IT201900008253A1 - Sistema comprendente un box a rulli ed un dispositivo di azionamento di detti rulli - Google Patents

Sistema comprendente un box a rulli ed un dispositivo di azionamento di detti rulli Download PDF

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IT201900008253A1
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roller
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IT102019000008253A
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Inventor
Paola Ferrari
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Gruppo Tecnoferrari Spa
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“SISTEMA COMPRENDENTE UN BOX A RULLI ED UN DISPOSITIVO DI
AZIONAMENTO DI DETTI RULLI”
Campo della tecnica
La presente invenzione riguarda un sistema, ad esempio un sistema di immagazzinamento di prodotti, che comprende un box a rulli, ovvero dotato di uno o più ripiani ciascuno dei quali è definito da una pluralità di rulli affiancati a definire una superficie di appoggio mobile, e un dispositivo di azionamento in rotazione di detti rulli.
Stato della tecnica
Sono noti sistemi comprendenti un box a rulli ed un dispositivo di azionamento dei rulli.
Detti box a rulli presentano uno o più ripiani di appoggio ciascuno dei quali rende disponibile una superficie di appoggio mobile per uno o più prodotto.
Ciascun ripiano di appoggio è definito da una pluralità di rulli che sono affiancati lungo una direzione di affiancamento, la quale direzione di affiancamento definisce la direzione di movimentazione dei prodotti posti in appoggio sul ripiano, e ciascuno dei quali è inserito mobile in rotazione mediante contrapposte estremità in sedi passanti realizzate su rispettive fiancate di un telaio del box a rulli.
I rulli del box a rulli sono mobili in rotazione mediante detto dispositivo di movimentazione che viene associato, secondo necessità ai rulli.
Il dispositivo di movimentazione comprende un telaio ed una barra mobile verticalmente lungo il telaio, sulla quale barra sono montati una pluralità di mandrini ciascuno dei quali viene associato ad un rispettivo rullo per la trasmissione agli stessi di un moto di rivoluzione impartito ai mandrini da un gruppo di potenza. In dettaglio, i mandrini di arte nota comprendono generalmente una testa prismatica definente un accoppiamento prismatico con detta estremità del rullo inserita nella sede realizzata nella fiancata del box a rulli, e detta testa prismatica è posta all’estremità libera di un albero realizzato in materiale cedevole e preferibilmente elastico.
Detti mandrini comprendono poi una boccola, anch’essa realizzata in materiale cedevole, preferibilmente polimerico, inserita ad interferenza coassialmente su detto albero e dotata di una camicia esterna scanalata atta a definire un accoppiamento prismatico con un pignone di trasmissione del moto impartito da detto gruppo di potenza.
Un problema noto di tali sistemi è che quando i rulli sono posti in rotazione tramite il dispositivo di movimentazione, detti rulli tendono a vibrare al punto che tali vibrazioni possono causare la rottura del materiale trasportato.
Una esigenza sentita nel settore, inoltre, è quello di migliorare la durabilità e/o l’affidabilità a lungo termine del sistema nel suo complesso, ovvero sia del box a rulli che del dispositivo di azionamento.
Uno scopo della presente invenzione è quello di risolvere i detti inconvenienti dei sistemi di arte nota e di soddisfare le esigenze dell’arte nota, ad esempio, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, affidabile e durevole e dal costo relativamente contenuto.
Tali ed altri scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione come riportate nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
Esposizione dell’invenzione
In particolare, l’invenzione rende disponibile un sistema comprendente:
- un box a rulli che comprende:
● due fiancate parallele,
● almeno un ripiano orizzontale definito da una pluralità di rulli folli affiancati lungo una direzione di affiancamento in cui ciascun rullo è sostenuto alle opposte estremità da una rispettiva fiancata accolta in una sede passante realizzata nella rispettiva fiancata, almeno una prima estremità delle estremità di ciascun rullo presentando una sede prismatica, in cui le prime estremità dei rulli fuoriescono tutte dalla medesima fiancata,
● un gruppo di connessione configurato per connettere in modo girevole ciascuna sede con la rispettiva estremità di un rullo, il sistema, inoltre, comprendendo:
- un dispositivo di azionamento che comprende:
o un telaio,
o una barra orizzontale scorrevole verticalmente sul telaio,
o una pluralità di mandrini associati girevolmente alla barra rispetto ad un asse di rivoluzione orizzontale, in cui ciascun mandrino è inseribile in una sede prismatica di un rispettivo rullo,
in cui ciascun mandrino comprende:
� una testa di presa prismatica posta all’estremità libera di un albero,
� una boccola dotata di una camicia esterna scanalata inserita ad interferenza coassialmente sull’estremità opposta all’estremità libera dell’albero,
in cui che detta boccola è realizzata in un materiale rigido, preferibilmente acciaio, e l’albero è flessibile, ovvero è deformabile a flessione (ad esempio in modo elastico) per una pre-determinata corsa di flessione.
Grazie a tale soluzione si rende disponibile un sistema in cui i rulli del box a rulli sono rigidamente azionati in rotazione dal dispositivo di azionamento, ovvero in modo da contenere movimenti oscillatori del rullo dovuti alle vibrazioni e risolvendo in tal modo detto inconveniente della tecnica nota, grazie al rigido accoppiamento con il mandrino ottenuto principalmente mediante la realizzazione in un materiale particolarmente rigido e resistente, ad esempio l’acciaio, della boccola ed inoltre grazie alla realizzazione di un albero associato alla testa di presa che può flettere in modo controllato per potersi deformare e favorire la presa della testa di presa nella sede prismatica.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che detto albero del mandrino del dispositivo di azionamento possa essere realizzato in acciaio, ma abbia una forma costruttiva tale da renderlo flessibile per garantire l’accoppiamento del mandrino al rullo e, al contempo, sia tale da poter trasmettere efficacemente una coppia a seguito di una rotazione assiale (sostanzialmente senza deformazioni torsionali). Ad esempio, l’albero può essere formato da una molla elicoidale, in cui le spire della stessa sono tra loro unite a pacco.
Un ulteriore aspetto dell’invenzione prevede che detto gruppo di connessione del box a rulli possa comprendere:
- una prima boccola di connessione dotata di una prima porzione anulare inserita a misura nella sede realizzata nella fiancata e di una seconda porzione anulare, estendentesi radialmente dalla prima porzione anulare, posta in battuta su di una superficie esterna della fiancata laterale,
- una seconda boccola di connessione dotata di una prima porzione anulare inserita a misura (con gioco) nella prima porzione anulare della prima boccola di connessione, e di una seconda porzione anulare, estendentesi radialmente dalla seconda porzione anulare, posta in battuta sulla seconda porzione anulare della prima boccola di connessione dalla parte opposta rispetto alla superficie esterna della fiancata, in cui ad esempio l’accoppiamento tra la prima boccola e la seconda boccola è con gioco (radiale) non nullo.
Ancora, un altro aspetto dell’invenzione prevede che la prima boccola di connessione possa essere realizzata in materiale polimerico.
Grazie a tale soluzione, la prima boccola di connessione è realizzata in un materiale particolarmente adatto ad accoppiare il rullo alla rispettiva sede permettendo la rotazione del rullo stesso, ed in particolare in un materiale a basso coefficiente d’attrito, inoltre in un materiale lavorabile tramite stampaggio e quindi nell’ambito di una realizzazione dal costo contenuto.
Ulteriormente, un altro aspetto dell’invenzione prevede che la seconda boccola di connessione possa essere realizzata in materiale polimerico.
Grazie a tale soluzione, anche la seconda boccola di connessione è realizzata in un materiale particolarmente adatto ad accoppiare il rullo alla rispettiva sede permettendo la rotazione del rullo stesso, ed in particolare in un materiale a basso coefficiente d’attrito, inoltre in un materiale lavorabile tramite stampaggio e quindi nell’ambito di una realizzazione dal costo contenuto; infine tale materiale è in grado di smorzare le vibrazioni che, trasmesse al rullo, tenderebbero a danneggiarlo e a danneggiare il materiale trasportato.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che il mandrino possa ulteriormente comprendere un pignone di collegamento ad un gruppo di potenza del sistema di azionamento, dotato di un profilo scanalato interno coniugato alla camicia esterna scanalata della boccola e definente un accoppiamento prismatico con la stessa, ed una molla interposta assialmente tra la boccola e il pignone configurata per spingere la testa di presa all’interno della sede prismatica del rispettivo rullo.
Grazie a tale soluzione, il dispositivo di azionamento è particolarmente efficace nel porre in rotazione il rullo ed in particolare nel definire un accoppiamento stabile con il rullo stesso, soprattutto grazie all’azione pressoria della molla sulla testa di presa.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista schematica frontale laterale di un sistema secondo l’invenzione comprendente un box a rulli ed un dispositivo di azionamento di detti rulli.
La figura 2 è una vista frontale laterale di un box a rulli ed una vista ingrandita di una porzione dello stesso.
La figura 3 è una vista frontale di un rullo del box a rulli di figura 2 ed una vista ingrandita di una estremità assiale del rullo.
La figura 4 è una vista assonometrica in esploso di un rullo, di un gruppo di connessione e di un mandrino del gruppo di azionamento.
La figura 5 è l’ingrandimento V di figura 4.
La figura 6 è una vista frontale laterale del mandrino di figura 5 assemblato.
La figura 7 è una vista in sezione lungo la traccia di sezione VII-VII di figura 6. La figura 8 è una vista schematica frontale dall’alto del dispositivo di azionamento di figura 1.
Modo migliore per attuare l’invenzione
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un sistema comprendente un box a rulli 15 ed un dispositivo di azionamento P dei rulli del box a rulli 15.
Il box a rulli 15 comprende almeno un ripiano R (orizzontale) che rende disponibile una superficie mobile, lungo una direzione di affiancamento A, per un prodotto posto in appoggio sullo stesso.
Preferibilmente, come visibile nella figura 1, il box a rulli 15 comprende una pluralità di ripiani R sovrapposti e distanziati l’uno all’altro lungo una direzione verticale.
Ciascun ripiano R comprende una serie di rulli 20 folli, ovvero ciascuno associato girevolmente attorno ad un proprio asse longitudinale centrale ad un telaio di supporto del box a rulli 15.
I rulli 20 sono, ad esempio, omologhi tra loro, affiancati e distanziati l’uno all’altro lungo la direzione di affiancamento A di una predeterminata distanza (costante).
In dettaglio, detto telaio di supporto del box a rulli 15 comprende due fiancate 25 laterali parallele e contrapposte tra loro, in cui ciascuna fiancata 25 presenta una superficie interna ovvero rivolta verso i ripiani R ed una contrapposta superficie esterna ovvero rivolta verso un ambiente esterno al box a rulli 15.
Ogni fiancata 25 è provvista di una pluralità di sedi passanti ciascuna atta ad accogliere una rispettiva estremità assiale di un rullo 20 della serie di rulli 20.
In particolare, ciascun rullo 20 è dotato di una prima estremità assiale 30 e di una contrapposta seconda estremità assiale, e ogni prima estremità assiale 30 dei rulli 20 è inserita (assialmente) in una rispettiva sede passante di una unica fiancata 25 laterale, in modo che tutte le prime estremità assiali 30 dei rulli 20 fuoriescano da una stessa fiancata 25 laterale, ovvero sfocino e risultino accessibili dalla superficie esterna della (stessa) fiancata 25.
Ancora, ciascun rullo 20 presenta, in corrispondenza di propria prima estremità assiale 30, fuoriuscente dalla fiancata 25 laterale, una sede prismatica 70 (aperta assialmente, ovvero rivolta verso l’esterno del box a rulli 15 e accessibile dall’esterno di esso).
Il box a rulli 15 comprende un gruppo di connessione configurato in modo da connettere in modo girevole ciascuna sede passante con la rispettiva estremità di un rullo 20, ovvero configurato in modo da permettere e guidare la rotazione di ciascuna estremità del rullo 20 all’interno della rispettiva sede passante con ridotto attrito.
Detto gruppo di connessione comprende, innanzitutto, una prima boccola di connessione 35 dotata di un foro passante centrale (cilindrico), la quale presenta una prima porzione anulare 40 ed una seconda porzione anulare 45 (allargata rispetto alla prima porzione anulare 40) che prolunga assialmente la prima porzione anulare 40 e si aggetta radialmente verso l’esterno dalla prima porzione anulare 40 stessa.
In pratica, la seconda porzione anulare 45 definisce uno spallamento esterno in corrispondenza di una estremità assiale della prima porzione anulare 40.
La prima porzione anulare 40 è configurata per essere inserita, coassialmente e a misura, all’interno della rispettiva sede passante realizzata nella fiancata 25 laterale, ad esempio per interferenza e/o a scatto, senza possibilità di essere sfilata assialmente.
In pratica, la prima porzione anulare 40 è spinta assialmente all’interno della rispettiva sede passante affinché la seconda porzione anulare 45 vada in battuta su detta superficie esterna della fiancata 25.
Preferibilmente, la prima porzione anulare 40 della prima boccola di connessione 35 può presentare un diametro esterno sostanzialmente pari al, preferibilmente maggiore del, diametro della rispettiva sede passante realizzata nella fiancata 25. La prima boccola di connessione 35 è preferibilmente (interamente) realizzata in materiale polimerico.
Il gruppo di connessione presenta poi una seconda boccola di connessione 50, la quale è dotata di un foro passante centrale (cilindrico), all’interno del quale è accolta sostanzialmente a misura o con interferenza detta estremità del rullo 20 (definendo per essa una sede di rivoluzione).
La seconda boccola di connessione 50 presenta una prima porzione anulare 55 ed una seconda porzione anulare 60 (allargata rispetto alla prima porzione anulare 55) che prolunga assialmente la prima porzione anulare 55 e si aggetta radialmente verso l’esterno dalla prima porzione anulare 55 stessa.
In pratica, la seconda porzione anulare 60 definisce uno spallamento esterno in corrispondenza di una estremità assiale della prima porzione anulare 55.
La prima porzione anulare 55 della seconda boccola di connessione 50 è configurata per essere inserita, coassialmente e a misura o con gioco (radiale), all’interno del foro passante centrale della prima boccola di connessione 35.
In pratica, la prima porzione anulare 55 è spinta assialmente all’interno della all’interno del foro passante centrale della prima boccola di connessione 35, dalla parte della seconda porzione anulare 45, affinché la seconda porzione anulare 60 della seconda boccola di connessione 50 vada in battuta su una superficie esterna della seconda porzione anulare 45 della prima boccola di connessione 35 (rivolta dalla parte opposta rispetto alla superficie interna della seconda porzione anulare 45 della prima boccola di connessione 35 che è a contatto con la superficie esterna della fiancata 25).
La prima porzione anulare 55 della seconda boccola di connessione 50 presenta una lunghezza assiale sostanzialmente uguale o leggermente maggiore della lunghezza assiale dell’intera prima boccola di connessione 35.
La seconda boccola di connessione 50 è preferibilmente realizzata in materiale polimerico, ad esempio uguale o differente rispetto al materiale polimerico di cui è realizzata la prima boccola di connessione 35.
Come anticipato, i rulli 20 del box a rulli 15 sono azionati in rotazione (attorno al proprio rispettivo asse centrale longitudinale) per mezzo di un dispositivo di azionamento P.
In particolare il dispositivo di azionamento P può essere configurato per porre in rotazione (simultanea tutti) i rulli 20 di un ripiano R alla volta.
Come visibile dalle figure, il dispositivo di azionamento P comprende un telaio T che si estende verticalmente, preferibilmente per una altezza che è almeno pari all’altezza del box a rulli 15.
Il dispositivo di azionamento P comprende poi una barra 65 orizzontale scorrevole verticalmente lungo il telaio T, sostanzialmente per tutta l’altezza del telaio stesso.
La barra 65 è rigida, ovvero non deformabile quando sottoposta agli usuali carichi per cui è prevista, preferibilmente la barra è metallica.
Detta barra 65 supporta una pluralità di mandrini M, i quali sono affiancati (orizzontalmente) e distanziati l’uno dall’altro, di una predeterminata distanza pari alla predeterminata distanza a cui sono posti i rulli 20 (consecutivi) di un ripiano R, lungo detta direzione di affiancamento A.
Detti mandrini M sono associati girevolmente alla barra 65 rispetto ad un asse di rivoluzione orizzontale e posti in rivoluzione intorno a detto asse per mezzo di un gruppo di potenza del dispositivo di azionamento P.
Ciascun mandrino M è configurato per porre in rotazione un rispettivo rullo 20, e più precisamente ciascun mandrino M è configurato per essere accoppiato ad un rispettivo rullo M in modo che l’asse di rivoluzione del mandrino M definisca l’asse di rotazione del rispettivo rullo 20.
Ciascun mandrino M è configurato in modo da definire un accoppiamento prismatico con la sede prismatica 70 del rispettivo rullo 20 per trascinare in rotazione il rullo 20 stesso.
Ciascun mandrino M comprende una testa di presa 75 prismatica atta ad essere inserita assialmente in detta sede prismatica 70 realizzata nella prima estremità assiale 30 del rullo 20 per definire quindi il detto accoppiamento prismatico (o di forma) atto al trasferimento del moto rotatorio dal mandrino M al rullo 20.
La testa di presa 75 è realizzata in corrispondenza di una estremità libera di un albero 80 (cavo) flessibile, realizzato in materiale, preferibilmente, metallico.
Ad esempio, l’albero 80 è deformabile a flessione (ad esempio in modo elastico) per una pre-determinata corsa di flessione, quando sottoposto agli usuali carichi di lavoro per cui è stato realizzato.
L’albero 80 quando si trova nella sua configurazione di riposo (indeformata o non sollecitata) è sostanzialmente cilindrico o, comunque, allungato con asse longitudinale rettilineo.
L’albero 80 è, inoltre, sostanzialmente indeformabile a torsione (e/o a compressione/trazione), quando sottoposto agli usuali carichi di lavoro per cui è stato realizzato.
L’albero 80 è configurato per poter flettere in direzione radiale a seguito di una sollecitazione di compressione in direzione assiale.
Ad esempio, l’albero comprende (o costituito da) una molla elicoidale, le cui spire a pacco sono (tutte) tra loro fissate reciprocamente, senza spazi, ad esempio saldate od incollate o altro.
Ad esempio, detto albero 80 è realizzato in acciaio.
La testa di presa 75 è rigidamente fissata sull’albero 80, in corrispondenza di detta estremità libera dello stesso, ad esempio per interferenza e mediante sistemi di fissaggio, per saldatura o al limite è realizzato in corpo unico con esso.
Ciascun mandrino M comprende poi una boccola 85 atta ad essere inserita coassialmente su detto albero 80, preferibilmente rigidamente fissata ad esso.
In particolare, la boccola 85 presenta una cavità centrale chiusa da una parete di fondo in corrispondenza di una estremità assiale e aperta in corrispondenza della opposta estremità assiale, in modo che possa essere infilata – dalla parte della sua estremità assiale aperta - sull’albero 80, ovvero sulla estremità dell’albero 80 contrapposta alla sua estremità libera dotata della testa di presa 75 (ad esempio fino a che l’estremità dell’albero 80 infilata nella boccola 85 va in battuta sulla parete di fondo della boccola stessa).
La boccola 85 è fissata all’albero 80 mediante un collegamento rigido, ad esempio per interferenza.
La boccola 85 presenta una camicia esterna scanalata, ovvero dotata di un profilo sagomato (non cilindrico), ad esempio un profilo scanalato, in altre parole è dotata di una camicia esterna presentante scanalature e/o protuberanze radiali longitudinali, ad esempio a tutto sviluppo longitudinale.
La boccola 85 è realizzata in un materiale rigido, ovvero non deformabile (a torsione e/o flessione e/o compressione e/o trazione) sotto gli usuali carichi per cui è prevista.
Preferibilmente, la boccola 85 è realizzata in materiale metallico, ad esempio in acciaio.
Ciascun mandrino M comprende poi, un pignone 90 di collegamento al gruppo di potenza del sistema 10 di azionamento, dotato di una porzione allungata 95 e di una corona dentata 100 che si estende radialmente da detta porzione allungata 95 in corrispondenza di una estremità assiale longitudinale della stessa (distale dalla testa di presa 75 del mandrino M).
I denti della corona dentata 100 ingranano un organo flessibile di trasmissione, come ad esempi una catena o una cinghia, tramite il quale il moto rotatorio di un motore del gruppo di potenza viene trasmesso a ciascun mandrino M.
La porzione allungata 95 del pignone 90 presenta una camicia esterna cilindrica ed una camicia interna che delimita una cavità centrale del pignone 90.
Il pignone 90 presenta un profilo scanalato interno, definito dal profilo della camicia interna, di forma coniugata alla camicia scanalata della boccola 85, così da poter definire un collegamento prismatico reciproco tra il pignone 90 e la boccola 85.
In altre parole, la camicia interna presenta protuberanze e/o scanalature radiali longitudinali, ad esempio a tutto sviluppo longitudinale, di forma coniugata alle scanalature della camicia esterna della boccola 85.
La boccola 85 è infilata assialmente all’interno del pignone 90 (dalla parte opposta rispetto a quella dotata della corona dentata 100) senza possibilità di ruotare al suo interno, ovvero definendo il detto accoppiamento prismatico con esso. Non si esclude che, in alternative forme di attuazione, la camicia esterna della boccola 85 e la camicia interna del pignone 90 possano presentare un diverso profilo purché reciprocamente coniugato in modo da definire un accoppiamento senza gradi di libertà rotazionali residui per permettere la trasmissione del moto dal motore del gruppo di potenza alla testa di presa 75 del mandrino M (e da questa al rispettivo rullo 20).
Ciascun mandrino M può ulteriormente comprendere una molla 105 (di compressione), interposta assialmente tra il pignone 90 e la boccola 85, ovvero tra l’estremità del pignone 90 distale dalla testa di presa 75 del mandrino M e la parete di fondo della boccola 85.
La molla 105 è configurata per spingere la testa di presa 75 assialmente in allontanamento dalla corona dentata 100 (ovvero verso l’esterno del pignone 90). La molla 105 è quindi inserita nella cavità centrale del pignone 90 ed è dotata di una prima estremità assiale in battuta su di una parete di fondo della cavità centrale del pignone 90 e di un’opposta seconda estremità assiale in battuta sulla parete di fondo della boccola 85.
La molla 105 è totalmente contenuta all’interno della cavità centrale del pignone 90.
Lo sfilamento assiale dell’albero 80 dal pignone 90 è impedito da anelli di fissaggio fissati all’estremità del pignone 90 contrapposta alla corona dentata 100, che definiscono una superficie di fine corsa (in contrasto alla spinta della molla 105) per la boccola 85 e/o dalla corsa di elongazione permessa dalla molla 105 che è opportunamente limitata per evitare lo sfilamento dell’albero 80 dal pignone 90. Il dispositivo di azionamento P può inoltre comprendere un supporto 110 configurato per connettere girevolmente intorno a detto asse di rivoluzione ciascun mandrino M alla barra 65.
Il supporto 110 comprende una porzione allungata 115 avente una camicia esterna sostanzialmente cilindrica ed una testa 120 (prismatica) che si sviluppa radialmente verso l’esterno da detta porzione allungata 115 in corrispondenza di una estremità assiale longitudinale della stessa (distale dalla testa di presa 75 del mandrino M).
Il supporto 110 è dotato di un canale interno cilindrico passante a tutto sviluppo, entro cui si infila assialmente sostanzialmente a misura la porzione allungata 95 del pignone 90 entro cui può ruotare attorno ai rispettivi assi centrali che definiscono l’asse di rivoluzione del mandrino M.
Il canale interno cilindrico interno del supporto 110 è sostanzialmente eccentrico rispetto alla camicia esterna cilindrica della porzione allungata 115, ovvero l’asse della camicia esterna cilindrica è parallela e non coincidente con l’asse del canale interno cilindrico.
Grazie a ciò, attraverso la rotazione (manuale e graduale) del supporto 110 (in un verso di rotazione o nel verso opposto) attorno all’asse della camicia esterna cilindrica è possibile modificare la quota (posizione verticale) del canale interno cilindrico e, con essa, la quota della porzione allungata 95 e, quindi, dell’asse di rotazione del singolo mandrino M ovvero della testa di presa 75 (in modo da compensare eventuali disallineamenti delle sedi prismatiche 70).
Ad esempio, sulla faccia esterna della testa 120 vi possono essere indicazioni (visive e/o tattili) atte a definire un verso di rotazione del supporto 110 che genera il sollevamento della quota del mandrino M e/o l’abbassamento della stessa.
Il supporto 110 può essere infilato su detta porzione allungata 95 del pignone 90 fino a quando la testa 120 del supporto 110 è sostanzialmente a contatto con la corona dentata 100 del pignone 90, ad esempio mediante l’interposizione di una rondella 125 (distanziale).
Il supporto 110 è quindi inserito in un apposito foro passante realizzato sulla barra 65, e la testa 120 è appoggiata ad una apposita (complementare) sede di alloggiamento realizzata nella barra stessa.
Alla luce di quanto sopra descritto, il funzionamento del sistema 10 secondo l’invenzione è il seguente.
Il dispositivo di azionamento P viene portato in corrispondenza di un box a rulli 15 o viceversa, in modo che la barra 65 sia affiancata alla fiancata 25 laterale del telaio di supporto del box a rulli 15 che presenta le prime estremità assiali 30 dei rulli 20 di ciascun ripiano R.
A questo punto la barra 65 viene fatta scorrere verticalmente rispetto al telaio T del dispositivo di azionamento P in modo che i mandrini M supportati dalla barra 65 siano allineati e sostanzialmente coassiali ai rulli 20 di un selezionato ripiano R del box a rulli 15.
La flessibilità (radiale) dell’albero 80 e la forma (piramidale) della testa di presa 75 garantiscono l’accoppiamento tra la testa di presa 75 e la rispettiva sede prismatica 70.
In dettaglio, i mandrini M vengono assialmente avvicinati ai rispettivi rulli 20, in modo che ciascun mandrino M si venga ad accoppiare ad un rispettivo rullo 20, per mezzo dell’accoppiamento prismatico tra la testa di presa 75 del mandrino M e la sede prismatica 70 realizzata sulla prima estremità assiale 30 del rullo 20 fuoriuscente dalla fiancata 25 laterale del telaio di supporto del box a rulli 15. La molla 105 di ciascun mandrino M è atta a compensare eventuali disomogeneità del collegamento assiale tra il mandrino M e la sede prismatica 70 del rullo 20. A questo punto, quando tutti i mandrini M sono accoppiati ai rispettivi rulli 20 del ripiano R, il dispositivo di azionamento P, mediante il gruppo di potenza, pone in rivoluzione (contemporanea) i singoli mandrini M intorno al proprio asse di rivoluzione mediante l’organo flessibile di trasmissione che ingrana la corona dentata 100 di ciascun pignone 90.
Ciascun mandrino M, pone, quindi in rotazione il rispettivo rullo 20 mediante il collegamento prismatico tra la testa di presa 75 e la sede prismatica 70.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un sistema (10) comprendente: - un box a rulli (15) che comprende: ● due fiancate (25) parallele, ● almeno un ripiano (R) orizzontale definito da una pluralità di rulli (20) folli affiancati lungo una direzione di affiancamento (A) in cui ciascun rullo (20) è sostenuto alle opposte estremità da una rispettiva fiancata (25) accolta in una sede passante realizzata nella rispettiva fiancata (25), almeno una prima estremità (30) delle estremità di ciascun rullo (20) presentando una sede prismatica (70), in cui le prime estremità (30) dei rulli (20) fuoriescono tutte dalla medesima fiancata (25), e ● un gruppo di connessione configurato per connettere in modo girevole ciascuna sede con la rispettiva estremità di un rullo (20), il sistema (10), inoltre, comprendendo: - un dispositivo di azionamento (P) che comprende: o un telaio (T), o una barra (65) orizzontale scorrevole verticalmente sul telaio (T), o una pluralità di mandrini (M) associati girevolmente alla barra (65) rispetto ad un asse di rivoluzione orizzontale, in cui ciascun mandrino (M) è inseribile in una sede prismatica (70) di un rispettivo rullo (20), in cui ciascun mandrino (M) comprende: � una testa di presa (75) prismatica posta all’estremità libera di un albero (80), e � una boccola (85) dotata di una camicia esterna scanalata inserita ad interferenza coassialmente sull’estremità opposta all’estremità libera dell’albero (80), caratterizzato dal fatto che detta boccola (85) è realizzata in un materiale rigido e l’albero (80) è flessibile.
  2. 2. Un sistema (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto albero (80) del mandrino (M) del dispositivo di azionamento (P) è realizzato in acciaio.
  3. 3. Un sistema (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto gruppo di connessione del box a rulli (15) comprende: - una prima boccola di connessione (35) dotata di una prima porzione anulare (40) inserita a misura nella sede realizzata nella fiancata (25) e di una seconda porzione anulare (45), estendentesi radialmente dalla prima porzione anulare (40), posta in battuta su di una superficie esterna della fiancata (25), - una seconda boccola di connessione (50) dotata di una prima porzione anulare (55) inserita con gioco nella prima porzione anulare (40) della prima boccola di connessione (35), e di una seconda porzione anulare (60), estendentesi radialmente dalla prima porzione anulare (55), posta in battuta sulla seconda porzione anulare (45) della prima boccola di connessione (35) dalla parte opposta rispetto alla superficie esterna della fiancata (25).
  4. 4. Un sistema (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui la prima boccola di connessione (35) è realizzata in materiale polimerico.
  5. 5. Un sistema (10) secondo la rivendicazione 3, in cui la seconda boccola di connessione (50) è realizzata in materiale polimerico.
  6. 6. Un sistema (10) secondo la rivendicazione 1 in cui il mandrino (M) comprende ulteriormente: � un pignone (90) di collegamento ad un gruppo di potenza del dispositivo di azionamento (P), dotato di un profilo scanalato interno coniugato alla camicia esterna scanalata della boccola (85) e definente un accoppiamento prismatico con la stessa, e � una molla (105) interposta assialmente tra la boccola (85) e il pignone (90) configurata per spingere e tenere spinta a testa di presa (75) all’interno della sede prismatica (70) del rispettivo rullo (20).
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