IT201900003441A1 - Dispositivo perfezionato per l’igiene dentale - Google Patents

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IT201900003441A1
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brushing
teeth
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brushes
dental
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Antonio Cosimati
Andrea Scrascia
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Advanced Brush
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Description

DISPOSITIVO PERFEZIONATO PER L’IGIENE DENTALE
Il presente brevetto ha per oggetto un dispositivo perfezionato per l’igiene dentale.
Attualmente, per l’igiene dentale, sono noti e altresì disponibili in commercio dispositivi elettrici, del tipo simile a spazzolini da denti, in cui una testina provvista di spazzole è fatta ruotare e/o oscillare mediante un motore elettrico.
Inoltre, attualmente, sono noti dei dispositivi per l’igiene dentale in cui la movimentazione delle spazzole è provocata dall’azione meccanica sviluppata con il morso, ossia dall’azione meccanica esercitata dalla mandibola sulla mascella.
Queste note soluzioni non sono tuttavia pienamente soddisfacenti in quanto il movimento delle setole sulla superficie dentale si sviluppa generalmente in senso verticale dall’apice del dente verso la gengiva, veicolando quindi il materiale al di sotto di quest’ultima. In questo modo, quindi, si possono generare infezioni gengivali o altre malattie, e in ogni caso la pulizia non risulta ottimale.
Inoltre, tali noti dispositivi non sono utilizzabili in caso di malocclusione e/o di malposizionamento dentario, in quanto potrebbero causare traumi alle strutture della cavità orale.
Inoltre, tali noti dispositivi non consentono un corretto utilizzo del composto dentifricio per la corretta umettazione della superficie dentale.
Non ultimo il fatto che i noti dispositivi risultano generalmente poco pratici.
Scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo perfezionato per l’igiene dentale che superi i suddetti inconvenienti presenti nelle soluzioni tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale che risulti facile, pratico, intuitivo e rapido da utilizzare.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale che effettui una pulizia corretta, efficace, rapida ed accurata di tutti i denti in corrispondenza di tutte le loro superfici (vestibolare, linguale e occlusale), nonché negli spazi interdentali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale che sia adattabile a palati di differente dimensione e/o conformazione.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale che permetta di rimuovere efficacemente e definitivamente lo sporco dai denti.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale che ottimizzi la quantità di composto dentifricio utilizzata.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale che consenta una corretta umettazione del dente.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo che risulti particolarmente adatto ad essere utilizzato anche da soggetti privi o con ridotta autonomia di movimento.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale con una caratterizzazione alternativa, sia in termini costruttivi che funzionali, rispetto a quelli tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo per l’igiene dentale che sia ottenibile in modo semplice, rapido e con bassi costi.
Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l’invenzione, con un dispositivo per l’igiene dentale come definito nella rivendicazione 1, e con un kit per l’igiene orale come definito nelle rivendicazioni 9 e 10.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in alcune sue preferite forme di pratica realizzazione riportate a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in vista prospettica il dispositivo secondo l’invenzione inserito nella cavità orale,
la figura 2 lo mostra con la struttura portante in trasparenza,
la figura 3 mostra in vista prospettica, all’interno della cavità orale, una metà dell’apparato spazzolante e del sistema di trasmissione, con l’involucro dell’appendice della struttura portante in trasparenza, la figura 4 lo mostra, all’interno della cavità orale, secondo una sua sezione verticale,
la figura 5 lo mostra, all’interno della cavità orale, in una vista prospettica in cui è stata rimossa una metà dell’apparato spazzolante, la figura 6 lo mostra secondo una vista in pianta, all’interno della cavità orale, nella stessa condizione di fig. 5 e con l’involucro di copertura in trasparenza,
la figura 7 mostra in vista frontale una spazzola dell’apparato spazzolante in configurazione compatta,
la figura 8 mostra la medesima spazzola di fig. 7 in una configurazione estesa,
la figura 9 mostra in vista prospettica l’arcata dentale inferiore con applicata la lamina di dentifricio,
la figura 10 mostra in vista prospettica la sola struttura portante del dispositivo secondo l’invenzione con la concavità rivolta verso l’alto, la figura 11 mostra in vista prospettica schematica un’apparecchiatura di base (dock) secondo l’invenzione,
la figura 12 mostra secondo una vista prospettica schematica ed esplosa l’apparecchiatura di fig. 11,
la figura 13 mostra il dispositivo secondo l’invenzione.
Come si vede dalle figure, il dispositivo perfezionato 1, secondo l’invenzione, per l’igiene dentale, in particolare per la pulizia dei denti 2, comprende un apparato spazzolante 3 configurato per avvolgere sostanzialmente contemporaneamente tutti i denti dell’arcata dentale superiore o dell’arcata dentale inferiore, preferibilmente un’arcata per volta.
Preferibilmente, Il dispositivo potrà agire esclusivamente un’arcata per volta.
Opportunamente, l’apparato spazzolante 3 ha uno sviluppo longitudinale ricurvo che sostanzialmente segue quello dell’arcata dentale a cui detto dispositivo è destinato ad essere applicato.
Preferibilmente, l’involucro di copertura è stato ulteriormente diviso in due emiarcate per i seguenti vantaggi:
- Maggiore praticità di inserimento sull’arcata
- Adattabilità sulle differenti quote del piano masticatorio
Le due emiarcate sono unite tra loro da un sistema di articolazione ad incastro (per il mantenimento delle dimensioni di quello specifico settore dentale.
Il dispositivo perfezionato 1 comprende altresì una struttura portante 4 che, a sua volta, comprende:
- un involucro di copertura 5 che, durante l’uso di detto dispositivo, è destinato ad essere inserito all’interno della cavità orale,
- un’appendice 6 che è associata all’involucro di copertura 5 e/o si diparte da quest’ultimo e che, durante l’uso di detto dispositivo, è destinato a fuoriuscire almeno in parte – preferibilmente per la sua gran parte o interezza - dalla cavità orale attraversando la rima orale.
Opportunamente, l’apparato spazzolante 3 è supportato e alloggiato all’interno dell’involucro di copertura 5 in modo che – quando è inserito/posizionato nella cavità orale – detto apparato risulti separato/isolato, e in particolare non a contatto con la lingua 7 e con le superfici interne delle labbra, consentendo così la loro protezione. Opportunamente, l’involucro di copertura 5 avvolge esternamente – e per la gran parte o completamente -l’apparato spazzolante 3 e, inoltre, ha anch’esso una configurazione adatta ad avvolgere contemporaneamente tutti i denti dell’arcata dentale superiore o dell’arcata dentale inferiore, preferibilmente un’arcata per volta.
Vantaggiosamente, l’involucro di copertura 5 comprende una guaina di protezione definente un compartimento interno 8 in cui è alloggiato l’apparato spazzolante 3. Opportunamente, il compartimento interno 8 è aperto verso l’esterno per definire un passaggio di inserimento dei denti 2.
Vantaggiosamente, l’involucro di copertura 5 – e preferibilmente anche l’appendice 6 - è realizzata in materiale polimerico biocompatibile.
Vantaggiosamente, l’involucro di copertura 5 ha uno sviluppo longitudinale sostanzialmente arcuato, preferibilmente tale da definire una forma sostanzialmente ad “U”, per coprire sostanzialmente tutti i denti di un’arcata. Opportunamente, le estremità longitudinali dell’involucro di copertura 5 presentano un tratto 9 conformato sostanzialmente a calotta.
Vantaggiosamente, l’involucro di copertura 5 ha una sezione trasversale concava, preferibilmente tale da definire una forma sostanzialmente ad “U”, che copre la superficie vestibolare, linguale e occlusale dei denti.
Opportunamente, la sezione trasversale concava dell’involucro di copertura 5 (che è rivolta verso l’alto quando detto involucro è inserito nella cavità orale per agire sull’arcata superiore ed è invece rivolta verso il basso quando l’involucro è inserito nella cavità orale per agire sull’arcata inferiore) delimita detto compartimento 8 al cui interno è alloggiato e supportato l’apparato spazzolante 3.
Preferibilmente, l’appendice 6 e l’involucro di copertura 5 sono sostanzialmente complanari e, in particolare, l’appendice 6 si sviluppa lungo l’asse mediale dell’involucro di copertura 5 esternamente rispetto allo sviluppo arcuato di quest’ultimo.
Preferibilmente, l’involucro di copertura 5 è costituito – lungo il suo sviluppo longitudinale arcuato - da due parti distinte 10’ e 10’’, leggermente distanziate, che sono sostanzialmente simmetriche tra loro rispetto al suo asse mediale (cioè quell’asse che – quando l’involucro è inserito nella cavità orale – passa sostanzialmente tra i dei due incisivi centrali).
Vantaggiosamente, l’appendice 6 ha forma sostanzialmente scatolare, che – quando il dispositivo 1 è in uso (cioè quando l’involucro di copertura 5 è inserito nella cavità orale) – è racchiusa tra le labbra e fuoriesce, almeno in parte, all’esterno di detta cavità.
Preferibilmente, tale appendice 6 definisce, almeno parzialmente, un manico per maneggiare l’intero dispositivo 1 e per consentire il posizionamento dell’involucro di copertura 5, con l’apparato spazzolante 3, all’interno della cavità orale e per la loro rimozione da quest’ultima.
Opportunamente, l’apparato di spazzolatura 3 comprende tre gruppi di spazzolatura e, in particolare, comprende:
- un primo gruppo di spazzolatura 11 disposto e configurato per agire sulla superficie vestibolare dei denti e negli spazi interstiziali presenti tra le superfici vestibolari di due denti adiacenti,
- un secondo gruppo di spazzolatura 12 disposto e configurato per agire sulla superficie linguale dei denti e negli spazi interstiziali presenti tra le superfici linguali di due denti adiacenti,
- un terzo gruppo di spazzolatura 13 disposto e configurato per agire sulla superficie occlusale dei denti e negli spazi interstiziali presenti tra le superfici occlusali di due denti adiacenti.
Opportunamente, in corrispondenza della zona sostanzialmente opposta rispetto a quella destinata ad entrare in contatto con la superficie occlusale del dente, il terzo gruppo di spazzolatura 13 è coperto esternamente dal fondo della concavità dell’involucro di contenimento 5; opportunamente, in corrispondenza della zona sostanzialmente opposta rispetto a quella destinata ad entrare in contatto rispettivamente con le superfici vestibolare e linguale del dente, il primo 11 ed il secondo gruppo di spazzolatura 12 sono coperti esternamente dai rispettivi tratti laterali, affacciati tra loro, della concavità dell’involucro di contenimento 5.
Opportunamente, ciascun gruppo di spazzolatura 11, 12 e 13 comprende una o più spazzole 14 allineate tra loro.
Opportunamente, ciascuna spazzola 14 dei gruppi di spazzolatura 11, 12 e 13 comprende un’anima centrale 15 (che preferibilmente è definita da un corpo allungato) dalla quale si dipartono radialmente una pluralità di elementi filiformi 16 che, opportunamente, definiscono le setole di detta spazzola. Vantaggiosamente, gli elementi filiformi 16 sono vincolati, preferibilmente calettate, sull’anima centrale 15. Preferibilmente, gli elementi filiformi 16 sono realizzati in materiale polimerico altamente biocompatibile.
Opportunamente, ciascuna spazzola 14 comprende più serie 17 di elementi filiformi 16 complanari tra loro e distanziati lungo lo sviluppo longitudinale dell’anima centrale 15. Preferibilmente, all’interno di ciascuna serie 17, gli elementi filiformi 16 sono equispaziati e equiangolati tra di loro. In particolare, all’interno di ciascuna serie 17, sono previsti più elementi filiformi (più densi), preferibilmente disposti su più assi longitudinali (le anime). In una forma preferita sono previsti quattro elementi filiformi complanari 16 che si sviluppano radialmente dall’anima centrale 15 e definiscono tra loro angoli di 90°. In un’altra forma di realizzazione, non rappresentata, gli elementi filiformi 16 possono essere vincolati all’anima centrale 15 in modo da definire un percorso a spirale.
Preferibilmente, all’interno di ciascun gruppo 11, 12 e 13, le anime 15 delle spazzole 14 sono coassiali.
Opportunamente, le estremità/porzioni terminali libere degli elementi filiformi 16 sono destinate ad entrare in contatto con la superficie del dente e/o gli spazi interdentali da pulire.
Opportunamente, le anime 15 delle spazzole 14 dei tre gruppi di spazzolatura 11, 12 e 13 si sviluppano longitudinalmente lungo direzioni che sono sostanzialmente parallele tra loro. Preferibilmente, le anime 15 delle spazzole dei tre gruppi si sviluppano tutte parallelamente lungo lo sviluppo dell’arcata dentale.
In particolare, vantaggiosamente, nel dispositivo 1 secondo l’invenzione:
- le anime 15 delle spazzole del primo gruppo di spazzolatura 11 sono affacciate e parallele alla superficie vestibolare dei denti, ed inoltre sono opportunamente angolate (preferibilmente perpendicolari) rispetto allo sviluppo in altezza dei denti,
- le anime 15 delle spazzole del secondo gruppo di spazzolatura 12 sono affacciate e parallele alla superficie linguale dei denti, ed inoltre sono opportunamente angolate (preferibilmente perpendicolari) rispetto allo sviluppo in altezza dei denti,
- le anime 15 del terzo gruppo di spazzolatura 13 sono affacciate e parallele alla superficie occlusale dei denti, e inoltre sono allineate lungo lo sviluppo arcuato dell’arcata dentale.
Opportunamente, sulla superficie interna dell’involucro di copertura 5 sono previsti supporti 27 per il montaggio – preferibilmente rimovibile - delle anime 15 delle spazzole 14 dei gruppi di spazzolatura.
Opportunamente, il dispositivo 1 comprende altresì un’unità motorizzata 18 che, vantaggiosamente, è alloggiato all’interno di detta appendice 6 e che è collegata - mediante un opportuno sistema 19 di trasmissione del moto - alle spazzole 14 dei tre gruppi di spazzolatura in modo da provocare la loro rotazione.
In una forma preferita è stata aggiunta un’ulteriore anima che può agire in senso longitudinale, preferibilmente emettendo oscillazioni ultrasoniche.
Vantaggiosamente, l’unità motorizzata 18 comprende almeno un motore elettrico, preferibilmente con velocità di rotazione di circa 10 - 50 rpm, e preferibilmente di circa 30 rpm. Opportunamente, l’unità motorizzata 18 può comprendere un motore ultrasonico e/o un motore piezoelettrico.
Opportunamente, l’unità motorizzata 18 è collegata ad una sorgente interna di alimentazione elettrica (non rappresentata) che, preferibilmente, è definita da una batteria che è anch’essa alloggiata all’interno di un vano previsto in detta appendice 6. Vantaggiosamente, detta appendice 6 può essere prevista di un connettore – ad esempio una interfaccia USB – per collegare il dispositivo 1 ad una sorgente elettrica esterna per ricaricare detta batteria.
Vantaggiosamente, in detta appendice 6, è alloggiata un’unità di controllo (non rappresentata) per comandare l’unità motorizzata. Preferibilmente, detta unità di controllo è un controllore logico programmabile (PLC) collegato alla sorgente interne di alimentazione elettrica e/o all’unità motorizzata 18. Vantaggiosamente, all’interno di detta appendice 6 è alloggiato un ricevitore (ad esempio un terminale Bluetooth) che è collegato a detta unità di controllo per ricevere dall’esterno – preferibilmente mediante un dispositivo portatile (ad esempio uno smartphone) – i comandi per la programmazione dell’unità motorizzata 18.
Opportunamente, il sistema di trasmissione 19 comprende una serie di ingranaggi per trasferire la rotazione generata dal motore dell’unità motorizzata 18 all’anima centrale 15 delle spazzole 14 in modo da provocare la rotazione dell’anima stessa, e quindi degli elementi filiformi (setole) 16 ad essa vincolate.
Preferibilmente, per un’accurata adattabilità del diametro vestibolopalatale, il sistema di trasmissione è stato modificato attraverso l’uso di cinghie di trasmissione, in alternativa alle rondelle (o ruote dentate). La cinghia “terminale” che agisce sull’anima dell’apparato spazzolante è intercalata tra le file di setole (sia disposte a spirale, sia disposte in senso perpendicolare alla superficie dentale).
In sostanza, quindi, l’attivazione del motore dell’unità motorizzata 18 provoca simultaneamente la rotazione delle spazzole 14 dei tre gruppi di spazzolatura 11, 12 e 13, e quindi l’azione degli elementi filiformi 16 sulle corrispondenti superfici dei denti e dei relativi spazi interdentali.
Preferibilmente, il motore dell’unità motorizzata 18 e/o il sistema di trasmissione 19 sono configurati in modo che la rotazione delle spazzole 14 del primo gruppo di spazzolatura 11 (agente sulla superficie vestibolare dei denti) e del secondo gruppo di spazzolatura 12 (agente sulla superficie linguale dei denti) avvenga secondo un verso che va dalla gengiva/corona del dente verso il suo apice.
Opportunamente, il motore dell’unità motorizzata 18 e/o il sistema di trasmissione 19 sono configurati in modo da provocare una rotazione completa (cioè di 360°, e quindi in unico verso di rotazione) degli elementi filiformi 16 delle spazzole 14 attorno all’asse di rotazione corrispondente allo sviluppo longitudinale dell’anima centrale 15. Opportunamente, in un’altra forma di realizzazione, il motore dell’unità motorizzata 18 e/o il sistema di trasmissione 19 sono configurati per provocare una rotazione degli elementi filiformi 16 non completa (ad esempio pari o inferiore a 180°, e quindi a versi di rotazione alternati) attorno a detto asse di rotazione corrispondente allo sviluppo longitudinale dell’anima centrale 15, agendo così sui denti con un movimento sostanzialmente ondulatorio di detti elementi filiformi.
Opportunamente, il primo gruppo di spazzolatura 11 agente sulla superficie vestibolare dei denti ed il secondo gruppo di spazzolatura 12 agente sulla superficie linguale dei denti si sviluppano per tutta l’arcata dentale, mentre il terzo gruppo di spazzolatura 13 – cioè quello agente in corrispondenza della superficie occlusale - non si sviluppa per tutto lo sviluppo dell’arcata dentale, bensì è configurato (cioè è posizionato e si sviluppa) in modo da agire solamente sulla superficie occlusale dei premolari e dei molari, e al più anche dei canini.
Pertanto, sostanzialmente, l’apparato spazzolante 3 è configurato in modo che - in uso (cioè quando l’apparato spazzolante 3 e dell’involucro di copertura 5 sono inseriti nella cavità orale) - in corrispondenza degli incisivi, ed eventualmente anche dei canini, agiscano solamente il primo gruppo di spazzolatura 11 ed il secondo gruppo di spazzolatura 12.
Vantaggiosamente, quindi, il sistema di trasmissione 19 è alloggiato all’interno della struttura portante 4 in modo che – quando l’apparato spazzolante 3 e l’involucro di copertura 5 sono inseriti nella cavità orale – risulti sostanzialmente a cavallo dei denti incisivi (cioè in una zona in cui sono previsti solamente il primo 11 ed il secondo gruppo di spazzolatura 12, e non il terzo gruppo di spazzolatura 13). Preferibilmente, il sistema di trasmissione 19 è posizionato in corrispondenza dell’asse mediale dell’involucro di copertura 15 e, in particolare, nello spazio che è previsto tra le suddette due parti 10’ e 10’’ che definiscono l’involucro di copertura 5 e dalla quale di diparte l’appendice 6.
Opportunamente, sulla superficie interna dell’involucro di copertura 5, per ciascun gruppo di spazzolatura 11, 12 e 13 sono previste corrispondenti zone (non rappresentate) per la rimozione e raccolta del materiale di scarto catturato dagli elementi filiformi 16 di ciascun gruppo. Preferibilmente, dette zone di rimozione e raccolta sono definite/previste sulla superficie interna dell’involucro di copertura 5 in una posizione che è a valle rispetto ai denti 2 secondo il verso di rotazione delle spazzole 14 di ciascun gruppo di spazzolatura 11, 12 e 13. Vantaggiosamente, ciascuna zona comprende un tratto sporgente (nervatura o lamella) che coopera con le estremità degli elementi filiformi 16 per rimuovere da quest’ultimi il materiale di scarto che detti elementi stessi hanno rimosso a seguito del loro contatto con la corrispondente superficie del dente.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 secondo l’invenzione è configurato per modificare sostanzialmente la lunghezza dello sviluppo longitudinale arcuato dell’apparato spazzolante 3 e dell’involucro di copertura 5 e/o per modificare la curvatura di detto sviluppo longitudinale (cioè la distanza/angolo definito tra le rispettive porzioni terminali dell’apparato spazzolante 3 e dell’involucro di copertura 5), consentendo così l’adattamento del dispositivo stesso a palati di differenti lunghezze e/o larghezze.
Opportunamente, la due parti 10 ‘ e 10’’ dell’involucro di copertura 5 sono articolate tra loro in corrispondenza di un giunto di articolazione 20 – preferibilmente di un giunto rotoidale - che, vantaggiosamente, è posizionato in corrispondenza di detta appendice 6. Inoltre, vantaggiosamente, le suddette due parti 10 e 10’ sono unite tra loro da una vite che è posizionata tra l’involucro di copertura 5 e detto perno di articolazione 20 e che è regolabile mediante una rotellina 29 posta su di essa, consentendo così di modificare la loro distanza reciproca (e quindi la larghezza del dispositivo 1) con una modalità sostanzialmente simile alla regolazione dell’apertura delle aste di un compasso.
Vantaggiosamente, l’involucro di copertura 5 presenta almeno una porzione estensibile longitudinalmente 21 che, preferibilmente, presenta una conformazione con una porzione estensibile e/o comprimibile (cioè formata da un involucro ripieghevole a fisarmonica) per consentire l’estensione in lunghezza di detto involucro. Preferibilmente, è prevista una zona a soffietto per ciascuna delle due parti 10’ e 10’’ che definiscono detto involucro di copertura 5. Preferibilmente, la zona soffietto è definita in corrispondenza di una zona dell’involucro di copertura 5 che – quando quest’ultimo è inserita nell’arcata dentale – si trova posizionata tra il canino più esterno ed il punto medio dello sviluppo longitudinale semiarcuato di ciascuna delle due parti 10’ e 10’’ che definiscono detto involucro. Preferibilmente l’involucro è forato per agevolare ulteriormente la rimozione dello sporco dalle setole.
Vantaggiosamente, l’involucro di copertura 5 è realizzato in materiale flessibile e, pertanto, i gruppi di spazzolatura 11 e 12 – che sono montati su detto involucro – possono essere distanziati reciprocamente a seconda della dimensione dei denti che si inseriscono tra detti gruppi.
Vantaggiosamente, le spazzole 14 dei gruppi di spazzolatura 11, 12 e 13 sono estensibili longitudinalmente. Opportunamente, a tal fine, le anime centrali 15 delle spazzole 14 hanno una configurazione estensibile, preferibilmente del tipo con una porzione estensibile e/o comprimibile. In sostanza, quindi, le anime 15 delle spazzole 14 sono movibili tra almeno una configurazione estesa (cfr. fig. 8, in cui le serie adiacenti 17 degli elementi filiformi radiali 16 sono maggiormente distanziati lungo lo sviluppo longitudinale dell’anima centrale portante 15) ed una configurazione più compatta (cfr. fig. 7, in cui le serie adiacenti 17 degli elementi filiformi radiali 16 sono più ravvicinate lungo lo sviluppo longitudinale dell’anima centrale portante). Preferibilmente gli elementi filiformi mantengono la stessa proporzione e/o distribuzione e/o densità su tutta la lunghezza longitudinale dell’anima.
Preferibilmente, per motivi di robustezza, solo le porzioni terminali delle anime 15 delle spazzole 14 sono estensibili. Preferibilmente, tutta l’anima è estendibile per garantire il vantaggio che gli elementi filiformi mantengono la stessa proporzione e/o distribuzione e/o densità su tutta la lunghezza longitudinale dell’anima. In particolare, la differenza di lunghezza (estensione o contrazione) viene così distribuita su tutta la lunghezza longitudinale e non solo nel tratto interessato.
Vantaggiosamente, prima dell’inserimento nella cavità orale, le spazzole 14 dei gruppi di spazzolatura 11, 12 e 13 e l’involucro di copertura 5 vengono estesi/allungati completamente e, una volta che si trovano all’interno della cavità orale, l’utente può agire (ad esempio agendo sull’involucro in modo da spingerlo sull’arcata dentale) per ridurre la loro estensione finché entrano in contatto con la mandibola. Solo a questo punto, quindi, viene attivato il motore dell’unità di motorizzazione 18 che provoca la rotazione delle spazzole 14 agenti – mediante le estremità libere degli elementi filiformi 16 -sui denti 2.
Preferibilmente l’adattamento può inoltre avvenire a seguito della registrazione (raccolta dati) dell’arcata con un altro dispositivo (“piastra”). I dati sono inviati alla stazione base (dock) che procede al modellamento del dispositivo sulla base dei dati raccolti.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 può comprendere altresì un apparato pneumatico autoregolante (non rappresentato) per adattare il dispositivo stesso all’anatomia e alle condizioni/caratteristiche della cavità orale in cui è destinato ad essere inserito. Preferibilmente, l’apparato pneumatico è anch’esso alloggiato all’interno dell’involucro di copertura 5 ed è configurato per stabilizzare l’apparato spazzolante 3 comprimendo le spazzole 14 dei vari gruppi di spazzolatura 11, 12 e 13 di detto apparato contro le rispettive superfici dei denti 2.
Vantaggiosamente, l’apparato pneumatico comprende una struttura gonfiabile, preferibilmente modulare, che è collegata ad un compressore per provocare il gonfiaggio di detta struttura; preferibilmente, il gonfiaggio (e quindi l’attivazione del compressore e/o il collegamento di quest’ultimo con la struttura) viene interrotto automaticamente al raggiungimento di un prefissato livello di pressione. Opportunamente, la struttura così gonfiata può colmare le eventuali variazioni di posizione tra i denti, o la loro eventuale assenza, nonché consente un maggior ancoraggio dell’apparato spazzolante 3 sull’arcata dentale. Opportunamente, l’apparato pneumatico è collegato all’unità di controllo che comanda e controlla così anche la sua attivazione/disattivazione.
Vantaggiosamente, sulla superficie interna dell’involucro di copertura 5 è prevista una sede (non rappresentata) per il posizionamento di un elemento sanitizzante per igienizzare il dispositivo 1. Opportunamente, tale elemento sanitizzante è conformato come un film. Preferibilmente, l’elemento sanitizzante è previsto sulla superficie interna dell’involucro di copertura 5 in una posizione che è a monte rispetto ai denti 2 secondo il verso di rotazione delle spazzole 14 di ciascun gruppo di spazzolatura 11, 12 e 13.
Vantaggiosamente, tale elemento sanitizzante contiene delle opportune sostanze igienizzanti che vengono rilasciate al contatto con le estremità libere degli elementi filiformi 16 delle spazzole 14, preferibilmente quando è attivata la rotazione di quest’ultime sia all’interno che all’esterno della cavità orale (i.e. prima/dopo un suo utilizzo per la pulizia dei denti).
Preferibilmente, l’involucro di copertura 5 comprende delle forature (non rappresentate) per eliminare/far fuoriuscire l’elemento sanitizzante e/o per eliminare principalmente il materiale di scarto.
Opportunamente, la presente invenzione riguarda altresì un kit comprendente il dispositivo perfezionato 1 ed un elemento sanitizzante, preferibilmente usa e getta, da inserire all’interno dell’involucro di copertura 5 per igienizzare detto dispositivo.
Vantaggiosamente, la presente invenzione riguarda altresì un kit comprendente il suddetto dispositivo perfezionato 1 ed un composto gelificato di dentifricio 25. Preferibilmente, questo composto 25 comprende una lamina di dentifricio avente una forma sostanzialmente corrispondente allo sviluppo arcuato di un’arcata dentale (cfr. fig. 9). Opportunamente, la lamina di dentifricio 25 contiene una quantità di dentifricio predefinita che, vantaggiosamente, corrisponde a quella necessaria per la corretta pulizia dei denti.
Opportunamente, la lamina di dentifricio 25 può essere inserita nella cavità orale prima dell’inserimento del dispositivo 1 per essere così schiacciata tra i corrispondenti denti antagonisti dell’arcata dentale superiore e di quella inferiore. Inoltre essa può essere disposta sui corpi setolati prima dell’utilizzo e può inoltre essere applicata in maniera automatizzata dalla stazione di ricarica (dock).
Opportunamente, il composto gelificato di dentifricio 25 – ed in particolare la lamina di dentifricio - può essere applicato/posizionato all’interno dell’involucro di copertura 5, tra i gruppi di spazzolatura 11, 12 e 13, in modo che la sua applicazione avvenga a seguito dell’inserimento del dispositivo 1 entro la cavità orale.
Vantaggiosamente, il suddetto kit può comprendere altresì un apparato per lo sbiancamento dei denti (non rappresentato) da inserire/posizionare rimovibilmente all’interno dell’involucro di copertura 5. Preferibilmente, questo apparato per lo sbiancamento dei denti può essere alloggiato all’interno dell’involucro di copertura 5 al posto dell’apparato spazzolante 3 e, pertanto, l’inserimento/posizionamento del primo è subordinato/successivo alla rimozione del secondo. Opportunamente, l’apparato per lo sbiancamento comprende una serie di sorgenti luminose – preferibilmente led – attivanti un composto per lo sbiancamento dei denti da inserire/alloggiare all’interno dell’involucro di copertura 5.
Opportunamente, la presente invenzione riguarda altresì un’apparecchiatura di base 30 – detta anche dock - che è configurata per la ricarica della batteria prevista nel dispositivo 1 per l’alimentazione dell’unità motorizzata 18.
Vantaggiosamente, detta apparecchiatura di base 30 è altresì configurata per pulire il dispositivo 1 dopo l’uso e/o per sanificarlo (preferibilmente mediante radiazione ultravioletta) e/o per ricaricarlo con la lamina di dentifricio 25.
In particolare, tale apparecchiatura di base 30 comprende un caricabatterie di tipo tradizionale che, opportunamente, è collegabile alla rete elettrica o ad altra sorgente di alimentazione. Opportunamente, detta apparecchiatura di base 30 comprende altresì un processore.
Opportunamente, l’apparecchiatura di base 30 comprende un involucro 31 al cui interno è alloggiato detto caricabatterie e che è provvisto di uno sportello apribile 32 per l’estrazione di un supporto (che preferibilmente è montato su un carrello) di ricezione del dispositivo.
Opportunamente, l’apparecchiatura di base 30 comprende altresì un alloggiamento interno 35 per il dispositivo 1 e per mantenere carica la batteria interna di detto dispositivo.
Vantaggiosamente, la presente invenzione comprende altresì una piastra (non rappresentata) che è rivestita di silicone e che al suo interno contiene una griglia di sensori di forza, pressione e/o deformazione (ad esempio capacitivi o piezoelettrici). In particolare, una volta inserita nella cavità orale in corrispondenza di una arcata dentale, la piastra rileva la posizione dei denti dell’arcata in analisi sulla base della pressione esercitata dai denti stessi sui sensori della griglia. Opportunamente, la piastra è collegabile meccanicamente ed elettricamente al dispositivo 1 in modo che la batteria di quest’ultimo possa alimentare i sensori della piastra stessa. Opportunamente, i sensori della griglia sono elettricamente collegati all’unità di controllo del dispositivo e, vantaggiosamente, quindi, i segnali rappresentativi delle rilevazioni effettuate da detti sensori sono memorizzati nell’unità di controllo e/o trasmessi via wireless all’apparecchiatura di base 30 per la loro elaborazione.
Opportunamente, all’interno del processore dell’apparecchiatura di base 30 è caricato e/o eseguito un software configurato per fornire – sulla base delle rilevazioni effettuate da detti sensori - le dimensioni dell’arcata dentale. In particolare, i parametri calcolati da detto software comprendono ad esempio la lunghezza dell’arcata, il diametro anteroposteriore, il diametro trasversale e gli angoli di curvatura in corrispondenza di alcuni punti di repere predefiniti sull’arcata dentale.
Vantaggiosamente, come detto, l’apparecchiatura di base 30 comprende un alloggiamento interno 35 che – preferibilmente - è provvisto di un supporto 36 per l’aggancio del dispositivo in alcuni suoi punti di repere predefiniti.
Vantaggiosamente, sulla base delle rilevazioni effettuate dai sensori e dei parametri calcolati dal software, il supporto 36 su cui è agganciato il dispositivo viene movimentato per regolare così la lunghezza dello sviluppo longitudinale arcuato del dispositivo stesso e/o la curvatura di detto sviluppo longitudinale arcuato.
Vantaggiosamente, all’interno dell’apparecchiatura di base 30 è previsto un organo pulente (ad esempio un corpo setolato/cigliato) configurato per agire sul dispositivo 1 quando è inserito, con la concavità dell’involucro di copertura 5 rivolta verso l’alto, entro il vano di alloggiamento interno 35 previsto nell’apparecchiatura. Opportunamente, l’apparecchiatura di base 30 è configurata per movimentare l’organo pulente lungo tre assi ortogonali tra loro e per farlo avanzare lungo tutto lo sviluppo longitudinale arcuato del dispositivo 1 al fine di rimuovere il materiale di scarto che si è depositato all’interno dell’involucro 5. In particolare, in questo modo, l’organo pulente provoca la fuoriuscita del materiale di scarto dal dispositivo 1, attraverso le forature previste nel suo involucro di copertura 5, ed il suo accumulo in un opportuno serbatoio previsto in detta apparecchiatura di base 30.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura di base 30 comprende altresì almeno un sorgente di radiazione ultravioletta configurata per inviare tale radiazione su tutti i versanti del dispositivo 1 quando quest’ultimo è inserito, con la concavità dell’involucro di protezione 5 rivolta verso l’alto, entro il vano di alloggiamento interno 35 previsto nell’apparecchiatura.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura di base 30 comprende altresì un organo (ad esempio una testina) per l’applicazione di una lamina di dentifricio 35 sull’apparato spazzolante 3 del dispositivo 1 quando quest’ultimo è inserito, con la concavità dell’involucro di copertura 5 rivolta verso l’alto, entro il vano di alloggiamento interno 35 previsto nell’apparecchiatura.
Opportunamente, l’utilizzo del dispositivo 1 in combinazione con l’apparecchiatura di base 30 consente di automatizzare tutte le varie fasi, evitando altresì sostanzialmente qualunque contatto della parte attiva del dispositivo (cioè dell’apparato spazzolante 3 e dell’involucro di copertura 5) da parte dell’utente.
Opportunamente, l’apparecchiatura di base 30 è provvista di mezzi per il collegamento wireless con un dispositivo mobile esterno – ad esempio uno smartphone o un tablet - per consentire così lo scambio di dati e/o il comando e impostazione di detta apparecchiatura.
Opportunamente, la presente invenzione riguarda altresì un kit comprendente un’apparecchiatura di base 30 ed un dispositivo 1 come sopra descritti.
Da quanto detto risulta chiaro che il dispositivo secondo l’invenzione risulta particolarmente vantaggioso rispetto alle soluzioni tradizionali in quanto:
- permette di pulire tutta l’arcata dentale in maniera ottimale e rapida; in particolare, l’azione combinata e simultanea dei gruppi di spazzolatura su tutte le superficie dentarie, nonché in corrispondenza di tutti i relativi spazi interdentali, permette di ottenere una corretta igiene dentale, evitando così le comuni imprecisioni operative dovute all’igiene orale manuale, con una durata di trattamento particolarmente ridotta (ad esempio di circa 15 secondi per ogni arcata),
- è di utilizzo semplice, facile e inoltre - non richiedendo una sua continua movimentazione - risulta particolarmente adatto ad essere utilizzato anche da soggetti privi o con ridotta autonomia di movimento,
- è adattabile a cavità orali di configurazioni e dimensioni differenti, rendendolo così altamente personalizzabile,
- consente di utilizzare accessori quali capsule di dentifricio e film igienizzanti che ne rendono più semplice ed efficace l’utilizzo.
La presente invenzione riguarda anche un ulteriore dispositivo associato: un involucro esterno (stessa conformazione del dispositivo principale, con le stesse proprietà di adattamento) che ospita all’interno un sensore ecografico (CMUT) il quale, seguendo un percorso (o guida) prestabilito che copre completamente tutti i versanti dell’intera arcata, procede all’analisi del tessuto gengivale e dentale. Tali informazioni sono trasmesse alla stazione base (dock) per registrazione, l’analisi, l’elaborazione e all’ulteriore trattamento.
Il “dock” permette almeno una delle seguenti funzioni: registrazione, analisi, elaborazione e trattamento dei dati rilevati dagli altri dispositivi.
Vantaggiosamente ulteriori parametri (punti di repere) sono codificati per l’adattamento del dispositivo orale.
Per una più accurata misurazione volta al calcolo delle superfici di operatività, sono stati codificati dei punti di repere (Fig. 13). Ne consegue che tali punti sono applicati sia al dispositivo che all’arcata dentaria. Oltre ai tre punti corrispondenti all’estremo posteriore bilaterale e alla linea mediana, sono stati aggiunti ulteriori quattro punti di repere, ottenuti attraverso la tangente interna ed esterna dell’arco incisivale e più precisamente:
- σ che corrisponde al punto mediale posteriore dell’ultimo molare;
- γ che corrisponde alla tangente esterna coincidente con l’arco incisivale anteriormente;
- α che corrisponde al margine laterale (vestibolare) dell’ultimo molare);
- β che corrisponde alla tangente interna coincidente con l’arco incisivale posteriormente;
- ε che corrisponde al punto medio tra γ e β”.
I punti di repere sono da intendersi per il versante vestibolare e/o per il versante linguale/palatale.
La presente invenzione è stata illustrata e descritta in alcune sue preferite forme di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad esse in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall’ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo perfezionato (1) per l’igiene dentale, in particolare per la pulizia dei denti (2) di un’arcata dentale, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un apparato spazzolante (3) configurato per avvolgere contemporaneamente tutti i denti (2) dell’arcata dentale superiore o dell’arcata dentale inferiore, detto apparato spazzolante (3) comprendendo una pluralità di spazzole rotanti (14) provviste di un’anima (15) a sviluppo longitudinale dalla quale si dipartono radialmente una pluralità di elementi filiformi (14) configurati per pulire detti denti (2) con le loro estremità libere, - una struttura portante (4) comprendente un involucro di copertura (5), che è destinato ad essere interamente inserito all’interno della cavità orale e che è configurato per supportare ed alloggiare al suo interno detto apparato spazzolante (3), detta struttura portante (4) comprendendo altresì un’appendice (6) che è associata all’involucro di copertura (5) e/o all’apparato spazzolante (3) e che, quando detto involucro di copertura (5) è posizionato all’interno della cavità orale, è destinato a fuoriuscire almeno in parte da detta cavità orale attraversando la rima orale, - un’unità di motorizzazione (18) configurata per attuare in rotazione dette spazzole (14), e caratterizzato altresì dal fatto che detto apparato spazzolante (3) comprende: - almeno un primo gruppo di spazzolatura (11) comprendente una pluralità di spazzole (14) disposte e configurate per agire sulla superficie vestibolare dei denti (2), - almeno un secondo gruppo di spazzolatura (12) comprendente una pluralità di spazzole (14) disposte e configurate per agire sulla superficie linguale dei denti (2), - almeno un terzo gruppo di spazzolatura (13) comprendente una pluralità di spazzole (14) disposte e configurate per agire sulla superficie occlusale dei denti (2).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che: - detto involucro di copertura (5) ha uno sviluppo longitudinale sostanzialmente arcuato per coprire sostanzialmente tutti i denti (2) di un’arcata e, inoltre, ha una sezione trasversale concava per coprire la superficie vestibolare, linguale e occlusale di detti denti (2), e - detta appendice (6) definisce un manico per impugnare e movimentare detto dispositivo e, altresì, definisce un alloggiamento per detta unità motorizzata (18) e per una batteria per l’alimentazione di detta unità motorizzata.
  3. 3. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le anime (15) delle spazzole (14) dei tre gruppi di spazzolatura (11, 12, 13) si sviluppano longitudinalmente lungo lo sviluppo dell’arcata dentaria e lungo rispettive direzioni che sono sostanzialmente parallele tra loro.
  4. 4. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità motorizzata (18) comprende un unico motore elettrico ed un sistema (19) per la trasmissione del moto generato da detto motore a tutte le spazzole (14) di detti tre gruppi di spazzolatura (11, 12, 13), detto sistema di trasmissione (19) essendo previsto in corrispondenza della zona mediale dello sviluppo longitudinale arcuato di detto involucro di copertura (5) e/o di detto apparato spazzolante (3).
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta unità motorizzata (18) e/o detto sistema di trasmissione del moto (19) sono configurati per provocare una rotazione delle spazzole (14) del primo gruppo di spazzolatura (11), agente sulla superficie vestibolare dei denti, e del secondo gruppo di spazzolatura (12), agente sulla superficie linguale dei denti, secondo un verso di rotazione che va dalla gengiva/corona del dente verso il suo apice.
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto detto involucro di copertura (5) è suddiviso in due parti (10’, 10’’) in corrispondenza della zona mediale del suo sviluppo longitudinale arcuato, dette due parti (10’, 10’’) essendo articolate tra loro in modo regolabile attorno ad un perno (20) montato in corrispondenza di detta appendice (6).
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto involucro di copertura (5) comprende almeno una porzione estensibile longitudinalmente (21), preferibilmente conformata a soffietto.
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le anime (15) di dette spazzole (14) sono estensibili/comprimibili longitudinalmente.
  9. 9. Kit per la pulizia dentale caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti ed almeno uno dei seguenti accessori: - un composto gelificato di dentifricio (25) da inserire all’interno dell’involucro di copertura (5) di detto dispositivo e/o da posizionare nella cavità orale prima dell’inserimento, all’interno di detta cavità, dell’involucro di copertura (5) e dell’apparato spazzolante (3) di detto dispositivo (1), - un apparato per lo sbiancamento dei denti da inserire rimovibilmente all’interno dell’involucro di copertura (5) di detto dispositivo (1), - un elemento sanitizzante, preferibilmente del tipo usa e getta, per igienizzare detto dispositivo (1).
  10. 10. Kit per la pulizia dentale caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti ed un’apparecchiatura di base (30) configurata per interfacciarsi elettricamente e meccanicamente con detto dispositivo (1) per: - ricaricare la batteria prevista in detto dispositivo (1), e/o - per pulire automaticamente dopo l’uso l’involucro di copertura (5) e l’apparato spazzolante (3) di detto dispositivo (1), e/o - per sanificare detto dispositivo (1), preferibilmente mediante radiazione ultravioletta, e/o - per posizionare un composto di dentifricio (25) all’interno dell’involucro di copertura (5) di detto dispositivo (1), in corrispondenza dell’apparato spazzolante (3).
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