore, che sono posizionati in modo da trascinare le falde inferiori 102, per attrito, in corrispondenza di zone, di queste ultime, che non sono interessate dagli strati o porzioni di collante 4 (si veda ad esempio la figura 50).
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, l?impianto delle figure 45-50 comprende, a differenza di quello illustrato nelle figure 31, 32, un dispositivo di inserimento 110 delle falde 18, o comunque di uno o pi? primi elementi di vincolo 14, al di sopra degli strati 12 di contenitori A.
Pi? in dettaglio, il dispositivo di inserimento 110 ? configurato per esercitare, sulle falde 18 precedentemente applicate sugli strati 12 dalla testa di manipolazione 72, o sui primi elementi di vincolo 14, la pressione necessaria per ottenere l?incastro della falda 18 stessa al di sotto dei bordi anulari C dei contenitori A.
Il dispositivo di inserimento 110 ? previsto, lungo la linea di trasporto 41 del dispositivo di formazione 40 di strati 12, a valle della zona di applicazione 52 delle falde 18.
Come mostrato nella sequenza operativa delle figure 47, 48, ciascuno strato 12 di contenitori A, sul quale ? stata applicata una falda 18, prosegue verso il dispositivo di inserimento 110, che agevola l?incastro della falda 18, al di sotto dei bordi anulari C dei contenitori A, in modo da ottenere il desiderato precarico che contribuisce ad eliminare ? anche con l?aiuto del secondo elemento di vincolo 14b ? l?instabilit? delle singole confezioni 1 durante il loro trasporto.
Il dispositivo di inserimento 110 comprende una pluralit? di elementi di contrasto 111, sorretti da supporti 112 al di sopra della zona di transito degli strati 12, a valle della zona di applicazione 52 della falda 18, o dei primi elementi di vincolo 14.
Gli elementi di contrasto 111 sono conformati in modo da inserirsi tra le sommit? F dei contenitori A di ciascuno strato 12, durante il loro transito al di sotto del dispositivo di inserimento 110: questo consente di esercitare la necessaria pressione direttamente sulla superficie della falda 18, in modo da determinare il corretto posizionamento di quest?ultima, con il necessario precarico.
Ad esempio, ciascun elemento di contrasto 111 ha una conformazione allungata ed incurvata; la sua curvatura ? tale per cui la sua altezza rispetto al piano su cui avanzano gli strati 12 di confezioni A ? progressivamente decrescente nel verso di avanzamento degli strati 12 medesimi.
La faccia inferiore di ciascuno degli elementi di contrasto 111 costituisce, quindi, una sorta di superficie a camma che, in modo progressivo e non impulsivo, preme sulla superficie superiore della falda 18, per ottenerne l?incastro al di sotto dei bordi anulari C dei contenitori A.
Gli elementi di contrasto 111 possono essere, inoltre, configurati e conformati per premere anche sulle superfici laterali dei contenitori A, in modo da favorire il loro avvicinamento reciproco, per ottenere l?incastro della falda 18 al di sotto dei bordi anulari C.
La forma di attuazione dell?impianto 30 illustrata nelle figure 51-58 consente di ottenere le confezioni 1 secondo la forma di attuazione, precedentemente descritta, della figura 27, nel caso in cui il secondo elemento di vincolo 14b comprenda una reggia 5, avvolta intorno ai contenitori A, sostanzialmente in corrispondenza delle rispettive basi D.
In questa forma di attuazione, il dispositivo di applicazione 100 comprende un dispositivo di reggiatura 120 degli strati 12 di confezioni 1, oppure di porzioni di strati 12, oppure delle singole confezioni 1 di contenitori A.
In altre parole, il dispositivo di reggiatura 120 pu? essere configurato sia per applicare una reggia 5 attorno ad un intero strato 12, che per applicare una reggia 5 ad un determinato gruppo di confezioni 1 (ad esempio, anche soltanto due confezioni 1) oppure a ciascuna delle confezioni 1, ad una ad una.
Il dispositivo di reggiatura 120 ? previsto, lungo la linea di trasporto 41, a monte della zona di applicazione 52 delle falde 18 al di sopra degli strati 12 di confezioni 1, oppure al di sopra delle singole confezioni 1 di contenitori A.
Il dispositivo di reggiatura 120 comprende un carro di reggiatura 121, scorrevole lungo una rispettiva struttura di supporto 122, installata lungo la linea di trasporto 41.
Anche in questa forma di attuazione, il dispositivo di formazione 40 di strati 12 comprende il dispositivo di inserimento 110 delle falde 18, descritto a proposito della precedente forma di attuazione.
Come mostrato nella sequenza operativa delle figure 51-54, il singolo strato 12, completo o parziale, dopo essere stato formato secondo la configurazione desiderata, oppure la singola confezione 1, giunge all?interno del dispositivo di reggiatura 120. Il carro di reggiatura 121 scende all?altezza delle basi D dei contenitori A, ed applica la reggia 5 attorno allo strato 12, completo o parziale, oppure attorno alla singola confezione 1 di contenitori A (figure 53, 54).
Successivamente, il carro di reggiatura 121 sale nuovamente nella posizione inattiva, e si prepara per il successivo strato 12 che sopraggiunge.
Successivamente (figure 55, 56) la testa di manipolazione 72 applica la falda 18 sullo strato 12 (completo o parziale, oppure sulla singola confezione 1), nel modo gi? descritto per le precedenti forme di attuazione.
A seguito dell?applicazione della falda 18 (figure 57, 58), lo strato 12 (completo o parziale, oppure la singola confezione 1) prosegue verso il dispositivo di inserimento 110, che opera nel modo precedentemente descritto.
In particolare, nella figura 57 ? visibile la conformazione e la disposizione degli elementi di contrasto 111, paralleli tra loro, configurati per inserirsi tra le sommit? F dei contenitori A, in modo da esercitare la necessaria pressione sulla superficie della falda 18, e sulle superfici laterali dei contenitori A.
L?impianto 30 secondo la forma di attuazione delle figure 59-66 consente di ottenere le confezioni 1 secondo la forma di attuazione, precedentemente descritta, della figura 27, nel caso in cui il secondo elemento di vincolo 14b comprenda una fascetta 5, avvolta intorno ai contenitori A, sostanzialmente in corrispondenza delle rispettive basi D.
Ad esempio, la fascetta 5 pu? essere realizzata in polietilene, o altro idoneo materiale; la fascetta 5 pu? avere, ad esempio, un?altezza di 50 mm.
In questa forma di attuazione, il dispositivo di applicazione 100 comprende un dispositivo di fasciatura 130 degli strati 12 di confezioni 1, completi o parziali, oppure delle singole confezioni 1 di contenitori A.
Il dispositivo di fasciatura 130 ? previsto, lungo la linea di trasporto 41, a monte della zona di applicazione 52 delle falde 18 al di sopra degli strati 12 di confezioni 1, oppure al di sopra delle singole confezioni 1 di contenitori A.
Il dispositivo di fasciatura 130 comprende, pi? in dettaglio, due organi svolgitori 131, che supportano due rispettive bobine 132 del materiale necessario per ottenere la fascetta 5.
I due organi svolgitori 131 sono posizionati, contrapposti, ai lati della linea di trasporto 41 del dispositivo di formazione 40.
Ciascuno degli organi svolgitori 131 ? associato ad un rispettivo braccio telescopico 133.
Ciascun braccio telescopico 133 ? mobile da una rispettiva posizione inattiva (figure 59, 60), ad una rispettiva posizione protesa (figure 61, 62), nella quale intercetta il percorso di avanzamento degli strati 12 (completi o parziali) o delle singole confezioni 1 di contenitori A, recando con s? una rispettiva estremit? libera, o lembo terminale, del materiale della rispettiva bobina 132.
Ciascun braccio telescopico 133 comprende una rispettiva testa terminale di saldatura 134.
Le teste terminali di saldatura 134 dei bracci telescopici 133 sono configurate per realizzare il collegamento reciproco delle estremit? libere, o lembi terminali, del materiale delle bobine 132; le teste terminali di saldatura 134 sono configurate, inoltre, per consentire il libero scorrimento dei materiali delle bobine 132, quando richiesto. Nel pratico funzionamento, ciascuno strato 12 (completo o parziale, oppure singola confezione 1), precedentemente formato (figure 59, 60) giunge in prossimit? del dispositivo di fasciatura 130; i bracci telescopici 133, recanti le rispettive estremit? libere, o lembi terminali, dei materiali delle bobine 132, vengono comandati a portarsi nelle rispettive posizioni protese, fino a che le rispettive teste terminali di saldatura 134 si trovano a reciproco contatto.
Tramite le suddette teste terminali di saldatura 134, i due lembi terminali vengono uniti tra loro, e si ottiene quindi una fascetta 5 continua che intercetta, in senso trasversale, il percorso di avanzamento dello strato 12 (completo o parziale) o della singola confezione 1, si veda in particolare la figura 62.
I bracci telescopici 133 vengono nuovamente portati nelle rispettive posizioni inattive, per consentire il transito dello strato 12.
Lo strato 12, che quindi avanza lungo la linea di trasporto 41, trascina con s? la fascetta 5 che, svolgendosi dalle due bobine 132, lo avvolge progressivamente, lungo i fianchi laterali (figura 63).
Una volta terminato l?avvolgimento della fascetta 5 lungo i fianchi laterali dello strato 12, quest?ultimo viene nuovamente arrestato (figura 64); i bracci telescopici 133 ritornano perci? nelle rispettive posizioni protese, in modo che le rispettive teste terminali di saldatura 134 realizzino il collegamento permanente tra i due materiali delle bobine 132, in corrispondenza del lato posteriore dello strato 12.
Una volta realizzato il collegamento permanente dei due materiali delle bobine 132, la fascetta 5 di avvolgimento dello strato 12 ? quindi completata; dei mezzi di taglio, previsti ad esempio nelle medesime teste terminali di saldatura 134, oppure altrove nel dispositivo, provvedono a recidere i lembi terminali della fascetta 5, in modo da separare lo strato 12, appena fasciato, dai materiali delle due bobine 132.
In questo modo, il dispositivo di fasciatura 130 ? pronto per operare sullo strato 12 immediatamente successivo.
Lo strato 12 fasciato, invece (figure 55, 56) prosegue verso la zona di applicazione 52 della falda 18 - tramite la testa di manipolazione 72 ? e verso il dispositivo di inserimento 110, per ottenere il corretto incastro della falda 18 al di sotto dei bordi anulari C dei contenitori A.
Forma oggetto della presente invenzione anche un metodo di confezionamento di contenitori A.
I contenitori A sono del tipo descritto in precedenza.
Il metodo comprende una fase di fornire una pluralit? di contenitori A, del tipo comprendente una sezione ristretta B (o collo), provvista di un bordo anulare C in rilievo, o un collare, o altro simile elemento.
Il metodo comprende inoltre una fase di realizzare uno strato 12 comprendente la suddetta pluralit? di contenitori A, compattati secondo una qualsiasi configurazione (ad esempio allineati o a quinconce).
Il metodo comprende, altres?, una fase di fornire una falda 18 provvista di una pluralit? di aperture 15 per l?inserimento delle sezioni ristrette B di rispettivi contenitori A, in cui ciascuna delle aperture 15 ? definita da porzioni periferiche 16 atte ad impegnarsi ad incastro al di sotto del bordo anulare C del rispettivo contenitore A da confezionare, ed in cui la falda 18 ? provvista di una pluralit? di linee pretagliate 19 che definiscono singole porzioni asportabili, corrispondenti a singole confezioni 2 di contenitori A. La falda 18 ? provvista altres? di intagli 21, che definiscono le aperture o asole per afferrare la confezione 2, come descritto precedentemente.
Il metodo comprende inoltre una fase di prelevare tale falda 18, e di posizionarla al di sopra dello strato 12.
In seguito, ? prevista una fase di premere la falda 18 sullo strato 12 in modo che le sezioni ristrette B penetrino nelle aperture 15 della falda 18, ed in modo che le porzioni periferiche 16 si impegnino, conseguentemente, ad incastro al di sotto dei bordi anulari C dei vari contenitori A.
Alcuni dei principali vantaggi derivanti dalla soluzione secondo l?invenzione sono elencati qui di seguito.
Non ? pi? necessario alcun tipo di macchina di confezionamento, come fardellartici, incartonatrici, vassoiatrici o incassettatrici, con relativi costi e ingombri, e non sono necessari nemmeno i trasportatori di confezioni dalle macchine suddette al palettizzatore.
Non vi sono pi? consumi energetici per la gestione delle macchine di confezionamento e dei trasportatori (in particolare, nel caso delle termofardellatrici, i consumi sono molto elevati e preponderanti rispetto al consumo totale della linea di produzione).
La realizzazione di unit? di carico con prodotti di tipo diverso, cio? il cosiddetto multigusto, o addirittura strati di contenitori con prodotti di tipo diverso diventa estremamente semplice, essendo state eliminate alcune macchine di confezionamento, ed ? inoltre maggiormente flessibile, dal momento che il sistema consente la combinazione di contenitori di tipo diverso senza vincoli.
Le singole confezioni ottenibili dalla falda sono agevolmente trasportabili e manipolabili dal consumatore finale.
Non da ultimo, le singole confezioni possono essere stampate/decorate per esigenze commerciali e/o di marketing.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Confezione (1) per una pluralit? di contenitori (A), detti contenitori essendo del tipo comprendente una base (D) e, alla sommit? (F), una sezione ristretta (B) provvista di un bordo anulare (C), caratterizzata dal fatto che comprende un primo elemento di vincolo (14) superiore, comprendente un elemento laminare (14a), atto a collegare ed unire una pluralit? di contenitori (A) raggruppati secondo una prefissata configurazione, provvisto di una pluralit? di aperture (15) per l?inserimento delle sezioni ristrette (B) di rispettivi contenitori (A), ciascuna di dette aperture (15) essendo definita da porzioni periferiche (16) atte ad impegnarsi ad incastro al di sotto del bordo anulare (C) del rispettivo contenitore (A), dopo che la rispettiva sezione ristretta (B) ? stata infilata in detta apertura (15); un secondo elemento di vincolo (14b), configurato per collegare fra loro le basi (D), o le superfici laterali, dei contenitori (A), e per impedire l?allontanamento reciproco delle stesse.
  2. 2. Confezione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la distanza reciproca (F1) tra i centri di dette aperture (15) di detto elemento laminare (14a) ? inferiore alla distanza reciproca (F2) tra i centri delle sezioni ristrette (B) dei contenitori (A) raggruppati in detta configurazione prefissata, cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette (B) in dette aperture (15).
  3. 3. Confezione (1) secondo la rivendicazione 1, in cui dette aperture sono definite da rispettivi tagli (17) realizzati in detto elemento laminare (14a).
  4. 4. Confezione (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detti tagli (17) comprendono almeno una linea retta, oppure una pluralit? di linee rette incrociate sostanzialmente a raggiera, che definiscono fra di esse dette porzioni periferiche (16).
  5. 5. Confezione (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento laminare (14a) ? realizzato in cartone, compresso oppure ondulato.
  6. 6. Confezione (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento laminare (14a) comprende dei mezzi di sollevamento (20), che consentono al consumatore finale di afferrare detta confezione (1) per trasportarla, detti mezzi di sollevamento (20) comprendendo almeno un intaglio (21), realizzato in detto elemento laminare (14a), che definisce un rispettivo lembo (22) piegabile, cos? che piegando detto lembo (22) si ottiene, in detto elemento laminare (14a), almeno una rispettiva apertura o asola nella quale il consumatore pu? inserire le dita per afferrare detta confezione (1).
  7. 7. Confezione (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo elemento di vincolo (14b) comprende un foglio (2) fissato alle basi (D) dei contenitori (A), raggruppati secondo detta configurazione prefissata, mediante mezzi di collegamento (3) risolvibili.
  8. 8. Confezione (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di collegamento (3) risolvibili comprendono almeno una porzione o strato di collante (4), oppure una pluralit? di porzioni o strati di collante (4), applicato/i su detto foglio (2) in corrispondenza delle basi (D) dei contenitori (A), detto collante essendo del tipo con caratteristiche tali da consentire il distacco di detti contenitori (A) da detto foglio (2), da parte del consumatore finale al momento dell?utilizzo.
  9. 9. Confezione (1) secondo una delle rivendicazioni 1-6, in cui detto secondo elemento di vincolo (14b) comprende almeno un nastro flessibile (5), o una reggia, o una fascetta, avvolto/a attorno ai contenitori (A), raggruppati secondo detta configurazione prefissata, sostanzialmente in corrispondenza delle rispettive basi (D), in modo da cingerle.
  10. 10. Confezione (1) secondo una delle rivendicazioni 1-6, in cui detto secondo elemento di vincolo (14b) ? avvolto attorno ai contenitori (A), raggruppati secondo detta configurazione prefissata, in corrispondenza delle rispettive basi (D), o delle rispettive porzioni mediane, in modo da cingerle, e comprende una o pi? fasce (6), o nastri di tessuto sintetico, di cui l?uno ? formato da piccoli ganci flessibili che si impigliano a pressione nel filo fittamente aggrovigliato che forma l?altro nastro, ad esempio Velcro ?, oppure sistemi di fissaggio a microelementi a fungo, ad esempio Dual Lock ?.
  11. 11. Unit? di carico (10), comprendente un supporto (11), quale un pallet o simili, sul quale sono posizionati, in modo ordinato l?uno sull?altro, una pluralit? di strati (12) comprendenti, ciascuno, una pluralit? di contenitori (A) raggruppati secondo una configurazione prefissata, ciascuno di detti contenitori (A) essendo del tipo comprendente una base (D) e, alla sommit? (F), una sezione ristretta (B) provvista di un bordo anulare (C), detta unit? di carico (10) comprendendo, per ciascuno di detti strati (12), una rispettiva falda (18) di stabilizzazione, comprendente una pluralit? di aperture (15) per l?inserimento delle sezioni ristrette (B) di rispettivi contenitori (A), ciascuna di dette aperture (15) essendo definita da porzioni periferiche (16) atte ad impegnarsi ad incastro al di sotto del bordo anulare (C) del rispettivo contenitore (A), dopo che la rispettiva sezione ristretta (B) ? stata infilata in detta apertura (15), detta falda (18) comprendendo, inoltre, una pluralit? di linee pretagliate (19) che si incrociano in modo da definire, tra di esse, una pluralit? di elementi laminari (14a) provvisti ciascuno di un certo numero di dette aperture (15) per l?inserimento di rispettivi contenitori (A), ciascuno di detti elementi laminari (14a) essendo separabile da detta falda (18) lungo dette linee pretagliate (19), cos? da consentire l?asportazione di un gruppo di contenitori (A), caratterizzata dal fatto che comprende, per ciascuno di detti strati (12), un elemento di vincolo inferiore (14b), interposto tra due strati (12) consecutivi, la cui superficie, in uso, superiore (14c), ? destinata al contatto con le superfici inferiori dei contenitori (A) dello strato (12) sovrastante, ed ? configurata per impedire l?allontanamento reciproco delle basi (D) dei contenitori (A) di detto strato (12) sovrastante rispetto allo strato (12) sottostante.
  12. 12. Unit? di carico secondo la rivendicazione 11, in cui la distanza reciproca (F1) tra i centri di dette aperture (15) di detto elemento laminare (14a) ? inferiore alla distanza reciproca (F2) tra i centri delle sezioni ristrette (B) dei contenitori (A), cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette (B) in dette aperture (15).
  13. 13. Unit? di carico (10) secondo la rivendicazione 12, in cui detta superficie superiore (14c) comprende una distribuzione di porzioni in rilievo (14d), realizzate in gomma, o altro materiale di simili propriet?, configurate per impedire l?allontanamento reciproco dei contenitori (A) appartenenti allo strato (12) sovrastante.
  14. 14. Unit? di carico (10), comprendente un supporto (11), quale un pallet o simili, sul quale sono posizionati, in modo ordinato l?uno sull?altro, una pluralit? di strati (12) comprendenti, ciascuno, una pluralit? di contenitori (A) raggruppati secondo una configurazione prefissata, ciascuno di detti contenitori (A) essendo del tipo comprendente una base (D) e, alla sommit? (F), una sezione ristretta (B) provvista di un bordo anulare (C), detta unit? di carico (10) comprendendo, per ciascuno di detti strati (12), una rispettiva falda (18) di stabilizzazione, comprendente una pluralit? di aperture (15) per l?inserimento delle sezioni ristrette (B) di rispettivi contenitori (A), ciascuna di dette aperture (15) essendo definita da porzioni periferiche (16) atte ad impegnarsi ad incastro al di sotto del bordo anulare (C) del rispettivo contenitore (A), dopo che la rispettiva sezione ristretta (B) ? stata infilata in detta apertura (15), detta falda (18) comprendendo, inoltre, una pluralit? di linee pretagliate (19) che si incrociano in modo da definire, tra di esse, una pluralit? di elementi laminari (14a) provvisti ciascuno di un certo numero di dette aperture (15) per l?inserimento di rispettivi contenitori (A), ciascuno di detti elementi laminari (14a) essendo separabile da detta falda (18) lungo dette linee pretagliate (19), cos? da consentire l?asportazione di un gruppo di contenitori (A), caratterizzata dal fatto che comprende, per ciascuno dei contenitori (A) di ogni strato (12), una sede (E), prevista in corrispondenza di detta base (D), configurata per accogliere, al proprio interno, la sommit? (F) del contenitore (A) appartenente allo strato (12) immediatamente sottostante, in modo da impedire l?allontanamento reciproco delle basi (D) dei contenitori (A).
  15. 15. Unit? di carico (10) secondo la rivendicazione 14, in cui la distanza reciproca (F1) tra i centri di dette aperture (15) di detto elemento laminare (14a) ? inferiore alla distanza reciproca (F2) tra i centri delle sezioni ristrette (B) dei contenitori (A), cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette (B) in dette aperture (15).
  16. 16. Unit? di carico (10) secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui detto elemento di vincolo inferiore (14b) comprende un elemento piano dotato di tagli in corrispondenza dei centri delle basi (D) dei contenitori (A), in cui detta sommit? (F) di ciascun contenitore (A) si inserisce in detta sede (E) del contenitore (A) immediatamente sovrastante attraverso il taglio previsto in detto elemento piano.
  17. 17. Unit? di carico secondo la rivendicazione 16, in cui detto elemento piano ? costituito dalla falda (18) dello strato (12) di contenitori (A) immediatamente sottostante.
  18. 18. Unit? di carico (10) secondo una delle rivendicazioni 14-17, in cui ciascuno di detti contenitori (A) ? costituito da una bottiglia, nella quale detta sommit? (F) comprende un tappo (T) inseribile in detta sede (E) del contenitore (A) appartenente allo strato (12) di contenitori (A) immediatamente sovrastante.
  19. 19. Impianto (30) di confezionamento di contenitori (A), detti contenitori (A) essendo del tipo comprendente una sezione ristretta (B) provvista di un bordo anulare (C), comprendente un dispositivo di formazione (40) di strati (12) di contenitori (A), all?interno di detti strati (12) essendo individuabili una o pi? confezioni (1) di contenitori (A), una linea di predisposizione (60) di falde (18), ciascuna di dette falde (18) comprendendo una pluralit? di aperture (15) per l?inserimento delle sezioni ristrette (B) di rispettivi contenitori (A), ciascuna di dette aperture (15) essendo definita da porzioni periferiche (16), ed un manipolatore (70) configurato per prelevare le singole falde (18) da detta linea di predisposizione (60) e per applicarle sui rispettivi strati (12) realizzati da detto dispositivo di formazione (40), in modo che dette porzioni periferiche (16) di dette aperture (15) si impegnino ad incastro al di sotto dei bordi anulari (C) dei rispettivi contenitori (A), dopo che le rispettive sezioni ristrette (B) sono state infilate in dette aperture (15), ciascuna di dette falde (18) essendo configurata per realizzare uno o pi? primi elementi di vincolo (14) superiori per singole confezioni (1) di contenitori (A), caratterizzato dal fatto che la distanza reciproca (F1) tra i centri di dette aperture (15) di detta falda (18), o di detto primo elemento di vincolo (14), ? inferiore alla distanza reciproca (F2) tra i centri delle sezioni ristrette (B) dei contenitori (A) raggruppati in detta configurazione prefissata, cos? da ottenere un effetto di precarico meccanico nell?inserimento delle sezioni ristrette (B) in dette aperture (15).
  20. 20. Impianto (30) secondo la rivendicazione 19, in cui detto dispositivo di formazione (40) comprende un dispositivo di applicazione (100) di un secondo elemento di vincolo (14b), configurato per collegare fra loro le basi (D), o le superfici laterali, dei contenitori (A), e per impedire l?allontanamento reciproco delle stesse.
  21. 21. Impianto (30) secondo la rivendicazione 20, comprendente un dispositivo di inserimento (110) delle falde (18), o di uno o pi? primi elementi di vincolo (14), al di sopra degli strati (12) di contenitori, configurato per esercitare sulle falde (18), o sui primi elementi di vincolo (14), o sulle superfici laterali dei contenitori (A), la pressione necessaria per ottenere l?incastro della falda (18), o del primo elemento di vincolo (14), al di sotto dei bordi anulari (C) dei contenitori (A).
  22. 22. Impianto (30) secondo la rivendicazione 21, in cui detto dispositivo di inserimento (110) comprende una pluralit? di elementi di contrasto (111), sorretti da supporti (112) al di sopra della zona di transito degli strati (12), detti elementi di contrasto (111) essendo conformati in modo da inserirsi tra le sommit? (F) dei contenitori (A) di ciascuno strato (12), durante il loro transito al di sotto di detto dispositivo di inserimento (110).
  23. 23. Impianto (30) secondo la rivendicazione 22, in cui ciascuno di detti elementi di contrasto (111) ha una conformazione allungata ed incurvata, in cui la curvatura ? tale per cui la sua altezza rispetto al piano su cui avanzano gli strati (12) di confezioni (A) ? progressivamente decrescente nel verso di avanzamento degli strati (12) medesimi.
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