IT201900001375A1 - Dispositivo di pulizia per superfici - Google Patents

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IT201900001375A1
IT201900001375A1 IT102019000001375A IT201900001375A IT201900001375A1 IT 201900001375 A1 IT201900001375 A1 IT 201900001375A1 IT 102019000001375 A IT102019000001375 A IT 102019000001375A IT 201900001375 A IT201900001375 A IT 201900001375A IT 201900001375 A1 IT201900001375 A1 IT 201900001375A1
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IT
Italy
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wiper element
suction
machine
cleaned
cleaning
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IT102019000001375A
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English (en)
Inventor
Giulio Vernazza
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Ip Cleaning S R L
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “DISPOSITIVO DI PULIZIA PER SUPERFICI”
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore delle macchine impiegate per la pulizia ed il lavaggio di pavimenti, ed in particolare il presente trovato si riferisce ad una macchina lavasciuga per pavimenti di tipo perfezionato.
Descrizione della tecnica nota
Com’è noto, esistono varie tipologie di macchine per pulire i pavimenti in grado di realizzare il lavaggio della superficie da pulire mediante un liquido detergente e successiva aspirazione del liquido sporco. Solitamente, una macchina di questo tipo è provvista di una spazzola rotante sulla quale viene erogato del liquido detergente da un serbatoio di raccolta. Il liquido sporco viene, quindi, aspirato dal pavimento mediante una bocca di aspirazione posizionata dietro la spazzola rotante rispetto alla direzione di avanzamento della macchina. Per rendere l’azione di pulizia più efficace a valle della spazzola rotante è anche prevista una lama di pulizia, o elemento tergitore.
Questa tipologia di macchine per pulire i pavimenti, tuttavia, presenta l’inconveniente che, quando la direzione del moto viene invertita, ossia quando la macchina viene tirata indietro, invece che essere spinta in avanti, il liquido di lavaggio non viene aspirato dalla bocca di aspirazione, in quanto questa viene a trovarsi a monte della spazzola rotante.
Esistono altresì macchine lavasciuga per pavimenti provviste di 2 bocche di aspirazione, una a valle e l’altra a monte della spazzola rotante, rispetto alla direzione di avanzamento. Più precisamente, queste macchine lavasciuga prevedono le 2 bocche di aspirazione in collegamento pneumatico con un medesimo dispositivo di aspirazione e sono previste entrambe sempre in aspirazione. In questo modo, è possibile aspirare il liquido sporco dal pavimento, sia quando la macchina viene movimentata in avanti, che quando la macchina viene movimentata indietro. Tuttavia, l’aspirazione contemporanea sia a monte che a valle della spazzola rotante non consente di effettuare la pulizia del pavimento in maniera soddisfacente con un solo passaggio della macchina e, pertanto, è necessario movimentare più volte la spazzola su una medesima area del pavimento per poter garantire una pulizia soddisfacente, con conseguente notevole spreco di tempo e di liquido detergente.
Infine, esistono macchine lavasciuga provviste di 2 bocche di aspirazione che vengono alternativamente aperte e chiuse mediante un rispettivo elemento di chiusura e apertura posizionato in corrispondenza di ciascuna di esse.
Come ad esempio descritto in WO2014199216, ciascun elemento di apertura e chiusura è solitamente costituito da una piastrina montata in corrispondenza della bocca di aspirazione e che, durante il moto della macchina sul pavimento, viene forzato dal contatto con la superficie del pavimento verso la bocca di aspirazione al quale è associato, in modo da chiuderla, o nel verso opposto, in modo da aprirla. In particolare, le suddette piastrine vengono montate in modo da aprire la rispettiva bocca di aspirazione quando essa viene a trovarsi a valle della spazzola, rispetto alla direzione di avanzamento della macchina, e a chiudere la bocca di aspirazione stessa quando questa viene a trovarsi a monte della spazzola.
Tuttavia anche questo tipo di soluzione non risulta del tutto soddisfacente, in quanto col tempo le piastrine di chiusura e apertura delle bocche possono deformarsi e, pertanto, non essere più in grado di chiudere ed aprire in maniera efficace la rispettiva bocca di aspirazione. Inoltre, le piastrine strusciando sulla superficie possono graffiare il pavimento.
In aggiunta a quanto sopra, un altro inconveniente delle macchine lavasciuga di tipo noto è che, una volta eseguita una inversione da marcia in avanti a marcia indietro, e si procede, poi, nuovamente a movimentare la macchina in avanti, l’elemento tergitore posteriore che durante questa manovra rimane adiacente alla superficie da pulire, crea una “scia” del liquido di lavaggio erogato dalla macchina, in particolare se la manovra è stata effettuata in un tratto curvilineo e, pertanto, l’azione pulente della macchina non risulta soddisfacente.
Un inconveniente analogo si ha anche quando la macchina durante una fase di pretrattamento, eroga una abbondante quantità di liquido di lavaggio in una determinata zona della superficie da pulire prima di effettuare il passaggio della macchina lavasciuga.
Sintesi dell’invenzione
È, quindi, scopo della presente invenzione fornire una macchina per pulire pavimenti, in particolare una lavasciuga, in grado di superare i suddetti inconvenienti delle macchine lavasciuga di tecnica nota.
È in particolare scopo della presente invenzione fornire una macchina lavasciuga che sia in grado di evitare la formazione di scie di liquido di lavaggio sulla superficie pulita in modo da eseguire una pulizia altamente efficiente e da rendere la superficie pulita perfettamente omogenea.
È un altro scopo della presente invenzione fornire una macchina lavasciuga in grado di aprire, o chiudere, in maniera altamente efficiente e precisa le bocche di aspirazione delle quali è provvista e che sia al tempo stesso semplice costruttivamente.
Questi ed altri scopi sono realizzati dalla macchina per la pulizia di superfici, secondo la rivendicazione 1, comprendente un corpo principale ed una porzione di impugnatura configurata per muovere il corpo principale lungo una determinata direzione di avanzamento, il suddetto corpo principale essendo equipaggiato con:
- una spazzola di pulizia configurata per essere disposta in contatto con detta superficie da pulire;
- un primo elemento tergitore ed un secondo elemento tergitore disposti da parti opposte rispetto a detta spazzola di pulizia lungo la suddetta direzione di avanzamento;
- una prima bocca di aspirazione posizionata in corrispondenza di detto primo elemento tergitore;
- una seconda bocca di aspirazione posizionata in corrispondenza di detto secondo elemento tergitore;
- un dispositivo di aspirazione connesso a detta prima e a detta seconda bocca di aspirazione attraverso un circuito di aspirazione;
la cui caratteristica principale di detta macchina è di prevedere, inoltre:
- un dispositivo di sollevamento/abbassamento principale configurato per movimentare detto primo elemento tergitore tra una posizione distanziata da detta superficie da pulire ed una posizione adiacente alla superficie da pulire, detto dispositivo di sollevamento/abbassamento principale essendo azionato mediante un dispositivo di azionamento principale;
- un dispositivo di bloccaggio configurato per passare da una posizione di bloccaggio, nella quale è atto a bloccare detto dispositivo di sollevamento/abbassamento principale in modo da impedire detto spostamento di almeno detto primo elemento tergitore tra detta posizione distanziata da detta superficie, e detta posizione adiacente a detta superficie, ed una posizione di sbloccaggio, nella quale detto dispositivo di bloccaggio non è atto ad impedire detto spostamento di almeno detto primo elemento tergitore da parte di detto dispositivo di sollevamento/abbassamento principale;
- un dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare configurato per movimentare almeno il primo elemento tergitore tra una posizione adiacente a detta superficie da pulire ed una posizione distanziata da detta superficie da pulire, detto dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare essendo azionato mediante un dispositivo di azionamento supplementare;
e che è, inoltre, previsto un elemento di richiamo configurato per esercitare una forza di richiamo atta ad opporsi a detto movimento di almeno detto primo elemento tergitore e tale da riportare detto primo elemento tergitore da detta posizione distanziata a detta posizione adiacente, o viceversa, quando detto utilizzatore non aziona il suddetto dispositivo di azionamento supplementare.
Altre caratteristiche tecniche della presente invenzione e relative forme realizzative sono definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Preferibilmente, il circuito di aspirazione comprende un dispositivo deviatore configurato per posizionarsi alternativamente e selettivamente in una prima configurazione di lavoro, nella quale il dispositivo deviatore è atto a connettere pneumaticamente detta prima bocca di aspirazione a detto dispositivo di aspirazione, e a disconnettere pneumaticamente detta seconda bocca di aspirazione da detto dispositivo di aspirazione, ed in una seconda configurazione di lavoro, nella quale detto dispositivo deviatore è atto a disconnettere pneumaticamente detta prima bocca di aspirazione da detto dispositivo di aspirazione, e a connettere pneumaticamente detta seconda bocca di aspirazione con il dispositivo di aspirazione. In particolare, è previsto un ulteriore dispositivo di azionamento operativamente connesso al dispositivo deviatore e configurato per azionare il dispositivo deviatore in modo da provocarne il passaggio dalla prima configurazione di lavoro alla seconda configurazione di lavoro, o viceversa.
In particolare, il dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare può essere configurato per movimentare il primo elemento tergitore dalla posizione adiacente alla posizione distanziata alla superficie da pulire, ed il secondo elemento tergitore da una posizione adiacente ad una posizione distanziata alla superficie da pulire, o viceversa.
In una possibile forma realizzativa, l’ulteriore dispositivo di azionamento può essere, inoltre, operativamente connesso al secondo elemento tergitore. In particolare, l’ulteriore dispositivo di azionamento può essere configurato per disporre il secondo elemento tergitore in una posizione distanziata dalla superficie quando il dispositivo deviatore è posizionato nella prima configurazione di lavoro, ed in una posizione adiacente alla superficie, quando il dispositivo deviatore è posizionato nella seconda configurazione di lavoro.
Vantaggiosamente, il dispositivo di azionamento supplementare e l’ulteriore dispositivo di azionamento possono essere configurati per essere azionati dall’utilizzatore mediante una medesima porzione di comando.
In alternativa, il dispositivo di azionamento supplementare e l’ulteriore dispositivo di azionamento possono essere configurati per essere azionati dall’utilizzatore mediante una rispettiva porzione di
comando.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione verrà ora illustrata con la descrizione
che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo
esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai
disegni annessi in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente, in una vista
prospettica in elevazione laterale, una possibile
forma realizzativa della macchina di pulizia, secondo
il presente trovato;
- le figure 2A e 2B mostrano schematicamente, in una
vista in elevazione laterale, una prima forma
realizzativa della macchina di figura 1, in due
differenti configurazioni di lavoro;
- le figure 3A e 3B mostrano schematicamente, in una
vista in elevazione laterale, una variante
realizzativa della macchina di figure 2A e 2B, in due
differenti configurazioni di lavoro;
- le figure 4A e 4B mostrano schematicamente, in una
vista in elevazione laterale, un’altra variante
realizzativa della macchina di figure 2A e 2B, in due
differenti configurazioni di lavoro;
- le figure 5 e 8 mostrano schematicamente, in una
vista in elevazione laterale, un’ulteriore variante
realizzativa della macchina di figure 2A e 2B, in due
differenti configurazioni di lavoro;
- le figure 6 e 9 mostrano un ingrandimento del
dispositivo deviatore previsto nella forma realizzativa di figure 5 e 8 della macchina per
metterne in evidenza alcune caratteristiche tecniche; - la figura 7 mostra schematicamente in una vista
prospettica in elevazione laterale, il dispositivo di
azionamento supplementare nella configurazione di
lavoro della macchina di figura 5;
- la figura 10A mostra schematicamente in una vista
prospettica in elevazione laterale, il dispositivo di
azionamento supplementare nella configurazione di
lavoro della macchina di figura 8;
- la figura 10B mostra schematicamente alcuni
possibili componenti del dispositivo di azionamento
supplementare previsto dal presente trovato;
- le figure 11 e 12 mostrano schematicamente in una
vista parzialmente in sezione, una variante del
dispositivo deviatore di figure 6 e 9, in due
differenti configurazioni di lavoro;
- la figura 13 mostra schematicamente in una vista
prospettica in elevazione laterale ancora un’ulteriore
variante della macchina di figura 1;
- la figura 14 mostra schematicamente un
ingrandimento della macchina di figura 13 dal basso
per metterne in evidenza alcune caratteristiche
tecniche;
- la figura 15 mostra schematicamente in una vista
prospettica in elevazione laterale ancora un’ulteriore
variante della macchina di figura 1;
- la figura 16 mostra una sezione della macchina di
figura 15 secondo le frecce XVI-XVI;
- la figura 17 mostra un ingrandimento della macchina di figura 16 per metterne in evidenza alcune caratteristiche tecniche;
- la figura 18 mostra una sezione analoga a quella di figura 16 ma in una differente configurazione di lavoro;
- la figura 19 mostra un ingrandimento della macchina di figura 18 per metterne in evidenza alcune caratteristiche tecniche.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative
Come mostrato schematicamente in figura 1, una macchina 1 per la pulizia di superfici 100, in particolare una macchina lavasciuga per pavimenti, secondo il presente trovato, comprende un corpo principale 10 ed una porzione di impugnatura 50 in corrispondenza della quale un utilizzatore afferra la macchina 1 in modo tale da muovere e direzionare il corpo principale 10 sulla superficie da pulire. In particolare, la porzione di impugnatura 50 può essere realizzata in corrispondenza di una estremità di una barra di manovra 55 girevolmente connessa, in corrispondenza dell’estremità opposta, al corpo principale 10 mediante un giunto 150 che ne consente una rotazione relativa attorno ad un asse di rotazione 155. Il corpo principale 10 è, vantaggiosamente, provvisto di almeno una coppia di ruote 12a e 12b che ne consentono il moto lungo una direzione di avanzamento sulla superficie 100 da pulire. Il corpo principale 10 è, preferibilmente, equipaggiato con una spazzola di pulizia 15, in particolare montata girevole attorno ad un asse di rotazione, ad esempio un asse di rotazione verticale 115, configurata per essere disposta, in uso, in contatto con la superficie 100 da pulire. Il corpo principale 10 è, inoltre, equipaggiato con un primo elemento tergitore 20a, o prima lama di pulizia, e con un secondo elemento tergitore 20b, o seconda lama di pulizia, disposti da parti opposte della spazzola di pulizia 15, in particolare sulla direzione di avanzamento lungo la quale viene movimentata la macchina 1 durante l’intervento di pulizia. In aggiunta a quanto sopra, il corpo principale 10 della macchina 1 è provvisto di una prima bocca di aspirazione 25a posizionata in corrispondenza del primo elemento tergitore 20a, e di una seconda bocca di aspirazione 25b, posizionata in corrispondenza del secondo elemento tergitore 20b. Più in particolare, la prima e la seconda bocca di aspirazione 25a e 25b possono essere realizzate, rispettivamente, tra l’elemento tergitore 20a e l’elemento tergitore 20b e la spazzola 15. Il corpo principale 10 è provvisto, inoltre, di un dispositivo di aspirazione 30 connesso alla prima e alla seconda bocca di aspirazione 25a, e 25b, attraverso un circuito di aspirazione 35. Più in dettaglio, il dispositivo di aspirazione 30 è in grado di generare un predeterminato grado di vuoto per aspirare dalla superficie 100 lo sporco, in particolare il fluido sporco utilizzato per il lavaggio della superficie 100 stessa. Il corpo principale 10 può essere anche provvisto di un serbatoio di raccolta dello sporco, non mostrato in figura per semplicità, collegato pneumaticamente al dispositivo di aspirazione 30.
Secondo quanto previsto dal presente trovato, inoltre, la macchina 1 è provvista di un dispositivo di sollevamento/abbassamento principale 80 configurato per movimentare almeno il primo elemento tergitore 20a tra una posizione distanziata dalla superficie 100 da pulire ed una posizione adiacente alla stessa. Più precisamente, il dispositivo di sollevamento/abbassamento principale 80 è azionato mediante un dispositivo di azionamento principale 85, in particolare comandato dall’utilizzatore mediante una porzione di comando principale 86, quale una leva di comando. È, poi, previsto un dispositivo di bloccaggio/sbloccaggio, ad esempio un perno di bloccaggio/sbloccaggio, non mostrato per semplicità, atto ad impegnare/disimpegnare una parte mobile del dispositivo di sollevamento/abbassamento principale 80 ed una parte fissa, in particolare agente in corrispondenza della porzione di comando principale 86, oppure in corrispondenza della porzione di collegamento tra il dispositivo di azionamento principale 85 e il primo elemento tergitore 20a, configurato per passare da una posizione di bloccaggio, nella quale è atto a bloccare il dispositivo di sollevamento/abbassamento principale 80, o analogamente il dispositivo di azionamento principale 85, in modo da impedire il suddetto spostamento di almeno il primo elemento tergitore 20a tra la posizione distanziata dalla superficie 100, e la posizione adiacente alla superficie stessa, ed una posizione di sbloccaggio, nella quale il dispositivo di bloccaggio non è atto ad impedire il suddetto spostamento di almeno il primo elemento tergitore 20a da parte del dispositivo di sollevamento/abbassamento principale 80. Più in dettaglio, il dispositivo di sollevamento/abbassamento principale 80 può essere impiegato per sollevare il primo elemento tergitore 20a, e, vantaggiosamente, anche il secondo elemento tergitore 20b, in maniera permanente, ossia fino a quando l’utilizzatore non agisce sul dispositivo di bloccaggio/sbloccaggio, per portarlo dalla posizione di bloccaggio alla posizione di sbloccaggio, e quindi aziona nuovamente il dispositivo di azionamento principale 85 mediante la porzione di comando principale 86. Ad esempio, il dispositivo di sollevamento/abbassamento principale 80 può essere utilizzato per sollevare almeno il primo elemento tergitore 20a, quando la macchina 1 non è in funzione, in particolare quando viene riposta in un’area di parcheggio dopo l’uso, ma anche durante lo spostamento della macchina 1 stessa da un luogo ad un altro, in modo da evitare che l’elemento tergitore 20a possa deformarsi, o comunque usurarsi. Sempre secondo la presente invenzione, la macchina 1 comprende, inoltre, un dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare 90 configurato per movimentare almeno il primo elemento tergitore 20a tra una posizione adiacente alla superficie 100 da pulire ed una posizione distanziata dalla superficie 100 da pulire. Più precisamente, il dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare 90 è azionato mediante un dispositivo di azionamento supplementare 95, in maniera indipendente dal dispositivo di azionamento principale 85, ed in particolare comandato dall’utilizzatore mediante una porzione di comando supplementare 96. Più in particolare, è, inoltre, previsto un elemento di richiamo 77, vantaggiosamente, di tipo elastico e, ad esempio, posizionato in corrispondenza della porzione di comando 96, configurato per esercitare una forza di richiamo atta ad opporsi al movimento di almeno il primo elemento tergitore dalla posizione adiacente alla posizione distanziata, o viceversa, e tale da riportare il primo elemento tergitore 20a dalla posizione distanziata alla posizione adiacente, o viceversa, quando l’utilizzatore non aziona il dispositivo di azionamento supplementare 95. Più precisamente, il dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare 90 può essere azionato per sollevare temporaneamente il primo elemento tergitore 20a in determinate condizioni operative. In particolare, il primo elemento tergitore 20a può essere temporaneamente sollevato dall’utilizzatore per evitare che al momento di invertire la direzione di marcia della macchina 1, per portarla dalla marcia in avanti alla marcia indietro e nuovamente alla marcia in avanti, in particolare qualora la manovra venga effettuata durante una curva, il primo elemento tergitore 20a adiacente alla superficie 100 possa creare una “scia”, o “sbavatura”, di liquido di lavaggio sulla superficie stessa.
Come schematicamente illustrato, nelle forme realizzative illustrate schematicamente dalla figura 3A alla figura 10A, il circuito di aspirazione 35 può comprendere un dispositivo deviatore 40, ad esempio un elemento a valvola, configurato per connettere pneumaticamente alternativamente e selettivamente la prima, o la seconda, bocca di aspirazione 25a, e 25b, al dispositivo di aspirazione 30. Più precisamente, il dispositivo deviatore 40 è configurato per posizionarsi, alternativamente e selettivamente, in una prima configurazione di lavoro, nella quale è atto a connettere pneumaticamente la prima bocca di aspirazione 25a, ossia quella posizionata a valle della spazzola 15 rispetto alla direzione di moto in avanti della macchina 1, con il dispositivo di aspirazione 30, e a disconnettere pneumaticamente, invece, la seconda bocca di aspirazione 25b, ossia quella posizionata a monte della spazzola 15 rispetto alla direzione della macchina 1 in avanti, al dispositivo di aspirazione 30, o in una seconda configurazione di lavoro, nella quale il dispositivo deviatore 40 è atto, invece, a disconnettere pneumaticamente la prima bocca di aspirazione 25a dal dispositivo di aspirazione 30, ed a connettere pneumaticamente la seconda bocca di aspirazione 25b al dispositivo di aspirazione 30 stesso. Inoltre, può essere previsto un ulteriore dispositivo di azionamento 65 operativamente connesso al dispositivo deviatore 40 per azionare lo stesso al momento desiderato. Più precisamente, l’ulteriore dispositivo di azionamento 65 può essere configurato per provocare il passaggio del dispositivo deviatore 40 dalla prima alla seconda configurazione di lavoro, o viceversa. Per quanto sopra, il dispositivo di aspirazione 30, non mostrato per semplicità illustrativa nelle figure dalla 3A alla 10, risulta in comunicazione pneumatica solo con la bocca di aspirazione 25a, o 25b, posizionata a valle della spazzola 15 lungo la direzione di avanzamento della macchina 1. In questo modo viene ottimizzata l’azione pulente della superficie 100 trattata da parte della macchina 1.
In una forma realizzativa preferita, è, inoltre, previsto un secondo elemento di richiamo, ad esempio un elemento elastico di richiamo 67, atto ad opporsi al suddetto passaggio del dispositivo deviatore 40 dalla prima alla seconda configurazione di lavoro, o viceversa.
In una forma realizzativa prevista, il dispositivo di azionamento supplementare 95 può essere operativamente connesso anche al secondo elemento tergitore 20b e può essere configurato in modo tale che, quando viene azionato dall’utilizzatore, il dispositivo di azionamento supplementare 95 sia atto a movimentare, come sopra anticipato, il primo elemento tergitore 20a dalla posizione adiacente alla posizione distanziata alla superficie 100 da pulire, e, simultaneamente, il secondo elemento tergitore 20b da una rispettiva posizione adiacente ad una rispettiva posizione distanziata dalla superficie 100 da pulire, o viceversa.
In una forma realizzativa dell’invenzione, l’ulteriore dispositivo di azionamento 65 può essere operativamente connesso al secondo elemento tergitore 20b. Più in particolare, l’ulteriore dispositivo di azionamento 65 può essere configurato in modo tale che, nella prima configurazione di lavoro, sia atto a muovere il secondo elemento tergitore 20b per allontanarlo dalla superficie 100. Nella seconda configurazione di lavoro, l’ulteriore dispositivo di azionamento 65 può essere atto, invece, a muovere il secondo elemento tergitore 20b per disporlo in contatto con la superficie da pulire 100.
In una forma realizzativa del trovato schematicamente illustrata nelle figure da 5 a 10 e 13, il dispositivo di azionamento supplementare 95 e l’ulteriore dispositivo di azionamento 65 sono configurati per essere azionati dall’utilizzatore mediante una medesima porzione di comando 96, ad esempio una leva di comando, in modo tale da disporre simultaneamente il primo elemento tergitore 20a in una posizione distanziata dalla superficie 100 e il secondo elemento tergitore 20b in una posizione adiacente alla superficie 100 quando il dispositivo deviatore 40 è posizionato nella seconda configurazione di lavoro.
In particolare, in questo caso, nella prima configurazione di lavoro dell’elemento deviatore 40, il primo elemento tergitore 20a viene disposto in contatto con la superficie 100 da pulire, mentre il secondo elemento tergitore 20b viene allontanato dalla superficie 100 stessa. Nella seconda configurazione di lavoro del dispositivo deviatore 40, invece, il secondo elemento tergitore 20b viene disposto in contatto con la superficie da pulire 100, mentre il primo elemento tergitore 20a viene allontanato dalla superficie 100. Ad esempio, il dispositivo di azionamento supplementare 95 può essere operativamente connesso al primo e al secondo elemento tergitore 20a e 20b, o ad essi tramite il rispettivo telaio di supporto 70a e 70b, mediante un rispettivo cavo di azionamento. In questo caso, l’eventuale dispositivo di trasmissione 64 presente, può essere configurato in modo tale che, quando un cavo, ad esempio il cavo del primo telaio di supporto 70a, viene azionato per allontanare l’elemento tergitore 20a dalla superficie 100 da pulire, viene provocato simultaneamente il moto dell’altro telaio di supporto, ad esempio del secondo telaio di supporto 70b, per avvicinarlo alla superficie 100 stessa, o viceversa.
In alternativa, come schematicamente illustrato nelle forme realizzative di figure 3A, 3B, 4A e 4B, il dispositivo di azionamento supplementare 95 e l’ulteriore dispositivo di azionamento 65 sono configurati per essere azionati dall’utilizzatore mediante una rispettiva porzione di comando 96a e 96b, ad esempio una rispettiva leva di comando, preferibilmente disposte da parti opposte della porzione di impugnatura 50.
Come mostrato in dettaglio nelle figure 11 e 12, in una possibile forma realizzativa prevista, l’apertura di uscita 43 può essere sostanzialmente coassiale all’apertura di aspirazione 42a, ossia all’apertura di aspirazione del dispositivo deviatore 40 del flusso, in comunicazione pneumatica con la bocca di aspirazione posteriore 25a della macchina 1. Questa soluzione realizzativa consente, in particolare, di evitare eventuali ristagni di sporco all’interno del corpo cavo 41 in quanto, come facilmente intuibile, per la maggior parte del tempo in cui viene utilizzata, la macchina 1 opererà nella prima configurazione di lavoro, ossia con marcia in avanti, mentre solo in circostanze particolari, opererà in marcia indietro, corrispondente alla suddetta seconda configurazione di lavoro.
In una variante prevista, il primo ed il secondo elemento tergitore 20a e 20b sono montati, rispettivamente, su un primo e su un secondo telaio di supporto 70a e 70b. In particolare, ciascun telaio di supporto 70a, o 70b, può essere operativamente connesso ad un rispettivo dispositivo di azionamento, che in questo caso comprende un rispettivo cavo di azionamento, o al medesimo dispositivo di azionamento, che in questo caso comprende un unico cavo di azionamento.
Vantaggiosamente, ciascun telaio di supporto 70a, o 70b, può essere configurato per ruotare rispetto al corpo principale 10, in particolare attorno ad un asse sostanzialmente verticale, ad esempio coincidente con l’asse di rotazione 115 della spazzola 15, guidato da uno, o più elementi girevoli 72 (figura 14). Più in particolare, il dispositivo di azionamento supplementare 95 può comprendere una prima porzione di impegno 92, ad esempio conformata a gancio, e il primo elemento tergitore 20a può comprendere una seconda porzione di impegno 22, in particolare una porzione curvilinea coassiale al telaio di supporto 70a del primo elemento tergitore 20a, vantaggiosamente sporgente lateralmente dal telaio 70a. Più precisamente, come schematicamente illustrato in figura 10B, la prima porzione di impegno 92 e la seconda porzione di impegno 22 sono configurate per impegnarsi in modo tale che la seconda porzione di impegno 22 sia libera di muoversi, in particolare ruotare, rispetto alla prima porzione di impegno 92. La prima porzione di impegno 92 e la seconda porzione di impegno 22 sono, inoltre, configurate per passare tra una prima configurazione di impegno nella quale la prima porzione di impegno 92 e la seconda porzione di impegno 22 sono disposte in una posizione abbassata e, pertanto, il primo elemento tergitore 20a è disposto nella posizione adiacente alla superficie 100 da pulire, ed una seconda configurazione di impegno nella quale la prima porzione di impegno 92 e la seconda porzione di impegno 22 sono disposte in una posizione sollevata, ed il primo elemento tergitore 20a è disposto nella posizione distanziata dalla superficie 100. Più in particolare, nella prima configurazione di impegno la prima porzione di impegno 92 è sempre impegnata alla seconda porzione di impegno 22, ma quest’ultima risulta libera, come sopra anticipato, di ruotare attorno al suddetto asse sostanzialmente verticale 115 rispetto alla prima porzione di impegno 92. In questo modo, la prima porzione di impegno 92 risulta in grado di sollevare la seconda porzione di impegno 22, quando l’utilizzatore aziona il dispositivo di azionamento supplementare 95, a prescindere dalla posizione angolare del primo elemento tergitore 20a.
Più in dettaglio, come mostrato in figura 10B, il dispositivo di azionamento supplementare 95 può avere una estremità fissata alla suddetta porzione di comando supplementare 96 e l’estremità opposta fissata ad una porzione di azionamento 97. Questa può essere connessa al telaio di supporto 70a mediante uno, o due, braccetti di connessione 98a e 98b e configurata in modo tale da ruotare attorno ad un asse di rotazione 185 per provocare il sollevamento del telaio 70a, e di conseguenza almeno del primo elemento tergitore 20a, o il suo abbassamento.
Come mostrato in dettaglio nelle figure 6 e 9, il dispositivo deviatore 40 prevede un corpo cavo 41 provvisto di una prima ed una seconda apertura di ingresso 42a e 42b, nell’esempio illustrato nelle figure ricavate in corrispondenza di una medesima parete. Le aperture di ingresso 42a e 42b sono rispettivamente connesse alla prima e alla seconda bocca di aspirazione 25a e 25b, mediante un primo ed un secondo condotto di aspirazione 32a e 32b. Il corpo cavo 41 è, inoltre, provvisto di una apertura di uscita 43, ad esempio ricavato sul lato opposto delle aperture di ingresso 42a e 42b, connesso al dispositivo di aspirazione 30 mediante un condotto di uscita 31. Nell’esempio di figure 3 e 6, il corpo cavo 41 è associato ad un coperchio 42. È, poi, previsto un elemento di trattenimento 44, ad esempio in materiale elastico, atto a mantenere il coperchio 42 in posizione rispetto al corpo cavo 41. Nel caso illustrato nelle figure 6 e 9, l’apertura di uscita 43 è ricavata nel coperchio 42, ma sono comunque previste soluzioni differenti. La soluzione sopra descritta, consente di realizzare un dispositivo deviatore 40 di tipo ispezionabile, infatti il coperchio 42 risulta facilmente rimuovibile dal corpo cavo 41, da parte di personale specializzato per poter eseguire interventi di manutenzione, in particolare per provvedere alla pulizia dei suoi componenti. Una volta terminato l’intervento di manutenzione il coperchio 42 può essere facilmente riposizionato sul corpo cavo 41. È, comunque, anche prevista la possibilità che il dispositivo deviatore 40 non sia, invece, di tipo ispezionabile.
All’interno del corpo cavo 41 è montato un elemento otturatore 45 configurato per posizionarsi, alternativamente, in una prima posizione di lavoro, nella quale è atta ad aprire la prima apertura di ingresso 42a, e a chiudere la seconda apertura di ingresso 42b (figura 9), ed una seconda posizione di lavoro nella quale è atta a chiudere la prima apertura di ingresso 42a e ad aprire la seconda apertura di ingresso 42b (figura 6).
Nell’esempio illustrato nelle figure dalla 6 alla 12, l’elemento otturatore 45 è configurato in modo tale da muoversi tra la prima e la seconda posizione di lavoro attraverso una rotazione attorno ad un asse di rotazione 145. L’esperto del settore di riferimento non avrà difficoltà ad intuire che il suddetto passaggio dalla prima alla seconda posizione e viceversa, può essere altresì ottenuto attraverso una traslazione, o una combinazione di movimenti, casi non mostrati nelle figure per semplicità di illustrazione, senza uscire dal concetto inventivo del trovato.
Come mostrato in dettaglio nelle figure 6 e 9, l’elemento otturatore 45 comprende una porzione di supporto 46 montata girevole attorno all’asse di rotazione 145. La porzione di supporto 46 è provvista, rispettivamente, in corrispondenza di una prima e di una seconda predeterminata posizione, di una prima e di una seconda porzione di chiusura 47a e 47b. Queste possono essere provviste di elementi di tenuta pneumatica ad esempio realizzati in gomma, e sono rispettivamente atte a chiudere la prima apertura di ingresso 42a e la seconda apertura di ingresso 42b del corpo cavo 41, in corrispondenza della seconda e della prima posizione di lavoro. Più in dettaglio, la prima e la seconda porzione di chiusura 47a e 47b sono posizionate sulla porzione di supporto 46 in corrispondenza di rispettive posizioni angolari formanti un predeterminato angolo α corrispondente all’angolo di rotazione attorno all’asse di rotazione 145 per passare dalla prima alla seconda posizione di lavoro. Nel caso illustrato nelle figure dalla alla, la porzione di supporto 46 presenta una forma sostanzialmente ad “L” e pertanto il suddetto angolo α è circa 90 gradi, ma sono comunque possibili soluzioni diverse senza con questo modificare il concetto inventivo alla base del presente trovato.
Come mostrato nelle figure da 1 a 14B, la, o ciascuna, porzione di comando 96, 96a, 96b, può essere vincolata alla barra di manovra 55 al di sotto della porzione di impugnatura 50, e ad una distanza da questa tale da poter essere azionata dall’utilizzatore senza dover lasciare la presa della porzione di impugnatura 50 stessa.
Nell’esempio mostrato in dettaglio nelle figure 7 e 10, il dispositivo di azionamento supplementare 95 coincide, in questo caso, con l’ulteriore dispositivo di azionamento 65. Questo comprende un elemento a camma 61 fissato mediante il cavo di azionamento 95 alla leva di comando 96, e solidale alla porzione di supporto 46.
Più in dettaglio, quando si desidera invertire il moto di avanzamento della macchina 1 rispetto al moto normale di figure 5-7, ossia quando desidera muovere in retromarcia la macchina 1, l’utilizzatore agisce sulla leva di comando 96, o su ciascuna delle leve di comando 96a e 96b, in modo da provocare, come schematicamente illustrato in figura 10A, una rotazione dell’elemento a camma 61 fissato ad una estremità del cavo di azionamento 95 e, di conseguenza, della porzione di supporto 46 ad esso connessa. Più in particolare, la rotazione della porzione di supporto 46 è tale da portare la porzione di chiusura 47a nella posizione di chiusura dell’apertura di aspirazione 42a e, quindi, da isolare la bocca di aspirazione 25a dal dispositivo di aspirazione 30. Allo stesso tempo, la rotazione della porzione di supporto 46 porta la porzione di chiusura 47b in una posizione di apertura dell’apertura di aspirazione 42b e, quindi, la bocca di aspirazione 25b viene messa in comunicazione pneumatica con il dispositivo di aspirazione 30. L’elemento a camma 61 è anche operativamente connesso con la prima porzione di impegno 92 in modo da provocare una traslazione verso l’alto dello stesso e, quindi, da impegnare la seconda porzione di impegno 22. In questo modo, pertanto, l’elemento tergitore 20a viene sollevato dalla superficie 100.
Quando, invece, la macchina 1 viene nuovamente movimentata in avanti, è sufficiente che l’utilizzatore interrompa la propria azione sulla porzione di comando 96 per riportare il dispositivo deviatore 40 nella condizione di esercizio precedente per la presenza di un elemento elastico di richiamo 67 atto ad opporsi al suddetto passaggio del dispositivo deviatore 40 dalla prima alla seconda configurazione di lavoro. In particolare, può essere prevista una molla di richiamo 67, ad esempio una molla torsionale, montata sull’asse di rotazione 145 della porzione di supporto 46 ed atta ad opporsi alla suddetta rotazione dell’elemento a camma 61. Pertanto, quando l’utilizzatore lascia la leva di comando 65, la molla di richiamo 67 riporta l’elemento a camma 61 nella condizione iniziale, nella quale l’otturatore 45 mette in comunicazione pneumatica la bocca di aspirazione 25a con il dispositivo di aspirazione 30, isolando invece pneumaticamente la bocca di aspirazione 25b dal dispositivo di aspirazione 30 stesso. Allo stesso tempo, la prima porzione di impegno 92 viene riportata in una posizione di rilascio della seconda porzione di impegno 22, e di conseguenza l’elemento tergitore 20a viene nuovamente riportato adiacente alla superficie 100 da pulire.
In questo modo, è possibile, in maniera semplice ma al tempo stesso estremamente precisa, aprire la bocca di aspirazione 25a, o 25b, posizionata a valle della spazzola rotante 15 rispetto al moto di avanzamento della macchina 1 e chiudere, invece, la bocca di aspirazione 25b, o 25a, disposta a monte della stessa.
Sempre secondo quanto previsto dal trovato, la spazzola di pulizia 15 può essere azionata da un gruppo motore 90 tale da provocarne una rotazione attorno ad un asse di rotazione 115 in un primo senso di rotazione, quando la macchina 1 opera nella suddetta prima configurazione di lavoro, ed in un senso di rotazione opposto, quando invece la macchina 1 opera nella suddetta seconda configurazione di lavoro. In aggiunta a quanto sopra, la macchina 1, secondo il presente trovato, sarà provvista di un dispositivo per erogare una determinata quantità di un liquido di lavaggio sulla spazzola 15, non mostrato nelle figure per semplicità, ma comunque del tipo noto nel settore tecnico di riferimento.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, come schematicamente illustrato nelle figure dalla 15 alla 19, il corpo principale 10 può comprendere un telaio di base 11 ed una, o più porzioni rimuovibili 13, ad esempio una prima ed una seconda porzione rimuovibile 13a e 13b. Più in particolare, la seconda porzione rimuovibile 13b può essere configurata, in modo tale da realizzare un corpo contenitore atto a contenere, in uso, ad esempio il liquido di lavaggio che viene erogato durante l’azione pulente. Vantaggiosamente, la prima e la seconda porzione rimuovibile 13a e 13b possono essere provviste di rispettive superfici configurate per realizzare un accoppiamento di forma, ad esempio un incastro.
Come mostrato in dettaglio nelle figure dalla 15 alla 19, il telaio di base 11 e la porzione rimuovibile 13, nell’esempio illustrato nelle figure dalla 16 alla 19 la seconda porzione rimuovibile 13b, possono essere provvisti, rispettivamente, di un primo e di un secondo elemento di impegno 18 e 17 configurati per passare da una posizione di disimpegno (figure 18 e 19), nella quale è possibile rimuovere la porzione rimuovibile, ad esempio la seconda porzione rimuovibile 13b dal telaio di base 11, in particolare per effettuare interventi di manutenzione straordinaria, o ordinaria, sulla macchina 1, ed una posizione di impegno, nella quale la suddetta rimozione è, invece, impedita. Ad esempio, la rimozione della porzione rimuovibile 13, o di ciascuna porzione rimuovibile 13a, 13b, dal telaio di base 11, può essere effettuata sollevando la, o ciascuna, porzione rimuovibile 13a, 13b, dal telaio di base 11.
Vantaggiosamente, il primo elemento di impegno 18 può essere mobile tra una posizione di impegno nella quale impegna il secondo elemento di impegno 17 della porzione rimuovibile 13b e ne impedisce la rimozione (figure 16 e 17), ed una posizione di disimpegno, nella quale il primo elemento di impegno 18 non impegna la seconda porzione di impegno 17 e consente, pertanto, la rimozione della porzione rimuovibile 13b dal telaio di base 11 (figure 18 e 19). Nell’esempio illustrato nelle figure dalla 16 alla 19, l’elemento di impegno 18 è provvisto di una porzione sporgente 19 configurata in modo da affacciarsi verso il telaio di base 11. In questo caso, nella posizione di impegno, la porzione sporgente 19 è atta ad impegnarsi in una rientranza 17 ricavata sulla superficie laterale della porzione rimuovibile 13b. Nella posizione di disimpegno, invece, la porzione sporgente 19 è posizionata esternamente alla suddetta rientranza 17.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure dalla 16 alla 19, il primo elemento di impegno 18 è previsto girevolmente impegnato al telaio di base 11 in corrispondenza di un alloggiamento 16. Pertanto, il passaggio del primo elemento di impegno 18 dalla posizione di impegno alla posizione di disimpegno può essere realizzato causando una rotazione dello stesso attorno ad un asse di rotazione 180, vantaggiosamente un asse di rotazione verticale, in un primo senso di rotazione. Invece, il passaggio del primo elemento di impegno 18 dalla posizione di disimpegno alla posizione di impegno viene realizzato causando una rotazione del primo elemento di impegno 18 attorno all’asse di rotazione 180 in un secondo senso di rotazione opposto al primo. Il primo elemento di impegno 18, in corrispondenza di una faccia dello stesso, nel caso illustrato schematicamente in figura la faccia inferiore 18c, può essere provvisto di un elemento di guida, non visibile in figura, ad esempio una spina di guida scorrevole all’interno di un foro di guida 14a ricavato su una superficie 16c che si affaccia, in uso, verso la superficie 18c del primo elemento di impegno 18, in modo da guidare il moto, ad esempio la rotazione, del primo elemento di impegno 18 durante il passaggio dalla posizione di impegno alla posizione di disimpegno, e viceversa. In particolare, il foro di guida 14a può essere provvisto di almeno una porzione ingrossata 14a’, in particolare, in corrispondenza della posizione di fine corsa della posizione di impegno, e la suddetta spina di guida può essere costituita da una porzione elastica atta ad impegnarsi elasticamente nella suddetta porzione ingrossata 14a’. In questo modo, per rimuovere il primo elemento di impegno 18 dalla posizione di impegno è necessario vincere la forza elastica esercitata dalla porzione elastica della spina di guida, assicurando una elevata stabilità dell’impegno tra il primo ed il secondo elemento di impegno 18 e 17.
Preferibilmente, il primo elemento di impegno 18 presenta una prima superficie 18a che, in corrispondenza della posizione di impegno, (vedi figura 17) è disposta sostanzialmente “a livello” con la superficie esterna 11a del telaio di base 11. Inoltre, il primo elemento di impegno 18 può essere, inoltre, provvisto di una seconda superficie 18b, inclinata di un predeterminato angolo rispetto alla prima superficie 18a, è atta, a posizionarsi a battuta contro una rispettiva superficie interna 11b dell’alloggiamento 16, in corrispondenza della posizione di disimpegno, che pertanto definisce l’escursione massima della rotazione del primo elemento di impegno 18 (vedi figura 19).
La descrizione di cui sopra di alcune forme realizzative specifiche è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100) comprendente un corpo principale (10) ed una porzione di impugnatura (50) configurata per muovere detto corpo principale (10) lungo una determinata direzione di avanzamento, detto corpo principale (10) essendo equipaggiato con: - una spazzola di pulizia (15) configurata per essere disposta in contatto con detta superficie (100) da pulire; - un primo elemento tergitore (20a) ed un secondo elemento tergitore (20b) disposti da parti opposte rispetto a detta spazzola di pulizia (15) lungo detta direzione di avanzamento; - una prima bocca di aspirazione (25a) posizionata in corrispondenza di detto primo elemento tergitore (20a); - una seconda bocca di aspirazione (25b) posizionata in corrispondenza di detto secondo elemento tergitore (20b); - un dispositivo di aspirazione (30) connesso a detta prima e a detta seconda bocca di aspirazione (25a,25b) attraverso un circuito di aspirazione (35); detta macchina (1) essendo caratterizzata dal fatto di prevedere, inoltre: - un dispositivo di sollevamento/abbassamento principale (80) configurato per movimentare detto primo elemento tergitore (20a) tra una posizione distanziata da detta superficie (100) da pulire ed una posizione adiacente a detta superficie (100) da pulire, detto dispositivo di sollevamento/abbassamento principale (80) essendo azionato mediante un dispositivo di azionamento principale (85); - un dispositivo di bloccaggio/sbloccaggio configurato per passare da una posizione di bloccaggio, nella quale è atto a bloccare detto dispositivo di sollevamento/abbassamento principale (80) in modo da impedire detto spostamento di almeno detto primo elemento tergitore (20a) tra detta posizione distanziata da detta superficie (100), e detta posizione adiacente a detta superficie, ed una posizione di sbloccaggio, nella quale detto dispositivo di bloccaggio/sbloccaggio non è atto ad impedire detto spostamento di almeno detto primo elemento tergitore (20a) da parte di detto dispositivo di sollevamento/abbassamento principale (80); - un dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare (90) configurato per movimentare almeno detto primo elemento tergitore (20a) tra una posizione adiacente a detta superficie (100) da pulire ed una posizione distanziata da detta superficie (100) da pulire, detto dispositivo di sollevamento/abbassamento supplementare (90) essendo azionato mediante un dispositivo di azionamento supplementare (95); e dal fatto che è, inoltre, previsto un elemento di richiamo configurato per esercitare una forza di richiamo atta ad opporsi a detto movimento di almeno detto primo elemento tergitore (20a) da detta posizione adiacente a detta posizione distanziata, o viceversa, detta forza di richiamo essendo tale da riportare detto primo elemento tergitore (20a) da detta posizione distanziata a detta posizione adiacente, o viceversa, quando detto utilizzatore non aziona detto dispositivo di azionamento supplementare (95).
  2. 2. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo la rivendicazione 1, in cui detto circuito di aspirazione (35) comprende un dispositivo deviatore (40) configurato per posizionarsi alternativamente e selettivamente in una prima configurazione di lavoro, nella quale detto dispositivo deviatore (40) è atto a connettere pneumaticamente detta prima bocca di aspirazione (25a) a detto dispositivo di aspirazione (30), e a disconnettere pneumaticamente detta seconda bocca di aspirazione da detto dispositivo di aspirazione (30), ed in una seconda configurazione di lavoro, nella quale detto dispositivo deviatore (40) è atto a disconnettere pneumaticamente detta prima bocca di aspirazione (25a) da detto dispositivo di aspirazione (30), e a connettere pneumaticamente detta seconda bocca di aspirazione (25b) a detto dispositivo di aspirazione, ed in cui è, inoltre, previsto un ulteriore dispositivo di azionamento (65) operativamente connesso a detto dispositivo deviatore (40) e configurato per azionare detto dispositivo deviatore (40) e provocarne il passaggio da detta prima configurazione di lavoro a detta seconda configurazione di lavoro, o viceversa.
  3. 3. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo di azionamento supplementare (95) è operativamente connesso anche a detto secondo elemento tergitore (20b), detto dispositivo di azionamento supplementare (95) essendo configurato per movimentare detto primo elemento tergitore (20a) da detta posizione adiacente a detta posizione distanziata a detta superficie (100) da pulire, e detto secondo elemento tergitore (20b) da una posizione adiacente ad una posizione distanziata a detta superficie (100) da pulire, o viceversa.
  4. 4. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo la rivendicazione 2, in cui detto ulteriore dispositivo di azionamento (65) è operativamente connesso a detto secondo elemento tergitore (20b), detto ulteriore dispositivo di azionamento (65) essendo configurato per disporre detto secondo elemento tergitore (20b) in una posizione distanziata da detta superficie (100) quando detto dispositivo deviatore (40) è posizionato in detta prima configurazione di lavoro, ed in una posizione adiacente a detta superficie (100), quando detto dispositivo deviatore (40) è posizionato in detta seconda configurazione di lavoro.
  5. 5. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo la rivendicazione 3, o 4, in cui detto dispositivo di azionamento supplementare (95) e detto ulteriore dispositivo di azionamento (95) sono configurati per essere azionati da detto utilizzatore mediante una medesima porzione di comando (96), in modo tale da disporre simultaneamente detto primo elemento tergitore (20a) in una posizione distanziata da detta superficie (100) e detto secondo elemento tergitore (20b) in una posizione adiacente a detta superficie (100) quando detto dispositivo deviatore (40) è posizionato in detta seconda configurazione di lavoro.
  6. 6. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo la rivendicazione 3, o 4, in cui detto dispositivo di azionamento supplementare (95) e detto ulteriore dispositivo di azionamento (65) sono configurati per essere azionati da detto utilizzatore mediante una rispettiva porzione di comando (96a, 96b).
  7. 7. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo una delle rivendicazione precedenti, in cui detto elemento di richiamo è un elemento elastico.
  8. 8. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo una delle rivendicazione precedenti, in cui detto primo elemento tergitore (20a) è montato su un primo telaio di supporto (70a) atto a ruotare attorno a detto asse di rotazione (115) rispetto a detto corpo principale (10), ed in cui detto dispositivo di azionamento supplementare (95) comprende una prima porzione di impegno (92) atta ad impegnare una seconda porzione di impegno (22) di detto primo elemento tergitore (20a), detta prima porzione di impegno (92) e detta seconda porzione di impegno (22) essendo configurate per passare tra una prima configurazione di impegno, nella quale detta prima porzione di impegno (92) e detta seconda porzione di impegno (22) sono disposte in una posizione abbassata nella quale detta seconda porzione di impegno (22) è libera di ruotare rispetto a detta prima porzione di impegno (92), ed una seconda configurazione di impegno, nella quale detta prima porzione di impegno (92) e detta seconda porzione di impegno (22) sono disposte in una posizione rialzata e, pertanto, detto primo elemento tergitore (20a) è disposto in detta posizione distanziata da detta superficie (100) da pulire.
  9. 9. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, in cui detta, o ciascuna, porzione di comando (96, 96a, 96b) è posizionata in corrispondenza di detta porzione di impugnatura (50) in modo tale che detto utilizzatore sia in grado di agire su detta, o ciascuna, porzione di comando (96a, 96b) senza lasciare la presa di detta porzione di impugnatura (50) stessa.
  10. 10. Macchina (1) per la pulizia di superfici (100), secondo una rivendicazione da 2 a 8, in cui detto dispositivo deviatore (40) prevede un corpo cavo (41) provvisto di una prima ed una seconda apertura di ingresso (42a,42b) rispettivamente connesse a detta prima e a detta seconda bocca di aspirazione (25a,25b), mediante un primo ed un secondo condotto di aspirazione (32a,32b), ed una apertura di uscita (43) connessa a detto dispositivo di aspirazione (20) mediante un condotto di uscita (31), detto corpo cavo (41) essendo atto ad alloggiare un elemento otturatore (45) configurato per posizionarsi, alternativamente, in una prima posizione di lavoro nella quale è atta ad aprire detta prima apertura di ingresso (42a) e a chiudere detta seconda apertura di ingresso (42b), ed una seconda posizione di lavoro nella quale è atta a chiudere detta prima apertura di ingresso (42a) e ad aprire detta seconda apertura di ingresso (42b).
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