IT201900020214A1 - Dispositivo di protezione indossabile - Google Patents

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IT201900020214A1
IT201900020214A1 IT102019000020214A IT201900020214A IT201900020214A1 IT 201900020214 A1 IT201900020214 A1 IT 201900020214A1 IT 102019000020214 A IT102019000020214 A IT 102019000020214A IT 201900020214 A IT201900020214 A IT 201900020214A IT 201900020214 A1 IT201900020214 A1 IT 201900020214A1
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IT
Italy
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inflatable element
wearable
folded
housing
rolled
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IT102019000020214A
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English (en)
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Giovanni Mazzarolo
Lorenzo Nardo
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Alpinestars Res Spa
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Description

Descrizione dell’invenzione avente il titolo “Dispositivo di protezione indossabile”
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di protezione indossabile. In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di protezione indossabile che comprende un elemento gonfiabile.
Più specificatamente, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di protezione indossabile con un elemento gonfiabile, adatto ad essere utilizzato in tutti i settori in cui deve essere ottenuta una protezione effettiva contro gli impatti e/o le cadute. Ad esempio il dispositivo di protezione indossabile è adatto ad essere indossato da motociclisti, ciclisti o sciatori. Per semplicità, nella presente descrizione si farà riferimento, in modo non limitante, ad un dispositivo di protezione indossabile adatto ad essere indossato da un motociclista.
I dispositivi di protezione indossabili provvisti di uno o più elementi gonfiabili, chiamati anche “airbag”, sono ben noti nello stato dell’arte.
Tipicamente, durante il normale utilizzo, l’elemento gonfiabile è previsto in uno stato sgonfiato, o configurazione di riposo, in una sede prevista all’interno del dispositivo di protezione indossabile.
Il dispositivo di protezione indossabile piò consistere in un indumento di protezione realizzato in un materiale resistente all’abrasione, come la pelle. In questo caso, l’elemento gonfiabile è disposto solitamente tra lo strato esterno e l’imbottitura interna dell’indumento. In alternativa il dispositivo di protezione indossabile può consistere in una sottoindumento adatto ad essere utilizzato in combinazione con un ulteriore indumento di protezione. In questo caso, l’elemento gonfiabile è disposto tra due strati del sottoindumento che non sono necessariamente realizzati con un materiale resistente all’abrasione.
L’elemento gonfiabile è destinato ad essere attivato solo in caso di emergenza. Generalmente, l’elemento gonfiabile è in comunicazione fluidica con un dispositivo di gonfiaggio, che è adatto ad introdurre nella sacca gonfiabile una quantità predefinita di fluido di gonfiaggio, come ad esempio un gas compresso, in modo da gonfiare, e quindi espandere, l’elemento gonfiabile.
Il rilascio del fluido di gonfiaggio può essere controllato tramite un sistema meccanico o elettronico.
Solitamente, l’elemento gonfiabile è realizzato con un tessuto filato o con membrane con ridotta elasticità, in modo da sostenere la pressione esercitata dal fluido di gonfiaggio durante il gonfiaggio.
A causa della ridotta elasticità, nella configurazione a riposo l’elemento gonfiabile presenta una forma abbastanza simile alla parte del corpo che deve coprire/proteggere dopo il gonfiaggio.
I dispositivi di protezione noti con un elemento gonfiabile hanno alcuni svantaggi, correlati soprattutto all’elemento gonfiabile.
Infatti, dal momento che l’elemento gonfiabile è realizzato con tessuti o membrane con ridotta elasticità ed ha una forma che copre l’intera parte del corpo che deve essere protetta, può essere scomodo per il motociclista, a causa della rigidità aggiunta al dispositivo di protezione indossabile.
Inoltre, anche se il dispositivo di protezione indossabile è realizzato con un tessuto traspirante, inevitabilmente l’elemento gonfiabile agisce da barriera e non consente all’aria di passare attraverso, causando il surriscaldamento ed una ridotta traspirazione del corpo dell’utilizzatore.
Sono anche noti indumenti di protezione provvisti di elementi gonfiabili che nella condizione di riposo sono ripiegati per risparmiare spazio all’interno dell’indumento. Questo tipo di indumento è descritto ad esempio in WO2008/044222 e WO2009/047733.
Questi indumenti possono avere una traspirabilità migliorata dal momento che gli elementi gonfiabili non agiscono da barriera, essendo alloggiati all’interno di mezzi di contenimento che occupano uno spazio ridotto all’interno dell’indumento.
Tuttavia, per occupare meno spazio possibile all’interno dell’indumento, gli elementi gonfiabili sono completamente ripiegati o arrotolati. Di conseguenza l’airbag gonfiabile assume nella condizione ripiegata una forma spessa tubulare o avvolta che può influenzare il comfort dell’utilizzatore. Alla luce del fatto che, per consentire uno spiegamento corretto dell’elemento gonfiabile dopo che è stato attivato, l’elemento gonfiabile ripiegato è normalmente posizionato solitamente in corrispondenza del collo o delle spalle dell’utilizzatore, c’è il rischio che l’airbag ripiegato possa ostacolare i movimenti della testa o delle braccia dell’utilizzatore.
Allo stesso tempo il rigonfiamento, causato dall’elemento gonfiabile nella sua condizione ripiegata, può anche influenzare l’aereodinamica del dispositivo di protezione indossabile in cui l’elemento gonfiabile è montato.
Inoltre, essendo l’elemento gonfiabile completamente ripiegato, il dispiegamento dell’elemento gonfiabile in caso di pericolo può essere rallentato.
Inoltre, gli elementi gonfiabili ripiegati sono destinati ad essere dispiegati verso l’esterno dell’indumento. Di fatto, i mezzi di contenimento, ad esempio una tasca o una regione dell’indumento, sono sigillati mediante cuciture con fili che hanno una tensione di rottura calibrata.
L’attivazione del dispositivo di gonfiaggio causa il dispiegamento dell’elemento gonfiabile che rompe le cuciture con la tensione di rottura calibrata, in modo da uscire dall’indumento.
Anche questa configurazione dell’elemento gonfiabile ha alcuni svantaggi. Prima di tutto, l’elemento gonfiabile dopo essere stato gonfiato è esposto all’ambiente esterno e quindi può venire a contatto diretto con un ostacolo o con la superficie della strada, e può subire una rottura che può influenzare il livello di sicurezza offerto all’utilizzatore.
Inoltre il processo di realizzazione dell’indumento è complesso a causa dei mezzi di contenimento provvisti delle cuciture rompibili lungo la loro superficie esterna per consentire il dispiegamento della sacca gonfiabile verso l’esterno. Quindi il processo di realizzazione dell’indumento è costoso e lungo.
Inoltre, dopo essere stato gonfiato, l’elemento gonfiabile assume una configurazione a pallone con il rischio che l’utilizzatore dopo aver colpito un ostacolo o il terreno possa iniziare a rotolare con elevate possibilità di infortuni. Allo stesso tempo, in caso di attivazione dovuta ad un falso positivo, c’è il rischio che il pilota possa perdere il controllo del suo veicolo.
Infine, dopo l’attivazione dell’elemento gonfiabile, l’utilizzatore deve fermare la sua corsa, anche se non ha subito nessun danno, dal momento che l’indumento, anche se l’elemento gonfiabile può essere staccato, non è riutilizzabile prima di essere riparato dal produttore.
Lo scopo principale della presente invenzione è quindi quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile configurato per superare o almeno ridurre gli inconvenienti sopra indicati con riferimento ai dispositivi airbag indossabili noti.
Più specificamente, lo scopo principale della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile provvisto di un elemento gonfiabile e configurato per consentire il passaggio di aria attraverso lo stesso, migliorando quindi la traspirabilità ed il comfort, senza influenzare il livello di sicurezza offerto all’utilizzatore.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile con un elemento gonfiabile adatto ad essere ripiegato o arrotolato senza influenzare l’aereodinamica del dispositivo di protezione indossabile.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile con un elemento gonfiabile, adatto ad essere realizzato a costi competitivi.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile con un elemento gonfiabile, configurato per controllare la forma finale dell’elemento gonfiabile dopo che quest’ultimo è stato gonfiato.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile con un elemento gonfiabile, configurato per assicurare il posizionamento corretto dell’elemento gonfiabile anche nella condizione gonfiata.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile con un elemento gonfiabile adatto ad essere utilizzato più di una volta, offrendo lo stesso livello di sicurezza in ogni attivazione successiva.
Infine, uno scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di protezione indossabile con un elemento gonfiabile che richiede un intervento minimo da parte dell’utilizzatore o da parte del servizio assistenza dopo il gonfiaggio.
Gli scopi sopra indicati, ed altri scopi che appariranno più chiaramente nel seguito della presente descrizione, sono ottenuti mediante un dispositivo di protezione indossabile secondo la rivendicazione 1.
I vantaggi e le caratteristiche specifiche dell’invenzione appariranno più chiaramente dalla seguente descrizione di una forma di realizzazione, preferita ma non esclusiva, del dispositivo di protezione indossabile che si riferisce alle figure allegate nelle quali:
- la figura 1 illustra, in forma schematica, una vista posteriore del dispositivo di protezione indossabile della presente invenzione, indossato da un utilizzatore;
- la figura 2 illustra, in forma schematica, una vista ingrandita del particolare di figura 1 indicato con la lettera A;
- la figura 2A illustra una vista in sezione dell’elemento gonfiabile, destinato ad essere montato nel dispositivo di protezione indossabile di figura 1, in una condizione di riposo;
- la figura 2B è una vista simile alla figura 2A in cui l’elemento gonfiabile è in una condizione attivata;
- le figure 2C e 2D sono viste simili a quella di figura 2A, che illustrano due configurazioni differenti dell’elemento gonfiabile;
- la figura 3 è una vista simile alla figura 2, ma riferita ad una forma di realizzazione differente;
- le figure 3A, 3B, 3C e 3D illustrano rispettivamente, in forma schematica, le fasi di gonfiaggio dell’elemento gonfiabile del dispositivo di protezione indossabile di figura 1;
- la figura 4 illustra, in forma schematica, una vista frontale parzialmente sezionata di un dispositivo di protezione gonfiabile di figura 1, in una prima condizione operativa;
- la figura 5 illustra, in forma schematica, una vista posteriore parzialmente sezionata del dispositivo di protezione indossabile di figura 4;
- la figura 6 è una vista simile a quella di figura 4, che illustra il dispositivo di protezione indossabile in una seconda condizione operativa;
- la figura 7 è una vista simile a quella di figura 5, che illustra il dispositivo di protezione indossabile in una seconda condizione operativa;
- le figure 8, 9, 10 e 11 corrispondono rispettivamente alle figure 4, 5, 6 e 7 e si riferiscono ad una seconda forma di realizzazione del dispositivo di protezione indossabile secondo l’invenzione;
- la figura 12 illustra, in forma schematica, una vista frontale parzialmente sezionata di un’ulteriore forma di realizzazione del dispositivo di protezione indossabile secondo l’invenzione;
- la figura 13 illustra, in forma schematica, una vista ingrandita del particolare di figura 12 identificato con la lettera B;
- la figura 14 è una vista simile a quella di figura 13 in cui l’elemento gonfiabile è in una seconda condizione operativa;
- la figura 15 illustra, in forma schematica, una vista posteriore parzialmente sezionata di un ulteriore forma di realizzazione di un dispositivo di protezione indossabile secondo l’invenzione;
- la figura 16 illustra una sezione schematica presa lungo XVI-XVI di figura 15;
- le figure 17 e 18 sono viste simili a quella di figura 15, e ciascuna illustra una differente forma di realizzazione del dispositivo di protezione indossabile secondo l’invenzione;
- la figura 19 illustra, in forma schematica, una vista frontale parzialmente sezionata di una differente forma di realizzazione del dispositivo di protezione indossabile secondo l’invenzione;
- la figura 20 illustra, in forma schematica, una vista ingrandita del particolare di figura 19 identificato con la lettera C;
- la figura 21 è una vista simile a quella di figura 20 in cui l’elemento gonfiabile è in una seconda condizione operativa;
- la figura 22 illustra in forma schematica, una vista frontale del dispositivo di protezione indossabile secondo l’invenzione, in cui l’elemento gonfiabile è in una condizione non ripiegata;
- la figura 23 illustra, in forma schematica, una vista ingrandita del particolare di figura 22 identificato con la lettera D.
Con riferimento alle figure 1, 4-12, 15 e 17-19, un esempio di dispositivo di protezione gonfiabile in accordo con la presente invenzione è indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10.
Il dispositivo di protezione indossabile 10 può essere un indumento, come ad esempio una giacca o una tuta, o in alternativa può essere un sottoindumento adatto ad essere utilizzato in combinazione con un indumento esterno di protezione.
In un’ulteriore forma di realizzazione, il dispositivo di protezione indossabile 10 può essere un’imbracatura da indossare sopra o sotto un ulteriore indumento.
Il dispositivo di protezione indossabile 10 comprende almeno un elemento gonfiabile 20. L’elemento gonfiabile 20 è destinato ad essere gonfiato con un fluido, come ad esempio aria o gas, in modo da espandersi per proteggere l’utilizzatore del dispositivo di protezione indossabile 10 contro impatti, cadute o scivolate. Preferibilmente, l’elemento gonfiabile 20 è a forma di sacca.
Vantaggiosamente, l’elemento gonfiabile 20 comprende un primo lato 21 ed un secondo lato 22 accoppiati tra loro lungo il perimetro dell’elemento gonfiabile 20 in modo da definire un volume gonfiabile V (si vedano ad esempio le figure 2A-2D).
Come ben noto nello stato dell’arte, il primo lato 21 ed il secondo lato 22 dell’elemento gonfiabile 20 possono essere cuciti tra loro in corrispondenza delle loro porzioni perimetrali.
In alternativa, l’elemento gonfiabile 20 può essere realizzato mediante una singola operazione di tessitura utilizzando, ad esempio, un telaio Jacquard. Vantaggiosamente, mediante un telaio Jacquard è possibile ottenere un cosiddetto airbag tessuto in un pezzo (one-piece woven OPW) formato da due strati di tessuto 21, 22 che sono accoppiati perimetralmente mediante una porzione di collegamento.
Preferibilmente, l’elemento gonfiabile 20 è provvisto di uno o più tiranti interni 40 che collegano il primo lato 21 ed il secondo lato 22 per limitare la distanza tra i lati 21, 22 dell’elemento gonfiabile 20, dopo che quest’ultimo si è gonfiato. Mediante i tiranti è possibile controllare la forma finale dell’elemento gonfiabile 20 dopo che è stato gonfiato.
In una forma di realizzazione differente, l’elemento gonfiabile 20 può essere provvisto di cuciture interne (non illustrate nelle figure allegate) che collegano il primo lato 21 ed il secondo lato 22 dell’elemento gonfiabile 20 per creare zone non gonfiabili all’interno dell’elemento gonfiabile 20.
L’elemento gonfiabile 20 è destinato a passare da una condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata, in cui è in uno stato sgonfiato (si vedano ad esempio le figure 4-5, 8-9, 12, 15, 17, 18 e 19), ed una condizione non ripiegata o srotolata, in cui è in uno stato gonfiato (si vedano ad esempio le figure 6-7 e 10-11).
Nella condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata l’elemento gonfiabile 20 è alloggiato all’interno di un alloggiamento 30 previsto nel dispositivo di protezione indossabile 10.
Secondo l’invenzione, l’elemento gonfiabile 20 nella condizione non ripiegata o srotolata rimane all’interno dei confini dell’alloggiamento 30, vale a dire che l’elemento gonfiabile 20 non è destinato a dispiegarsi all’esterno dell’indumento quando è stato attivato.
Vantaggiosamente, come chiaramente illustrato nelle figure 2A, 2C e 2D, l’elemento gonfiabile 20 nella condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata può avere una porzione U non ripiegata o srotolata ed una porzione F ripiegata o arrotolata. Preferibilmente, la porzione F ripiegata o arrotolata F dell’elemento gonfiabile 20 è formato da almeno due strati sovrapposti dell’elemento gonfiabile 20.
Preferibilmente, la porzione U non ripiegata o srotolata dell’elemento gonfiabile 20 occupa un’area corrispondente da circa il 3% a circa l’80% dell’area coperta dell’elemento gonfiabile 20 quando è nella condizione non ripiegata o srotolata, vale a dire nello stato gonfiato. Più preferibilmente, la porzione U non ripiegata o srotolata dell’elemento gonfiabile 20 occupa un’area corrispondente da circa il 30% a circa 80% dell’area coperta dall’elemento gonfiabile 20 quando è nella condizione non ripiegata o srotolata.
Ad esempio, nel caso di un elemento gonfiabile 20 con una forma rettangolare, con larghezza 20 cm e lunghezza 60 cm, in modo da coprire nella sua condizione distesa o srotolata un’area di 1200 cm<2>, la porzione U non ripiegata o srotolata dell’elemento gonfiabile 20 nella sua condizione parzialmente ripiegata o arrotolata può corrispondere ad una striscia avente una larghezza di 20 cm ed una lunghezza che varia da circa 1,8-2,0 cm a circa 48 cm, preferibilmente da circa 18 cm a circa 48 cm.
Nel seguito, per semplicità, l’espressione “ripiegato” sarà utilizzata come sinonimo dell’espressione “arrotolato” a meno che non venga indicato diversamente.
In modo simile, l’espressione “non ripiegato” sarà utilizzata come sinonimo dell’espressione “srotolato” a meno che non venga indicato diversamente.
Le figure 2A e 2B illustrano, in forma schematica, un confronto tra la lunghezza U1 della porzione non ripiegata U dell’elemento gonfiabile 20 nello stato sgonfiato (si veda la figura 2A), con riferimento alla lunghezza L dell’elemento gonfiabile quando quest’ultimo è completamente dispiegato, vale a dire non ripiegato, nel suo stato gonfiato (si veda la figura 2B).
Vantaggiosamente, questa configurazione dell’elemento gonfiabile 20 da un lato consente di migliorare la traspirabilità del dispositivo di protezione indossabile 10 durante il normale utilizzo, dal momento che l’elemento gonfiabile 20, grazie alla porzione piegata F, occupa una porzione ridotta del dispositivo di protezione indossabile 10.
Dall’altro lato, dal momento che solo una porzione dell’elemento gonfiabile 20 può essere ripiegata rispetto alla sua area finale, lo spessore t della porzione piegata F è ridotto rispetto all’elemento gonfiabile completamente arrotolato o ripiegato, in modo da non influenzare il comfort del dispositivo di protezione indossabile 10.
La previsione di una porzione ripiegata ridotta F consente vantaggiosamente di ottenere uno spessore t della porzione ripiegata inferiore a 2,5 cm, preferibilmente compreso tra 1,8 e 2,2 cm. In particolare questo spessore ridotto t non ostacola i movimenti dell’utilizzatore o non influenza l’aereodinamica del dispositivo di protezione indossabile 10.
Per semplicità, nelle figure allegate, il primo lato 21 ed il secondo lato 22 dell’elemento gonfiabile 20 nella porzione non ripiegata U sono distanziati tra loro. Tuttavia, nello stato sgonfiato il primo lato 21 ed il secondo lato 22 sono in contatto tra loro.
Secondo l’invenzione, l’elemento gonfiabile 20 nella condizione distesa rimane all’interno dei confini dell’alloggiamento 30.
Nella condizione almeno parzialmente ripiegata l’elemento gonfiabile 20 occupa una porzione limitata dell’alloggiamento 30, mentre nella condizione non ripiegata l’elemento gonfiabile 20 occupa una porzione maggiore dell’alloggiamento 30. In alcune forme di realizzazione, l’elemento gonfiabile 20 nella condizione non ripiegata occupa l’intero alloggiamento 30.
Come illustrato in figura 4, l’elemento gonfiabile 20 nella condizione almeno parzialmente piegata può occupare una prima porzione 31 dell’alloggiamento 30. Detta prima porzione 31 può essere parzialmente chiusa mediante una partizione 35 che separa almeno parzialmente la prima porzione 31 da una seconda porzione 33 dell’alloggiamento 30. La partizione 35 si estende tra una superficie interna 32 ed una superficie esterna 34 che delimitano l’alloggiamento 30 in modo da collegarle tra loro. La partizione 35 può essere disposta in un’area centrale della zona di separazione tra la prima porzione 31 e la seconda porzione 33.
In alternativa, come illustrato in figura 5, la partizione 35 può chiudere completamente la zona di separazione tra la prima porzione 31 e la seconda porzione 33. In questo caso la partizione 35 sigilla la prima porzione 31 in modo da separare completamente quest’ultima dalla seconda porzione 33.
Vantaggiosamente la partizione 35 può avere una tensione di rottura calibrata in modo da rompersi quando l’elemento gonfiabile 20 è gonfiato per consentire a quest’ultimo di espandersi verso la seconda porzione 33. La partizione 35 può essere realizzata con una cucitura con fili aventi una resistenza ridotta. In alternativa la partizione 35 può essere realizzata mediante mezzi di fissaggio rilasciabili, come ad esempio mezzi di fissaggio a velcro. In questo caso, dopo lo spiegamento dell’elemento gonfiabile 20, la partizione può essere vantaggiosamente ripristinata per un ulteriore spiegamento.
La partizione 35 consente di mantenere l’elemento gonfiabile 20 nella configurazione ripiegata senza la necessità di collegare tra loro le parti differenti dell’elemento gonfiabile 20 e senza influenzare la protezione offerta all’utilizzatore dal momento che la partizione 35 non ostacola il gonfiaggio.
Come anticipato, l’elemento gonfiabile 20 durante il processo di gonfiaggio è in grado di dispiegarsi in modo da coprire la superficie da proteggere rimanendo all’interno del dispositivo di protezione indossabile 10.
Come illustrato nelle figure 4 e 5, l’elemento gonfiabile 20 può essere previsto con almeno una porzione ripiegata perimetrale che è disposta in corrispondenza del perimetro esterno dell’elemento gonfiabile 20. In questa forma di realizzazione la porzione terminale dell’elemento gonfiabile è ripiegata su sé stessa.
In alternativa, come illustrato nelle figure 13, 15, 17 e 18, l’elemento gonfiabile 20 può essere provvisto di almeno porzione ripiegata interna che è disposta in corrispondenza di un’area interna dell’elemento gonfiabile 20. In questa forma di realizzazione una porzione interna dell’elemento gonfiabile è ripiegata su sé stessa.
Vantaggiosamente, l’elemento gonfiabile 20, quando è nello stato sgonfiato, anche se è in una condizione ripiegata, può occupare l’intero alloggiamento 30 che è dimensionato per coprire la parte del corpo da proteggere.
É noto che un elemento gonfiabile, quando passa dalla configurazione di riposo, nella quale è nello stato sgonfiato, alla configurazione attiva, nella quale è nello stato gonfiato, subisce una contrazione laterale che risulta in una riduzione dell’area di superficie protetta.
La previsione di una porzione ripiegata nell’area interna o nella porzione di perimetro dell’elemento gonfiabile può prevalere su questa contrazione laterale.
Di fatto, dopo che l’elemento gonfiabile 20 è gonfiato, la porzione ripiegata si dispiega per compensare il restringimento dell’elemento gonfiabile 20. Ovviamente, l’elemento gonfiabile 20 può essere provvisto di una pluralità di porzioni ripiegate interne e/o con una pluralità di porzioni ripiegate perimetrali.
Rimanendo all’interno dell’alloggiamento 30, l’elemento gonfiabile 20 non va a contatto con gli oggetti esterni, come il terreno od ostacoli, dopo che è stato dispiegato, senza correre il pericolo di essere forato o strappato.
Allo stesso tempo, nel caso l’elemento gonfiabile 20 sia attivato per errore, il rischio per l’utilizzatore di perdere il controllo della motocicletta è ridotto. Come anticipato, l’alloggiamento 30 è delimitato da una superficie interna 32 e da una superficie esterna 34 del dispositivo di protezione indossabile 10, come illustrato nelle figure 1, 2, 4-11 (per motivi di chiarezza la superficie esterna 34 è stata rimossa nelle figure 4-11).
In alternativa, l’alloggiamento 30 può essere una tasca prevista appositamente nel dispositivo di protezione indossabile 10. In un’ulteriore forma di realizzazione, l’alloggiamento 30 può essere un involucro separato applicato sulla superficie esterna o sulla superficie interna del dispositivo di protezione indossabile 10. L’involucro separato può essere fissato in modo permanente o amovibile al dispositivo di protezione indossabile 10.
Vantaggiosamente, l’alloggiamento 30 può essere provvisto con un o più vincoli interni 90 (si veda la figura 3), che collegano la superficie interna 32 e la superficie esterna 34. I vincoli interni 90 sono adatti a limitare l’espansione dell’alloggiamento 30 quando l’elemento gonfiabile 20, contenuto al suo interno, passa dalla sua condizione almeno parzialmente ripiegata alla condizione dispiegata. I vincoli interni 90 sono in una condizione di non-tensione distesi all’interno dell’alloggiamento durante il normale utilizzo del dispositivo indossabile 10, mentre quando l’elemento gonfiabile sta passando nella condizione gonfiata, i vincoli interni 90 sono soggetti ad una forza di trazione. In questo modo i vincoli interni 90 sono adatti a contrastare l’aumento della dimensione dell’elemento gonfiabile, in modo da evitare che quest’ultimo, dopo essere stato gonfiato, possa assumere una configurazione a pallone.
I vincoli interni 90 possono essere utilizzati in alternativa ai tiranti interni dell’elemento gonfiabile 20 o in combinazione con gli stessi.
I vincoli interni 90 possono essere realizzati con un materiale flessibile. In alternativa, i tiranti interni 90 possono essere realizzati con un materiale elastico.
Preferibilmente, l’alloggiamento è realizzato con un tessuto traspirabile, come ad esempio la pelle o una materiale simile alla pelle, o con un materiale a maglia. In questo modo, l’alloggiamento consente il passaggio di aria attraverso le sue superfici migliorando il comfort dell’utilizzatore. Questo passaggio non è impedito dall’elemento gonfiabile dal momento che quest’ultimo, essendo almeno parzialmente ripiegato, può coprire un’area ridotta dell’alloggiamento.
Allo stesso tempo, l’elemento gonfiabile 20, essendo disposto nella condizione almeno parzialmente ripiegata durante il normale utilizzo, non rende rigido o scomodo il dispositivo di protezione indossabile.
Come illustrato nelle figure allegate, l’elemento gonfiabile 20 nella sua condizione ripiegata o arrotolata è ripiegato o arrotolato molte volte.
Come illustrato nelle figure allegate, la porzione F ripiegata o arrotolata dell’elemento gonfiabile è ottenuta ripiegando o arrotolando la porzione terminale o la porzione interna dell’elemento gonfiabile, relativamente più lontano dalla porzione terminale alla quale sono collegati i mezzi di gonfiaggio 80 (si veda la figura 2A).
L’elemento gonfiabile 20 può essere ripiegato lungo differenti linee di piegatura differenti in modo che la porzione F ripiegata possa assumere, almeno parzialmente, una configurazione a forma di fisarmonica (si veda la figura 2A) o una configurazione a forma di S (si veda la figura 2C) o una configurazione a forma di U (si veda la figura 2D).
La configurazione a forma di U è ottenuta inserendo una porzione terminale dell’elemento gonfiabile 20 all’interno della cavità dell’elemento gonfiabile 20 delimitata dal lato interno 21 e dal lato esterno 22. Questa configurazione consente di mantenere stabilmente la porzione ripiegata F nella sua configurazione ripiegata, senza la necessità di collegare tra loro le varie parti della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20.
Vantaggiosamente, tutte le configurazioni sopra indicate consentono di ottenere uno spessore ridotto della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20.
In alternativa, l’elemento gonfiabile 20 può essere arrotolato in modo da ottenere la porzione arrotolata F. Una configurazione arrotolata è illustrata schematicamente in figura 3A.
Come illustrato schematicamente nelle figure 3A-3D, il passaggio dalla condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata alla condizione non ripiegata o srotolata dell’elemento gonfiabile 20 è causata automaticamente dal fluido di gonfiaggio introdotto nell’elemento gonfiabile 20 per riempire il volume V delimitato dalle superfici esterna ed interna 21, 22.
La forza esercitata dal fluido di gonfiaggio permette una distensione o uno srotolamento graduali della porzione ripiegata o arrotolata F dell’elemento gonfiabile 20 che si distenderà per coprire l’area del dispositivo di protezione indossabile da proteggere.
Preferibilmente, il dispositivo di protezione indossabile 10 comprende mezzi di trattenimento 50 destinati a mantenere la porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20 nella sua condizione ripiegata senza influenzare il dispiegamento della stessa in caso di emergenza.
Vantaggiosamente, i mezzi di trattenimento 50 presentano una tensione di rottura calibrata, in modo da consentire il dispiegamento della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20 quando viene gonfiato. Ad esempio, i mezzi di trattenimento 50 possono consistere di una o più strisce di carta 51 adatte a circondare la porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20 (si veda la figura 2).
In alternativa i mezzi di trattenimento possono essere una striscia di tessuto provvista con mezzi di fissaggio del tipo a velcro in corrispondenza delle sue estremità.
In un’ulteriore forma di realizzazione (non illustrata nelle figure allegate), i mezzi di trattenimento 50 consistono in un manicotto esterno posizionato attorno alla porzione ripiegata dell’elemento gonfiabile 20.
In alternativa, il manicotto esterno può essere posizionato anche attorno alla porzione non ripiegata dell’elemento gonfiabile 20.
Il manicotto esterno è destinato a rompersi durante il dispiegamento dell’elemento gonfiabile 20.
In un’ulteriore forma di realizzazione (si vedano le figure 15 e 16), i mezzi di trattenimento possono consistere in bottoni rilasciabili 52, ad esempio bottoni a scatto, adatti a collegare le superfici opposte della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20. I bottoni 52 sono destinati ad avere una tensione di rilascio calibrata.
In alternativa (si vedano ad esempio le figure 19-21) i mezzi di trattenimento possono comprendere almeno un elemento di vincolo 53 collegato esternamente alla porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile con una porzione opposta dell’elemento gonfiabile. Preferibilmente l’elemento di vincolo 53 è un tirante flessibile.
Vantaggiosamente, l’elemento di vincolo 53 può essere realizzato con un materiale elastico. In questo modo, l’elemento di vincolo 53, essendo in grado di allungarsi e di tornare autonomamente nella sua configurazione iniziale, può assistere il ritorno dell’elemento gonfiabile 20 nella configurazione originale ripiegata dopo il gonfiaggio. Di fatto, l’elemento di vincolo elastico 53 può consentire la piegatura della porzione F dell’elemento gonfiabile.
Come è illustrato nelle figure allegate, l’elemento gonfiabile 20 nella sua condizione ripiegata può essere disposto in corrispondenza delle spalle e/o della parte superiore del petto dell’utilizzatore. Dopo essere stato gonfiato, avviene il dispiegamento della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20 ed è adatto per coprire anche le braccia, la schiena e la parte inferiore dell’utilizzatore.
Ovviamente possono essere previste configurazioni differenti dell’elemento gonfiabile 20. Ad esempio, nel caso in cui il dispositivo di protezione indossabile sia un pantalone, un elemento gonfiabile può essere previsto nella sua condizione almeno parzialmente ripiegata in prossimità della vita in modo da essere in grado di dispiegarsi verso le gambe dell’utilizzatore dopo che è stato gonfiato.
Il dispositivo di protezione indossabile 10 può comprendere una pluralità di elementi gonfiabili posizionati in aree differenti del dispositivo di protezione 10.
Vantaggiosamente, il dispositivo di protezione indossabile 10 può comprendere uno o più distanziatori 60 previsti tra la superficie interna 32 e la superficie esterna 34 dell’alloggiamento 30.
La funzione dei distanziatori 60 è quella di mantenere separate le superfici interna ed esterna dell’alloggiamento per favorire il dispiegamento della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20 dalla sua condizione ripiegata alla sua condizione non ripiegata in caso di emergenza. I distanziatori 60 evitano vantaggiosamente che le superfici interna ed esterna dell’alloggiamento durante l’utilizzo del dispositivo indossabile si attacchino tra loro, bloccando quindi il dispiegamento della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile 20.
I distanziatori 60 possono includere perni di plastica aventi una prima estremità ed una seconda estremità collegate rispettivamente alla superficie interna 32 ed alla superficie esterna 34 dell’alloggiamento 30 (si veda la figura 2).
I distanziatori 60, essendo adatti a mantenere fissa la distanza tra la superficie interna 32 e la superficie esterna 34, possono anche essere efficaci nel limitare, come i vincoli interni flessibili, l’espansione dell’elemento gonfiabile 20 contenuto all’interno dell’alloggiamento.
Con riferimento alle figure 1 e 5, preferibilmente l’alloggiamento 30 comprende anche mezzi di supporto 70 adatti a supportare all’interno dell’alloggiamento 30 l’elemento gonfiabile 20, sia nella condizione almeno parzialmente ripiegata che nella condizione non ripiegata.
Vantaggiosamente, i mezzi di supporto 70 possono essere una piastra rigida o semi-rigida accoppiata al dispositivo di protezione indossabile; la piastra essendo realizzata con un materiale polimerico (si veda la figura 1). In alternativa, i mezzi di supporto 70 possono essere un elemento di protezione della schiena applicato in corrispondenza della porzione posteriore del dispositivo di protezione indossabile (si veda la figura 9). Vantaggiosamente una porzione perimetrale dell’elemento gonfiabile 20 può essere fissata ai mezzi di supporto 70, in modo da garantire che sia nella condizione almeno parzialmente ripiegata che nella condizione non ripiegata l’elemento gonfiabile 20 non subisca spostamenti che possono influenzare la protezione offerta all’utilizzatore. In alternativa, una porzione perimetrale dell’elemento gonfiabile 20 può essere fissata direttamente ad un bordo perimetrale interno dell’alloggiamento 30 mediante mezzi di accoppiamento rimovibili 92.
Vantaggiosamente, questi mezzi di accoppiamento 92 possono consistere in una striscia 94 fissata al bordo interno dell’alloggiamento e destinata ad impegnare una fessura 96 prevista in corrispondenza della porzione perimetrale dell’elemento di gonfiaggio 20 (si veda la figura 23). In alternativa, i mezzi di accoppiamento possono comprendere mezzi di fissaggio del tipo a velcro.
La porzione perimetrale dell’elemento gonfiabile fissata al bordo interno dell’alloggiamento è preferibilmente prevista in corrispondenza della porzione non ripiegata U dell’elemento gonfiabile 20. In questo modo, trattenendo la porzione perimetrale dell’elemento gonfiabile, i mezzi di accoppiamento possono favorire il dispiegamento o lo srotolamento della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile dopo che quest’ultimo è stato attivato. Allo stesso tempo, i mezzi di accoppiamento sono adatti ad evitare che l’elemento gonfiabile subisca uno spostamento durante il dispiegamento o lo srotolamento della porzione ripiegata F all’interno dell’alloggiamento 30.
In alternativa, possono anche essere previsti mezzi di fissaggio 65 per collegare una parte della porzione ripiegata F dell’elemento gonfiabile alla superficie interna dell’alloggiamento 30. In questo modo, è possibile mantenere l’elemento gonfiabile nella configurazione almeno parzialmente ripiegata (si veda la figura 18).
Anche questi mezzi di fissaggio 65 possono essere realizzati con un materiale avente una tensione di rottura calibrata o possono comprendere mezzi di fissaggio a velcro.
In un’ulteriore forma di realizzazione i mezzi di fissaggio 65 possono anche essere realizzati con un materiale elastico per favorire il riposizionamento dell’elemento gonfiabile nella sua condizione iniziale ripiegata dopo il gonfiaggio.
Come illustrato in figura 18, nel caso in cui l’elemento gonfiabile 20 sia provvisto con due porzioni ripiegate distinte in corrispondenza della porzione posteriore del dispositivo di protezione indossabile 10, i mezzi di fissaggio elastici 65 possono essere disposti in configurazione incrociata in modo da collegare ciascuna della porzioni ripiegate F dell’elemento gonfiabile 20 con una porzione interna opposta dell’alloggiamento 30.
I mezzi di fissaggio 65 possono essere utilizzati in combinazione o senza i mezzi di supporto 70.
Preferibilmente, i mezzi di supporto 70 sono anche adatti a supportare il dispositivo di gonfiaggio 80 che è in comunicazione fluidica con l’elemento gonfiabile 20 ed è configurato per introdurre all’interno dell’elemento gonfiabile una quantità predeterminata di un fluido di gonfiaggio.
L’attivazione del dispositivo di gonfiaggio 80 può essere controllata elettronicamente da un’unità di controllo (non illustrata) che monitora costantemente i movimenti del motociclista.
Più specificamente, l’unità di controllo è adatta a confrontare ad intervalli di tempo regolari i dati rilevati da opportuni sensori (non illustrati), disposti ad esempio sul dispositivo di protezione indossabile 10 o sulla motocicletta, con un algoritmo pre-memorizzato al suo interno.
Se, sulla base di questo algoritmo, i dati rilevati dai sensori indicano una perdita di controllo della motocicletta sulla quale sta viaggiando il motociclista o qualche altra anomalia, l’unità di controllo trasmette un segnale di attivazione al dispositivo di gonfiaggio 80 per gonfiare l’elemento gonfiabile 20. Come risultato, l’elemento gonfiabile 20 passa dalla sua condizione almeno parzialmente ripiegata alla sua condizione non ripiegata. Vantaggiosamente, i mezzi di supporto 70 possono supportare l’unità di controllo e/o i sensori del dispositivo indossabile 10.
In alternativa, il dispositivo di gonfiaggio 80 può essere controllato meccanicamente utilizzando un cavo di attivazione collegato alla motocicletta, il quale cavo attiva il dispositivo di gonfiaggio 80 se avviene una separazione del motociclista dalla motocicletta, come causato tipicamente da una caduta e/o da un impatto.
Come ben noto nello stato dell’arte, l’elemento gonfiabile 20 dopo essere stato gonfiato può ritornare nella sua condizione sgonfiata e, secondo alcune forme di realizzazione, l’elemento gonfiabile 20 può anche ritornare nella sua condizione ripiegata dopo il dispiegamento.
Vantaggiosamente, il dispositivo di gonfiaggio 80 può comprendere una pluralità di cariche di gonfiaggio in modo per gonfiare l’elemento gonfiabile 20 più di una volta in modo che i gonfiaggi dell’elemento gonfiabile 20 avvengano in ordine cronologico.
A questo punto è chiaro come gli scopi predefiniti possono essere ottenuti con il dispositivo di protezione indossabile 10 secondo l’invenzione.
Il dispositivo di protezione indossabile 10 offre un elevato livello di comfort e traspirabilità all’utilizzatore dal momento che l’elemento gonfiabile 20 grazie alla predisposizione della porzione ripiegata o arrotolata F può occupare una superficie ridotta del dispositivo di protezione indossabile. Inoltre, dal momento che la porzione ripiegata F occupa una porzione limitata rispetto all’area dell’elemento gonfiabile quando è gonfiato, si evita che la porzione ripiegata F, a causa del suo spessore, ostacoli i movimenti dell’utilizzatore o influenzi l’aereodinamica del dispositivo di protezione indossabile.
Inoltre, il passaggio dalla condizione almeno parzialmente ripiegata alla condizione non ripiegata è immediato in caso di emergenza e non influenza la protezione offerta all’utilizzatore.
Nel caso le porzioni ripiegate F occupino un’area interna dell’elemento gonfiabile 20, esse possono essere utilizzate per bilanciare la contrazione dell’elemento gonfiabile dovuta al gonfiaggio senza la necessità di predisporre un alloggiamento più grande per l’elemento gonfiabile.
Inoltre, il dispositivo di protezione indossabile può essere realizzato a costi competitivi dal momento che non deve essere provvisto di porzioni o aree aventi una tensione di rottura calibrata per consentire l’espansione dell’elemento gonfiabile.
Infine, l’elemento gonfiabile durante il passaggio dalla sua condizione ripiegata alla condizione non ripiegata non è esposto e quindi è protetto meglio da strappi e/o rotture.
Con riferimento alle forme di realizzazione del dispositivo di protezione indossabile 10 descritto sopra, l’esperto del settore può, per soddisfare requisiti specifici, fare delle modifiche a e/o sostituire elementi descritti con elementi equivalenti, senza tuttavia discostarsi dallo scopo delle rivendicazioni allegate.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo di protezione indossabile (10) comprendente almeno un elemento gonfiabile (20) destinato a passare tra una condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata, in cui è in uno stato sgonfiato, ed una condizione non ripiegata o srotolata, in cui è in uno stato gonfiato; nella condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata detto almeno un elemento gonfiabile (20) essendo alloggiato in un alloggiamento (30) previsto nel dispositivo di protezione indossabile (10), caratterizzato dal fatto che l’almeno un elemento gonfiabile (20) nella condizione non ripiegata o srotolata rimane all’interno dei confini dell’alloggiamento (30).
  2. 2. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’elemento gonfiabile (20) nella condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata presenta una porzione non ripiegata o srotolata (U) ed almeno una porzione ripiegata o arrotolata (F); detta almeno una porzione ripiegata o arrotolata (F) essendo disposta in corrispondenza del perimetro esterno e/o di un’area interna dell’elemento gonfiabile (20).
  3. 3. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di trattenimento (50) destinato a mantenere detta almeno una porzione ripiegata o arrotolata (F) dell’almeno un elemento gonfiabile (20) nella sua condizione ripiegata o arrotolata.
  4. 4. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto alloggiamento (30) è una tasca prevista nel dispositivo di protezione indossabile (10) e/o detto alloggiamento (30) è un involucro separato applicato alla superficie esterna o alla superficie interna del dispositivo di protezione indossabile (10); l’involucro separato essendo fissato in modo permanente o amovibilmente al dispositivo di protezione indossabile (10).
  5. 5. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la porzione ripiegata o arrotolata (F) dell’almeno un elemento gonfiabile (20) ha una configurazione a forma di fisarmonica o una configurazione a forma di S o una configurazione a forma di U.
  6. 6. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta configurazione a forma di U è ottenuta inserendo una porzione terminale dell’almeno un elemento gonfiabile (20) all’interno della cavità delimitata da un lato interno (21) e da un lato esterno (22) dell’elemento gonfiabile (20).
  7. 7. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trattenimento (50) hanno una tensione di rottura calibrata.
  8. 8. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trattenimento (50) comprendono almeno un elemento di vincolo (53) che collega esternamente l’almeno una porzione ripiegata o arrotolata (F) dell’elemento gonfiabile (20) con una porzione opposta dell’elemento gonfiabile (20).
  9. 9. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di vincolo (53) è realizzato con un materiale elastico.
  10. 10. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto alloggiamento (30) ha una superficie interna (32) ed una superficie esterna (34); uno o più distanziatori (50) essendo previsti tra detta superficie interna (32) e detta superficie esterna (34) per mantenerle separate.
  11. 11. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto alloggiamento (30) è realizzato con un materiale traspirabile o un materiale a maglia.
  12. 12. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto alloggiamento (30) ha una superficie interna (32) ed una superficie esterna (34); uno o più vincoli interni flessibili collegando detta superficie interna (32) e detta superficie esterna (34); i vincoli interni essendo distesi in condizione non tesa all’interno dell’alloggiamento (30) durante il normale utilizzo del dispositivo indossabile (10), mentre quando l’elemento gonfiabile (20) sta passando nella condizione gonfiata, gli elementi di vincolo interni sono sottoposti ad una forza di trazione.
  13. 13. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione ripiegata o arrotolata (F), quando l’elemento gonfiabile (20) è nella sua condizione ripiegata, ha uno spessore (t) inferiore a 2,5 cm, preferibilmente compreso tra 1,8 e 2,2 cm.
  14. 14. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto l’elemento gonfiabile (20) nella condizione almeno parzialmente ripiegata o arrotolata occupa una prima porzione (31) dell’alloggiamento (30); detta porzione (31) essendo almeno parzialmente chiusa mediante una partizione (35) che separa almeno parzialmente la prima porzione (31) da una seconda porzione (33) dell’alloggiamento (30).
  15. 15. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che la partizione (35) sigilla la prima porzione (31) in modo da separare completamente la prima porzione (31) dalla seconda porzione (33).
  16. 16. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta partizione (35) presenta una tensione di rottura calibrata in modo da rompersi quando l’elemento gonfiabile (20) è gonfiato.
  17. 17. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l’elemento gonfiabile (20) nel suo stato sgonfiato occupa l’intero alloggiamento (30).
  18. 18. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di fissaggio (65) per collegare una parte della porzione ripiegata o arrotolata (F) dell’elemento gonfiabile (20) ad una superficie interna dell’alloggiamento (30).
  19. 19. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che i mezzi di fissaggio (65) sono realizzati con un materiale elastico in modo da consentire il riposizionamento dell’elemento gonfiabile (20) nella sua condizione inziale ripiegata o arrotolata dopo il gonfiaggio.
  20. 20. Dispositivo di protezione indossabile (10) secondo la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che l’elemento gonfiabile (20) è provvisto con almeno due porzioni ripiegate o arrotolate distinte (F) in corrispondenza della porzione posteriore del dispositivo di protezione indossabile (10), i mezzi di fissaggio elastici (65) essendo disposti in configurazione incrociata in modo da collegare ciascuna di dette almeno due porzioni ripiegate o arrotolate (F) dell’elemento gonfiabile (20) con una porzione interna opposta dell’alloggiamento (30).
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