IT201900001157A1 - Dispositivo di schematura a scorrimento perfezionato - Google Patents

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IT201900001157A1
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guide
along
engaged
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IT102019000001157A
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Ciro Annicchiarico
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Primed S R L
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“DISPOSITIVO DI SCHEMATURA A SCORRIMENTO PERFEZIONATO”
La presente invenzione riguarda un dispositivo di schermatura, più specificatamente un dispositivo di schermatura a scorrimento perfezionato. Più in dettaglio, l’invenzione è particolarmente riferita a zanzariere, tende oscuranti, pannelli decorativi o simili dispositivi da installarsi su finestre, porte-finestre o altro tipo di infissi in locali ad uso abitativo o commerciale.
I dispositivi di schermatura del tipo sopra descritto comprendono essenzialmente un telo di schermatura impegnato fra un primo ed un secondo profilato di supporto lungo due dei suoi lati rispettivamente opposti. Uno dei profilati di supporto, usualmente chiamato montante fisso o “cassonetto”, si presta ad essere fissato lungo un lato della finestra, porta-finestra o altra apertura su cui il dispositivo deve essere installato. L’altro profilato di supporto, usualmente chiamato “barra-maniglia”, è mobile in allontanamento ed avvicinamento rispetto al montante fisso, per portare il telo di schermatura selettivamente fra una condizione di impiego, in cui risulta disteso nell’area dell’apertura, ed una condizione di riposo in cui risulta avvolto o compattato in prossimità del montante fisso per liberare il passaggio attraverso l’apertura su cui il dispositivo di schermatura è installato. Le estremità opposte della barra-maniglia sono normalmente guidate lungo due barre di guida, rispettivamente superiore ed inferiore, estendentisi nella direzione di movimentazione.
Un montante ausiliario, fissato lungo il lato della finestra opposto rispetto al montante fisso, porta elementi magnetici o meccanici operativamente impegnabili con la barra-maniglia, per trattenerla nella condizione di impiego.
In molti casi sono inoltre richiesti dispositivi di stabilizzazione che, ad esempio mediante una o più cordicelle o cavetti opportunamente guidati su rispettivi rinvii, vincolano le estremità opposte della barra-maniglia affinché quest’ultima mantenga un orientamento verticale, senza inclinarsi in modo incontrollato, anche durante le operazioni di distensione e rientro del telo.
Allo stato attuale della tecnica, l’impiego dei dispositivi di stabilizzazione comporta una significativa complicazione strutturale della zanzariera, con conseguenti incrementi nei costi di produzione ed installazione. Si riscontrano altresì problematiche legate alla difficoltà di montaggio ed alla ridotta versatilità di installazione delle zanzariere. Infatti, nelle attuali zanzariere la concezione costruttiva dei dispositivi di stabilizzazione si rivela tale da richiedere una sapiente ed accurata regolazione dei cavetti e/o dei rispettivi rinvii in fase di installazione.
Queste operazioni comportano necessariamente lunghi tempi di esecuzione, e richiedono l'impiego di manodopera specializzata.
Il necessario ricorso a manodopera specializzata preclude inoltre all'utilizzatore finale la possibilità di rimuovere e rimontare agevolmente la zanzariera, ad esempio per operazioni di pulizia e manutenzione, o per lo stoccaggio nella stagione invernale o altri periodi di non utilizzo. Ne consegue che la zanzariera rimane permanentemente esposta alle intemperie anche per lunghi periodi in cui la sua presenza non è necessariamente richiesta, come ad esempio durante le stagioni invernali. Ulteriori problematiche possono ricorrere nei casi, non infrequenti, in cui l’utente desidera invertire il senso di apertura della zanzariera.
Scopo della presente invenzione è migliorare lo stato della tecnica proponendo una zanzariera che presenti efficaci dispositivi di stabilizzazione, la cui presenza non penalizzi la facilità di installazione e di impiego della stessa zanzariera.
Ulteriore scopo dell’invenzione è proporre una strutturalmente semplificata, che si presti ad essere installata con maggiore semplicità. Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di realizzare una zanzariera che si presti ad essere agevolmente smontata e rimontata anche dall'utilizzatore finale, senza l'intervento di manodopera qualificata.
Ulteriore scopo del trovato è proporre una zanzariera che si presti ad essere montata indifferentemente nell’uno o nell’altro verso in modo da permetterne l’apertura da destra o da sinistra, a seconda delle esigenze. Si vuole inoltre proporre una zanzariera che, all’occorrenza, si presti ad essere facilmente smontata e rimontata dall’utente nel caso in cui si desidera cambiare il verso di apertura.
Più in particolare, forma oggetto della presente invenzione un dispositivo di schermatura, comprendente: una guida superiore impegnabile lungo un lato superiore di un’apertura o finestra predisposta in un edificio; una guida inferiore impegnabile lungo un lato inferiore della finestra; un insieme di schermatura comprendete un montante, una barra mobile parallela al montante ed un telo di schermatura avente bordi terminali reciprocamente contrapposti, rispettivamente impegnati alla barra mobile ed al montante; almeno un primo ed un secondo cursore portati ciascuno da una delle estremità opposte della barra mobile e scorrevolmente impegnabili rispettivamente lungo la guida superiore e la guida inferiore, per guidare la movimentazione della barra mobile in allontanamento ed avvicinamento rispetto al montante; dispositivi di stabilizzazione per mantenere la barra mobile secondo un orientamento parallelo al montante. Preferibilmente, i dispositivi di stabilizzazione comprendono: almeno un pignone dentato girevolmente impegnato al primo cursore secondo un asse di rotazione parallelo allo sviluppo longitudinale della barra mobile; ed una dentatura a cremagliera operativamente impegnabile con i denti del pignone dentato ed estendentesi lungo una parete laterale, preferibilmente interna, della guida superiore parallelamente alla direzione di movimentazione della barra mobile.
L’invenzione può inoltre comprendere almeno una delle seguenti caratteristiche preferenziali.
Preferibilmente, è inoltre previsto almeno un pignone dentato ausiliario impegnato al secondo cursore girevolmente secondo un rispettivo asse di rotazione perpendicolare allo sviluppo longitudinale della barra mobile, ed una dentatura a cremagliera ausiliaria operativamente impegnabile con i denti del pignone dentato ausiliario ed estendentesi lungo la guida inferiore parallelamente alla direzione di movimentazione della barra mobile.
Preferibilmente, i dispositivi di stabilizzazione comprendono inoltre organi di trasmissione meccanica operanti fra il pignone dentato ed il pignone dentato ausiliario per sincronizzare fra loro gli spostamenti del primo e secondo cursore rispettivamente lungo la guida superiore ed inferiore. Preferibilmente, detti organi di trasmissione meccanica comprendono una catena cinematica configurata per trasmettere un moto rotatorio dal pignone dentato al pignone dentato ausiliario, e viceversa.
Preferibilmente, detti organi di trasmissione meccanica comprendono una catena cinematica configurata per azionare il pignone dentato ausiliario secondo una velocità periferica pari alla velocità periferica del pignone dentato, e viceversa.
Preferibilmente, la catena cinematica comprende un albero di trasmissione estendentesi lungo la barra mobile ed operativamente connesso con il pignone ed il pignone dentato ausiliario.
Preferibilmente, l’albero di trasmissione ed il pignone sono reciprocamente connessi mediante una coppia di ruote dentate superiori, rispettivamente portate dal pignone stesso e da una estremità superiore dell’albero di trasmissione.
Preferibilmente, l’albero di trasmissione ed il pignone ausiliario sono reciprocamente connessi mediante una prima coppia di ruote dentate rispettivamente portate dall’albero di trasmissione e da un mozzo di rinvio girevolmente impegnato nella barra mobile, ed una seconda coppia di ruote dentate rispettivamente portate dal mozzo di rinvio e dal pignone dentato ausiliario.
Preferibilmente, il mozzo di rinvio è girevolmente supportato secondo un asse di rotazione parallelo ad un asse di rotazione dell’albero di trasmissione.
Preferibilmente, almeno una di dette prime e seconde ruote dentate è una coppia conica.
Preferibilmente, la dentatura a cremagliera, e/o la dentatura a cremagliera ausiliaria, è definita da almeno una cinghia dentata.
Preferibilmente, la cinghia dentata è fissata lungo una parete laterale interna della guida superiore.
Preferibilmente, almeno un dente del pignone dentato è interposto in relazione di contatto fra due denti consecutivi della dentatura a cremagliera.
Preferibilmente, i denti della dentatura a cremagliera e del pignone dentato presentano ciascuno uno sviluppo longitudinale parallelo all’asse di rotazione del pignone dentato.
Preferibilmente, ciascun dente della dentatura a cremagliera e del pignone dentato presentano uno sviluppo longitudinale almeno pari a 5mm.
Preferibilmente, l’asse di rotazione del pignone dentato giace in un piano di mezzeria longitudinale della guida superiore.
Preferibilmente, il primo cursore porta almeno due pignoni dentati equidistanti da un piano di mezzeria longitudinale della guida superiore.
Preferibilmente, ciascuno di detti pignoni è operativamente impegnato con una rispettiva dentatura a cremagliera.
Preferibilmente, il primo cursore porta almeno due coppie di pignoni dentati, dette coppie essendo equidistanti da un piano di mezzeria longitudinale della guida superiore.
Preferibilmente, sono inoltre previsti dispositivi di ritegno per contrastare lo scorrimento della barra mobile rispetto alle guide stesse.
Preferibilmente, detti dispositivi di ritegno sono configurati per trattenere la barra mobile in una qualsiasi posizione fissa lungo le guide superiore ed inferiore.
Preferibilmente, i dispositivi di ritegno comprendono un giunto ad innesto comprendente un collare rotante rigidamente impegnato lungo all’albero di trasmissione, ed un collare di bloccaggio girevolmente attraversato dall’albero di trasmissione.
Preferibilmente, il collare di bloccaggio è scorrevolmente impegnato lungo l’albero di trasmissione e mobile fra una posizione di disinnesto in cui risulta allontanato dal collare rotante, ed una posizione di innesto in cui sporgenze assiali e sedi di innesto rispettivamente portate dal collare rotante e dal collare di bloccaggio risultano reciprocamente impegnate per bloccare la rotazione dell’albero di trasmissione.
Preferibilmente, il collare di bloccaggio è mobile lungo l’albero di trasmissione su comando di almeno una manopola sporgente esternamente dalla barra mobile.
Preferibilmente, il collare di bloccaggio è rotazionalmente fissato rispetto alla barra maniglia.
Preferibilmente, detti dispositivi di ritegno operano fra almeno uno dei cursori e la rispettiva guida superiore e/o inferiore.
Preferibilmente, i dispositivi di ritegno comprendono almeno un pattino portato dalla barra mobile ed operante in relazione di spinta elastica lungo un bordo inferiore della guida superiore.
Preferibilmente, il pattino è spinto elasticamente da una molla alloggiata in un involucro solidale alla barra mobile e alloggiante il pattino stesso scorrevolmente verso la guida superiore.
Preferibilmente, il pattino è configurato per inserirsi amovibilmente in almeno un incavo ricavato lungo il bordo inferiore della guida superiore e/o in almeno uno dei terminali di accoppiamento.
Preferibilmente, detti dispositivi di ritegno comprendono almeno una superficie di frizione predisposta sul cursore ed almeno un organo di serraggio operante fra il pignone dentato ed il cursore stesso, per spingere assialmente il pignone dentato e la superficie di frizione l’uno contro l’altra. Preferibilmente, detto organo di serraggio comprende un perno filettato attraversante girevolmente il pignone dentato.
Preferibilmente, almeno un inserto elastico è operativamente interposto fra il cursore ed il pignone dentato per spingere elasticamente la superficie di frizione contro il pignone dentato stesso.
Preferibilmente, l’inserto elastico comprende almeno una rondella elastica o una molla a tazza coassiale al pignone dentato.
Preferibilmente, sono inoltre previsti organi di ancoraggio per fissare il montante rispetto ad un lato verticale della finestra.
Preferibilmente, gli organi di ancoraggio comprendono un ancoraggio superiore operante su un’estremità della guida superiore e su un’estremità superiore del montante, ed un ancoraggio inferiore operante su un’estremità della guida inferiore e su un’estremità inferiore del montante. Preferibilmente, detti organi di ancoraggio comprendono inserti disposti in prossimità delle estremità opposte di almeno una di dette guida superiore e guida inferiore.
Preferibilmente, ciascuno di detti inserti presenta una porzione di innesto portante una sede di tenuta, ed una porzione di invito avente spessore decrescente in allontanamento dalla sede di tenuta.
Preferibilmente, almeno primi inserti sono scorrevolmente posizionabili ed amovibilmente fissabili lungo una scanalatura longitudinale predisposta nella guida inferiore.
Preferibilmente, dispositivi di impegno amovibile operano fra almeno uno dei cursori e una rispettiva estremità di almeno una di dette guida superiore e guida inferiore.
Preferibilmente, dispositivi di impegno amovibile comprendono almeno un organo di impegno portato dal primo e/o secondo cursore ed operativamente impegnabile con una rispettiva sede di presa.
Preferibilmente, la sede di presa è portata da un inserto amovibilmente fissato rispetto alla rispettiva guida inferiore e/o superiore.
Preferibilmente, detto organo di impegno comprende un magnete e la sede di tenuta comprende una aletta sporgente da un’estremità dell’inserto.
Preferibilmente il montante, in un tratto del suo sviluppo estendentesi dall’ancoraggio superiore all’ancoraggio inferiore, è accostato lungo il rispettivo lato verticale della finestra in assenza di elementi di fissaggio aggiuntivi.
Preferibilmente, almeno una di dette guida superiore e guida inferiore comprende un profilato presentante almeno una estremità impegnata rispetto ad un terminale di accoppiamento.
Preferibilmente, l’estremità del profilato ed il terminale di accoppiamento sono reciprocamente connessi in relazione di impegno scorrevole.
Preferibilmente, le estremità opposte del profilato sono impegnate in rispettivi terminali di accoppiamento.
Preferibilmente, ciascun terminale di accoppiamento è configurato per essere fissato alla finestra.
Preferibilmente, ciascun terminale di accoppiamento è fissabile alla finestra, in corrispondenza di un angolo formato dal lato superiore o inferiore, con uno dei lati verticali.
Preferibilmente, ciascun terminale di accoppiamento presenta un guscio impegnante l’estremità della guida superiore ed una parete terminale di chiusura rigidamente impegnabile all’angolo della finestra.
Preferibilmente, il guscio presenta almeno un lato aperto estendentesi fra due bordi perimetrali aggettanti l’uno verso l’altro, così da formare ciascuno un sottosquadro.
Preferibilmente, l’estremità della guida superiore è impegnabile per inserimento forzato attraverso il lato aperto, eventualmente imponendo una divaricazione elastica al guscio in corrispondenza dei bordi perimetrali aggettanti, per impegnare nei rispettivi sottosquadri i bordi terminali delle ali contrapposte della guida superiore, così che questa rimanga trattenuta nel guscio.
Preferibilmente, sono inoltre previsti dispositivi di spinta configurati per spingere estremità opposte della guida superiore in reciproco allontanamento.
Preferibilmente, detti dispositivi di spinta operano fra il profilato ed il terminale di accoppiamento in corrispondenza di almeno una delle estremità opposte della guida superiore e/o inferiore, per spingere detti profilato e terminale di accoppiamento in direzioni rispettivamente opposte.
Preferibilmente, i dispositivi di spinta comprendono un corpo di base portato da una delle estremità del profilato, ed un inserto di spinta scorrevolmente impegnato al corpo di base e mobile lungo una direzione di sviluppo longitudinale del profilato, su azione di una vite di comando azionabile in rotazione.
Preferibilmente, la vite di comando si estende parallelamente allo sviluppo longitudinale del profilato e porta rigidamente una ruota conica condotta operativamente impegnata con una ruota conica di comando, detta ruota conica di comando essendo azionabile in rotazione attorno ad un asse perpendicolare allo sviluppo longitudinale del profilato.
Preferibilmente, detto ancoraggio superiore opera fra l’estremità superiore del montante e uno di detti terminali di accoppiamento.
Preferibilmente, l’ancoraggio superiore comprende almeno una sede di innesto definita a ridosso della parete di chiusura di ciascun terminale di accoppiamento, per accogliere una porzione di presa definita all’estremità superiore del montante, preferibilmente mediante inserimento lungo una direzione parallela allo sviluppo longitudinale del montante stesso.
Preferibilmente, l’ancoraggio inferiore comprende almeno un perno di innesto sporgente inferiormente da un inserto terminale inferiormente portato dal montante ed impegnabile nella sede di tenuta del rispettivo inserto, così da vincolare stabilmente l’estremità inferiore del montante stesso.
Preferibilmente, l’ancoraggio inferiore comprende un inserto dentato portato dall’estremità inferiore del montante ed operativamente impegnato con la cremagliera ausiliaria.
Preferibilmente, la guida superiore, la guida inferiore ed eventualmente anche gli organi di ancoraggio, sono specularmente simmetrici rispetto ad un piano verticale mediano trasversale allo sviluppo longitudinale delle guide superiore ed inferiore.
Preferibilmente, la barra mobile viene scorrevolmente impegnata fra la guida superiore e la guida inferiore in concomitanza con il fissaggio del montante.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di schermatura in accordo con la presente invenzione.
Tale descrizione sarà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - la figura 1 mostra schematicamente in vista prospettica un dispositivo di schermatura in accordo con la presente invenzione, con il rispettivo telo di schermatura parzialmente disteso in condizione operativa;
- la figura 2 mostra in sezione un particolare costruttivo evidenziante un ancoraggio superiore fra il montante e la guida superiore del dispositivo; - la figura 3 mostra in sezione un particolare costruttivo evidenziante un ancoraggio inferiore fra il montante ed una guida inferiore;
- la figura 4 mostra in prospettiva ed in sezione parziale un ulteriore particolare ingrandito evidenziante l’ancoraggio superiore;
- la figura 5 mostra in vista prospettica uno dei terminali di accoppiamento predisposti alle estremità della guida superiore;
- la figura 6 mostra in vista prospettica un particolare evidenziante dispositivi di impegno fra l’estremità della guida inferiore ed il secondo cursore posto inferiormente alla barra mobile;
- la figura 7 mostra in vista prospettica parzialmente interrotta un particolare evidenziante il secondo cursore disposto all’estremità inferiore della barra mobile;
- la figura 8 mostra in vista prospettica parzialmente interrotta un particolare evidenziante il primo cursore disposto all’estremità superiore della barra mobile, in accordo con un primo esempio realizzativo;
- la figura 9 mostra in sezione il particolare di figura 8;
- la figura 10 mostra in vista prospettica parzialmente interrotta un particolare evidenziante il primo cursore disposto all’estremità superiore della barra mobile, in accordo con un secondo esempio realizzativo;
- la figura 11 mostra in vista prospettica parzialmente interrotta un particolare evidenziante il primo cursore disposto all’estremità superiore della barra mobile, in accordo con un terzo esempio realizzativo;
- la figura 12 mostra in vista prospettica un esempio realizzativo provvisto di dispositivi di ritegno operanti fra la guida inferiore ed il secondo cursore. - la figura 13 mostra in vista prospettica interrotta una variante realizzativa preferenziale, equipaggiata con organi di trasmissione meccanica per sincronizzare gli spostamenti del primo e secondo cursore rispettivamente lungo la guida superiore e lungo la guida inferiore;
- la figura 14 mostra una sezione prospettica interrotta della suddetta variante realizzativa preferenziale, evidenziante l’impegno fra la guida superiore e l’estremità superiore del montante;
- la figura 15 mostra una sezione prospettica interrotta della variante realizzativa di figura 13, evidenziante l’impegno dell’estremità della guida superiore con un corrispondente angolo della finestra;
- la figura 16 mostra una sezione prospettica interrotta della variante realizzativa di figura 13, evidenziante l’impegno dell’estremità della guida inferiore con la corrispondente estremità del montante;
- la figura 17 mostra una sezione prospettica interrotta della variante realizzativa di figura 13, evidenziante l’impegno fra un albero di trasmissione ed un pignone dentato portato da un primo cursore della barra mobile;
- la figura 18 mostra una sezione prospettica interrotta della variante realizzativa di figura 13, evidenziante l’impegno fra l’albero di trasmissione ed un pignone ausiliario portato da un secondo cursore della barra mobile; - la figura 19 mostra una sezione prospettica interrotta della variante realizzativa di figura 13, evidenziante dispositivi di ritegno operanti lungo l’albero di trasmissione.
Con riferimento alle figure citate, con 1 è stato complessivamente indicato un dispositivo di schermatura, secondo la presente invenzione.
Nell’esempio illustrato, il dispositivo di schermatura 1 si presta ad essere installato nell’apertura definente una finestra o porta-finestra (non indicata nei disegni) per svolgere le funzioni di zanzariera, vale a dire per impedire il passaggio di mosche, zanzare ed altri insetti o piccoli animali attraverso l’apertura stessa.
A tal fine, il dispositivo di schermatura 1 comprende essenzialmente una guida superiore 2 impegnabile lungo un lato superiore della finestra, una guida inferiore 3 impegnabile lungo un lato inferiore della finestra, ed un insieme di schermatura 4, preferibilmente pre-assemblato, operativamente impegnabile fra la guida superiore 2 e la guida inferiore 3.
L’insieme di schermatura 4 comprende un montante 5, costituito ad esempio da almeno un profilato tubolare fissabile lungo un lato verticale della finestra su cui il dispositivo di schermatura 1 deve essere installato.
Il montante 5 è parallelamente disposto rispetto ad una barra mobile 6, anch'essa realizzabile in forma di profilato metallico tubolare.
Un telo di schermatura 7 presenta due bordi terminali opposti rispettivamente impegnati al montante 5 ed alla barra mobile 6.
Il telo di schermatura 7 può essere ad esempio realizzato in forma di rete in materiale sintetico avente maglie di dimensione indicativamente compresa fra 0,3 mm e 2 mm, o comunque tale da fornire un’efficace barriera al passaggio di piccoli insetti quali formiche le zanzare, pur favorendo una adeguata permeabilità all’aria.
Nell’esempio realizzativo illustrato, un primo bordo terminale del telo di schermatura 7 è rigidamente fissato ad un elemento di ancoraggio (non illustrato) portato dalla barra mobile 6. Un secondo bordo terminale è a sua volta impegnato ad un rullo di avvolgimento (non illustrato) operativamente disposto all’interno del montante 5, e sottoposto all’azione di mezzi elastici che tendono a riavvolgere il telo di schermatura 7 sul rullo di avvolgimento stesso.
Il pre-assemblaggio del telo di schermatura 7 con il montante 5 e la barra mobile 6 ai fini dell’ottenimento dell’insieme di schermatura 4 può essere eseguito, ad esempio, in sede di produzione o presso un rivenditore autorizzato.
La barra mobile 6 si presta ad essere manualmente traslata in allontanamento ed avvicinamento rispetto al montante 5. Con l’allontanamento della barra mobile 6 dal montante 5 si determina lo svolgimento del telo di schermatura 7 e la sua distensione nel piano di giacitura della finestra su cui il dispositivo di schermatura 1 è installato, in contrasto con l’azione dei mezzi elastici di richiamo associati al rullo di avvolgimento. Con l’avvicinamento della barra mobile 6 al montante 5 si ottiene invece il riavvolgimento del telo di schermatura 7 all’interno del montante 5 stesso, su azione dei summenzionati mezzi elastici di richiamo.
Non è tuttavia esclusa la possibilità di utilizzare, in luogo del rullo di avvolgimento, un telo di schermatura 7 di tipo plissettato preposto ad essere esteso e compattato a modo di fisarmonica.
La barra mobile 6 è guidata lungo le guide superiore ed inferiore 2, 3, mediante un primo cursore 8 ed un secondo cursore 9 portati ciascuno da una delle estremità opposte, rispettivamente superiore ed inferiore, della barra mobile 6 stessa.
La guida superiore 2 comprende un profilato 2a presentante preferibilmente una sezione trasversale sostanzialmente ad "U" rovesciata, avente una porzione di base 10 dai cui bordi laterali si estendono due ali 11 contrapposte fra le quali trova alloggiamento il primo cursore 8, così da risultare nascosto alla vista dell’osservatore.
In una realizzazione preferenziale, la guida superiore 2 comprende inoltre una coppia di terminali di accoppiamento 12, connessi preferibilmente in relazione di impegno scorrevole con le estremità opposte del profilato 2a e fissabili alla finestra, ciascuno in corrispondenza di uno degli angoli formati dal lato superiore con ciascuno dei lati verticali.
Ciascun terminale di accoppiamento 12 presenta preferibilmente una parete terminale di chiusura 13, dalla quale si estende perpendicolarmente un guscio 14 che circoscrive parzialmente l’estremità del profilato 2a appartenente alla guida superiore 2.
Preferibilmente, il guscio 14 presenta almeno un lato aperto 14a estendentesi fra due bordi perimetrali aggettanti 15 l’uno verso l’altro, così da formare ciascuno un sottosquadro 15a. Il lato aperto 14a permette l’inserimento forzato dell’estremità della guida superiore 2 verso l’interno del guscio 14, secondo una direzione trasversale allo sviluppo longitudinale della guida superiore stessa, imponendo una divaricazione elastica al guscio 14 in corrispondenza dei bordi perimetrali aggettanti 15. Ad inserimento ultimato, i bordi perimetrali aggettanti 15 scattano elasticamente impegnando nei rispettivi sottosquadri 15a i bordi terminali delle ali 11 contrapposte della guida superiore 2, così che questa rimanga trattenuta nel guscio 14.
Ciascun terminale di accoppiamento 12 è rigidamente impegnabile in corrispondenza di un rispettivo angolo della finestra, ad esempio mediante una vite operante attraverso un foro 13a ricavato nella parete terminale di chiusura 13, ed eventualmente abbinata ad un tassello di fissaggio ad espansione.
In alternativa, il fissaggio del terminale di accoppiamento 12 può avvenire mediante incollaggio o interposizione di un nastro biadesivo.
In aggiunta o in alternativa, come esemplificato nelle figure da 13 a 15, il fissaggio dei terminali di accoppiamento 12 e della guida superiore 2 nel suo complesso, può avvenire mediante attrito sviluppato contro il corrispondente lato della finestra.
Ad esempio, possono essere previsti dispositivi di spinta 16 configurati per spingere le estremità opposte della guida superiore 2, con gli eventuali terminali di accoppiamento 12, in reciproco allontanamento. I dispositivi di spinta 16 operano preferibilmente fra il profilato 2a ed il terminale di accoppiamento 12 predisposto in corrispondenza di almeno una delle estremità opposte della guida superiore 2, affinché gli stessi profilato e terminale di accoppiamento vengano spinti in direzioni rispettivamente opposte.
A tal fine, i dispositivi di spinta 16 comprendono preferibilmente un corpo di base 17 portato da una delle estremità del profilato 2a. Ad esempio, il corpo di base 17 può essere fissato al profilato 2a mediante organi filettati o mediante incastro. Il corpo di base 17 presenta una sede di guida 17a in corrispondenza della quale è scorrevolmente impegnato un inserto di spinta 18. L’inserto di spinta 18 è mobile nella sede di guida 17a lungo una direzione di sviluppo longitudinale del profilato 2a, su azione di una vite di comando 18a girevole attraverso il corpo di base stesso ed operativamente impegnata in un foro filettato predisposto nello stesso inserto di spinta 18.
La vite di comando 18a si estende parallelamente allo sviluppo longitudinale del profilato 2a e porta rigidamente una ruota conica condotta 19 operativamente impegnata con una ruota conica di comando 20. La ruota conica di comando 20 è girevolmente impegnata in un alloggiamento 17b predisposto nel corpo di base 17 e presenta, su un proprio lato rivolto in allontanamento rispetto alla parete di base 10 una sede di accoppiamento assiale 20a accessibile da un’apertura definita fra le ali 11 del profilato 2a.
Con l’ausilio di un cacciavite o altro idoneo utensile manuale impegnabile con la sede di accoppiamento assiale 20a, la ruota conica condotta 19 si presta ad essere azionata in rotazione attorno ad un proprio asse perpendicolare allo sviluppo longitudinale del profilato 2b. L’azionamento in rotazione della ruota conica condotta 19 provoca l’azionamento in rotazione della vite di comando 18a ed il conseguente spostamento dell’inserto di spinta 18 lungo la sede di guida 17a predisposta nel corpo di base 17. L’inserto di spinta 18 si presta pertanto ad essere spinto contro il rispettivo terminale di accoppiamento 12 in corrispondenza della parete terminale di chiusura 13, spingendo il terminale di accoppiamento stesso contro il corrispondente lato della finestra. Contemporaneamente, il corpo di base 17 congiuntamente al profilato 2a vengono spinti verso il terminale di accoppiamento 12 montato sull’estremità opposta a quella portante i dispositivi di spinta 16, spingendo il terminale di accoppiamento stesso contro il corrispondente lato della finestra. Le spinte contrapporte esercitate attraverso i terminali di accoppiamento determinano conseguentemente il bloccaggio della guida superiore 2 per attrito contro i corrispettivi lati della finestra.
In maniera analoga a quanto sopra descritto, i dispositivi di spinta 16 possono eventualmente equipaggiare la guida inferiore 3, in aggiunta o in alternativa alla guida superiore 2.
La guida inferiore 3, posizionata lungo il lato orizzontale inferiore dell’apertura, presenta un profilo in sezione trasversale sostanzialmente appiattito, con lato maggiore sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura del telo di schermatura 7 in condizione distesa. Più in particolare, è previsto che la guida inferiore 3 presenti una porzione di base 21 giacente contro il corrispondente lato inferiore della finestra. Dalla porzione di base 21 sporge superiormente, preferibilmente in posizione centrata, almeno un rilievo longitudinale 22 che impegna scorrevolmente una scanalatura di contenimento laterale 23 predisposta in una superficie inferiore del secondo cursore 9. Fianchi lateralmente opposti del rilievo longitudinale 22 si prestano ad agire contro rispettive superfici laterali della scanalatura di contenimento 23, così da guidare il secondo cursore 9 secondo una traiettoria rettilinea lungo lo sviluppo longitudinale della guida inferiore 3.
Come esemplificato in figura 7, possono essere previste una o più coppie di rulli di scorrimento 24 girevolmente portati dal secondo cursore 9. I rulli di scorrimento 24 agiscono lungo fasce longitudinali contrapposte della porzione di base 10, per favorire la traslazione del cursore stesso lungo la guida inferiore 3. Le fasce longitudinali contrapposte della porzione di base 10 risultano interposte ciascuna fra il secondo cursore 9 e il lato inferiore della finestra, così da proteggere il lato inferiore della finestra da contatti striscianti con il secondo cursore 9.
La guida inferiore 3 si presta inoltre ad impegnare un organo mobile di contenimento 25, predisposto a proteggere il corrispondente bordo laterale del telo di schermatura 7. L'organo mobile di contenimento 25 presenta un primo tratto fissato ad uno di detti barra mobile 6 e montante 5, ed un secondo tratto scorrevolmente guidato lungo l’altro di detti barra mobile 6 e montante 5. Più in particolare, nella soluzione realizzativa illustrata il primo tratto dell'organo mobile di contenimento 25 è terminalmente vincolato ad un inserto terminale 26 fissato alla estremità inferiore del montante 5, mentre il secondo tratto è scorrevolmente alloggiato all'interno della barra mobile 6.
L’organo mobile di contenimento 25 viene trascinato longitudinalmente con la movimentazione della barra mobile 6, in modo da estendere il proprio primo tratto lungo il corrispondente bordo laterale del telo di schermatura 7, che rimane così scorrevolmente impegnato in un alloggiamento longitudinale definito nell’organo mobile di contenimento 25 stesso, ed adeguatamente trattenuto in relazione a spostamenti laterali e/o verticali. In modo di per sé noto, l’organo mobile di contenimento 25 può essere ad esempio realizzato in forma di bandella flessibile in materiale plastico, oppure da una pluralità di elementi a maglia 27 consecutivamente incernierati a modo di catena, così da prestarsi ad essere agevolmente piegato per deviare la sua traiettoria di movimentazione entrando e uscendo dalla barra mobile 6, nella zona di transizione fra il primo tratto ed il secondo tratto.
Il dispositivo di schermatura 1 comprende inoltre organi di ancoraggio 28, 29, per fissare il montante 5 rispetto ad uno dei lati verticali della finestra. Più in particolare, per il montante 5 sono preferibilmente previsti un ancoraggio superiore 28 ed un ancoraggio inferiore 29. Preferibilmente, l’ancoraggio superiore 28 opera fra un’estremità superiore del montante 5 ed un’estremità della guida superiore 2, preferibilmente sul rispettivo terminale di accoppiamento 12. L’ancoraggio inferiore 29 opera preferibilmente fra un’estremità della guida inferiore 3 ed un’estremità inferiore del montante 5. In un tratto del proprio sviluppo estendentesi dall’ancoraggio superiore 28 all’ancoraggio inferiore 29, il montante 5 è preferibilmente accostato lungo il rispettivo lato verticale della finestra, in assenza di elementi di fissaggio aggiuntivi.
Negli esempi illustrati, l’ancoraggio superiore 28 prevede la presenza di almeno una sede di innesto 30 definita a ridosso della parete terminale di chiusura 13 di ciascun terminale di accoppiamento 12, ad esempio mediante una o più nervature 31 sporgenti internamente dal guscio 14 parallelamente alla parete terminale stessa. La sede di innesto 30 si presta ad accogliere una porzione di presa 32 definita all’estremità superiore del montante 5, preferibilmente mediante inserimento lungo una direzione parallela allo sviluppo longitudinale del montante stesso. La porzione di presa 32 può essere realizzata direttamente sul profilato tubolare costituente il montante 5 come esemplificato in figura 2, oppure in un inserto terminale 5a fissato all’estremità del montante stesso, come esemplificato in figura 14. Nella soluzione realizzativa meglio rappresentata nelle figure 1 e 3, l’ancoraggio inferiore 29 può prevedere a sua volta l’impiego di almeno uno, preferibilmente due inserti 33 amovibilmente fissati alla guida inferiore 3, ciascuno a ridosso di una delle estremità di quest’ultima. Ciascun inserto 33 è scorrevolmente impegnato lungo una scanalatura longitudinale 34 ricavata nel rilievo longitudinale 22 della guida inferiore 3 e bloccato ad esempio mediante un grano filettato 35 in corrispondenza della corrispettiva estremità della guida inferiore 3 stessa. Ciascun inserto 33 presenta una porzione di innesto 33a portante una sede di tenuta 36, ad esempio realizzata in forma di foro passante, ed una porzione di invito 33b avente spessore decrescente in allontanamento dalla sede di tenuta 36.
Come meglio illustrato in figura 3, un perno di innesto 37 sporgente inferiormente dall’inserto terminale 26 inferiormente portato dal montante 5 si presta ad impegnarsi nella sede di tenuta 36 del rispettivo inserto 33, così da vincolare stabilmente l’estremità inferiore del montante 5 stesso. In una possibile variante realizzativa meglio rappresentata in figura 16, l’ancoraggio inferiore 29 sfrutta la presenza di una dentatura a cremagliera ausiliaria 46 predisposta lungo la guida inferiore 3. Più in particolare, l’ancoraggio inferiore 29 può comprendere un inserto dentato 29a portato dall’estremità inferiore del montante 5 ed operativamente impegnato con la dentatura a cremagliera ausiliaria 46.
Preferibilmente, l’inserto dentato 29a è fissato in modo amovibile rispetto al montante 5, ad esempio in corrispondenza dell’inserto terminale 26. L’inserto dentato 29a si presta ad essere facilmente rimosso o omesso per consentire un impegno scorrevole del montante 5 rispetto alla guida inferiore 3, ad esempio quando il dispositivo di schermatura 1 prevede l’impiego di due o più insiemi di schermatura 4 disposti l’uno di seguito all’altro lungo le guide inferiore 3 e superiore 2. In tal caso il montante di 5 di un secondo insieme di schermatura 4 può essere fissato alla barra mobile 6 di un primo insieme di schermatura 4, quest’ultimo avente il proprio montante 5 fissato contro uno dei lati verticali dall’apertura su cui il dispositivo di schermatura 1 è montato.
Come meglio esemplificato nelle figure 6 e 7, alla barra mobile 6 possono essere associati dispositivi di impegno amovibile 38, 39, operanti preferibilmente fra almeno uno dei cursori 8, 9 e una rispettiva estremità di ciascuna di dette guida superiore 2 e guida inferiore 3. I dispositivi di impegno amovibile comprendono preferibilmente almeno un organo di impegno 38 portato dal secondo cursore 9 ed impegnabile operativamente con l’inserto 33 montato sull’estremità della guida inferiore 3 opposta al montante 5. Come esemplificato in figura 6, una possibile realizzazione preferenziale prevede a tal fine che l’organo di impegno 38 comprenda un magnete e l’inserto 33 presenti una aletta aggettante da una propria estremità per definire una sede di presa 39. In una possibile variante realizzativa non illustrata, la funzione della sede di presa 39 può essere espletata dalla suddetta sede di tenuta 36, predisposta ad accogliere una sferetta costituente l’organo di impegno 38, spinta elasticamente verso la guida inferiore 33.
Quando la barra mobile 6, mossa in allontanamento dal montante 5, giunge in prossimità del lato verticale della finestra opposto al montante stesso, l’organo di impegno 38 portato dal secondo cursore 9 interagisce con la sede di presa 39, realizzata in materiale metallico, così da trattenere magneticamente la barra mobile 6 in condizione di accostamento al rispettivo lato verticale della finestra, da parte opposta al montante 5, con il telo di schermatura 7 in condizione distesa.
Anche in prossimità dell’estremità superiore della barra mobile 6, i dispositivi di impegno 38, 39 possono prevedere un similare sistema di ritenuta di tipo magnetico o meccanico, operante fra l’estremità superiore della barra mobile stessa ed il terminale di accoppiamento 12.
Può essere convenientemente previsto che la guida superiore 2, la guida inferiore 3 e preferibilmente anche gli organi di ancoraggio 28, 29, 33, siano specularmente simmetrici rispetto ad un piano verticale mediano del dispositivo di schermatura 1. Tale asse di mezzeria è trasversale rispetto allo sviluppo longitudinale delle guide superiore 2 ed inferiore 3.
Sono altresì convenientemente previsti dispositivi di stabilizzazione 40 configurati per mantenere la barra mobile 6 secondo un orientamento parallelo al montante 5. In altre parole, i dispositivi di stabilizzazione 40 si prestano a contrastare eventuali sollecitazioni anomale imposte alla barra mobile 6 durante la sua movimentazione in avvicinamento ed allontanamento dal montante fisso 5, per evitare che la barra mobile stessa possa indesiderabilmente inclinarsi e/o oscillare nel piano di giacitura del telo di schermatura 7, assumendo un orientamento inclinato rispetto ad una direzione verticale.
Come esemplificato in figura 1 e nelle figure da 8 a 11, i dispositivi di stabilizzazione 40 operano almeno fra la guida superiore 2 e l’estremità superiore della barra mobile 6. I dispositivi di stabilizzazione 40 comprendono almeno un pignone dentato 41 impegnato ad uno dei cursori 9, nell’esempio descritto al primo cursore 8, girevolmente secondo un asse di rotazione parallelo allo sviluppo longitudinale della barra mobile 6. Il pignone dentato 41 è operativamente impegnabile con una dentatura a cremagliera 42, estendentesi lungo la guida superiore 2 parallelamente alla direzione di movimentazione della barra mobile 6.La dentatura a cremagliera 42 può essere vantaggiosamente definita da una cinghia dentata 43, più specificatamente uno spezzone di essa, preferibilmente fissata lungo una parete interna della guida superiore 2, ad esempio in corrispondenza di una delle proprie ali 11. Il fissaggio della cinghia dentata 43 più essere ad esempio realizzato tramite incollaggio.
Come esemplificato nelle figure 8 e 9, il pignone dentato 41 può essere disposto con il proprio asse di rotazione complanare ad un piano di mezzeria longitudinale M della barra mobile 6 e/o della guida superiore 2, e/o equidistante dalle pareti interne delle ali 11 della guida superiore 2. In accordo con possibili varianti realizzative esemplificate nelle figure 10, 11 e 13, possono essere previsti due o più pignoni dentati 41, preferibilmente equidistanti dal piano di mezzeria longitudinale M della guida superiore 2. Negli esempi di figura 10, 13 e 17 sono previsti due pignoni dentati 41, mentre la figura 11 mostra una possibile variante realizzativa che prevede l’impiego di due coppie di pignoni dentati 41, disposte equidistanti dalla mezzeria longitudinale M della guida superiore 2. In entrambi i casi, può essere previsto l’impiego di una singola dentatura a cremagliera 42, operante in impegno con uno solo dei due pignoni dentati 41 come esemplificato in figura 10. In una configurazione come da figura 11, una singola dentatura a cremagliera 42 può operare in impegno con una sola delle coppie di pignoni 41, disposta su uno stesso lato rispetto alla mezzeria longitudinale M della guida superiore 2.
In alternativa, come illustrato in figura 11, 13 e 17, può essere prevista la presenza di due dentature a cremagliera 42, ciascuna ancorata ad una delle ali 11 della guida superiore 2. In quest’ultimo caso tutti i pignoni dentati 41 operano in relazione di impegno ciascuno con una delle dentature a cremagliera 42, così da favorire l’equilibratura dinamica del sistema.
L’impiego di due pignoni dentati 41 e/o due dentature a cremagliera 42 contrapposti rispetto al piano di mezzeria longitudinale M della guida superiore 2 favorisce comunque un corretto impegno fra dentatura a cremagliera 42 e rispettivo pignone 41, indipendentemente dal verso dell’orientamento presentato della barra mobile 6. In altre parole, la barra mobile 6 può essere impegnata alla guida superiore 2 secondo due orientamenti rispettivamente ruotati di 180° per consentire l’apertura della zanzariera 1 rispettivamente da destra e da sinistra, assicurando in entrambi i casi l’impegno della dentatura a cremagliera 42 con i denti del rispettivo pignone 41.
In condizioni operative, almeno un dente del pignone dentato 41 è interposto in relazione di contatto fra due denti consecutivi della dentatura a cremagliera 42. In questa circostanza, la dentatura a cremagliera 42 trattiene il pignone dentato favorendo il mantenimento della barra mobile 6 secondo un orientamento verticale, anche in presenza di sollecitazioni trasmesse manualmente dall’utilizzatore durante le operazioni di distensione e rientro del telo di schermatura 7.
Per favorire la sopra descritta azione di stabilizzazione della barra mobile 6, è preferibile che i denti della dentatura a cremagliera 42 e del pignone dentato 41 presentino ciascuno uno sviluppo longitudinale parallelo all’asse di rotazione del pignone dentato stesso.
La stabilizzazione della barra mobile 6 viene inoltre tendenzialmente favorita con l’incremento della lunghezza dei denti del pignone e della dentatura a cremagliera 42. A tale riguardo, è preferibile che i denti della dentatura a cremagliera e del pignone dentato presentino uno sviluppo longitudinale pari o maggiore di 5mm.
Come esemplificato nelle varianti realizzative illustrate in figura 12 e nelle figure da 13 a 19 i dispositivi di stabilizzazione 40 possono inoltre comprendere almeno un pignone dentato ausiliario 45 impegnato al secondo cursore 9 girevolmente secondo un rispettivo asse di rotazione, preferibilmente perpendicolare allo sviluppo longitudinale della barra mobile 6, ed una dentatura a cremagliera ausiliaria 46 operativamente impegnabile con i denti del pignone dentato ausiliario 45. La dentatura a cremagliera ausiliaria 46, anch’essa realizzabile mediante uno spezzone di cinghia dentata, si estende lungo la guida inferiore 3 parallelamente alla direzione di movimentazione della barra mobile 6.
Preferibilmente, come meglio esemplificato nelle figure 13, 17 e 18, i dispositivi di stabilizzazione 40 comprendono inoltre organi di trasmissione meccanica 60 operanti fra il pignone dentato 41 ed il pignone dentato ausiliario 45, per sincronizzare fra loro gli spostamenti del primo e secondo cursore 8, 9 rispettivamente lungo la guida superiore 2 ed inferiore 3.
Gli organi di trasmissione meccanica 60 comprendono preferibilmente una catena cinematica 61, configurata per trasmettere un moto rotatorio dal pignone dentato 41 al pignone dentato ausiliario 45, e viceversa.
Più in particolare, la catena cinematica 61 può essere configurata per azionare il pignone dentato ausiliario 45 secondo una velocità periferica pari alla velocità periferica del pignone dentato 41, e viceversa.
Ad esempio, la catena cinematica 61 può comprendere un albero di trasmissione 62 girevolmente supportato all’interno della barra mobile 6, estendentesi lungo quest’ultima, ed operativamente connesso con il pignone 41 ed il pignone dentato ausiliario 45.
Preferibilmente, l’albero di trasmissione 62 ed il pignone ausiliario 45 sono reciprocamente connessi mediante una prima coppia di ruote dentate 63 ed una seconda coppia di ruote dentate 64. Le ruote dentate appartenenti alla prima coppia 63, preferibilmente cilindriche, sono rispettivamente portate dall’albero di trasmissione 62 e da un mozzo di rinvio 65 girevolmente impegnato nella barra mobile 6, preferibilmente secondo un asse di rotazione parallelo ad un asse di rotazione dell’albero di trasmissione 62.
Le ruote dentate appartenenti alla seconda coppia 64, costituenti preferibilmente una coppia conica, sono rispettivamente portate dal mozzo di rinvio 65 e dal pignone dentato ausiliario 45.
L’albero di trasmissione 62 ed il pignone 41 sono a loro volta reciprocamente connessi mediante una coppia di ruote dentate superiori 66, preferibilmente cilindriche, rispettivamente portate dal pignone stesso e da una estremità superiore dell’albero di trasmissione 62.
La presenza della catena cinematica 61 favorisce uno stabile mantenimento della barra mobile 6 secondo un orientamento verticale o comunque parallelo al montante 5, anche in presenza di sbilanciamenti nelle sollecitazioni rispettivamente trasmesse attraverso il primo ed il secondo cursore 8, 9 durante la movimentazione.
Possono essere inoltre convenientemente previsti dispositivi di ritegno 44 per contrastare adeguatamente lo scorrimento della barra mobile 6 rispetto alle guide superiore 2 e/o inferiore 3. L’azione dei dispositivi di ritegno 44 può favorire la regolarità dello scorrimento della barra mobile 6 durante la movimentazione, sia in presenza, sia in assenza della catena cinematica di trasmissione 61, e/o contrastare adeguatamente l’azione di richiamo elastico esercitata sul telo di schermatura 7 affinché la barra mobile stessa, in assenza di sollecitazioni da parte dell’utilizzatore, possa stazionare in qualunque posizione distanziata dal montante fisso 5.
Come esemplificato nelle figure 9 e 12, i dispositivi di ritegno 44 possono operare fra almeno uno dei cursori 8, 9 e la rispettiva guida superiore 2 e/o inferiore 3. Più in dettaglio almeno uno dei cursori superiore 8 ed inferiore 9 presenta una superficie di frizione 47, 48 ed un rispettivo organo di serraggio 49, 50 che opera fra il pignone dentato 41, 45 ed il cursore stesso, per spingere assialmente il pignone dentato e la superficie di frizione l’uno contro l’altra.
L’organo di serraggio 49, 50 può comprendere un perno filettato attraversante coassialmente e girevolmente il rispettivo pignone dentato 41, 45 ed impegnantesi per avvitamento nel primo e/o secondo cursore 8, 9. Come esemplificato in figura 9, la superficie di frizione può essere definita sui lati opposti di un inserto elastico, ad esempio una molla a tazza o una rondella elastica 47, che viene elasticamente compressa fra una parete laterale del pignone dentato 41 ed il rispettivo cursore 8, così che la superficie di frizione risulti spinta contro il pignone dentato stesso.
In alternativa, come esemplificato in figura 12, la superficie di frizione può essere definita da pareti contrapposte di una sede 50 predisposta nel cursore per il contenimento laterale del pignone dentato ausiliario 45, che viene compresso fra dette pareti contrapposte, deformabili elasticamente su azione dell’organo di serraggio 50.
In entrambi i casi, avvitando o svitando l’organo di serraggio è possibile regolare con precisione la resistenza opposta dal pignone 41, 45 allo spostamento della barra mobile 6, così da favorire la stabilità della barra stessa quando rilasciata in posizione di impiego, o in qualunque posizione intermedia fra la posizione di impiego e la posizione di riposo, senza penalizzare la scorrevolezza.
Come meglio esemplificato in figura 19, i dispositivi di ritegno 44 possono essere configurati per trattenere la barra mobile 6 in una qualsiasi posizione fissa lungo le guide superiore 2 ed inferiore 3.
Ad esempio, i dispositivi di ritegno 44 possono comprendere un giunto ad innesto 51 comprendente un collare rotante 52 rigidamente impegnato lungo all’albero di trasmissione 62, cooperante con un collare di bloccaggio 53 girevolmente attraversato dall’albero di trasmissione stesso. Il collare rotante 52 ed il collare di bloccaggio 53 sono rispettivamente dotati di sporgenze assiali 53a e sedi di innesto 52a rispettivamente complementari, reciprocamente impegnabili per inserimento assiale.
Il collare di bloccaggio 53, rotazionalmente fissato rispetto alla barra mobile 6, è scorrevolmente impegnato lungo l’albero di trasmissione 62 e mobile fra una posizione di disinnesto in cui risulta allontanato dal collare rotante 52, così che le sporgenze assiali 53a sono disimpegnate dalle sedi di innesto 52a, ed una posizione di innesto in cui dette sporgenze assiali 53a e sedi di innesto 52a risultano reciprocamente impegnate. Nella posizione di innesto, la rotazione dell’albero di trasmissione 62 risulta bloccata e, conseguentemente, l’impegno del pignone dentato 41 e del pignone dentato ausiliario 45 con le rispettive cremagliere 42, 46 e attraverso la catena cinematica 51 impedisce lo scorrimento dei cursori 8, 9 lungo le rispettive guide superiore 2 e inferiore 3.
Il collare di bloccaggio 53 è mobile lungo l’albero di trasmissione 62 su comando di almeno una manopola 54 sporgente esternamente dalla barra mobile 6. Nell’esempio illustrato sono previste due manopole 54 sporgenti da parti rispettivamente opposte. Ogni manopola 54 può anche fungere da elemento di presa ai fini dello spostamento della barra mobile 6, e porta almeno una spina di attacco 55 rigidamente connessa al collare di bloccaggio 53 attraverso un’asola di scorrimento 56 ricavata sulla barra mobile 6. Il reciproco impegno fra la spina di attacco 55 e l’asola di scorrimento 56 fa sì che il collare di bloccaggio risulti rotazionalmente fissato rispetto alla barra mobile 6.
In aggiunta o in alternativa a quanto sopra descritto, i dispositivi di ritegno 44 possono comprendere almeno un pattino 57 portato dalla barra mobile 6 ed operante in relazione di spinta elastica lungo un bordo inferiore 11a della guida superiore 2. Il pattino 57 può essere spinto elasticamente da una molla (non illustrata) alloggiata all’interno di un involucro 58 solidale alla barra mobile 6 e alloggiante il pattino stesso scorrevolmente verso la guida superiore 2. Il pattino 57 può essere predisposto ad inserirsi amovibilmente in almeno un incavo di adeguata profondità (non illustrato), ricavato ad esempio lungo il bordo inferiore 11a della guida superiore 2 e/o in almeno uno dei terminali di accoppiamento, ad esempio nel bordo perimetrale 15 del rispettivo guscio 14, per trattenere la barra mobile in posizione di distensione del telo o qualunque altra posizione prefissata. L’installazione del dispositivo di schermatura 1 prevede che la guida superiore 2 e la guida inferiore 3 vengano fissate rispettivamente lungo i lati superiore ed inferiore della finestra, previa eventuale esecuzione di operazioni di taglio secondo una misura sostanzialmente pari o leggermente inferiore allo sviluppo dei lati stessi. Il fissaggio della guida inferiore 3 può ad esempio essere ottenuto mediante incollaggio, ad esempio con l’ausilio di un nastro biadesivo.
Il fissaggio della guida superiore 2 viene invece preferibilmente eseguito fissando dapprima ciascuno dei terminali di accoppiamento 12 contro un rispettivo angolo della finestra. Il guscio 14 di ciascun terminale di accoppiamento 12 viene portato contro il lato superiore della finestra, mentre la rispettiva parete terminale di chiusura 13 viene fissata contro l’estremità del corrispettivo lato verticale. La guida superiore 2 può essere quindi fissata contro il lato superiore mediante inserimento a scatto delle proprie estremità opposte nei gusci 14 dei terminali di accoppiamento 12, così da rimanere trattenuta ad opera dei sottosquadri 15a definiti dai bordi terminali 15. I terminali 33 vengono fissati in prossimità delle rispettive estremità opposte della guida inferiore 3,
L’insieme di schermatura 4 pre-assemblato si presta ad essere operativamente accoppiato alle guide inferiore 3 e superiore 2 previamente installate. A tal fine, l’insieme di schermatura 4 viene disposto fra le guide superiore 2 ed inferiore 3, secondo un orientamento sostanzialmente complanare ad esse ed inizialmente inclinato nel piano di giacitura della finestra, in modo che la porzione di presa 32 definita sull’estremità superiore del montante 5 venga posizionata in corrispondenza della sede di innesto 30 predisposta in uno dei terminali di accoppiamento 12. L’insieme di schermatura 4 viene quindi orientato parallelamente ai lati verticali della finestra, determinando l’inserimento della porzione di presa 32 all’interno della sede di innesto 30. Al raggiungimento dell’orientamento verticale, si determina anche l’inserimento del perno di innesto 37 nella sede di tenuta 36 del rispettivo inserto 33 previamente fissato all’estremità della guida inferiore 3.
Il montante 5 viene così stabilmente fissato rispetto adiacentemente al rispettivo lato verticale della finestra, mediante l’ancoraggio superiore 28 e l’ancoraggio inferiore 29 operanti in corrispondenza delle rispettive estremità delle guide superiore 2 e inferiore 3. Al tempo stesso, la barra mobile 6 viene impegnata scorrevolmente alle guide superiore 2 ed inferiore 3, mediante il primo e secondo cursore 8, 9 portati dalle estremità opposte della barra mobile 6. Una deformabilità elastica delle ali della guida superiore consente l’inserimento in condizione inclinata del cursore fra le stesse ali. Quando la barra mobile ed il montante vengono portati ad assumere un orientamento verticale, il ritorno elastico delle ali in condizione non deformata favorisce il corretto impegno operativo della dentatura a cremagliera 42 con il rispettivo pignone dentato 41.
La simmetricità della guida superiore 2, della guida inferiore 3, dei cursori 8, 9 e degli organi di ancoraggio 28, 29, 33, rispetto alla mezzeria verticale della finestra e del dispositivo di schermatura 1, fa sì che l’insieme di schermatura 4 possa essere indifferentemente montato in modo da prevedere l’apertura della barra mobile 6 nell’uno o nell’altro verso, vale a dire da destra verso sinistra o viceversa.
L’insieme di schermatura 4 si presta anche ad essere agevolmente rimosso dalle guide superiore ed inferiore 2, 3, mediante una semplice sequenza di azioni in ordine inverso a quelle eseguite ai fini del montaggio. Tali operazioni possono essere agevolmente eseguite anche dallo stesso utilizzatore. L’utilizzatore ha pertanto la possibilità di rimuovere agevolmente l’insieme di schermatura 4 per eseguire operazioni pulizia, manutenzione e/o rimessaggio. Previa eventuale rimozione della guida superiore 2, può essere inoltre effettuato lo smontaggio ed il rimontaggio del dispositivo 1 con un senso di apertura inverso rispetto al precedente, senza dover ricorrere ad interventi di manodopera qualificata.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di schermatura a scorrimento perfezionato, comprendente: una guida superiore (2) impegnabile lungo un lato superiore di una finestra; una guida inferiore (3) impegnabile lungo un lato inferiore della finestra; un insieme di schermatura (4) comprendete un montante (5), una barra mobile (6) parallela al montante (5) ed un telo di schermatura (7) avente bordi terminali reciprocamente contrapposti, rispettivamente impegnati alla barra mobile (6) ed al montante (5); almeno un primo (8) ed un secondo cursore (9) portati ciascuno da una delle estremità opposte della barra mobile (6) e scorrevolmente impegnabili rispettivamente lungo la guida superiore (2) e la guida inferiore (3), per guidare la movimentazione della barra mobile (6) in allontanamento ed avvicinamento rispetto al montante (5); dispositivi di stabilizzazione (40) per mantenere la barra mobile (6) secondo un orientamento parallelo al montante (5); in cui detti dispositivi di stabilizzazione (40) comprendono: almeno un pignone dentato (41) girevolmente impegnato al primo cursore (8) secondo un asse di rotazione parallelo allo sviluppo longitudinale della barra mobile (6); una dentatura a cremagliera (42) operativamente impegnabile con i denti del pignone dentato (41) ed estendentesi lungo una parete laterale della guida superiore (2) parallelamente alla direzione di movimentazione della barra mobile (6).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre almeno un pignone dentato ausiliario (45) impegnato al secondo cursore (9) girevolmente secondo un rispettivo asse di rotazione perpendicolare allo sviluppo longitudinale della barra mobile (6), ed una dentatura a cremagliera ausiliaria (46) operativamente impegnabile con i denti del pignone dentato ausiliario (45) ed estendentesi lungo la guida inferiore (3) parallelamente alla direzione di movimentazione della barra mobile (6).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui i dispositivi di stabilizzazione (40) comprendono inoltre organi di trasmissione meccanica (60) operanti fra il pignone dentato (41) ed il pignone dentato ausiliario (45) per sincronizzare fra loro gli spostamenti del primo e secondo cursore (8, 9) rispettivamente lungo la guida superiore ed inferiore (2, 3).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detti organi di trasmissione meccanica (60) comprendono una catena cinematica (61) configurata per azionare il pignone dentato ausiliario (45) secondo una velocità periferica pari alla velocità periferica del pignone dentato (41), e viceversa, in cui la catena cinematica (61) comprende preferibilmente un albero di trasmissione (62) estendentesi lungo la barra mobile (6) ed operativamente connesso con il pignone (41) ed il pignone dentato ausiliario (45).
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre dispositivi di ritegno (44) configurati per trattenere la barra mobile (6) in una qualsiasi posizione fissa lungo le guide superiore ed inferiore (2, 3).
  6. 6. Dispositivo secondo le rivendicazioni 4 e 5, in cui i dispositivi di ritegno (44) comprendono un giunto ad innesto (51) comprendente un collare rotante (52) rigidamente impegnato lungo all’albero di trasmissione (62), ed un collare di bloccaggio (53) girevolmente attraversato dall’albero di trasmissione (62).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui il collare di bloccaggio (53) è scorrevolmente impegnato lungo l’albero di trasmissione (62) e mobile fra una posizione di disinnesto in cui risulta allontanato dal collare rotante (52), ed una posizione di innesto in cui sporgenze assiali (53a) e sedi di innesto (52a) rispettivamente portate dal collare rotante (52) e dal collare di bloccaggio (53) risultano reciprocamente impegnate per bloccare la rotazione dell’albero di trasmissione (62).
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre organi di ancoraggio (28, 29) per fissare almeno il montante (5) rispetto ad un lato verticale della finestra, in cui detti organi di ancoraggio (28, 29) comprendono un ancoraggio inferiore (29) operante fra un’estremità della guida inferiore (3) ed un’estremità inferiore del montante (5), in cui l’ancoraggio inferiore (29) comprende un inserto dentato (29a) portato dall’estremità inferiore del montante (5) ed operativamente impegnato con la cremagliera ausiliaria (46).
  9. 9. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una di dette guida superiore (2) e guida inferiore (3) comprende un profilato (2a) presentante almeno una estremità scorrevolmente impegnata rispetto ad un terminale di accoppiamento (12), detto dispositivo (1) comprendendo dispositivi di spinta (16) configurati per spingere estremità opposte della guida superiore (2) e/o inferiore (3) in reciproco allontanamento.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, cui i dispositivi di spinta (16) comprendono un corpo di base (17) portato da una delle estremità del profilato (2a), ed un inserto di spinta (18) scorrevolmente impegnato al corpo di base (17) e mobile lungo una direzione di sviluppo longitudinale del profilato (2a), su azione di una vite di comando (18a) azionabile in rotazione.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui la vite di comando (18a) si estende parallelamente allo sviluppo longitudinale del profilato (2a) e porta rigidamente una ruota conica condotta (19) operativamente impegnata con una ruota conica di comando (20), detta ruota conica di comando (20) essendo preferibilmente azionabile in rotazione attorno ad un asse perpendicolare allo sviluppo longitudinale del profilato (2a).
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