IT201900006636A1 - Vaso per piante o arbusti - Google Patents

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Description

VASO PER PIANTE O ARBUSTI
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un vaso per piante o arbusti, particolarmente adatto per piante o arbusti destinati ad essere trapiantati.
In questo settore, negli ultimi anni, si è cercato di realizzare vasi conformati in modo da consentire il più possibile un normale sviluppo dell’impianto radicale di piante o arbusti, contrastando il fenomeno di spiralizzazione che interessa le radici di piante ed arbusti nei vasi tradizionali, come spiegato nel seguito.
Durante il normale processo di crescita di piante od arbusti, si sviluppano prima le radici, dette principali, che crescono verticalmente verso il basso per ancorare la pianta o l’arbusto al terreno e consentire un corretto assorbimento di acqua e sostanze nutrienti. Quando le radici principali smettono di crescere danno origine ad altre radici, dette secondarie, che tendono a crescere in direzione diagonale verso il basso e queste, a loro volta, quando smettono di crescere, danno origine ad ulteriori radici, dette terziarie, che si sviluppano prevalentemente in direzione orizzontale. Le radici secondarie e quelle terziarie garantiscono l’ancoraggio della pianta o dell’arbusto al terreno circostante e consentono un migliore assorbimento di acqua e sostanze nutrienti.
Nei tradizionali vasi in metallo, plastica, o terracotta, lo sviluppo dell’impianto radicale di piante ed arbusti è ostacolato in quanto le radici principali, una volta raggiunto il fondo del vaso, vengono deviate dal fondo stesso e cambiano direzione di crescita fino ad incontrare la parete laterale, da cui vengono deviate ancora ed indotte ad arrotolarsi a spirale. La spiralizzazione delle radici principali rallenta lo sviluppo delle radici secondarie e terziarie. Inoltre, nei vasi tradizionali, anche le radici secondarie e terziarie, sviluppandosi radialmente, contattano la parete laterale del vaso e vengono deviate verso il fondo, dove subiscono lo stesso processo delle radici principali, arrotolandosi a spirale.
Pertanto, l’intero impianto radicale della pianta o dell’arbusto si concentra verso il fondo, dove le radici si sviluppano in senso circolare intrecciandosi le une sulle altre. Detto fenomeno ostacola il normale assorbimento di acqua e sostanze nutritive e la normale crescita delle piante.
In aggiunta, la spiralizzazione delle radici rende più problematico il trapianto, sia perché la pianta o l’arbusto risulta meno robusta/o, quindi più esposta/o al rischio di morte per effetto del cosiddetto shock da trapianto, sia perché quando la pianta o l’arbusto viene trapiantata/o, le radici, che hanno subito il processo di spiralizzazione, tendono a continuare a svilupparsi con andamento circolare, riducendo l'assorbimento di acqua e sostanze nutritive e limitando la crescita di altre radici. Pertanto, prima del trapianto si deve agire manualmente sulle radici avvolte a spirale ed intrecciate tra loro per sbrogliarle e renderle adatte al trapianto.
Proprio per tentare di risolvere i problemi sopra esposti, negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi vasi, particolarmente adatti per piante o arbusti destinati al trapianto, conformati per ostacolare la spiralizzazione delle radici. Tutti questi vasi sfruttano il principio dell’air-pruning, vale a dire il fenomeno per cui una radice esposta all’aria tende a seccarsi causando la disidratazione delle cellule apicali alla punta della radice ed arrestando, così, la sua crescita con un’azione simile alla potatura meccanica, che favorisce l’emissione di radici secondarie.
In particolare, detti vasi presentano una serie di fori passanti sulle pareti laterali e sul fondo per far si che le radici, crescendo, possano uscire dal vaso e quindi, esposte all’aria, possano disidratarsi e seccare, stimolando la crescita di altre radici. L'effetto complessivo di questo fenomeno è lo sviluppo di un sistema radicale più robusto, comprendente un maggior numero di radici.
Esistono sul mercato diversi vasi di questo tipo. Un esempio è divulgato nel brevetto europeo EP 2779 821. Detto vaso comprende: una parete laterale che conforma una pluralità di sporgenze cave e che comprende una prima pluralità di fori passanti per consentire la fuoriuscita di radici di piante o di arbusti; una base che comprende una seconda pluralità di fori passanti per consentire la fuoriuscita di radici di piante o arbusti; ed una pluralità di elementi deviatori per deviare le radici verso i fori passanti della prima pluralità di fori passanti. La presenza e la sezione triangolare di detti deviatori e la particolare conformazione troncoconica delle sporgenze consente di minimizzare la spiralizzazione delle radici. Tuttavia, questo vaso è costituito da un foglio in materiale flessibile che deve essere avvolto per costruire la parete laterale, e da una base che deve essere inserita nella parete laterale. Pertanto, ogni volta che si vuole utilizzare detto vaso si deve avvolgere il foglio in materiale flessibile andando a fissare i due estremi con una clip per formare la parete laterale del vaso, e poi inserire la base all’interno della parete laterale così formata; ed ogni volta che si vuole estrarre la pianta o l’arbusto da detto vaso per trapiantarla/o si deve rimuovere la clip, aprire il foglio che costituisce la parete laterale del vaso ed estrarre la pianta o l’arbusto. Ciò richiede la presenza di addetti alle operazioni di montaggio e smontaggio del vaso, con tutti gli inconvenienti correlati in termini di tempi e costi.
Ulteriormente, la presenza degli elementi di deviazione e la loro conformazione pone dei problemi nella corretta distribuzione dell’acqua all’interno del terreno causando una non omogenea irrigazione della pianta.
Alla luce di quanto sopra, lo scopo della presente invenzione consiste nel superare i suddetti inconvenienti.
Il suddetto scopo è ottenuto mediante un vaso per piante o arbusti in accordo con la rivendicazione 1 ed un vassoio per piante o arbusti in accordo con la rivendicazione 6.
Vantaggiosamente, la particolare conformazione della parete laterale, in particolare la presenza della prima pluralità di cuspidi interne e della prima pluralità di cuspidi esterne, è tale da indirizzare le radici, che sviluppandosi contattano la parete laterale del vaso, verso un foro passante della prima pluralità di fori passanti, garantendo l’innescarsi del fenomeno di air-pruning e favorendo lo sviluppo di un sistema radicale più robusto e fibroso.
Inoltre, vantaggiosamente, il vaso dell’invenzione non richiede operazioni di montaggio e smontaggio per il suo utilizzo: infatti, all’atto dell’estrazione, all’utente basterà spingere il fondo della pianta o dell’arbusto verso l’alto, oppure tirare la sommità della pianta o dell’arbusto verso l’alto, per far scorrere il terreno che avvolge la pianta o l’arbusto lungo la parete laterale verso l’esterno del vaso.
A tal proposito, vantaggiosamente, la differente inclinazione della prima parete e della seconda parete riduce l’attrito che si crea, durante l’estrazione della pianta o dell’arbusto dal vaso, tra la parete laterale ed il terreno poggiato sulla parete laterale, vale a dire il terreno che avvolge la pianta o l’arbusto. In altre parole, la differente inclinazione della prima parete e della seconda parete agevola lo scorrimento del terreno poggiato sulla parete laterale lungo la parete laterale stessa consentendo, così, l’estrazione della pianta o dell’arbusto in maniera semplice e rapida.
Pertanto, a parità di efficacia nella minimizzazione della spiralizzazione delle radici, il vaso oggetto della presente invenzione è più facile da utilizzare rispetto ai vasi di arte nota.
Forme di realizzazione specifiche dell’invenzione saranno descritte nel seguito della presente trattazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- la figura 1 e la figura 2 sono delle viste in prospettiva, secondo due differenti prospettive, del vaso per piante o arbusti oggetto della presente invenzione; - la figura 3 è una vista laterale del vaso di fig.1;
- la figura 4 è una vista dall’alto del vaso di fig.1;
- la figura 5 è una vista in prospettiva del vassoio per piante o arbusti anch’esso oggetto della presente invenzione;
- le figure 6-8 sono delle viste in pianta, prese da differenti lati, del vassoio di fig.
5.
Con riferimento alle allegate tavole di disegno, è stato indicato con il riferimento (1) un vaso per piante o arbusti comprendente: una parete laterale (2) che: ha forma tubolare; comprende una prima pluralità di fori passanti (3) per consentire la fuoriuscita di radici di piante o di arbusti; una base (4) che comprende una seconda pluralità di fori passanti (5) per consentire la fuoriuscita di radici di piante o di arbusti. La parete laterale (2) in sezione trasversale ha forma a stella e conforma una prima pluralità di cuspidi interne (6) ed una prima pluralità di cuspidi esterne (7); ciascun foro passante (3a) della prima pluralità di fori passanti (3) è disposto in corrispondenza di una cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7). Ulteriormente, il vaso (1) comprende una prima parete (8) ed una seconda parete (9) che collegano una cuspide interna (6a) della prima pluralità di cuspidi interne (6) con una cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7) immediatamente successiva; la prima parete (8) e la seconda parete (9) sono contigue tra loro e formano tra loro un angolo interno minore di 180° (si vedano figg.2 e 4).
Preferibilmente il vaso (1) è un vaso (1) da trapianto, vale a dire particolarmente adatto per piante ed arbusti destinati al trapianto. In altre parole, il vaso (1) è predisposto per consentire agevolmente l’estrazione di piante o arbusti dal vaso (1) stesso, riducendo al minimo quella parte di trauma subito da piante o arbusti all’atto del trapianto, il cosiddetto shock da trapianto, dovuto all’estrazione dal vaso (1).
Si precisa che nella presente trattazione con l'espressione "cuspidi esterne (7, 15)" si indicano le cuspidi aventi la punta rivolta verso l'esterno del vaso (1), mentre con l'espressione "cuspidi interne (6, 14)" si indicano le cuspidi avente la punta rivolta verso l’interno del vaso (1) stesso.
Si precisa, inoltre, che per sezione trasversale ci si riferisce alla sezione ottenuta mediante un piano ortogonale all’asse di sviluppo longitudinale del vaso (1), in altre parole un piano che è orizzontale quando il vaso (1) è in configurazione di uso (U).
Per configurazione di uso (U) del vaso (1) si intende la configurazione in cui il vaso (1) è appoggiato su un piano di appoggio (non illustrato), con la base (4) sostanzialmente parallela al piano di appoggio in modo da poter ricevere al suo interno il terreno per coltivare una pianta o un arbusto.
La prima parete (8) e la seconda parete (9) collegano una cuspide interna (6a) della prima pluralità di cuspidi interne (6) con la cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7) immediatamente consecutiva.
Con particolare riferimento a fig. 4, la prima parete (8) si estende a partire da una prima cuspide interna (6a) della prima pluralità di cuspidi interne (6) e la seconda parete (9) si estende a partire da una prima cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7), che è immediatamente successiva alla prima cuspide interna (6a), per congiungersi tra loro.
Quando la prima parete (8) e la seconda parete (9) si congiungono fra loro, allora la prima cuspide interna (6a) e la prima cuspide esterna (7a) sono collegate tra loro.
Ciascuna cuspide interna (6a) della prima pluralità di cuspidi interne (6) può essere collegata a ciascuna cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7) mediante la prima parete (8) e la seconda parete (9).
Considerando una prima cuspide interna (6a) ed una prima cuspide esterna (7a), immediatamente consecutiva alla prima cuspide interna (6a), la prima parete (8) si può sviluppare su un primo piano di sviluppo (S1), il quale primo piano di sviluppo (S1) definisce, quando interseca un piano (Z) che è parallelo al piano di simmetria del vaso (1) e che è passante per la prima cuspide interna (6a), un primo angolo acuto di inclinazione (α).
In maniera analoga, considerando una prima cuspide interna (6a) ed una prima cuspide esterna (7a), immediatamente consecutiva alla prima cuspide interna (6a), la seconda parete (9) si può sviluppare su un secondo piano di sviluppo (S2), il quale secondo piano di sviluppo (S2) definisce, quando interseca il piano (Z) che è parallelo al piano di simmetria del vaso (1) e che è passante per la prima cuspide interna (6a), un secondo angolo acuto di inclinazione (β) (si veda fig.4). Il primo angolo acuto di inclinazione (α) può essere maggiore del secondo angolo acuto di inclinazione (β) (si veda fig.4).
Preferibilmente, la parete laterale (2) comprende un primo bordo (10) che si sviluppa in corrispondenza dell’estremità superiore (2a) della parete laterale (2), quando il vaso (1) è in configurazione di uso (U) ed il vaso (1) comprende una superficie (11) che si estende a partire dal primo bordo (10) e che ha forma svasata verso l’esterno del vaso (1) (si veda fig.2).
Vantaggiosamente, è stato riscontrato che, durante l’operazione di estrazione della pianta o dell’arbusto dal vaso (1), la superficie (11) avente forma svasata facilita l’estrazione della pianta o dell’arbusto, in quanto tale superficie (11) accompagna la pianta o l’arbusto verso l’esterno del vaso (1) durante il relativo tragitto verso l’esterno del vaso (1).
La superficie (11) e la parete laterale (2) possono essere in corpo unico. In tal modo, la parete laterale (2) può avere forma svasata, in corrispondenza del primo bordo (10), verso l’esterno del vaso (1).
Inoltre, quando la parete laterale (2) del vaso (1) è svasata, la relativa sezione trasversale è di dimensione crescente verso il primo bordo (10) e presenta uno sviluppo tronco-conico.
In altre parole, per superficie (11) avente forma svasata si intende una superficie (11) in corrispondenza della quale un piano tangente in un punto a tale superficie (11) ha una inclinazione minore di 90°.
Alternativamente, secondo una forma di realizzazione non illustrata, la parete laterale (2) del vaso (1) può avere andamento regolare lungo il suo sviluppo, vale a dire la relativa sezione trasversale è di dimensione costante lungo tutto lo sviluppo di detta parete laterale (2) del vaso (1).
La parete laterale (2) può comprendere un secondo bordo (12) che si sviluppa in corrispondenza dell’estremità inferiore (2b) della parete laterale (2), quando il vaso (1) è in configurazione di uso (U) (si veda fig.1).
La base (4) può essere disposta in corrispondenza del secondo bordo (12) (si veda fig.3).
La base (4) e la parete laterale (2) possono essere in corpo unico.
Vantaggiosamente, durante le operazioni di utilizzo del vaso (1) non saranno richieste operazioni di montaggio e smontaggio del vaso (1).
Preferibilmente, i fori passanti (3a) della prima pluralità di fori passanti (3) sono asole e ciascuna asola si estende lungo l’intera estensione di una cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7).
Vantaggiosamente, poiché lungo l’intera estensione di una cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7) è presente una sola asola, durante le operazioni di estrazione della pianta o dell’arbusto dal vaso (1), la pianta o l’arbusto scorre lungo la parete laterale (2) verso l’esterno del vaso (1) e le radici, che sono fuoriuscite dal vaso (1) attraverso l’asola, scorrono lungo l’asola verso il primo bordo (10) del vaso (1), senza ostacolare l’estrazione della pianta o dell’arbusto dal vaso (1).
In altre parole, le asole, sviluppandosi in continuo lungo le cuspidi esterne (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7) consentono con maggiore facilità la fuoriuscita delle radici di piante o arbusti verso l’esterno e l’innescarsi nel fenomeno di air-pruning.
Preferibilmente, la base (4) comprende un fondo (13) avente: una prima parte (13a) di fondo (13) che ha forma a stella e che definisce una seconda pluralità di cuspidi interne (14) ed una seconda pluralità di cuspidi esterne (15) ed in cui è disposta la seconda pluralità di fori passanti (5); una seconda parte (13b) di fondo (13) che si estende dalla prima parte (13a) di fondo (13) verso la porzione centrale del fondo (13) e comprendente una pluralità di linguette (16); ciascuna linguetta (16a) della pluralità di linguette (16) ha una estremità libera (17) tale da flettersi sotto l’azione di una forza di spinta; la pluralità di linguette (16) essendo posizionata in modo che la relativa estremità libera (17) di ciascuna linguetta (16a) della pluralità di linguette (16) sia disposta in corrispondenza della porzione centrale del fondo (13) per favorire l’estrazione delle piante o arbusti dal vaso (1) durante le operazioni di estrazione (si veda fig.4).
Vantaggiosamente, l’estremità libera (17) di ciascuna linguetta (16a) della pluralità di linguette (16) assicura una maggiore flessibilità del fondo (13) rispetto alla flessibilità di un fondo (13) avente una struttura chiusa.
Ulteriormente, durante le operazioni di estrazione della pianta o dell’arbusto dal vaso (1), basterà applicare una forza di spinta sulle linguette (16a) della pluralità di linguette (16) per dirigerle verso la terra di fondo della pianta o dell’arbusto presente nel vaso (1) e tali linguette (16a) distribuiranno la forza di spinta sulla superficie (11) della terra di fondo della pianta o dell’arbusto facilitando l’estrazione della pianta o dell’arbusto dal vaso (1).
Preferibilmente, il fondo (13) della base (4) ha una forma complementare alla forma in sezione trasversale della parete laterale (2).
Il fondo (13) della base (4) in sezione trasversale può avere forma a stella in modo da essere complementare alla forma in sezione trasversale della parete laterale (2).
Con particolare riferimento a fig.4, i fori passanti (5a) della seconda pluralità di fori passanti (5) hanno forma trapezoidale e si distribuiscono lungo una traiettoria circolare nella prima parte (13a) di fondo (13).
I fori passanti (3a, 5a) della prima pluralità di fori passanti (3) e della seconda pluralità di fori passanti (5) sono dimensionati per impedire la fuoriuscita attraverso di essi del terreno. Infatti, il terreno in cui vengono coltivate in vaso le piante o gli arbusti è generalmente costituito da un terriccio composito, vale a dire costituito dalla combinazione di varie sostanze, in modo da avere una compattezza tale da non uscire dai fori passanti (3a, 5a) della prima pluralità di fori passanti (3) e della seconda pluralità di fori passanti (5), se opportunamente dimensionati.
In particolare, detti fori passanti (3a, 5a) della prima pluralità di fori passanti (3) e della seconda pluralità di fori passanti (5) possono avere dimensioni variabili in base alle dimensioni del vaso (1).
Il vaso (1) per piante o arbusti può essere realizzato in materiale polimerico, come ad esempio polietilene oppure gomma oppure acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS).
Alternativamente, il vaso (1) per piante o arbusti può essere realizzato in cartone o altri materiali.
Ulteriormente, il vaso (1) per piante o arbusti può comprendere una pluralità di sporgenze (non illustrate) che si sviluppano dalla base (4). Ciascuna sporgenza della pluralità di sporgenze può estendersi verso il basso, quando il vaso (1) è in configurazione di uso (U), a partire dalla base (4) ed è disposta in corrispondenza di ciascuna cuspide esterna (7a) della pluralità di cuspide esterne (7), in modo da risultare adiacenti tra loro.
Ciascuna sporgenza della pluralità di sporgenze supporta la base (4) del vaso (1) ad una determinata distanza dal terreno, quando il vaso (1) è in configurazione di uso (U). Inoltre, ciascuna sporgenza della pluralità di sporgenze si estende per un valore di lunghezza compreso tra 1.5 cm e 3 cm.
Viene divulgato nel seguito un vassoio (20) per piante o arbusti, anch’esso oggetto della presente invenzione, comprendente almeno un vaso (1) per piante o arbusti, aventi le caratteristiche sopra divulgate, e comprendete una pluralità di elementi di supporto (21) per supportare l’almeno un vaso (1) ad una determinata distanza dal terreno quando l’almeno un vaso (1) è in configurazione di uso (U) (si vedano figg.
5-8).
Vantaggiosamente, il vassoio (20), portando uno o più vasi assieme, consente di disporre sul terreno più vasi affiancati tra loro nello stesso momento.
Ulteriormente, gli elementi di supporto (21a) della pluralità di elementi di supporto (21) assicurano che la base (4) dell’almeno un vaso (1) non sia a diretto contatto con il terreno su cui è disposto il vassoio (20), favorendo la corretta ossigenazione delle radici della pianta o dell’arbusto.
Il vassoio (20) per piante o arbusti può essere realizzato in materiale polimerico, come ad esempio polietilene oppure gomma oppure acrilonitrile-butadiene-stirene (ABS).
Alternativamente, il vassoio (20) per piante o arbusti può essere realizzato in cartone o altri materiali.
Il vassoio (20) per piante o arbusti può comprendere una pluralità di vasi (1), i quali vasi (1) hanno le caratteristiche sopra divulgate e possono definire, quando disposti uno l’uno affiancato all’altro, una forma poligonale del vassoio (20) (ad esempio rettangolare) oppure una forma circolare del vassoio (20).
Preferibilmente, la pluralità di elementi di supporto (21) supporta la base (4) dell’almeno un vaso (1) ad una distanza compresa tra 3-10 cm dal terreno quando l’almeno un vaso (1) è in configurazione di uso (U) (si vedano figg.5, 6 e 8).

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Vaso (1) per piante o arbusti, comprendente: una parete laterale (2) che: ha forma tubolare; comprende una prima pluralità di fori passanti (3) per consentire la fuoriuscita di radici di piante o di arbusti; una base (4) che comprende una seconda pluralità di fori passanti (5) per consentire la fuoriuscita di radici di piante o di arbusti; caratterizzato dal fatto che: la parete laterale (2) in sezione trasversale ha forma a stella e conforma una prima pluralità di cuspidi interne (6) ed una prima pluralità di cuspidi esterne (7); ciascun foro passante (3a) della prima pluralità di fori passanti (3) è disposto in corrispondenza di una cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7); comprende una prima parete (8) ed una seconda parete (9) che collegano una cuspide interna (6a) della prima pluralità di cuspidi interne (6) con una cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7) immediatamente successiva; e dal fatto che la prima parete (8) e la seconda parete (9) sono contigue tra loro e formano tra loro un angolo interno minore di 180°.
  2. 2. Vaso (1) per piante o arbusti secondo la rivendicazione precedente, in cui: la parete laterale (2) comprende un primo bordo (10) che si sviluppa in corrispondenza dell’estremità superiore (2a) della parete laterale (2), quando il vaso (1) è in configurazione di uso (U); comprende una superficie (11) che si estende a partire dal primo bordo (10) e che ha forma svasata verso l’esterno del vaso (1).
  3. 3. Vaso (1) per piante o arbusti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i fori passanti (3a) della prima pluralità di fori passanti (3) sono asole e ciascuna asola si estende lungo l’intera estensione di una cuspide esterna (7a) della prima pluralità di cuspidi esterne (7).
  4. 4. Vaso (1) per piante o arbusti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la base (4) comprende un fondo (13) avente: una prima parte (13a) di fondo (13) che ha forma a stella e che definisce una seconda pluralità di cuspidi interne (14) ed una seconda pluralità di cuspidi esterne (15) ed in cui è disposta la seconda pluralità di fori passanti (5); una seconda parte (13b) di fondo (13) che si estende dalla prima parte (13a) di fondo (13) verso la porzione centrale del fondo (13) e comprendente una pluralità di linguette (16); ciascuna linguetta (16a) della pluralità di linguette (16) ha una estremità libera (17) tale da flettersi sotto l’azione di una forza di spinta; la pluralità di linguette (16) essendo posizionata in modo che la relativa estremità libera (17) di ciascuna linguetta (16a) della pluralità di linguette (16) sia disposta in corrispondenza della porzione centrale del fondo (13) per favorire l’estrazione delle piante o arbusti dal vaso (1) durante le operazioni di estrazione.
  5. 5. Vaso (1) per piante o arbusti secondo la rivendicazione precedente in cui il fondo (13) della base (4) ha una forma complementare alla forma in sezione trasversale della parete laterale (2).
  6. 6. Vassoio (20) per piante o arbusti comprendente: almeno un vaso (1) per piante o arbusti secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; una pluralità di elementi di supporto (21) per supportare l’almeno un vaso (1) ad una determinata distanza dal terreno quando l’almeno un vaso (1) è in configurazione di uso (U).
  7. 7. Vassoio (20) per piante o arbusti secondo la rivendicazione precedente, in cui la pluralità di elementi di supporto (21) supporta la base (4) dell’almeno un vaso (1) ad una distanza compresa tra 3-10 cm dal terreno quando l’almeno un vaso (1) è in configurazione di uso (U).
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