IT201900018167A1 - “Bacino di lavaggio” - Google Patents

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water
basin
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IT102019000018167A
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Inventor
Mario Rigo
Alex Tedesco
Gianfranco Vincenzi
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Gialma S N C
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    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03CDOMESTIC PLUMBING INSTALLATIONS FOR FRESH WATER OR WASTE WATER; SINKS
    • E03C1/00Domestic plumbing installations for fresh water or waste water; Sinks
    • E03C1/12Plumbing installations for waste water; Basins or fountains connected thereto; Sinks
    • E03C1/14Wash-basins connected to the waste-pipe
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47KSANITARY EQUIPMENT NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; TOILET ACCESSORIES
    • A47K1/00Wash-stands; Appurtenances therefor
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Description

“Bacino di lavaggio”
DESCRIZIONE
L'invenzione si riferisce - in generale – ad un bacino di lavaggio, in particolare per lavandino o vasca e/o installati su piani per bagni, cucine, o docce.
I lavandini – qui presi ad esempio –hanno sul fondo un foro di scarico che è esteticamente poco piacevole, emana odori e può intrappolare facilmente oggetti caduti. Sarebbe allora opportuno che lo scarico fosse nascosto. Allo scopo sono stati sviluppati vari modelli di lavandini, ad es. come in EP3201400 che propone un bacino con fondo rimovibile provvisto sul lato inferiore di piedini adatti a mantenerlo sollevato leggermente dal fondo per il deflusso dell’acqua.
Il fondo rimovibile ha poca inclinazione e lo scolo dell’acqua avviene alla sua periferia. Allora durante l’uso sul fondo rimovibile si accumulano sporcizia e gocce d’acqua, perché l’acqua per defluire deve raggiungerne il perimetro e ne resterà sempre un po’ al centro.
Scopo principale della presente invenzione è migliorare lo stato dell’arte. Lo scopo è raggiunto da quanto riportato nelle rivendicazioni allegate; vantaggiose caratteristiche tecniche sono definite nelle rivendicazioni dipendenti.
Si presenta allora un bacino di lavaggio per acqua di lavaggio, comprendente:
- una concavità per ricevere l’acqua,
- uno scarico posto sul fondo della concavità per evacuare per gravità acqua fuori dalla concavità,
- un primo elemento che
è posto dentro la concavità, e
comprende una superficie inclinata verso lo scarico per ricevere acqua e farla scorrere – in uso – verso lo scarico;
- un secondo elemento che
è posto dentro la concavità,
comprende una superficie inclinata verso il primo elemento per ricevere acqua e farla cadere – in uso – (e in particolare, solo) sopra la superficie inclinata del primo elemento, e
è collocato in modo da coprire direttamente lo scarico.
Le pendenze dei due suddetti elementi convogliano l’acqua verso lo scarico, evitando ristagni. Un altro vantaggio è che usando l’assieme dei due suddetti elementi (le loro superfici “si sommano”) si può coprire un’area ampia della concavità pur convogliando agevolmente l’acqua verso lo scarico.
In una preferita variante, il secondo elemento è collocato relativamente al primo elemento in modo che l’acqua cadendo dal secondo elemento sul primo elemento effettui un cambio di direzione orizzontale, e in particolare in modo che vi sia un’inversione di verso della componente orizzontale di avanzamento dell’acqua. Questo si ottiene preferibilmente qualora le superfici dei detti due elementi siano posizionate in modo che un prolungamento immaginario di una riesca ad intersecare l’altra. In altre parole, la superficie del primo elemento definisce un primo percorso per l’acqua diretto verso il basso e anche la superficie del secondo elemento definisce un secondo percorso per l’acqua diretto verso il basso. Le direzioni di avanzamento dell’acqua sopra i due suddetti percorsi hanno sempre una componente verso il basso e una componente orizzontale che – rispettivamente – è opposta.
In una preferita variante, considerato un piano orizzontale immaginario e un comune verso di osservazione delle superfici dei due elementi, una di esse forma col piano immaginario un angolo acuto e l’altra un angolo ottuso. In un’altra preferita variante, considerato un piano orizzontale immaginario e un comune verso di osservazione delle superfici dei due elementi, entrambe le superfici formano col piano immaginario un angolo acuto (o ottuso).
In una preferita variante, il secondo elemento e separato e distinto dal primo, per facilità di costruzione. Oppure il primo e secondo elemento possono essere in pezzo unico.
In una preferita variante, il secondo elemento e/o il primo elemento sono pezzi piatti, per facilità di costruzione. In questo caso, la posizione relativa preferita tra primo e secondo elemento è quella per cui i piani geometrici immaginari, su cui giacciono le superficie piatte degli elementi suddetti, sono inclinati in modo da far scorrere acqua da uno all’altro e incidenti. Un’altra posizione relativa preferita tra primo e secondo elemento è quella per cui i piani geometrici immaginari, su cui giacciono le superficie piatte degli elementi suddetti, sono sostanzialmente paralleli e sfalsati.
In una preferita variante, la concavità (in uso) comprende pareti laterali verticali che ne definiscono il perimetro e le superfici del primo e secondo elemento sono collocate fra le pareti laterali. Questa soluzione semplifica la costruzione del bacino.
In una più preferita variante, le pareti laterali sono provviste di almeno una scanalatura per alloggiare e fissare almeno un bordo del primo e secondo elemento, in modo da sospenderli a sbalzo dalle pareti laterali all’interno della concavità. Questa soluzione semplifica ulteriormente la costruzione del bacino, evitando o limitando i mezzi di reciproco fissaggio per i pezzi.
In una più preferita variante, lo scarico è ricavato come foro passante nel corpo di un terzo elemento, separato e distinto dagli altri due. In una ancor più preferita variante, le pareti laterali sono provviste di almeno una scanalatura per alloggiare e fissare almeno un bordo del terzo elemento in modo da sospenderlo a sbalzo dalle pareti laterali all’interno della concavità. Anche questa soluzione semplifica ulteriormente la costruzione del bacino, evitando o limitando i mezzi di reciproco fissaggio per i pezzi.
In particolare il terzo elemento costituisce - o forma parte del – fondo della concavità. Questa soluzione semplifica ulteriormente la costruzione del bacino, evitando parti addizionali e sfruttando il terzo elemento come tamponamento per la concavità. In una più preferita variante, il terzo e primo elemento sono configurati e montati relativamente in modo da costituire l’intero fondo della concavità.
Il primo, secondo e terzo elemento fra loro, e/o le pareti laterali fra loro, e/o il primo, secondo e terzo elemento e le pareti laterali possono essere assemblati tra loro con sistemi diversi, ad es. tramite viti e/o colla e/o perni, e/o tasselli, e/o incastro reciproco.
In una più preferita variante, il primo elemento è provvisto di almeno una scanalatura per alloggiare e fissare almeno un bordo del terzo elemento. In particolare la detta scanalatura del primo elemento è ricavata in una porzione del primo elemento che è angolata rispetto a detta superficie inclinata del primo elemento e che in uso è sostanzialmente verticale. Queste soluzioni semplificano ulteriormente la costruzione del bacino, evitando o limitando i mezzi di reciproco fissaggio per i pezzi.
In una più preferita variante, il terzo elemento comprende una porzione centrale in cui è ricavato il foro passante di scarico, e, per far scorrere l’acqua verso lo scarico, due porzioni piatte laterali che si estendono dalla porzione centrale in direzioni opposte con una certa inclinazione per far convergere acqua per gravità verso la porzione centrale.
In una ancor più preferita variante, il corpo del terzo elemento comprende due intagli o scanalature ai margini della porzione centrale in modo da assottigliare localmente lo spessore del terzo elemento e consentire detta certa inclinazione alle due porzioni piatte laterali.
Il primo, secondo e terzo elemento sono elementi o scivoli per lo scorrimento dell’acqua verso lo scarico.
Un altro aspetto dell’invenzione si riferisce ad un lavandino o piatto doccia comprendente un bacino di lavaggio come qui definito.
I vantaggi dell’invenzione saranno più chiari dalla seguente descrizione di una preferita forma realizzativa, riferimento facendo all’allegato disegno in cui - Fig. 1 mostra una vista tridimensionale di un bacino di lavaggio;
- Fig. 2 mostra una vista figura tridimensionale del bacino di fig. 1;
- Fig. 3 mostra una vista in esploso del bacino di fig. 1;
- Fig. 4 mostra una seconda vista in esploso del bacino di fig. 1;
- Fig. 5 mostra una vista in sezione verticale del bacino di fig. 1.
- Fig. 6 mostra una vista schematica di una variante di bacino.
Numeri uguali nelle figure indicano parti uguali.
Termini come orizzontale e verticale sono da considerarsi riferiti al bacino come si presenta in uso.
Un bacino MC illustrato in fig. 1 serve ad es. per raccogliere acqua che esce da un rubinetto soprastante (non mostrato), L’acqua cade nel bacino MC lungo una direzione verticale Y e viene convogliata verso uno scarico 74 (l’acqua può uscire dal bacino MC dal foro di scarico 74).
Il bacino MC definisce una concavità delimitata da pareti laterali verticali piatte 10, 20, 30, 40 le cui estremità sono a due a due tra loro collegate (ad es. con viti) o fissate (ad es. incollate) per formare una sorta di telaio rettangolare o quadrato. Il telaio può anche essere genericamente poligonale, usando un numero diverso di pareti laterali, o curvo, con ad es. una cornice anulare per delimitare la concavità.
Solo per distinguerle, chiamiamo le pareti 10, 20 le pareti anteriori e posteriori, e chiamiamo le pareti 30, 40 la parete sinistra e destra, rispettivamente.
Il fondo della concavità nel bacino MC è formato da un piano inclinato 50, che comprende una porzione piatta 52, inclinata verso lo scarico 74 per ricevere acqua e farla scorrere per gravità verso il basso e nello scarico 74, e da un elemento 70 che include lo scarico 74.
In particolare, lo scarico 74 è ricavato come foro passante in una porzione centrale 72 dell’elemento 70. Per raccogliere l’acqua e farla scorrere verso lo scarico 74, l’elemento 70 comprende due porzioni o ali piatte laterali 76 che si estendono dalla porzione centrale 72 in direzioni opposte con una certa inclinazione. Così acqua può convergere per gravità verso la porzione centrale 72. Il terzo elemento 70 comprende inferiormente due intagli o scanalature 78 (fig. 4) ai margini della porzione centrale 72 in modo da assottigliare localmente lo spessore e consentire l’inclinazione delle due porzioni piatte laterali 76.
La porzione 52 del primo elemento 50 si raccorda con un’altra porzione piatta 54, che è angolata rispetto alla porzione 52 e in uso è sostanzialmente verticale. Nella porzione 54 è presente (v. fig. 4) una scanalatura 56 a V - o in genere complementare a un bordo dell’elemento 70 - per alloggiare e fissare tale bordo dell’elemento 70.
Il piano 50 e l’elemento 70 hanno larghezza uguale alla lunghezza delle pareti 10, 20, per cui riempiono la concavità da parte a parte. Quando il bordo dell’elemento 70 è inserito nella scanalatura 56, l’elemento 70 e l’elemento 50 sono collegati rigidamente e formano il fondo della concavità nel bacino MC (v. anche fig. 5).
Le pareti laterali 10, 20, 30, 40 sono provviste di scanalature per alloggiare e fissare un bordo dell’assieme formato dagli elementi 50, 70. Così tale assieme viene sospeso a sbalzo rispetto alla pareti laterali 10, 20, 30, 40 all’interno della concavità per formarne il fondo. In particolare, la parete 20 ha una scanalatura lineare orizzontale per ricevere un bordo della porzione 52, mentre la parete 10 ha una scanalatura uguale alla scanalatura 56 per ricevere un bordo opposto dell’elemento 70. Ogni parete 30, 40 comprende una scanalatura inclinata 32 per ricevere un bordo della porzione 52, una scanalatura inclinata verticale 34 per ricevere un bordo della porzione 55, e
una scanalatura orizzontale 36 per ricevere un bordo di una porzione 76. L’assieme come assemblato, ove ogni bordo dei pezzi è inserito nella rispettiva scanalatura, è mostrato in fig. 1.
Il bacino MC comprende anche un secondo piano inclinato 60, che ha stessa larghezza del piano inclinato 50. In una variante più preferita il piano 60 ha larghezza leggermente inferiore al piano 50, ad es. il 2% o 5% in meno, per permettere una facile rimozione dello stesso.
Il piano inclinato 60 comprende una porzione piatta 62, inclinata verso la porzione 52 per ricevere acqua e farla cadere solo sopra la porzione 52, e due ali laterali verticali 64 di supporto. Le ali 64 sono appoggiate sia inferiormente sui margini della porzione 52 che alla parete 10, in modo da supportare la porzione 62 rialzandola - e sovrapponendola ad una certa distanza -dall’elemento 70: il risultato è che la porzione 62 copre direttamente lo scarico 74.
I piani 50, 60 sono uno inclinato verso l’altro e montati/configurati in modo che tra il bordo inferiore della porzione 62 e la superficie della porzione 52 resti una piccola fessura 100 per l’acqua (fig. 2).
Allora - in uso - la superficie 62 porta l’acqua sopra la superficie 52 e da qui l’acqua prosegue verso il basso invertendo la direzione orizzontale di scorrimento e infiltrandosi nella fessura 100 per finire sopra e dentro lo scarico 74. Il bacino MC può anche funzionare con varie posizioni della sorgente d’acqua corrente, per cui l’acqua può anche cadere direttamente sopra la superficie 52 e poi defluire nella fessura 100.
Il piano 60 copre lo scarico 74, migliorando l’estetica complessiva del bacino MC, e bloccando la caduta di oggetti nello scarico 74. Contemporaneamente il piano 60 è facilmente rimuovibile per la pulizia o manutenzione dello scarico 74.
Un altro vantaggio della soluzione proposta è che l’inclinazione del piano 50 consente di annullare o limitare al minimo gli schizzi provocati dall’impatto dell’acqua. Preferibilmente l’angolo β formato dalla parete 20 e la superficie 52, ovvero l’angolo della scanalatura 32 rispetto ad una verticale, è tra 65 e 85 gradi, in particolare tra 70 e 80 gradi, più in particolare tra 72 e 78 gradi, preferibilmente 76 gradi.
Nelle figg. 1-5, considerato un piano orizzontale immaginario e un verso di osservazione delle superfici 52, 62, una di esse forma col piano immaginario un angolo acuto e l’altra un angolo ottuso.
Fig. 6 mostra un’altra possibile disposizione relativa per i piani 50, 60 nel bacino MC.
Qui, considerato lo stesso piano orizzontale immaginario e un verso di osservazione delle superfici 52, 62 come in fig. 6, entrambe formano col piano immaginario un angolo acuto. Qui i piani 50, 60 non sono collocati in modo che l’acqua non viri orizzontalmente passando dal piano 60 al piano 50, ma sono collocati in modo che l’acqua prosegua orizzontalmente mentre scende verso il basso. I piani 50, 60 sono collocati in modo che l’acqua viri orizzontalmente solo quando passa dal bordo inferiore del piano 50 per proseguire verso lo scarico 74.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Bacino di lavaggio (MC) per acqua di lavaggio, comprendente: una concavità (10, 20, 30, 40) per ricevere l’acqua, uno scarico (74) posto sul fondo della concavità per evacuare per gravità acqua fuori dalla concavità, un primo elemento (50) che è posto dentro la concavità, e comprende una superficie inclinata (52) verso lo scarico per ricevere acqua e farla scorrere – in uso – verso lo scarico (74); un secondo elemento (60) che è posto dentro la concavità, comprende una superficie inclinata (62) verso il primo elemento per ricevere acqua e farla cadere – in uso – sopra la superficie inclinata (52) del primo elemento, e è collocato in modo da coprire direttamente lo scarico (74).
  2. 2. Bacino (MC) secondo la rivendicazione 1, in cui il secondo elemento (60) è collocato relativamente al primo elemento (50) in modo che l’acqua cadendo dal secondo elemento (60) sul primo elemento (50) effettui un cambio di direzione orizzontale, e in particolare in modo che vi sia un’inversione di verso della componente orizzontale di avanzamento dell’acqua.
  3. 3. Bacino (MC) secondo la rivendicazione 2, in cui, considerato un piano orizzontale immaginario e un verso comune di osservazione delle superfici (52, 62) dei due elementi (50, 60), una di tali superfici forma col piano immaginario un angolo acuto e l’altra un angolo ottuso.
  4. 4. Bacino secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui il secondo elemento e separato e distinto dal primo.
  5. 5. Bacino secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui il secondo elemento (60) e/o il primo elemento (50) sono pezzi piatti.
  6. 6. Bacino secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la concavità - in uso - comprende pareti laterali verticali (10, 20, 30, 40) che ne definiscono il perimetro e le superfici del primo e secondo elemento (50, 60) sono collocate fra le pareti laterali.
  7. 7. Bacino secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui le pareti laterali (10, 20, 30, 40) sono provviste di almeno una scanalatura (32, 34, 36) per alloggiare e fissare almeno un bordo del primo e secondo elemento, in modo da sospenderli all’interno della concavità a sbalzo dalle pareti laterali.
  8. 8. Bacino secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui lo scarico (74) è ricavato come foro passante nel corpo di un terzo elemento 70, separato e distinto dagli altri due, e le pareti laterali sono provviste di almeno una scanalatura (36) per alloggiare e fissare almeno un bordo del terzo elemento in modo da sospenderlo a sbalzo dalle pareti laterali all’interno della concavità.
  9. 9. Bacino secondo la rivendicazione 8, in cui il terzo elemento costituisce -o forma parte del – fondo della concavità.
  10. 10. Bacino secondo la rivendicazione 9, in cui il terzo (70) e primo (50) elemento sono configurati e montati relativamente in modo da costituire l’intero fondo della concavità.
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EP1288379A1 (de) * 2001-08-29 2003-03-05 Michael Dr. Gerloff Ablauf für ein Waschbecken mit einem schlitzförmigen Auslauf
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EP3201400A1 (en) 2014-09-29 2017-08-09 Baido SPA Sink with hidden drain

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