IT202000002998A1 - Casco protettivo con airbag - Google Patents

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IT202000002998A1
IT202000002998A1 IT102020000002998A IT202000002998A IT202000002998A1 IT 202000002998 A1 IT202000002998 A1 IT 202000002998A1 IT 102020000002998 A IT102020000002998 A IT 102020000002998A IT 202000002998 A IT202000002998 A IT 202000002998A IT 202000002998 A1 IT202000002998 A1 IT 202000002998A1
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Roberta Descrovi
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Locatelli S P A
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    • A42HEADWEAR
    • A42BHATS; HEAD COVERINGS
    • A42B3/00Helmets; Helmet covers ; Other protective head coverings
    • A42B3/04Parts, details or accessories of helmets
    • A42B3/0406Accessories for helmets
    • A42B3/0486Airbags

Description

CASCO PROTETTIVO CON AIRBAG
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un casco protettivo provvisto di airbag, il quale trova un impiego preferito, sebbene non esclusivo, come casco da motociclismo.
Caschi protettivi vengono comunemente impiegati in svariati ambiti, tra cui, ad esempio, la guida di veicoli, la pratica di sport e lo svolgimento di attivit? lavorative, tutte le volte in cui ? necessario fornire una protezione specifica alla testa di un utilizzatore rispetto a impatti accidentali di o con oggetti o strutture che possono causare ferite o traumi pi? o meno gravi all?utilizzatore stesso.
Nella loro forma pi? generale, i caschi protettivi noti comprendono una calotta calzabile sulla e attorno alla testa di un utilizzatore, la quale comprende un guscio esterno rigido e resistente, tipicamente realizzato in una plastica dura o in un materiale composito formato da una matrice polimerica rinforzata con fibre ad alta resistenza. In aggiunta, la calotta tipicamente comprende anche un rivestimento interno in un materiale resiliente, atto ad assorbire e dissipare il pi? possibile una forza di impatto agente sul casco, evitando che essa venga completamene trasferita alla testa dell?utilizzatore.
Poich?, per ragioni di ingombro, lo spessore e/o l?estensione del suddetto rivestimento interno in materiale resiliente della calotta non possono superare un certo limite, al fine aumentare ulteriormente la capacit? di protezione dei caschi protettivi noti sono stati proposti caschi protettivi provvisti di airbag, secondo un concetto analogo a quello dei sistemi airbag per autovetture. Normalmente l?airbag ? alloggiato in condizione sgonfia in una apposita sede predisposta nel casco. Solamente in caso di impatto, e in particolare quando l?intensit? di quest?ultimo supera una soglia prefissata, l?airbag viene attivato, vale a dire gonfiato, tramite un apposito sistema di attivazione. Questa soluzione permette di fornire temporaneamente uno strato protettivo addizionale, che contribuisce ulteriormente a mitigare gli effetti di un impatto, senza aumentare sensibilmente l?ingombro del casco stesso in condizioni di uso normale. Il documento CN20439348 U divulga un casco di sicurezza con doppio airbag. Il casco di sicurezza comprende una calotta suddivisa orizzontalmente in una porzione di corpo e una porzione di sommit?, le quali in condizioni normali sono mantenute unite tra loro per mezzo di una pluralit? di elementi di connessione aventi una porzione frangibile. Nel volume interno alla porzione di sommit? ? alloggiato un airbag gonfiabile. Quando la porzione di sommit? della calotta subisce un impatto, un sensore di pressione posto sulla sua superficie esterna misura l?intensit? della forza di impatto e se necessario attiva l?airbag tramite un dispositivo di controllo e un dispositivo innesco di tipo pirotecnico. A seguito del gonfiaggio dell?airbag, sulla porzione di sommit? agisce una pressione che tende ad allontanarla dalla porzione di base, causando la rottura degli elementi di connessione e il distacco completo della porzione di sommit? rispetto alla porzione di base, in modo da consentire l?espansione dell?airbag all?esterno del casco.
Allo stato attuale dell?arte non sono conosciuti dispositivi nei quali l?airbag sia protetto da un guscio esterno, in mancanza del quale, anche a non elevate velocit? di impatto, l?airbag sarebbe stracciato o danneggiato dalla abrasione o sull?asfalto od altre superfici.
In caschi protettivi con airbag del tipo sopradescritto l?attivazione dell?airbag e la sua espansione all?esterno della calotta determinano il distacco completo di una o pi? porzioni del della calotta o del suo guscio esterno rispetto a rispettive porzioni fisse. Oltre alla possibilit? di una loro perdita, le porzioni distaccate non possono pi? venire rimontate sulla porzione fissa della calotta o del guscio una volta che l?airbag abbia terminato di svolgere la propria funzione e si sia sgonfiato. In questi caschi protettivi, pertanto, una attivazione dell?airbag rende di per s? il casco inutilizzabile, a prescindere dagli effettivi danni strutturali e/o funzionali che il casco pu? aver subito.
In generale, i caschi con airbag di tipo noto presentano un cuscino che si gonfia totalmente all?esterno della calotta del casco e sono soggetti - anche a velocit? di impatto relativamente basse - ad abrasioni, lacerazioni e danneggiamenti a seguito del contatto e strisciamento sulla superficie del suolo. Tipicamente sono quindi adatti unicamente per impieghi in cui i potenziali urti avvengono a bassissima velocit?, ad esempio per la guida di biciclette.
Alla luce di quanto sopra, scopo principale della presente invenzione ? quello di fornire un casco protettivo provvisto di airbag il quale, dopo una attivazione di un airbag incorporato in esso, possa venire facilmente riassemblato e riportato alla propria configurazione normale, in modo da poter essere eventualmente ancora utilizzato.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire un casco protettivo provvisto di airbag nel quale l?airbag sia protetto dall?abrasione, evitando quindi la sua lacerazione o il danneggiamento parziale o totale.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di fornire un casco protettivo provvisto di airbag con le caratteristiche suddette che possa anche essere fabbricato facilmente e a costi competitivi.
Tali scopi vengono raggiunti secondo l?invenzione tramite un casco protettivo avente le caratteristiche enunciate nella rivendicazione 1 allegata. Aspetti preferiti di tale casco sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
In particolare, la presente invenzione riguarda un casco protettivo comprendente una calotta calzabile sulla e attorno alla testa di un utilizzatore, in cui la calotta comprende un guscio esterno ed almeno una sede di alloggiamento per un airbag. In corrispondenza dell?almeno una sede di alloggiamento il guscio esterno comprende almeno una porzione movibile, la quale ? stabilmente connessa ad una rimanente porzione fissa del guscio esterno e pu? muoversi tra una posizione di chiusura, in cui essa copre l?almeno una sede di alloggiamento e un airbag ivi alloggiato in una condizione sgonfia, e una posizione di apertura, in cui essa libera almeno parzialmente l?almeno una sede di alloggiamento permettendo all?airbag di espandersi all?esterno della calotta in una condizione gonfiata.
Vantaggiosamente, in tale casco protettivo le porzioni di calotta o, pi? precisamente del suo guscio esterno, coinvolte da una attivazione di un airbag sono porzioni movibili, ma stabilmente connesse alla rimanente porzione fissa della calotta ovvero del suo guscio esterno. Una attivazione dell?airbag comporta il passaggio di tali porzioni movibili da una posizione di chiusura ad una porzione di apertura senza che avvenga una loro separazione completa dal resto dal casco di protezione. Una volta che l?airbag abbia terminato di svolgere la propria funzione di protezione, si sia sgonfiato e sia stato riposizionato nella rispettiva sede di alloggiamento, tali porzioni movibili possono venire facilmente riportate nella loro posizione di chiusura, in modo tale per cui il casco assume nuovamente la propria normale configurazione e, se opportuno in termini di sicurezza, possa essere ancora utilizzato. Una tale possibilit? pu? risultare utile ad esempio in caso di attivazioni accidentali dell?airbag, ovvero non avvenute a seguito di un effettivo impatto subito dal casco, oppure in caso di impatti di entit? minore, i quali, pur avendo determinato l?attivazione dell?airbag, non hanno compromesso l?integrit? strutturale e funzionale e la sicurezza d?uso del casco.
Vantaggiosamente, inoltre, l?implementazione della soluzione tecnica sopradescritta non richiede di sviluppare da zero un casco completamente nuovo e, corrispondentemente, di sviluppare nuovi processi produttivi e predisporre nuovi mezzi di produzione, ma pu? avvenire in modo relativamente semplice in molte tipologie di casco protettivo comunemente in uso, in particolare nell?ambito dei caschi da motociclismo. Di conseguenza, con la presente invenzione ? possibile offrire sul mercato prodotti migliorati in termini di sicurezza e funzionalit? mantenendo comunque prezzi concorrenziali.
Preferibilmente, nella posizione di apertura l?almeno una porzione movibile del guscio esterno copre almeno parzialmente l?airbag in condizione gonfiata. Vantaggiosamente, in questo modo anche nella condizione gonfiata, e in particolare mentre sta avvenendo un impatto, l?airbag viene almeno in parte protetto esternamente, in modo tale da evitare lacerazioni, perforazioni o danni di altro genere che possano causarne uno sgonfiaggio anticipato, vanificando la sua funzione protettiva.
Secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione, l?almeno una porzione movibile del guscio esterno ? ruotabile a perno rispetto alla porzione fissa del guscio esterno. Questa forma di realizzazione permette vantaggiosamente di coniugare una implementazione relativamente semplice dell?invenzione con un funzionamento efficace ed affidabile. In sostanza, in questo caso l?almeno una porzione movibile del guscio esterno definisce un portello o un?anta incernierata alla porzione fissa del guscio esterno e in grado di ruotare a perno tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura.
Preferibilmente, l?almeno una porzione movibile e la porzione fissa del guscio esterno possono essere mutuamente incernierate lungo un tratto di bordo perimetrale dell?almeno una porzione movibile e di un corrispondente tratto di bordo perimetrale dell?almeno una sede di alloggiamento.
Pi? preferibilmente, i suddetti tratti di bordo perimetrale dell?almeno una porzione movibile e dell?almeno una sede di alloggiamento hanno rispettivi profili reciprocamente coniugati e sono uniti tra loro in corrispondenza di detti profili reciprocamente coniugati per mezzo di un perno di rotazione.
Tale scelta permette vantaggiosamente di preservare la continuit? superficiale del guscio esterno, evitando che in esso siano presenti rilievi o avvallamenti non gi? previsti per altri scopi. Ci? ? particolarmente desiderabile nei casi in cui la forma del guscio esterno deve rispondere anche a criteri di aerodinamicit?, come avviene ad esempio nei caschi da motociclismo.
In alternativa, uno tra il tratto di bordo perimetrale della porzione movibile e il tratto di bordo perimetrale dell?almeno una sede di alloggiamento pu? comprendere una feritoia estesa longitudinalmente e l?altro tra tali tratti di bordo perimetrale pu? comprendere una porzione sagomata inserita in modo ruotabile a perno in detta feritoia. In questo modo si ottiene una cerniera di tipo ?slip in?, che realizza la connessione di rotazione a perno senza elementi aggiuntivi, come perni di rotazione, oltre alle parti incernierate stesse, ed ? pertanto particolarmente semplice dal punto di vista strutturale e facile e veloce da assemblare.
Secondo un'altra forma di realizzazione dell?invenzione, l?almeno una porzione movibile del guscio esterno ? traslabile rispetto alla porzione fissa del guscio esterno.
Questa forma di realizzazione permette di ottenere una guida particolarmente precisa e robusta dell?almeno una porzione movibile nel passaggio dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura e viceversa, in particolare quando vengono implementati movimenti di scorrimento ?a cassetto? dell?almeno una parte movibile sotto la spinta dell?airbag che si gonfia.
Preferibilmente, il casco protettivo comprende anche mezzi di ritenuta rilasciabili atti a mantenere l?almeno una porzione movibile del guscio esterno nella posizione di chiusura quando l?airbag ? in una condizione sgonfia e a permettere una apertura automatica dell?almeno una porzione movibile quando una pressione esercitata dall?airbag durante il gonfiaggio supera un valore di soglia prefissato.
Preferibilmente, i mezzi di ritenuta rilasciabili sono stabilmente associati all?almeno una porzione movibile del guscio esterno. Ci? fornisce una guida ulteriore per i movimenti di apertura e chiusura dell?almeno una porzione movibile e, nella posizione di apertura, contribuisce al mantenimento di quest?ultima a contatto del o in stretta vicinanza all?airbag gonfiato, in modo da proteggerlo durante l?impatto.
In una forma di realizzazione particolarmente semplice e compatta dal punto di vista costruttivo, nonch? efficace ed affidabile dal punto di vista funzionale, i mezzi di ritenuta rilasciabili comprendono un cavo di ritenuta avente estremit? fissate alla calotta con l?interposizione di mezzi elastici di trazione in corrispondenza di punti della calotta sostanzialmente opposti rispetto all?almeno una porzione movibile del guscio esterno e passante in almeno un foro o canale formato nell?almeno una porzione movibile del guscio esterno.
In particolare nel caso di caschi protettivi da motociclismo ? vantaggioso che l?almeno una sede di alloggiamento si estenda in una regione frontale e in regioni temporali adiacenti ad essa della calotta. Si ? infatti riscontrato nei caschi da motociclismo tali zone sono statisticamente tra le pi? soggette a impatto in caso di incidente.
In questo caso, se ? previsto un movimento di rotazione a perno dell?almeno una porzione movibile rispetto alla porzione fissa del guscio esterno, ? vantaggioso prevedere pi? porzioni movibili per coprire la superficie dell?almeno una sede di alloggiamento dell?airbag, preferibilmente una porzione movibile frontale e una coppia di porzioni movibili temporali, ciascuna delle quali ? stabilmente connessa alla porzione fissa del guscio esterno ed ? movibile tra dette posizioni di chiusura e di apertura.
Preferibilmente, in questo caso la porzione movibile frontale e la coppia di porzioni movibili temporali possono essere almeno parzialmente collegate tra loro in corrispondenza di zone mutuamente adiacenti per mezzo di un foglio di materiale elastico e/o flessibile in grado di estendersi elasticamente o di dispiegarsi quando dette porzioni movibili passano dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura. La presenza di tale foglio di materiale elastico e/o flessibile ? utile per fornire una protezione all?airbag gonfiato anche in zone non coperte dalle porzioni movibili quando queste sono nella rispettiva posizione di apertura.
Preferibilmente, il casco protettivo secondo l?invenzione comprende un sistema di attivazione dell?airbag funzionante senza dispositivi alimentati elettricamente. Pi? preferibilmente, il sistema di attivazione dell?airbag comprende un recipiente con un gas in pressione in comunicazione di fluido con l?airbag e un dispositivo di innesco di tipo meccanico per innescare un flusso del gas in pressione dal recipiente all?airbag.
Nel caso di impiego per motociclismo, il casco protettivo dell?invenzione pu? vantaggiosamente comprendere anche una mentoniera associata in modo fisso o movibile alla calotta, in modo da realizzare un casco di tipo integrale o, rispettivamente, di tipo modulare. Ulteriori caratteristiche e vantaggi di un casco protettivo secondo la presente invenzione risulteranno meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, fatta qui di seguito, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- Fig. 1 ? una vista schematica prospettica in esploso di una forma di realizzazione preferita di un casco protettivo secondo la presente invenzione;
- Fig. 2 ? una vista schematica prospettica del casco protettivo di Fig. 1 in una prima configurazione operativa;
- Fig. 3 ? una vista schematica frontale del casco protettivo di Fig.2;
- Fig. 4 ? una vista schematica dall?alto del casco protettivo di Fig.2;
- Fig.5 ? una vista schematica in sezione lungo la linea III-III di Fig.3 del casco protettivo di Fig.2;
- Fig. 6 ? una vista schematica prospettica del casco protettivo di Fig. 1 in una seconda configurazione operativa;
- Fig. 7 ? una vista schematica frontale del casco protettivo di Fig.6;
- Fig. 8 ? una vista schematica dall?alto del casco protettivo di Fig.6;
- Fig. 9 ? una vista schematica in sezione lungo la linea VII-VII di Fig. 7 del casco protettivo di Fig.6;
- Fig. 10 ? una vista schematica frontale del lato posteriore di una porzione movibile del guscio del casco protettivo di Fig.1;
- Fig. 11 ? una vista schematica frontale del lato posteriore di una seconda porzione movibile del guscio del casco protettivo di Fig.1, e
- Fig. 12 ? una vista schematica laterale di una forma di realizzazione di realizzazione alternativa di un casco protettivo secondo la presente invenzione.
In tali figure un casco protettivo secondo l?invenzione ? complessivamente indicato con il riferimento numerico 1.
Il casco protettivo 1 qui mostrato ? in particolare un casco da motociclismo. I concetti alla base della presente invenzione e le soluzioni tecniche specifiche descritti nel seguito possono per? trovare applicazione anche in caschi protettivi destinati ad altri impieghi, come la guida di veicoli a motore in genere, tanto in ambito quotidiano, quanto in ambito sportivo, la pratica di attivit? sportive, ad esempio ciclismo o mountain bike, sci/snowboard, alpinismo, hockey, baseball, etc., o lo svolgimento di attivit? lavorative in ambienti o condizioni in cui vi ? un particolare pericolo di incidenti a carico della testa.
Il casco protettivo 1 comprende una calotta 10 configurata per avvolgere e proteggere le aree frontali, superiori, posteriori e laterali della testa di un utilizzatore. Nell?esempio di realizzazione qui mostrato il casco protettivo 1 comprende inoltre una mentoniera 11 per proteggere anche l?area mandibolare della testa dell?utilizzatore. In questo caso la mentoniera 11 ? formata di pezzo con la calotta 10, in modo da costituire un casco di tipo integrale. La mentoniera 11 potrebbe per? anche essere associata in modo movibile alla calotta 10, in modo da realizzare un casco del cosiddetto tipo modulare.
Il casco protettivo 1 pu? comprendere in modo noto anche una visiera, non mostrata nelle figure.
La calotta 10 e la mentoniera 11 comprendono un guscio esterno 101 realizzato in materiale rigido e resistente, in particolare una plastica dura, come ad esempio acrilonitrile butadiene stirene (ABS) o policarbonato (PC), oppure un materiale composito contenente fibre ad alta resistenza, come ad esempio fibre di vetro, fibre di carbonio o fibre aramidiche. Preferibilmente, nel caso del casco protettivo 1 qui descritto, la calotta 101 ? realizzata in un materiale composito comprende una matrice polimerica rinforzata con fibre di carbonio.
La calotta 10 e la mentoniera 11 comprendono tipicamente anche un rivestimento interno, non mostrato nelle figure, realizzato in un materiale resiliente, come ad esempio polistirene espanso sinterizzato (EPS), atto ad assorbire e dissipare il pi? possibile forze di impatto agenti sul casco protettivo 1, in modo che non si trasferiscano direttamente e completamente alla testa dell?utilizzatore. Ancora pi? internamente rispetto al rivestimento interno pu? essere prevista una imbottitura in materiale morbido, anch?essa non mostrata nelle figure, per rendere pi? confortevole il contatto del casco con la testa dell?utilizzatore.
Come ulteriore elemento di protezione, nel casco protettivo 1 ? anche previsto un airbag 2, visibile nelle Figg. 1, 6-9 e 12, il quale pu? venire attivato, vale a dire gonfiato, tramite un sistema di attivazione descritto pi? in dettaglio nel seguito, quando il casco protettivo 1 subisce un impatto di intensit? superiore ad una soglia prefissata o, in generale, al verificarsi di condizioni prestabilite che preludono ad un impatto.
In una condizione non attiva, ovvero sgonfia, l?airbag 2 ? alloggiato opportunamente ripiegato, in una apposita sede di alloggiamento 102 ricavata nella calotta 10. Nel caso di un casco protettivo 1 da motociclismo, come nell?esempio qui illustrato, ? vantaggioso predisporre l?airbag 2 in corrispondenza della regione frontale e delle due regioni temporali adiacenti della testa, in quanto si ? constatato che in tali regioni si verificano pi? frequentemente impatti in caso di incidente. Corrispondentemente, la sede di alloggiamento 102 si estende, preferibilmente in modo continuo, nella regione frontale e nelle due regioni temporali, contrapposte e adiacenti alla zona frontale, della calotta 10.
Nell?esempio di realizzazione qui mostrato, l?airbag 2 ? realizzato come corpo unico, tuttavia si possono anche pensare forme di realizzazione in cui l?airbag 2 ? costituito da due o pi? porzioni distinte, gonfiabili indipendentemente, che insieme coprono le regioni suddette. In corrispondenza della sede di alloggiamento 102, il guscio esterno 101 comprende una porzione movibile 103b frontale e due porzioni movibili 103a e 103c temporali, configurate per coprire insieme completamente la sede di alloggiamento 102 e l?airbag 2 in essa alloggiato in condizioni di uso normale del casco protettivo 1, vale a dire quando l?airbag 2 ? sgonfio, e per liberare la sede di alloggiamento 102, permettendo l?espansione dell?airbag 2 in caso di impatto. In particolare, ciascuna delle parti movibili 103a, 103b e 103c ? stabilmente connessa ad una rimanente porzione fissa del guscio esterno 101 e pu? muoversi tra una posizione di chiusura, mostrata nelle Figg.2-5, in cui essa copre una rispettiva porzione della sede di alloggiamento 102 e dell?airbag 2 ivi alloggiato in condizione sgonfia, e una posizione di apertura, mostrata nelle Figg. 6-9, in cui essa libera la rispettiva porzione della sede di alloggiamento 102, permettendo all?airbag 2 di espandersi all?esterno della calotta 10 quando viene gonfiato. Nel casco protettivo 1 secondo l?invenzione, pertanto, l?attivazione dell?airbag 2 non comporta un distacco completo di parti del guscio esterno 101 o, pi? in generale, della calotta 10. Anche quando l?airbag 2 ? attivato, le porzioni movibili 103a, 103b e 103c rimangono vincolate alla restante parte fissa del guscio esterno 101. Una volta che l?airbag 2 ha terminato di svolgere la propria funzione protettiva, si ? sgonfiato ed ? stato risistemato nella sede di alloggiamento 2, in assenza di altri danni strutturali o funzionali al casco, le porzioni movibili 103a, 103b e 103c possono venire facilmente riportate nella loro posizione di chiusura, ripristinando la configurazione normale del casco protettivo 1, il quale, se opportuno dal punto di vista della sicurezza, pu? continuare ad essere utilizzato.
Vantaggiosamente, lo sgonfiaggio dell?airbag ed il suo riposizionamento nella sede di alloggiamento avvengono tramite l?azione meccanica delle parti movibili su di esso.
Il numero delle porzioni movibili che coprono la sede di alloggiamento 2 pu? variare da una ad una pluralit? a seconda delle specifiche esigenze applicative, in base, ad esempio, alla tipologia di casco protettivo 1, alla forma della sua calotta 2 ovvero del suo guscio esterno 101, alla posizione della sede di alloggiamento 102 sulla calotta 2, alle dimensioni e alla forma della sede di alloggiamento 2, alla tipologia di collegamento mobile tra parti movibili e parte fissa del guscio esterno 101.
Come si pu? evincere in particolare dalla Fig.5, le porzioni movibili 103a, 103b e 103c sono configurate e movibili in modo tale che nella posizione di apertura esse coprano almeno parzialmente, e preferibilmente sostanzialmente, l?airbag 2 in condizione gonfiata, per proteggerlo da possibili lacerazioni o perforazioni durante un impatto.
Come ulteriore protezione, in particolare per coprire zone dell?airbag 2 che possono rimanere esposte per via di un mutuo allontanamento delle porzioni movibili 103a, 103 e 103c a seguito della loro apertura (v. Figg. 6-8), queste ultime possono essere vantaggiosamente collegate tra loro in corrispondenza di zone mutuamente adiacenti per mezzo di un foglio di materiale elastico e/o flessibile (non mostrato nelle figure) in grado di estendersi elasticamente o di dispiegarsi quando le porzioni movibili 103a, 103b e 103c passano dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
Nella forma di realizzazione del casco protettivo 1 mostrata nelle Figg. 1-11 le porzioni movibili 103a, 103b, 103c sono connesse alla porzione fissa del guscio esterno 101 in modo ruotabile a perno.
In particolare, come meglio si evince dalle Figg.1, 10 e 11, ciascuna porzione movibile 103a, 103b, 103c comprende un rispettivo tratto 113 di bordo perimetrale incernierato ad un corrispondente tratto 112 di bordo perimetrale della sede di alloggiamento 102. I tratti 113 di bordo perimetrale delle porzioni movibili 103a, 103b, 103c e i corrispondenti tratti 112 di bordo perimetrale della sede di alloggiamento 102 hanno un profilo mutuamente coniugato, in particolare sotto forma, rispettivamente, di incavi e sporgenze e sono uniti tra loro tramite un perno di rotazione (non mostrato nelle figure) inseribile in apposite sedi formate in corrispondenza dei tratti 113, 112 medesimi.
Sono naturalmente possibili anche altre modalit? di connessione a perno tra le porzioni movibili 103a, 103b, 103c e la porzione fissa del guscio esterno 101. Ad esempio, in una forma di realizzazione alternativa, non mostrata nelle figure, la connessione a perno pu? essere realizzata ad innesto (cerniera ?slip-in?), formando delle feritoie estese longitudinalmente nei tratti 112 di bordo perimetrale della sede di alloggiamento 102 e dotando i tratti 113 di bordo perimetrale delle porzioni movibili 103a, 103b, 103c di una sagoma ad esempio a Z, tale da permettere una connessione fissa, con possibilit? di rotazione a perno, con dette feritoie.
Nel casco protettivo 1 sono anche presenti mezzi di ritenuta rilasciabili, atti a mantenere le porzioni movibili 103a, 103b, 103c nella posizione di chiusura quando l?airbag 2 ? sgonfio e a permettere una apertura automatica delle stesse quando una pressione esercitata dall?airbag 2 durante il gonfiaggio supera un valore di soglia prefissato. Come visibile in particolare in Fig. 1, tali mezzi di ritenuta rilasciabili comprendono preferibilmente un cavo di ritenuta114 avente rispettive estremit? fissate tramite l?interposizione di molle di trazione 115 al guscio esterno 101 o, in generale, alla calotta 10 da parti lateralmente contrapposte della sede di alloggiamento 102 e passante in uno o pi? fori o canali 116 formati in ciascuna delle porzioni movibili 103a, 103b, 103c, visibili in particolare nelle Figg. 10 e 11. Il cavo di ritenuta 115 rimane pertanto stabilmente collegato alle porzioni movibili 103a, 103b, 103c sia nella posizione di chiusura, sia nella posizione di apertura delle stesse. Scegliendo opportunamente le caratteristiche elastiche delle molle di trazione 115 ? possibile impostare differenti valori di soglia di pressione per l?apertura delle porzioni movibili 103a, 103b, 103c per effetto del gonfiaggio dell?airbag 2. Fig. 12 mostra una forma di realizzazione alternativa del casco protettivo 1, in cui la sede di alloggiamento 102 dell?airbag 2 ? coperta completamente da una singola porzione movibile 103, di forma sostanzialmente a U, del guscio esterno 101 ed ? connessa stabilmente alla porzione fissa di quest?ultimo in modo traslabile. In particolare, la porzione movibile 103 ? connessa alla porzione fissa del guscio esterno 101 tramite dispositivi di guida 117 disposti in corrispondenza delle due regioni temporali contrapposte del casco protettivo 1, solo uno dei quali ? visibile nella vista laterale di Fig.12, e pu? traslare lungo una direzione sostanzialmente orizzontale, con riferimento alle condizioni di normale utilizzo del casco quando indossato da un utilizzatore, tra una posizione di chiusura e una posizione di apertura (illustrata in Fig.12). Anche in questo caso, nella posizione di apertura la porzione movibile 103 copre sostanzialmente l?airbag 2 in condizione gonfiata, proteggendolo rispetto a lacerazioni o perforazioni che potrebbero verificarsi durante un impatto. Inoltre, anche in questa forma di realizzazione sono previsti mezzi di ritenuta rilasciabili per la porzione movibile 113, che possono essere configurati in modo analogo a quanto sopra descritto con riferimento alla forma di realizzazione delle Figg.1-11.
Come pi? sopra accennato, il casco protettivo 1 comprende anche un sistema di attivazione dell?airbag 2. Tale sistema comprende preferibilmente una cartuccia 21 contenente un fluido in pressione, ad esempio CO2 a 30 bar a temperatura ambiente, dunque allo stato liquido prima di subire una espansione verso e all?interno dell?airbag 2. Per minimizzare l?impatto sulle caratteristiche aerodinamiche del casco protettivo 1, la cartuccia 21 pu? essere convenientemente disposta in posizione verticale in una zona posteriore della calotta 10 del casco protettivo 1, in corrispondenza della nuca di un utilizzatore quando esso ? indossato, ed ? preferibilmente coperta da un appositivo involucro 22 rimovibilmente fissato al guscio esterno La cartuccia 21 ? normalmente chiusa tramite un dispositivo o elemento di ritenuta di fluido 23, ad esempio del tipo a perforazione e, quando quest?ultimo si apre, viene posta in comunicazione di fluido con l?airbag 2 tramite un condotto 24. L?apertura della cartuccia 21 avviene per mezzo di un sistema di innesco di tipo meccanico, comprendente un cavo di innesco 25 di lunghezza opportuna, eventualmente provvisto di almeno un tratto spiraliforme, avente una prima estremit? collegata al dispositivo o elemento di ritenuta di fluido 23 e una seconda estremit? libera, che ? in questo caso destinata ad essere collegata ad un punto fisso su un motoveicolo guidato dall?utilizzatore che indossa il casco protettivo 1. In caso di incidente, caduta o in generale di un evento che causa una variazione di una distanza reciproca tra motociclista e motoveicolo prefissata e tipica di un assetto di guida normale, nel cavo di innesco 25 si genera quindi una tensione che, oltre una soglia prefissata, determina automaticamente l?apertura del dispositivo o elemento di ritenuta di fluido 23 della cartuccia 21 e quindi il gonfiaggio dell?airbag 2, con la concomitante apertura delle porzioni movibili 103, ovvero 103a, 103b 103c.
Successivamente ad un evento, in particolare incidentale, che ha determinato l?attivazione dell?airbag 2, se desiderato e tenuto conto di eventuali altri danni subiti dal casco protettivo 1 che possono averne compromesso l?integrit? strutturale e/o funzionale, l?airbag 2 sgonfio pu? essere nuovamente raccolto nella sede di alloggiamento 102 e le porzioni movibili 103 ovvero 103a, 103b 103c possono essere facilmente riportate nella loro posizione di chiusura, ricostituendo la normale configurazione d?uso del casco protettivo 1.
Con la presente invenzione viene quindi messo a disposizione un casco protettivo provvisto di airbag che pu? venire facilmente riassemblato e riportato alla propria configurazione normale dopo una attivazione dell?airbag per poter essere ancora utilizzato, e che pu? essere fabbricato facilmente e a costi competitivi a partire da modelli di caschi gi? esistenti.
Naturalmente, al casco protettivo sopra descritto un tecnico del ramo potr? apportare modifiche e varianti allo scopo di soddisfare specifiche e contingenti esigenze applicative, modifiche e varianti comunque rientranti nell'ambito di protezione quale definito dalle successive rivendicazioni.
In particolare, possono variare in base alla tipologia di casco protettivo ed all?impiego previsto per esso il numero e la posizione delle sedi di alloggiamento di un airbag e delle associate porzioni movibili del guscio esterno.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Casco protettivo (1) comprendente una calotta (10) calzabile sulla e attorno alla testa di un utilizzatore, in cui la calotta (10) comprende un guscio esterno (101) e almeno una sede di alloggiamento (102) per un airbag (2), caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di detta almeno una sede di alloggiamento (102) il guscio esterno (101) comprende almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c), la quale ? stabilmente connessa ad una rimanente porzione fissa del guscio esterno (101) e pu? muoversi tra una posizione di chiusura, in cui essa copre l?almeno una sede di alloggiamento (102) e un airbag (2) ivi alloggiato in una condizione sgonfia, e una posizione di apertura, in cui essa libera almeno parzialmente l?almeno una sede di alloggiamento (102) permettendo all?airbag (2) di espandersi all?esterno della calotta (10) in una condizione gonfiata.
  2. 2. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui in detta posizione di apertura l?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) del guscio esterno (101) copre almeno parzialmente l?airbag (2) in condizione gonfiata.
  3. 3. Casco protettivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) del guscio esterno (101) ? ruotabile a perno rispetto alla porzione fissa del guscio esterno (101).
  4. 4. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 3, in cui l?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) e la porzione fissa del guscio esterno (101) sono mutuamente incernierate in corrispondenza di un tratto (113) di bordo perimetrale dell?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) e di un corrispondente tratto (112) di bordo perimetrale dell?almeno una sede di alloggiamento (102).
  5. 5. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detti tratti (112, 113) di bordo perimetrale dell?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) e dell?almeno una sede di alloggiamento (102) hanno rispettivi profili reciprocamente coniugati e sono uniti tra loro in corrispondenza di detti profili reciprocamente coniugati per mezzo di un perno di rotazione.
  6. 6. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 4, in cui uno tra il tratto (113) di bordo perimetrale dell?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) e il tratto (112) di bordo perimetrale dell?almeno una sede di alloggiamento (102) comprende una feritoia estesa longitudinalmente e l?altro tra il tratto (113) di bordo perimetrale della porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) e il tratto (112) di bordo perimetrale dell?almeno una sede di alloggiamento (102) comprende una porzione sagomata inserita in modo ruotabile a perno in detta feritoia.
  7. 7. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) del guscio esterno (101) ? traslabile rispetto alla porzione fissa del guscio esterno (101).
  8. 8. Casco protettivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di ritenuta (114, 115) rilasciabili atti a mantenere l?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) del guscio esterno (101) in detta posizione di chiusura quando l?airbag (2) ? in una condizione sgonfia e a permettere una apertura automatica dell?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) quando una pressione esercitata dall?airbag (2) durante il gonfiaggio supera un valore di soglia prefissato.
  9. 9. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di ritenuta (114, 115) rilasciabili sono stabilmente associati all?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) del guscio esterno (101).
  10. 10. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui i mezzi di ritenuta rilasciabili comprendono un cavo di ritenuta (114) avente estremit? fissate alla calotta (10) con l?interposizione di mezzi elastici (115) di trazione in corrispondenza di punti della calotta (10) sostanzialmente opposti rispetto all?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) del guscio esterno (101) e passante in almeno un foro o canale (116) formato nell?almeno una porzione movibile (103; 103a, 103b, 103c) del guscio esterno (101).
  11. 11. Casco protettivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?almeno una sede di alloggiamento (102) si estende in una regione frontale e in regioni temporali adiacenti ad essa della calotta (10).
  12. 12. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 11 quando dipendente dalle rivendicazioni da 3 a 6, in cui in corrispondenza dell?almeno una sede di alloggiamento (102) il guscio esterno (101) comprende una porzione movibile frontale (103b) e una coppia di porzioni movibili temporali (103a, 103c), ciascuna delle quali ? stabilmente connessa alla porzione fissa del guscio esterno (101) ed ? movibile tra dette posizioni di chiusura e di apertura.
  13. 13. Casco protettivo (1) secondo la rivendicazione 12, in cui la porzione movibile frontale (103b) e la coppia di porzioni movibili temporali (103a, 103b) sono almeno parzialmente collegate tra loro in corrispondenza di zone mutuamente adiacenti per mezzo di un foglio di materiale elastico e/o flessibile in grado di estendersi elasticamente o di dispiegarsi quando dette porzioni movibili (103a, 103b, 103c) passano dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
  14. 14. Casco protettivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un sistema di attivazione di detto airbag comprendente un recipiente (21) con un fluido in pressione in comunicazione di fluido con l?airbag (2) e un dispositivo di innesco (25) di tipo meccanico per innescare un flusso del fluido in pressione dal recipiente (21) all?airbag (2).
  15. 15. Casco protettivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una mentoniera (11) associata in modo fisso o movibile a detta calotta (10).
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