IT201900001725U1 - Pannello perfezionato. - Google Patents

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pomace
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Riccardo Capodaglio
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Green Building S R L
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DESCRIZIONE
a corredo della domanda di brevetto per modello di utilità avente per titolo: "Pannello perfezionato"
La presente innovazione concerne un pannello perfezionato per isolamento termico e/o acustico, in particolare adatto per essere utilizzato per migliorare l’isolamento termico e/o acustico di/in un edificio.
Al fine di migliorare le caratteristiche di isolamento termico di un edificio sono note varie tipologie di pannelli isolanti che vengono applicati alle pareti perimetrali o nel sottotetto dell’edificio stesso. In particolare, attualmente questi pannelli sono generalmente realizzati in poliestere espanso, lana di roccia o fibre di legno.
I pannelli di poliestere espanso sono particolarmente leggeri (hanno una densità di circa 20 kg/m<3>), tuttavia non sono pienamente soddisfacenti in quanto risultano facilmente infiammabili, e ciò li porta ad essere certificati come “E” (secondo la norma UNI EN 13501-1) per quanto riguarda la reazione al fuoco. Inoltre, i pannelli di poliestere espanso sono sostanzialmente impermeabili e, pertanto, impediscono la fuoriuscita dell’umidità dal muro, con il conseguente rischio di formazione di chiazze di umidità; ancora, detti pannelli non presentano inoltre caratteristiche accettabili di isolamento acustico. Ulteriormente, il materiale in cui sono realizzati, cioè il poliestere espanso, si ottiene da processi di raffinazione del petrolio, che richiedono un notevole utilizzo di materie prime, oltre a una serie di processi chimici costosi e possibilmente inquinanti; il pannello di poliestere espanso non è biodegradabile ed è potenzialmente nocivo per la salute a causa della presenza di isocianati che vengono aggiunti come cariche.
I pannelli di lana di roccia presentano un ottimo coefficiente di isolamento termico e acustico, oltre ad essere incombustibili. Tuttavia, anche questi pannelli non sono pienamente soddisfacenti, in quanto la lana di roccia ha un’elevata densità che rende questi pannelli estremamente pesanti. Inoltre, il processo di produzione della lana di roccia richiede la fusione delle rocce stesse e il loro fibraggio e tali operazioni richiedono il consumo di notevoli quantità di energia. Ulteriormente, questi pannelli presentano un basso potere di sfasamento termico, intesa come la capacità di ritardare la trasmissione del calore da un ambiente all’altro e quindi di “mantenere fresco” un ambiente.
I pannelli in fibra di legno hanno un’alta traspirabilità, e un buono sfasamento termico, oltre a un ottimo coefficiente di isolamento sonoro. Tuttavia, neppure questi pannelli risultano pienamente soddisfacenti in quanto il legno è facilmente combustibile (in particolare anch’ esso è certificato come “E” per quanto riguarda la reazione al fuoco), possiede un’alta densità e, non ultimo, richiede un processo di produzione particolarmente lungo dato che è necessario triturare il legno prima di poterlo pressare e compattare in modo da ottenere un corrispondente pannello. Inoltre, anche le caratteristiche di isolamento termico risultano scarse.
Scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello per l’isolamento termico e/o acustico di/in un edificio che consenta di risolvere i suddetti inconvenienti presenti nelle soluzioni tradizionali.
Altro scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello che abbia ottime proprietà di isolamento termico.
Altro scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello che abbia ottime doti di isolamento acustico.
Altro scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello che abbia ottime proprietà di traspirabilità.
Altro scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello che permetta uno sfasamento termico ottimale.
Altro scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello che presenti una reazione al fuoco ottimale.
Altro scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello che consenta di riutilizzare materiali che altrimenti sarebbero considerati come scarti.
Altro scopo dell’innovazione è quello di proporre un pannello che sia ottenibile in modo semplice, rapido e con bassi costi.
Altro scopo dell’innovazione è di realizzare un pannello che possa essere prodotto in serie ed in modo efficiente.
Altro scopo dell’innovazione è di proporre un pannello che sia alternativo e/o migliorativo rispetto alle soluzioni tradizionali, ed in particolare rispetto ai pannelli attualmente disponibili in commercio.
Altro scopo dell’innovazione è di realizzare un pannello di standard elevati, sia funzionali che estetici, ed al contempo di costo accessibile, allo scopo di rendere possibile una sua diffusione su larga scala.
Tutti questi scopi, sia singolarmente che in una loro qualsiasi combinazione, nonché altri scopi che risulteranno dalla descrizione che segue, sono raggiunti, secondo l'innovazione, con un pannello come definito nella rivendicazione 1 e con una struttura come definita nella rivendicazione 6.
La presente innovazione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione, riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1 mostra in vista prospettica un pannello secondo l’innovazione, la figura 2 mostra in sezione laterale schematica l’applicazione del pannello secondo l’innovazione in una struttura definente il tetto di un edificio,
la figura 3 mostra in sezione laterale schematica un’applicazione del pannello secondo l’innovazione in una struttura definente la parete perimetrale di un edificio,
la figura 4 mostra in sezione laterale schematica un’applicazione del pannello secondo l’innovazione in una struttura definente una parete interna divisoria (non portante) all’interno di un edificio.
Qui di seguito si precisa che per “vinaccia” o “vinacce” si intendono i residui della spremitura/pigiatura delle uve e, in particolare, comprendono bucce, vinaccioli (semi) e, eventualmente, anche graspi. In particolare, la legislazione italiana (cfr. Gazzetta Ufficiale, 16 dicembre 1998) definisce come “vinaccia” il complesso delle parti solide dell’uva, quali bucce, vinaccioli, in presenza o meno del raspo.
Indicativamente, da circa 100kg di uva fresca si ricavano, oltre a circa 80kg di mosto, anche circa 10-12kg di buccia, circa 3-4kg di vinaccioli e circa 3-4kg di raspo. Inoltre, del mosto ricavato, l’80% è destinato a diventare vino, mentre il restante 20% è un prodotto di scarto che costituisce la vinaccia.
Come risulta dalle figure, il pannello 1 secondo l’innovazione comprende vinacce pressate.
Preferibilmente, il pannello 1 è realizzato interamente ed esclusivamente a partire da e/o con vinacce pressate. In particolare, il pannello 1 comprende come materiale strutturale interamente ed esclusivamente vinacce pressate e compattate.
Vantaggiosamente, il pannello 1 comprende altresì l’aggiunta di almeno una resina, preferibilmente naturale. Opportunamente, la resina può essere di derivazione animale e/o vegetale. Opportunamente, detta almeno una resina unisce e mantiene compatte le vinacce del pannello 1, conferendo così a quest’ultimo opportuna coesione e stabilità.
Vantaggiosamente, detta almeno una resina può contribuire altresì a ridurre l’infiammabilità del pannello, contribuendo così ad ottimizzare la resistenza complessiva al fuoco del pannello stesso.
Alternativamente, la resina utilizzata può essere polimerica, ad esempio a base di difenilmetano isocianato, ad esempio in percentuali inferiori a circa il 7% in peso dell’intero pannello.
Vantaggiosamente, al pannello 1 possono essere aggiunti agenti antiumidità fino a circa 2% in peso, quali agenti polimerici o minerali, ad esempio silice o polimeri.
Opportunamente, il pannello 1 è ottenuto compattando le vinacce ricavate dagli scarti di lavorazione del vino.
Vantaggiosamente, prima di essere compattate per ottenere il pannello stesso, le vinacce vengono preliminarmente essiccate, ad esempio lasciandole in un luogo asciutto e aerato, oppure inserendole in opportuni locali chiusi, in cui la temperatura e l’umidità vengono controllate.
Opportunamente, il pannello 1 può essere ottenuto compattando esclusivamente le vinacce intere, cioè così come sono ottenute dalle lavorazioni del vino e senza effettuare alcuna triturazione e/o sminuzzamento. Opportunamente, il pannello 1 può essere ottenuto compattando le vinacce intere insieme ad un certo quantitativo di vinacce triturate e/o sminuzzate. Opportunamente, il pannello 1 può essere ottenuto compattando esclusivamente vinacce triturate e/o sminuzzate.
In particolare, vantaggiosamente, come detto, le vinacce essiccate possono essere triturate e/o sminuzzate, anche solo parzialmente. Opportunamente, la triturazione e/o sminuzzamento è effettuata in modo da ottenere polveri e/o particelle di vinacce di granulometria uniforme, e preferibilmente compresa tra da 0,5 a 2cm<3>. Opportunamente la granulometria può essere selezionata anche in base alla densità richiesta nel pannello 1, e in particolare per densità più elevate sono richieste granulometrie inferiori, mentre per densità inferiori sono richieste granulometrie maggiori. Successivamente, le risultanti polveri e/o particelle di vinaccia vengono compresse da sole, o in combinazione con vinacce intere, mediante opportuni macchinari.
Opportunamente, la compattazione delle vinacce intere e/o triturate e/o in polvere dipende dalla densità del panello che si vuole ottenere. Opportunamente, la densità del pannello 1 può variare tra 140 e 220kg/m<3>, e preferibilmente può essere di circa 180kg/m<3>.
Vantaggiosamente, i pannelli 1 con le densità inferiori (ad esempio di circa 140-160 kg/m<3>) risultano più adatti ad essere utilizzati come isolanti acustici e/o termici e ciò a fronte della maggior difficoltà di propagazione dei fluidi e delle onde sonore all’interno di materiali meno densi.
Vantaggiosamente, i pannelli 1 con le densità maggiori (ad esempio di circa 200-220 kg/m<3>) risultano più rigidi e, pertanto, possono essere utilizzati come elementi portanti, ad esempio all’interno di pareti, e inoltre risultano più uniformi, e quindi più adatti ad essere eventualmente ricoperti di intonaco, senza che questo successivamente sviluppi delle crepe.
Opportunamente, il pannello 1 ha una conformazione sostanzialmente laminare, cioè con due dimensioni (lunghezza e larghezza) ben superiori alla terza (spessore).
Preferibilmente le facce 2 più estese del pannello 1 hanno forma circolare o poligonale, e preferibilmente rettangolare, in modo da permetterne una combinazione ottimale per ricoprire superfici anche estese.
Opportunamente il pannello 1 può avere dimensioni di circa 60-120 cm, e uno spessore compreso fra 10 e 240 mm, per permettere un adeguato isolamento termico e acustico ed un’adeguata resistenza meccanica, senza generare un’eccessiva dilatazione delle strutture nelle quali sono destinati ad essere inseriti. Opportunamente, è inteso che le dimensioni, e in particolare lo spessore, del pannello 1 sono definite in base alle esigenze di installazione, ed in particolare in base alle esigenze di isolamento termico da soddisfare; più in dettaglio, in caso di installazione di un cappotto possono essere privilegiati pannelli più sottili nella porzione interiore, e più spessi e compatti nella porzione esterna.
Vantaggiosamente, le facce 2 del pannello 1 possono essere sostanzialmente lisce, per facilitare così l’associazione ad altri componenti o strati (ad esempio in calcestruzzo o legno) della struttura in cui i pannelli stesso sono destinati ad essere integrati.
Opportunamente, il pannello 1 può essere accuratamente imballato, ad esempio in un involucro di plastica, per proteggerlo dagli agenti atmosferici. Preferibilmente, prima di essere imballato, detto pannello 1 viene completamente ed opportunamente asciugato, e in particolare fino a presentare livello di umidità inferiore a 30%.
Opportunamente, la posa in opera del pannello 1 secondo l’innovazione viene effettuata a temperature che variano fra i 5 e i 35°C.
Preferibilmente, prima della posa in opera, il pannello 1 è protetto all’interno di un corrispondente involucro di protezione che viene tolto solo al momento della posa. Opportunamente, durante la posa e fino all’applicazione della finitura, i pannelli sono mantenuti protetti dagli agenti atmosferici esterni.
Opportunamente, i pannelli 1 sono installati in modo da non essere a contatto con il terreno.
Opportunamente, i pannelli 1 possono essere posati secondo le indicazioni fornite nei manuali di posa dei noti sistemi a cappotto, preferibilmente del sistema a cappotto denominato “FassaTherm®”.
I pannelli 1 secondo l’innovazione possono essere utilizzati per la posa di sistemi a cappotto sulle pareti esterne di edifici sia esistenti (a seguito di un opportuno restauro) sia di nuova costruzione, in muratura o calcestruzzo, oppure su elementi di supporto in legno e/o metallici.
In particolare, vantaggiosamente, i pannelli 1 secondo l’innovazione possono essere utilizzati all’interno di strutture composite 20, 30 o 40 per definire rispettivamente una parete perimetrale, il tetto o una parete interna di un edificio.
Preferibilmente, il pannello 1 secondo l’innovazione può essere associato agli altri elementi presenti nella struttura mediante appositi mezzi di collegamento meccanico, quali chiodi, viti, bulloni, ecc., o mediante mezzi di incollaggio, quali malte o colle polimeriche o naturali.
Preferibilmente, l’associazione del pannello 1 agli altri elementi della struttura 20, 30 o 40 avviene mediante incollaggio a campo pieno.
Opportunamente, la struttura 20, 30 o 40 comprende uno strato isolante – rispettivamente 26, 34 e 41 - realizzato con uno o più pannelli 1 secondo l’innovazione, e inoltre comprende:
- un elemento portante, rispettivamente 22, 32 e 45,
- almeno un elemento (preferibilmente conformato a pannello) e/o strato esterno di copertura/rivestimento, rispettivamente 28, 36 e 42’ e 42’’.
Ad esempio, come mostrato in figura 2, il pannello 1 può essere utilizzato all’interno di una struttura multistrato 20 definente il tetto di un edificio, e preferibilmente un tetto con una pendenza minima di 15°.
Preferibilmente, la struttura 20 può comprendere:
- un elemento portante 22, quale ad esempio una struttura in legno, o in X-LAM o altri pannelli in legno laminare, o travi o altro telaio,
- una barriera anti-vapore 24 configurata per prevenire la formazione di condensa sulla parte interna del tetto stesso,
- uno strato intermedio isolante 26, realizzato con uno o più pannelli 1 secondo l’innovazione, che è configurato per fornire isolamento acustico e termico dall’esterno,
- una guaina traspirante 27 che permette l’evaporazione dell’umidità interna, - un elemento e/o strato esterno di copertura 28 – ad esempio definito da tegole 23 montate su listelli 29 – che è configurato per garantire la protezione dagli agenti atmosferici esterni.
Opportunamente, lo strato isolante 26 può essere realizzato con pannelli 1 posti uno accanto all’altro, oppure con più pannelli 1 tra loro sovrapposti in corrispondenza delle rispettive facce 2.
Vantaggiosamente la struttura 20 permette un’evacuazione ottimale del vapore acqueo generato all’interno dell’edificio (i.e. nel volume sottostante) grazie alla barriera 24 e soprattutto grazie all’alta traspirabilità garantita dal/i pannello/i 1 secondo l’innovazione.
Inoltre, la struttura 20 permette un efficace isolamento termico, grazie alle proprietà del pannello 1 secondo l’innovazione, che permette di garantire un ottimale confort abitativo in tutte le zone climatiche.
Opportunamente, come detto, i pannelli 1 secondo l’innovazione possono essere utilizzati per realizzare il rivestimento (isolamento) a cappotto di un edificio.
Opportunamente, come mostrato ad esempio in figura 3, il pannello 1 può essere utilizzato all’interno di una struttura multistrato 30 definente la parete perimetrale di un edificio.
Opportunamente, la struttura 30 comprende un elemento portante 32, almeno uno strato isolante 34 realizzato con uno o più pannelli 1 secondo l’innovazione ed uno strato esterno di rivestimento 36.
Vantaggiosamente, nella struttura 30 l’elemento portante 32 può essere ricoperto sia internamente che esternamente da un corrispondente strato isolante 34. Alternativamente, l’elemento portante 32 può essere ricoperto solo esternamente da un corrispondente strato isolante 34.
Opportunamente, ciascuno strato isolante 34 può essere realizzato con pannelli 1 posti uno accanto all’altro, oppure con più pannelli 1 tra loro giustapposti in corrispondenza delle rispettive facce 2.
Preferibilmente, la struttura 30 può comprendere un assieme di strati e/o elementi tra loro sovrapposti e, in particolare, dall’interno verso l’esterno può comprendere:
- uno strato isolante più interno 34’ realizzato con uno o più pannelli 1 secondo l’innovazione,
- un elemento portante 32 che, ad esempio, è definito da una struttura in legno, o in X-LAM o altri pannelli in legno laminare, o in mattoni forati, - uno strato isolante più esterno 34’’ realizzato con uno o più pannelli 1 secondo l’innovazione,
- uno strato esterno di rivestimento 36, preferibilmente di intonaco, che è applicato su una faccia 2 dello strato isolante esterno 34’’.
Vantaggiosamente, allo strato isolante esterno 34’’ è associata esternamente una rete di armatura 35 che può essere annegata all’interno dello strato esterno di rivestimento 36 di intonaco. Ad esempio, un primo strato di intonaco 36 può essere depositato sullo strato isolante esterno 34’’, successivamente può esservi posata la rete di armatura 35, e successivamente un secondo strato di intonaco 36 può essere steso sopra a quest’ultima per completarne il rivestimento.
Vantaggiosamente, la struttura 30 presenta elevata traspirabilità, in modo da mantenere l’ambiente interno asciutto. Inoltre, l’ottimo isolamento termico e l’elevato sfasamento termico – derivanti dalla presenza dei pannelli 1 degli strati isolanti 34’ e/o 34’’ - rendono la struttura 30 particolarmente vantaggiosa nel periodo estivo e/o negli ambienti caldi.
Vantaggiosamente, l’innovazione comprende altresì una struttura -preferibilmente prefabbricata – da applicare internamente o esternamente su una parete di un edificio per definire un corrispondente rivestimento a cappotto. Vantaggiosamente, questa struttura comprende una intelaiatura di sostegno (ad esempio in legno o metallo) per uno o più pannelli 1 secondo l’innovazione, i quali sono associati ad uno strato di rivestimento che è opportunamente rifinito (ad esempio è stuccato e/o tinteggiato).
Preferibilmente, i pannelli 1 hanno spessore di almeno circa 5 cm. Preferibilmente, lo strato di rivestimento è realizzato ad esempio in fibrogesso.
Opportunamente, come mostrato in figura 4, il pannello 1 secondo l’innovazione può essere altresì utilizzato all’interno di una struttura 40 definente una parete interna di un edificio.
Preferibilmente, la struttura 40 è utilizzata per definire una parete divisoria che non abbia funzioni strutturali all’interno dell’edificio.
Opportunamente, la struttura 40 comprende uno strato intermedio isolante 41 che è rivestito, in corrispondenza di entrambe le facce, da rispettivi pannelli di rivestimento 42’ e 42’’, preferibilmente in cartongesso. Vantaggiosamente, i pannelli di rivestimento 42’ e 42’’ possono essere esternamente intonacati, pitturati e/o trattati.
Opportunamente, la struttura 40 comprende un telaio di supporto 45 – definente sostanzialmente l’elemento di supporto della struttura stessa -, che comprende una serie di profilati metallici 44 ai quali vengono vincolati i pannelli di rivestimento 42’ e 42’’. Vantaggiosamente, i pannelli 1 definenti lo strato interno 41 sono posizionati all’interno del telaio 45 e sono trattenuti in posizione tra/dai due pannelli di rivestimento 42’ e 42’’.
Opportunamente, i pannelli 1 utilizzati nella struttura 40 possono avere spessore di circa 60 mm in modo da permettere un adeguato isolamento acustico e/o termico.
Vantaggiosamente, la soluzione secondo l’innovazione definisce un’altra modalità di utilizzo delle vinacce, che attualmente vengono utilizzate generalmente per la realizzazione di distillati quali grappa o in agricoltura come concime naturale o come ammendante, cioè per migliorare la struttura del terreno.
Come risulta chiaramente da quanto detto la presente innovazione risulta particolarmente vantaggiosa in quanto:
- permette di riciclare completamente gli scarti della produzione del vino, - il procedimento di produzione richiede poche trasformazioni della materia prima di partenza e basso consumo energetico, pertanto risulta altamente ecologico e non nocivo per la salute,
- permette di realizzare un prodotto finito a partire da materiali considerati di scarto, riducendo pertanto il costo delle materie prime,
- permette la creazione di un pannello dalle ottime proprietà di isolamento termico e sfasamento termico,
- permette la creazione di un pannello dalle ottime proprietà di isolamento acustico, oltre che presentante un’ottima reazione al fuoco e ottimamente traspirante,
- permette di creare strutture composite dotate di ottime proprietà di isolamento termico e di inerzia termica, specialmente nella stagione estiva, ed altresì altamente efficaci nel mantenimento di un ambiente asciutto.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pannello perfezionato per isolamento termico e/o acustico (1), in particolare da utilizzare per l’isolamento termico e/o acustico di/in un edificio, caratterizzato dal fatto di comprendere vinacce pressate, dette vinacce comprendendo bucce e/o semi e/o graspi di uva.
  2. 2. Pannello secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di essere costituito esclusivamente da vinacce pressate e resine compattanti.
  3. 3. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere ottenuto dalla compressione di vinacce intere e/o di vinacce sminuzzate e/o triturate.
  4. 4. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di avere conformazione laminare con uno spessore di circa 10 - 240 mm e con le due superfici maggiori piane e sostanzialmente lisce.
  5. 5. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di presentare una densità di circa 140 - 220kg/m<3>.
  6. 6. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la resina è di derivazione animale e/o vegetale.
  7. 7. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la resina utilizzata è a base di difenilmetano isocianato.
  8. 8. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che è ottenuto compattando le vinacce ricavate dagli scarti di lavorazione del vino.
  9. 9. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che le vinacce vengono preliminarmente essiccate.
  10. 10. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che le vinacce utilizzate hanno una granulometria compresa fra 0.5 e 2 cm<3>.
  11. 11. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che le vinacce utilizzate hanno un livello di umidità inferiore a 30%.
  12. 12. Pannello secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che sono aggiunti agenti anti-umidità fino a circa 2% in peso.
  13. 13. Struttura composita (20, 30, 40), in particolare per definire una parete perimetrale esterna e/o una parete divisoria interna e/o il tetto di un edificio, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno uno strato isolante (26, 34, 41) realizzato con almeno un pannello (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 12.
  14. 14. Struttura (20) secondo la rivendicazione 13 per definire il tetto di un edificio, caratterizzata dal fatto di comprendere un assieme sovrapposto di: - un elemento portante (22), - una barriera anti-vapore (24) configurata per prevenire la formazione di condensa sulla parte interna del tetto stesso, - detto strato isolante (26), - una guaina traspirante (27) che permette l’evaporazione dell’umidità interna, - un elemento e/o uno strato esterno (28) di copertura.
  15. 15. Struttura (30) secondo la rivendicazione 13 per definire la parete esterna di un edificio, preferibilmente per realizzare un rivestimento a cappotto di detto edificio, caratterizzata dal fatto di comprendere: - un elemento portante (32), - almeno uno strato isolante (34’, 34’’) che è associato esternamente e/o internamente a detto elemento portante (32), - uno strato di rivestimento (36), preferibilmente di intonaco, che è applicato su una faccia (2) di detto almeno un pannello (1) di detto strato isolante (41).
  16. 16. Struttura (30) secondo la rivendicazione 15 caratterizzata dal fatto che allo strato isolante esterno (34’’) è associata esternamente una rete di armatura (35)
  17. 17. Struttura (30) secondo una o entrambe le rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta rete di armatura (35) è annegata all’interno dello strato esterno di rivestimento (36).
  18. 18. Struttura (30) secondo una o più delle rivendicazioni 15-17 caratterizzata dal fatto che detto strato di rivestimento (36) è realizzato in fibrogesso.
  19. 19. Struttura (40) secondo la rivendicazione 13 configurata per essere utilizzata per definire una parete interna divisoria in un edificio, caratterizzata dal fatto di comprendere detto strato isolante (41) che è alloggiato all’interno di un telaio di supporto (45) e che è ricoperto, in corrispondenza di entrambe le facce, da rispettivi pannelli di rivestimento (42’, 42’’), preferibilmente in cartongesso.
  20. 20. Struttura prefabbricata secondo una o più delle rivendicazioni 13-19, da applicare internamente o esternamente su una parete di un edificio per definire un corrispondente rivestimento a cappotto, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una intelaiatura di sostegno per detto strato isolante (41), - almeno uno strato di rivestimento, preferibilmente di intonaco, che è associato ad una faccia di detto almeno un pannello (1) di detto strato isolante (41).
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