IT201900002903A1 - Metodo e sistema per stimare l’entitá dell’interazione di attrito tra un trasportatore e gli articoli trasportati - Google Patents

Metodo e sistema per stimare l’entitá dell’interazione di attrito tra un trasportatore e gli articoli trasportati Download PDF

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Andrea Andreoli
Kaur Parmjit
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Description

DESCRIZIONE
Sfondo tecnologico
Campo della tecnica
La presente descrizione si riferisce in generale al settore dei metodi e sistemi per il trasporto di articoli su superfici di trasporto di trasportatori quali nastri trasportatori, tappeti trasportatori, catene trasportatrici. Più specificamente la presente descrizione si riferisce a metodi e sistemi per la determinazione ed eventualmente il controllo dell’attrito fra una superficie di trasporto di articoli di un trasportatore e gli articoli trasportati sulla superficie di trasporto stessa.
Breve rassegna dello stato della tecnica
Nei sistemi di trasporto di articoli, l’attrito fra una superficie di trasporto di articoli, ad esempio la superficie di un nastro trasportatore, di un tappeto trasportatore, di una catena trasportatrice, e gli articoli trasportati sulla superficie di trasporto stessa è un parametro importante da tenere in considerazione per il corretto funzionamento dei sistemi di trasporto.
Ad esempio, nel trasporto di articoli quali contenitori per liquidi, come flaconi o bottiglie, particolarmente bottiglie in plastica, ad esempio per bevande, si utilizzano trasportatori comprendenti nastri trasportatori su cui vengono depositate le bottiglie. Al termine di un tratto del percorso di trasporto possono esservi unità di raccolta che convogliano le bottiglie verso successivi trattamenti (ad esempio per alimentarle ad un'etichettatrice). Le unità di raccolta possono comprendere una coppia di guide di incanalamento definenti una porta di passaggio che consente il passaggio di un numero limitato di bottiglie, ad esempio una sola bottiglia, alla volta. Le bottiglie trasportate dal nastro trasportatore che arrivano continuamente all’unità di raccolta, si scontrano contro la coppia di guide di incanalamento e si accumulano in corrispondenza delle stesse, mentre solo una bottiglia alla volta può passare attraverso la porta ed essere incanalata verso il trattamento successivo. Di conseguenza, poiché le bottiglie rimangono accumulate in corrispondenza delle guide di incanalamento mentre il nastro trasportatore sottostante continua a traslare senza fermarsi, le bottiglie devono necessariamente scorrere, scivolare sul nastro trasportatore.
Per facilitare lo scorrimento e impedire che le bottiglie cadano a causa dell'attrito tra di esse e la superficie del nastro trasportatore, è noto lubrificare la superficie superiore del nastro trasportatore su cui vengono trasportate le bottiglie.
La superficie superiore del nastro trasportatore può essere lubrificata alimentando un film di liquido lubrificante (ad esempio saponi – tensioattivi - in soluzione acquosa, oppure oli siliconici, oppure micro particelle di sostanze lubrificanti, ad esempio di teflon, in sospensione liquida) sul nastro trasportatore.
A monte del nastro trasportatore può essere disposto un distributore di lubrificante che viene alimentato con una quantità di lubrificante predeterminata (solitamente una quantità di lubrificante predeterminata per unità di tempo o una quantità di lubrificante predeterminata per unità di lunghezza percorsa dal nastro trasportatore); il distributore di lubrificante distribuisce uniformemente il lubrificante sul nastro trasportatore.
In alcuni trasportatori noti non si ha la possibilità di regolare automaticamente la quantità di lubrificante erogata sul nastro trasportatore per adattarsi a variazioni nelle condizioni di attrito tra il nastro trasportatore e gli articoli. Ciò rappresenta un significativo inconveniente, poiché il coefficiente di attrito è una funzione sia dei materiali che entrano in contatto che del tipo e della qualità del lubrificante, ma è anche notevolmente influenzato da altri fattori che possono variare notevolmente nel tempo, come la temperatura e l'umidità dell'ambiente in cui è disposto il trasportatore. A ciò si aggiunge il fatto che il nastro trasportatore deve essere sempre lubrificato correttamente perché se la lubrificazione fosse eccessiva (rispetto al coefficiente di attrito istantaneo tra il nastro trasportatore e le bottiglie trasportate), le bottiglie scivolerebbero sul nastro trasportatore e non sarebbero in grado di superare anche piccole inclinazioni del nastro trasportatore, mentre se la lubrificazione fosse insufficiente (rispetto al coefficiente di attrito istantaneo tra il nastro trasportatore e le bottiglie), le bottiglie (che vengono frenate dalle, e si accumulano in corrispondenza delle guide di incanalamento dell’unità di raccolta) si rovescerebbero.
Problemi del tutto analoghi si sperimentano anche in corrispondenza di transizioni tra due nastri trasportatori che traslano a velocità differenti.
In US 2007/119686 A1 è descritto un trasportatore comprendente un nastro trasportatore a cui è associato un dispositivo di erogazione del lubrificante. Il trasportatore comprende inoltre un dispositivo per misurare una quantità proporzionale al coefficiente di attrito tra il nastro trasportatore e le bottiglie e collegato a mezzi di controllo per controllare il dispositivo di erogazione di lubrificante in modo tale da regolare la quantità di lubrificante al fine di mantenere la quantità misurata entro un intervallo predeterminato. Il processo di regolazione della lubrificazione del nastro trasportatore consiste nel misurare una quantità indicativa del coefficiente di attrito tra il nastro trasportatore e le bottiglie e controllare l'alimentazione del lubrificante sul nastro trasportatore in modo tale da mantenere tale quantità all'interno di un gamma predeterminata. Il dispositivo di misurazione del coefficiente di attrito comprende un cursore collegato tramite mezzi elastici (una molla a spirale) ad un sensore in grado di misurare la forza che agisce su di esso e dotato di una porzione di contatto associata in modo scorrevole con il nastro trasportatore.
WO 2017/150976 A1, a nome della stessa qui presente Richiedente, descrive un metodo e sistema per il trasporto di articoli, in cui una superficie del trasportatore si muove ad una velocità di trasportatore e gli articoli sono forniti sulla superficie del trasportatore in una zona di misurazione. Gli articoli si muovono attraverso la zona di misurazione con una velocità di articolo che è almeno inizialmente diversa dalla velocità di trasportatore. Un contatto tra gli articoli e la superficie del trasportatore mobile relativamente ai prodotti stessi fa sì che gli articoli accelerino o decelerino nella zona di misurazione a seconda di un coefficiente di attrito cinetico tra di essi. Un segnale di controllo è indicativo dell'accelerazione o della decelerazione degli articoli nella zona di misurazione. Il coefficiente di attrito cinetico è controllato sulla base del segnale di controllo per mantenere l'accelerazione o la decelerazione entro un intervallo di soglia predeterminato. WO 2017/150976 A1 propone una misurazione ottica dell'accelerazione di uno o più articoli, ad esempio mediante telecamera per registrare le immagini degli articoli in movimento: dalle immagini registrate è possibile derivare la posizione e l'accelerazione degli articoli.
Sintesi della soluzione di cui alla presente descrizione
Per quanto riguarda la soluzione descritta in US 2007/119686 A1, è stato osservato che il sistema ivi descritto si basa su un sensore che può occupare spazio prezioso sul nastro trasportatore e può richiedere un sostanziale adattamento del sistema di trasporto. Inoltre, il sensore rileva soltanto l'attrito nella posizione di contatto, che può non riflettere in modo accurato l’attrito in altre parti del nastro trasportatore, ad esempio in posizioni adiacenti.
La soluzione secondo WO 2017/150976 A1, pur soddisfacente sotto molti aspetti, non è del tutto esente da inconvenienti. Ad esempio, la misurazione ottica dell'accelerazione degli articoli trasportati mediante telecamera per registrare le immagini degli articoli prodotti in movimento, e successivamente l’elaborazione delle immagini registrate necessaria per derivare la posizione e l'accelerazione degli articoli sono processi computazionalmente pesanti e richiedono apparecchiature (telecamere, elaboratori di immagine) relativamente costose. Inoltre, il calcolo dell’accelerazione degli articoli trasportati, e quindi la stima dell’attrito, è effettuato soltanto in una zona di misurazione, che corrisponde ad un tratto estremamente limitato di un percorso di trasporto degli articoli.
La Richiedente ha affrontato il problema della determinazione ed eventualmente del controllo dell’attrito fra una superficie di trasporto e gli articoli trasportati, ed ha messo a punto un metodo ed un sistema alternativi a quelli noti e, si ritiene, vantaggiosi rispetto agli stessi.
In particolare, secondo un aspetto della soluzione di cui alla presente descrizione, è fornito un metodo per stimare l’entità di una interazione di attrito tra una superficie di trasporto di un trasportatore di articoli ed articoli trasportati sulla superficie di trasporto.
Il metodo comprende provvedere un articolo di test rappresentativo degli articoli di un lotto di articoli che devono essere trasportati dal trasportatore di articoli.
Il metodo comprende associare all’articolo di test un sensore, detto sensore comprendendo un sensore di accelerazione associato all’articolo di test in modo che il sensore di accelerazione sia in grado di misurare almeno una accelerazione lungo una direzione giacente in un piano parallelo ad un piano di appoggio dell’articolo di test.
Il metodo comprende appoggiare l’articolo di test sulla superficie di trasporto e farlo trasportare dal trasportatore di articoli, in modo che il sensore di accelerazione misuri almeno una accelerazione sperimentata dall’articolo di test lungo una direzione giacente in un piano parallelo alla superficie di trasporto su cui è appoggiato l’articolo di test.
Il metodo comprende acquisire misure di detta almeno una accelerazione lungo la direzione giacente in un piano parallelo alla superficie di trasporto.
Il metodo comprende stimare l’entità della interazione di attrito tra la superficie di trasporto e l’articolo di test sulla base delle misure di detta almeno una accelerazione acquisite.
In forme di realizzazione esemplificative e non limitative, il metodo può comprendere associare al trasportatore di articoli un sistema di monitoraggio atto a ricevere dal sensore associato all’articolo di test le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione del sensore associato all’articolo di test quando viene trasportato dal trasportatore di articoli, e mezzi per stimare l’entità della interazione di attrito tra la superficie di trasporto e l’articolo di test sulla base delle misure di accelerazione ricevute.
In forme di realizzazione esemplificative e non limitative, il metodo può comprendere provvedere nel sensore associato all’articolo di test una memoria per memorizzare le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione del sensore associato all’articolo di test quando viene trasportato dal trasportatore di articoli, e fornire al sistema di monitoraggio associato al trasportatore di articoli le misure di accelerazione memorizzate nella memoria.
In forme di realizzazione esemplificative e non limitative, il metodo può comprendere provvedere nel sensore associato all’articolo di test una interfaccia di comunicazione atta a trasmettere le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione in modalità senza fili, e provvedere nel sistema di monitoraggio associato al trasportatore di articoli un ricevitore atto a ricevere dall’interfaccia di comunicazione del sensore le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione in modalità senza fili.
In forme di realizzazione, l’articolo di test rappresentativo degli articoli del lotto di articoli che devono essere trasportati dal trasportatore di articoli è un articolo dello stesso materiale e/o delle stesse dimensioni e/o dello stesso peso e/o della stessa forma degli articoli del lotto di articoli.
In forme di realizzazione, il sensore di accelerazione è in grado di misurare una prima accelerazione lungo una prima direzione giacente in un piano parallelo al detto piano di appoggio dell’articolo di test (cioè, una prima direzione giacente in un piano parallelo alla superficie di trasporto quando l’articolo di test è appoggiato su di essa).
In forme di realizzazione, il sensore di accelerazione è in grado di misurare una seconda accelerazione lungo una seconda direzione giacente in detto piano parallelo al detto piano di appoggio dell’articolo di test (cioè, un piano parallelo alla superficie di trasporto quando l’articolo di test è appoggiato su di essa) ed orientata trasversalmente alla prima direzione.
In forme di realizzazione, il sensore di accelerazione è in grado di misurare una terza accelerazione lungo una terza direzione ortogonale a detto piano di appoggio dell’articolo di test (cioè, una terza direzione ortogonale ad un piano parallelo alla superficie di trasporto quando l’articolo di test è appoggiato su di essa).
In forme di realizzazione, il metodo può inoltre comprendere controllare il coefficiente di attrito sulla base di informazioni ricevute da detti mezzi per stimare il valore del coefficiente di attrito. Detto controllare il coefficiente d’attrito può comprendere mantenere l'accelerazione o decelerazione dell’articolo di test entro un intervallo predeterminato.
In forme di realizzazione, controllare il coefficiente di attrito può comprendere distribuire lubrificante sulla superficie di trasporto e/o sugli articoli che devono essere trasportati e/o pulire la superficie di trasporto e/o gli articoli da trasportare.
In forme di realizzazione, detto controllare il coefficiente di attrito comprende effettuare una pulizia della superficie di trasporto e/o richiedere una sostituzione del componente del trasportatore di articoli definente la superficie di trasporto.
In forme di realizzazione, il metodo può comprendere inoltre:
- rilevare la posizione dell’articolo di test lungo un percorso di trasporto del trasportatore di articoli, e
- associare la posizione dell’articolo di test rilevata alle misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione del sensore associato all’articolo di test.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, è fornito un sistema per stimare un coefficiente di attrito tra una superficie di trasporto di un trasportatore di articoli ed articoli trasportati sulla superficie di trasporto.
Il sistema comprende:
- un articolo di test rappresentativo degli articoli di un lotto di articoli che devono essere trasportati dal trasportatore di articoli;
- un sensore associato all’articolo di test.
Il sensore associato all’articolo di test può comprendere un sensore di accelerazione associato all’articolo di test in modo che il sensore di accelerazione sia in grado di misurare almeno una accelerazione lungo una direzione giacente in un piano parallelo ad un piano di appoggio dell’articolo di test.
Il sistema può comprendere mezzi per acquisire misure di detta almeno una accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione del sensore associato all’articolo di test quando nell’impiego l’articolo di test è appoggiato sulla superficie di trasporto e viene trasportato dal trasportatore di articoli, e per stimare l’entità della interazione di attrito tra la superficie di trasporto e l’articolo di test sulla base delle misure di detta almeno una accelerazione acquisite.
Il sensore associato all’articolo di test può comprende una interfaccia di comunicazione atta a trasmettere misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione in modalità senza fili.
Il sistema può inoltre comprendere un ricevitore atto a ricevere dall’interfaccia di comunicazione del sensore associato all’articolo di test le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione del sensore associato all’articolo di test quando nell’impiego l’articolo di test è appoggiato sulla superficie di trasporto e viene trasportato dal trasportatore di articoli.
Il sistema può comprendere mezzi per stimare un valore del coefficiente di attrito tra la superficie di trasporto e l’articolo di test sulla base delle misure di accelerazione ricevute.
Un ulteriore aspetto della soluzione di cui alla presente descrizione fornisce un sistema di trasporto o trasportatore comprendente un sistema per stimare un coefficiente di attrito tra una superficie di trasporto di un trasportatore di articoli ed articoli trasportati sulla superficie di trasporto in accordo con il precedente aspetto.
Breve descrizione dei disegni
Questi ed altri caratteristiche e vantaggi della soluzione di cui alla presente descrizione risulteranno evidenti dalla lettura della seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione esemplificative e non limitative. Per una miglior comprensione di quanto verrà descritto, la seguente descrizione dettagliata farà riferimento ai disegni annessi, nei quali:
la Figura 1 mostra una schematicamente una forma di realizzazione di un sistema di trasporto di articoli in accordo con la soluzione di cui alla presente descrizione;
la Figura 2 schematizza un’analisi di forze di attrito fra un articolo trasportato ed una superficie di un nastro trasportatore del sistema di Figura 1;
le Figure 3A e 3B schematizzano in maggior dettaglio un articolo di test equipaggiato di un sensore utilizzabile in un metodo e sistema secondo una forma di realizzazione della soluzione di cui alla presente descrizione;
la Figura 4 è uno schema a blocchi funzionali del sensore dell’articolo di test delle Figure 3A e 3B, in una forma di realizzazione esemplificativa;
le Figure 5 e 6 mostrano due scenari in cui è importante la determinazione ed eventualmente il controllo dell’attrito tra articoli trasportati e superficie di trasporto degli stessi, e
la Figura 7 schematizza un’altra forma di realizzazione di un sistema di trasporto di articoli in accordo con la soluzione di cui alla presente descrizione.
Descrizione dettagliata di forme di realizzazione esemplificative dell’invenzione
Prima di procedere alla descrizione dettagliata delle forme di realizzazione esemplificative e non limitative della soluzione di cui alla presente descrizione, si desidera premettere quanto segue.
Nella seguente descrizione dettagliata, in alcuni casi ed al fine di non oscurare la comprensione della soluzione di cui alla presente descrizione, si ometteranno descrizioni dettagliate di dispositivi e metodi noti nella tecnica.
La terminologia utilizzata per descrivere in dettaglio particolari forme di realizzazione non intende limitare la soluzione di cui alla presente descrizione. Le forme singolari "un", "uno", “una”, “il”, “lo” e "la" sono intese includere anche le forme plurali, a meno che il contesto non indichi chiaramente il contrario. Il termine "e / o" è da intendersi includere tutte le combinazioni di uno o più degli elementi elencati associati. I termini "comprende" e / o "comprendente", “include” e / o “includente” specificano la presenza delle caratteristiche dichiarate ma non precludono la presenza o l'aggiunta di una o più altre caratteristiche.
Si comprenderà inoltre che quando una particolare fase di un metodo viene indicata come successiva ad un'altra fase, essa può seguire direttamente detta altra fase o una o più fasi intermedie possono essere eseguite prima di eseguire la particolare fase, se non diversamente specificato. Allo stesso modo si comprenderà che quando viene descritta una connessione tra strutture o componenti, questa connessione può essere stabilita direttamente o attraverso strutture o componenti intermedi a meno che non sia specificato diversamente.
Nei disegni, le dimensioni assolute e relative di sistemi, componenti, strati e regioni possono essere esagerate per chiarezza.
Le forme di realizzazione possono essere descritte facendo riferimento a illustrazioni schematiche e / o in sezione trasversale di possibili forme di realizzazione idealizzate e strutture intermedie della soluzione di cui alla presente descrizione. Nella descrizione e nei disegni, stessi riferimenti alfanumerici si riferiscono a elementi identici o simili.
Termini relativi, così come loro derivati, devono essere interpretati in riferimento all'orientamento come descritto o mostrato nella figura in discussione. Tali termini relativi sono impiegati per comodità di descrizione e non richiedono che il sistema sia necessariamente costruito o gestito in un particolare orientamento, se non diversamente specificato.
Facendo ora riferimento ai disegni, la Figura 1 illustra schematicamente una forma di realizzazione di un sistema di trasporto 100 per il trasporto di articoli. In particolare, la Figura 1 mostra un (breve) tratto di un trasportatore di articoli.
In una forma di realizzazione, il sistema di trasporto 100 comprende una superficie di trasporto 1 (ad esempio la superficie superiore di un nastro trasportatore) configurata per muoversi ad una velocità di trasportatore V1 (rispetto ad un sistema di riferimento non mostrato, ad esempio la superficie terrestre).
La figura mostra un articolo 2 che è appoggiato sulla superficie di trasporto 1 e che viene trasportato dal sistema di trasporto 100. Nel trasporto l’articolo 2 viene a trovarsi, in diversi istanti di tempo t, t+1, t+2, in diverse posizioni, ad esempio le posizioni X(t), X(t+1), X (t+2).
L’articolo 2 si muove (rispetto al sistema di riferimento) con una velocità di articolo V2. La velocità di articolo V2 è almeno inizialmente (laddove per “inizialmente” si intende un certo intervallo di tempo a partire dal momento in cui l’articolo 2 viene appoggiato sulla superficie di trasporto 1) diversa dalla velocità del trasportatore V1. Il contatto tra l’articolo 2 e la superficie di trasporto 1 in movimento alla velocità di trasportatore V1 fa sì che l’articolo 2 acceleri o deceleri (in dipendenza del valore iniziale della velocità di articolo V2 nel momento in cui l’articolo 2 viene appoggiato sulla superficie di trasporto 1). Pertanto, la velocità di articolo V2 è dipendente dal tempo (V2(t)) e ad esempio in ciascuna delle diverse posizioni X(t), X(t+1), X (t+2), e quindi in ciascun istante di tempo t, t+1, t+2, l’articolo 2 ha una rispettiva velocità di articolo V2 pari a V2(t), V2(t+1), V2(t+2). L’accelerazione o decelerazione dell’articolo 2 nella direzione di movimento della superficie di trasporto 1, indicata con a in figura, dipende da un coefficiente di attrito cinetico tra l’articolo 2 e la superficie di trasporto 1.
Nell’esempio mostrato in Figura 1 l’articolo 2 è una bottiglia. Come si comprenderà, la natura dell’articolo 2 non è limitativa per la soluzione di cui alla presente descrizione, la quale soluzione si applica in generale ad articoli di qualsivoglia natura, quali ad esempio lattine o scatole o pacchi di articoli (ad esempio pacchi di bottiglie).
Senza pretese di rigore teorico ed essendo inteso che non si deve vincolare alla teoria la soluzione di cui alla presente descrizione, la Figura 2 illustra schematicamente un'analisi delle forze di attrito Fk tra l’articolo 2 e la superficie di trasporto 1. Quando due oggetti si muovono l'uno rispetto all'altro con reciproco sfregamento (come una slitta sul terreno) si origina un attrito cinetico (o dinamico). Il coefficiente di attrito cinetico, tipicamente indicato con µk, è solitamente inferiore al coefficiente di attrito statico per gli stessi materiali. La forza gravitazionale (forza peso) Fg che agisce sul centro di massa Cm dell’articolo 2 supposto avere massa m è pari a:
ove g è l’accelerazione di gravità, pressoché costante sulla superficie terrestre e pari a circa 9,8 m/s<2>. Quando l’articolo 2 sta retto in piedi sulla superficie di trasporto 1, l’articolo 2 sperimenta una forza normale di reazione FN esercitata dalla superficie di trasporto 1, uguale ed opposta alla forza gravitazionale Fg:
Quando si ha un movimento relativo tra l’articolo 2 e la superficie di trasporto 1 (quando cioè V2 ≠ V1), tra l’articolo 2 e la superficie di trasporto 1 può agire una forza di attrito cinetico Fk che è proporzionale al coefficiente di attrito cinetico µk e alla forza normale FN:
La forza di attrito cinetico Fk provoca un'accelerazione a dell’articolo 2 fintanto che V2 < V1, o una decelerazione a dell’articolo 2 fintanto che V2 > V1, secondo la relazione:
Combinando le equazioni precedenti si può dimostrare che l'accelerazione (o decelerazione) a dell’articolo sulla superficie di trasporto 1 è proporzionale al coefficiente di attrito cinetico µk:
Si apprezzerà che il coefficiente di attrito cinetico µk può quindi essere indipendente dalla massa m dell’articolo 2. Nel caso in cui la superficie di trasporto 1 è orizzontale la forza gravitazionale Fg sugli articoli non causa accelerazione nel piano della superficie di trasporto 1 e si può presumere che tutta l'accelerazione o decelerazione sia generata da una forza di attrito risultante. In alternativa, su una superficie di trasporto 1 inclinata (ascendente o discendente), le forze di attrito possono ancora essere calcolate a partire dall'accelerazione tenendo conto della componente della forza gravitazionale nel piano della superficie di trasporto.
Pertanto, dalla conoscenza del valore dell'accelerazione (o decelerazione) a dell’articolo sulla superficie di trasporto 1 è possibile desumere il valore del coefficiente di attrito cinetico µk , proporzionale al valore dell'accelerazione (o decelerazione) a dell’articolo sulla superficie di trasporto 1:
L’articolo 2 mostrato nelle Figure 1 e 2 è un articolo campione, o articolo di test (quindi, nell’esempio considerato, una bottiglia di test), che è inteso essere un articolo rappresentativo degli articoli che il sistema di trasporto 100 è destinato a trasportare e che è utilizzato per il monitoraggio del coefficiente d’attrito tra l’articolo 2 stesso e la superficie di trasporto 1.
L’articolo di test 2 può essere un articolo che, per forma, dimensioni, peso, materiale, è simile o identico agli articoli che il sistema di trasporto 100 è destinato a trasportare. In particolare, l’articolo di test 2 può essere un articolo che presenta una porzione inferiore di contatto con la superficie di trasporto 1 simile o identica (per forma, dimensioni, materiale) a quella degli articoli che il sistema di trasporto 100 è destinato a trasportare. A differenza degli altri articoli da trasportare, l’articolo di test 2 è equipaggiato con un sensore 20. Il sensore 20 è preferibilmente associato all’articolo di test 2 in modo da sostanzialmente non alterarne la massa. Nel caso in cui, come nell’esempio considerato, gli articoli che devono essere trasportati e di conseguenza l’articolo di test 2 siano bottiglie, il sensore 20 può essere installato internamente alla bottiglia, adagiato sul fondo, oppure può essere incorporato in un tappo di bottiglia che viene montato sulla bottiglia costituente l’articolo di test 2.
Facendo ora riferimento anche alle Figure 3A, 3B e 4, il sensore 20 di cui è equipaggiato l’articolo di test 2 è un sensore di in grado di misurare valori di accelerazione.
In particolare, il sensore 20 può essere un sensore in grado di misurare almeno un valore di accelerazione lungo un asse (sensore di accelerazione a singolo asse o monoassiale). Se l’articolo di test 2 con associato il sensore 20 è appoggiato sulla superficie di trasporto 1 in modo tale che l’asse lungo il quale il sensore 20 è in grado di misurare il valore di accelerazione sia un asse X parallelo alla direzione di movimento (con velocità V1) della superficie di trasporto 1, il sensore 20 è in grado di misurare il valore di accelerazione ax (del sensore 20 stesso, e quindi dell’articolo di test 2 a cui il sensore 20 è associato) lungo la direzione di movimento della superficie di trasporto 1.
In forme di realizzazione, il sensore 20 può essere un sensore in grado di misurare valori di accelerazione lungo almeno due assi (sensore di accelerazione a due assi o biassiale). Ad esempio, se l’articolo di test 2 con associato il sensore 20 è appoggiato alla superficie di trasporto 1 in modo tale che gli assi lungo i quali il sensore 20 è in grado di misurare il valore di accelerazione siano l’asse X parallelo alla direzione di movimento della superficie di trasporto 1, ed un asse Z giacente in un piano parallelo al piano della superficie di trasporto 1 ed ortogonale all’asse X, il sensore 20 è in grado di misurare due valori di accelerazione: il valore di accelerazione ax di cui sopra ed un valore di accelerazione az lungo la direzione Z coplanare e trasversale alla direzione di movimento della superficie di trasporto 1.
Un sensore 20 in grado di misurare un valore di accelerazione lungo un solo asse (sensore di accelerazione a singolo asse o monoassiale) è idoneo nei casi in cui gli articoli trasportati (e quindi l’articolo di test) siano di natura tale che quando essi vengono appoggiati sulla superficie di trasporto 1 e durante il loro trasporto gli articoli trasportati non vanno incontro a rotazioni su se stessi (attorno ad un asse ortogonale alla superficie di trasporto 1). È questo il caso, ad esempio, di articoli consistenti in pacchi (ad esempio pacchi di bottiglie). Deponendo l’articolo di test 2 munito del sensore 20 sulla superficie di trasporto 1 in modo tale che l’asse lungo il quale il sensore 20 è in grado di misurare il valore di accelerazione sia l’asse X parallelo alla direzione di movimento (con velocità V1) della superficie di trasporto 1, il sensore 20 misurerà il valore di accelerazione ax (del sensore 20 stesso, e quindi dell’articolo di test 2 a cui il sensore 20 è associato) lungo la direzione di movimento della superficie di trasporto 1 per tutto il percorso compiuto dall’articolo di test 2.
Nei casi in cui gli articoli trasportati siano invece di natura tale che, nel corso del loro trasporto, essi possono andare incontro a rotazioni su se stessi (attorno ad un asse ortogonale alla superficie di trasporto 1), è preferibile che l’articolo di test 2 sia equipaggiato con un sensore 20 in grado di misurare valori di accelerazione lungo almeno due assi (sensore di accelerazione a due assi o biassiale) fra loro ortogonali. Montando il sensore 20 all’articolo di test 2 in modo tale che, quando l’articolo di test 2 viene deposto sulla superficie di trasporto 1, gli assi lungo i quali il sensore 20 è in grado di misurare il valore di accelerazione giacciano nel piano della superficie di trasporto 1, anche qualora gli assi di misura dell’accelerazione non coincidano con gli assi X e Z (ad esempio in conseguenza di rotazioni su se stesso dell’articolo di test) è possibile calcolare il valore dell’accelerazione (o decelerazione) dell’articolo di test 2 rispetto alla superficie di trasporto 1, mediante semplice somma vettoriale dei valori di accelerazione misurati dal sensore 20 lungo i due assi.
In forme di realizzazione, il sensore 20 può essere un sensore in grado di misurare valori di accelerazione lungo tre assi (sensore di accelerazione a tre assi o triassiale). Ad esempio, il sensore 20 è associato all’articolo di test 2 in modo tale che gli assi lungo i quali il sensore 20 è in grado di misurare il valore di accelerazione siano due assi fra loro ortogonali giacenti in un piano parallelo al piano della superficie di trasporto 1 (ad esempio l’asse X parallelo alla direzione di movimento della superficie di trasporto 1 e l’asse Z giacente nel piano parallelo al piano della superficie di trasporto 1 ed ortogonale all’asse X), ed un asse Y ortogonale al piano parallelo al piano della superficie di trasporto 1 in cui giacciono gli assi X e Z. In tal modo il sensore 20 è in grado di misurare tre valori di accelerazione: ad esempio, i valori di accelerazione ax e az di cui sopra, ed un valore di accelerazione ay lungo la direzione Y ortogonale al piano della superficie di trasporto 1.
Facendo riferimento congiunto alle Figure 1 e 4, in forme di realizzazione il sensore 20 può comprendere: un accelerometro 405, ad esempio un accelerometro monoassiale o un accelerometro biassiale o un accelerometro triassiale, come descritto in precedenza; un elaboratore dati 410 accoppiato all’accelerometro 405 per ricevere da quest’ultimo le misure di accelerazione; una memoria 413, accoppiata all’elaboratore dati 410 (o eventualmente una memoria interna all’elaboratore dati 410) per memorizzare le misure di accelerazione ricevute dall’accelerometro 405; una interfaccia di comunicazione 415, ad esempio di tipo Bluetooth o altro tipo di comunicazione non cablata (wireless), a corto o medio raggio (ad esempio WiFi), accoppiata all’elaboratore dati 410 ed eventualmente alla memoria 413. L’elaboratore dati 410 è configurato per ricevere dall’accelerometro 405 i valori di misura dell’accelerazione (lungo uno, due o tre assi), eventualmente fare una pre-elaborazione degli stessi e comandare all’ interfaccia di comunicazione 415 la trasmissione in etere di dati. La memoria 413 può essere accessibile dall’esterno del sensore 20 mediante una porta di collegamento 417, ad esempio una porta USB, per la lettura ed eventualmente lo scaricamento delle misure di accelerazione in essa memorizzate. In forme di realizzazione, il sensore 20 può anche comprendere un ricevitore 420 di un sistema di localizzazione, accoppiato all’elaboratore dati 410, di cui si discuterà in maggior dettaglio nel prosieguo.
Al sistema di trasporto 100 è associato un sistema di monitoraggio per monitorare l’entità dell’interazione di attrito tra l’articolo di test 2 (rappresentativo degli articoli da trasportare) e la superficie di trasporto 1.
In forme di realizzazione, attraverso l’interfaccia di comunicazione 415 il sensore 20 a bordo dell’articolo di test 2 può comunicare con il sistema di monitoraggio associato al sistema di trasporto 100. In forme di realizzazione il sistema di monitoraggio può comprendere: un ricevitore 3 atto a comunicare con l’interfaccia di comunicazione 415 del sensore 20 per, in particolare, ricevere i dati (trasmessi dall’interfaccia di comunicazione 415 del sensore 20) relativi alle misure di accelerazione effettuate dall’accelerometro 405 del sensore 20, eventualmente pre-elaborati dall’elaboratore dati 410; un elaboratore di dati di accelerazione 4 configurato per ricevere (dal ricevitore 3) ed elaborare (eventualmente effettuando filtraggi) i valori di accelerazione misurati dall’accelerometro 405 del sensore 20, al fine di ottenere misure dell’accelerazione dell’articolo di test 2; un controllore di coefficiente di attrito 6 configurato per calcolare, a partire dai valori di accelerazione misurati dall’accelerometro 405 del sensore 20 ed elaborati dall’elaboratore 4, un valore di coefficiente di attrito cinetico corrente sperimentato dall’articolo di test 2 e per verificare se il valore calcolato del coefficiente di attrito cinetico corrente rientra entro limiti prestabiliti; ed un dispositivo di regolazione del coefficiente di attrito 7 controllato da un segnale di controllo S generato dal controllore di coefficiente di attrito 6.
Il controllore di coefficiente di attrito 6 può essere configurato per confrontare l'accelerazione o decelerazione dell’articolo di test 2 calcolata a partire dalle misure di accelerazione operate dal sensore 20 con un intervallo di valori di accelerazione di soglia [amin, amax] predeterminato e per regolare il segnale di controllo S fornito al regolatore del coefficiente di attrito 7 in base al risultato del confronto.
In forme di realizzazione, laddove ad esempio il sensore 20 non è equipaggiato dell’interfaccia di comunicazione 415 e/o il sistema di monitoraggio non è equipaggiato del ricevitore 3, le misure di accelerazione eseguite dall’accelerometro 405 del sensore 20 e memorizzate nella memoria 413 possono essere lette dalla memoria 413 ed eventualmente scaricate e fornite all’elaboratore di dati di accelerazione 4 del sistema di monitoraggio (ad esempio, al termine di una campagna di misurazione, collegando il sensore 20 al sistema di monitoraggio mediante la porta 417, o inviando le misure di accelerazione memorizzate nella memoria 413 in altra modalità, ad esempio via etere).
In forme di realizzazione, il dispositivo di regolazione di attrito 7 può essere configurato per controllare il coefficiente di attrito cinetico µk sulla base del segnale di controllo S per mantenere l'accelerazione o decelerazione dell’articolo di test 2 entro l’intervallo di soglia [amin, amax] predeterminato. Ad esempio, l'intervallo di soglia [amin, amax] è impostato per impedire il ribaltamento dei prodotti, ad es. bottiglie o lattine e / o per prevenire danni ai prodotti, ad es. scatole o altri contenitori. Ad esempio, il controllore di coefficiente di attrito 6 può determinare, sulla base delle misure di accelerazione (o decelerazione) dell’articolo di test 2 confrontate con l’intervallo di valori di accelerazione di soglia [amin, amax], se il coefficiente di attrito cinetico µk è: inferiore ad un primo valore di soglia, corrispondente ad una condizione di superficie di trasporto ben lubrificata (ad esempio µk ≤ 0,08); compreso tra il primo valore di soglia ed un secondo valore di soglia maggiore del primo valore di soglia, corrispondente ad una condizione di cattiva lubrificazione della superficie di trasporto (ad esempio 0,08 ≤ µk ≤ 0,18); superiore al secondo valore di soglia e prossimo ad un valore critico (ad esempio pari a 0,23) per il quale è noto che gli articoli trasportati vanno incontro a caduta a causa dell’eccessivo attrito con la superficie di trasporto 1.
In forme di realizzazione, il dispositivo di regolazione del coefficiente di attrito 7 può comprendere un distributore di lubrificante configurato per applicare una quantità variabile di lubrificante 8 alla superficie di trasporto 1 (e / o agli articoli da trasportatore). In alternativa, o in aggiunta, il regolatore del coefficiente di attrito 7 può comprende un dispositivo di pulitura della superficie di trasporto 1, ad esempio una spazzola controllabile per ridurre l'attrito pulendo la superficie di trasporto 1. In alternativa, o in aggiunta, un fluido detergente può essere applicato alla superficie di trasporto 1 e / o agli articoli trasportati (alla porzione degli stessi destinata a poggiare sulla superficie di trasporto 1). Si apprezzerà che la pulizia della superficie di trasporto può in alcuni casi influenzare l'attrito attuale e / o futuro. Ad esempio, una pulizia tempestiva per rimuovere dalla superficie di trasporto 1 i residui di una bevanda sversata da un contenitore può evitare l'aumento dell’attrito quando la bevanda sversata si asciugasse per evaporazione, lasciando ad esempio un appiccicoso residuo zuccherino.
In alcune forme di realizzazione, possono essere utilizzati un lubrificante e una soluzione detergente separati, ad esempio, un lubrificante a base di olio e / o una soluzione detergente a base di sapone. L'uso di sostanze specifiche a seconda delle circostanze (attrito e / o sversamento) può essere più efficace e prevenire sprechi. In alcune forme di realizzazione, la stessa sostanza può essere utilizzata sia per la lubrificazione che per la pulizia della superficie di trasporto 1. Ad esempio, una soluzione di sapone può agire come lubrificante e / o come soluzione detergente. Può anche essere usata una miscela di sostanze. Usando una sostanza con effetto combinato, il sistema può essere più semplice. Possono essere utilizzate anche altre sostanze riducenti e / o detergenti per l’attrito.
L’applicazione di lubrificante sulla superficie di trasporto 1 (da parte del regolatore del coefficiente di attrito 7) è una delle possibili contromisure che possono essere prese in caso, sulla base delle misure di accelerazione fornite dal sensore 20 dell’articolo di test 2, emerga che l’attrito cinetico si avvicina al valore critico. Altre contromisure possono essere: l’arresto del sistema di trasporto (o di parte di esso) per effettuare operazioni di pulizia/lavaggio (ad esempio quando si riscontrano accelerazioni orizzontali elevate anche se era stata attivata da poco una fase di erogazione lubrificante); l’arresto del sistema di trasporto (o di parte di esso) per la sostituzione di moduli danneggiati/usurati del nastro trasportatore (ad esempio quando si rilevano vibrazioni verticali – cioè accelerazioni az - causate da sussulti dell’articolo di test 2 che transita su discontinuità del piano di trasporto).
Si sottolinea che certi articoli da trasportare tollerano condizioni d’attrito peggiori prima che si manifestino problemi di caduta degli stessi durante il loro trasporto: con questi articoli può essere vantaggioso risparmiare sulla lubrificazione catene di trasporto. Ad esempio accade che nelle linee di trasporto che normalmente sono utilizzate per trasportare diversi tipi di contenitori, ad esempio bottiglie, le bottiglie basse e larghe restino in piedi anche con coefficienti d’attrito fino a 0,18. Per altre bottiglie più alte e strette, quindi con un baricentro più distante dalla superficie di trasporto 1, l’attrito non dovrebbe invece superare un valore indicativo di 0,12: per queste ultime bottiglie sarà preferibile comanderà un ciclo di erogazione automatica di lubrificante non appena il coefficiente d’attrito raggiunge il valore di 0,10.
I valori di soglia del coefficiente di attrito possono dunque essere diversi per articoli da trasportare di natura diversa. Anche i valori di soglia del coefficiente di attrito possono essere diversi per tratti diversi del percorso di trasporto. Ad esempio, può accadere che per un certo tratto del percorso di trasporto sia meno critico un valore di accelerazione sulla superficie di trasporto 1 più elevato del valore di accelerazione che invece, pur essendo inferiore, è inaccettabile per un altro tratto del percorso di trasporto, a parità di articolo trasportato. Per esempio, un coefficiente di attrito di 0,12 potrebbe essere il limite massimo accettabile per un certo tratto del percorso di trasporto, mentre in un altro tratto del percorso di trasporto la soglia di accettabilità si può alzare a 0,16. Ciò può dipendere ad esempio dalle velocità dei nastri o catene trasportatori, dal tipo di nastro o catena, e dal layout stesso della linea di trasporto.
Oltre allo scenario descritto nell’introduzione della presente descrizione (articoli trasportati da un nastro trasportatore che giungono ad una unità di raccolta), la soluzione di cui alla presente descrizione è utile anche in scenari quali quelli schematizzato nelle Figure 5 e 6, in cui gli articoli trasportati, nel percorso di trasporto, vengono spostati da un nastro trasportatore in movimento ad una prima velocità V0 ad un nastro trasportatore in movimento ad una seconda velocità V1, che può essere maggiore o minore della prima velocità V0.
In forme di realizzazione della soluzione di cui alla presente descrizione, laddove il sensore 20 a bordo dell’articolo di test 2 sia provvisto del ricevitore 420 di un sistema di localizzazione, il sensore 20 è ulteriormente in grado di fornire al sistema di monitoraggio associato al sistema di trasporto 100 informazioni di posizione dell’articolo di test 2 lungo il percorso di trasporto del sistema di trasporto 100 (mediante l’interfaccia di comunicazione 415 oppure memorizzando le informazioni di posizione nella memoria 415 insieme alle misure di accelerazione). Tali informazioni di posizione possono essere vantaggiosamente utilizzate per abbinare le misure dell’accelerazione dell’articolo di test 2 (da cui può essere derivata una stima del coefficiente d’attrito) alla posizione dell’articolo di test 2 lungo il percorso di trasporto.
La possibilità di legare le misure di accelerazione dell’articolo di test 2 alla posizione del medesimo lungo un percorso di trasporto è particolarmente utile nel caso di sistemi di trasporto comprendenti più di un nastro di trasporto, ad esempio due o più nastri di trasporto, come ad esempio nello scenario delle Figure 5 e 6.
In particolare, il sistema di localizzazione può essere uno dei noti sistemi di geolocalizzazione satellitari GPS, Galileo, GLONASS, oppure un sistema di localizzazione “in interni” (“indoor”). Quest’ultima opzione può essere vantaggiosa considerando che i sistemi di trasporto sono normalmente installati in ambienti interni, ad esempio capannoni, ove i segnali irradiati dai satelliti della costellazione dei sistemi di localizzazione satellitari potrebbero essere difficilmente ricevuti.
Sistemi di localizzazione “in interni” sono già noti e commercialmente disponibili.
In termini generali, un sistema di localizzazione “in interni”, noto nel gergo tecnico come “Indoor Positioning System” o “IPS”, è un sistema utilizzato per localizzare oggetti (o persone) all’interno di edifici, utilizzando luci, onde radio, campi magnetici, segnali acustici o altri dati sensoriali.
I noti IPS si basano su differenti tecnologie. Una fra queste è la misura della distanza da “nodi ancora” vicini (i “nodi ancora” sono nodi della rete le cui posizioni spaziali sono fisse e note). Una tecnologia radio che può essere utilizzata per ottenere la misura della distanza dai nodi ancora è la cosiddetta tecnologia “Ultra-Wide Band” (“UWB”).
Come schematizzato nella Figura 7, il sistema di trasporto 100, o l’ambiente in cui il sistema di trasporto 100 è installato, può avere dispiegati nodi ancora 715. Il ricevitore 420 del sensore 20 installato nell’articolo di test 2 è in grado di ricevere i segnali irradiati dai nodi ancora 715 e di determinare una posizione geografica o localizzazione del sensore 20 (e quindi dell’articolo di test 2) all’interno dell’ambiente in cui è installato il sistema di trasporto 100. La localizzazione determinata dal ricevitore 420 viene inviata al sistema di monitoraggio associato al sistema di trasporto 100 unitamente alle misure di accelerazione effettuate dal sensore 20 (o/e la localizzazione viene memorizzata nella memoria 415 insieme alle misure di accelerazione). Ad esempio, ogni misura di accelerazione inviata dal sensore 20 al sistema di monitoraggio associato al sistema di trasporto 100 può essere abbinata ad informazioni di localizzazione del sensore 20 corrispondenti temporalmente alle misure di accelerazione stesse. In questo modo il sistema di trasporto 100 è in grado di “tracciare” una mappa del percorso di trasporto in cui, a diversi punti del percorso di trasporto, sono associate le relative misure di accelerazione.
In alternativa al (od in combinazione con) sistema di localizzazione satellitare o al sistema di localizzazione “in interni”, può anche essere impiegato un sistema basato su etichette elettroniche (“tag” o “transponder” o “chiavi elettroniche e di prossimità”) di tipo RFID ("Radio Frequency IDentification”), preferibilmente passive (che non richiedono batterie per la loro alimentazione), ad esempio operanti su frequenze dell’ordine del MHz. Il ricevitore 420 a bordo dell’articolo di test 2 potrebbe pertanto essere o comprendere una etichetta elettronica, che può essere intercettata al passaggio dell’articolo di test 2 da antenne fisse installate in posizioni critiche lungo il percorso di trasporto (ad esempio quando l’articolo di test 2 giunge ad una distanza di 50 cm-1m circa dall’antenna). L’etichetta elettronica da installare sull’articolo di test 2 può anche essere un piccolo adesivo simile alle etichette anti-taccheggio che vengono applicate ai prodotti in alcuni esercizi commerciali. Quando l’articolo di test 2 equipaggiato con l’etichetta elettronica si trova a transitare nei pressi di una delle antenne dislocate lungo il percorso di trasporto, l’antenna rileva l’articolo di test e comunica al sistema di monitoraggio associato al sistema di trasporto 100 il transito dell’articolo di test 2. Conoscendo la posizione dell’antenna, il sistema di monitoraggio associato al sistema di trasporto 100 è in grado di desumere la posizione dell’articolo di test 2 e di associare la misura dell’accelerazione trasmessa dall’articolo di test 2 alla sua posizione lungo il percorso di trasporto.
In forme di realizzazione della soluzione di cui alla presente descrizione, un sistema di trasporto per il trasporto di articoli, come ad esempio il sistema 100 precedentemente descritto, ad esempio di un impianto di imbottigliamento di liquidi (bevande) può essere dotato di un dispositivo di rilascio configurato per rilasciare automaticamente, ad esempio a monte di un tratto ritenuto critico del percorso di trasporto, un articolo di test 2; ad esempio il rilascio automatico dell’articolo di test 2 può avvenire con cadenza temporale prestabilita, ad esempio ad ogni inizio turno di lavoro. Al termine del tratto critico del percorso di trasporto, l’articolo di test 2 potrebbe essere “catturato” automaticamente da un dispositivo di cattura in grado di riconoscere l’articolo di test 2 (fra gli altri articoli trasportati), prelevarlo e rimuoverlo dal flusso degli articoli trasportati, e collocarlo in un apposito raccoglitore di articolo di test in attesa che l’articolo di test 2 venga riportato, ad esempio con cadenza periodica, ad un caricatore del dispositivo di rilascio automatico. La cattura automatica dell’articolo di test 2 potrebbe ad esempio essere possibile grazie ad una caratterizzazione dimensionale dell’articolo di test 2. Ad esempio, l’articolo di test 2 potrebbe essere più basso degli altri articoli trasportati, seppur dotato dello stesso piede d’appoggio e della stessa massa (un eventuale abbassamento del baricentro non è di pregiudizio per il corretto rilevamento dell’accelerazione da misurare, poiché l’accelerazione o decelerazione non dipende dalla posizione del baricentro). Ad esempio, l’articolo di test 2, nel proprio tragitto lungo il percorso di trasporto, viene a contatto con le guide laterali di contenimento degli articoli in prossimità di tratti curvi del percorso di trasporto, e in una posizione a valle del tratto critico del percorso di trasporto da monitorare si potrà creare un varco di congrua altezza minima in modo che possa essere oltrepassato dal solo articolo di test 2. L’articolo di test 2 potrà continuare secondo una propria traiettoria diversa da quella (ad esempio curva) imposta dalle guide di contenimento agli altri articoli trasportati, perché caratterizzata da una altezza, rispetto alla superficie di trasporto, inferiore a quella della guida di contenimento. Come detto, l’impiego di un articolo di test con baricentro diverso rispetto agli articoli del lotto di articoli che devono essere trasportati (nell’esempio citato, un articolo di test più basso degli articoli trasportati) non influenza le misure di accelerazione, a condizione che l’articolo di test abbia la stessa massa (e la stessa “impronta” di appoggio sulla superficie di trasporto 1 degli altri articoli trasportati). Una volta stabilite le soglie di coefficiente d’attrito, per il monitoraggio dei valori di accelerazione si potrà usare un articolo di test con baricentro più basso.
Un vantaggio della soluzione secondo la presente descrizione è che essa non richiede attrezzatture particolarmente costose quali ad esempio telecamere ed elaboratori di immagine.
Un altro vantaggio della soluzione secondo la presente descrizione è che la sua implementazione può non richiedere alcun adattamento del sistema di trasporto.
Un altro vantaggio della soluzione secondo la presente descrizione è che essa consente il monitoraggio dell’accelerazione degli articoli trasportati, e quindi la stima dell’attrito, non soltanto in una limitata zona di misurazione, bensì potenzialmente lungo tutto il percorso di trasporto degli articoli.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per stimare l’entità di una interazione di attrito tra una superficie di trasporto (1) di un trasportatore di articoli (100) ed articoli trasportati sulla superficie di trasporto (1), comprendente: - provvedere un articolo di test (2) rappresentativo degli articoli di un lotto di articoli che devono essere trasportati dal trasportatore di articoli; - associare all’articolo di test (2) un sensore (20), detto sensore (20) comprendendo un sensore di accelerazione (405) associato all’articolo di test (2) in modo che il sensore di accelerazione (405) sia in grado di misurare almeno una accelerazione (ax, az) lungo una direzione (X, Z) giacente in un piano parallelo ad un piano di appoggio dell’articolo di test (2),; - appoggiare l’articolo di test (2) sulla superficie di trasporto (1) e farlo trasportare dal trasportatore di articoli (100), in modo che il sensore di accelerazione (405) misuri almeno una accelerazione (ax, az) sperimentata dall’articolo di test (2) lungo una direzione (X, Z) giacente in un piano parallelo alla superficie di trasporto (1) su cui è appoggiato l’articolo di test (2); - acquisire misure di detta almeno una accelerazione lungo la direzione (X, Z) giacente in un piano parallelo alla superficie di trasporto (1), , e - stimare l’entità della interazione di attrito tra la superficie di trasporto (1) e l’articolo di test (2) sulla base delle misure di detta almeno una accelerazione acquisite.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre: - associare al trasportatore di articoli (100) un sistema di monitoraggio atto a ricevere dal sensore (20) associato all’articolo di test (2) le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione (405) del sensore (20) associato all’articolo di test (2) quando viene trasportato dal trasportatore di articoli (100), e mezzi (4, 6) per stimare l’entità della interazione di attrito tra la superficie di trasporto (1) e l’articolo di test (2) sulla base delle misure di accelerazione ricevute.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, comprendente: - provvedere nel sensore (20) associato all’articolo di test (2) una memoria (415) per memorizzare le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione (405) del sensore (20) associato all’articolo di test (2) quando viene trasportato dal trasportatore di articoli (100), e - fornire al sistema di monitoraggio associato al trasportatore di articoli (100) le misure di accelerazione memorizzate nella memoria (415).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, comprendente: - provvedere nel sensore (20) associato all’articolo di test (2) una interfaccia di comunicazione (415) atta a trasmettere le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione (405) in modalità senza fili, e - provvedere nel sistema di monitoraggio associato al trasportatore di articoli (100) un ricevitore (3) atto a ricevere dall’interfaccia di comunicazione (415) del sensore (20) le misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione (405) in modalità senza fili.
  5. 5. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto articolo di test (2) rappresentativo degli articoli del lotto di articoli che devono essere trasportati dal trasportatore di articoli è un articolo dello stesso materiale e/o delle stesse dimensioni e/o dello stesso peso e/o della stessa forma degli articoli del lotto di articoli.
  6. 6. Metodo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto sensore di accelerazione (405) è in grado di misurare una prima accelerazione (ax) lungo una prima direzione (X) giacente in un piano parallelo al detto piano di appoggio dell’articolo di test (2).
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui detto sensore di accelerazione (405) è in grado di misurare una seconda accelerazione (az) lungo una seconda direzione (Z) giacente in detto piano parallelo al detto piano di appoggio dell’articolo di test (2) ed orientata trasversalmente alla prima direzione (X).
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui detto sensore di accelerazione (405) è in grado di misurare una terza accelerazione (ay) lungo una terza direzione (Y) ortogonale a detto piano di appoggio dell’articolo di test (2).
  9. 9. Metodo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, comprendente inoltre controllare (7) il coefficiente di attrito sulla base di informazioni (S) ricevute da detti mezzi (4, 6) per stimare il valore del coefficiente di attrito, detto controllare il coefficiente d’attrito comprendendo mantenere l'accelerazione o decelerazione dell’articolo di test (2) entro un intervallo ([amin, amax]) predeterminato.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, in cui detto controllare (7) il coefficiente di attrito comprende distribuire lubrificante (8) sulla superficie di trasporto (1) e/o sugli articoli che devono essere trasportati e/o pulire la superficie di trasporto (1) e/o gli articoli da trasportare.
  11. 11 Metodo secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detto controllare (7) il coefficiente di attrito comprende effettuare una pulizia della superficie di trasporto (1) e/o richiedere una sostituzione del componente del trasportatore di articoli (100) definente la superficie di trasporto (1).
  12. 12. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre: - rilevare la posizione dell’articolo di test (2) lungo un percorso di trasporto del trasportatore di articoli (100), e - associare la posizione dell’articolo di test (2) rilevata alle misure di accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione (405) del sensore (20) associato all’articolo di test (2).
  13. 13. Sistema per stimare un coefficiente di attrito tra una superficie di trasporto (1) di un trasportatore di articoli (100) ed articoli trasportati sulla superficie di trasporto (1), comprendente: - un articolo di test (2) rappresentativo degli articoli di un lotto di articoli che devono essere trasportati dal trasportatore di articoli; - un sensore (20) associato all’articolo di test (2), detto sensore (20) comprendendo un sensore di accelerazione (405) associato all’articolo di test (2) in modo che il sensore di accelerazione (405) sia in grado di misurare almeno una accelerazione (ax, az) lungo una direzione (X, Z) giacente in un piano parallelo ad un piano di appoggio dell’articolo di test (2; - mezzi (3,4,6) per acquisire misure di detta almeno una accelerazione eseguite dal sensore di accelerazione (405) del sensore (20) associato all’articolo di test (2) quando nell’impiego l’articolo di test (2) è appoggiato sulla superficie di trasporto (1) e viene trasportato dal trasportatore di articoli (1), e per stimare l’entità della interazione di attrito tra la superficie di trasporto (1) e l’articolo di test (2) sulla base delle misure di detta almeno una accelerazione acquisite.
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