IT201900014574A1 - Gruppo di sicurezza per pneumatici - Google Patents

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IT201900014574A1
IT201900014574A1 IT102019000014574A IT201900014574A IT201900014574A1 IT 201900014574 A1 IT201900014574 A1 IT 201900014574A1 IT 102019000014574 A IT102019000014574 A IT 102019000014574A IT 201900014574 A IT201900014574 A IT 201900014574A IT 201900014574 A1 IT201900014574 A1 IT 201900014574A1
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Pumo Claudio Lo
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Pumo Claudio Lo
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    • B60CVEHICLE TYRES; TYRE INFLATION; TYRE CHANGING; CONNECTING VALVES TO INFLATABLE ELASTIC BODIES IN GENERAL; DEVICES OR ARRANGEMENTS RELATED TO TYRES
    • B60C29/00Arrangements of tyre-inflating valves to tyres or rims; Accessories for tyre-inflating valves, not otherwise provided for
    • B60C29/007Arrangements of tyre-inflating valves to tyres or rims; Accessories for tyre-inflating valves, not otherwise provided for for tyres with segmental sections or for multi-chamber tyres
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Description

Descrizione
GRUPPO DI SICUREZZA PER PNEUMATICI
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto un gruppo di sicurezza per pneumatici. Arte nota
È nota da tempo l’esigenza di affidarsi a mezzi di trasporto, motorizzati e non, dotati di pneumatici.
Gli pneumatici, come è ben noto, sono montati sulle ruote di un veicolo, in corrispondenza di un cerchione, per permettere l’aderenza del veicolo alla strada, sia in sosta che in movimento. La tipologia di pneumatico determina, insieme al peso dello stesso veicolo gravante sul terreno, l’entità dell’attrito generato sul suolo, e quindi influenza la performance del veicolo.
Per sostenere il peso del veicolo, gli pneumatici possono essere muniti di camera d’aria, oppure possono esserne sprovvisti. Nel primo caso sono noti con la denominazione di “tubed”, nel secondo caso sono noti con la denominazione di “tubeless”.
Nel primo caso, lo pneumatico contiene al proprio interno una camera d’aria destinata a racchiudere un fluido operativo compresso, per sostenere il veicolo ed ottenere il necessario adattamento dello stesso al terreno.
Nel secondo caso, lo spazio definito tra lo pneumatico, in genere di gomma e tele di fibra o metallo, ed il cerchione, al quale lo pneumatico è associato a tenuta, funge esso stesso da camera d’aria.
In ogni caso, lo pneumatico è gonfiato alla pressione idonea per lo specifico utilizzo, ad esempio per motocicletta oppure per bicicletta oppure per automobile, mediante un apposito organo valvolare.
Nel settore specifico è sentita l’esigenza di garantire la tenuta dello pneumatico, anche in caso di danneggiamenti, come la foratura o la “pizzicatura”. Quest’ultima, in particolare, si verifica quando, per effetto di urti improvvisi o particolarmente violenti, la camera d'aria e/o lo pneumatico subiscono un taglio, in genere nel punto in cui si trovano schiacciati tra un eventuale ostacolo ed il bordo del cerchione, con la conseguente fuoriuscita di fluido operativo, in particolare aria.
Il brevetto US 9,669,661 illustra ad esempio un gruppo pneumatico per cerchione da bicicletta, del tipo tubeless. Il gruppo comprende, in particolare, uno pneumatico destinato ad essere montato a tenuta sul cerchione, uno pneumatico interno, anch’esso destinato ad essere montato a tenuta sul medesimo cerchione, internamente al citato pneumatico, nonché una camera d'aria, inserita in uso internamente allo pneumatico interno. Il gruppo comprende, altresì, mezzi valvolari destinati ad alimentare alternativamente la suddetta camera d'aria, ad una pressione maggiore, ed una camera d'aria intermedia definita tra lo pneumatico e lo pneumatico interno, ad una pressione minore. La presenza della citata camera d'aria, gonfiata, in uso, a pressione maggiore, ha lo scopo di garantire in ogni condizione di marcia, la stabilità di tenuta tra il cerchione e lo pneumatico, ed evitare, in particolare, il fenomeno denominato “pizzicatura”.
Soluzioni note al problema della foratura propongono, invece, una riparazione d’emergenza con mezzi di sigillatura, come ad esempio il brevetto US20030024596.
Tuttavia le soluzioni note non soddisfano pienamente le esigenze del settore specifico, in quanto non risolvono definitivamente il problema della foratura causata, ad esempio, dal passaggio accidentale dello pneumatico su oggetti acuminati e/o risultano costruttivamente complesse, dunque costose.
Presentazione dell’invenzione
Il compito della presente invenzione è quello di risolvere i problemi citati, realizzando un gruppo di sicurezza per pneumatici che assicuri affidabilità nella trazione del veicolo recante tale gruppo, in particolare anche in caso di danneggiamento o foratura degli pneumatici.
Nell’ambito di tale compito, è ulteriore scopo della presente invenzione quello di fornire un gruppo di sicurezza per pneumatici di semplice concezione costruttiva, funzionale e dotato di funzionamento sicuramente affidabile, di impiego versatile ancorché di costo relativamente economico.
Gli scopi citati sono raggiunti dal gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 1.
Il gruppo di sicurezza per pneumatici secondo l’invenzione è destinato ad essere associato a un cerchione e a un copertone di una ruota.
Il gruppo di sicurezza comprende una camera d’aria principale, una camera d’aria di sicurezza, nonché un dispositivo valvolare azionabile alternativamente in una condizione di riposo del gruppo di sicurezza, in corrispondenza della quale il dispositivo valvolare interconnette la camera d’aria principale e la camera d’aria di sicurezza per l’alimentazione di un fluido operativo, ad esempio aria, e in una condizione di sicurezza, in corrispondenza della quale il dispositivo valvolare alimenta esclusivamente la camera d’aria di sicurezza per l’alimentazione del suddetto fluido operativo.
Preferibilmente il gruppo comprende un corpo valvolare inserito passante attraverso una foratura ricavata nel cerchione, un organo mobile assialmente all’interno del corpo valvolare, tra una prima posizione assiale, corrispondente alla suddetta condizione di riposo, e una seconda posizione assiale, corrispondente alla suddetta condizione di sicurezza.
La suddetta camera d’aria di sicurezza nel caso di pneumatici di tipo tubed è inserita internamente alla camera d’aria principale oppure nel caso di pneumatici di tipo tubeless è inserita all’interno dello spazio definito tra lo pneumatico ed il cerchione.
Secondo un aspetto particolare dell’invenzione il suddetto organo mobile reca a una estremità un organo otturatore inseribile a tenuta in una sede, applicata a tenuta in corrispondenza di una apertura ricavata in una parete della camera d’aria di sicurezza in modo da porre in comunicazione il volume interno della camera d’aria principale e il volume interno della camera d’aria di sicurezza. In particolare, l’organo otturatore è discosto dalla sede nella condizione di riposo, per consentire l’alimentazione di fluido operativo in entrambe le suddette camere, mentre lo stesso organo otturatore impegna la sede nella condizione di sicurezza per consentire l’alimentazione esclusiva della camera d’aria di sicurezza.
Secondo un ulteriore aspetto particolare dell’invenzione l’organo mobile comprende internamente un condotto assiale passante, definito tra una sezione di ingresso a una estremità, per l’immissione del fluido operativo, e almeno una sezione di uscita a una contrapposta estremità per l’efflusso del suddetto fluido operativo.
In particolare, il suddetto organo mobile può comprendere altresì uno o più canali di efflusso intermedi tra la sezione di ingresso e la sezione di uscita, ricavati trasversalmente e comunicanti con il suddetto condotto.
Secondo un aspetto particolare dell’invenzione il corpo valvolare comprende un manicotto applicato a tenuta in corrispondenza di una apertura ricavata in una parete della camera d’aria di sicurezza, una contrapposta apertura essendo allineata alla suddetta apertura e ricavata in una parete della camera d’aria principale per l’inserimento a tenuta di detto organo mobile. Almeno uno, preferibilmente più canali di efflusso sono in comunicazione con la camera d’aria principale, mentre la citata sezione di uscita è in comunicazione con la camera d’aria di sicurezza nella suddetta condizione di riposo. L’organo mobile è impegnato a tenuta dal manicotto nella suddetta condizione di sicurezza, in modo tale che i canali di efflusso risultano al più, insieme alla citata sezione di uscita, in comunicazione con la camera d’aria di sicurezza.
Secondo un aspetto particolare dell’invenzione il corpo valvolare comprende un manicotto applicato a tenuta in corrispondenza della foratura del cerchione, l’organo mobile essendo applicato a tenuta in corrispondenza di una apertura ricavata in una parete della camera d’aria di sicurezza. Uno o più canali di efflusso sono in comunicazione con la camera d’aria principale e la sezione di uscita è in comunicazione con la camera d’aria di sicurezza nella condizione di riposo, mentre l’organo mobile è impegnato a tenuta mediante mezzi di tenuta dal manicotto nella condizione di sicurezza, in modo tale che i suddetti mezzi di tenuta impediscono la suddetta comunicazione tra i canali di efflusso e la camera d’aria principale.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il corpo valvolare conforma un corpo tubolare cilindrico all’interno del quale è inserito scorrevole il corpo valvolare conformante uno stelo, mediante l’interposizione di una prima guarnizione e una seconda guarnizione reciprocamente distanziate in direzione assiale. Il corpo valvolare è inserito a sua volta trasversalmente nella camera d’aria principale e all’interno della camera d’aria di sicurezza, comprendendo inoltre fori di uscita realizzati in una regione compresa tra la prima guarnizione e la seconda guarnizione, comunicante con la sola camera d’aria principale. L’uno o più canali di efflusso sono predisposti sull’organo mobile in modo tale che nella condizione di risposo l’uno o più canali di efflusso sono in comunicazione con i suddetti fori di uscita, mentre nella condizione di sicurezza sono in comunicazione con la camera di sicurezza.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione il corpo valvolare conforma un corpo tubolare cilindrico comprendente almeno un foro di uscita, ricavato sulla parete di detto corpo valvolare stesso, in modo da essere disposto in uso in comunicazione con la suddetta camera d’aria principale. L’organo mobile è associato a un’estremità ad uno stantuffo scorrevole a tenuta su una parete interna del corpo valvolare. Il corpo valvolare comprende altresì una porzione di fondo posizionata in detta camera d’aria di sicurezza e reca un foro centrale di uscita allineato al summenzionato condotto dell’organo valvolare per consentire l’alimentazione della camera d’aria di sicurezza. Inoltre, nella condizione di sicurezza la sola camera d’aria di sicurezza è alimentata mediante l’avanzamento dell’organo mobile che va ad occludere i fori di uscita impedendo al fluido operativo di accedere alla camera d’aria principale.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione il gruppo comprende un corpo intermedio comunicante in modo selettivo con la camera d’aria di sicurezza attraverso un raccordo flessibile agganciabile alla suddetta camera d’aria di sicurezza.
Secondo un aspetto particolare dell’invenzione il corpo valvolare comprende una prima boccola, inserita a tenuta in una parete della detta camera d’aria di sicurezza, un manicotto applicato a una parete della camera d’aria di sicurezza contrapposto alla detta prima boccola, detto manicotto alloggiando un organo otturatore alternativamente movimentabile in modo elastico tra una posizione discosta, nella condizione di riposo, che consente al fluido operativo di accedere alla camera d’aria principale, e una posizione di riscontro a tenuta, nella condizione di sicurezza, che impedisce al fluido operativo di accedere alla camera d’aria principale, con il detto manicotto.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita del gruppo di sicurezza per pneumatici secondo l’invenzione, e di ulteriori altre forme di realizzazione, illustrate a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui:
le figure da 1 e 22 mostrano una sezione mediana del gruppo di sicurezza secondo l’invenzione, impiegato in uno pneumatico, tubed oppure tubeless, in una condizione di riposo e in una condizione di sicurezza, rispettivamente, secondo differenti forme di realizzazione.
Forme di realizzazione dell’invenzione
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato nell’insieme con 1 il gruppo di sicurezza per pneumatici secondo l’invenzione.
Il gruppo di sicurezza 1 è adatto ad essere impiegato su veicoli di differente tipo, ad esempio motocicli, biciclette, autoveicoli.
Il gruppo di sicurezza 1 è atto ad essere montato su una ruota di tipo noto, per semplicità parzialmente illustrata nelle figure.
La ruota suddetta comprende in modo noto un cerchione 2 a conformazione anulare, preferibilmente di materiale metallico, conformante una sede concava, rivolta esternamente, per l’alloggiamento stabile di uno pneumatico o copertone 10.
Il gruppo di sicurezza 1, che è destinato ad essere associato al cerchione 2 e al copertone 10, comprende una camera d’aria principale 3, una camera d’aria di sicurezza 4, nonché un dispositivo valvolare 5, configurato per alimentare opportunamente le anzidette camere, come descritto in dettaglio nel seguito. Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 1 e 2, lo pneumatico 10 è di tipo tubed, quindi in tal caso la suddetta camera d’aria principale 3 è realizzata mediante un tubolare di materiale elastico, inserito in uso nello spazio definito tra il copertone 10 e il cerchione 2 (si veda la figura 1). Lo pneumatico 10 funge da protezione per la camera d’aria principale 3.
Tuttavia, tale forma di realizzazione ed anche le successive forme di realizzazione, descritte in dettaglio in seguito, possono essere impiegate in modo del tutto simile sia su pneumatici tubed che tubeless. In particolare, la tipologia tubeless prevede che la camera d’aria principale 3 sia definita dallo spazio compreso tra lo pneumatico 10 ed il cerchione 2, che in tale caso sono associati reciprocamente a tenuta e che il dispositivo valvolare 5, di gonfiaggio e regolazione della pressione dello pneumatico, sia inserito parimenti a tenuta su un apposito foro del cerchione, come descritto in dettaglio nel seguito.
Come è visibile nelle figure 1 e 2, la camera d’aria di sicurezza 4 è inserita assialmente all’interno della camera d’aria principale 3.
Il dispositivo valvolare 5 è inserito in una apposita foratura 6 realizzata radialmente nel cerchione 2, in modo da interagire con la camera d’aria principale 3 e la camera d’aria ausiliaria 4.
Più precisamente, il gruppo valvolare 5 è operativo tra una condizione di riposo 1a, in corrispondenza della quale esso interconnette la camera d’aria principale 3 e la camera d’aria di sicurezza 4 per l’alimentazione di un fluido operativo, ad esempio aria, e una condizione di sicurezza 1b, in corrispondenza della quale esso connette esclusivamente la camera d’aria ausiliaria 4, per l’alimentazione del suddetto fluido operativo.
Più in particolare, il gruppo valvolare 5 può comprendere un corpo valvolare 51 inserito passante nella suddetta foratura 6 del cerchione 2, un organo mobile 52, preferibilmente a foggia di uno stelo, mobile assialmente all’interno del corpo valvolare 51 e dotato a una estremità di un organo otturatore 53. In particolare, l’organo otturatore è inseribile a tenuta in una sede 54, associata esternamente alla camera d’aria principale 3, come descritto in dettaglio nel seguito.
Nella forma di realizzazione descritta, il corpo valvolare 51, è inserito, a tenuta, attraverso la camera d’aria principale 3 e la camera d’aria di sicurezza 4, in una rispettiva prima apertura 31 realizzata nella camera d’aria principale 3, una seconda apertura 41 e una terza apertura 42, appositamente ricavate nella camera d’aria di sicurezza 4. La prima apertura 31, la seconda apertura 41 e la terza apertura 42 sono allineate alla foratura 6 per l’inserimento del dispositivo valvolare 5.
Il dispositivo valvolare 5 presenta una sezione di ingresso 55, per l’immissione del fluido operativo. Lo stesso dispositivo valvolare 5, in corrispondenza del corpo valvolare 51, è associabile a una valvola e al relativo meccanismo a otturatore di tipo noto, per il gonfiaggio e la regolazione della pressione. In particolare, la sede 54 è applicata a tenuta in corrispondenza della terza apertura 42 ricavata nella camera d’aria di sicurezza 4, in una posizione contrapposta alla citata seconda apertura 41. La sede 54, in particolare, è preferibilmente serrata al corpo valvolare 51 o eventualmente a suoi componenti, stringendo così, corrispondentemente, la camera d’aria di sicurezza 4.
Il corpo valvolare 51 comprende, altresì, un organo distanziale 51a, applicato da un lato sulla seconda apertura 41 e dall’altro sulla terza apertura 42, rispettivamente, all’interno della camera d’aria di sicurezza 4.
Il suddetto organo distanziale 51a comprende almeno uno, preferibilmente una pluralità di passaggi di uscita 51b trasversali, configurati quindi per connettere l’interno del corpo valvolare 51 con la camera d’aria di sicurezza 4.
La prima apertura 31, la seconda apertura 41 e la terza apertura 42 sono vantaggiosamente allineate alla foratura 6, per consentire il funzionamento del dispositivo valvolare 5.
L'organo mobile 52 è spostabile tra la suddetta condizione di riposo 1a, in corrispondenza della quale esso è in una posizione avanzata, in modo tale che l’organo otturatore 53 lasci libera la sede 54 per consentire il passaggio del fluido operativo dalla sezione di ingresso 55 del corpo valvolare 51, sia alla camera d’aria principale 3 che alla camera d’aria di sicurezza 4 (si veda la figura 1), e la suddetta condizione di sicurezza 1b, in cui l'organo mobile 52 è in una posizione arretrata, in cui l’organo otturatore 53 impegna la sede 54 in modo da occludere il passaggio di fluido operativo alla sola camera d’aria principale 3, consentendo invece l’alimentazione della sola camera d’aria di sicurezza 4, attraverso almeno uno dei passaggi di uscita 51b (si veda la figura 2).
Il funzionamento del gruppo di sicurezza per pneumatici secondo l’invenzione risulta facilmente comprensibile dalla descrizione che precede.
In condizioni normali, il gruppo di sicurezza funziona nella condizione di riposo 1a. In particolare, la camera d’aria principale 3 inserita nello pneumatico 10 può essere gonfiata normalmente attraverso il dispositivo valvolare 5 predisposto nella condizione di riposo 1a.
In pratica, l’organo otturatore 53 dell'organo mobile stelo 52 lascia libera la sede 54, consentendo l’immissione di fluido operativo sia nella camera d’aria principale 3 che in quella di sicurezza 4. Ciò determina il gonfiaggio della sola camera d’aria principale 3, per principi fisici noti.
Quando la camera d’aria principale 3, per qualche motivo, viene danneggiata, ad esempio, forata da un corpo acuminato, è possibile attivare il gruppo di sicurezza 1 nella condizione di sicurezza 1b.
L'organo mobile o stelo 52 viene attivato nella posizione arretrata ovvero inserito in tale posizione, in modo tale che l’organo otturatore 53 impegni a tenuta la sede 54, interrompendo il passaggio di fluido operativo nella camera d’aria principale 3 e consentendo invece, esclusivamente, il passaggio di fluido operativo nella camera d’aria di sicurezza 4.
La camera d’aria di sicurezza 4, previa rimozione dell'eventuale corpo acuminato che ha provocato la foratura della camera d'aria principale 3, viene, dunque opportunamente gonfiata, in modo da sostenere adeguatamente il veicolo e consentire all’utilizzatore di riprendere normalmente la marcia.
La stessa soluzione appena descritta può essere impiegata, come anticipato in precedenza, in modo del tutto simile su uno pneumatico tubeless, comprendendo, in tal caso, un corpo valvolare 5 applicato a tenuta in corrispondenza della foratura 6 del cerchione 2.
Alternativamente, secondo una ulteriore forma di realizzazione, non illustrata, nella suddetta condizione di riposo 1a, l'organo mobile 52, recante l’organo otturatore 53, può essere sfilato dal corpo valvolare 51, in modo tale da lasciare del tutto libera la sede 54. Viceversa, nella condizione di sicurezza 1b, l'organo mobile 52 recante l’organo otturatore 53 può essere opportunamente inserito assialmente al corpo valvolare 51, in modo da impegnare la sede 54 e assicurare il gonfiaggio della sola camera d’aria di sicurezza 4.
In una seconda forma di realizzazione, illustrata nelle figure 3 e 4, il gruppo di sicurezza 1’ è impiegato, a titolo di esempio, in uno pneumatico di tipo tubed. Il dispositivo valvolare 5’ è in tal caso realizzato da un organo mobile 52’ comprendente internamente un condotto 56’ assiale passante, definito tra la sezione di ingresso 55’, per l’immissione del fluido operativo, e almeno una sezione di uscita 57’. L’organo mobile 52’ comprende altresì uno o più canali di efflusso 57a', intermedi tra la sezione di ingresso 55’ e la sezione di uscita 57’, ricavati trasversalmente allo sviluppo longitudinale dell’organo mobile 52’ e comunicanti con il condotto 56’. Preferibilmente il corpo valvolare 5’ comprende una pluralità di canali di efflusso 57a'.
Come descritto in precedenza, il dispositivo valvolare 5’ può essere associato ad una valvola e al relativo meccanismo otturatore di gonfiaggio e di regolazione della pressione di tipo noto non rappresentato in figura, in corrispondenza del corpo valvolare 51’, per consentire l’attacco dei mezzi di gonfiaggio per l’immissione di fluido operativo attraverso la sezione di ingresso 55’.
L’organo mobile 52’ è inserito trasversalmente al cerchione 2 attraverso la foratura 6, all'interno della camera d’aria principale 3 attraverso la prima apertura 31’, mediante l’interposizione di una boccola 58a' dotata di opportuni mezzi di tenuta, e all’interno della camera d’aria di sicurezza 4 attraverso la seconda apertura 41’.
Il corpo valvolare 51’ comprende un manicotto 59’ inserito all’interno della camera d’aria di sicurezza 4 e applicato in corrispondenza della terza apertura 41’.
L’organo mobile 52’ è inserito a tenuta all’interno della camera d’aria principale 3 e della camera d’aria di sicurezza 4. In particolare l’organo mobile 52’ è accoppiato al manicotto 59’ ad esempio mediante un accoppiamento filettato 60’, schematicamente illustrato nelle figure 3 e 4.
Vantaggiosamente l’organo mobile 52’ è associato al manicotto 59’ mediante mezzi di tenuta 58b’ di tipo noto.
L’organo mobile 52’ è dunque mobile assialmente a tenuta attraverso la prima apertura 31’ e la seconda apertura 41’, ricavate rispettivamente nella camera d’aria principale 3 e nella camera d’aria di sicurezza 4.
Inoltre, l’organo mobile 52’ conforma preferibilmente una porzione a sezione ridotta 61’, ad esempio realizzata da un restringimento, in corrispondenza di una porzione intermedia, disposta a valle, secondo una direzione di immissione del fluido operativo, dei canali di efflusso 57a’
L’organo mobile 52’ comprende preferibilmente un fermo terminale 52a’, ad esempio nella forma di un disco, conformato per controllare la corsa di arretramento dello stesso organo mobile 52’, nella condizione di riposo 1a, come descritto in seguito.
Quando l’organo mobile 52’ è posizionato, in una posizione arretrata, nella condizione di riposo 1a (si veda la figura 3), almeno un canale di efflusso 57a' si trova tra la prima apertura 31’ e la seconda apertura 41’, quindi in comunicazione con la camera d’aria principale 3 e, grazie alla presenza del condotto 56’ e della sezione di uscita 57’, in comunicazione anche con la camera d’aria di sicurezza 4.
Quando, invece, il corpo valvolare 5’ è attivato, in una posizione avanzata, nella condizione di sicurezza 1b, essendo ad esempio guidato dal citato accoppiamento filettato 60’ tra una porzione a sezione ridotta 61’ dell’organo mobile 52’ e il manicotto 59, i canali di efflusso 57a' si trovano posizionati oltre i mezzi di tenuta 58b’, dunque, in comunicazione eventualmente con la sola camera d’aria di sicurezza 4, grazie alla presenza della porzione a sezione ridotta 61’. In tale condizione, il condotto 56’ assicura la comunicazione esclusivamente tra la sezione di ingresso 55’ e la camera d’aria di sicurezza 4, attraverso la sezione di uscita 57’, per il gonfiaggio di emergenza della stessa. Alternativamente, lo stesso gruppo può essere impiegato in modo del tutto simile in uno pneumatico di tipo tubeless, comprendendo, in tal caso, mezzi di tenuta per l’accoppiamento del dispositivo valvolare 5' in corrispondenza della foratura 6 del cerchione 2.
Il funzionamento della seconda forma di realizzazione descritta è del tutto simile a quanto descritto in precedenza per la prima forma di realizzazione.
Una terza forma di realizzazione, in cui il gruppo di sicurezza 1’’ è impiegato, a scopo esemplificativo, in uno pneumatico di tipo tubeless, è illustrata nelle figure 5 e 6.
Tale forma di realizzazione è simile alla seconda forma di realizzazione descritta. Pertanto componenti funzionalmente e strutturalmente simili recano lo stesso numero di riferimento, già utilizzato per la suddetta forma di realizzazione.
Essa comprende ugualmente un dispositivo valvolare 5’’, con corpo valvolare 51'' associabile a una valvola e al relativo meccanismo a otturatore di gonfiaggio e regolazione della pressione, non rappresentati in figura e di tipo noto, per consentire l’attacco dei mezzi di gonfiaggio per l’immissione del fluido operativo mediante la sezione di ingresso 55’'. Come nella forma di realizzazione precedentemente illustrata, il dispositivo valvolare 5'' comprende un manicotto 59’’, accoppiato ad esempio mediante mezzi di accoppiamento di tipo filettato all’organo mobile 52’’.
In particolare, l’organo mobile 52’’ è applicato a tenuta sulla camera d’aria di sicurezza 4, in corrispondenza dell'apertura 41’’, all’interno della camera d’aria principale 3. Quest’ultima, in particolare, è definita, nella versione tubeless illustrata, tra il cerchione 2 e lo pneumatico 10.
L’organo mobile 52’’ comprende assialmente il condotto 56’’ passante, che collega in ogni condizione la sezione di ingresso 55’’ del dispositivo valvolare 5’’ con la camera d’aria di sicurezza 4 attraverso la sezione di uscita 57’’.
Il manicotto 59’’ è applicato a tenuta, mediante l’interposizione di mezzi di tenuta 58a’’, in corrispondenza della foratura 6 del cerchione 2, risultando così sporgente all’interno della camera d’aria principale 3, in posizione allineata all’organo mobile 52’’ applicato a sua volta alla camera d’aria di sicurezza 4. Il manicotto 59’’ comprende preferibilmente mezzi di tenuta 58b’’ per ricevere a tenuta l’organo mobile 52’’ nella condizione di sicurezza 1b, come descritto in dettaglio nel seguito. Gli stessi mezzi di tenuta 58b’’, secondo una variante non illustrata in figura, possono svolgere la medesima funzione di tenuta essendo opportunamente associati all'organo mobile 52’’ anziché al manicotto 59'', in modo da essere aderenti alla camera d’aria di sicurezza 4, in corrispondenza della seconda apertura 41’’.
L’organo mobile 52’’ comprende la già citata porzione a sezione ridotta 61’’ e, in tale caso, una porzione di aggancio 60’’, ad esempio filettata, destinata all’aggancio con opportuni mezzi di attivazione, per l’attivazione del dispositivo valvolare 5’’ nella condizione di sicurezza 1b.
Nella condizione di riposo 1a, illustrata in figura 5, l’organo mobile 52’’ è in posizione arretrata, all'interno del manicotto 59‘’ applicato a tenuta alla foratura 6 del cerchione, consentendo il passaggio di fluido operativo nella camera d’aria principale 3, attraverso almeno un canale di efflusso 57a’’, preferibilmente una pluralità di canali di efflusso 57a'’.
Nella condizione di sicurezza 1b, illustrata in figura 6, l’organo mobile 52’’ è avvicinato, in una posizione avanzata all’interno del manicotto 59’’, preferibilmente guidato dal citato accoppiamento filettato 60’' tra una porzione terminale a sezione ridotta 61’ dell’organo mobile 52’' e il manicotto 59'', in modo tale che i canali di efflusso 57a’’ siano inseriti oltre i mezzi di tenuta 58b’’. In tale condizione, il fluido operativo può essere immesso esclusivamente nella camera d’aria di sicurezza 4, attraverso il condotto 56’’ assiale e la sua sezione di uscita 57''.
Alternativamente, lo stesso gruppo può essere impiegato in modo del tutto simile in uno pneumatico di tipo tubed, comprendendo, in tal caso, mezzi per l’inserimento a tenuta del dispositivo valvolare 5'' sulla camera d'aria principale 3 ed inserendo la camera d'aria di sicurezza 4 all'interno della camera d'aria principale 3.
Il funzionamento della terza forma di realizzazione è comprensibile dalla descrizione che precede.
Una quarta forma di realizzazione è illustrata nelle figure 7 e 8. In tale caso il gruppo di sicurezza 1’’’ è impiegato, a titolo di esempio, in uno pneumatico di tipo tubed e comprende un dispositivo valvolare 5’’’ configurato per interconnettere la camera d’aria principale 3 e la camera d’aria di sicurezza 4 nella condizione di riposo 1a (si veda la figura 7) e per alimentare la sola camera d’aria di sicurezza 4 nella condizione di sicurezza 1b (si veda la figura 8).
Il dispositivo valvolare 5’’’ comprende un corpo valvolare 51’’’ per l’immissione del fluido operativo, associabile ad una valvola ed al relativo meccanismo a otturatore di gonfiaggio e di regolazione della pressione, non rappresentato in figura e di tipo noto, per consentire l’attacco dei mezzi di gonfiaggio per l’immissione di fluido operativo attraverso la sezione di ingresso 55''’.
Il corpo valvolare 51’’’ conforma preferibilmente un corpo cilindrico cavo all’interno del quale è inserito scorrevole l’organo mobile 52’’’ o stelo, mediante l’interposizione di una prima guarnizione 63a’’’ e una seconda guarnizione 63b’’’, distanziate in modo fisso lungo l’asse dello stelo stesso.
A una estremità libera dello stelo 52’’’, dal lato del cerchione 2, è definita la sezione di ingresso 55’’’ per l’ingresso del fluido operativo.
Il corpo valvolare 51’’’ è inserito trasversalmente nella camera d’aria principale 3 attraverso la prima apertura 31’’’ e all’interno della camera d’aria di sicurezza 4, attraverso la seconda apertura 41’’’.
Il corpo valvolare 51’’’ comprende, altresì, fori di uscita 64’’’ posizionati tra la prima guarnizione 63a'’’ e la seconda guarnizione 63b’’’ anzidette, in una regione comunicante con la sola camera d’aria principale 3.
Più precisamente, attorno alla camicia del corpo valvolare 51’’’ può essere previsto un organo distanziale 51a'’’, per consentire il montaggio del dispositivo valvolare 5’’’ tra la camera d’aria principale 3 e la camera d’aria di sicurezza 4. L’organo distanziale 51a’’’ è vantaggiosamente forato trasversalmente mediante aperture 51b’’’, per consentire la comunicazione della regione interna al corpo valvolare 51’’’, compresa tra la prima guarnizione 63a'’’ e la seconda guarnizione 63b’’’, con la camera d’aria principale 3, quando il dispositivo valvolare 5’’’ è nella condizione di riposo 1a.
L’organo mobile 52’’’ tubolare comprende internamente il condotto assiale 56’’’, che si estende dalla sezione di ingresso 55’’’ alla sezione di uscita 57’’’, oltre ad almeno una apertura di efflusso 57a'’’ trasversale, comunicante con il condotto 56’’’ e posizionata assialmente in modo tale da essere interposta, nella citata condizione di riposo 1a, tra la prima guarnizione 63a’’’ e la seconda guarnizione 63b’’’, quindi in comunicazione con i fori uscita 64’’’ e le aperture 51b'''.
Lo stelo 52’’’ comprende preferibilmente un primo fermo terminale 52a'’’, ad esempio nella forma di un disco, applicato attorno alla sezione di uscita 57’’’ ed un secondo fermo terminale 52b'’’, applicato lungo lo stelo 52''', entrambi conformati per riscontrare rispettivamente la prima guarnizione 63a''' e la seconda guarnizione 63b’’’, e per limitare lo spostamento assiale dello stesso stelo 52’’’, quando viene azionato per cambiare la condizione operativa.
Nella condizione di riposo 1a, lo stelo 52’’’ è in una posizione arretrata, con il fermo 52a'’’ a battuta contro la seconda guarnizione 63b’’’. Nella stessa condizione, il o i canali di efflusso 57a'’’ sono in comunicazione con i fori di uscita 64’’’, e con le aperture 51b’’’, consentendo l’alimentazione della camera d’aria principale 3. Nella citata condizione di riposo 1a, è possibile gonfiare la sola camera d’aria principale 3, per il principio fisico citato in precedenza.
Nella condizione di sicurezza 1b, lo stelo 52’’’ è in posizione avanzata, con il fermo 52b'’’ a battuta contro la prima guarnizione 63a’’’. Nella stessa condizione, il o i canali di efflusso 57a'’’ sono avanzati oltre la seconda guarnizione 63b’’’, quindi in comunicazione con la sola camera d’aria di sicurezza 3, per consentire, attraverso il condotto 56’’’ e la sezione di uscita 57’’’, l’alimentazione esclusiva di quest’ultima.
Alternativamente, lo stesso gruppo può essere impiegato in modo del tutto simile in uno pneumatico di tipo tubeless, comprendendo, in tal caso, un corpo valvolare 5''' applicato a tenuta in corrispondenza della foratura 6 del cerchione 2.
Il funzionamento della quarta forma di realizzazione è comprensibile dalla descrizione che precede.
Una quinta forma di realizzazione è illustrata nelle figure 9 e 10 ed è impiegata, a titolo di esempio, in uno pneumatico di tipo tubed.
Il gruppo di sicurezza 1’’’’ comprende un dispositivo valvolare 5’’’’operativo nelle citate condizioni di riposo 1a e di sicurezza 1b.
In particolare il dispositivo valvolare 5’’’’ è associabile, come descritto in precedenza, a una valvola e a un meccanismo esterno a otturatore di gonfiaggio e di regolazione della pressione, di tipo noto, non rappresentato in figura per semplicità.
Nel dispositivo valvolare 5’’’’ l’organo mobile 52’’’’ è realizzato sotto forma di un'asta solidale ad uno stantuffo 65’’’’, inseriti scorrevoli assialmente all’interno del corpo valvolare 51’’’’ a foggia tubolare.
Più precisamente, l’organo mobile 52’’’’ reca a una estremità lo stantuffo 65’’’’ scorrevole a tenuta sulla parete interna del corpo valvolare 51’’’’.
L’organo mobile 52’’’’ conforma internamente il condotto 56’’’’, che si estende dalla sezione di ingresso 55’’’’ alla sezione di uscita 57’’’’.
Il corpo valvolare 51’’’’ comprende almeno un foro di uscita 64’’’’, preferibilmente una pluralità di fori di uscita, ricavati sulla parete del corpo valvolare 51’’’’, in modo da essere disposti in uso in comunicazione con la camera d’aria principale 3. Il corpo valvolare 51’’’’ è preferibilmente associato a un organo distanziale 51a'’’’, interposto attorno al corpo valvolare 51’’’’ tra la camera d’aria principale 3 e la camera d’aria secondaria 4. L’organo distanziale 51a'’’’ è dotato, in modo corrispondente, di almeno uno, preferibilmente una pluralità di passaggi di uscita 51b’’’’.
Il corpo valvolare 51’’’’ comprende una porzione di fondo 66’’’’, recante un foro centrale di uscita 67’’’’.
L’organo mobile 52’’’’ è mobile alternativamente tra la condizione di riposo 1a, e la condizione di sicurezza 1b.
Nella condizione di riposo 1a, l’organo mobile 52’’’’ è in una posizione arretrata all’interno del corpo valvolare 51a'’’’, in modo tale che la sezione di uscita 57’’’’ è in comunicazione con il i foro di uscita 64’’’’, consentendo quindi l’immissione di fluido operativo, attraverso i passaggi 51b’’’’, nella camera d'aria principale 3 e, grazie al foro centrale di sicurezza 67’’’’, nella camera d'aria di sicurezza 4. In tale condizione, il fluido operativo può essere immesso, in modo noto, attraverso la sezione di ingresso 55’’’’, provocando il gonfiaggio della sola camera d’aria principale 3. Nella medesima condizione il fluido operativo accede anche alla camera d’aria di sicurezza 4, senza però gonfiarla.
Nella condizione di sicurezza 1b, illustrata nella figura 10, l’organo mobile 52’’’’ recante in maniera solidale lo stantuffo 65’’’’ è spinto in una posizione avanzata, in corrispondenza della quale lo stantuffo 65’’’’ arriva a battuta contro la porzione di fondo 66’’’’ del corpo valvolare 51’’’’, e contemporaneamente occlude a tenuta il i foro di uscita 64'''' , interrompendo la comunicazione tra la sezione di uscita 57’’’’ e i fori di uscita 64’’’’.
In tale modo risulta occlusa la comunicazione con la camera d’aria principale 3. Il fluido operativo può allora accedere esclusivamente nella camera d’aria di sicurezza 4 per gonfiarla, attraverso il condotto 56’’’’ e il foro centrale 67’’’’ ricavato sulla porzione di fondo 66’’’' del corpo valvolare 51’’’’, ad esempio in caso di foratura della camera d’aria principale 3.
Alternativamente, lo stesso gruppo può essere impiegato in modo del tutto simile in uno pneumatico di tipo tubeless, comprendendo, in tal caso, un corpo valvolare 5'''' applicato a tenuta in corrispondenza della foratura 6 del cerchione 2.
Ulteriori forme di realizzazione del gruppo di sicurezza secondo l’invenzione sono illustrate nelle figure da 11 a 20. Esse comprendono rispettivamente i dispositivi valvolari 5, 5’, 5’’, 5’’’, 5’’’’ già illustrati in precedenza, applicati a pneumatici di tipo tubeless. A tale scopo i corpi valvolari sono inseriti attraverso la foratura 6 del cerchione 2 mediante l’interposizione di adeguati mezzi di tenuta.
In tali forme di realizzazione, il gruppo di sicurezza 100, 100’, 100’’, 100’’’, 100’’’’, già descritto in precedenza nel funzionamento e nella forma costruttiva, comprende altresì un corpo intermedio 50, 50’, 50’’, 50’’’, 50’’’’ posto in comunicazione con la camera d’aria di sicurezza 4 attraverso un raccordo flessibile 9.
Allo stesso tempo i suddetti corpi intermedi sono in comunicazione selettiva, nella sola condizione di riposo 1a, anche con la camera d’aria principale 3.
Preferibilmente, a vantaggio della flessibilità di utilizzo di tali forme di realizzazione, il raccordo flessibile 9 è agganciabile alla camera d’aria di sicurezza attraverso l’accoppiamento di mezzi di aggancio 91 di tipo noto, ad esempio di tipo filettato.
Per ciascuna forma di realizzazione, una prima figura illustra il gruppo di sicurezza secondo l’invenzione nella condizione di riposo 1a e una seconda successiva figura mostra lo stesso gruppo nella condizione di sicurezza 1b.
Tali forme di realizzazione, dotate del corpo intermedio 50, 50’, 50’’, 50’’’, 50’’’’ nonché del raccordo flessibile 9 per la connessione selettiva a entrambe le camere 3, 4 oppure alla sola camera d’aria di sicurezza 4, sono estremamente versatili, in quanto possono essere utilizzate agevolmente sulle ruote tubeless più comunemente utilizzate.
A tale scopo, è possibile rimuovere il meccanismo a otturatore comunemente in uso nei dispositivi valvolari applicati alle usuali camere d'aria o, in alternativa, mantenerlo in posizione di sempre aperto, disponendo un organo respingente all'interno del mezzo di aggancio 91, per poter agganciare opportunamente una qualsiasi camera d’aria, che possa fungere da camera d’aria di sicurezza 4 al raccordo 9.
Si osserva solamente che nella forma di realizzazione illustrata in figura 17 e 18, l’organo mobile 51’’’ conforma internamente il condotto 56’’’ che, diversamente dalla corrispondente forma di realizzazione illustrata in figura 7 e 8, è cieco. Pertanto il disco 52a'’’ chiude lo stesso condotto. Per il resto, il funzionamento della forma di realizzazione è facilmente comprensibile dalla descrizione che precede, nonché dalle figure.
Infine secondo una ulteriore forma di realizzazione, illustrata nelle figure 21 e 22, il dispositivo valvolare 5’’’’’ è impiegato, a scopo esemplificativo, in uno pneumatico di tipo tubeless.
Il dispositivo valvolare 5’’’’’ comprende dunque il corpo valvolare 51’’’’’ associabile, come summenzionato per le precedenti forme di realizzazione, a una valvola e a un meccanismo a otturatore di gonfiaggio e regolazione della pressione, di tipo noto e non rappresentato in figura per semplicità.
Il corpo valvolare 51’’’’’ comprende a sua volta una prima boccola 59c’’’’’ applicata a tenuta in corrispondenza di una parete della camera d’aria di sicurezza 4 ed un manicotto 59d’’’’’ applicato a una parete della camera d’aria di sicurezza 4, in una posizione contrapposta e allineata alla prima boccola 59c’’’’’. L’organo mobile 52’’’’’, che è inserito passante e a tenuta nella prima boccola 59c’’’’’, è agganciabile a tenuta ad una estremità, ad esempio mediante mezzi filettati, al manicotto 59d''''' recante un organo otturatore 52a'’’’’, destinato ad essere alloggiato a tenuta, nella condizione di sicurezza 1b, in una apposita sede alla base del manicotto 59d’’’’’ stesso, ad esempio mediante l'attivazione di una molla di precarico. L’organo mobile 52’’’’’ comprende ulteriormente un condotto 56’’’’’ interno, che sfocia lateralmente nella apertura 57a'’’’’, posizionata lungo lo sviluppo longitudinale dell’organo mobile 52’’’’’ stesso in modo tale che sia nella condizione di riposo 1a che in quella di sicurezza sia comunicante con l’interno della camera d’aria di sicurezza 4.
Il condotto 56’’’’’ sfocia inferiormente nella sezione di uscita 57’’’’’.
L’organo mobile 52’’’’’, nella condizione di riposo 1a si trova accoppiato al manicotto 59d’’’’’ in una posizione avanzata, che provoca la spinta e l'apertura dell’organo otturatore 52a’’’’’. Per passare alla condizione di sicurezza 1b, l’organo mobile 52’’’’’ si porterà in una posizione arretrata, di sgancio rispetto al manicotto 59d’’’’’ , disimpegnando lo stesso organo otturatore 52a'’’’’.Quindi, è possibile comandare l’apertura o la chiusura dell’organo otturatore 52a'’’’’ e, contemporaneamente, l'aggancio o lo sgancio del manicotto 59d''''' mediante la rotazione dell’organo mobile 52’’’’’, che passa dalla posizione avanzata, nella condizione di riposo 1a, alla posizione arretrata nella condizione di sicurezza 1b, in modo da permettere, il gonfiaggio della camera d’aria principale 3 oppure della camera d’aria di sicurezza 4, quando, rispettivamente, l'organo otturatore è aperto o chiuso.
Il funzionamento della suddetta forma di realizzazione è per il resto del tutto simile a quanto descritto in precedenza.
È importante però sottolineare come tale forma di realizzazione sia del tutto applicabile anche a pneumatici di tipo tubed comprendendo, in tal caso, mezzi di tenuta per l’inserimento a tenuta del dispositivo valvolare 5’’’’’ sulla camera d'aria principale 3 ed inserendo la camera d’aria di sicurezza 4 all'interno della camera d’aria principale 3.
Nella pratica attuazione del trovato, i materiali impiegati, nonché la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims (12)

  1. Rivendicazioni 1) Gruppo di sicurezza per pneumatici, destinato ad essere associato a un cerchione (2) e a un copertone (10), caratterizzato dal fatto che comprende una camera d’aria principale (3), una camera d’aria di sicurezza (4), nonché un dispositivo valvolare (5, 5’, 5’’, 5’’’, 5’’’’, 5’’’’’) azionabile alternativamente in una condizione di riposo (1a) del gruppo di sicurezza (1, 1’, 1’’, 1’’’, 1’’’’, 1’’’’’, 100, 100’, 100’’, 100’’’, 100’’’’), in corrispondenza della quale detto dispositivo valvolare (5, 5’, 5’’, 5’’’, 5’’’’, 5’’’’’) interconnette detta camera d’aria principale (3) e detta camera d’aria di sicurezza (4) per l’alimentazione di un fluido operativo, ad esempio aria, e in una condizione di sicurezza (1b), in corrispondenza della quale detto dispositivo valvolare (5, 5’, 5’’, 5’’’, 5’’’’, 5’’’’’) alimenta esclusivamente detta camera d’aria di sicurezza (4) per l’alimentazione del suddetto fluido operativo.
  2. 2) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo valvolare (51) inserito passante attraverso una foratura (6) ricavata nel detto cerchione (2), un organo mobile (52), mobile assialmente all’interno del detto corpo valvolare (51), tra una prima posizione assiale, corrispondente a detta condizione di riposo (1a), e una seconda posizione assiale, corrispondente a detta condizione di sicurezza di detto gruppo di sicurezza (1, 1’, 1’’, 1’’’, 1’’’’, 1’’’’’, 100, 100’, 100’’, 100’’’, 100’’’’).
  3. 3) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta camera d’aria di sicurezza (4) è inserita internamente a detta camera d’aria principale (3) nel caso di copertoni di tipo tubed oppure è contenuta all’interno dello spazio definito tra detto cerchione (2) e detto copertone (10), nel caso di copertoni di tipo tubeless.
  4. 4) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo mobile (52) reca a una estremità un organo otturatore (53) inseribile a tenuta in una sede (54), applicata a tenuta in corrispondenza di una apertura (42) ricavata in una parete di detta camera d’aria di sicurezza (4) in modo da porre in comunicazione il volume interno di detta camera d’aria principale (3) e il volume interno di detta camera d’aria di sicurezza (4), detto organo otturatore (53) essendo discosto da detta sede (54) in detta condizione di riposo (1a), per consentire l’alimentazione di fluido operativo in entrambe dette camere (3, 4), detto organo otturatore (53) impegnando detta sede (54) in detta condizione di sicurezza (1b) per consentire l’alimentazione esclusiva di detta camera d’aria di sicurezza (4).
  5. 5) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto organo mobile (52’, 52’’, 52’’’, 52’’’’, 52’’’’’) comprende internamente un condotto (56’, 56’’, 56’’’, 56’’’’, 56’’’’’) assiale passante, definito tra una sezione di ingresso (55’, 55’’, 55’’’, 55’’’’, 55’’’’’) a una estremità, per l’immissione di detto fluido operativo, e almeno una sezione di uscita (57’, 57’’, 57’’’, 57’’’’, 57’’’’’) a una contrapposta estremità per l’efflusso di detto fluido operativo.
  6. 6) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto organo mobile (52’, 52’’, 52’’’, 52’’’’, 52’’’’’) comprende altresì uno o più canali di efflusso (57a’, 57a’’, 57a’’’, 57a'’’’, 57a’’’’’), intermedi tra detta sezione di ingresso (55’, 55’’, 55’’’, 55’’’’, 55’’’’’) e detta sezione di uscita (57’, 57’’, 57’’’, 57’’’’, 57’’’’’), ricavati trasversalmente e comunicanti con detto condotto (56’, 56’’, 56’’’, 56’’’’, 56’’’’’).
  7. 7) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto corpo valvolare (51’) comprende un manicotto (59’) applicato a tenuta in corrispondenza di una apertura (41’) ricavata in una parete di detta camera d’aria di sicurezza (4), una contrapposta apertura (31’) essendo allineata a detta apertura (41’) e ricavata in una parete della camera d’aria principale (3) per l’inserimento a tenuta di detto organo mobile (52’), detto uno o più canali di efflusso (57a’) essendo in comunicazione con detta camera d’aria principale (3) e detta sezione di uscita (57’) essendo in comunicazione con detta camera d’aria di sicurezza (4) in detta condizione di riposo (1a), detto organo mobile (52’) essendo impegnato a tenuta da detto manicotto (59’) in detta condizione di sicurezza (1b), in modo tale che detto uno o più canali di efflusso (57a’) risulta al più insieme a detta sezione di uscita (57’) in comunicazione con detta camera d’aria di sicurezza (4).
  8. 8) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto corpo valvolare (51’’) comprende un manicotto (59’’) applicato a tenuta in corrispondenza di detta foratura (6) di detto cerchione (2), detto organo mobile (52’’) essendo applicato a tenuta in corrispondenza di una apertura (41’’) ricavata in una parete di detta camera d’aria di sicurezza (4), detto uno o più canali di efflusso (57a’’) essendo in comunicazione con detta camera d’aria principale (3) e detta sezione di uscita (57’’) essendo in comunicazione con detta camera d’aria di sicurezza (4) in detta condizione di riposo (1a), detto organo mobile (52’’) essendo impegnato a tenuta mediante mezzi di tenuta (58b’’) da detto manicotto (59’’) in detta condizione di sicurezza (1b), in modo tale che detti mezzi di tenuta (58b’’) impediscono detta comunicazione tra detto uno o più canali di efflusso (57a’’) e detta camera d’aria principale (3).
  9. 9) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto corpo valvolare (51’’’) conforma un corpo tubolare cilindrico all’interno del quale è inserito scorrevole detto conformante uno stelo, mediante l’interposizione di una prima guarnizione (63a'’’) e una seconda guarnizione (63b’’’) reciprocamente distanziate in direzione assiale, detto corpo valvolare (51’’’) essendo inserito a sua volta trasversalmente in detta camera d’aria principale (3) e all’interno di detta camera d’aria di sicurezza (4), fori di uscita (64’’’) essendo realizzati attraverso detto corpo valvolare (51’’’) tra detta prima guarnizione (63a'’’) e detta seconda guarnizione (63b’’’), in una regione comunicante con detta sola camera d’aria principale (3), detto uno o più canali di efflusso (57a’’’) essendo predisposti su detto organo mobile (52’’’) in modo tale che in detta condizione di risposo (1a) detto uno o più canali di efflusso (57a’’’) sono in comunicazione con detti fori di uscita (64’’’) e in detta condizione di sicurezza (1b) sono in comunicazione con detta camera di sicurezza (4).
  10. 10) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto corpo valvolare (51’’’) conforma un corpo tubolare cilindrico comprendente almeno un foro di uscita (64’’’’), ricavato sulla parete di detto corpo valvolare (51’’’’), in modo da essere disposto in uso in comunicazione con detta camera d’aria principale (3), e consentire l’alimentazione di detta camera d’aria principale (3) con detto fluido operativo in detta condizione di riposo (1a), detto organo mobile (52’’’’) essendo associato a una estremità ad uno stantuffo (65’’’’) scorrevole a tenuta su una parete interna di detto corpo valvolare (51’’’’), detto corpo valvolare (51’’’’) comprendendo altresì una porzione di fondo (66’’’’), posizionata in detta camera d’aria di sicurezza (4) e recando un foro centrale di uscita (67’’’’) allineato a detto condotto (56’’’’) di detto organo valvolare (52’’’’) per consentire l’alimentazione esclusiva di detta camera d’aria di sicurezza (4) mediante l’avanzamento del detto organo mobile (52’’’’) e la contestuale occlusione dei detti fori di uscita (64’’’’) in detta condizione di sicurezza (1b).
  11. 11) Gruppo di sicurezza secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende un corpo intermedio (50, 50’, 50’’, 50’’’, 50’’’’) comunicante in modo selettivo con la camera d’aria di sicurezza (4) attraverso un raccordo flessibile (9) agganciabile alla detta camera d’aria di sicurezza (4).
  12. 12) Gruppo di sicurezza per pneumatici secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto corpo valvolare (51’’’’’) comprende una prima boccola (59c’’’’’), inserita a tenuta in una parete della detta camera d’aria di sicurezza (4), un manicotto (59d’’’’’) applicato a una parete della camera d’aria di sicurezza (4) contrapposto alla detta prima boccola (59c’’’’’), detto manicotto (59d’’’’’) alloggiando un organo otturatore (52a’’’’’) alternativamente movimentabile in modo elastico tra una posizione discosta, condizione di riposo (1a), consentendo al fluido operativo di accedere alla camera d’aria principale (3), e una posizione di riscontro a tenuta, condizione di sicurezza (1b), impedendo al fluido operativo di accedere alla camera d’aria principale (3), con il detto manicotto (59d’’’’’).
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