IT201900005842A1 - Dado di doppia resistenza e di passo decurtato - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DEL BREVETTO PER INVENZIONE DAL TITOLO:

“DADO DI DOPPIA RESISTENZA E DI PASSO DECURTATO”

Campo della tecnica: nella bulloneria.

I problemi tecnici incontrati sono i seguenti:

In un dado tradizionale nel suo serraggio il carico si concentra per il 50% sul primo filetto in presa e per il 20% sul secondo filetto in presa; nel presente invece il carico si ripartisce in modo uguale su ogni filetto in presa.

Soluzione al problema: si pratica nel dado un filetto di passo decurtatodel cedimento sotto sforzo del primo filetto in presa.

Veniamo ora ad illustrare che cosa è noto:

È noto che in un normale dado filettato “ma”, il carico è del 50% sul primo filetto in presa e del 20% sul secondo filetto in presa.

E' noto che la testa del dado può essere eseguita o per deformazione plastica da tubo nelle macchine Waterbury o National, oppure per saldatura al gambo mediante frizione.

È noto che la sollecitazione è minore nel bullone semplicemente forato, poiché si ripartisce il carico su di una parte a maggiore allungamento.

E' noto che una differenza di passo si accumula con l'aumentare del numero dei filetti.

Da studi precedenti del depositante , il dado allungato presentava una minor concentrazione delle linee di forza all'attacco della testa rispetto al tradizionale.

LO SCOPO DEL TROVATO

è quello di fabbricare un dado leggero e resistente.

I BREVETTI ESAMINATI SONO I SEGUENTI:

DE202006008313: E' un bullone forato, liscio all'interno, che si allunga più facilmente, distribuendo pertanto maggiormente il carico sui vari filetti; l’anima pertanto non ha perso totalmente il difetto di non rilasciare lo sforzo concentrato sul primo filetto in presa; quindi in detto brevetto non si presenta il nostro dado a passo decurtato.

ALLO STATO ATTUALE DELLA TECNICA, molti tentativi erano stati effettuati allo scopo di ripartire meglio il carico fra i vari filetti in presa: il Maduska aveva fatto variare il diametro esterno della madrevite (dado ad imbuto); il lo perfezionò ulteriormente imbutendolo da lamiera. Sempre nel suo libro “parti interne di macchine”, il

propose il bullone filettato da due pettini assottigliati ad angolo; il Bolt praticava una scanalatura a profondità variabile sul fondo della gola della madrevite; altri la filettatura a diametro variabile o di passo variabile (soluzioni non praticamente interessanti). Altro dato da non sottovalutare, è quello che sulla prima spira in presa la deformazione diviene permanente, quasi doppia del limite di elasticità!

GLI STUDI DEI DEPOSITANTI SONO I SEGUENTI:

Da esperimenti effettuati dal , ancora studente, nei suoi esperimenti di fotoelasticità, risultò che il diagramma delle tensioni poteva essere meno gravoso nel dado tubolare.

Ne consegue che occorre diminuire il carico in corrispondenza dei filetti in presa con altri metodi: negli anni 60 lo scrivente ottenne dei risultati inclinando il pettine filettatore debitamente scaricato.

Veniamo ora ad effettuare l'ESPOSIZIONE DELL'INVENZIONE

Con riferimento alla tav. 1, mentre la vite (4) viene filettata col passo normale, la filettatura del dado viene decurtata rispetto al passo normale, di una quota parte pari al cedimento sotto sforzo sul primo filetto in presa.

La parte del passo del filetto non decurtata, è pari al cedimento del primo filetto in presa.

In pratica, sul dado filettato passo 1 “ma” si praticano 5 o 6 filetti di passo 0,95 anziché 1; nell'avvitare il dado, l'ultimo filetto entra in presa, poi i successivi, fino ad eguagliare le tensioni sui vari filetti; lo stesso ragionamento se si volesse praticare un dado di passo 1 mm con 4, 6 o 7 filetti in presa: i passi risultano 0,96, 0,94, 0,93.

Naturalmente la vite è normale e può essere filettata in parte, o su tutto lo stelo.

I VANTAGGI TALI DA GIUSTIFICARE L'ATTIVITA' INVENTIVA E L'INNOVAZIONE, SONO I SEGUENTI:

a) L’insieme di tanti pezzi assiemati con minor concentrazione delle linee di forza, alleggerisce tutta la struttura assiemata;

b) Una migliore ripartizione delle sollecitazioni interne permette di reggere ad un maggior carico di fatica.

c) Se il dado regge al doppio sforzo, la minor concentrazione delle linee di forza sul pezzo da serrare permette di dimezzare il peso del pezzo serrato.

d) La differenziazione di passo non è dispendiosa.

e) Una volta raggiunto il carico di serraggio, la conicità di testa cede fino al pareggio sul pezzo (con chiave dinamometrica fino al contatto); la tensione residua renderà il dado autobloccante;

f) Sotto testa del dado non si presentano più addensamenti di linee di forza, che agli estremi limiti si presenterebbe al distacco;

g) La diminuzione della densità delle linee di forza nel pezzo da serrare ne rende integro il materiale anche sotto sollecitazione a fatica, e ciò è di basilare importanza per la tenuta dei serbatoi.

h) Nelle caldaie e nei motori a scoppio il calore viene evacuato dall'anima interna del bullone (vuota).

i) Si può utilizzare per il dispositivo, un normale dado di serie.

L'UNITA' DELL'INVENZIONE E' LA SEGUENTE:

Il dado è eseguito in un solo pezzo.

L'INDUSTRIALIZZAZIONE DEL TROVATO E' LA SEGUENTE:

Il dado viene eseguito dall'esagono e filettato come nel procedimento tradizionale.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1-Dado con doppia resistenza e di passo decurtato, comprendente la parte filettata (1), la cavità (5), i filetti (1) in presa, i pezzi da serrare (2-3), il passo del dado (7) decurtato di parte del passo in (1) della filettatura, la testa del dado (7) allargata a tazza in (6); caratterizzato da ciò che si mentre la vite (4) viene filettata col passo normale, la filettatura del dado viene decurtata rispetto al passo normale, di una quota parte pari al cedimento sotto sforzo sul primo filetto in presa. Naturalmente la vite è di passo normale.