IT201900012393A1 - Apparecchio di cottura - Google Patents

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IT201900012393A1
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cooking
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IT102019000012393A
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Inventor
Tiziano Meneghetti
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Meneghetti S P A Unipersonale
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    • F24C15/2042Devices for removing cooking fumes structurally associated with a cooking range e.g. downdraft
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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
" Apparecchio di cottura “
La presente invenzione concerne un apparecchio di cottura ed in particolare un apparecchio di cottura a scomparsa integrato con una cappa aspirante.
Sono noti apparecchi di cottura, in particolare del tipo ad induzione o del tipo a piastra radiante di vetroceramica; essi comprendono una struttura generalmente parallelepipedica appiattita, delimitata lateralmente e sul fondo da un involucro scatolare in lamiera metallica e chiusa superiormente da una lastra di vetroceramica. Nel caso di apparecchi di cottura ad induzione, all’interno della struttura parallelepipedica sono poste le bobine circolari o spiraliformi alimentate con energia elettrica, le quali generano il campo magnetico che si trasferisce alle pentole appoggiate sulla sovrastante lastra di vetroceramica, e le riscaldano. Nel caso invece di piastre radianti di vetroceramica, all’interno della struttura parallelepipedica sono poste tradizionali resistenze elettriche che riscaldano le pentole appoggiate alla sovrastante lastra di vetroceramica.
Inconveniente di questi noti apparecchi di cottura, che sono applicabili ad incasso entro apposite sedi rettangolari ricavate in tradizionali piani di lavoro di mobili da cucina, è che la superficie del piano di cottura in genere sporge superiormente dal piano di lavoro del mobile, non consentendo l’utilizzo di una parte di questo neppure quando il piano di cottura non viene utilizzato.
Altro inconveniente consiste nel fatto che se anche la superficie del piano di cottura fosse complanare con il piano di lavoro del mobile, comunque occuperebbe una parte della superficie di questo, la quale non potrebbe essere utilizzata per altri impieghi, neppure quando l’apparecchio di cottura non viene usato.
Sono anche note cappe aspiranti che in generale sono posizionate al di sopra dell’apparecchio di cottura incassato nel piano di lavoro ed hanno lo scopo di aspirare i fumi ed i vapori, che fuoriescono dalle pentole poste su di esso, e di smaltirli all’esterno dell’ambiente oppure di reimmetterli nel locale dopo averli filtrati.
Inconveniente di queste note cappe aspiranti è che per consentire una certa libertà di manovra all’operatore posizionato davanti al piano di cottura, esse devono essere posizionate ad una certa altezza e quindi ad una certa distanza da questo e ciò rende spesso scarsamente efficace la loro funzione aspirante.
Ad evitare questo inconveniente sono già state proposte cappe aspiranti installate verticalmente sul piano di lavoro del mobile, appena dietro il piano di cottura. In questo modo la ridotta distanza tra la bocca di aspirazione della cappa aspirante ed il piano di cottura rende più efficace l’azione aspirante della cappa stessa. Questa nota soluzione comporta tuttavia un ingombro permanente di una parte del piano di lavoro del mobile, anche quando il piano di cottura non viene utilizzato.
Allo scopo di eliminare anche questo inconveniente sono state proposte cappe aspiranti installate nel piano di lavoro del mobile e mobili verticalmente tra una posizione di riposo totalmente contenuta al di sotto della superficie di questo ed una posizione di lavoro emergente da questo. La movimentazione di questa cappa può essere ottenuta con attuatori elettrici o pneumatici, eventualmente radiocomandati.
Questa soluzione si è rivelata vantaggiosa, in quanto la cappa può essere rimossa dalla sua posizione operativa quando non deve essere fatta funzionare; al tempo stesso però questa sua rimozione non consente di liberare completamente il piano di lavoro, dato che l’apparecchio di cottura comunque è presente.
E’ anche noto da EP 2052188 un apparecchio di cottura che comprende una cappa aspirante a conformazione parallelepipedica, vincolata verticalmente al banco di lavoro, ed un piano di cottura ad induzione articolato alla cappa aspirante e mobile tra una posizione orizzontale operativa, in cui esso è appoggiato al banco di lavoro, ed una posizione verticale di riposo, in cui esso aderisce alla cappa aspirante e forma con questa un’unica struttura chiusa, che si sviluppa essenzialmente in senso verticale, lasciando libera gran parte del banco di lavoro.
Questa soluzione ha in parte risolto i problemi riscontrabili nei noti apparecchi di cottura ad induzione od a piastre radianti e nelle note cappe aspiranti ad essi associate, ma non ha eliminato completamente gli inconvenienti legati ad un ingombro del piano di lavoro, dato che comunque la cappa aspirante e l’apparecchio di cottura, anche se ripiegati assieme, comportano sempre un certo ingombro.
In effetti la cappa aspirante comporta un inevitabile ingombro legato alla necessità di alloggiare al suo interno i ventilatori, le canalizzazioni, le apparecchiature di alimentazione, di controllo e di regolazione sia della cappa stessa che dell’apparecchio di cottura, ed anche quest’ultimo comporta inevitabilmente un certo ingombro, legato alla necessità di alloggiare al suo interno le bobine circolari nel caso di piani di cottura ad induzione oppure le resistenze elettriche nel caso di piani di cottura in vetroceramica.
Quando poi l’apparecchio di cottura è ripiegato sulla cappa aspirante ed aderisce ad essa, i due spessori si sommano e se anche una parte del piano di lavoro viene lasciata libera, una parte importante è pur sempre occupata dall’apparecchio ripiegato.
Scopo dell’invenzione è di eliminare anche questo inconveniente e di proporre un apparecchio di cottura che presenti una elevata efficienza in condizione operativa e sia in grado di non comportare alcun ingombro sul piano di lavoro in condizione di riposo.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura che nei periodi di inutilizzazione non sporga dal piano di lavoro.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura, in cui il passaggio dalla condizione di lavoro alla condizione di riposo e viceversa possa essere effettuato in maniera assai rapida e comoda, anche in forma motorizzata, sia con comando manuale diretto, che con un radiocomando.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura di installazione assai semplice e rapida.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura ad elevati standard di affidabilità e sicurezza per gli operatori addetti al suo impiego.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura che possa eliminare i fumi ed i vapori, che si generano durante l’utilizzazione dell’apparecchio stesso, sia all’esterno che all’interno dell’ambiente, previa filtrazione.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura che possa non sottoporre a sollecitazioni gravose il mobile, nel quale è installato.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura nel quale le operazioni di ispezione e di manutenzione siano agevoli e non comportino complessi interventi di smontaggio.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura che sia controllabile in maniera semplice e intuitiva.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura di dimensioni adatte ad una sua installazione nei piani di lavoro presenti in commercio.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparecchio di cottura che sia alternativo e migliorativo rispetto agli apparecchi presenti in commercio.
Secondo l’invenzione, tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, congiuntamente o disgiuntamente, con un apparecchio di cottura come definito nella rivendicazione 1.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in vista prospettica generale un apparecchio di cottura secondo l’invenzione in configurazione di riposo, installato in un mobile rappresentato privo di una fiancata,
la figura 2 lo mostra schematicamente in sezione verticale nella stessa configurazione di riposo,
la figura 3 lo mostra nella stessa vista di fig. 1 ma in configurazione intermedia tra la configurazione di riposo e la configurazione di lavoro,
la figura 4 lo mostra nella stessa vista di fig. 3 in configurazione di lavoro, la figura 5 lo mostra nella stessa configurazione di lavoro in sezione verticale, la figura 6 mostra in sezione verticale ed in configurazione di riposo il particolare del complesso di aste articolate che controlla la movimentazione simultanea e coordinata dell’unità aspirante e del piano di cottura,
la figura 7 lo mostra nella stessa vista di fig. 6 in configurazione intermedia, la figura 8 lo mostra nella stessa vista di fig. 6 in configurazione di lavoro, la figura 9 mostra in vista prospettica l’apparecchio di cottura secondo l’invenzione privo di struttura di supporto in configurazione di lavoro e con il piano di cottura parzialmente sollevato, la figura 10 mostra in vista prospettica l’apparecchio secondo l’invenzione applicato ad un mobile in configurazione di lavoro e con il piano di cottura parzialmente sollevato per l’accesso al filtro, che è stato rimosso dalla sua sede.
Come si vede dalle figure, l’apparecchio di cottura secondo l’invenzione comprende in pratica un’unità aspirante 2, un piano di cottura 4, che può essere in vetroceramica o, preferibilmente, ad induzione, ed una struttura di supporto e di movimentazione 6 di entrambi. Più particolarmente questa struttura di supporto e di movimentazione 6 è costituita da un corpo scatolato 8 di lamiera metallica, che viene fissato al mobile 10 in corrispondenza di un’apertura ricavata nel suo piano di lavoro 12. Questo corpo scatolato 8 è suddiviso orizzontalmente in una porzione superiore 14, destinata a contenere, come meglio si vedrà in seguito, il piano di cottura 4 e l’unità aspirante 2, ripiegata orizzontalmente su di esso, ed in una porzione inferiore 16, destinata a costituire un contenitore di raccolta dei fumi e dei vapori aspirati dall’unità aspirante 2 e di convogliamento degli stessi verso un condotto di scarico 18.
Anche l’unità aspirante 2 comprende a sua volta un corpo scatolato 20, pure realizzato in lamiera ed articolato alla struttura di supporto e di movimentazione 6, in modo da poter passare, come meglio si vedrà in seguito, da una configurazione orizzontale di riposo, appoggiata al piano di cottura 4 (cfr. figg. 1 e 2), ad una configurazione verticale di lavoro (cfr. figg. 4 e 5), e viceversa.
Il corpo scatolato 20 è chiuso su tutti i lati ad esclusione della sua parete anteriore, quando è disposto in configurazione verticale di lavoro, e della sua parete inferiore, sempre quando è disposto in configurazione verticale di lavoro.
Questa parete anteriore del corpo scatolato 20 è interessata da un’apertura 22 più o meno estesa, la quale può essere vantaggiosamente interessata da una o più paratie mobili 24 per regolare l’apertura di aspirazione dei fumi e dei vapori da parte dell’unità aspirante 2. La regolazione di queste paratie può essere manuale o motorizzata.
Attraverso l’apertura 22 che corrisponde alla parete inferiore mancante del corpo scatolato 20 quando l’unità aspirante 2 è disposta verticalmente in configurazione di lavoro (cfr. fig. 5), la camera interna dell’unità aspirante stessa comunica con la porzione superiore del corpo scatolato 8, la quale è separata dalla porzione inferiore dello stesso da una vasca 28 di raccolta di eventuali liquidi. Questa è vantaggiosamente interessata da un’apertura centrale 30, preferibilmente a forma circolare, contornata da un rilievo rettangolare 32, che delimita una zona destinata ad accogliere un elemento filtrante amovibile 34.
Nella porzione inferiore 20 del corpo scatolato 6 è alloggiato un aspiratore centrifugo 36, che ha il lato aspirazione affacciato all’apertura 30 della vasca 28 ed il lato mandata collegato con il condotto di scarico 18. Questo decorre per un certo tratto all’interno del mobile 10 e sbocca poi in un condotto esterno (non rappresentato) di smaltimento dei fumi e dei vapori di cottura. Qualora peraltro questo condotto di smaltimento non sia previsto, il condotto 18 può terminare in un’apertura 40 prevista nello zoccolo anteriore del mobile 10 e chiusa da una griglia.
All’interno del corpo scatolato 8, ad una o preferibilmente ad entrambi i lati delle due porzioni superiore 14 ed inferiore 20 sono previsti due complessi di aste articolate 41, che collegano tra loro il piano di cottura 4, l’unità aspirante 2, il corpo scatolato 8 ed un attuatore 42 per la movimentazione simultanea e coordinata del piano di cottura 4 e dell’unità aspirante 2 rispetto al corpo scatolato 8.
I movimenti simultanei e coordinati del piano di cottura 4 e dell’unità aspirante 2 sono ottenuti con l’attuatore 42, che agisce sul complesso 41 di aste che collegano questi due elementi tra loro, all’involucro scatolato 8, che li contiene, ed all’attuatore stesso.
Più particolarmente, il complesso o ciascun complesso articolato 41 comprende due aste 44 che collegano a pantografo il fondo del corpo scatolato 8 con il piano di cottura 4 e consentono a questo di compiere esclusivamente movimenti traslatori verticali su comando dell’attuatore 42, che con un’estremità è direttamente articolato al corpo scatolato 8 e con l’altra estremità è collegato, tramite aste di rinvio al sistema formato dalle due aste 44 articolate a pantografo.
Ciascun complesso 41 di aste articolate comprende anche aste 46 di collegamento dell’unità aspirante 2 al corpo scatolato 8. Esse sono configurate in modo da consentire sia il movimento articolato dell’unità aspirante 2 per passare dalla condizione orizzontale di riposo alla condizione verticale di lavoro, sia il successivo movimento traslatorio verticale di discesa per il parziale rientro nel piano di lavoro 12 del mobile 10.
È pure previsto un collegamento tra le aste 46 associate all’unità aspirante 2 e le aste 44 associate al piano di cottura 4 per assicurare la simultaneità dei loro movimenti coordinati.
Nell’esempio illustrato questo collegamento comprende anche una catena 48.
Allo scopo poi di assicurare una stabilità elastica delle due condizioni di lavoro e di riposo dell’apparecchio di cottura secondo l’invenzione, è previsto che a ciascun complesso di aste articolare sia associata anche una molla 50, che in entrambe le due condizioni estreme è poco sollecitata, mentre nella configurazione intermedia di passaggio dall’una all’altra condizione estrema è maggiormente sollecitata, come è visibile nelle figg. 6-8. È preferibile che l’attuatore 42 sia provvisto di mezzi di accelerazione all’inizio di ogni corsa e di mezzi di decelerazione al termine della stessa.
Inoltre, è vantaggiosamente previsto che all’interno dell’unità aspirante 2 siano alloggiati una pluralità di componenti elettrici ed elettronici di alimentazione, di controllo e di regolazione del funzionamento dell’apparecchio, anche se in maniera alternativa questi componenti potrebbero essere contenuti in tutto od in parte entro un’unità di controllo 52, alloggiata all’interno del mobile 10 e separata dalla struttura di supporto 6, che pure è totalmente alloggiata entro il mobile stesso. Anzi, la disposizione separata dell’unità di controllo 52 in taluni casi potrebbe apparire più vantaggiosa rispetto alla sua disposizione integrata nell’unità aspirante 2 e/o nel piano di cottura 4 sia per la sua separazione da un ambiente interessato da fumi e da vapori, sia per la sua più agevole accessibilità in caso di manutenzione.
Come si è detto, il corpo scatolato 8 dell’unità aspirante 2 è preferibilmente realizzato in lamiera e pertanto anche la sua parete, che in condizione di riposo dell’unità aspirante 2 copre superiormente l’apparecchio di cottura, è realizzata in lamiera, la quale può essere vantaggiosamente rivestita con lo stesso materiale che riveste il piano di lavoro, in cui l’apparecchio di cottura è incassato, in modo da creare una continuità funzionale ed estetica con detto piano di lavoro e da conferire all’apparecchio l’aspetto di un prodotto di pregio.
Il piano di cottura 4 può essere di tipo ad induzione oppure a piastra radiante di vetroceramica ed è in sé tradizionale e cioè comprende un involucro scatolato realizzato in lamiera metallica e chiuso superiormente da una lastra superiore 54 di vetroceramica o di altro idoneo materiale, sulla quale vengono poste le pentole.
All’interno dell’involucro scatolare del piano di cottura sono alloggiate le tradizionali bobine (non rappresentate), che generano i campi magnetici necessari per riscaldare le pentole poste sulla lastra superiore 54, oppure le tradizionali resistenze elettriche di riscaldamento della piastra radiante.
Sempre all’interno dell’involucro scatolare del piano di cottura sono alloggiati tradizionali comandi, preferibilmente di tipo a sfioramento (touch) localizzati in una zona 56, appositamente ricavata nella parte anteriore della lastra di vetroceramica 54. Questi comandi sono destinati a controllare le bobine o le resistenze elettriche e tutte le funzionalità dell’apparecchio.
Opportunamente i comandi sono di tipo capacitivo, in modo da prevenirne l’attivazione accidentale nel caso la lastra superiore 54 venga temporaneamente utilizzata come piano di lavoro, come risulterà più chiaro in seguito.
In certi casi è preferibile che la struttura di supporto 6, anziché essere direttamente vincolata al mobile 10 e quindi essere sostenuta da questo, sia provvista di propri mezzi di supporto, che appoggiano direttamente al pavimento, in modo che il peso dell’intero apparecchio di cottura non gravi sul mobile 10, ma si scarichi su questo.
In alternativa all’attuatore 4 è anche previsto che i movimenti articolati dell’unità aspirante 2 rispetto al piano di cottura 4 possano essere effettuati manualmente, eventualmente associati a mezzi di sgancio a scatto (push-pull) e possano essere facilitati da molle.
È infine previsto che il piano di cottura 4 sia sollevabile e ribaltabile all’indietro per consentire, come meglio si vedrà in seguito, l’accesso al filtro rimovibile 34.
Il funzionamento dell’apparecchio secondo l’invenzione è il seguente: in configurazione di riposo l’unità aspirante 2 è ripiegata sopra al piano di cottura 4, entrambi sono alloggiati entro la porzione superiore del corpo scatolato 8 (cfr. fig. 2-6) e la superficie superiore dell’unità aspirante 2 è situata allo stesso livello del piano di lavoro 12 del mobile 10 ed assicura la continuità superficiale del piano stesso, che in questo modo è completamente libero e può essere utilizzato per qualsiasi impiego.
Sempre in questa configurazione di riposo il piano di cottura 4 appoggia con la sua superficie inferiore sul rilievo 32 della vasca 28 e chiude completamente l’apertura circolare 30 in essa ricavata e quindi il collegamento del corpo scatolato 8 con il condotto di scarico 18 dei fumi e dei vapori.
Quando il piano di cottura 4 deve essere usato, a seconda del sistema di comando previsto per questa finalità, l’utilizzatore esegue l’operazione richiesta. Se non è previsto alcun attuatore, ma è previsto un meccanismo di aggancio tipo push-pull per mantenere stabile la configurazione di riposo, l’utilizzatore può premere sulla superficie superiore dell’unità aspirante 2 ripiegata, che a seguito di questa manovra si solleva leggermente per offrire all’utilizzatore l’appiglio per continuare il sollevamento ed il ribaltamento manuale dell’unità aspirante stessa; se invece è previsto l’attuatore 42, l’utilizzatore lo comanda, ad esempio con un pulsante previsto sulla superficie superiore dell’unità aspirante 2 ripiegata; se infine è prevista la possibilità di comandare a distanza l’attuatore 42, l’utilizzatore agisce sul radiocomando destinato a questa funzione.
In ogni caso, l’azionamento manuale o motorizzato comporta il sollevamento verticale dell’insieme formato dall’unità aspirante 2 e dal piano di cottura 4 ed il contemporaneo ribaltamento all’indietro dell’unità aspirante 2 rispetto al piano di cottura 4 fino a passare dalla configurazione orizzontale di riposo alla configurazione verticale, e la successiva breve traslazione verticale verso il basso dell’unità aspirante già disposta verticalmente, fino a farle assumere la configurazione finale di lavoro, illustrata ad esempio nelle figg. 4 e 8. Il coordinamento tra i vari movimenti, ottenuto con il complesso 41 di aste articolate, fa in modo che quando l’unità aspirante 2, dopo aver raggiunto la sua condizione verticale è discesa di quanto previsto per entrare parzialmente nel piano di lavoro 12, la lastra di vetroceramica 54 del piano di cottura 4 si trova allo stesso livello del piano di lavoro 12.
Se l’attuatore 42, che provoca le movimentazioni verticali del complesso formato dall’unità aspirante 2 e dal piano di cottura 4, è adeguatamente predisposto, il sollevamento del complesso avviene con accelerazione iniziale, e con rallentamento finale, in modo da evitare sollecitazioni eccessive alla struttura ed ai suoi organi di movimentazione e di rinvio.
Quando l’apparecchio di cottura ha raggiunto la sua configurazione di lavoro, con l’unità di aspirazione 2 in posizione verticale, e il piano di cottura 4 in posizione orizzontale allo stesso livello del banco di lavoro, l’utilizzatore ha accesso rapido ed agevole ai pulsanti che permettono il controllo dell’unità di aspirazione 2 e/o del piano di cottura 4, che possono essere posizionati sulla parte anteriore del piano di cottura 4 o sulla parte superiore dell’unità di aspirazione 2.
Nel caso questi pulsanti siano posti nella parte anteriore del piano di cottura 4, è preferibile siano pulsanti di tipo touch, e in particolare pulsanti touch di tipo capacitivo.
Al termine del funzionamento, e cioè dopo la rimozione della o delle pentole dal piano di cottura 4, le operazioni ora descritte possono essere comandate in sequenza inversa, nel senso che un comando impartito dall’utilizzatore, direttamente sull’apparecchio di cottura o da remoto via radiocomando, può provocare in sequenza l’interruzione delle varie alimentazioni, il ribaltamento dell’unità aspirante sul piano di cottura ed infine la discesa del complesso mobile all’interno della porzione superiore 14 del corpo scatolato 8, in modo che la superficie superiore dell’unità aspirante ripiegata 2 si disponga complanare al piano di lavoro 12 del mobile 10..
È pure previsto che accanto ai comandi manuali impartibili dall’utilizzatore l’apparecchio possa essere vantaggiosamente dotato anche di una serie di automatismi, quali in particolare:
- il passaggio automatico dalla configurazione di lavoro alla configurazione di riposo, qualora sul piano di cottura non siano previste pentole,
- il rilevamento della presenza di una mano dell’utilizzatore per impedire il ribaltamento dell’unità aspirante 2 sul piano di cottura 4,
- la regolazione della potenza di aspirazione dell’unità aspirante 2,
- l’attivazione automatica dell’unità aspirante 2 quando una o più pentole sono poste sul piano di cottura 4 e questo è alimentato,
- la regolazione dell’inclinazione delle paratie orientabili 24 dell’unità aspirante 2, se previste,
- l’orientamento differenziato delle paratie inferiori dell’unità aspirante per provocare un flusso di aria aspirata in modo che essa lambisca il piano di cottura e lo possa raffreddare,
- la retroilluminazione dell’unità aspirante 2, preferibilmente con sorgenti luminose RGB per creare suggestivi effetti di luce regolabili durante il funzionamento dell’apparecchio.
Qualora sia richiesta la pulizia ed eventualmente la sostituzione del filtro 34, è previsto che l’operatore possa sollevare il piano di cottura 4 in misura idonea a rendere accessibile la sottostante vasca 28 ed il filtro 34 alloggiato nella corrispondente sede in essa prevista. L’operazione di sollevamento prevede dapprima il sollevamento parziale del bordo anteriore del piano di cottura 4, comodamente effettuabile se questo è provvisto di un meccanismo di aggancio con azionamento push-pull, che si attiva premendo sul bordo anteriore del piano di cottura stesso. Successivamente, dopo che questo bordo anteriore del piano di cottura 4 è stato leggermente sollevato, il completo sollevamento ed il contemporaneo ribaltamento all’indietro del piano di cottura possono essere effettuati manualmente.
La presente invenzione è stata illustrata e descritta in alcune sue preferite forme di realizzazione ed in alcune varianti esecutive, ma si intende che altre varianti potranno ad esse in pratica apportarsi senza peraltro uscire dall’ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio di cottura da montare sul piano di lavoro (12) di un mobile (10), comprendente un piano di cottura (4) ed un’unità aspirante (2) articolata a detto piano di cottura (4) e mobile tra una posizione orizzontale di riposo sovrastante detto piano di cottura ed una posizione sostanzialmente verticale di lavoro, l’insieme formato da detto piano di cottura (4) e da detta unità aspirante (2) essendo mobile verticalmente tra una posizione inferiore, in corrispondenza della quale la superficie superiore di detta unità aspirante (2) ripiegata orizzontalmente su detto piano di cottura (4) è sostanzialmente complanare con detto piano di lavoro (12), ed una posizione superiore, in corrispondenza della quale la superficie superiore di detto piano di cottura (4) è sostanzialmente complanare con detto piano di lavoro (12 ) e detta unità aspirante (2) è disposta ruotata sostanzialmente di 90° verso l’alto rispetto a detto piano di cottura (4).
  2. 2. Apparecchio di cottura secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di comprendere un corpo scatolato (8), che è destinato ad essere vincolato a detto mobile (10) e comprende un vano superiore (14), nel quale sono alloggiati in condizione di riposo detta unità aspirante (2) e detto piano di cottura (4).
  3. 3. Apparecchio di cottura secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto di comprendere all’interno di detto corpo scatolato (8) almeno un complesso (41) di aste articolate (44,46) configurate in modo da provocare la traslazione verticale di detto piano di cottura (4) e la contemporanea rototraslazione di detta unità aspirante (2) nel passaggio dalla condizione di riposo alla condizione di lavoro e viceversa.
  4. 4. Apparecchio di cottura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la porzione di detto corpo scatolato (8), destinata ad accogliere detto piano di cottura (4) e detta unità aspirante (2) in condizione di riposo, è delimitata inferiormente da una vasca (28) interessata da una sede di accoglimento di almeno un elemento filtrante (34), detta sede essendo interessata da un’apertura (30) di comunicazione con un aspiratore (36) avente il lato mandata connesso con un condotto di scarico (18).
  5. 5. Apparecchio di cottura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che a detto complesso (41) di aste articolate (44,46) è associato un attuatore (42) per la loro movimentazione.
  6. 6. Apparecchio di cottura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto attuatore (42) è di tipo ad accelerazione iniziale e/o a decelerazione finale.
  7. 7. Apparecchio di cottura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta unità aspirante (2) oltre ad essere dotata di un movimento di rotazione rispetto a detto piano di cottura (4) è anche dotata di un movimento di traslazione verticale per il suo parziale inserimento, in condizione di lavoro, entro detto piano di lavoro (12).
  8. 8. Apparecchio di cottura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta unità aspirante (2) comprende un corpo scatolato (20) che delimita una camera di aspirazione interessata da almeno un’apertura di ingresso (22) e da almeno un’apertura di uscita (26), le quali comunicano, quando detta unità di aspirazione si trova in condizione di lavoro, con lo spazio sovrastante e rispettivamente sottostante detto piano di cottura (4).
  9. 9. Apparecchio di cottura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto piano di cottura (4) è sollevabile rispetto alla sua normale condizione di lavoro per consentire l’accesso a detto vano superiore (14) ricavato in detto corpo scatolato (8).
  10. 10. Apparecchio di cottura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere un meccanismo di tipo push-pull per provocare il disimpegno dell’apparecchio stesso dalla sua condizione di riposo e per consentire quindi la sua movimentazione manuale nel passaggio da questa alla condizione di lavoro.
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