IT201900003689A1 - Impianto e metodo di coltivazione senza-terra di prodotti vegetali - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“IMPIANTO E METODO DI COLTIVAZIONE SENZA-TERRA DI PRODOTTI VEGETALI”

La presente invenzione è relativa ad un impianto e ad un metodo di coltivazione senza-terra di prodotti vegetali. In particolare, la presente invenzione concerne un metodo ed un impianto di coltivazione senza-terra, ad architettura verticale di prodotti vegetali (vertical-farms) con alimentazione idroponica e/o aeroponica.

Come è noto, i metodi per la coltivazione di prodotti vegetali implementati tramite gli attuali impianti di coltivazione verticale, cosiddetti senza-terra o fuoriterra, prevedono l’impiego di vassoi o ripiani di supporto orizzontali sospesi e sovrapposti su più livelli verticali, e di alimentare in modo controllato delle sostanze fertilizzanti agli stessi tramite degli impianti di alimentazione idroponici e/o aeroponici.

Con riferimento alla Figura 1, i suddetti metodi prevedono generalmente l’impiego di uno strato di supporto/aggrappaggio S che riveste superiormente un ripiano di supporto R di prodotti vegetali PV. Uno strato di supporto/aggrappaggio S particolarmente diffuso è lo strato di tessuto non tessuto, in quanto da un lato è adatto al supporto ed attecchimento dei semi durante le operazioni di semina, e dall’altro svolge una funzione aggrappante delle radici durante la crescita del prodotto vegetale.

L’uso dello strato di supporto/aggrappaggio presenta tuttavia i seguenti problemi tecnici.

In primo luogo, lo strato di supporto/aggrappaggio viene degradato dalle radici e dalle operazioni di coltivazione e deve essere quindi sostituito con un nuovo strato di supporto/aggrappaggio al termine del completamento di ciascun ciclo produttivo. L’operazione di sostituzione dello strato di supporto/aggrappaggio sui ripiani di supporto comporta dei costi che incidono in modo non trascurabile sui costi di produzione.

In secondo luogo, l’ancoraggio delle radici sullo strato di supporto/aggrappaggio durante le fasi di crescita successive alla semina, rende particolarmente complesse e quindi costose le cosiddette operazioni di “ripicchettamento”, che prevedono il trasferimento dei prodotti vegetali da un ripiano ad altri ripiani di crescita allo scopo di controllarne la densità sulla base dell’aumento di ingombro dei prodotti vegetali stessi.

L’uso dello strato di supporto/aggrappaggio, in particolare dello strato di tessuto non tessuto, nei metodi di coltivazione sopra descritti presenta inoltre il problema tecnico di favorire la proliferazione di funghi e batteri indesiderati, indicati con FB nella foto di Figura 2, tra i prodotti vegetali che possono compromettere la coltivazione dei prodotti vegetali stessi.

A questo scopo, la Richiedente ha condotto uno studio approfondito avente come scopo quello di individuare una soluzione che consenta di risolvere i suddetti problemi tecnici.

Scopo della presente invenzione è quindi quello di mettere a disposizione un impianto ed un metodo di coltivazione verticale che sia in grado di: ridurre la proliferazione di funghi e batteri indesiderati nel ripiano di supporto, semplifichi le operazioni di controllo della densità dei prodotti nelle varie fasi di crescita successive alla semina, azzeri i costi associati all’impiego dello strato di coltivazione.

Questo scopo viene raggiunto dalla presente invenzione in quanto essa è relativa ad un impianto e ad un metodo di coltivazione verticale di prodotti vegetali, secondo quanto definito nelle corrispondenti rivendicazioni allegate. La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la Figura 1 mostra schematicamente una sezione di un ripiano di coltivazione secondo lo stato dell’arte,

- la Figura 2 è una foto che mostra la proliferazione di batteri e funghi su uno strato di coltivazione che riveste un ripiano di coltivazione di tipo noto,

- la Figura 3 mostra schematicamente un modulo di coltivazione di un impianto di coltivazione verticale di prodotti vegetali realizzato secondo i dettami della presente invenzione,

- La Figura 4 mostra una vista in pianta di una barra di un ripiano di coltivazione usato nell’impianto di coltivazione verticale realizzato secondo i dettami della presente invenzione,

- La Figura 5 mostra una vista in elevazione laterale della barra mostrata in Figura 4,

- La Figura 6 è una sezione verticale longitudinale della barra mostrata in Figura 4,

- La Figura 7 è la sezione I-I della barra mostrata in Figura 4, nella quale è stato aggiunto un seme,

- La Figura 8 è una vista prospettica di un ripiano di coltivazione provvisto di una pluralità di barre realizzate secondo la presente invenzione,

- La Figura 9 è una vista in pianta del ripiano di coltivazione mostrato in Figura 8,

- La Figura 10 è una vista prospettica di un ripiano di coltivazione provvisto di una pluralità di barre distanziate realizzate secondo la presente invenzione,

- Le Figure da 11 a 14 mostrano schematicamente altrettante fasi operative del metodo di coltivazione secondo la presente invenzione.

La presente invenzione verrà ora descritta in dettaglio con riferimento alle Figure allegate per permettere ad una persona esperta di realizzarla ed utilizzarla. Varie modifiche alle forme di realizzazione descritte saranno immediatamente evidenti alle persone esperte ed i generici principi descritti possono essere applicati ad altre forme di realizzazione ed applicazioni senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate. Pertanto, la presente invenzione non deve essere considerata limitata alle forme di realizzazione descritte ed illustrate, ma le si deve accordare il più ampio ambito protettivo conforme ai principi e alle caratteristiche qui descritte e rivendicate.

Secondo un esempio realizzativo esemplificativo mostrato schematicamente in Figura 3, con il numero 1 è indicato schematicamente nel suo complesso un impianto di coltivazione verticale di prodotti vegetali (Vertical Farm System). L’impianto 1 comprende un modulo di coltivazione 2, che delimita internamente un ambiente di coltivazione artificiale con architettura di supporto di tipo verticale, senza-terra, per la crescita intensiva di prodotti vegetali, in condizioni ambientali controllate.

Il modulo di coltivazione 2 può comprendere, ad esempio, un contenitore di coltivazione 4, che delimita/contiene internamente il suddetto ambiente di coltivazione artificiale. È sottinteso che con “ambiente di coltivazione artificiale” si intende un area/spazio produttivo senzaterra o fuori-terra (grow area), all’interno della quale viene eseguito il metodo di coltivazione.

È inoltre sottinteso che con il termine prodotto vegetale, secondo la presente invenzione si intende preferibilmente un qualsiasi prodotto vegetale ad uso alimentare, quale ad esempio, insalate, ortaggi, verdure, erbe aromatiche (ad esempio basilico, menta), o similari. È tuttavia sottinteso che la suddetta invenzione non è limitata ai prodotti vegetali ad uso alimentare del tipo sopra citato a titolo di esempio, ma può essere applicata anche per la coltivazione di altre tipologie di prodotti vegetali generalmente coltivati in serre di coltivazione “con-terra” di tipo tradizionale, quali ad esempio fiori, piante o similari.

Il contenitore di coltivazione 4 è chiuso e può avere, ad esempio, una forma convenientemente parallelepipeda che delimita internamente lo spazio/ambiente di coltivazione artificiale.

Con riferimento alla Figura 3, il modulo di coltivazione 2 comprende, inoltre, una pluralità di strutture di coltivazione 5. Preferibilmente, le strutture di coltivazione 5 sono ad architettura verticale. Le strutture di coltivazione 5 sono disposte all’interno del contenitore di coltivazione 4 e comprendono dei ripiani di coltivazione 7, che sono atti ad accogliere i detti prodotti vegetali e/o i relativi semi durante il processo di coltivazione. Le strutture di coltivazione 5 comprendono dei telai 6 di supporto sui quali sono montati i vassoi o ripiani di coltivazione 7. I ripiani di coltivazione 7 possono essere, ad esempio, disposti sui telai 6 in modo tale da formare una serie di colonne verticali in cui i ripiani di coltivazione 7 sono disposti sospesi, distanziati uno al disopra dell’altro.

Il modulo di coltivazione 2 comprende inoltre: un sistema di sensori 8 (parzialmente e schematicamente illustrato), che è disposto all’interno del contenitore di coltivazione 4 ed è configurato in modo tale da determinare/rilevare dei parametri di coltivazione prestabiliti associati al processo di coltivazione implementato. Secondo una possibile forma realizzativa, i parametri di coltivazione misurati dal sistema di sensori 8, ad esempio attraverso relativi sensori, possono comprendere, ad esempio, uno o più dei seguenti parametri: parametri che sono indicativi dell’umidità, parametri che sono indicativi della temperatura, parametri che sono indicativi dell’anidride carbonica.

Il modulo di coltivazione 2 comprende, inoltre, un impianto di fertirrigazione 13 (solo schematicamente e parzialmente illustrato in Figura 2), che è disposto all’interno del contenitore di coltivazione 4 ed è strutturato per alimentare selettivamente ed in modo controllato in termini di quantità e/o tipologia e/o istanti di alimentazione delle sostanze a base di fertilizzanti ai prodotti vegetali coltivati. Preferibilmente, l’impianto di fertirrigazione 13 può comprendere un impianto di fertirrigazione aeroponico e/o idroponico provvisto di relativi dispositivi aeroponici e/o idroponici.

Il modulo di coltivazione 2 può comprendere, inoltre, un sistema di illuminazione 16 (solo schematicamente e parzialmente illustrato in Figura 2), che è disposto all’interno del contenitore di coltivazione 4. Il sistema di illuminazione 16 è configurato per illuminare in modo controllato l’ambiente di coltivazione secondo parametri di illuminazione prestabiliti. I parametri di illuminazione prestabiliti possono essere indicativi dell’intensità e/o della lunghezza d’onda della luce. Il sistema di illuminazione 16 può comprendere delle sorgenti elettriche di illuminazione, ad esempio, delle sorgenti di illuminazione a LED (non illustrate) o sorgenti elettriche similari, disposte in corrispondenza dei ripiani/vassoi 7, ad esempio al disopra degli stessi, così da poter illuminare l’area di coltivazione sottostante.

Con riferimento alle Figure 4-9, il ripiano di coltivazione 7 comprende una o più barre di semina e crescita 9 in materiale plastico. Preferibilmente, il materiale plastico è ad uso alimentare. Ciascuna barra 9 di semina e crescita si estende lungo un asse longitudinale A ed è provvista di una pluralità di rientranze o sedi 10 atte ad alloggiare dei semi.

Le sedi 10 sono ricavate sulla superficie superiore della barra 9 e sono distanziate una dall’altra lungo l’asse longitudinale A. Le sedi 10 sono formate da rientranze o nicchie concave che presentano sul fondo 11 un’apertura 12 passante strutturata per essere attraversata da, e rimanere a diretto contatto con, le radici del prodotto vegetale durante la crescita dello stesso. Preferibilmente, le sedi 10 sono sagomate circa a forma di tazza. Preferibilmente, le sedi 10 sono disposte circa equidistanti tra loro lungo l’asse A. Preferibilmente, l’apertura 12 ha una forma circa a croce ed è ricavata sulla parete di fondo 11 della sede a tazza.

La superficie interna delle sedi 10 sulla quale si dispongono i semi SM, è priva, ossia non è rivestita, di strati di supporto/aggrappaggio. In uso, i semi SM sono disposti all’interno delle sedi 10 in modo tale da essere in appoggio, ossia a diretto contatto con la superficie interna delle sedi 10 stesse, senza alcuna interposizione di strati di supporto/aggrappaggio (Figure 7 e 11).

La Richiedente ha trovato che l’uso di sedi 10 provviste di aperture 12 passanti sulla parete di fondo 11 consente, da un lato, di alloggiare i semi SM sulla barra 9 e, dall’altro, di aggrappare tramite le aperture 12, le radici alla barra 9 stessa, senza la necessità di utilizzare alcuno strato di supporto/aggrappaggio intermedio tra il seme SM e la barra 9.

La Richiedente ha inoltre trovato che la sagoma a croce dell’apertura 12, diversamente da un’apertura completamente circolare, ad esempio un foro, ha l’effetto tecnico di aumentare la tensione superficiale dell’acqua depositata sulla parete di fondo 11 della sede 10 e mantiene quindi un elevato grado di umidità sulla superficie di contatto con il seme/prodotto presente nella sede 10 stessa.

Preferibilmente, le barre 9 di semina e crescita sono sostanzialmente rettilinee, hanno una forma sostanzialmente parallelepipeda. Preferibilmente le barre 9 presentano lateralmente due bande 14 di contenimento verticali, di forma circa rettangolare allungata, che si estendono parallele tra loro ed all’asse A preferibilmente per l’intera lunghezza della barra 9 e sono disposte da bande opposte delle sedi 10.

Le sedi 10 sono raccordate superiormente tra loro da porzioni intermedie arrotondate 18 ossia curvilinee delimitate lateralmente dalle due bande 14 opposte di contenimento.

La Richiedente ha trovato che l’uso delle porzioni intermedie curvilinee 18 delimitate dalle due bande 14 laterali, ha l’effetto tecnico, da un lato, di favorire la pulizia, in particolare il lavaggio della barra 9 e delle sue sedi 10, e dall’altro, l’auto-centraggio dei semi SM nelle sedi 10 in fase di semina.

Con riferimento alle Figure 8 e 9, il ripiano di coltivazione 7 comprende un telaio di supporto 19 al quale sono accoppiate le barre 9 di semina e crescita. Preferibilmente, le barre 9 sono accoppiate in modo facilmente amovibile al telaio di supporto 19 e sono disposte sostanzialmente complanari tra loro in posizioni parallele, una a fianco dell’altra.

Secondo una possibile forma realizzativa, il telaio di supporto 19 può comprendere almeno due profilati 19a in materiale rigido sagomati circa a C disposti paralleli tra loro, ed innestati sulle estremità 9a e 9b opposte delle barre 9 in modo tale da trattenerle stabilmente.

Preferibilmente, le barre 9 di un ripiano di coltivazione 7 hanno preferibilmente le medesime dimensioni in lunghezza, altezza, larghezza. Preferibilmente la larghezza della barra 9 (misurata trasversalmente all’asse A) può essere può essere di circa 1,2 cm. Preferibilmente la lunghezza di una barra 9 può essere compresa tra circa 18 cm e circa 20 cm, preferibilmente 19 cm.

Preferibilmente, le barre 9 possono essere di colore nero. Preferibilmente, almeno la superficie superiore delle barre 9 può essere di colore nero. La Richiedente ha trovato che l’impiego di barre di colore nero, almeno superiormente, ha l’effetto tecnico di aumentare la definizione e la risoluzione delle immagini dei prodotti vegetali acquisite attraverso un sistema di visione artificiale (non illustrato) rispetto allo sfondo sottostante definito dalla superficie superiore delle barre 9 nel ripiano 7. Lo sfondo nero ha inoltre l’effetto tecnico di semplificare il riconoscimento delle piante contenute in una immagine delle stesse acquisita dal sistema di visione artificiale.

Preferibilmente, le barre 9 comprendono un corpo unico. Preferibilmente le barre 9 possono essere ottenute attraverso un metodo di iniezione di materiale plastico su stampo.

Con riferimento alla Figure 4-6 ciascuna estremità assiale 9a delle barre 9 può essere preferibilmente sagomata per essere collegata stabilmente con una estremità assiale 9b di un’altra barra 9, attraverso mezzi di collegamento, ad esempio delle viti, così da poter regolarne la lunghezza lungo l’asse A.

A questo scopo, secondo una forma realizzativa mostrata nelle Figure a corredo, le estremità assiali 9a e 9b opposte di ciascuna barra 9 presentano rispettivamente una aletta superiore 21 rettangolare ed una aletta inferiore 22 rettangolare. Le alette superiore 21 e 22 sporgono a sbalzo dalle relative estremità 9a 9b opposte delle barre 9 e sono strutturate e dimensionate in modo tale che in uso si sovrappongono con una aletta inferiore 22 e rispettivamente una aletta superiore 21 di due barre 9 assialmente adiacenti. Dalla superficie inferiore dell’aletta superiore 22 della barra 9 sporgono verso il basso dei perni 23 che in uso di innestano in rispettivi fori 24 ricavati sulla aletta inferiore 22.

Le alette superiore 21 ed inferiore 22 sono inoltre provviste di rispettivi fori centrali coassiali tra loro quando le alette sono disposte una sull’altra, che accolgono delle viti di fissaggio (non illustrata). Sulle superfici superiore ed inferiore delle alette 21 e rispettivamente 22 è ricavata una dentatura 23 con orientamento trasversale all’asse A, che si prolunga almeno parzialmente sui bordi superiore e rispettivamente inferiore delle due bande 14. Preferibilmente, le barre 9 possono essere assialmente collegate tra loro in modo tale da prolungarsi fino a raggiungere una lunghezza che dipende dalle dimensioni del telaio di supporto 19.

Con riferimento alla Figura 9, il ripiano di coltivazione 7 formato dalle barre 9 e dal relativo telaio 19 può essere dimensionato in modo tale da avere un larghezza L1 di circa 70 cm ed una larghezza L2 di circa 120 cm.

Con riferimento alle Figure 7 e 11, per quanto riguarda invece le sedi 10, secondo una forma realizzativa, esse possono essere sagomate in modo tale da poter contenere ciascuna un seme SM e/o una pillola P1 che contiene il seme SM. Preferibilmente, la pillola P1 può comprendere un corpo di forma circa sferica/ovoidale realizzato in gelatina idrofilica che ingloba il seme SM o un aggregato di semi. Nel caso in cui la pillola P1 sia ovoidale, il suo diametro minore (misurato cioè sul semiasse minore della sua sezione longitudinale) può essere inferiore ai 0,7 cm; il suo diametro maggiore (misurato cioè sul semiasse maggiore della sezione longitudinale) può essere superiore a 1,2 cm.

Preferibilmente, la sagoma della sede a tazza 10 può essere sostanzialmente complementare alla forma della pillola P1 così da formare una culla di contenimento della pillola P1 stessa. Preferibilmente, la sede a tazza 10 può avere un diametro minore, trasversale all’asse A, inferiore a circa 0,7 cm; un diametro maggiore, coassiale all’asse A, superiore a circa 1,2 cm, ed una profondità centrale, trasversale all’asse A e misurata sull’asse dell’apertura 12, minore di circa 0,4 cm.

Con riferimento alle Figure 11-14, verrà di seguito descritto il metodo di coltivazione verticale di prodotti vegetali secondo la presente invenzione. Solo allo scopo di aumentare la comprensione della presente invenzione ma senza per questo perdere in generalità, verrà descritto ed illustrato il metodo applicato tramite uno dei ripiani di coltivazione 7 restando inteso che le stesse operazioni di seguito descritte vengono replicate su una pluralità di ripiani 7 dell’impianto 1.

La Figura 11 mostra schematicamente un ripiano di coltivazione 7 predisposto per una fase di “semina”. Il ripiano di coltivazione 7 è configurato secondo una configurazione/stato di prima densità K1 (alta densità), in cui le barre 9 sono disposte ciascuna con le bande 14 laterali a contatto con le bande 14 laterali delle barre 9 adiacenti (in modo simile al ripiano mostrato nelle Figure 8 e 9). In questo modo, le sedi 10 sono allineate tra loro per formare delle righe e colonne ad una distanza minima Dmin una rispetto all’altra (Figura 9). Preferibilmente, la distanza minima Dimin tra ciascuna sede 10 rispetto alla sede 10 immediatamente adiacente di un’altra barra 9 può essere di circa 1,2 cm.

Nella fase di semina, il metodo comprende la fase di depositare le pillole P1 nelle sedi 10 (Figura 11). Preferibilmente, il posizionamento delle pillole P1 nelle sedi 10 può essere effettuato tramite un sistema di posizionamento, ad esempio un sistema idraulico o pneumatico 32 (mostrato schematicamente in Figura 11).

In seguito al completamento della fase di semina, il ripiano di coltivazione 7 viene disposto in una zona di controllo germinazione presente nel modulo di coltivazione 2. È sottinteso che in questa fase l’impianto di fertirrigazione 13, ed il sistema di illuminazione 16 vengono pilotati da una unità centrale di controllo del processo di coltivazione (non illustrata) in modo tale che la luce emessa verso il ripiano di coltivazione 7 e le sostanze alimentate al ripiano di coltivazione 7 stesso siano controllate sulla base di un programma di germinazione.

Quando almeno una delle dimensioni dei prodotti vegetali presenti nel ripiano di coltivazione 7, ad esempio la larghezza, raggiunge una soglia prestabilita, viene eseguita una operazione di riduzione della densità dei prodotti presenti nel ripiano di coltivazione 7 stesso dalla prima densità ad una seconda densità prestabilita (cosiddetta fase di ripicchettamento).

L’operazione di riduzione della densità può comprendere le fasi di disaccoppiare selettivamente delle barre 9 di semina e crescita prestabilite dal telaio di supporto 19 del ripiano di coltivazione 7 ed accoppiarle al telaio di supporto 19 di un altro ripiano di coltivazione 7 in modo tale che le barre di semina e crescita 9 adiacenti siano disposte tra loro ad una distanza prestabilita (come mostrato nell’esempio di Figura 13). La distanza prestabilita può dipendere dalla dimensione raggiunta dai prodotti vegetali e/o dalla densità di prodotti nel ripiano di coltivazione 7 stesso. È sottinteso che con densità si intende il numero di prodotti vegetali su metro quadro. Convenientemente la distanza tra le barre 9 può essere un valore multiplo della larghezza delle barre 9. Secondo una possibile forma realizzativa, viene eseguita una operazione che prevede di disaccoppiare le barre 9 dal telaio di supporto 19 del ripiano di coltivazione 7 e di dividerle in N gruppi e di accoppiare ciascun gruppo di barre 9 ad N ripiani di coltivazione 7.

Il numero N di gruppi può variare in funzione della densità richiesta in ciascun ripiano 7 nella fase operativa di coltivazione in questione. Ad esempio nella fase operativa di coltivazione successiva alla fase di germinazione, N può essere 2, ossia le N barre 9 presenti nel primo ripiano 7 vengono divise in due gruppi contenenti N/2 barre 9, e le N/2 barre 9 vengono accoppiate al telaio di supporto del relativo ripiano 7 alla distanza DB prestabilita sulla base della densità/o dimensioni dei prodotti (Figure 11 e 13).

Preferibilmente, gli spazi liberi del ripiano 7 compresi tra le barre 7 distanziate possono essere coperti da altrettanti coperchi 34 rettangolari di forma allungata strutturati per essere accoppiati al telaio di supporto 19 del ripiano 7 stesso (Figure 10 e 13).

Preferibilmente, le fasi di disaccoppiare selettivamente delle barre 9 di semina e crescita prestabilite dal telaio di supporto 19 del ripiano di coltivazione 7 ed accoppiarle al telaio di supporto 19 di un altro ripiano di coltivazione 7, possono essere eseguite tramite un sistema meccanico automatizzato 40 (Figura 13). Il sistema meccanico automatizzato 40 può comprendere ad esempio un meccanismo di presa del ripiano 7, un meccanismo strutturato per separare le barre 7 dal telaio di supporto 19, ed un meccanismo che innesta un certo numero di barre 9 nel telaio di supporto 19 di un altro ripiano 7.

In seguito alla predisposizione del ripiano 7 con densità ridotta, quest’ultimo viene posizionato in una zona di coltivazione prestabilita associata alla densità modificata dello stesso.

È sottinteso che le distanze tra le barre 9 nei rispettivi ripiani 7 possono inoltre dipendere: dalla durata della fase ad alta densità, dalla durata della fase a bassa densità; dal rapporto bassa densità su alta densità espresso dalla frazione 1/N, dalla larghezza delle barre 9, dalla dimensione dell’apertura 12, dal numero di sedi 10 per ciascuna barra 9.

Test eseguiti dalla Richiedente hanno dimostrato che il metodo sopra descritto è particolarmente vantaggioso per la coltivazione di insalate di IV gamma (baby leaf salads) con ciclo di coltivazione veloce (da 2 a 5settimane). I vantaggi del metodo sopra descritto sono inoltre i seguenti.

In primo luogo, il metodo consente di riarrangiare in modo semplice ed economico i prodotti vegetali in relazione al loro stadio di sviluppo (gestione statica).

Il metodo elimina la necessità di impiegare lo strato di coltivazione. L’eliminazione dello strato di coltivazione determina un azzeramento degli svantaggi ad esso connessi, ossia i costi di: acquisto, installazione e montaggio sui ripiani, disinstallazione e smontaggio dai ripiani, lavaggio e smaltimento. L’eliminazione dello strato di coltivazione determina inoltre una riduzione non trascurabile della proliferazione di funghi e batteri o alghe nei ripiani. Le operazioni di sanificazione delle barre al termine di un ciclo produttivo risultano essere semplici ed economiche da realizzare. La gestione di barre longitudinali di 70 cm è semplice e rapida. È opportuno evidenziare che nel ripiano sopra descritto, l’unico accesso alle sostanze nutrienti da parte del prodotto vegetale avviene attraverso l’apertura passante ricavata sul fondo della sede che è occupato dalle radici che emergono dalla pillola di semi. Grazie a ciò vengono fortemente ridotte se non annullate aree libere del ripiano che vengono irrorate e illuminate e che sono quindi tradizionalmente soggette alla proliferazione. Infatti nella fase ad alta densità le piantine ricoprono velocemente tutta la superficie del ripiano di coltivazione non lasciando spazio alla proliferazione. Nella fase a bassa densità le aree di riempimento tra le barre non sono raggiunte da soluzione nutritive e di conseguenza non possono essere colonizzate dai funghi.

Risulta infine chiaro che all’impianto di coltivazione verticale e al metodo sopra descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la coltivazione di prodotti vegetali senza-terra, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: a) predisporre almeno un ripiano di coltivazione (7), che comprende una o più barre (9) di semina e crescita in materiale plastico, che sono provviste di sedi (10) atte ad alloggiare dei semi e presentano sulle relative pareti di fondo una apertura passante strutturata per essere attraversata da, e rimanere a diretto contatto con, le radici del prodotto vegetale durante la crescita dello stesso; b) disporre dei semi (SM) e/o delle pillole (P1) contenenti i semi (SM) all’interno delle dette sedi (10) a diretto contatto con la superficie interna delle sedi (10) stesse senza alcuna interposizione di uno o più strati di supporto/aggrappaggio delle radici di detti prodotti vegetali, c) fornire delle sostanze a base di fertilizzanti alle dette barre (9) di semina e crescita.
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 in cui: dette barre (9) sono sostanzialmente rettilinee e si estendono lungo rispettivi assi longitudinali (A), dette sedi (10) sono circa a forma di tazza e sono disposte longitudinalmente una di seguito all’altra lungo dette barre (9) e presentano sul fondo (11) delle aperture passanti (12) strutturate per trattenere le radici, detto ripiano (7) comprende un telaio di supporto (19) ed una pluralità di barre (9) che sono accoppiate in modo facilmente amovibile al detto telaio (19) e sono disposte sostanzialmente complanari tra loro in posizioni parallele, una a fianco dell’altra.
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, comprendente: in una prima fase di coltivazione associata ad una prima densità di coltivazione, accoppiare dette barre (9) ad un telaio di supporto (19) di un primo ripiano (7) in modo tale che dette barre (9) disposte una dall’altra ad una prima distanza prestabilita, in una seconda fase di coltivazione che è successiva alla detta prima fase di coltivazione ed è associata ad una seconda densità di coltivazione minore della prima densità di coltivazione, disaccoppiare delle barre (9) dal relativo telaio di supporto (19) di detto primo ripiano (7) ed accoppiarle al telaio di supporto (19) di un secondo ripiano (7) in modo tale da disporle una dall’altra ad una seconda distanza prestabilita maggiore della detta prima distanza prestabilita.
4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, comprendente la fase di accoppiare dei coperchi (34) di forma rettangolare allungata al telaio di supporto (19) di detto secondo ripiano (7) di coltivazione in modo tale da coprire gli spazi presenti tra le barre (9) distanziate.
5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente: predisporre delle pillole (P1) contenenti detti semi (SM), detta sede (10) essendo dimensionata per contenere una pillola (P1); detta fase b) comprendendo la fase di disporre dette pillole (P1) nelle rispettive sedi (10), in modo tale che dette pillole (P1) siano a diretto contatto con la superficie interna delle sedi (10) senza alcuna interposizione di uno o più strati/pellicole di supporto/aggrappaggio delle radici di piante vegetali tra la pillola (P1) e la relativa sede (10).
6. 6. Impianto per la coltivazione di prodotti vegetali senza-terra comprendente: almeno una struttura di coltivazione (5) provvista di uno o più ripiani (7) di coltivazione atti ad supportare semi (SM) e/o pillole (P1) contenenti detti semi e/o prodotti vegetali durante la semina e rispettivamente crescita di detti prodotti vegetali, detti ripiani (7) comprendono una o più barre (9) di semina e crescita in materiale plastico, che sono provviste di sedi (10) atte ad alloggiare detti semi/pillole (P1) e presentano sulle relative pareti di fondo una apertura passante (12) strutturata per essere attraversata da, e rimanere a diretto contatto con, le radici del prodotto vegetale durante la crescita dello stesso; mezzi di semina (32) atti a disporre dei semi/pillole all’interno delle dette sedi (10) a diretto contatto con la superficie interna delle sedi (10) stesse senza alcuna interposizione di uno o più strati di supporto/agrappaggio delle radici di detti prodotti vegetali, mezzi di fertirrigazione (13) per fornire delle sostanze a base di fertilizzanti alle dette barre (9) di semina e crescita.
7. 7. Impianto secondo la rivendicazione 6, in cui: dette barre (9) di semina e crescita sono sostanzialmente rettilinee e si estendono lungo rispettivi assi longitudinali (A), dette sedi (10) sono circa a forma di tazza e sono disposte longitudinalmente una di seguito all’altra lungo dette barre (9) di semina e crescita, dette aperture passanti (12) sono ricavate sul fondo delle dette sedi (10 e sono strutturate per trattenere le radici dei detti prodotti vegetali, detto ripiano (7) di coltivazione comprende un telaio di supporto (19) ed una pluralità di barre (9) di semina e crescita che sono accoppiate in modo facilmente amovibile al detto telaio (19) e sono disposte sostanzialmente complanari tra loro in posizioni parallele, una a fianco dell’altra.
8. 8. Impianto secondo la rivendicazione 7, comprendente: almeno due ripiani (7) di coltivazione comprendenti rispettivi telai di supporto (19) sui quali sono atte ad essere accoppiate in modo amovibile dette barre (9) di semina e crescita, mezzi di movimentazione (40) strutturati per disaccoppiare selettivamente delle barre (9) di semina e crescita prestabilite dal telaio di supporto (19) di un ripiano (7) di coltivazione ed accoppiarle al telaio di supporto di un altro ripiano di coltivazione; mezzi elettronici di controllo atti a pilotare detti mezzi di movimentazione (40) in modo tale da regolare le distanze tra le barre (9) di semina e crescita in un telaio di supporto (19) sulla base di una densità di coltivazione prestabilita.
9. 9. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, in cui detti semi (SM) sono inglobati in dette pillole (P1), dette sedi (10) essendo dimensionate per contenere rispettive pillole (P1); comprendendo mezzi di semina (32) atti a disporre dette pillole (P1) nelle rispettive sedi (10), in modo tale che dette pillole (P1) siano a diretto contatto con la superficie interna delle sedi (10) senza alcuna interposizione di uno o più strati/pellicole di supporto/aggrappaggio delle radici di piante vegetali.
10. 10. Uso di una barra (9) di semina e crescita in materiale plastico per coltivare dei prodotti vegetali una vertical farm in cui la barra (9) è provvista di sedi (10) a tazza atte ad alloggiare dei semi e/o delle pillole (P1) contenenti detti semi (SM) e presentano sulle relative pareti di fondo (11) una apertura (12) passante strutturata per essere attraversata da, e rimanere a diretto contatto con, le radici del prodotto vegetale durante la crescita dello stesso nella barra (9).